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View Full Version : violentata per 4 giorni di seguito !


tdi150cv
23-08-2005, 22:19
Roma ... violentata per 4 giorni donna di circa 35 anni da 6 uomini di cui 5 clandestini gia espulsi lo scorso mese ...
Be che dire ... continuiamo a porgere l'altra guancia ? :rolleyes:

prio
23-08-2005, 22:27
Roma ... violentata per 4 giorni donna di circa 35 anni da 6 uomini di cui 5 clandestini gia espulsi lo scorso mese ...
Be che dire ... continuiamo a porgere l'altra guancia ? :rolleyes:

No. Li mettiamo tutti in galera. I 5 clandestini ed anche l'italiano. E ce li lasciamo per un po'.

tdi150cv
23-08-2005, 22:46
No. Li mettiamo tutti in galera. I 5 clandestini ed anche l'italiano. E ce li lasciamo per un po'.


peccato che questi , a parte l'itaGLIano , verranno con tutta probabilita' 'muniti' dell'ennesimo foglio di via ... chissa' se poi partiranno veramente.

prio
23-08-2005, 22:48
peccato che questi , a parte l'itaGLIano , verranno con tutta probabilita' 'muniti' dell'ennesimo foglio di via ... chissa' se poi partiranno veramente.

Mi auguro proprio di no.
Ah, sai che questo tuo "vezzo" di itaGLIanizzare qualunque cosa e' fastidioso piuttosto anzicheno'? Per quanto la cosa possa fare poco piacere quello e' italiano quanto te e quanto me, non e' di sottomarca.

IpseDixit
24-08-2005, 00:06
Per pura curiosità ho fatto una ricerca con Google news (http://news.google.it/news?hl=it&ned=it&ie=UTF-8&q=violenza+sessuale&btnG=Cerca+nelle+News) bè mi pare che la teoria seconco cui la maggiorparte degli stupri sono commessi da immigrati trovi poche conferme dalla realtà.

Stormblast
24-08-2005, 02:11
Per pura curiosità ho fatto una ricerca con Google news (http://news.google.it/news?hl=it&ned=it&ie=UTF-8&q=violenza+sessuale&btnG=Cerca+nelle+News) bè mi pare che la teoria seconco cui la maggiorparte degli stupri sono commessi da immigrati trovi poche conferme dalla realtà.


ovvio che se fossero la maggior parte in termini assoluti ci sarebbe da preoccuparsi.....
magari sono la maggiorparte in proporzione al numero di immigrati sul totale degli italiani.

beppegrillo
24-08-2005, 07:24
Per pura curiosità ho fatto una ricerca con Google news (http://news.google.it/news?hl=it&ned=it&ie=UTF-8&q=violenza+sessuale&btnG=Cerca+nelle+News) bè mi pare che la teoria seconco cui la maggiorparte degli stupri sono commessi da immigrati trovi poche conferme dalla realtà.
Non ci si indigna perchè sono extracomunitari, ma per il tipo di reato e che questi personaggi siano stati già precedetemente fermati, avevano reati alle spalle ed erano privi di permesso di soggiorno, ed invece sono rimasti beati in italia a fare i loro porci comodi. Questo è ciò che deve indignare, non la loro nazionalità.

BountyKiller
24-08-2005, 09:13
Per pura curiosità ho fatto una ricerca con Google news (http://news.google.it/news?hl=it&ned=it&ie=UTF-8&q=violenza+sessuale&btnG=Cerca+nelle+News) bè mi pare che la teoria seconco cui la maggiorparte degli stupri sono commessi da immigrati trovi poche conferme dalla realtà.



mmmmmm...qualche link alle news che hai trovato?

tdi150cv
24-08-2005, 09:17
mmmmmm...qualche link alle news che hai trovato?

non ho cercato ... l'ho sentito al radiogiornale di radio capital. Magari sul tgnews c'è qualcosa ...

Jo3
24-08-2005, 09:50
Roma ... violentata per 4 giorni donna di circa 35 anni da 6 uomini di cui 5 clandestini gia espulsi lo scorso mese ...
Be che dire ... continuiamo a porgere l'altra guancia ? :rolleyes:

Che forse sarebbe ora di cambiare le leggi in merito all'immigrazione clandestina, utilizzando magari piu polso verso situazioni di precaria "immunita'".

BountyKiller
24-08-2005, 10:35
non ho cercato ... l'ho sentito al radiogiornale di radio capital. Magari sul tgnews c'è qualcosa ...

quotavo IpseDixit :)

ClauDeus
24-08-2005, 10:40
Che forse sarebbe ora di cambiare le leggi in merito all'immigrazione clandestina, utilizzando magari piu polso verso situazioni di precaria "immunita'".


Guarda che per i clandestini la legge prevede, in alternativa all'espulsione coatta, la galera. Come le cambieresti le leggi?
Forse intendi che si dovrebbero applicare quelle vigenti, spero...

Jo3
24-08-2005, 10:42
Guarda che per i clandestini la legge prevede, in alternativa all'espulsione coatta, la galera. Come le cambieresti le leggi?
Forse intendi che si dovrebbero applicare quelle vigenti, spero...

Parlavo delle leggi relative al numero di immigrati consentito senza permesso di soggiorno = leggi su immigrazione clandestina

LittleLux
24-08-2005, 10:42
Cercate su Repubblica, è notizia di ieri.

