Le pile a lentissima autoscarica sono utili, averne 4, ammesso di trovarle al supermercato, potrei pure prendermele, però io cercherò più di orientarmi verso un carica batterie (con dispositivo di scarica) per un semplice discorso economico.
Le pile normali ricaricabili già consentono un grosso vantaggio per l'ambiente e costano 1/3 di queste nuove pile. A me sono durate 10 mesi, per ammortizzare le spese di queste nuove dovrebbero durarmi almeno 3 anni, dato che un caricabatterie non buono le danneggia perché sono delicate, tanto vale investire su un caricabatterie (senza però esagerare). Ciao Ale :) |
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riguardo le enloop non ho fatto calcoli precisi, però considera che comunque anche queste dopo un 5-7 anni saranno da buttare esattamente come le ni-mh. in questo lasso di tempo se le avrai caricare 10 volte facevi prima a comprare le alcaline. se le hai caricate 100 o più volte conveniva comprare le ni-mh (che comunque mantengono la carica per diversi mesi). poi sui telecomandi e orologi le batterie durano 2-4 anni quindi usare le enloop lo vedo come un enorme spreco. costruire una ricaricabile inquina molto di più che una alcalina penso ho trovato questo articolo ma leggetelo bene prima di dire che hanno l'effetto memoria http://batteryuniversity.com/parttwo-33.htm |
Ciao marchigiano,
se il tuo nick rispetta la tua residenza siamo anche vicini , da casa mia io vedo le marche... Sono daccordo quasi su tutto quello che dici, non so riguardo l'effetto memoria se la tua affermazione sia vera o no, personalmente non ho mai lasciato una pila nicd con qualcosa dentro, una volta usate le scarico sempre. Le nimh si rovinano perchè sono semplicemente (e non farmi usare parole volgari) dei cessi e basta. Ho acquistato 12 batterie energizer da 2500 mA proprio per fare una selezione e mettere assieme gli elementi più simili per non avere quei problemi da te descritti. All'inizio ho messo sotto ogni elemento testandoli uno ad uno con 10 cicli, ma poi ho visto che dopo il 5° ciclo le cose non cambiavano ed allora ho fatto 5 cicli, ho messo assieme un pacco di 4 da 2333, 2335, 2339, 2341...non so dimmi se si può fare di meglio. Il caricatore è uno dei più sofisticati e non sbaglia un mA (duratrax ICE). Dopo 5 cicli di utilizzo mi accorgo caricando che un elemento è freddo mentre gli altri 3 sono caldi. Rieseguo 5 cicli a elemento e mi ritrovo con questi valori: 2231,2232,2260,2150. Dal mio punto di vista, dire che la qualità di queste nimh fa schifo è fargli un elogio. Non so se siano le energizer a farmi pensare questo, ma al momento sono le migliori che ho come qualità, le altre (vedi varta) sono anche peggio..... Valore di carica 1.5 A --- 40° max (mai raggiunti, piccano a 38) Top charge 300mA per 15 minuti dopo15 minuti Valore di scarica 1.0 A tensione cut-off 0.9 volt |
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Poi non vedo perchè una ricaricabile eneloop che è sempre di tipo ni-mh (non ni-cd) inquina molto più di una alcalina, presumo di meno anche se non ho dato al riguardo a parte quelli pubblicitari. Di certo inquina meno per la quantità di pile non gettate. Considera che uniross, sanyo, gp ecc. sono produttori anche di pile alcaline primarie usa e getta e ni-cd, ni-mh tradizionali. Non avrebbero motivo di pubblicizzare le nuove ricaricabili a lenta autoscarica come più durevoli, verdi e versatili con tanto di partnership wwf, eppure lo fanno. Tra qualche anno le pile usa e getta tradizionali, tranne alcune eccezioni, potrebbero essere messe al bando come per le lampadine a incandescenza sostituite tutte da led e fluorescenti. Forse sapendo che il loro business si dovrà per forza convertire spingono fin da ora a comprare queste pile in sostituzione delle alcaline e delle altre ni-mh tradizionali, dato che per i più comuni utilizzi sono la migliore alternativa. In ogni caso, che ci guadagnino di più loro, l'ambiente o noi, il punto è che mi sembra giusto a priori usare questo tipo di pile, con qualche eccezione dove serve. Mentre non vedo il motivo per sostenere il contrario a priori con qualche eccezione. Non so se mi spiego. :D |
