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Mi trovo davanti a un fastidioso problema con win10 .... praticamente volevo fare alcune modifiche al pc e nel tentarle mi sono accorto che mi ritrovo il file di boot di win10 invece che su C: su E: ( ossia sul raid0 di unità sas su ctr dedicato che ho nel pc e volevo spostare da altra parte.... )
Evidentemente ANNI fa quando installai win10 pro non staccai il ctr sas, dove stava e sta tuttora win seven e zitto zitto il boot manager me lo ritrovo li, e me ne accorgo dopo anni, perchè se tolgo il ctr sas non parte più un kaiser di win10, quindi ho dovuto rimettere su tutto come prima... :doh: Ho provato con easybcd ma quando provo a impostare c: come unità di boot mi restituisce errore che c: non è partizione primaria ma logica.... Su c: c'è da sempre il raid0 di due ssd su cui ho l'os principale.... Idee? Non vorrei fare danni cercando di smanettare con i boot manager o le partizioni, tutto funziona benone, ma .... così son costretto a tenere sempre su questo pc le unità sas :doh: |
Fiondatevi tutti quanti su Windows Update...
:ops: Build 19044.2075 This non-security update includes quality improvements. Key changes include: :eekk:
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Caspita, é passata appena una settimana dal precedente!
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Quando uscirà la 22H2 conviene installare da zero con un bel formattone oppure no? |
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Se invece il sistema sarà ancora bene in palla, conviene semplicemente aggiornare. Probabilmente anche questo cambio di versione in realtà sarà una semplice applicazione di un cumulativo. Come un semplice aggiornamento mensile o poco più. Come furono il 21H1 o il 21H2. Ormai le attenzioni di MS sono rivolte a Windows 11, le modifiche pesanti le pensano per lui e per nostra fortuna, 10 è lasciato tranquillo e lunga vita a lui :) |
Su Windows 10 pro l'isolamento core in Windows defender conviene abilitarlo oppure no? Pro e contro (sia se viene abilitato, sia se non viene disabilitato)?
Inoltre c'è un calo di prestazioni qualora venisse abilitato? Attendo delucidazioni in merito, grazie a chi risponderà :cincin: |
La diminuzione di prestazioni può dipendere anche dalla CPU o dalle periferiche interessate dalla protezione. Windows 10 nel corso di questi 7 anni ha visto una evoluzione del kernel che l'ha reso sempre più pesante. Lo si vede utilizzando vecchie CPU (es i7 1.a e 2.a Gen) e passando via via a versioni successive di Windows 10 (no non c'entra l'installazione sporca, o aggiornamenti).
Il calo di prestazioni dovrai vederlo nel tuo caso specifico, misurando le performance o ad occhio o con qualche test con le applicazioni che usi abitualmente. |
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Intel(R) Core(TM) i7-9700 CPU @ 3.00GHz , 16 gb di ram, Intel UHD Graphics 630 e Micron 2200S NVMe 512gb |
In ufficio probabilmente non ti accorgerai di nulla con quella CPU.
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Nessuna idea? Grazie in anticipo :) |
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https://angolodiwindows.com/2019/06/...0su%20Attivato. https://support.microsoft.com/it-it/...f-3a4c6a61c5e2 |
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Inviato dal mio SM-A528B utilizzando Tapatalk |
in arrivo !
