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Phantom II 18-07-2020 12:41

Quote:

Originariamente inviato da s12a (Messaggio 46885281)
Penso comunque di installarci in seguito Linux OpenSUSE Tumbleweed con partizioni in Btrfs.

C'è un motivo particolare per cui sceglierai come file system Btrfs al posto di Ext4?

s12a 18-07-2020 14:11

Snapshot, compressione, online resizing, ma principalmente il fatto che non ho ancora avuto l'opportunità di usarlo a lungo come filesystem principale. Visto che ultimamente l'installer di OpenSUSE lo propone come scelta di defaulta anche per la /home, mi sembrava l'occasione giusta per provare.

Tuttavia dopo diversi test (e qualche centinaio di GB scritti) ed aver cambiato diverse impostazioni non sono riuscito a fare andare in scrittura l'SSD a più di 250-300 MB/s reali, indipendentemente dal tipo di carico. In lettura arriva a 550 MB/s. Questo senza tenere conto della compressione zstd che ho abilitato.

Ecco un esempio provando a trasferire dal file manager di KDE Plasma5 un file .iso da 4 GB dal Crucial MX500 (NTFS) al WD Blue 3D (BtrFS):


giovanni69 18-07-2020 15:08

Ecco questo è uno dei tuoi test sempre interessanti per un motivo o per un altro :)

@Liupen 18-07-2020 15:20

Quote:

Originariamente inviato da s12a (Messaggio 46885479)
Prima di installarci OpenSUSE ho effettuato un test con CrystalDiskMark ad impostazioni default. È possibile che le prestazioni in alcuni test siano state limitate dalla CPU (era al massimo dell'occupazione in alcuni frangenti).

La nuova versione di crystaldiskmark (7) a differenza della precedente, fa lavorare tutti i core, quindi dovrebbe essere favorevole al multicore e meno limitante sulle macchine meno performanti.
Potresti però aver notato un aumento degli rpm delle ventole, visto che tutti i core in quel momento sono stati caricati.
[Il parametro corrisponde a "affinità predefinita" = disable]


Quote:

Originariamente inviato da aled1974 (Messaggio 46885626)
tornando al disco di s12a, dimenticavo in effetti che non è proprio un disco sandisk visto che di fatto le nand sono toshiba, diciamo che wd vende ssd sandisk rimarchiandoli (più o meno, e ricordando che sandisk è proprietà wd) ma che poi utilizza nand toshiba (ora kioxia, ex ocz) :sofico: :asd:

Mi sa che ormai è meglio dire che i Sandisk sono rimarchiati WD, il know-out di Sandisk è finito... RIP.
Ora WD e Toshiba sono partner e la produzione/qualità si allinea. In particolare, a inizio anno, la produzione di NAND TLC/QLC di Samsung è stata superata dalla produzione di FAB6 Toshiba/WD.
Questo WD Blue 3D è l'eccezione che conferma la regola; un ssd con vecchio controller Marvell e algoritmi studiati dai "vecchi" ingegneri e con nuove celle.
Il controller è un duro: 4 canali/8CE con controllo errori avanzato.
EDIT. ecco rileggendo mi è venuto in mente che proprio l'utilizzo di celle nuove, quindi pacchetti più densi, potrebbe aver tolto parallelismo, a questo controller che è capace di attingere bene da più pacchetti NAND, quindi calando le prestazioni sotto richieste multiple (roba che non si nota nei bench, come sempre). Ipotesi eh...

Quote:

Originariamente inviato da s12a (Messaggio 46886026)
Tuttavia dopo diversi test (e qualche centinaio di GB scritti) ed aver cambiato diverse impostazioni non sono riuscito a fare andare in scrittura l'SSD a più di 250-300 MB/s reali, indipendentemente dal tipo di carico. In lettura arriva a 550 MB/s. Questo senza tenere conto della compressione zstd che ho abilitato.

