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Lavorare all'estero, ma conviene?
lo so che la risposta corretta è dipende..., ma l'obiettivo della mia discussione è quella di raccogliere le esperienze di coloro i quali stanno lavorando all'estero.
Ho vissuto a Parigi e so bene quanto sia bella e cara quella città, per vivere da studente ,quindi con prezzi agevolati compreso l'alloggio, spendevo dagli 800 ai 1000€ al mese (la pasta della Barilla costa il doppio rispetto all'Italia e quelle francesi sono immangiabili). La ho conosciuto ingegneri italiani che si trovavano benissimo sul lavoro, mi hanno consigliato di non tornare in Italia perchè la guadagnavano 2000€ come neoassunti, cosa impossibile in Italia. A Londra ho un caro amico che guadagna 2800 euro dopo un'esperienza di un anno a Milano in Snam progetti; vive in un monolocale di 20mq alla modica cifra di 1000€/mese e spende per una vaschetta di pomodorini ciliegini da 350g 3,5 sterline (la verdura e la frutta a Londra sono carissime), per cui francamente non so quanti soldi riesca a mettere da parte... Insomma... considerando i costi della vita in quelle città, si riesce a metter da parte più soldi là o restando a casa trovando lavoro sotto casa, accettando uno stipendio da ingegnere neoassunto (dai 1000 ai 1200 circa)? E' vero che in Germania la vita costa meno che in Italia o è un falso luogo comune? |
Non lo so, so solo che sono stato a Londra 2 volte, anche a cercare lavoro e la vita era carissima! Preferisco, per ora, restare nella cara vecchia italia. La storia dell'estero ricco dove parti povero e torni milionario è una storia da film anni hollywoodiani anni '60! :fagiano:
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io ti parl oper ciò che conosco: a Manchester il costo della vita è come nella mia città (Pescara) e gli stipendi medi di un operaio sono praticamente doppi...
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A me persino Londra, venendo da Milano, non è sembrata poi così cara. Ok frutta e verdura costano di più, però ad esempio latte e prodotti da forno costano di meno, quindi alla fine puoi spendere un pochino di più ma non chissà cosa. Se poi andiamo su beni un pochino meno "di prima necessità" si spende come da noi o meno, mai di più: cd musicali ad esempio costano pochissimo, libri, vestiti, scarpe ecc.
Alla fine con gli stripendi doppi hai voglia di mettere da parte soldi! |
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di soldi alla fine ne metti da parte però.... |
ma come ci andate là? cercate lavoro dall'italia e gli mandate il cv o prima vi trasferite e lo cercate stando all'estero?
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ma se ti trovi gia sul posto è più conveniente! |
è impossibile dare giudizi obiettivi, le situazioni non sono affato uguali per tutti...... un mio carissimo amico si è laureato in ingegneria elettrica nel novembre del 2005 e dopo aver fatto l'esame di Stato (ke però all'estero non ha validità) si è trasferito ad aprile di quest'anno a Toronto con la sua ragazza canadese che viveva qui in Italia da 5-6 anni.... da premettere che lui si è laureato a 26 anni (vecchio ordinamento) e che sono andati a vivere a casa della ragazza (quindi nessun problema di affitto)...... ebbene non sto qui a dirvi i problemi inimmaginabili per la ricerca del lavoro...... lì non concepiscono come uno possa laurearsi senza aver avuto mai esperienze lavorative durante gli anni universitari perchè da noi c'è un'altra concezione... prima si studia per laurearsi e poi si comincia a lavorare, mentre lì l'università è organizzata in modo tale da permettere che lo studente durante il periodo di studio abbia delle ore da dedicare al lavoro part-time che secondo loro è parte integrante di una buona formazione!