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Cmq vorrei dire che approvo quanto dicono marchigiano tweester, ma considerate che voi due siete dei professionisti nell'uso di ricaricabili con tanto di esperienza e apparecchiature idonee per saper gestire anche le celle più critiche. Il discorso può essere approfondito anche in quella direzione ma non dimentichiamo che il 90-99% degli utilizzatori di ricaricabili si limiterà a usarle come da istruzioni coi caricatori in dotazione alla confezione di pile, di solito lenti e tarati per le celle indicate. Nemmeno si immagina tutti i discorsi sulla qualità di celle diverse e magari comprano su ebay o negozietti alla stazione cloni di bassissima qualità senza accorgersene. Per cui secondo me ben vengano celle ni-mh migliori anche se un po più costose inizialmente, che hanno prestazioni più simili alle alcaline usa e getta e come tali vengono pubblicizzate in modo user friendly rispetto a certa spazzatura, che porterebbe l'utente comune ad abbandonare il discorso ricaricabili e tornare alle alcaline e basta. IMHO ovviamente. :) |
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io ogni anno do ai raccoglitori (che poi riciclano) 10 chili di batterie all'argento (alcune al litio) e 100 di alcaline (alcune zinco carbone), spero vengano riciclate bene e non finiscano in una discarica abusiva :muro: |
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HA VIRTUALMENTE ELIMINATO QUESTO FENOMENO The problem with nickel-cadmium is not so much the cyclic memory but the effects of crystalline formation. The active cadmium material is present in finely divided crystals. In a good cell, these crystals remain small, obtaining maximum surface area. With memory, the crystals grow and conceal the active material from the electrolyte. In advanced stages, the sharp edges of the crystals penetrate the separator, causing high self-discharge or electrical short Crystalline formation is most pronounced if a nickel-based battery is left in the charger for days, or if repeatedly recharged without a periodic full discharge. Since most applications do not use all energy before recharge, a periodic discharge to 1 volt per cell (known as exercise) is essential to prevent memory nelle batterie di scarsa qualità si possono ingrossare i cristalli di cadmio se la batteria viene lasciata troppo a lungo nel caricatore o se non scaricata completamente PERIODICAMENTE (non sempre quindi). questo ingrossamento porta a una perdita di capacità e una accelerazione dell'autoscarica. questo vale sia per le ni-cd che le ni-mh e probabilmente anche per le nuove enloop |
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azz bello il tuo duratrax :sbav: riguardo le batterie, scaricare equamente 4 ni-mh in serie mi sa impossibile, posso suggerire di toglierle quando ancora non sono completamente scariche: c'è l'indicatore a tacche sulla fotocamera? quando vediamo che è rimasta solo l'ultima cambiamo batt. solo che così si perde circa un 10/20% di scatti con una carica... alla fine non so cosa è meglio fare: uno potrebbe per dire comprare al supermercato 4 stilo con caricatore lento incluso a 15 euro, quello che durano durano poi si mette tutto nuovo oppure si comprano 8 batterie ni-cd che ti durano una vita ma pesano abbastanza e hanno meno autonomia almeno finchè la ni-mh non perde colpi |
Come è strano il mondo.....15 anni fa non c'erano gli strumenti attuali per controllare le batterie...parlo sempre riguardo al modellismo. Per le gare compravamo batterie selezionate (150.000 lire ognuna) e per le gare della parrocchia invece compravamo 2-300 elementi che poi selezionavamo a mano (carta millimetrata trasparente, un dato ogni 5 secondi), assemblavamo ed utilizzavamo caricando a 3-4C senza problemi.