Anche rientrando nella capacità di cache? Crea un .iso da 250 MB, prova... :muro:

vw1961 18-07-2020 15:58

scusate ma CrystalMark per testare le chiavette USB , meglio settare su 500mb o 1Gi ?

s12a 18-07-2020 17:15

Quote:

Originariamente inviato da @Liupen (Messaggio 46886093)
Anche rientrando nella capacità di cache? Crea un .iso da 250 MB, prova... :muro:

Ho effettuato diverse prove. Ero convinto fosse un problema software (btrfs non è un file system progettato per essere particolarmente prestazionale), ma alla fine ho provato a creare una piccola partizione NTFS da 12GB sempre sullo stesso SSD ed effettuare gli stessi test da Linux.

Ho notato che un breve test di scrittura sequenziale con il benchmark fio su un file da 4 GB inizialmente va a 550-570 MB/s come ci si aspetterebbe. Tuttavia ripetendo i test la velocità cala sempre più, scendendo fino a circa 220-250 MB/s instabili.

Eliminare il file di test creato dall'operazione, forzare un trim (sudo fstrim -v ./) e ripetere l'operazione ripristina le prestazioni in scrittura iniziali, ma queste calano dopo un po' attorno al livello precedentemente osservato.

Non so se sia una caratteristica od un bug del sistema operativo (rolling release) correlati a come funziona il trim su Linux, oppure dell'SSD. Il filesystem non sembra essere il punto critico. Potrebbe essere una combinazione di entrambe le cose dato che non ho notato simili cali con Windows usando CrystalDiskMark e 10x4 GB test in sequenziale consecutivi, usando la stessa partizione.

s12a 18-07-2020 19:08

Credo di avere trovato il problema. Non è né Linux né Btrfs (od almeno non direttamente, in larga parte). Sembra che il Western Digital Blue 3D sia particolarmente sensibile all'assenza del trim. Disabilitandolo e "sporcando" l'SSD, anche su Windows la velocità in scrittura dopo un po' tende a calare a livello di quanto avevo osservato su Linux. Questo si nota più nei trasferimenti sequenziali di file di grossa dimensione (da un SSD all'altro) che con CrystalDiskMark.

Questo è quello che succede transferendo un file iso di qualche GB da un SSD all'altro. L'occupazione dell'SSD di destinazione (Western Digital Blue 3D) va al 100% e la velocità dopo un picco iniziale cala fino a circa 200 MB/s:

(notare che per qualche motivo l'SSD è riconosciuto come Samsung 830, ma non ne ho uno installato al momento)


Per disabilitare il trim su Windows, da prompt dei commandi o Powershell con permessi di Amministratore:

Codice PHP:

fsutil behavior set disabledeletenotify 1 


giovanni69 18-07-2020 21:48

:ave:

Trotto@81 18-07-2020 22:31

Quote:

Originariamente inviato da s12a (Messaggio 46886325)
Credo di avere trovato il problema. Non è né Linux né Btrfs (od almeno non direttamente, in larga parte). Sembra che il Western Digital Blue 3D sia particolarmente sensibile all'assenza del trim. Disabilitandolo e "sporcando" l'SSD, anche su Windows la velocità in scrittura dopo un po' tende a calare a livello di quanto avevo osservato su Linux. Questo si nota più nei trasferimenti sequenziali di file di grossa dimensione (da un SSD all'altro) che con CrystalDiskMark.

Questo è quello che succede transferendo un file iso di qualche GB da un SSD all'altro. L'occupazione dell'SSD di destinazione (Western Digital Blue 3D) va al 100% e la velocità dopo un picco iniziale cala fino a circa 200 MB/s:

(notare che per qualche motivo l'SSD è riconosciuto come Samsung 830, ma non ne ho uno installato al momento)

Per disabilitare il trim su Windows, da prompt dei commandi o Powershell con permessi di Amministratore:

Codice PHP:

fsutil behavior set disabledeletenotify 1 


Perché hai disabilitato il TRIM?

s12a 18-07-2020 22:47

Quote:

Originariamente inviato da Trotto@81 (Messaggio 46886508)
Perché hai disabilitato il TRIM?

Per verificare che fosse effettivamente la causa del problema. Generalmente su Linux il trim in tempo reale (flag discard nelle opzioni di mount delle partizioni) non è abilitato di default, ed anche abilitandolo non funziona allo stesso modo di quello di Windows.

