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Più o meno si equivalgono come numero di ore dichiarate dai produttori. Se lo usi come disco di backup a intervalli regolari un ssd non ha problemi, se pensi di usarlo una volta all'anno o ancora meno allora è meglio puntare sugli hd classici.
Gli ssd per loro natura hanno una ritenzione dei dati a nand non alimentate che varia da nand a nand (a seconda del tipo e del processo produttivo). È un discorso complesso e non è detto che si riesca sempre a saperlo, visto che i produttori non lo dichiarano e bisogna andarsi a spulciare i data sheet (se si trovano) |
I produttori dichiarano il data retention delle NAND nei datasheet, c'è una famosa tabella di Micron che elencando le varie NAND (dalle 64L alle 176 se ricordo bene) c'è scritto. Per esempio, il data retention delle N28A (96L QLC) è di 4 mesi a 40°C.
Comunque, solitamente, il data retention non è un problema così grande, è molto raro che un SSD perdi i dati per questo motivo perché solitamente sono certificati per avere un'assenza di alimentazione per anche anni senza perderer alcun dato. P.S.: ricordo che le specifiche dette dal produttore che concernono la durata (come il MTBF e il TBW) non sono da guardare, son tutte fuffa (in relazione al "Più o meno si equivalgono come numero di ore dichiarate dai produttori"). |
Quel dato non è a fine vita (100% usura)?
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"Quel dato" intendi il data retention che ho detto per le N28A, giusto? Se sì, non lo so, perché non ho modo di consultare i datasheet (sono a pagamento), ma può essere visto che 4 mesi mi sembrano pochi (ho visto diverse lezioni sulle NAND Flash e tutte dicevano che dovevano garantire un data retention di un po' di anni).
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Sì, intendo il parametro di data retention in generale. Non è che lavori con le memorie NAND e non sono particolarmente aggiornato in merito, ma per quello che mi ricordo di aver letto è solitamente dichiarato con memorie a fine vita, mentre a memorie vergini è spesso nominalmente >10 anni.
C'è poi il fatto che per gli SSD "client" (il prodotto finale dove le memorie NAND saranno applicate), secondo le specifiche di endurance JEDEC—a cui poi il produttore potrebbe attenersi o meno—al 100% di usura le memorie devono permettere un anno di data retention a 30 °C. Se dai datasheet viene specificato per le NAND sfuse un tempo di ritenzione più breve probabilmente è per un numero di cicli di scrittura superiore o temperature superiori, non è una variabile indipendente da esse. Dunque in sostanza usare un SSD per backup a breve e medio termine non dovrebbe essere un problema a meno che lo stesso sia abbastanza usurato, non lo si metta in forno, o sia di dubbia provenienza. |
Il ragionamento che fai è corretto, è probabile che Micron abbia emesso quelle specifiche di data retention quando le NAND non erano all'inizio del ciclo della loro vita. Specifico che non ne sono sicuro in quanto non ho i datasheet sotto mano, quindi la metodologia può essere cambiata nel tempo o può essere completamente diversa dagli standard JEDEC.
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Sempre dalle recensioni emerge che è un modello che soffre di throttling, ed è anche per questo che esce dalla fabbrica non con una etichetta in carta/plastica ma con un mini dissipatore fatto da un foglio sottile in alluminio. In generale ho sempre preferito avere dei dissipatori sugli SSD, forse memore di un 970 pro che senza superava gli 80 gradi e con un dissipatorino cinese da 5 euro (e un pad termico eccellente) non superava i 50 gradi neanche dopo uno stress test intensivo. |
Se lo metti in un portatile posso capire, altrimenti con l'ssd in firma quando avevo tutto il pc ad aria con la piattaforma precedente (rampage v extreme, 5930k e 1080ti) e l'ssd senza dissipatore stava sotto la scheda video, non ho mai raggiunto i 70°. Per avere quelle temp devi avere qualche problema di areazione del case, oppure era sfigato l'ssd
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Non ho effettuato ancora nessun test sulle temperature. È solo che preferisco andar sul sicuro e, se possibile, mettere un mini dissipatore anche se forse è una esagerazione. La domanda alla fine è sempre quella: in linea teorica, serve a qualcosa una piastrina in rame o alluminio di 2mm o è anzi dannosa? Non so, causa basso scambio termico metallo-aria |
ragazzi , avete da consigliare un soft di recupero per SSD collaudato che funzioni bene?