LittleLux
24-08-2005, 10:43
Parlavo delle leggi relative al numero di immigrati consentito senza permesso di soggiorno.

Sai qual'è il numero, consentito, di immigrati senza permesso di soggiorno o qualunque altro tipo di visto(ossia clandestini)? Zero. Perciò, scusa, ma di che leggi stai parlando?

ClauDeus
24-08-2005, 10:44
Parlavo delle leggi relative al numero di immigrati consentito senza permesso di soggiorno.


Beh allora fatti una ricerchina, và.
Il numero di immigrati consentito senza permesso è 0 (zero).

ClauDeus
24-08-2005, 10:45
Sai qual'è il numero, consentito, di immigrati senza permesso di soggiorno o qualunque altro tipo di visto(ossia clandestini)? Zero. Perciò, scusa, ma di che leggi stai parlando?


Pussa via! Che fai, mi togli l'esclusiva?
:D

Jo3
24-08-2005, 10:47
Sai qual'è il numero, consentito, di immigrati senza permesso di soggiorno o qualunque altro tipo di visto(ossia clandestini)? Zero. Perciò, scusa, ma di che leggi stai parlando?

Ma davvero?


Il 27 luglio u.s., nel campo di accoglienza di Bari-Palese, una roulottopoli sulla vecchia pista dell’aeroporto militare, si sono verificati momenti di protesta dei manifestanti no-global contro lo stato di detenzione inumano degli immigrati e contro le procedure di identificazione ritenute eccessivamente lunghe e pertanto lesive dei diritti umani;
nel campo si trovano un’ottantina di profughi e immigrati, molti dei quali arrivati a Lampedusa e dalle coste siciliane nelle scorse settimane e in attesa di ricevere una risposta alla domanda di asilo;
malgrado le statistiche trionfalistiche e la “stretta” sui controlli di frontiera, continuano ad arrivare in Italia migliaia di profughi e di immigrati esclusi da qualunque possibilità di ingresso legale e dunque costretti alla clandestinità con il consueto corollario di accaniti rastrellamenti per rintracciare immigrati senza scampo, con l’internamento dei nuovi arrivati nei "centri di permanenza temporanea" (cpt) e nei nuovi “centri di transito”, camuffati da centri di “prima accoglienza e soccorso”;
tutti i migranti sono trattati dai mezzi di informazione e dagli organi di polizia come “clandestini” anche quando appare evidente la loro condizione di richiedenti asilo;
si è arrivati alla proclamazione dell’ennesimo stato di emergenza-immigrazione da parte del Governo, autorizzando tutte le strutture decentrate dello Stato ad adottare prassi al di fuori della normativa prevista, per la creazione dei centri di detenzione e dei nuovi centri di transito e le Prefetture già da tempo hanno avuto carta bianca per attrezzare strutture improvvisate presso palestre, scuole, capannoni industriali e caserme, aprendo un numero imprecisato di “centri di transito” per gli immigrati appena sbarcati, prima della loro deportazione con autobus, sotto scorta, verso i centri di permanenza temporanea della Puglia e della Calabria;
i "centri di accoglienza che funzionano ormai come veri centri di permanenza temporanea" anche se sono costituiti da tende da campo e da roulotte, come a Bari Palese, in cui sono internati immigrati in condizione di irregolarità amministrativa che non hanno commesso alcun reato, sono tecnicamente a tutti gli effetti dei campi di concentramento (o di internamento che dir si voglia), in cui persone innocenti vengono recluse e spogliate di tutti i loro diritti. In quanto tali, essi sono strutture extragiuridiche ed incostituzionali;
queste strutture, spesso stazioni di transito verso i più capienti “centri di raccolta” pugliesi, stanno diventando così la risposta normale rispetto al fenomeno costituito dalla crescita dei migranti da respingere o da espellere per effetto delle nuove disposizioni di legge, che restringono l’accesso alla procedura d’asilo (ed anche per effetto delle disposizioni amministrative che consentono alla commissione centrale di intervenire direttamente nei cpt, accelerando al massimo l’accompagnamento forzato in frontiera di quanti vedono respinta la propria domanda di asilo).

Risulta frequente, sia quando si verifica il trasferimento in Puglia, sia quando gli immigrati rimangono per giorni a Lampedusa o a Pantelleria, l’impossibilità di raggiungere persone che vengono trattenute al di là di quanto previsto dalla legge, senza ricevere copia dei provvedimenti, senza avere diritto ad un interprete, senza potere comunicare in alcun modo con l’esterno (possibilità questa consentita solo dopo l'internamento e l'identificazione;
risulta agli interroganti che si neghi agli avvocati nominati dai richiedenti asilo di presentare istanza di ammissione a tale procedura atteso che solo il richiedente possa fornire quegli elementi biografici che possano fondare la domanda: in questo modo, considerata l’impossibilità di esprimersi in italiano (o in inglese o in francese), oltre che per l’assenza di interpreti indipendenti e di informazioni obiettive al riguardo, si chiude di fatto ogni possibilità di richiedere asilo;


Se i ministri interrogati non ritengano ormai improcastinabile adoperarsi con ogni provvedimento per il rigoroso rispetto dei diritti fondamentali della persona umana e per il rispetto dei diritti basilari dei richiedenti asilo attualmente trattenuti presso tali strutture;
se non reputino opportuno predisporre verifiche ed ispezioni per verificare le condizioni di trattenimento di coloro che vi sono internati e la possibilità effettiva di accesso alle procedure dell’asilo e della protezione umanitaria anche mediante la garanzia della presenza di interpreti e un minimo di informazioni ed il riconoscimento dei diritti di difesa.;




Informatevi meglio.