Inoltre il filesystem Btrfs (su Linux) è di tipo copy-on-write (https://it.wikipedia.org/wiki/Copy-on-write), e questo credo che generi un maggiore numero di settori logici "sporcati" da scritture. Quindi lo spazio libero trimmato sarà di conseguenza in media inferiore e le prestazioni in scrittura tenderanno a degradare più velocemente (o peggio essere praticamente sempre in uno stato degradato).

Dopo aver verificato l'origine del problema, ho riabilitato il trim su Windows. Nelle ultime 2 ore ho clonato il sistema Windows sul Western Digital Blue 3D e reinstallato OpenSUSE sul Crucial MX500. Non ho effettuato ancora prove prolungate, ma credo che il Crucial si comporti meglio in tali condizioni d'uso e che il Western Digital sia più indicato per Windows. In generale comunque forse sarebbe stato meglio prendere un altro Crucial MX500 oppure qualcos'altro di fascia equivalente o superiore.

aled1974 19-07-2020 08:45

Quote:

Originariamente inviato da aled1974 (Messaggio 46885626)
tornando al disco di s12a, dimenticavo in effetti che non è proprio un disco sandisk visto che di fatto le nand sono toshiba, diciamo che wd vende ssd sandisk rimarchiandoli (più o meno, e ricordando che sandisk è proprietà wd) ma che poi utilizza nand toshiba (ora kioxia, ex ocz) :sofico: :asd:

Quote:

Originariamente inviato da @Liupen (Messaggio 46886093)
Mi sa che ormai è meglio dire che i Sandisk sono rimarchiati WD,

^^ dove sta la differenza concettuale? :mbe:

sandisk non esiste più, non hanno neanche più i loro spazi web, wd ne ha fatto piazza pulita

Quote:

il know-out di Sandisk è finito... RIP.
è il know-out di WD che latita in campo ssd, al punto che dall'oggi al domani si sono resi conto di essere anacronisticamente tagliati fuori dal mercato più attivo in ambito dischi e per cercare di rimediare in fretta han pappato la prima società che potevano papparsi.... sandisk e il suo know-out sugli ssd

perchè è sandisk quella che per anni ha studiato e investito su prodotti nand-based

se wd avesse dovuto partire da zero con R&D sugli ssd il loro primo disco sarebbe ancora da venire, ed è così' visto che tuttora sta vendendo prodotti sandisk rimarchiandoli

anzi, a voler essere cattivi... non riescono neanche a cambiare i template della loro stessa utility in modo che appaia scritto WD invece di Sandisk

Quote:

Ora WD e Toshiba sono partner e la produzione/qualità si allinea. In particolare, a inizio anno, la produzione di NAND TLC/QLC di Samsung è stata superata dalla produzione di FAB6 Toshiba/WD.
le bics toshiba costano meno, vengono prodotte in quantità e le usano un po' tutti (wd, silicon power, sabrent, ecc.) :mano:

di fatto il mercato è invaso da prodotti clone, con minime variazioni sul controller adottato dai vari marchi e con prestazioni necessariamente simili

Quote:

Questo WD Blue 3D è l'eccezione che conferma la regola; un ssd con vecchio controller Marvell e algoritmi studiati dai "vecchi" ingegneri e con nuove celle.
Il controller è un duro: 4 canali/8CE con controllo errori avanzato.
aspettiamo i prodotti dei "nuovi ingegneri" allora, ma non so se wd sarà in grado entro breve di produrre un controller migliore di quello (phison?) adottato da kioxia/toshiba per le nand toshiba con le prestazioni "senza compromessi" degli exceria plus :boh:

Quote:

EDIT. ecco rileggendo mi è venuto in mente che proprio l'utilizzo di celle nuove, quindi pacchetti più densi, potrebbe aver tolto parallelismo, a questo controller che è capace di attingere bene da più pacchetti NAND, quindi calando le prestazioni sotto richieste multiple (roba che non si nota nei bench, come sempre). Ipotesi eh...
niente di più facile :mano:

ma non so se mai qualcuno oggi si prenderà la briga di approfondire l'aspetto fino a questo punto per un prodotto sataIII mid level, visto che tutti (produttori, consumatori, recensori) sono nvme-oriented "de brutto" :sofico:

ciao ciao


EDIT
per chi se l'è perso o se l'è scordato, qualora aveste w10 2004 (may update) ricordatevi di disabilitare la funzionalità trim/defrag :read:

@Liupen 19-07-2020 12:14

Quote:

Originariamente inviato da s12a (Messaggio 46886225)
Ho effettuato diverse prove. Ero convinto fosse un problema software (btrfs non è un file system progettato per essere particolarmente prestazionale), ma alla fine ho provato a creare una piccola partizione NTFS da 12GB sempre sullo stesso SSD ed effettuare gli stessi test da Linux.

