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E, una cosa importante almeno per noi utenti, molti compravano il mini 2018 con 8G perché con un minimo di manualità era possibile aumentare la RAM da soli. Comunque, anche ufficialmente tramite Apple (e a prezzi "da Apple") era comunque prevista la possibilità di arrivare a 32/64g. |
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Poi ovviamente sto paragonando mele con pere (ok, il riferimento a mele non voleva essere una battuta :-) ) visto che se ho capito bene hanno re-inventato la gestione della memoria quindi magari in questi modelli condividere la ram con la parte video non è un grosso problema o comunque non ci sono apprezzabili differenze con l'avere 16G, ma ripeto, fino a che non vediamo prove serie sono solo speculazioni e chiacchiere da forum (che sia chiaro faccio comunque molto volentieri :-) ) |
Mi lascia perplesso come anni fa il “trusted computing” era il male e adesso questi Mac sono praticamente “peggio” da questo punto di vista.
Ora poi tutto davvero saldato anche sui mini, prezzi alle stelle per gli upgrade. |
L’autonomia dichiarata per il nuovo pro da 13 sembra davvero prodigiosa..
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Adesso mi é salita la scimmia per un MBP intel, magari in offerta tra black friday e natale. Dal momento che i miei software saranno sì disponibili (Archicad, Cinema 4D, Photoshop) ma non subito, tra ottimizzazioni e tutto un paio d'anni secondo me passano. Senza contare poi, magari me lo sono perso io, nemmeno un accenno ad emulazioni Win.
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per ora sono usciti solo i modelli base con l'M1...da un lato ci sta che abbiano ram limitata (ricordarsi che qui è unificata all'interno del chip! mettere 32/64GB di ram in quel SOC è dura eh...non è come avere i banchi separati).
il fatto che sia unificata garantisce sicuramente migliori prestazioni ed un miglior utilizzo dello spazio e della banda, di contro ficcare molta ram nel SOC è molto complicato...se si vogliono prestazioni molto elevate per ora c'è da scendere a compromessi. secondo me, in molti casi, il mini con M1 supera tranquillamente il mini maxato intel: certo se servono più di 16GB di ram no, e nemmeno nei task cpu intensivi e che sfruttano al 100% tutti i core possibili...ma appena serve la gpu o qualche task demandato al neural engine allora il chip intel non ha alcuna speranza secondo me. insomma per ora il primo chip ha evidenti limiti (quantità di ram limitata e numero di porte limitato) proprio perchè è tutto integrato in un SOC. questo però gli permette di avere prestazioni pazzesche grazie alle molte unità di calcolo specializzate ed alla memoria unificata. per il mbp ed il mini hanno parlato di prestazioni massime per un tempo indeterminato grazie al dissipatore (quindi sono quasi sicuro che il thermal throttling non sia contemplato...ma si aspettano le prime rece per esserne certi). il mba avrà probabilmente qualche limite in più dato che è fanless: ma già che permette di montare due stream prores raw 4k, in quel design, è tantissima roba. comunque attenzione che il mba base ha il chip M1 con 7 core grafici, mentre il modello più costoso ha il chip M1 completo con 8 core grafici |
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fin quando non ci sarà un windows per arm (un windows vero dico) non penso ci sia alcuna speranza di farlo girare sui mac arm...lo si potrà solo virtualizzare probabilmente (una volta aggiornati parallels e simili). oltretutto le 20 ore di autonomia veramente tanta roba |
La cosa più difficile sarà per noi utenti imparare a valutare la nuova architettura.
Nel SoC c'è tutto integrato quello che siamo abituati a pensare in chip/componenti diversi. Se notate nelle presentazioni (e neppure nelle specifiche presenti sul sito di Apple) si parla delle frequenze dei processori, memoria dedicata alla GPU e tutti quei parametri a cui siamo abituati a pensare con l'attuale architettura usata per i modelli Intel, immagino proprio perché certi dati numerici (come le frequenze) potrebbero semplicemente trarci in inganno (se pensati in riferimento alla vecchia architettura) e/o forse non hanno proprio più senso in questa architettura basata su SoC. Insomma, temo che occorrerà un periodo di adattamento anche alle nostre teste (sicuramente alla mia) per imparare a fare confronti con l'architettura Intel a cui siamo abituati (e sicuramente, per un confronto più serio, serviranno anche software scritti ad-hoc e non eseguiti tramite Rosetta 2). |
Parlerò anche io della sorpresa del Mini M1, perchè nessuno se lo aspettava visto che i rumors parlavano di due MacBook e non di un desktop.