Jo3
24-08-2005, 10:49
Beh allora fatti una ricerchina, và.
Il numero di immigrati consentito senza permesso è 0 (zero).


Si noto.

ClauDeus
24-08-2005, 10:51
Ma davvero?

Informatevi meglio.



Ma LoL!!
La richiesta d'asilo non c'entra proprio nulla, men che meno l'articolo che hai postato!
:rolleyes:

Jo3
24-08-2005, 10:52
Beh allora fatti una ricerchina, và.
Il numero di immigrati consentito senza permesso è 0 (zero).



Sempre in tema di Zero, non dimentichiamoci i C.P.T.

Campi Permanenza Temporanea

E' in costruzione nella città di Bari un Centro di Permanenza Temporanea (CPT) nel quariere S.Paolo nei pressi della Cittadella della Finanza. La costruzione di questa struttura di reclusione per migranti e' stata tenuta nascosta per mesi.

Il CPT è una sorta di carcere speciale per migranti all'interno del quale vengono recluse persone che non hanno commesso alcun reato ma hanno esercitato il diritto alla fuga da Paesi in cui non volevano o non potevano più vivere. Un luogo di sospensione dei diritti che dalla legge non viene definito "carcere" ma che di fatto rinchiude i migranti dietro reti di recinzione invalicabili e sotto il controllo diretto delle forze di polizia.

Jo3
24-08-2005, 10:56
Ma LoL!!
La richiesta d'asilo non c'entra proprio nulla, men che meno l'articolo che hai postato!
:rolleyes:


Ah no? perche' un CPT non detiene immigrati senza permesso di soggiorno , (in realta senza alcun permesso ne diritto)cosi come i campi profughi?

Spiega spiega.

ClauDeus
24-08-2005, 10:57
Sempre in tema di Zero, non dimentichiamoci i C.P.T.

Campi Permanenza Temporanea

E' in costruzione nella città di Bari un Centro di Permanenza Temporanea (CPT) nel quariere S.Paolo nei pressi della Cittadella della Finanza. La costruzione di questa struttura di reclusione per migranti e' stata tenuta nascosta per mesi.

Il CPT è una sorta di carcere speciale per migranti all'interno del quale vengono recluse persone che non hanno commesso alcun reato ma hanno esercitato il diritto alla fuga da Paesi in cui non volevano o non potevano più vivere. Un luogo di sospensione dei diritti che dalla legge non viene definito "carcere" ma che di fatto rinchiude i migranti dietro reti di recinzione invalicabili e sotto il controllo diretto delle forze di polizia.


Ripeto non c'entrano nulla con i cosiddetti "clandestini" le cui nefaste gesta sono tanto care ai nostri media per "sfamarci".
Un individuo ha diritto di richiedere l'asilo politico e, al suo arrivo sulle coste, la legge prevede l'identificazione e la conseguente procedura di accoglienza o diniego della richiesta.
I clandestini rinchiusi nei CPT stai sicuro che non balzeranno mai agli onori della cronaca nera essendo, appunto, rinchiusi.

LittleLux
24-08-2005, 11:03
Ma davvero?
Informatevi meglio.

Si, davvero, e tu non modificare i tuoi post all'ultimo:D. Sai bene qual'era il senso del tuo post, o perlomeno quello che se ne ricavava da quello che hai scritto, ed il senso della mia risposta sucessiva.

Insomma, tu hai scritto che ci sono leggi che permettono l'ingresso di un certo numero di immigrati clandestini, io ti ho detto, al contrario, che non c'è nessuna legge che lo permetta. Che poi entrino lo stesso, è un altro dicorso, ma, appunto, lo fanno nelle vesti di clandestino irregolare. ;)

P.S.: ah, lungi da me l'essere d'accordo sulla politica dell'immigrazione di questo governo. Lo dico solo per sgomberare il campo da equivoci, sia in un senso che nell'altro.

Jo3
24-08-2005, 11:12
Ripeto non c'entrano nulla con i cosiddetti "clandestini" le cui nefaste gesta sono tanto care ai nostri media per "sfamarci".
Un individuo ha diritto di richiedere l'asilo politico e, al suo arrivo sulle coste, la legge prevede l'identificazione e la conseguente procedura di accoglienza o diniego della richiesta.
I clandestini rinchiusi nei CPT stai sicuro che non balzeranno mai agli onori della cronaca nera essendo, appunto, rinchiusi.