Ora che non faccio più gare, pur avendo mantenuto le stesse buone abitudini (selezione delle batterie) e trattando il più possibile le batterie come da manuale.....mi ritrovo sempre fra le mani batterie farlocche. Per il discorso inquinamento avrei molto da ridire..... Se una batteria Nicd dura in media 10 anni (secondo me anche più) e inquina 3 volte più di una nimh è giusto che la tecnologia ci abbia dato le nimh......le quali però durano in media solo 3 anni. Mi chiedo allora quale sia il vantaggio per l'ecosistema e quale per l'utente. Chi produce pile questo lo sa.... |
schema interessante, attenzione non si tratta di autoscarica, bensì di perdita di capacità della batteria, un po come un serbatoio che dopo un anno diventa più piccolo |
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Cmq è giusto capire come stanno veramente le cose, e che non è tutto come dice la pubblicità, ti ringrazio per le spiegazioni che hai dato. :) |
qui ci sono molti dati, peccato manchino dati sulle eneloop |
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_ controllare il consumo della macchina e calcolarne nel modo più preciso possibile la corrente media, _ controllare la curva dei 4 (o 2) elementi mentre si scaricano e rilevarne la capacità utilizzabile in sicurezza riguardo all'elemento più debole (cosa che occorrerebbe ripetere di tanto in tanto) _utilizzare poi le pile solo per un massimo del 75% di quanto calcolato. PS...le 4 pile del susupermercato non hanno superato i 5 cicli di utilizzo....sto cercando di resuscitarne qualcuna ma non vanno più bene nemmeno per il nano che ho sul terrazzo a ricarica solare !!! |
Quindi secondo voi si fa una cosa buona per la vita delle pile a ricaricarle solo per 2/3 o 3/4 del tempo o capacità nominale indicati, rinunciando a una parte di autonomia ma con più durata? Per es. scegliendo pile da 2700-2900mah e ricaricarle fino a 2000-2300?
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poi ti posso riportare le mie esperienze passate: ho fatto pacchi batterie anche con 16 ni-cd in serie, abusato profondamente di loro :D le uniche che si sono danneggiate sono quelle che sono scese sotto 0.9V, alcune penso abbiano addirittura invertito polarità. ebbene anche se rovinate queste ancora oggi hanno un 60% di capacità originale, l'unico problema è che tengono la carica per meno di una settimana. ingrossamento dei cristalli appunto. stesso pacco con 16 ni-mh.... 10 cicli di scarica e 4 batterie erano finite in corto, buttate nell'apposito contenitore :D le altre avevano perso lo "spunto" quindi usate in altre applicazioni più leggere il passaggio alle ni-mh a discapito delle ni-cd penso sia stato fatto perchè molta gente buttava le batterie nella normale spazzatura anche se sapeva che era vietato (non a caso hanno bandito le eccellenti batterie al mercurio nel 1998 mi pare). purtroppo ci abbiamo rimesso in qualità. le li-ion sarebbero ottime, si potrebbe standardizzare il formato per facili ricambi ma dovrebbero venderle solo a persone con un minimo di "intelligenza" quindi la vedo dura che prendano piede :D |
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no è il contrario :D la ricarica va sempre fatta al 100% (che poi sarebbe il 160% con ricariche lente e 120% con quelle veloci), anzi con cariche parziali aumentano le differenze con le altre batterie. è la scarica che sarebbe da limitare per evitare che la più debole vada "sotto zero" la ricarica di una batt con un residuo di carica poi non porterebbe all'effetto memoria perchè come ho già spiegato non esiste più :D esempio: ni-mh da 2500mah, carica a 250ma per 14-16 ore, carica a 2000ma per un ora poi 4 ore a 250ma |
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www.a123systems.com Adesso hanno ristrutturato il sito e non ci sono più tutte le info di prima, c'era anche un video che faceva vedere che non si incendiano o esplodono se surriscaldate, nemmeno se passate da un trapano. Quote:
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mentre io mi sto facendo pacchi batterie con queste http://www.batteryspace.com/index.as...OD&ProdID=2763 :sofico: riguardo la carica delle ni-mh ci sei quasi: sovracaricarle di un 20-60% (a seconda della velocità) non porta danni ma elimina l'eventuale abbassamento di tensione alla scarica successiva. l'ingrossamento dei cristalli avviene quando si esagera proprio ho visto poi delle ni-mh speciali OEM che sono più robuste delle altre nel reggere in particolare la scarica eccessiva, però non saprei dove trovarle in commercio |
Quelle poco capienti sono formato 123 o come si chiama? Purtroppo anche il voltaggio è un problema con le litio, ma qualche giorno fa avevo visto la pubblicità di nuove litio non ricaricabili, mi pare formato stilo, che vantano 6 volte la durata delle alcaline, l'avrai sentito, ma per andare bene nei normali apparecchi dovrebbero essere da 1,5v, altrimenti come sono fatte? ne sai qualcosa?