per farla breve... la mancanza di esperienze lavorative, l'età (ora ha 27 anni e per loro è già tardi!!!) e soprattutto il fatto di non avere la cittadinanza canadese hanno fatto si che questo mio amico (che cmq lo ritengo molto intelligente ed ha sempre avuto un grande spirito d'iniziativa) dopo quasi un anno dalla laurea sia ancora senza occupazione!! tutto ciò lo spinge a prendere in considerazione di accettare un posto come operatore telefonico (con orari assurdi di notte e nel weekend!!) o addirittura di sposarsi per ottenere la cittadinanza canadese.... altrimenti a novembre deve tornare obbligatoriamente in Italia!!! ....lui lì è come un extracomunitario da noi in Europa, i datori di lavoro si scoraggiano perchè per regolarizzarlo ci vogliono tanti soldi e devono giustificare che per poterlo mettere assumere nessun altro con la cittadinanza canadese può svolgere quel lavoro in quel determinato momento!!! accidenti non l'avrei mai immaginato questo atteggiamento nazionalistico che scoraggia in pratica l'immigrazione, un paese come il Canada.... non l'avrei mai pensato! P.S. L'Eldorado non lo si trova più da nessuna parte, non è più l'America, la Germania o l'Inghilterra.... piuttosto vanno prese in seria considerazione la Cina e l'India.... e poi cmq tutto è rapportato ai costi di vita, chiaro che se guadagno 10000 e ne devo spendere 5000 è come guadagnare 2000 e spendere 1000 se resto nello stesso ambiente..... cosa diversa invece è guadagnare 10000 (spendendo 5000) ma poi tornare dove si spende 1000.... non so se ho reso l'idea....... ma non avrebbe senso! :mbe: ...che faccio, vado a Londra a lavorare e poi torno in Italia a vivere? nooo... |
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mmm facendo un casual job (per molto tempo) e dovendo pagare affitti e roba varia (spese necessarie con qualche piccolo sfizio ogni tanto) dici che riesci a mettere soldi da parte? ne dubito :fagiano: |
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.....ho l'impressione (e nulla di più... perchè mi baso su ciò che mi dicono gli altri coinvolti in prima persona) che la cosa più conveniente e più vantaggiosa in tutti i sensi in questo momento sia quella di riuscire a trovare un lavoro che porti a viaggiare spesso in varie parti del mondo, mi spiego meglio.... dare la propria disponibilità ad andare a destra e sinistra dove vuole l'azienda stessa è il miglior punto a proprio favore per essere assunti e per fare una rapida e migliore carriera..... ma chi è disposto a farlo? :stordita: |
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Il punto e' che il visto te lo danno se porti qualcosa all'economia che un locale non puo' portare...altrimenti non ti fanno entrare. (E qui potremmo discutere sul fatto che in Canada/Australia danno la residenza a ingegneri e noi facciamo entrare solo gente che non parla italiano e non ha la licenza elementare). I risultati dove li vedi? Li vedi negli indici ONU di sviluppo, tutti paesi al top con ottime aspettative, indici di crescita economici alti e minori problemi rispetto a paesi quali Italia, Germania e Francia ad esempio. (Senza contare che in canada preferiscono aprire le porte ai rifugiati o persone che arrivano da paesi in guerra o con seri problemi rispetto ad italiani/europei perche' ritengono che sia piu' giusto). Sei tu che ti devi adattare al paese non il paese che si deve adattare a te (Ed e' per questo che non resto qui in australia...ma tornero' in europa) Quote:
g. |
:muro: concordo con giruz: per fare soldi a quintali...
-o hai un'attività commerciale (ristoranti,hotel, negozi vari) e hai un gran parco clienti -o sei bravissimo, competente,brillante che ti assumono le grandi multinazionali pagandoti a sbafo, però devi far produrre, con le tue capacità. -o sei bravissimo a gestire->manager C'è chi ha capacità tecniche brillanti (pochissime persone) e chi (ben di piu') ha capacità manageriali... questi non troveranno mai grossi scogli.. Se parti tipo come me che nn sono un genio, ne' ho capacità di manager, senza esperienze lavorative quasi... :Prrr: ditemi,c'è qualche possibilità di inserimento per un profilo come il mio? :muro: ben inteso,non ho chiesto di fare soldi a quintali, ma di inserirmi e riuscire a raggranellare oltre a spese varie tipo 400€/mese...altrimenti nn ne vale la pena :mbe: |
based puoi partire come cameriere/lavapiatti e quando inizi a conoscere un po' la lingua e a farti un "giro" puoi migliorarti ;)
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nn è che per lavorare all'estero devi per forza andare a parigi o a londra..insomma è ovvio che in queste due capitali i costi siano superiori, pero ad esempio in gran bretagna ci sono tante altre citta buone per lavorare con un costo molto inferiore...ho sentito chi con 450 pound si affitta un intero appartamento o una villetta in scozia...in quel caso ci guadagni di molto perche il costo della vita è pure piu basso rispetto a roma e milano ma gli stipendi sono molto migliori.