l'SSD in questione non è danneggiato (MX500) , ma al pc su cui era montato sono salatati dei condensatori della linea 5V della PSU. All'accensione il PC ha fatto l'albero di natale e poi si è spento fortunatamente non si è danneggiato nulla ma la struttura dell'SSD è corrotta, ormai è visto come RAW , niente più partizioni voglio recuperare quanti più dati possibili , ma il dramma è che alcuni dei software di recupero che ho provato o non trovano nulla oppure fanno un casino tremendo spiego , sull'SSD c'è Windows 8.1 con su virtualbox e 4 macchine virtuali windows bene , i software di recupero non so come fanno ma riescono a beccare il file system delle macchine virtualizzate , quindi vengono fuori un bordello di cose sovrapposte provenienti da quei sistemi |
Paky, che software di categoria rescue hai provato?! Giusto per andare per esclusione.
Il fatto che sia un problema di logica delle partizioni e non hardware dell'SSD :tie: :sperem: dovrebbe semplificare di molto le cose anche se comprendol le tue preoccupazioni. Personalmente acquisterei subito per prima cosa un SSD delle medesime dimensioni, anzi lo stesso marca e modello ed effettuerei una clonazione forensic. E poi procederei con i tentativi di recupero sul clone. Toccherei il meno possibile quel SSD e procederei prima con copia forense realizzato con il software di tuo gradimento. Poi tutto il resto. Probabilmente avrai bisogno di chiavetta vuota USB. Per rispondere con un esempio alla tua domanda proverei con Stellar Data Recovery Professional: lo scarichi, segui le istruzioni ma invece di creare il recovery boot drive che richiede una licenza acquistata, lo installi in un altro HD/SSD con Windows avviabile (anche in Windows trial/evaluation). Avrai un'anteprima di quello che è in grado di recuperare (...sul clone :read: ) ed a quel punto deciderai se è il caso di acquistarne la licenza. https://www.stellarinfo.com/support/...ootable-system |
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Vorrei farmi una piattaforma Z790, e ho visto che dovrò rinunciare all'NVME PCI-EX 5.0 in quanto se lo monto la scheda video, anche se PCI-EX 4.0, andrà a 8X invece di 16X.
Ho guardato un pò questa review su techpowerup che è molto recente: https://www.techpowerup.com/review/s...pro-2-tb-1-tb/ E mi pare che il Kingston KC3000 ne esce veramente bene visto che la differenza prestazionale tra tutti gli SSD testati è risibile ma il costo del Kingston da 2Tb è di soli 236 Euro.... Che dite mi lancio su questo o c'è di meglio ? :) |
"The Fastest SSD you can Buy"
Se ti danno i 5 anni di garanzia con quella endurance perchè no?
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Vai di Fury Renegade che è l'SSD PCIe 4.0 con il miglior rapporto qualità/prezzo attualmente. |
Si ho visto gli SK Hynix e i Solidigm nelle rece ma in Italia appunto non si trovano e poi non si discostano molto dal WD SN850X e dai Kingston KC3000 e Fury Renegade.
In particolare mi piacciono molto i due Kingston, ho visto che tra KC3000 e Fury Renegade ci sono poche differenze, il secondo ha più overprovisioning ma le prestazioni sono le stesse. Ora considerando che trovo il KC3000 a 236euro, mentre il Renegade a 255euro, potrei anche prendere il secondo... Tuttavia ho un dubbio: il Renegade lo vendono anche con dissipatore a ben 371Euro... ma ne vale la pena? Il dissipatore non dovrebbe già essere nella scheda madre (Strix Z790-F)? |
Tra Fury Renegade e KC3000, con tutta questa differenza di prezzo, meglio il primo. OK l’OP più grande, però la differenza non è tale da giustificare questo maggior prezzo. E comunque no, non ne vale la pena prenderlo con il dissipatore il Fury, come dici tu, la Z790-F ha già il dissipatore integrato.
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