Bene : Osserva ora come il tuo Zero stranamente lieviti,arrestandosi a quota 1.000.000



Quanti sono dunque i clandestini? La cifra più sorprendente arriva dal Siulp, il sindacato di polizia che viene dato per vicino alla Cisl. Un milione. A fronte di 1.270.553 immigrati regolari, secondo dati (non stime) dell’Istat al primo gennaio 2000. È in base a questo calcolo ufficiale che la percentuale degli immigrati risulta pari al 2,2 della popolazione italiana totale. Una quota bassa se paragonata a quella di altri Paesi dell’Europa occidentale. Ha dichiarato al Corriere della Sera Oronzo Cosi, segretario del Siulp: «Prima di discutere dei nuovi ingressi, il governo dovrebbe occuparsi del milione di clandestini che vivono e lavorano in Italia». Non sappiamo come sia stato calcolato quel milione né perché si dica che riguarda immigrati già occupati (in qualche modo, e comunque da far “emergere”, pensiamo).
Altre fonti offrono altri numeri. L’organizzazione cattolica Caritas parla di 300.000 clandestini. L’Osservatorio di Milano, struttura privata, ne stima 180.000. Riduttivamente, si direbbe. Ma se il problema resta quello anzidetto, e cioè far lavorare chi è già qui prima di riaprire le fragili porte italiane, contano anche i dati sulla disoccupazione straniera in Italia. Che è piuttosto alta. Infatti, risultano iscritti nelle liste di collocamento 213.000 stranieri su un totale di un milione e mezzo (cifra che comprende anche cittadini Ue) presenti in Italia. Quasi 90.000 extracomunitari figurerebbero negli elenchi da oltre un anno perché non trovano lavoro. Un altro dato: secondo il ministero del Lavoro, a fronte di 1.106.207 permessi di soggiorno concessi a extracomunitari al 31.12.1999, 598.151 (il 54 per cento) lavorano regolarmente e ben 508.056 (il 46 per cento) sono regolari ma non hanno un lavoro. Può darsi che questa ridda di numeri vada presa con qualche tara, anche per la sua fluidità. Le singole situazioni infatti possono cambiare rapidamente. Ma non c’è dubbio che un alto numero d’immigrati, legali e illegali, non lavora regolarmente. Di questi una quota viene facilmente assorbita - in parte è venuta in Italia già predisposta - nei ranghi della delinquenza più o meno organizzata. L’Italia come struttura statuale è percepita in molti Paesi d’emigrazione come debole e svagatamente permissiva.


Fonte : http://old.lapadania.com/2000/novembre/24/24112000p02a1.htm

Stormblast
24-08-2005, 11:13
Si, davvero, e tu non modificare i tuoi post all'ultimo:D. Sai bene qual'era il senso del tuo post, o perlomeno quello che se ne ricavava da quello che hai scritto, ed il senso della mia risposta sucessiva.

Insomma, tu hai scritto che ci sono leggi che permettono l'ingresso di un certo numero di immigrati clandestini, io ti ho detto, al contrario, che non c'è nessuna legge che lo permetta. Che poi entrino lo stesso, è un altro dicorso, ma, appunto, lo fanno nelle vesti di clandestino irregolare. ;)

P.S.: ah, lungi da me l'essere d'accordo sulla politica dell'immigrazione di questo governo. Lo dico solo per sgomberare il campo da equivoci, sia in un senso che nell'altro.

onestamente tu che politica faresti? cioè se si è troppo buoni insorge la popolazione, se si è troppo severi ci si becca dei nazisti (vedi haider) con conseguente spaccatura di palle da parte della sinistra e dei cacciatori di sporchi revisionisti. ad essere nel giusto mezzo non è facile, calcolando il numero di immigrati che settimanalmente arrivano, il costo ingente che comporta mantenerli-schedarli-sorvegliarli-reimpatriarli, e il fatto che se fossimo troppo efficienti ho paura che ci ritroveremmo mezza africa sulle nostre coste, dopo che si è sparsa la voce.

Jo3
24-08-2005, 11:21
Si, davvero, e tu non modificare i tuoi post all'ultimo:D. Sai bene qual'era il senso del tuo post, o perlomeno quello che se ne ricavava da quello che hai scritto, ed il senso della mia risposta sucessiva.


Non credo proprio, considerato il fatto che esiste una nutrita fascia di immigrati clandestini a cui la legge italiana consente un periodo di residenza in campi di accoglienza o identificazione


Insomma, tu hai scritto che ci sono leggi che permettono l'ingresso di un certo numero di immigrati clandestini


Verissimo : sono le leggi legate ai campi di accoglienza profughi.



Sai qual'è il numero, consentito, di immigrati senza permesso di soggiorno o qualunque altro tipo di visto(ossia clandestini)? Zero. Perciò, scusa, ma di che leggi stai parlando?

Parlo del decreto
legge 28 gennaio 1999, n 12, relativo ai Campi di Accoglienza e Riconoscimento.

Vi e' tra l'altro una tale crescita di campi di questo tipo (sinora accertati come 11) che il governo italiano sta varando nuove leggi, senza peraltro risolvere un eventuale inserimento di tali profughi sbarcati in italia

ClauDeus
24-08-2005, 11:24
Bene : Osserva ora come il tuo Zero stranamente lieviti,arrestandosi a quota 1.000.000




O mmaronna sei duro!
Tu hai parlato di cambiare le leggi che permettono L' INGRESSO di un certo numero di clandestini.
Ebbene 'ste leggi NON ESISTONO!!
Stiamo facendo un discorso sul nulla, e tu mi riporti dati sui clandestini presenti in Italia! Ma grazie al .... :D Sei tu che hai parlato di LEGGI e io ti ho risposto che queste leggi non esistono.
Il milione di clandestini sono fuorilegge, hai capito?


