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Originariamente inviato da Averell
(Messaggio 45717775)
Il ragionamento secondo me è più di questo tipo:
fino a ieri non sapevo che i ponti potessero cadere, poi sono stato costretto giocoforza a prendere atto del contrario per cui la mia ignoranza mi ha permesso di vivere serenamente.
Ho visto però che lo scenario è mutato (quello che ritenevo impossibile si è concretizzato).
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Perdonami ma trovo il paragone molto forzato.
Posso condividere il discorso dell'ignoranza. E' abbastanza ovvio che se si è ignoranti su alcune tematiche, specialmente per quanto concerne la sicurezza e la protezione, ci si esponga in modo naturale al rischio di avere brutte sorprese e fino a qui sono in linea col tuo pensiero.
I ponti sono opere ingegneristiche e come in tutte le cose c'è sempre la mano dell'uomo dietro e l'uomo, non credo debba insegnarti nulla, è imperfetto nella sua natura, la perfezione non esiste in alcun ambito, figuriamoci in quello puramente software (che sempre da uomini è sviluppato).
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Quanto però è probabile (/facile) che il solito evento si ripresenti??
Nel nostro caso bassissimo data la complessità dell'attacco per cui ha senso rovinarmi la vita tutte le volte che passo su un ponte o è preferibile che focalizzi la mia attenzione (come a regola avrei dovuto fare prima) sul mantenimento delle distanze e il non uso del cellulare alla guida?
Ecco, io sinceramente tra le due non avrei dubbi.
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Su questo siamo d'accordo, ma c'è una piccola differenza di fondo. Il mantenimento della distanza di sicurezza e il non uso del cellulare alla guida sono azioni di cui l'essere umano è perfettamente consapevole e laddove ciò non si verifichi, è esclusivamente incoscienza e non ignoranza o fatalità, come spesso si tende a voler far credere.
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Le distanze / la distrazione alla guida causa cellulare sono gli attacchi al kernel (di gran lunga più frequenti e probabili della caduta del ponte) per cui, tradotto:
ecco perché nel mio piccolo ho suggerito da tempo di far leva sul vbs+hvci anche se comporta una perdita di qualche punto percentuale in prestazioni che non rinunciare alle stesse % per cose allo stato parecchio remote per quanto possibili.
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Fino ad ora io ho campato sereno dai tempi di Windows 95 ad oggi, proteggendo il mio PC attraverso firewall, antivirus e quant'altro ed evitando di tenere in bella vista i cosiddetti "dati sensibili".
Ora, Windows 95, ME, XP, 7 e 8 non erano certamente focalizzati sul fronte sicurezza come lo è Windows 10 (e qui un plauso a Microsoft che si batte per questo), eppure non è mai accaduto nulla di trascendentale o che potesse far gridare allo scandalo e per quanto il mio pensiero rispecchi quella che è la mia personale (e perché no anche discutibile) esperienza, non credo di essere la classica mosca bianca o miracolato nel non aver mai avuto problemi.
Tutto sta anche a come uno utilizza il proprio PC, ecco perché mi ricollego e sottolineo il discorso più della incoscienza che quello della fatalità.
Il ponte che ti crolla sotto i piedi, un aereo che precipita in volo, un vaso di una pianta che ti cade in testa, etc etc, quelli sono eventi che ricadono nella cosiddetta "fatalità", eventi che non dipendono dal tuo livello di conoscenza, ignoranza o coscienza che dir si voglia.
Guidare col cellulare in mano e non rispettare le distanze di sicurezza, quelle sono forme di incoscienza e di stupidità (se posso permettermi). ;)