Le altre che indichi invece mi sembrano quelle usate nelle batterie per notebook. Per le oem hai già guardato distributori come www.distrelec.it , www.rs-components.it ecc.? Ho visto pile D nimh da 10Ah, chissà se hanno anche quelle che cerchi... |
ci sono le energizer e altre marche formato AA e AAA da 1.5V al litio ma non ricaricabili. durano veramente tanto in applicazioni high-drain rispetto ad una alcalina, ma rispetto a una ni-mh durano neanche il doppio. il loro vantaggio vero è la bassissima autoscarica e la resistenza alle alte e basse temperature.
le li-ion 18650 (usate anche nei notebok) se guardi ci sono da 3.7Vx2.6ah quindi 9.6Wh in uno spazio di 18x65mm le altre di tipo sicuro, anche quelle nel tuo link per dire, sono da 3.3Vx2.3ah per 7.6Wh in uno spazio di 26x65mm anche a pari dimensione 18650 le migliori le ho viste a 3.3Vx1.35ah cioè 4.5Wh... meno della metà :cry: una curiosità: sai quanta gente ho visto comprare energizer 2500 al supermercato senza sapere che fossero ricaricabili? poi le mettevano nelle apparecchiature e queste non andavano... e dicevano "ste energizer non valgono niente la prox volta compro le duracell :D :D ) e le buttavano nella spazzatura senza nemmeno aver fatto un ciclo di ricarica... di sicuro lo faranno molto di più con le eneloop perchè certa gente compra la roba solo perchè la vede in TV o perchè vede il prezzo più alto e pensa che sono più buone |
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Cmq non succederà con eneloop, hybrio, ecc. perchè sono pubblicizzate molto meglio come ricaricabili verdi, durevoli ecc. con tanto di stand dedicati e brosciù... :read: non è assolutamente possibile che capiti quello che dici :sofico: A proposito una cosa che non trovo indicata mai, le normali alkaline non ricaricabili di tipo AA, AA C e D quanti mAh contengono più o meno? |
Teoricamente la capacità delle alcaline è intorno ai 2000 mA massimi , ma molto dipende dalla corrente con cui si scaricano....possono dare anche solo 1200-1300 mA.
http://www.professional.duracell.com...s/MN1500UL.pdf |
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le AAA sulla carta dichiarano 1200mah, le AA 2800mah, le C 8ah, le D 18ah, ma con ratei di scarica ridicoli con scariche più pesanti ecco i risultati http://img.photobucket.com/albums/v4...parison05A.jpg http://img.photobucket.com/albums/v4...parison05A.gif http://img.photobucket.com/albums/v4...parison05A.jpg le litio 1.5V sono altra storia :D http://img.photobucket.com/albums/v4...parison05A.jpg |
Ieri ho ricaricato un mio dispositivo lettore di schede di fotocamere più hdd dotato della propria batteria al litio proprietaria, solo che l'ho tenuto alcune ore in più (pensavo dovesse spegnersi la lucetta verde invece leggendo il libretto diceva che quando appariva era già carico :p ) nel libretto c'è scritto che lasciarle oltre 24 ore era grave, io l'ho lasciato circa 3 ore in più, mi devo preoccupare? :rolleyes: Oppure non è grave? :stordita:
Ciao Ale :confused: |
Perché non sono disponibili pile al litio a 1.2 v nello stesso formato standard delle normali pile, che siano pure ricaricabili?
Problemi di costi? O di cosa? :mbe: Ciao Ale :) |
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le li-ion non so perchè non le fanno da 1.2V, penso però siano meglio le 3.6 perchè ne basta una per far andare la maggior parte degli apparecchi odierni (mp3, cellulari, palmtop, navigatori, fotocamere compatte ecc..) mentre con 1.2V erano necessari circuiti di protezione più sofisticati per gestire 3 o 4 elementi in serie. sul perchè ancora oggi esistono fotocamere con 4 stilo per dire... il motivo è perchè la maggior parte delle persone preferisce prendere 4 alcaline al supermercato e via, senza tanti sbattimenti di ricarica ecc... |
Infatti io sono uno tra quelli favorevoli alla normali stile anziché le litio. :p
I costruttori dovranno pure ingegnarsi maggiormente per il circuito, ma per quello che costano, mi pare il minimo. :mc: Batterie al litio ricaricabili, di voltaggio maggiore di 1.5v, con la stessa dimensione delle pile standard, a parità di costo, non possono essere prese in considerazione perché le fotocamere digitali che utilizzano pile comuni non sono in grado di accettare pile dal voltaggio maggiore, manca un dispositivo per limitarne la tensione (avevo letto una spiegazione sull'argomento, non ricordo il link :stordita: ). Ciao Ale :) |
Ho notato che i prezzi delle batterie ibride con bassa autoscarica si stanno abbassando.