Per quanto riguarda i CPT
I CPT servono nel caso:
1 - in cui il clandestino già presente sul territorio non abbia nessun genere di documento: viene rinchiuso fino alla sua individuazione e poi espulso.
Se viene riconosciuto ed è irregolare gli viene intimato di lasciare il Paese e, alla seconda infrazione, viene espulso: non ci entra nemmeno nel CPT
2 - Arriva in Italia senza visto, quindi irregolare (o clandestino fai tu) e, oltre alla suddetta procedura del punto 1, chiede asilo politico. Dopodichè viene RILASCIATO fino all'accoglienza o meno della richiesta, ma quando viene rilasciato è REGOLARE (ha un permesso per richiesta asilo politico).

Ok????

LittleLux
24-08-2005, 11:25
Non credo proprio, considerato il fatto che esiste una nutrita fascia di immigrati clandestini a cui la legge italiana consente un periodo di residenza in campi di accoglienza o identificazione



Verissimo : sono le leggi legate ai campi di accoglienza profughi.





Parlo del decreto
legge 28 gennaio 1999, n 12, relativo ai Campi di Accoglienza e Riconoscimento.

Vi e' tra l'altro una tale crescita di campi di questo tipo (sinora accertati come 11) che il governo italiano sta varando nuove leggi, senza peraltro risolvere un eventuale inserimento di tali profughi sbarcati in italia


Nella realtà coloro che vengono detenuti nei "campi di accoglienza" non sono, di fatto, entrati in Italia, non fino a che non riescono a fuggire dalì, entrando nella clandestinità, diciamo così, conclamata. Dai centri, infatti, dovrebbero essere immediatamente rimpatriati o comunque espulsi. :)

IpseDixit
24-08-2005, 11:27
mmmmmm...qualche link alle news che hai trovato?
Come detto basta cercare su google news.

Jo3
24-08-2005, 11:27
onestamente tu che politica faresti? cioè se si è troppo buoni insorge la popolazione, se si è troppo severi ci si becca dei nazisti (vedi haider) con conseguente spaccatura di palle da parte della sinistra e dei cacciatori di sporchi revisionisti. ad essere nel giusto mezzo non è facile, calcolando il numero di immigrati che settimanalmente arrivano, il costo ingente che comporta mantenerli-schedarli-sorvegliarli-reimpatriarli, e il fatto che se fossimo troppo efficienti ho paura che ci ritroveremmo mezza africa sulle nostre coste, dopo che si è sparsa la voce.


In ogni caso la situazione in tali campi profughi e' cosi disasatrata, che proseguendo su tale via potremmo essere additati come "carcerieri" per le precarie condizioni in cui riversano i clandestini, ora e nel futuro.

ClauDeus
24-08-2005, 11:30
In ogni caso la situazione in tali campi profughi e' cosi disasatrata, che proseguendo su tale via potremmo essere additati come "carcerieri" per le precarie condizioni in cui riversano i clandestini, ora e nel futuro.


Ma su questo non ci piove!

Jo3
24-08-2005, 11:30
O mmaronna sei duro!
Tu hai parlato di cambiare le leggi che permettono L' INGRESSO di un certo numero di clandestini.
Ebbene 'ste leggi NON ESISTONO!!
Stiamo facendo un discorso sul nulla, e tu mi riporti dati sui clandestini presenti in Italia! Ma grazie al .... :D Sei tu che hai parlato di LEGGI e io ti ho risposto che queste leggi non esistono.
Il milione di clandestini sono fuorilegge, hai capito?


Per quanto riguarda i CPT
I CPT servono nel caso:
1 - in cui il clandestino non abbia nessun genere di documento: viene rinchiuso fino alla sua individuazione e poi espulso.
2 - Arriva in Italia senza visto, quindi irregolare (o clandestino fai tu) e, oltre alla suddetta procedura del punto 1, chiede asilo politico. Dopodichè viene RILASCIATO fino all'accoglienza o meno della richiesta, ma quando viene rilasciato è REGOLARE (ha un permesso per richiesta asilo politico).

Ok????


Guarda che il numero di clandestini evasi da tali campi non e' ininfluente.

In ogni caso, e' lo sbilancio tra questi campi di profughi che traboccano letteralmente di immigrati, e il numero di posti di lavoro che lo stato italiano puo offrire a tale marea di gente il nodo di rottura di tutta la politica italiana sugli immigrati.

**millix**
24-08-2005, 11:34
Roma ... violentata per 4 giorni donna di circa 35 anni da 6 uomini di cui 5 clandestini gia espulsi lo scorso mese ...
Be che dire ... continuiamo a porgere l'altra guancia ? :rolleyes:

E dell'itaGLIAno che ha preso parte, che si dice?

La notizia è riportata anche sul Corriere della Sera.

Stormblast
24-08-2005, 11:36
In ogni caso la situazione in tali campi profughi e' cosi disasatrata, che proseguendo su tale via potremmo essere additati come "carcerieri" per le precarie condizioni in cui riversano i clandestini, ora e nel futuro.


si chiaro, così non può continuare. era implicito. ;)

LittleLux
24-08-2005, 11:39
onestamente tu che politica faresti? cioè se si è troppo buoni insorge la popolazione, se si è troppo severi ci si becca dei nazisti (vedi haider) con conseguente spaccatura di palle da parte della sinistra e dei cacciatori di sporchi revisionisti. ad essere nel giusto mezzo non è facile, calcolando il numero di immigrati che settimanalmente arrivano, il costo ingente che comporta mantenerli-schedarli-sorvegliarli-reimpatriarli, e il fatto che se fossimo troppo efficienti ho paura che ci ritroveremmo mezza africa sulle nostre coste, dopo che si è sparsa la voce.

