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1) Non sono LSD, visto che al momento hanno un'elettronica interna che assorbe comunque correnti non trascurabili, problema a mio parere risolvibile, ma non risolto. Preciso che non ho fatto verifiche in questo senso, ma tutto quanto ho letto al riguardo avvalora quanto detto. 2) Hanno una curva di scarica piatta. Come direte, non è un pregio? Certo che lo sarebbe, peccato che non è previsto nessun meccanismo "furbo" per avvisarti che la batteria è vicino all'esaurimento, quindi ti "lasciano a piedi" senza preavviso, a mio parere, problema non da poco. Anche questo problema lo vedo risolvibile, ma di fatto non lo è. |
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quindi riassumendo : un mezzo BIDONE ? :doh: |
Batterie al piombo - alti assorbimenti - ricarica
Buongiorno, volevo chiedervi un parere. Per lavoro devo usare dei motori a 12 V che assorbono circa 70 A.
Li uso ad intermittenza (20 secondi on - 40 secondi off) per circa una ventina di volte. Prima ho usato una batteria al piombo acido da 100 Ah ma dopo 6 mesi ha cominciato a perdere forza. Per ricarla, uso un victron energy Orion 24/12-70. Probabilmente la prima batteria ha perso forza in quanto ho scoperto che il voltaggio di ricarica era impostato solamente a 13,2 V forse quindi un bassino. Adesso ho provato a mettere una batteria AGM sempre da 100 Ah e alzato il voltaggio di ricarica a 14,2 V. Secondo voi sto facendo bene? Tenere queste batterie costantemente sotto carica può creare problemi? Purtroppo il victron energy non ho idea di come e quanti Ampere ricarichi e cosa succede nel momento che in cui la batteria raggiunge il voltaggio selezionato. Grazie mille. P.s. il tutto si trova sopra ad un camion eurocargo con voltaggio a 24 V. |
Non la vedo facile con le batterie al piombo per avviamento. Quelle AGM e quelle da auto/camion non sono adatte dato che come hai anche tu verificato; dopo qualche mese si rovinano dato che non sono adatte a scariche profonde ma a fornire alta corrente di spunto per brevi periodi, cioè avvio del motore dell'auto poi è l'alternatore che fa il grosso del lavoro. Le AGM sono un po' piu' robuste ma sempre per uso automobilistico non per scariche profonde.
Le batterie al piombo classiche si ricaricano a circa 14V quelle AGM non so esattamente ma potresti chiedere a chi te le ha vendute. Potresti utilizzare betterie da camper che sono specifiche per scariche profonde verificando che siano in grado di fornire la corrente da te richiesta. |
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1) Le batterie sono sempre in carica? Se si, sarebbe importante conoscere il valore di corrente fornito dal caricabatterie, valore che non mi sembra difficile misurare (meglio usare una pinza amperometrica in CC). 2) Il ciclo (20 scariche di 20s intervallate di 40s) che hai descritto, quante volte al giorno avviene? E se avviene più volte c'è un intervallo prevedibile tra due cicli successivi? Concordo con il fatto che sia opportuno scegliere il tipo di batteria appropriata per il tipo di utilizzo che se ne fa (dopo aver capito nei dettagli il tipo di utilizzo). Ho dato un'occhiata al data sheet del convertitore che hai detto di utilizzare e per quanto mi riguarda il mistero si infittisce, visto che oltre ai dati di targa non ho trovato dettagli sul suo utilizzo.... Si tratta di un convertitore DC-DC da 70A di uscita con ingresso 18-35V, quindi mi verrebbe da pensare che sia alimentato dal 24V prelevato dal camion e che la batteria sia permanentemente in carica durante l'utilizzo (e dopo?), ma ammesso che sia così, a cosa servono i 2 morsetti di uscita ROSSI? Forse uno per la batteria e l'altro per l'uscita? Sono semplicente in parallelo (si parla di batteria in tampone) o viceversa hanno funzioni specifiche diverse? E se è così, come viene gestita la carica della batteria (tensione-corrente)? Senza conoscere i dettagli è impossibile capire se la batteria è "gestita" male. |
Svelato il mistero dei due morsetti ROSSI senza indicazioni sul pannello. Sono semplicemente Ingresso e Uscita (c'è una serigrafia sul lato superiore del convertitore relativa alle connessioni che ho scoperto guardando alcune foto). Quindi la citata batteria in tampone è connessa semplicemente in parallelo all'uscita, sicuramente non il modo migliore per gestire una batteria (nessun controllo sulla modalità di carica della batteria).