4 Uniross Hybrio costano circa 10 euro su italsystem (peccato che poi occorre aggiungere i costi di spedizione). Il negozio riporta 500 come numero max totale di ricariche. Per quanto mi riguarda, ammesso che un giorno le trovo (pagare le spese di spedizione comporta un ricarico eccessivo), se riuscissero a reggere fino a 100 ricariche mi riterrei ampiamente soddisfatto. Ciao Ale :) Nota: Normali pile ricaricabili da 2500 (sempre 4 pile) le ho trovate a 4.50 euro. |
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Se chi fabbrica (qualsiasi cosa) fosse obbligato a costruire cose che durino almeno 20 anni (le tecnologie ci sono...) il nostro mondo ringrazierebbe e non poco... |
Per carità, intendevo ricariche reali, non teoriche.
I signori del marketing fanno già abbastanza danni per conto loro. Figurati non mi permetterei mai di dargli consigli su come peggiorare le cose. ;) Ciao Ale :) |
Non saranno il massimo ma LOL :rotfl:
http://www.hwupgrade.it/news/perifer...ido_22428.html spero vivamente che questa tecnologia si evolva. :D |
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Ho comprato un kit Energizer Compact Charger con 4 pile HR6 da 2500mAh per la macchinetta digitale.
Ebbene a differenza delle vecchie pile KONNOC KHR-2300AA da 2300mAh (come le prime da 1.2V), queste si scaricano da sole! Si non faccio in tempo anche a tenerle in un cassetto che in un paio di giorni sono completamente scariche! Non vanno bene neanche per il mouse, le Konnoc le ricarico una volta al mese o al massimo ogni 3 settimane, queste invece si scaricano solo a guardarle. Ora dato che ho buttato via il vecchio caricabatterie e uso quello delle Energizer per ricaricarle, escluderei un problema al carica-batterie. Ma sono difettate le mie (comprate pochi mesi fa e usate pochissimo) oppure è un difetto di questa linea? Per ora dico solo MAI PIU' ENERGIZER ;) |
Posto anche qui, oggi mentre cercavo degli adattatori a pile C e D che non riesco a trovare in giro, ho scoperto in un negozio le Alcava 'All in One', che vanno ad aggiungersi alla lista delle Ni-MH ibride:
http://www.alcapower.it/shop/index.php?cPath=30_148 Ho preso un pacco di 4AA, le specifiche stampate sulle pile e sul cartoncino della confezione, che non si leggono sul sito, indicano 2200mAh, mantenimento carica 85%/anno, 1000 ricariche, ancora meglio delle Sanyo Eneloop! E son pure italiane, anche se fabbricate in Cina come un po' tutto ormai... Ho i miei dubbi che tutte queste pile siano molto diverse o solo ritargate, ma se c'è una lenta evoluzione che prima o poi riguarderà tutte le marche di Ni-MH ibride meglio ancora. Non mi pare l'avevo postato qui, ho provato un paio di AA Hybrio Uniross dello stesso tipo ibrido ma targate 2100mAh, mantenimento carica 70%/anno, appena tolte dalla confezione senza nessuna ricarica mi son durate esattamente 5 settimane e 1 giorno in un vecchio cordless di casa, acceso in standby 12-14 ore al giorno con qualche telefonata! Altre 2 nimh normali da 2600 mi son durate meno di 2 settimane. Idem su un mouse wireless, le ibride invece ce le ho su da 2-3 mesi ormai, non ho tenuto il conto! |
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Consiglio di caricarle lentamente (non meno di 2-4 ore) con un pacco aggiuntivo per dare il cambio per non usurarle e si va al sicuro contro l'autoscarica, imho inutile fare celle da 3000mah se poi sono un colabrodo. |
A me più che altro pare assurdo che si scaricano da sole in pochi giorni senza usarle :rolleyes:
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Le ho prese circa sei mesi fa.. il negozio era un tabacchino di un amico, e non ho più lo scontrino (ma dubito che me lo abbia fatto).
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Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 11:37. |
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