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Anche in Italia, come in quasi tutto il mondo, cresce esponenzialmente la moda del vinile: superate le vendite dei CD, non succedeva dal 1991! Click sul link per visualizzare la notizia. |
Chiaramente la notizia è acchiappaclick e nient'altro, i supporti fisici ormai sono la minoranza delle vendite musicali purtroppo... E in questo scenario chi ci rimette di più sono i CD che non hanno il fascino dei Vinili soppiantati dalla musica liquida, tanto bit per bit le persone comprano il formato più comodo e sì, in giro c'è un certo ritorno al passato con appassionati che rispolverano il giradischi o come i giovani che per avere qualcosa di fisico in mano preferiscono il Vinile che artisticamente, fra copertina grande, inserti e fisicità del disco nero, batte il CD di diverse lunghezze, i bambini qua in negozio restano stregati nel vedere il discone nero che gira e fa uscire la musica.
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E mica solo i bambini, anche io a quasi 50 anni suonati rimango fedele al fascino del vinile. Non parlo di qualità o altre “amenità “ ma solo di fascino e di tanti ricordi
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Fa figo comprare i vinili, si sentono tutti intenditori così.. :rolleyes:
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Grazie al cavolo, hanno eliminato i supporti che leggevano i cd!
:rolleyes: Basta pensare alle auto che da 5 anni non lo hanno più minimo. Io li ascoltavo in auto ma da quando appunto 3 anni fa ho cambiato auto, addio CD. |
Che sia CD o Vinile o Cassetta (pare strano ma sono tornate) un Appassionato di musica acquista il formato fisico. :cool:
Che poi ormai si vada verso il formato digitale e/o in streaming è un'altro discorso, discorso che a molti (me compreso) piace molto poco. :stordita: |
Perchè non metti un lettore di vinili (pardon, giradischi) in auto? :)
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Ma poi alla fine compro il CD, che poi ne faccio degli MP3 o FLAC da mettere nello smartphone/lettore audio digitale per comodità (ovvio) è un'altro discorso. |
Il vinile è il vinile :sofico:
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Mah. Imho per quel che conta, una buona parte non e' detto sia davvero appassionata di un settore cosi' di nicchia probabilmente poi ascoltati su lettori rimarchiati cinesi moderni leggeri come una fetta biscottata. Poi ci sara' anche l'ultra appassionato ma che li compra giustamente piu' per preservare propri ricordi cosi' come proprio hardware dedicato cosi' come quello che si costruisce l'amplificatore valvolare.
Ma come accennato sopra imho la questione e' piu' legata al supporto fisico come "proprietà" e che ormai l'epoca sembra stia velocemente archiviando. Tutto deve essere fruibile "on demand" per ovvi motivi che non sono certo pro-utente e il concetto di avere qualcosa che sia propria e possa durare cent'anni non deve piu' probabilmente essere. Non dico che ci siano "piani" perche' questo avvenga, semplicemente l'evoluzione segue il maggior interesse e dubito che in questo caso sia l'ascoltatore che potrà beneficiare, di cosa poi mi chiedo. Quanta musica moderna verrà ricordata tra cinquant'anni come oggi viene ricordata quella di cinquant'anni fa? |
La musica liquida è pompata al massimo, al limite della distorsione (spesso è comunque distorta). Quei maghi dei tecnici del suono dovranno capire prima o poi che non è possibile pompare all'infinito le sonorità, che ormai sono paragonabili a puro rumore. Se dovessi scegliere tra musica liquida odierna e vinile, preferisco il fruscio della puntina alla musica pompata.
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Sempre contando poi che ci sono dischi incisi in modo eccellente anche su cd, uno a caso "Secrets of the Beehive" di David Sylvian che uso spesso quando voglio testare un impianto. Io - nel mio caso specifico di appassionato hi-fi - francamente preferisco la musica liquida per una serie di motivi: - perché a pari investimento in elettroniche/meccaniche ottieni una resa migliore - perché non sei schiavo della manutenzione di apparati - perché la musica liquida non degrada con il passare degli ascolti - perché il digitale ti apre un mondo di alta risoluzione interessante (ma ammetto anche poco accessibile... quanti dischi ci sono in giro in HD o DSD che non siano del mondo jazz?) Poi si può aprire un thread su quanto gran parte degli audiofili siano ben poco interessati alla musica quanto ad ascoltare un impianto stereo, sono il primo ad ammetterlo. Una cosa però la apprezzo molto nel vinile, ovvero il fatto che ti incentivi a fare un ascolto album-centrico, senza l'isteria dello skip delle tracce. Su questo sono molto tradizionalista e mi piace giudicare il lavoro di un artista nel complesso di un suo album, anche se questa cosa si va perdendo e non per forza è una cosa negativa (quanti album pieni di brani filler abbiamo sentito, con la scusa di coprire meglio i 70 minuti di un cd? evviva le mini-release su spotify a questo punto) |
Il vinile ha una qualita' inferiore e basta rispetto al CD o al digitale moderno (non gli MP3 dei tempi di Napster). E' un dato oggettivo, dovute alla modalita' di registrazione, ai limiti fisici dei vinili etc. Puoi comprare giradisci costosissimi per avvicinarci alla qualita' ma non la raggiungi. La risposta in frequenza non e' adatta per l'alta fedelta'. Poi puoi scambiarla per "suono caldo", puoi metterci tutte le pinzaccherie che vuoi, puo' fare amarcord, parlare della fisicita' ed altre cose di questo tipo, ma non hanno nulla a che vedere con la pura qualita' del suono. Come quelli che puntano ancora sulle valvole per la qualita' del suono: e' che sono cresciuti con l'imprinting di quella tipologia sonora e quindi tutto il resto fa cagare, esattamente come i cartoni animati che, qualsiasi eta' tu abbia, quelli che vedevi da ragazzino sono sempre i piu' belli di tutti quelli piu' moderni o piu' vecchi. E poi c'e' la gente hipster che compra i vinili perche' fa figo e perche' si sentono piu' fighi, esattamente come la cavolata di farsi crescere il barbone a 20 anni..
Detto questo il risultato del mercato non mi stupisce. Chi cerca i CD cerca la qualita' e la comodita' e a quel punto va di digitale e streaming. Chi vuole il vinile vuole qualcosa che lo streaming non puo' dare (che comunque non e' la pura qualita' sonora). |
Il vinile è e rimane un misto tra l'effetto nostalgico ed il tattile, più di un cd.
Ma il motivo del perché vende di più è perché producono al contrario molti meno CD, son più le uscite in digitale, e al contempo il lato (purtroppo) modaiolo del vinile ha preso piede, i cosidetti "hipster" che dici tu jepessen. Quindi c'è stata una produzione sempre maggiore di dischi. Non è novità le uscite dei 180gr di gruppi famosi dei loro vecchi album (anche recenti). Ma non è tutta questione di moda e nostalgia , c'è sempre stata una schiera di gente a cui è sempre piaciuto avere un disco tra le mani (come il sottoscritto), e non lo fa per i motivi sopracitati. Altrimenti ci sarebbe un boom anche per le musicassette, e ci stanno provando a farla tornare questa moda. Quote:
Non capisco perché non riportare news quando lo sono (ovvero uscite da poco), invece di tirarle fuori solo in un secondo momento. |
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Si vendono piu' vinili, perche' i CD non esistono piu'
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Una mia amica cantante ha preso parte a un progetto in cui hanno realizzato brani dal sapore anni '80 utilizzando strumentazioni e mixer analogici registrando in digitale e mi ha fatto avere le tracce in wav 24/96 e sono uno spettacolo. |
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