Un monolocale a roma costa dai 650 ai 1000 e passa euro....un neoassuno che prende 1200€ di certo non se lo puo permettere. Con i 2800 a londra anche spendendone 1000 per l'affitto, te ne rimanngono altri 1800 per vivere e nn è che devi comperare pomodorini ciliegini tutti i giorni! |
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Non capisco perche' tutti si ostinano a parlare di grosse metropoli quando esce il discorso lavorare all'estero. Il mondo e' grande e offre tante opportunita' :) E' evidente che chi decide di andare a lavorare all'estero deve avere qualcosa da offrire sopratutto nei casi in cui l'azienda deve investire sul candidato per il visa, trasferimento etc etc. Ci deve essere un valore aggiunto che spinge l'azienda ad assumere uno straniero con tutti i disagi che ne conseguono piuttosto che un locale, no? Mi sembra normale e giusto che un 27enne, laureato fuori corso e con nessuna esperienza lavorativa non sia appetibile per un paese come il Canada. Tornando alla domanda iniziale: conviene andare all'estero? La risposta per me e': dipende. Dipende da dove vai, da che specializzazione hai, da perche' te ne vai, con quale spirito te ne vai etc etc. Nel caso mio personale la risposta e' sicuramente ed assolutamente si'. |
anx il problema è: che lavoro posso fare in scozia.. ma soprattutto,c'è lavoro?
MSsciglio che lavoro potrei fare per iniziare con la realtà scozzese?sto supponendo di trasferirmi...per me londra o piu su nn cambia molto l'importante è fare un lavoro dignitoso :read: |
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Devo trasferirmi a Toronto allora :D Porca pupazza e a me che qui in Italia ogni volta che guardano il mio C.V. mi dicono sempre: "come mai lei si è laureato così tardi?"... e io penso [li mortacci tua ho lavorato nel frattempo, non hai mica letto? Ho fatto un casino di esperienze sul campo ancora prima di finire e non ti va bene? Tacci e ritacci tua]. In realtà loro stanno pensando "caxxo, non possiamo metterlo più in apprendistato e risparmiare sul costo del lavoro"... :D Io sto pensando di trasferirmi in Scozia/Irlanda per fine anno e continuare la mia attività di consulenza marketing lì dopo aver "sguatterato" per qualche mese allo scopo mantenimento/apprendimento lingua alla perfezione (anche se me la cavo bene con l'inglese, cmq, però so che per posti manageriali deve essere prossimo alla perfezione, com'è giusto che sia). Inghilterra ormai mi sembra troppo satura, tutti vogliono andar lì... Voi che dite? |
Mi sembra la scelta migliore andare in irlanda/scozia anche perché se vai a londra incontri tanti di quegli italiani che l'inglese non lo parlerai quasi mai!
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scusatemi ma l'Inghilterra non è fatta solo di Londra, non è che se non vai lì devi andare in Scozia o in Irlanda, semplicemente si può scegliere una meta inglese meno "farcita" di turisti e lavoratori stranieri...
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Appunto, in merito all'Inghilterra: secondo voi quali sono le zone con più possibilità lavorative nell'ambito servizi marketing (et similia) e che siano decentemente vivibili?