Parto subito da ciò che mi è piaciuto: il prezzo di lancio. Rispetto alla controparte Intel, a prezzo pieno, si risparmia un centinaio e più di Euro, quindi l'eliminazione della " Intel Tax " si fa sentire. Cosa non mi è piaciuto o mi ha deluso: - La dotazione massima di memoria in primis! 16 GB di Ram possono costituire benissimo un collo di bottiglia per chi ha intenzione di sfruttare appieno tutte le risorse di calcolo con carichi di lavoro gravosi. D'altronde il Mini Intel può essere espanso fino a 64GB di Ram ed Apple, nel corso della presentazione di due anni fa, si riempì la bocca nel definirlo come la workstation più piccola di sempre. - Visto che M1 si tratta di un SoC si può dire addio definitivamente all'upgrade della Ram post vendita e quindi, per chi ha bisogno di tutta la ram possibile, c'è la " Apple Tax ": 230 Euro per 8GB di Ram aggiuntivi!! Thank you very very much!! In definitiva, aspettando di vedere come M1 si comporterà con situazioni e carichi di lavoro reali, in particolar modo intensivi, anche io sono d'accordo nel vedere il nuovo Mini come un downgrade del modello precedente proprio e soprattutto per la memoria Ram ed minor numero di porte I/O. Ma la vera furbata Apple l'ha fatta con il MBA dove il risparmio sulla Intel Tax si riduce ad appena una miserrima quarantina di Euro ( si scende a 20 Euro per il MBP 13" )... Certo le prestazioni di M1 saranno da urlo rispetto ad un i3 dual core, ma visto che questo Mac è il best seller del listino Apple il braccino corto di Tim è entrato subito in azione. |
Ma il Macbook pro con M1 potrà essere usato come macchina di sviluppo software ? Classica macchina con installato uno stack completo con anche un database ad esempio.
La RAM la vedo pochina tra l'altro. Boh capisco poco la sigla PRO. |
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https://twitter.com/VMwareFusion/sta...29094648832000 https://www.parallels.com/blogs/para...e-silicon-mac/ |
Tutto molto interessante, continuerò ad attendere un 14" :p
Curioso di sapere come verrà gestito il boot, ovvero se si avrà ancora facoltà di scegliere un disco di avvio esterno come nei Mac con Intel o se sarà tutto sigillato come negli iPad .. |
Non tutti gli usi “pro” hanno bisogno di più di 16gb di ram.
Il mini arm è vero che ha poca ram e non ha la 10Gbit, ma per il resto è meglio degli altri mini Intel! Le 2 porte TB bastano ed avanzano per quasi ogni cosa quindi non sono un problema...insomma non è l’ideale per tutti, chiaro, ma è eccellente per moltissimi! Per me il mbp arm con 16gb sarebbe più che sufficiente per ogni cosa...peccato solo che ha le 2 porte TB e basta: sia chiaro una mi basterebbe, però l'impossibilità di ricaricare sia dal lato sinistro sia dal lato destro mi disturba non poco |
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E a quanto pare per ora M1 non va d'accordo con le eGPU:
https://techcrunch.com/2020/11/10/ma...hYRv-KNravPgU8 Ovviamente capisco che la cosa interessi a pochi. |
Comunque sono rimasto deluso dalla macchina in se. Speravo nell’introduzione di un form factor diverso, un monitor non per forza stondato ma con meno cornici, eSIM... ed invece nulla. Probabilmente è stato fatto per non penalizzare la gamma Intel però...
https://www.google.it/amp/s/www.pock...l-macs.amphtml |
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Questi tolgono per risparmiare e bisognerebbe essere contenti? Esempio pratico, se hai un mini e due monitor puoi collegare, senza adattatori, solo uno storage esterno thunderbolt. Esiste la possibilità di collegare dispositivi thunderbolt in cascata ma molte periferiche non sono predisposte (es. dischi veloci come il samsung ssd x5). È lo stesso collo di bottiglia attuale di iMac 5k (infatti iMac pro ha 4 porte) |
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È la prima sfornata di computer con CPU Apple Silicon: direi che è naturale non avere tutto-e-subito alla 1a generazione.
Si sa che ci vorranno (almeno) 2 anni per la transizione completa, e in questo arco di tempo ci sarà tempo per una nuova versione anche dei prodotti appena annunciati. In merito a questa tornata, se prestazioni e autonomia saranno come dichiarate, è un bell’inizio per Apple. Resta il dubbio sul software, ma visto che tutta la lineup passerà ad Apple Silicon in due anni si tratta solo questione di tempo. I temerari (o gli spendaccioni) si butteranno su questa 1a gen, gli altri staranno alla finestra aspettando prodotti più maturi. |
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