Ho notato che un breve test di scrittura sequenziale con il benchmark fio su un file da 4 GB inizialmente va a 550-570 MB/s come ci si aspetterebbe. Tuttavia ripetendo i test la velocità cala sempre più, scendendo fino a circa 220-250 MB/s instabili.

Eliminare il file di test creato dall'operazione, forzare un trim (sudo fstrim -v ./) e ripetere l'operazione ripristina le prestazioni in scrittura iniziali, ma queste calano dopo un po' attorno al livello precedentemente osservato.

Non so se sia una caratteristica od un bug del sistema operativo (rolling release) correlati a come funziona il trim su Linux, oppure dell'SSD. Il filesystem non sembra essere il punto critico. Potrebbe essere una combinazione di entrambe le cose dato che non ho notato simili cali con Windows usando CrystalDiskMark e 10x4 GB test in sequenziale consecutivi, usando la stessa partizione.

Quote:

Originariamente inviato da s12a (Messaggio 46886325)
Credo di avere trovato il problema. Non è né Linux né Btrfs (od almeno non direttamente, in larga parte). Sembra che il Western Digital Blue 3D sia particolarmente sensibile all'assenza del trim. Disabilitandolo e "sporcando" l'SSD, anche su Windows la velocità in scrittura dopo un po' tende a calare a livello di quanto avevo osservato su Linux. Questo si nota più nei trasferimenti sequenziali di file di grossa dimensione (da un SSD all'altro) che con CrystalDiskMark.

Questo è quello che succede transferendo un file iso di qualche GB da un SSD all'altro. L'occupazione dell'SSD di destinazione (Western Digital Blue 3D) va al 100% e la velocità dopo un picco iniziale cala fino a circa 200 MB/s:

(notare che per qualche motivo l'SSD è riconosciuto come Samsung 830, ma non ne ho uno installato al momento)


Per disabilitare il trim su Windows, da prompt dei commandi o Powershell con permessi di Amministratore:

Codice PHP:

fsutil behavior set disabledeletenotify 1 


Quote:

Originariamente inviato da s12a (Messaggio 46886517)
Per verificare che fosse effettivamente la causa del problema. Generalmente su Linux il trim in tempo reale (flag discard nelle opzioni di mount delle partizioni) non è abilitato di default, ed anche abilitandolo non funziona allo stesso modo di quello di Windows.

Inoltre il filesystem Btrfs (su Linux) è di tipo copy-on-write (https://it.wikipedia.org/wiki/Copy-on-write), e questo credo che generi un maggiore numero di settori logici "sporcati" da scritture. Quindi lo spazio libero trimmato sarà di conseguenza in media inferiore e le prestazioni in scrittura tenderanno a degradare più velocemente (o peggio essere praticamente sempre in uno stato degradato).

Dopo aver verificato l'origine del problema, ho riabilitato il trim su Windows. Nelle ultime 2 ore ho clonato il sistema Windows sul Western Digital Blue 3D e reinstallato OpenSUSE sul Crucial MX500. Non ho effettuato ancora prove prolungate, ma credo che il Crucial si comporti meglio in tali condizioni d'uso e che il Western Digital sia più indicato per Windows. In generale comunque forse sarebbe stato meglio prendere un altro Crucial MX500 oppure qualcos'altro di fascia equivalente o superiore.


Nella copia reale è un comportamento normale, su file .iso (comunque compressi) quello di max prestazioni a cache di scrittura vuota e un calo improvviso se la scrittura dura di più (t) al di là della mole di dati da scrivere. In realtà avresti trovato il limite della scrittura su celle TLC 96L di quel prodotto, proprio come ad esempio un Sabrent Rocket nvme (nand Micron TLC 96L) quando esaurisce la cache di scrittura, scende immancabilmente sui 1200 MB/s.