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I generi alimentari costano meno, i carburanti uguali più o meno come in Italia. Poi, come ha fatto notare MSciglio, non ci sono solo le grandi città: ad esempio, nel paesino di Herzogenhaurach, a venti chilometri da Norimberga, in pratica ci sono solo 3 aziende, la Puma, l'Adidas e la INA. Tre multinazionali in una cittadina di 25.000 abitanti. A 5 chilometri, ad Erlangen, città delle dimensioni di Vicenza, c'è la sede della Siemens. Nella sede dell'Adidas, anzi sono due, collegate ognuna da un'autobus privato che fa la spola da una parte all'altra della città, ci sono oltre 2.200 persone provenienti da tutto il mondo. Curiosamente, il numero di italiani che ci lavora oscilla in genere tra i 4 e i 5. Una delle "etnie" meno rappresentate. Ci sono più spagnoli. Ma anche americani, canadesi, inglesi, scozzesi, francesi, olandesi, cinesi, etc......oltre ovviamente ai tedeschi. Per dare un'idea, la sede centrale dell'Adidas occupa quello che una volta era un ex aeroporto militare americano, da un ufficio all'altro ci vogliono più di 15 minuti. La INA è più grande ancora. Quindi non serve andare nelle grandi città per cercare un'opportunità. E gli stipendi non sono bassi, sono decisamente più alti di quelli italiani. A meno di non considerare i quadri dirigenziali, perchè allora un italiano guadagna di più di un tedesco. Il problema della Germania è che l'italiano lì si annoia. Esci alle 8 di sera, e il centro di città come Norimberga è vuoto. Locali ce ne sono, certo, ma uscire la sera è quanto di più distante ci sia dall'uscire in una normalissima città italiana. Non c'è gente in giro per le piazze, non ci sono gruppi numerosi. |
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...ci sono più italiani a Monaco di Baviera che a Bolzano!!!
...questo posso dirlo di persona.... ;) ..... che i quadri dirigenziali tedeschi guadagnino meno di quelli italiani è relativo..... dipende dove, quale azienda e che titoli ha il lavoratore in questione! cmq avete sentito della Bayer? pur essendo in utile deve licenziare almeno 1500 dipendenti..... poveracci! P.S. secondo me non è possibile dare alcun giudizio obiettivo sulle situazioni lavorative estere..... bisognerebbe lavorare ogni anno in un paese diverso |
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Ma penso che allo stato attuale l'Irlanda offra più possibilità; ovviamente parlo per ciò che gli altri mi hanno raccontato. Comunque bisogna sempre chiedersi che cosa noi possiamo dare al nostro futuro datore di lavoro, quale è il surplus che possiamo dare, cioè perchè dovrebbero assumerci al posto di un inglese o irlandese. Talvolta ho trovato annunci di lavoro a Dublino dove era richiesta la conoscenza della lingua italiana. Ciò mi sembra già un buon punto di partenza. |
UBS (unione dell ebanche svizzere) stila un rapporto sui salalri recepiti dai lavoratori di 71 aree geografiche e i rispettivi costi della vita.