Windows 10: il nuovo feature update 22H2 a ottobre L’update, di cui si discute già da qualche tempo, dovrebbe chiamarsi Windows 10 22H2 e non dovrebbe includere modifiche significative o nuove funzionalità, in quanto i tecnici di Microsoft si stanno concentrando prevalentemente su Windows 11. L’aggiornamento andrà allora ad integrare perlopiù delle correzioni per bug vari e alcuni miglioramenti destinati prevalentemente ai clienti aziendali. Potrebbero forse esserci delle modifiche legate alla barra delle applicazioni, a Focus assist (il meccanismo che evita di incorrere in distrazioni quando si sta lavorando) e a Windows Autopilot (l’insieme di tecnologie adoperate per installare e configurare nuovi dispositivi). Come confermato dai portavoce di Microsoft, l’intenzione dell’azienda è quindi quella di continuare a supportare gli utenti che utilizzano Windows 10 con il rilascio di aggiornamenti e patch di sicurezza sino almeno a metà ottobre 2025, dopodiché è in programma il ritiro del sistema operativo. In questo modo, quando per una qualsiasi ragione un dispositivo non può essere aggiornato a Windows 11 è possibile continuare ad adoperare Windows 10 senza problemi, visto e considerato che il secondo sistema operativo continuerà ad essere attivamente supportato dall’azienda di Redmond ancora per diversi anni a venire. |
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se il disco è in formato mbr allora devi creare una partizione primaria (meglio se all'inizio del disco) formattarla ntfs e renderla attiva. Dopodichè gli assegni una lettera e lanci il comando bcdboot c:\windows /l it-it /v /f bios /s x: dove x è la lettera che gli hai assegnato. ricordati che la partizione da cui vuoi effettuare il boot deve essere attiva. se il disco è formattato in gpt allora devi creare una partizione uefi (io l'ho sempre creata a inizio disco, ma dovrebbe andar bene ovunque). Ti suggerisco di usare diskpart (create partition efi size=xxx - format fs=fat32 label=xxx - assign letter x) e lanciare sempre bcdboot. il comando per uefi è bcdboot c:\windows /l it-it /v /f uefi /s x: dove x è sempre la lettera della partizione di boot Per fare un poco di spazio a inzio disco va bene un qualunque gestore di partizioni (io uso partition assistant standard) che puoi tranquillamente lanciare anche da windows 7. p.s. i comandi li devi lanciare dall'installazione di windows 10. Volendo puoi lanciarli anche da windows 7 (ma secondo me non è il caso. Non so se funzioni con uefi. inoltre non so se tutte le opzioni vanno. Sicuramente funziona qualcosa del tipo bcdboot J:\windows /f bios /s x: dove j è la partizione di windows 10 e x qualla di boot) ma devi sostituire c con la lettera che il sistema assegna a windows 10. p.s. non sottovaluterei l'idea di mettere il disco in un altro pc, catturare l'immagine della partizione col dism, zappare il disco che tanto è partizionato male, ripartizionarlo per benino, ributtare dentro l'immagine col dism e creare i file di boot con bcdboot ri-ps col bcdboot puoi mettere i file di boot anche su una pendrive e usarla come periferica di boot (in quel caso se levi la pendrive il pc non parte...) |
Intanto grazie per la risposta....
Il raid0 di ssd con win 10 su c: sono dischi gpt, e ci sono tre partizioni ( fatte evidentemente da win10 ai tempi, una di ripristino da 500mega, una partizione EFI di 100 mega e poi il resto c: Ovviamente da gestione disco non posso fare nulla su quelle due partizioni nascoste se non visualizzarle, se nel bios mobo ( ora è legacy bios ovvio ) setto efi non parte nulla perchè non legge il bootloader che è su E: che è disco mbr .... Potrei attraverso easus partition manager che ho scaricato, convertire il disco in mbr, quindi la partizione diventerebbe primaria e potrei spostarci il boot, ma non so se questa modifica sia distruttiva o meno per i dati, e se dopo possa riconvertire a gpt. Oppure con easybcd potrei mettere a mano una copia del boot manager su una delle partizioni anche nascoste ma ho paura di fare casino... chiaramente col disco gpt dovrei scrivere a mano un boot manager efi e metterlo sulla partizione di boot efi nascosta .... credo. Ma ho paura di far danni.... Ora intanto vedo se riesco a copiare il bott manager anche su pendrive così che se mi si rompesse l'unità sas potrei partire cha boot pendrive di riserva.... :stordita: :stordita: |
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puoi provare a ingrandirla con un qualunque gestore di partizioni. Dopodichè da windows 10 stesso gli assegni la lettera (diciamo x) e lancl da prompt con diritti elevati il comando bcdboot c:\windows /l it-it /v /f uefi /s x: ti ricostruirà da zero un boot manager o aggiungerà una voce di boot se tale boot manager esiste. Infine se il bios non lo ha capito che c'è una nuova entry uefi, basta che fai f-quello che è al boot e scegli il disco uefi da cui partire (ma in genere non c'è bisogno) |
Per ora ho messo su "Mostra solo icone"
Se qualcuno ne sa di più (per rimettere le scritte in italiano) |
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