Mah, come prima cosa lascerei stare le amenità dei vari Haider e Borghezio che circolano per la vecchia Europa.

Il problema è effettivamente complesso, e se ci soffermassimo un istante di più a pensare e a ragionare, noteremmo come i fenomeni migratori, sono tra quelli più potenti in natura. Una migrazione, specie come quella che stiamo osservando, è inarrestabile. Inoltre è un fenomeno che è sempre esistito e sempre esisterà.

Punto secondo: ci vorrebbe una fattiva collaborazione europea, perlomeno da parte dei paesi nei quali il fenomeno si fa più sentire; quindi tutti quelli che si affacciano sul Mediterraneo e di quelli dove poi l'immigrato si ferma, tipo la Germania. Questo è già di per sè difficile, diventa irrealizzabile con un governo profondamente antieuropeista come il nostro.

Punto terzo: la cosa che io reputo la più difficile. Un cambiamento sostanziale e radicale delle politiche dei paesi più ricchi nei confronti di quelli più poveri. Occorrerebbe mettere in campo una reale politica di sviluppo, economico, politico e sociale, di quei paesi, perlomeno quelli nord africani. Invece si guarda all'Africa come territorio solo ricco di risorse naturali da depredare. E guarda che non ci vorrebbe nemmeno tanto in termini di risorse economiche o di rinunce da parte nostra. Eppure non si fà. E' questo che i politici dovrebbero dire, ma non si fa perchè, parliamoci chiaro, l'immigrazione fa comodo, specie quella clandestina. Fornisce manodopera a bassissimo costo e profitti notevolissimi ai vari pescecani che si agitano da noi, specie quelli che urlano e sbraitano di più contro gli immigrati.

Stormblast
24-08-2005, 11:45
Mah, come prima cosa lascerei stare le amenità dei vari Haider e Borghezio che circolano per la vecchia Europa.

Il problema è effettivamente complesso, e se ci soffermassimo un istante di più a pensare e a ragionare, noteremmo come i fenomeni migratori, sono tra quelli più potenti in natura. Una migrazione, specie come quella che stiamo osservando, è inarrestabile. Inoltre è un fenomeno che è sempre esistito e sempre esisterà.

Punto secondo: ci vorrebbe una fattiva collaborazione europea, perlomeno da parte dei paesi nei quali il fenomeno si fa più sentire; quindi tutti quelli che si affacciano sul Mediterraneo e di quelli dove poi l'immigrato si ferma, tipo la Germania. Questo è già di per sè difficile, diventa irrealizzabile con un governo profondamente antieuropeista come il nostro.

Punto terzo: la cosa che io reputo la più difficile. Un cambiamento sostanziale e radicale delle politiche dei paesi più ricchi nei confronti di quelli più poveri. Occorrerebbe mettere in campo una reale politica di sviluppo, economico, politico e sociale, di quei paesi, perlomeno quelli nord africani. Invece si guarda all'Africa come territorio solo ricco di risorse naturali da depredare. E guarda che non ci vorrebbe nemmeno tanto in termini di risorse economiche o di rinunce da parte nostra. Eppure non si fà. E' questo che i politici dovrebbero dire, ma non si fa perchè, parliamoci chiaro, l'immigrazione fa comodo, specie quella clandestina. Fornisce manodopera a bassissimo costo e profitti notevolissimi ai vari pescecani che si agitano da noi, specie quelli che urlano e sbraitano di più contro gli immigrati.


anch'io punterei ad aiutare le popolazioni la, lasciando le risorse a loro, portando un po' di tecnologia etc etc per fare in modo di eguaglare la loro condizione aumentandola verso la nostra piuttosto che il contrario.

solo che in concreto mica è facile da soli, ci dovrebbe essere una politica mondiale, non solo che europea, mirante a ciò.

LittleLux
24-08-2005, 11:50
anch'io punterei ad aiutare le popolazioni la, lasciando le risorse a loro, portando un po' di tecnologia etc etc per fare in modo di eguaglare la loro condizione aumentandola verso la nostra piuttosto che il contrario.

solo che in concreto mica è facile da soli, ci dovrebbe essere una politica mondiale, non solo che europea, mirante a ciò.

Ci vorrebbe una coscenza in tal senso anche di noi cittadini, tutti, che miri a mettere in campo una politica del genere. E invece, come sappiamo, è più facile dare la colpa agli immigrati di tutti i nostri mali. Come vedi, l'immigrazione clandestina è anche un'ottima valvola di sfogo psicologica.:D

jumpermax
24-08-2005, 11:53
Mah, come prima cosa lascerei stare le amenità dei vari Haider e Borghezio che circolano per la vecchia Europa.

Il problema è effettivamente complesso, e se ci soffermassimo un istante di più a pensare e a ragionare, noteremmo come i fenomeni migratori, sono tra quelli più potenti in natura. Una migrazione, specie come quella che stiamo osservando, è inarrestabile. Inoltre è un fenomeno che è sempre esistito e sempre esisterà.

