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A parte sporadici casi in cui cambi un HDD guasto o una tastiera/mouse, in 25 anni non ho MAI fatto un upgrade ad una macchina aziendale. Ogni tot anni (a seconda del budget :rolleyes: ) si cambia un lotto di macchine partendo da quelle più vecchie, salvo specifiche esigenze di un determinato dipartimento. |
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Tra l'altro da quando gli iMac vennero equipaggiati col G5 le diagonali del display erano 17" e 20". I 24" sono arrivati a settembre 2006 con CPU Intel. A partire da Agosto 2007 la linea iMac è stata ridotta a due soli modelli: 20" e 24" con chassis in alluminio e vetro frontale. Oggi esistono due linee di iMac ( escludendo il Pro ): una da 21.5" ( tre modelli ) e una da 27" ( tre modelli ). Con il passaggio ad Intel la linea PowerBook, rinominata MacBook Pro, venne ridimensionata a due modelli il 15" presentato a Gennaio 2006 e disponibile da Febbraio e il 17" messo in vendita ad Aprile 2006. La controparte del Mac Pro Intel ( Agosto 2006 ) era il PowerMac ( G3, G4 e G5 ). Su un eMac ( modello A1002 ), ovvero un iMac prima generazione rivisitato, ci ho lavorato per 2 anni con OS X 10.3 Jaguar ed ambiente Classics installato. Se per questo da ragazzo a scuola ho messo le mani anche su un Apple IIc... pensa un pò te...;) ;) Tornando in topic, il passaggio ad Apple Silicon potrebbe anche comportare una riduzione dei modelli offerti in listino, come avvenuto in passato. Comunque meno supponenza non guasterebbe!!:rolleyes: |
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Quindi il tuo "molti piu prodotti" non è affatto vero (che è il punto del discorso). Quote:
Nel 2005, prima del passaggio ad Intel, c'erano TRE Powerbook, da 12, 15 e 17". Solo a fine anno, non ricordo se ottobre o novembre, Apple smise di vendere il 12". Li ho posseduti tutti e tre, lo saprò bene cosa avevo in casa o no ? Dopo il passaggio ad Intel, cambiarono nome ed i tagli furono 2 (15" e 17", anche se introdotti in tempi leggermente diversi), ed in aggiunta fecero l'economico, per modo di dire, MacBook da 13" che sostituiva l'iBook. Quindi TRE notebook c'erano con G4, e TRE notebook ci furono con Intel Core Duo. Quanti notebook ci sono oggi ? TRE. Ed anche qui la bizzarra teoria del "piu modelli di allora" va a farsi benedire. Quote:
Il mio primo computer Apple fu un macintosh (se non ricordo male il IIcx, pagato un rene :rolleyes: ). Quote:
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Tra l'altro la lineup era molto più complessa di come ricordi tu. Nel 2005, quindi prima del passaggio ad Intel, Apple vendeva: Mac Mini G4 Power Mac G5 PowerBook G4 (inizialmente in tre tagli 12, 15 e 17", poi diventati 2 a fine anno) iMac G5 17/20" iBook G4 in DUE tagli 12/14" (te ne eri dimenticato ? Onestamente anche io) eMac G4 17" Xserve G5 in più configurazioni. Quindi erano anche più di oggi, se vai a contarli. Tutti questi modelli sono stati venduti fino a metà circa del 2006 (tranne il PowerBook 12" che ufficialmente tolsero da listino a fine 2005), quando in meno di 6 mesi Apple sostituì tutto con Intel, cambiando alcune denominazioni (vedasi PowerBook diventati MacBook Pro ed iBook diventati MacBook, ed ancora Power Mac diventati Mac Pro) e cancellando alcune scelte sulle dimensioni. |
Credo che in molti non abbiano compreso cosa significa il passaggio ad ARM.
Non significa sostituire il produttore con un altro, bensì rivedere totalmente un'architettura in base a cosa deve fare. Intel produce CPU performanti con un TDP però molto alto: sono prodotti general purpose ovvero caratterizzati a differenza di uno Specialized Hardware, dal non essere progettati per svolgere particolari funzioni ed avere quindi una grande flessibilità. In pratica si sanno adattare alla stragrande maggioranza delle cose che vengono loro richieste senza ottimizzazione. La soluzione di Apple è virare verso SoC ovvero System on Chip: in pratica costruire unità computazionali con unità hardware dedicate per specifiche task (rendering, audio, ecc). Vi siete mai chiesti perchè un lettore BRD da 50 Euro decodifica flussi audio/video 4K HDR senza avere una CPU? Perchè ha unità hardware studiate e dedicate a tale scopo. La soluzione di Apple è proprio questa, costruire SoC in grado di rispondere alle specifiche esigenze dell'utilizzatore finale, costruire un "vestito" su misura. https://www.digitec.ch/it/page/david...pu-del-pc-7306 |
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Concordo sul fatto che al momento nessuno sappia esattamente come Apple rivoluzionerà la propria offerta.
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Apple silicon. Ideeo opinioni eccetera
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Quanto deve costare una batteria? 5 euro? Si trovano batterie da notebook comunque poco sopra ai 20 euro, dipende dal modello, la media è circa 40. In ogni caso anche le batterie integrate sono piuttosto semplici da sostituire. |
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L’ultimo Mac a cui ho dovuto sostituire la batteria (dopo averlo venduto ad un conoscente) l’ho pagata 130€. |
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@teo180 dipende dai modelli specifici, spesso non è un operazione banale, dovendo scollare tutto (infatti molte batterie più serie includono anche solventi) |
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Con 50€ compri le batterie economiche e semplici (lineari) che trovi su altri notebook, ma sui MacBook o Dell XPS e simili le batterie sono piuttosto complesse e costose. |
Nuovi risultati con geekbemch
https://www.saggiamente.com/2020/07/...i-dtk-con-arm/ |
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allora premetto che io su geekbench sono sempre stato un po' dubbioso, è un bench secondo me troppo focalizzato per il mobile dove mi pare sia nato e sfrutta poco o male le cpu moderne in ogni caso tanta roba
la base c'è per poter avere un mac arm davvero interessante, spero in un mac mini discreto lo vorrei davvero tanto provare |
Io ho pochi dubbi che, per lo meno per l'utenza Home e Small Office, le prestazioni un Mac ARM saranno poco adeguate.
I sistemi già oggi sono sovradimensionati per questo genere di utilizzo. La cosa che mi preoccupa è il software. Già avendo reso impossibile l'esecuzione di codice a 32 bit han tagliato fuori tanti software (es ho una licenza di Adobe Creative Suite CS3 che non si può più usare su Catalina ma che va benissimo per tanti utilizzi) adesso con ARM sarà da vedere. Quindi primo potenziale problema, disponibilità delle applicazioni. Secondo punto: se il modello di distribuzione dovesse diventare quello di AppStore ci ritroveremmo con: - applicazioni in versione gratuita ma piene di pubblicità anche sul computer - applicazioni in perenne beta che vanno aggiornate ogni 2 settimane (cosa che detesto sia su android che su IOS) - spopolare di applicazioni in formula di abbonamento / acquisti in-app Boh |
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il mercato ha già virato ormai quasi totalmente alla formula abbonamento, la compatibilità con software in abbonamento sarà sempre piena. Discorso diverso per chi possiede software di qualche anno fa. |
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Se questi risultati fossero confermati da altri benchmark, beh sarebbe tanta roba |
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