Crystaldiskmark lascia perdere, si ottengono solo valori di massime prestazioni (occorrerebbe variare veramente la dimensione del file di bench portandolo da 1MiB a qualcosa di superiore (già detto che la grandezza del file di test 1GiB--> 64GiB, non è la dimensione del file letto o scritto durante il bench).

Il calo di prestazioni con il TRIM disabilitato questo si che è un dato. La chiamata TRIM può darsi che sia predisposta dal controller Marvell molto più assiduamente, tanto da influire sulle prestazioni in tempo reale? Questo vuol dire però che il tuo Blue è oltre il primo ciclo? (Cappero lo stai martellando :D ).

Noto un tono di delusione nell'acquisto di questo WD Blue 3D...pensare che per le review UK è un modello ancora molto valido.

Riguardo il mancato/sbagliato riconoscimento dell'ssd da parte di Windows... mi sono accorto ora di avere anch'io il medesimo problema. Windows attualmente mi dice che il mio OS è su un Samsung 850 evo mentre so benissimo che è sul Samsung 840 PRO... fortuna che Crystaldiskinfo conferma.
Per chi ha più di un ssd e ssd diversi sulla medesima macchina, vorrei chiedere se anche voi avete questo problema...che non è da poco visto che il riconoscimento di un device ne determina la gestione con potenziali gravi problemi.
Grazie a chi vorrà perderci qualche minuto.




Quote:

Originariamente inviato da aled1974 (Messaggio 46886681)
^^ dove sta la differenza concettuale? :mbe:

sandisk non esiste più, non hanno neanche più i loro spazi web, wd ne ha fatto piazza pulita



è il know-out di WD che latita in campo ssd, al punto che dall'oggi al domani si sono resi conto di essere anacronisticamente tagliati fuori dal mercato più attivo in ambito dischi e per cercare di rimediare in fretta han pappato la prima società che potevano papparsi.... sandisk e il suo know-out sugli ssd

perchè è sandisk quella che per anni ha studiato e investito su prodotti nand-based

se wd avesse dovuto partire da zero con R&D sugli ssd il loro primo disco sarebbe ancora da venire, ed è così' visto che tuttora sta vendendo prodotti sandisk rimarchiandoli

anzi, a voler essere cattivi... non riescono neanche a cambiare i template della loro stessa utility in modo che appaia scritto WD invece di Sandisk

le bics toshiba costano meno, vengono prodotte in quantità e le usano un po' tutti (wd, silicon power, sabrent, ecc.) :mano:

di fatto il mercato è invaso da prodotti clone, con minime variazioni sul controller adottato dai vari marchi e con prestazioni necessariamente simili

aspettiamo i prodotti dei "nuovi ingegneri" allora, ma non so se wd sarà in grado entro breve di produrre un controller migliore di quello (phison?) adottato da kioxia/toshiba per le nand toshiba con le prestazioni "senza compromessi" degli exceria plus :boh:

niente di più facile :mano:

ma non so se mai qualcuno oggi si prenderà la briga di approfondire l'aspetto fino a questo punto per un prodotto sataIII mid level, visto che tutti (produttori, consumatori, recensori) sono nvme-oriented "de brutto" :sofico:

ciao ciao

EDIT
per chi se l'è perso o se l'è scordato, qualora aveste w10 2004 (may update) ricordatevi di disabilitare la funzionalità trim/defrag :read:

Aled intendevo proprio che ormai gli ssd Sandisk non esistono più ma sono dei veri e propri WD marchiati Sandisk (e non si sà perchè infangare ciò che di buono c'era nel nome Sandisk!).
Il fatto che il file .inf sia confuso oppure che il firmware di WD Blue e Sandisk Ultra (il modello gemello) sia uguale e che un il WD appaia come Sandisk, secondo me la dice solo lunga sul fatto che una volta di più WD ha affossato Sandisk (è uno sfogo, scusate).
Vero che Sandisk ha fornito la tecnologia di assemblaggio degli SSD a WD con i rapporti commerciali di Intel/Micron e Toshiba. Ma quei tempi sono finiti.
In 2 anni la tecnologia (e i rapporti commerciali) sono cambiati.
Dal 2018 WD è finanziatore e utilizzatore della produzione nand Giapponese ed ha ovviamente accesso ai controller Toshiba (che più di due anni fà erano prodotti da altri, ma ora sembra di no).
Riguardo la qualità Toshiba..pardon Kioxia :Prrr: non mi stupirebbe trovarli in cima alla classifica. Ho visto un azienda in forte crisi finanziaria (speculativa) nel comparto storage, tirarsi su con hdd veloci ed economici e moltiplicando gli investimenti nel settore memorie flash.. Exceria Plus è da rivalutare, se il prezzo sarà competitivo (opinione personale).