Punto secondo: ci vorrebbe una fattiva collaborazione europea, perlomeno da parte dei paesi nei quali il fenomeno si fa più sentire; quindi tutti quelli che si affacciano sul Mediterraneo e di quelli dove poi l'immigrato si ferma, tipo la Germania. Questo è già di per sè difficile, diventa irrealizzabile con un governo profondamente antieuropeista come il nostro.

Punto terzo: la cosa che io reputo la più difficile. Un cambiamento sostanziale e radicale delle politiche dei paesi più ricchi nei confronti di quelli più poveri. Occorrerebbe mettere in campo una reale politica di sviluppo, economico, politico e sociale, di quei paesi, perlomeno quelli nord africani. Invece si guarda all'Africa come territorio solo ricco di risorse naturali da depredare. E guarda che non ci vorrebbe nemmeno tanto in termini di risorse economiche o di rinunce da parte nostra. Eppure non si fà. E' questo che i politici dovrebbero dire, ma non si fa perchè, parliamoci chiaro, l'immigrazione fa comodo, specie quella clandestina. Fornisce manodopera a bassissimo costo e profitti notevolissimi ai vari pescecani che si agitano da noi, specie quelli che urlano e sbraitano di più contro gli immigrati.

Non la si vuole arrestare l'immigrazione, che è un'altro concetto. C'è questo dogma di fede che non si possano chiudere le frontiere che proprio non capisco...

Stormblast
24-08-2005, 12:24
Non la si vuole arrestare l'immigrazione, che è un'altro concetto. C'è questo dogma di fede che non si possano chiudere le frontiere che proprio non capisco...

ti rispondo io, quotandomi:
"ci si becca dei nazisti (vedi haider) con conseguente spaccatura di palle da parte della sinistra e dei cacciatori di sporchi revisionisti".
unicamente per questo non si possono "chiudere" le frontiere.

prio
24-08-2005, 12:42
Non la si vuole arrestare l'immigrazione, che è un'altro concetto. C'è questo dogma di fede che non si possano chiudere le frontiere che proprio non capisco...

Anche ammettendo di riuscire a farlo, non risolvi il problema dei clandestini.

jumpermax
24-08-2005, 13:44
ti rispondo io, quotandomi:
"ci si becca dei nazisti (vedi haider) con conseguente spaccatura di palle da parte della sinistra e dei cacciatori di sporchi revisionisti".
unicamente per questo non si possono "chiudere" le frontiere.
che ci sia molta propaganda e demagogia da ambo le parti su questo argomento non c'è dubbio. Per come la vedo io non esistono vie di mezzo: o si lasciano le porte aperte nella prospettiva di integrare nella nostra società chi arriva o si chiudono. Le vie di mezzo, il mettere a contatto culture tra loro incompatibili senza avere idea di come gestire la situazione è da irresponsabili. Come allo stesso modo è da irresponsabili fomentare lo scontro parlando di inferiorità culturale e via dicendo. E' una follia far entrare questa gente per svoglere lavori umili che noi non vogliamo più fare senza offrire loro la possibilità di integrarsi pienamente nella nostra società, questo vuol dire renderli schiavi. Prima che essere ingiusto è il modo migliore per rendere la situazione ancora più esplosiva.

LittleLux
24-08-2005, 14:09
Non la si vuole arrestare l'immigrazione, che è un'altro concetto. C'è questo dogma di fede che non si possano chiudere le frontiere che proprio non capisco...

Seiramente, tu pensi di risolvere il problema chiudendo le frontiere? E come pensi di farlo? Basta pensare all'Italia, che non ha mezzi e ben 8.000 km di costa da controllare.

Se non bastasse questo, per comprendere come e quanto possa essere sbagliata e velleitaria una idea del genere, c'è un esempio emblemetico a cui guardare. La frontiera tra USA e Messico. Confine super protetto da filo spinato e super pattugliato. Eppure l'immigrazione messicana, proprio attraverso quel confine, è di giorno in giorno in aumento.

Idee come la chiusura delle frontiere sono solo buone per fare propaganda spiccia, propaganda che sta bene in bocca a partiti come la Lega e che hanno come target gente che non si pone troppe domande.

LittleLux
24-08-2005, 14:11
che ci sia molta propaganda e demagogia da ambo le parti su questo argomento non c'è dubbio. Per come la vedo io non esistono vie di mezzo: o si lasciano le porte aperte nella prospettiva di integrare nella nostra società chi arriva o si chiudono. Le vie di mezzo, il mettere a contatto culture tra loro incompatibili senza avere idea di come gestire la situazione è da irresponsabili. Come allo stesso modo è da irresponsabili fomentare lo scontro parlando di inferiorità culturale e via dicendo. E' una follia far entrare questa gente per svoglere lavori umili che noi non vogliamo più fare senza offrire loro la possibilità di integrarsi pienamente nella nostra società, questo vuol dire renderli schiavi. Prima che essere ingiusto è il modo migliore per rendere la situazione ancora più esplosiva.

Ma chi lo dice che sono culture incompatibili. La Fallaci ti ha rovinato. :sofico:

Piuttosto, diamo una risposta, civile, ai problemi che hai posto nella seconda parte del tuo post.

Lucio Virzì
24-08-2005, 14:21
E dell'itaGLIAno che ha preso parte, che si dice?

La notizia è riportata anche sul Corriere della Sera.