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Il punto 1 invece rischia di accorciare a questo punto la durata tanto quanto una nimh che tiene un voltaggio adeguato per poco tempo. Hai un link per leggere qualcosa a riguardo o vedere test? |
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Subito appena fatto l'impianto, pensavo che si caricasse solamente a motore acceso, invece ho scoperto che la batteria a 12 V è costantemente sotto carica. Con la nuova batteria ho montato un monitor del voltaggio e sto notando che dopo la fine dei cicli, il voltaggio sotto carico non scende mai sotto 11,60 V. Dovrò chiedere al mio elettricista, di provare con la pinza amperometrica. Durante la fase di funzionamento dei carrelli, la seconda batteria (e quindi il victron) non sono collegati, per evitare di scaricare troppo le batterie del camion. p.s. I motori sono della tenda elettrica sopra al camion (da ambulanti) e l'altro motore è quello per tirare su e giù i carrelli con la merce al loro interno. |
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Provo a sparare nel buio..... se ho capito bene il contesto, il ciclo di utilizzo (20s acceso + 40s spento ripetuto 20 volte) si dovrebbe ripetere 2 volte al giorno a distanza di diverse ore (4-6). E' così? Mi sembra di aver capito che il Victron quindi sia spento mentre movimenti i carrelli (quindi tutta l'energia viene prelevata solo dalla batteria in tampone da 100Ah). Confermi? Altra cosa importante: la batteria è connessa direttamente ai morsetti di uscita del Victron, come mi sembra di aver capito? Se è così, il Victron "non si cura" affatto della batteria e la sua ricarica avviene in modo assolutamente non controllato. Confermi? |
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Peraltro ho dimenticato, il punto 3 che non è meno importante degli altri: se notate, per tutte le Litio ricaricabili da 1.5V la capacità della batteria non viene espressa in mAh come di consueto, ma viene pubblicato soltanto un valore in mWh, che nella maggioranza dei casi, produce l'effetto voluto, cioè di trarre in inganno l'utente che "acquisisce" quel valore come se fosse la solita capacità espressa in mAh. NIENTE DI PIÙ SBAGLIATO! Da un punto di vista pratico, se non esiste qualcosa di "nuovo" per smentirmi, la capacità di quelle batterie è molto più bassa di quanto saremmo indotti a pensare, cosa peraltro immaginabile, visto che una frazione non piccolissima del contenitore è utilizzato dall'elettronica e non dalla batteria. Per quanto riguarda i test o la documentazione, al momento non ho nulla, sto andando totalmente a memoria, ricordando quanto ho concluso da un'indagine che feci in merito diversi mesi fa (mi sembra i primi del 2022), visto che per primo ero potenzialmente interessato ad utilizzarle. Nel mio caso decisi che non ne valeva proprio la pena, in primis per il motivo che personalmente utilizzo le ricaricabili in apparecchi a basso consumo o che rimangono spenti per lungo tempo, quindi avere una bassa autoscarica è per me essenziale. |
Per essere più chiaro, farò un esempio. Ragioniamo in termini di "Energia".
Una Eneloop Pro da 2500mAh è una batteria da 2500 x 1.2 = 3000mWh Una litio ricaricabile ad alta capacità da 1.5V viene specificata per 2600mWh. Se specificare l'energia immagazzinata dalla batteria in mWh non è sbagliato, l'effetto pratico, in buona parte dei casi, è che l'utente "non smaliziato" è indotto a fare un confronto tra due grandezze diverse (mele con pere, mWh con mAh), con il risultato di credere che le batterie al litio da 1.5V abbiano anche una capacità superiore alle NiMH, cosa al momento palesemente falsa, per i motivi detti (parte del contenitore occupato dall'elettronica). Chiaro? E ho volutamente trascurato il problema dello smaltimento.... |
........ e per finire aggiungo anche il punto 4 ;) non meno importante per chi pensa di utilizzare questo tipo di batterie nei ricevitori portatili:
queste batterie, facendo uso di un convertitore DC-DC sia in fase di carica che di scarica (la batteria al litio interna ha una tensione di 3.7V), sicuramente, anche se non sono in grado di quantificarne il livello (andrebbe fatta un'analisi specifica e delle misure), hanno un certo livello di emissioni a RF (EMI) potenzialmente in grado di disturbare l'apparecchio che alimentano se questo è un ricevitore ad alta sensibilità. Sarebbe divertente fare delle misure attendibili su tutti i punti enunciati, per vedere cosa salta fuori. Credo però che la cosa significativa sia che nessuna delle aziende produttrici, per quanto ne sappia, ha pubblicato nulla in merito, cosa che sicuramente non depone a favore. Viceversa, a fini commerciali, quando una caratteristica è un punto di forza del dispositivo, viene sempre ben sbandierato. |