E' un rapporto scritto in 4 lingue, compreso l'italiano http://www.ubs.com/1/e/media_overvie...?newsId=103130 PS Milano città coi salari più alti d'Italia si piazza al 28esimo posto |
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Sì, infatti, pensavo di cercare tra le aziende che magari hanno rapporti commerciali con l'Italia. |
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A parte i quadri di livello elevatassimo ( eclatanti poi i livelli degli stipendi dei manager Telecom Italia, o quelli degli AD dei grossi gruppi bancari nostrani, come Alessandro Profumo ), già chi ha mansioni di responsabilità, diciamo un senior manager, percepisce stipendi che variano dai 3.000-3.500 € ai 5.000 in Germania, in Italia può variare dai 2.500 fino anche oltre i 6.000 o oltre. Un senior manager Adidas, se raggiunge gli obiettivi, a stento arriva ai 5.000, quando per esempio, a titolo di paragone, un dirigente Lotto li supera abbondantemente, e non ha obiettivi da raggiungere. Quote:
Atteggiamento completamente opposto, se vogliamo, del tipico turista tedesco in vacanza all'estero. |
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Quando qui alla Fila si sono avute difficoltà, se ne sono andati in molti all'Adidas, però tra i tanti solo uno era italiano. Gli altri erano tutti stranieri che lavoravano qui e si sono trasferiti in Germania. Qualche americano, parecchi francesi, qualche inglese, ma appunto solo un italiano. Gli altri italiani che sono andati via dall'ufficio qui di Montebelluna della Fila non hanno espatriato. Magari qualcuno ha cambiato regione, ma non nazione. E la maggioranza se n'è rimasta qui. Ha trovato lavoro lo stesso, la maggior parte alla Geox. Allora, gli stranieri sono andati di là, gli italiani sono rimasti qua. :confused: Quote:
Senza poi contare che le varie situazioni cambiano da zona in zona. Ci sono aree depresse e aree che prosperano un pò in ogni nazione. E bisogna anche considerare che tipo di figura professionale viene richiesta in una determinata realtà. Ad esempio, in Spagna in generale ma alle Canarie in particolare c'è una fortissima richiesta di personale addetto al turismo ( chissà che strano......), in Germania si richiedono laureati in settori tecnici, e così via. Anche in Italia ci sono delle lauree che hanno maggiori possibilità di lavoro, e anche a seconda della zona. Curioso poi un annuncio un annuncio spagnolo dove si carcano infermieri da mandare in Italia http://www.computrabajo.es/bt-ofr-ST000-21.htm |
tutto quello che si dice in queste discussioni sono false al 100% e nel contempo vere al 100%................
Tutto è di una relatività assoluta, a parità di condizioni posso io incontrare una persona o avere un pizzico di fortuna che spacco e un altro torna al bel paese (che il nostro togliendo cibo e opere d'arte è tutto che un bel paese anzi................e senza fare esterofilia :( ) Quando penso continuamente a skillcard etc penso che noi qui in italia siamo considerati all'estero un non nulla o quasi (basti pensare che qui si in ita si laurea l'esperienza, qualcuno ne ha mai sentito parlare, robba da accapponare la pelle............), ma che anche molto dipende dall'habitat dove vivi (come qualsiasi specie vivente): ovvio che uno che nasce a stanford e puo andare li è diverso da uno che si laurea a cipro................ oggi è tutto cosi difficile .....................................:muro: |
è da un pò che bazzico in questo forum, chiaro che la maggioranza dei frequentatori siano giovani, molti dei quali sono ancora pieni di ideali e aspettative.... lo ero anch'io a 20 anni.... e non che no lo sia più a 29.... ma c'è un "però"..... ;) .... credo sia inutile stare sempre a chiedere quale lavoro convenga fare, dove conviene andare, a chi conviene mandare il proprio c.v., quale è l'università migliore, quali sono le migliori aziende per i miei titoli di studio.... ed altre domande simili.....
