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Vanno in throttling se toccano i 90 C° (molto improbabile se non con i benchmark). Quindi a differenza degli altri ssd (che hanno case, pad etc), meglio curare l'aspetto ventilazione. Lo vedi meglio qui: http://www.anandtech.com/show/8979/s...2-gb-review/11 |
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Io credo che ormai lo terrò ameno che non mi dia problemi di funzionamento , anche perché non me ne farei nulla di un 500Gb alla fine lo dovrei partizionare e tanto vale tenere i due che ho per muovere file che mi servono mentre roba più vecchia tipo foto e film e salvataggi vari ce li ho in altri HD meccanici che uso pochissimo e li tiro fuori all'occorrenza molto di rado, diciamo che è stata una voglia dopo anni di ottimo C300 :) .... grazie dei consigli e delle tue esperienze comunque :cincin: grazie anche a aled1974 e nevione ;) |
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oltretutto è pure una seccatura averlo attivo nel momento in cui fai l'aggiornamento del software samsung magician te lo dico per esperienza recente, aggiornando S.M. da 4.8 a 4.9 ho dovuto: - disabilitare il rapid mode - riavviare obbligatoriamente la macchina - installare la nuova versione di S.M. - attivare il rapid mode e... - ... obbigatoriamente riavviare la macchina alla prossima versione di S.M. il rapid lo tengo disabilitato :asd: ad ogni modo non c'è alcun rischio di perdita dati (te lo dico con diversi black out sulle spalle e rapid attivo), ma magari è stata... :ciapet: ... fortuna ciao ciao |
Allora non credo che lo attiverò, anche se per i blackout ho l'ups. Troppi fronzoli non mi piacciono ed i bench non mi interessano :)
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Non dico che l'850 evo e pro siano uguali (anche se l'850 EVO da 1TB ha lo stesso controller), però per un uso desktop anche di alto livello è uguale. Io per ora nel PC in firma ho l'850 EVO + l'830 (500+256) mentre nei portatili ho i due da 250 (850 EVO e MX100) e nello slim PC ho un M500 da 128 mi pare |
Software per recupero dati SSD: disattiviamo il TRIM e... poi?
Salve a tutti,
vorrei capire quali tools ed a quali condizioni è possibile avere qualche chance nel recupero dati di un SSD. Ok ok.. so bene che un backup è sempre la migliore strategia ma ammettiamo che la procedura di backup non sia in tempo reale e che il file o le cartelle siano state modificate di recente. Da anni esistono e non credo di esagerare almeno una dozzina di buoni prodotti tra l'altro anche in grado di agire su RAID nel mondo degli HD. Ma quando si cerca uno software in grado di agire nello stesso modo, la musica cambia e ben pochi si vantano di poter lavorare su un SSD (anche in software dichiarati per l'intervento forensics raramente ho trovato accesso su 'SSD'). Inoltre per alcuni HD spesso si ha anche il vantaggio di poter cambiare parte dell'elettronica smontando il controller e sostituendolo con uno dello stesso modello. Leggo invece nella descrizione di un prodotto di recupero dati generico: "Information from SSD drives can be recoverable if the disk is corrupted or inaccessible, or in a case the TRIM functionality was not enabled. Otherwise, the combined actions of TRIM and garbage collection may render deleted information permanently inaccessible." E' vero che basta non aver il TRIM attivo per rendere almeno non impossibile il recupero dei dati? (e quindi sarebbe opportuno attivarlo solo dopo aver fatto un backup/clone recente). In sostanza non sembra niente di particolare, cose note; più che altro senso comune. Dunque quali software anche professionali esistono per tali tipi di operazioni di recupero dati su SSD (a parte i servizi in white room)? :rolleyes: |
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quando lo compro terrò sotto controllo la temperatura allora, da crystal info dovrebbe mostrare quella reale giusto? |
@giovanni69: dal punto di vista software non dovrebbero esserci differenze fra SSD e HDD, a parte come hai scritto l'uso del TRIM. I programmi di recupero dati che effettuano accesso a "basso livello" non possono fare molto altro che leggere più o meno intelligentemente gli LBA accessibili in modalità raw.
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Che dire, o queste aziende sono lente ad aggiornarsi (ed il testing ha un suo costo) oppure non vogliono fare brutta figura: vuoi perché era stato usato il TRIM, vuoi perché con gli SSD in genere i rari malfunzionamenti sono a livello di bug firmware che tendono ad essere catastrofici con poche possibilità di recupero lato software.
Oppure più semplicemente, dato che essendo periferiche SATA sono assimilabili agli HDD, li supportano implicitamente usando la stessa dicitura. Del resto se sono supportate le pendrive USB o le schede SD, che sono comunque dispositivi di storage a stato solido pur se con controller e costruzione semplificati, non vedo motivi (TRIM a parte) per i quali non dovrebbero esserlo gli SSD SATA. |
Grazie per il chiarimento; sono più propenso a credere allora nel rischio brutta figura oppure davvero 'quando succede...succede' e c'è poco da fare se non nella white room per cui non ha senso investire tempo per un software dal lato end-user. Meglio offrire servizi esclusivi per chi li paga migliaia di dollari piuttosto che rischiare il reverse engineering di codice 'geniale'.