Phantom II 19-07-2020 12:29

Quote:

Originariamente inviato da s12a (Messaggio 46886026)
Snapshot, compressione, online resizing, ma principalmente il fatto che non ho ancora avuto l'opportunità di usarlo a lungo come filesystem principale. Visto che ultimamente l'installer di OpenSUSE lo propone come scelta di defaulta anche per la /home, mi sembrava l'occasione giusta per provare.

Grazie per il chiarimento e in genere per ciò che dettagli nei tuoi messaggi.
Visto che siamo in tema, a tuo parere qual è il modo migliore di impostare il trim su sistemi Linux?

Phantom II 19-07-2020 12:34

Quote:

Originariamente inviato da aled1974 (Messaggio 46886681)
è il know-out di WD che latita in campo ssd, al punto che dall'oggi al domani si sono resi conto di essere anacronisticamente tagliati fuori dal mercato più attivo in ambito dischi e per cercare di rimediare in fretta han pappato la prima società che potevano papparsi.... sandisk e il suo know-out sugli ssd

È la dinamica economica che lo impone, e infatti ha riguardato ogni settore industriale. Quello informatico non fa eccezione, lo si verifica empiricamente dando una scorsa al mare di fusioni/acquisizioni che si sono verificate negli ultimi 20 anni.

s12a 19-07-2020 12:50

Quote:

Originariamente inviato da @Liupen (Messaggio 46886935)
Nella copia reale è un comportamento normale, su file .iso (comunque compressi) quello di max prestazioni a cache di scrittura vuota e un calo improvviso se la scrittura dura di più (t) al di là della mole di dati da scrivere. In realtà avresti trovato il limite della scrittura su celle TLC 96L di quel prodotto, proprio come ad esempio un Sabrent Rocket nvme (nand Micron TLC 96L) quando esaurisce la cache di scrittura, scende immancabilmente sui 1200 MB/s.

Ho provato lo stesso file iso dal WD Blue3D (NTFS) al Crucial MX500 (Btrfs, Linux) e non ho questi problemi e tocca 500 MB/s come ci si aspetterebbe, anche se non fissi. Anche ripetere l'operazione più volte consecutivamente non provoca cali a 200 MB/s circa.



Quote:

Crystaldiskmark lascia perdere, si ottengono solo valori di massime prestazioni (occorrerebbe variare veramente la dimensione del file di bench portandolo da 1MiB a qualcosa di superiore (già detto che la grandezza del file di test 1GiB--> 64GiB, non è la dimensione del file letto o scritto durante il bench).
Ho usato anche un benchmark chiamato "fio", alquanto impostabile. C'è anche per Windows.

https://github.com/axboe/fio

Quote:

Il calo di prestazioni con il TRIM disabilitato questo si che è un dato. La chiamata TRIM può darsi che sia predisposta dal controller Marvell molto più assiduamente, tanto da influire sulle prestazioni in tempo reale? Questo vuol dire però che il tuo Blue è oltre il primo ciclo? (Cappero lo stai martellando :D ).
Sì, probabilmente ho effettuato fin troppe scritture, ma ora non ne ho altre da fare di questo tipo. È al secondo ciclo ed il numero massimo di cicli riportato è 3.

Quote:

Noto un tono di delusione nell'acquisto di questo WD Blue 3D...pensare che per le review UK è un modello ancora molto valido.
Il Crucial MX500 mi sembra in generale migliore a tutto tondo per il momento. È possibile però che abbia stressato il WDBlue 3D troppo in poco tempo, e che le altre condizioni non ottimali abbiano fatto il resto.