... chi mai sarebbe così idiota da dire agli altri dove si trova l'Eldorado? soprattutto poi con questa crisi profonda che tocca quasi tutti i settori lavorativi (e non solo nel nostro paese....) qualcuno mi dirà.... e allora? soluzione? ...non c'è nessuna soluzione e men che meno sto dicendo che non conviene fare più domande di questo genere su questo forum....... .....dico solo "occhio"..... chi sta all'università continui ad avere sempre massimo rispetto per i docenti ma non deve lasciarsi incantare da ciò che l'università ci da o da ciò che vuol farci "vedere" in previsione lavorativa....... ...mettetevi bene in mente..... l'università è una cosa e il lavoro è un altro e purtroppo raramente si incontrano.... molto raramente..... tantissime cose che si studiano sono impossibili da attuare nel mondo lavorativo per limiti non solo tecnici ma soprattutto economici...... correggetemi se sbaglio, anche all'estero è così anche se effettivamente ci sono paesi che investono nella ricerca al contrario di noi italiani... bravi ad investire solo quando ci sono le elezioni politiche, tra manifestazioni varie e conferenze politiche che non valgono a niente.... ...un'ultima cosa.... i concorsi..... non voglio rifare polemica come mesi fa, per carità...... l'ingenuità che vedo sempre in questo forum di ragazzi che sono convinti di trovare il concorso più adatto a loro chiedendolo qui, sperando che qualcuno dia loro qualche link utile per i concorsi...... :rolleyes: ... mah..... l'ho già detto e lo ripeto... la maggiorparte dei concorsi purtroppo sono truccati, fasulli, con i posti già assegnati a priori...... mi ricordo di coloro che si sono indignati quando l'ho detto... :) .... beh, contenti loro...... anche i concorsi pubblici sono avezzi a queste cose....... quante ne ho sentite in questi ultimi anni della mia vita, un duro rospo da ingoiare dopo aver sempre creduto e praticato onestà........ P.S. i colloqui alle aziende? .... buona parte di questi sono solo di facciata, se non "conosci" non entri da nessuna parte........ immagino ora molti di voi utenti cominceranno ad obiettare.... "io sono entrato per merito mio...", "io non conoscevo nessuno...", "queste cose non esistono"......... beh, siete fortunati allora, perchè non è la bravura che fa la differenza.... ma l'occasione... |
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io pure frequento sto forum in lungo ed in largo nonche il web, e dico solo che ormai nel mondo di adesso più che mai non è mai troppo tardi.
Puoi sempre crearti una nicchia perche le possibilità sono molteplici e la volontà la fa da padrone................ qualcuno direbbe: ma ieri ti sei visto l'attimo fuggente o quale film???? E io rispondo dicendo che le diffrenze tra diverse aree del mondo sono molte ma se si vuole si puo fare....... Non molto tempo fa vidi una intervista di un emigrato italiano in scozzia che è diventato ricco e :blah: tutto verisssimo, ma la cosa che mi stupi' di più non fu la sua storia da "film" ma il fatto che a 50 e passa anni alla domanda "Mr. ricomincierebbe da zero??" "yes man, si non è un problema al mondo di oggi" :eek: Lui si rimetteva in gioco senza problemi questo è il nocciolo della questione.......... A tutti quelli che sono interessati a leggere qualcosa di positivo dico di leggere questo http://www.macitynet.it/macity/aA21726/index.shtml è una cosa detta a degli studenti ma è una cosa valida a tutte le età....................;) |
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Ci sono zone non male a Londra dove un monolocale lo paghi piu o meno quel prezzo, certo non in Chelsea, ma girando vedo prezzi interessanti. O almeno... interessanti per uno stipendio inglese. :cool: |
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Si nomina sempre l'Eldorado, ma la mia domanda non era dove si trova l'Eldorado, piuttosto se le opportunità di lavoro per un ingegnere all'estero fossero tali consigliare di partire.
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OK. Parlando seriamente, io credo che per un ingegnere la situazione in italia è veramente grama, e se vuoi possibilità migliori è non solo consigliabile, ma in certi casi inevitabile fare esperienza all'estero. Devi accettare i pro e contro, naturalmente, ci sono persone che hanno sacrificato il lato sociale e/o affettivo per la carriera all'estero, e persone che al contrario preferiscono fare lo schiavetto di un manager capriccioso pur di non allontanarsi dalla città in cui vivono. Come in tutte le cose, quando si fanno scelte così grosse bisogna pesare bene tutto quello che si guadagna e si perde, e nessuno può consigliare realmente se ne vale la pena o no. E' troppo soggettivo. Per me vale ampiamente la pena, visto quello che si può avere (sul lavoro) in certi paesi che in italia ti puoi scordare. Per qualcun altro non vale la pena rinunciare al sole/mare/spaghetti per niente al mondo... ;) Io ho preso questa decisione perchè non è semplicemente paragonabile il mercato del lavoro IT in inghilterra ed italia. Sono due pianeti diversi. Dipende dal tipo di ingegnere che sei tu, per certe specializzazioni industriali la Germania è meglio ancora. |
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