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ma nelle white room di solito l'ispezione dei dischi tradizionali avviene su un supporto fisico, qui sono sempre e comunque moduli nand ;)
concordo con s12a, credo sia implicito sia fronte disco hdd/ssd, sia fronte tipologia di memoria SD/ssd :mano: però puoi sempre provare un po' di questi programmi per vedere qual'è che fa al caso tuo... cancelli un file dal tuo ssd e poi ne tenti il recupero :D ciao ciao |
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Cancellare un file e ripristinarlo sarebbe banale perchè si suppone che un istante dopo le condizioni finali sono assimilabili a quelle iniziali (se il trim è disattivo). Mi riferisco ai problemi di natura hardware che a volte certi software sono in grado di addomesticare per il tempo necessario a tentare il recupero dati, tipo settori danneggiati. Non ho idea del tipo di problemi hardware in un SSD e quindi non saprei proporre esempi. Ho solo notato che visto che siamo alla ennesima generazione di SSD ed è diventato storage di massa, stranamente nemmeno a livello di marketing se ne parla un granchè. |
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ma in realtà non esistono problemi hw di un ssd a differenza dell'hd. Ed è per questo che ormai sono da qualche anno più sicuri di un hard disk. un ssd può -raggiungere il massimo delle scritture (la generazione più recente praticamente solo in via ipotetica). -avere un problema al firmware (bug) o al controller ma in tal caso un sw può farci poco (come farebbe poco con simili problemi su un hard disk) -(non sono certo su questo) un guasto elettronico, solitamente causato da sbalzi di tensione o interruzioni di corrente. Anche qui accade un sw fa poco ma è decisamente raro (o meglio non l'ho ancora letto) su modelli di qualità, di solito il problema al massimo riguarda i dati che l'ssd stava salvando in quel momento. tutto imho ovviamente :) |
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Il discorso principale è che il recupero via software dei dati di un SSD è complicato, sia a causa dei firmware sempre + sofisticati e diversi da modello a modello, sia perché ormai il TRIM è supportato da praticamente tutti i sistemi operativi (che è un bene per la velocità di scrittura, ma un male per il discorso recupero)... quindi un software di recupero non può avere una specifica certa e sempre uguale per qualsiasi SSD, nè può vantarsi di poter recuperare i dati da un SSD come se fosse un HD tradizionale... l'unica cosa che fa, è recuperare quei dati che il TRIM o il garbage collection non hanno ancora "piallato", che normalmente sono molto pochi... Fino a qualche tempo fa il problema non è stato sollevato in maniera rilevante, dato che gli SSD avevano scarsa capienza ed erano usati prevalentemente per il solo sistema operativo e programmi... ora con l'aumento della capienza la questione in effetti si fa più pressante, anche se l'utilizzo di un SSD come supporto di "stoccaggio dati" è sempre sconsigliato (vedi discorso data retention etc...). |
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Tuttavia una funzionalità simile forse è stata effettivamente implementata dal Kingston V300 oltre che probabilmente altri SSD Sandforce di fascia bassa: se si scrivevano troppi dati insieme in un certo periodo, l'SSD andava in throttling riducendo notevolmente la velocità di scrittura, a mo' di protezione per non farlo usurare troppo velocemente. (es: vedi qui http://ssdendurancetest.com/ssd-endu...SSDNow-V300-60 ) Quote:
Il firmware agisce ad un livello più basso di quello che si può fare via software. In assenza di TRIM, gli SSD (odierni, almeno) si comportano in maniera equivalente a livello logico agli hard disk. Quote:
È troppo generale come affermazione e non completamente corretta. Il tempo di ritenzione di memorie NAND vergini è di norma superiore ai 10 anni. Al limite di usura è per definizione di 1 anno per le NAND di fascia consumer. Usare un SSD - magari usurato - come backup da "mettere in cassaforte" ed eventualmente tirare fuori anni dopo non è l'ideale, ma non è che i dati memorizzati sulle NAND siano così volatili come qualcuno vorrebbe fare intendere. Le pendrive USB, che usano quasi gli scarti della produzione delle memorie NAND, non mi sembra che abbiano nella pratica riscontri generalizzati di problemi in tal senso. EDIT Qui c'è un articolo interessante riguardo il recupero dati (forensics) dagli SSD: http://belkasoft.com/ssd-2014 |
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Su Anandtech hanno usato un sensore esterno attaccato al controller dell'ssd. L'ultima versione di Aida64 dovrebbe supportare il monitoraggio degli ssd m.2 nvme. |
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Disattivazione TRIM & C 'on demand' per aumentare chance recovery SSD
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Da assoluto profano non si potrebbe creare un software che nella gestione quotidiana offra un trade-off tra disattivazione refresh celle / anti-wearing / TRIM off (per 'assicurarsi' possibilità di recupero maggiori in caso di emergenza) vs performance e durata standard? :rolleyes: Sarebbe da proporlo a quell'Oleg e Yuri citati nell'articolo di s12a. |
Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 16:27. |
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