Per contro il Blue 3D sembra sopportare meglio l'apertura di molti programmi insieme l'avvio del PC (da Windows) rispetto all'MX500.


Quote:

Originariamente inviato da Phantom II (Messaggio 46886955)
Grazie per il chiarimento e in genere per ciò che dettagli nei tuoi messaggi.
Visto che siamo in tema, a tuo parere qual è il modo migliore di impostare il trim su sistemi Linux?

Di solito si tende a consigliare di effettuare manualmente una passata di trim con fstrim. Secondo me non è una soluzione ottimale ed effettuarlo ogni tot giorni può non bastare in caso di notevoli quantità di scritture effettuate in poco tempo.

Al momento io ho semplicemente abilitato il flag "discard" per la partizione Btrfs in fstab, che sembra funzionare bene sul Crucial MX500, ma che avevo l'impressione che sotto stress desse problemi con il WD Blue 3D, causando impuntamenti vari.

C'è anche un "discard=async" impostabile con Btrfs. Questo sembrava andare bene con il Blue 3D.
https://wiki.archlinux.org/index.php/Btrfs#SSD_TRIM

Al momento per / con MX500 ho impostato in fstab "defaults,noatime,compress-force=zstd:2,discard"

Andre_Santarell 19-07-2020 12:56

non ho capito perché vuoi disabilitare il trim, se con il trim funziona meglio.

Andre_Santarell 19-07-2020 13:01

domanda: meglio secondo voi:
- il wd ssd blue 3d 500gb nuovo a 58 euro spedito su amazon
- un samsung evo 840 500gb usato senza garanzia (ma cmq perfettamente funzionante) a 53 spedito?
- un samsung evo 850 500gb usato senza garanzia (ma cmq perfettamente funzionante) a 58 spedito?

s12a 19-07-2020 13:03

Quote:

Originariamente inviato da Andre_Santarell (Messaggio 46887004)
non ho capito perché vuoi disabilitare il trim, se con il trim funziona meglio.

Come scritto in precedenza:

Quote:

Originariamente inviato da s12a (Messaggio 46886517)
Per verificare che fosse effettivamente la causa del problema. Generalmente su Linux il trim in tempo reale (flag discard nelle opzioni di mount delle partizioni) non è abilitato di default, ed anche abilitandolo non funziona allo stesso modo di quello di Windows.

[...]

Dopo aver verificato l'origine del problema, ho riabilitato il trim su Windows.


Phantom II 19-07-2020 19:13

Quote:

Originariamente inviato da s12a (Messaggio 46886996)
Di solito si tende a consigliare di effettuare manualmente una passata di trim con fstrim. Secondo me non è una soluzione ottimale ed effettuarlo ogni tot giorni può non bastare in caso di notevoli quantità di scritture effettuate in poco tempo.

Al momento io ho semplicemente abilitato il flag "discard" per la partizione Btrfs in fstab, che sembra funzionare bene sul Crucial MX500, ma che avevo l'impressione che sotto stress desse problemi con il WD Blue 3D, causando impuntamenti vari.

C'è anche un "discard=async" impostabile con Btrfs. Questo sembrava andare bene con il Blue 3D.
https://wiki.archlinux.org/index.php/Btrfs#SSD_TRIM

Al momento per / con MX500 ho impostato in fstab "defaults,noatime,compress-force=zstd:2,discard"

Ti ringrazio per la spiegazione.
Devo fare mente locale per ricostruire cosa avessi impostato su Ubuntu 18.04 ai tempi dell'installazione, è anche probabile che abbia lasciato tutto a default.
Ricordo che per le precedenti distribuzioni si diceva che la gestione automatica del sistema funzionava meglio su drive Samsung, rispetto ad altri.

s12a 19-07-2020 20:24

Non credo che nessuna distribuzione abiliti ancora discard di default come opzione di mount. Da quello che ricordo Ubuntu usava un cron job settimanale per effettuare il trim dello spazio libero periodicamente con fstrim perché alcuni SSD avevano problemi anche seri con discard; non so se sia ancora il caso. Una volta a settimana secondo me è troppo poco in assenza di trim in real-time comunque, a meno di fare usi molto leggeri del pc.


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