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Bene sono contento, andar bene ho già bruciato le 4 eneloop nuove, erano tipo a 70° quando sono arrivato a casa, non ci si teneva la mano sopra, chissà da quant'è che erano in carica... |
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In fatto di funzionamento invece basta il ribaltamento di 90 gradi per compromettere la durata della batteria. Invece sulle batterie uso auto ci sono fin troppi argomenti per tenere aggiornato Wikipedia, meglio andare alla sorgente o nelle aziende in gioco per valutare le correnti di ricarica, la loro natura e gli effetti pratici sulle batterie ormai sempre meno longeve di una volta. |
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Perché se lo rovino poi non mi fanno più la sostituzione! |
Spiegare cosa fare non è difficile, ma se non hai l'attrezzatura e la manualità non ha senso, specie se il prodotto è sostituibile in garanzia.
(Sulla spina tubolare del tuo alimentatore devi avere poco più di 3 Volt sia se è scollegato che da collegato al caricabatterie con le batterie inserite e in fase di ricarica, quindi al massimo consumo) |
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Se hai un alimentatore regolabile da almeno un paio di Ampere, prova a collegarlo provvisoriamente, ma non inserire più di una batteria nel carica batterie.
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Quello che ho scritto circa le batterie al pb l'ho scritto per esperienza personale, almeno sulle batterie NON mi informo da wiki, visto che la nomini così spesso, immagino sia un assiduo frequentatore.
La "minor" vita delle batterie da auto non è altro che il risultato di una maggiore, forse troppa elettronica a bordo, di certo meno tollerante di una volta che si riduceva ad un sistema di accensione e alcune di iniezione. Mentre l'alternatore era ed è trifase con regolatore a bordo, uscita 14,4 volt da 50 a 150 ampere. Che ancora non mi hai spiegato l'alternativa..... |
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Certo che bisognerebbe contribuire oltre che leggere Wikipedia, ma certe notizie tecnologiche le trovo altrove. Ammetto di aver corretto diverse inesattezze e completato parti incomplete, ma non è questo il mio ruolo prevalente. Riguardo gli alternatori, mai capitato un rettificatore interrotto o "allungato" sul ponte trifase, oppure un regolatore incerto? Allora conosci la forma d'onda della corrente di ricarica e forse conosci quella, o meglio quelle, dei caricatori da rete elettrica per batterie da auto. |
Un caricatore per batterie auto è sufficiente che sia limitato a 14,4 volt, la corrente non è un problema, o meglio non lo è a bordo auto per il fatto che ho indicato alcuni post fa, che la batteria è "scossa" e le bolel di gas non si accumulano, a casa o comunque in situazione statica conviene evitare le decine e decine di ampere anche se si verificano per i primi minuti, tendendo automaticamente a calare via via che la tensione della batteria sale.
Di alternatori con i più disparati problemi ne ho visti anche troppi, io mi riferivo ad un progetto alternativo ad un sistema utilizzato sulle auto. Ovvero oltre all'alternatore trifase e ponte, reazionato all'eccitazione cos'altro propone vossignoria, di più affidabile e preciso? |
La corrente di ricarica si controllava su certe automobili tramite l'amperometro sul cruscotto, ad oggi è molto meglio un oscilloscopio o un multimetro USB, le sorprese non mancano nella vita altrimenti ci si annoierebbe, sei d'accordo?
Sulla ricarica, premesso che l'industria guarda ai costi più che alla reale affidabilità del alternatore, la scelta di metterci un circuito trifase la dice lunga: meno peggio 3 fasi che 2 … con quello che costa il rame oggi. Una reale corrente continua sulla ricarica è certamente preferibile, i costi invece sono davvero poco competitivi. E infine bisogna vendere, altrimenti il mercato si ferma, altro che batterie da 10 anni di vita caricate con le rozze dinamo … roba di altri tempi. :) |
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L'amperometro sul cruscotto, accessorio di poche vetture di alto livello, INDICAVA in maniera grossolana il funzionamento del sistema di ricarica. Se questo non funzionava NON CI POTEVI FARE NULLA, non controllavi NULLA. PRENDEVI ATTO, punto e basta. Quote:
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Capita a volte di vedere su questi amperometri la corrente di carica della batteria, apparentemente ... mentre con una strumentazione più accurata si può vedere una forte corrente di scarica di tipo impulsivo. Questo proprio per certi consumi "tecnologici" che tu stesso hai menzionato. L'alternatore trifase ha dei buchi di corrente, a cui la batteria fa da tampone nei momenti di bisogno. L'età per scoprire non ha limiti, forse la voglia di cercare, ma non è certo un problema di età.;) |
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http://www.ctek.com/it/it/page/whych...attery-charger |
Da alcuni anni ho il CTEK MXS 4003 (link del modello)
Cercavo un caricabatterie semplice, il classico contenitore con un trasformatore ferromagnetico dentro il negoziante mi ha spiegato le caratteristiche ed i vantaggi nell'usare i modelli elettronici inizialmente ero perplesso, anche per via del costo ma, dopo averlo provato devo ammettere che è fantastico - all'inizio, testa la batteria e segnala eventuali anomalie - non la stressa durante la carica e la tiene sempre sotto controllo - non porta il liquido in ebollizione e non viene generato gas - in caso di blackout riparte da solo, dal punto in cui era arrivato - è automatico ed al termine della carica entra in modalità mantenimento - puoi lasciarlo collegato per anni senza inconvenienti - etc... |
In che senso menomate?
Un MXS 5.0 potrebbe bastare? Conviene puntare direttamente sulla variante Test & Charge? (Costa tipo il 50% in più) |
Menomate nel senso che, se una batteria è vecchia e scadente, viene ottimizzata ma non torna nuova
il modello CTEK MXS 5.0 sembra l'evoluzione del mio leggermente potenziato, perfetto da avere a casa rimarrei su questa versione e non sul Test & Charge che costa molto di più e probabilmente non sfrutterai mai la batteria viene testata e monitorata anche dal MXS 5.0 ed è molto improbabile avere un guasto all'alternatore Ci sono 4 programmi selezionabili con il tasto mode generalmente si usa il programma normale, simbolo della macchina per caricare batterie molto piccole (tipo UPS) o AGM (Start&Stop) si cambiano i programmi l'ultimo programma utilizzato rimane in memoria anche senza alimentazione se la volta successiva si usa lo stesso programma, basta collegarlo e via, altrimenti lo cambi Quando inizi la carica della batteria, il caricatore parte dalla fase 1 e, se viene superata, prosegue è tutto automatico ed in seguito passa alla fase 2, poi la 3, la 4 ... fino alla fase 7 che indica la batteria carica man mano che passa il tempo, si accendono i vari LED in sequenza in modo che vedi il punto in cui sta lavorando |
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