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La mia impressione è che forse l'utilizzo inizialmente previsto era che il Victron fosse alimentato MENTRE movimentavi i carrelli, quindi gran parte dell'energia, veniva fornita da lui, con il supporto della batteria da 100Ah che doveva sopperire a eventuali "picchi" di assorbimento che sicuramente saranno presenti data la tipologia di carico (motori). Se il Victron rimane spento durante la movimentazione dei carrelli, mi sembrerebbe opportuno sostituirlo con un "vero" caricabatterie, meglio se a due step, da 10A che sia in grado di caricare in modo appropriato la batteria da 100Ah. Peraltro, facendo "due conti della serva" la quantità di energia che estrai dalla batteria in un giorno (due cicli) non è molta, circa 16Ah. Ho trascurato gli eventuali "picchi" di assorbimento, sicuramente presenti quando avvii un motore elettrico sotto sforzo (che potrebbero arrivare tranquillamente a valori molto più alti dell'assorbimento nominale). La carica della batteria effettuata dal Victron non è comunque adeguata (13.2V di default, anche se la tensione è regolabile tramite trimmer, non c'è limitazione di corrente nella carica), per portare una batteria al 100% della capacità nominale, va portata fino a 14,4V, ma una volta carica, il caricabatterie deve scendere di tensione per mantenerla a 13.8V. Gli algoritmi utilizzati per la carica sono diversi, anche piuttosto complessi, ma un due step è già un buon punto di partenza. In alternativa, semplificando al massimo, potresti utilizzare un caricabatterie a un solo step con tensione di uscita 13.8V e con limitazione di corrente al valore più opportuno per la batteria che si deve caricare (10A per la tua batteria da 100Ah sono un valore abbastanza "conservativo"), tipi diversi di batterie consentono correnti di carica più o meno alti, ma dovendo "recuperare" solo 16Ah (diciamo 20Ah) al giorno, non mi sembra che ti serva un "fulmine" di caricabatterie. Se non ho scordato qualcosa, mi sembra che una scelta del genere sia più appropriata all'utilizzo che ne fai. |
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intrippato dalle AA Litio Ricaricabili ,mi sono fatto un giro sul solito sito .... normalmente sono da 2.600 ma ne ho trovate anche da ben 3.500 mWh , ma come sempre saranno "reali" , boh ? eccovi solo alcune RECENSIONI : - poca autonomia - Dopo averle caricate al 100% col cavetto in dotazione, le ho messe nel flash della macchina fotografica. Appena ho scattato una foto, il flash si è spento (guastato). Ho rimosso le batterie e le ho misurate con un multimetro: una delle quattro batterie eroga ben 4 Volt! Si tratta di batterie al Litio che hanno integrato sia il circuito di ricarica che lo step-down per far uscire 1.5V, ma probabilmente in questa batteria il circuito di step-down non funziona e questa è una cosa abbastanza grave dato che tali batterie possono essere usate anche in apparecchiature medicali creando danni non da poco. Il guasto può capitare ma le batterie andrebbero testate prima di metterle in commercio! Eseguito il reso e aperta segnalazione al produttore - La carica dura meno delle normali stilo. Inoltre qualcosa non va con la ricarica: data la pellicola ritirata attorno alla presa è evidente che si scaldano troppo. Al secondo ciclo una si è pure aperta. In sostanza bella l'idea ma questo specifico prodotto, per come è fatto, è una fregatura. che dire ...... una vera DELUSIONE !!!! quindi NON hanno neppure NESSUNA protezione se si gusta lo step-down interno .... ASSURDO questo ! tutte sul 8 o 10% a 1 sola stella .... meno male che a parte i commenti positivi tutti farlocchi o pagati, ci sono i REALI commenti negativi ! ciao e AUGURI a voi tutti !!!! ;) . |
Può darsi che anche chi ha scritto positivamente lo pensi, ma c'è una fallosità che fa pensare di starne alla larga. :D
Buone feste a tutti. |
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gia' ma rimane il fatto che la percentuale "negativa" ( dal 8 al 10% ) e' davvero tanto e la dice lunga .... :doh: |
Sono daccordo.
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Sicuramente starei molto attento nella scelta, scartando a priori oggetti di "madre ignota". Non che questo sia una assoluta garanzia, ma sicuramente limita la probabilità di acquistare prodotti di infima qualità. Per quanto riguarda la capacità, il valore di targa irrealisticamente alto, a mio parere, dovrebbe già essere un ottimo motivo di esclusione. Mi ricorda l'offerta di flash disk di capacità stratosferiche a prezzi ridicoli. Purtroppo c'è sempre l'incauto che le acquista pensando di aver fatto "un affare"..... se è vero che un prodotto che costa molto non è garanzia di qualità, è generalmente vero il contrario: un prodotto che costa poco (in relazione alle prestazioni), è difficilmente un prodotto di qualità.
Non avevo valutato la possibilità dello "sfondamento" del mosfet del convertitore step-down (estremamente ridotta se dimensionato correttamente e protetto), ma in effetti i danni che può provocare un circuito del genere mal progettato vanno ben oltre la perdita di qualche batteria. La presenza di un limitatore "crowbar" sarebbe assolutamente indispensabile. Un motivo in più (se quelli citati non fossero sufficienti) per starne alla larga. |
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