Espelliamolo e mandiamolo a Verona!

jumpermax
24-08-2005, 15:52
Ma chi lo dice che sono culture incompatibili. La Fallaci ti ha rovinato. :sofico:

Piuttosto, diamo una risposta, civile, ai problemi che hai posto nella seconda parte del tuo post.
La famosa politica dello struzzo: chiudamo gli occhi e il problema non c'è più. La seconda parte del mio post è strettamente connessa alla prima: dovresti prendere atto che i valori del rispetto della vita della dignità della persona che tu dai per acquisiti non sono tali nel resto del mondo. E dovresti prendere atto che che per certe culture quello che tu chiami progresso è visto come degenerazione morale. Tanto per dirne una se pensi che la posizione della chiesa sugli omosessuali sia retrograda prova a vedere la condizione in cui vivono nelle società islamiche. Sempre certo che possano dichiararsi omosessuali e restare in vita allo stesso tempo. C'è sempre una parte del problema che si vuol dimenticare, a destra risulta scomoda la seconda, a sinistra la prima. Provate ad affrontare la questione per intero, senza farvi condizionare troppo da come vorreste che fosse, ma guardandola per quello che è ;)

jumpermax
24-08-2005, 15:59
Seiramente, tu pensi di risolvere il problema chiudendo le frontiere? E come pensi di farlo? Basta pensare all'Italia, che non ha mezzi e ben 8.000 km di costa da controllare.

Se non bastasse questo, per comprendere come e quanto possa essere sbagliata e velleitaria una idea del genere, c'è un esempio emblemetico a cui guardare. La frontiera tra USA e Messico. Confine super protetto da filo spinato e super pattugliato. Eppure l'immigrazione messicana, proprio attraverso quel confine, è di giorno in giorno in aumento.

Idee come la chiusura delle frontiere sono solo buone per fare propaganda spiccia, propaganda che sta bene in bocca a partiti come la Lega e che hanno come target gente che non si pone troppe domande.
Seriamente se non c'è modo di integrare queste persone è l'unica soluzione. Farli entrare ed aspettare che scoppi una guerra civile non è una soluzione è un alzare la bandiera bianca. Davvero tu pensi che il paese possa reggere qualsiasi flusso migratorio senza problemi? 500'000 l'anno? 1 milione? e allora perchè non 3 milioni l'anno? Tanto fermarli non possiamo no? Non gli facciamo certo un favore a farli venire qua indiscriminatamente.

LittleLux
24-08-2005, 17:21
Seriamente se non c'è modo di integrare queste persone è l'unica soluzione. Farli entrare ed aspettare che scoppi una guerra civile non è una soluzione è un alzare la bandiera bianca. Davvero tu pensi che il paese possa reggere qualsiasi flusso migratorio senza problemi? 500'000 l'anno? 1 milione? e allora perchè non 3 milioni l'anno? Tanto fermarli non possiamo no? Non gli facciamo certo un favore a farli venire qua indiscriminatamente.

Jumper, secondo te ho detto questo? L'hai letto il mio post in risposta a stormblast?

Ti dico solo che la chiusura delle frontiere è una cosa infattibile, per motivi pratici prima ancora che per qualsiasi ragione.

La politica dello struzzo è proprio quella, scusa, che proponi tu, ossia quella di chiudersi a riccio su se stessi. Qui ci vogliono risposte globali, manca solo la volontà e la forza per prenderle.

E' inutile che noi occidentali gridiamo tanto al lupo quando proprio noi siamo, in definitiva, buona parte e causa del problema, capaci di guardare solo al nostro benessere ma spesso dimenticandoci che per acquisirlo abbiamo creato povertà proprio in quei paesi da dove ora proviene il grosso dell'immigrazione.

Pensa alla questione del petrolio, ad esempio. Mi dirai che c'entra il petrolio in tutto questo. Ci entra eccome. Noi lo preleviamo da quei paesi poveri, lasciando a loro una percentuale bassissima dei profitti, ed in più li lasciamo in mano a regimi corrotti e dittatoriali che abbiamo contribuito ad insediarsi. Qui dovremmo ritornare alla politica di Mattei, il quale lasciava il 50% dei profitti al paese produttore, in più dovremmo anche vigilare che questi soldi vadano davvero alle popolazioni. E questo è un discorso che vale per qualsiasi altra risorsa, dal legname ai diamanti. Guarda nell'Africa equatoriale, cosa sta accadendo. Laggiù, di fatto, si stanno facendo la guerra, per interposta persona, Francia e USA per lo sfruttamento delle risorse minerarie di quei paesi. E poi ci meravigliamo se tanta gente scappa dalla guerra per venire in Europa.

I mezzi e le risorse per aiutare quei paesi a casa loro ci sono, il punto è che non lo si vuole fare, per il semplice motivo che così come si va avanti ora per qualcuno è molto lucroso, ed in definitiva anche l'immigrazione, specie magari se resta clandestina, per molti è molto lucrosa.

Per quelli che gridano al clandestino irregolare, ma che poi ne sfruttano il suo lavoro e che gli affittano un stanza di 3x3 a 15 persone, a quelli che scrivono libri sullo scontro di civiltà. Vediamo di affrontare davvero il problema con lucidità e con razionalità, e ci accorgeremo che le proposte dei vari haider o delle varie cassandre che predicano lo scontro e l'incompatibilità tra civiltà sono solo chiacchere vuote. Ci accorgeremmo che l'immigrato è gente come noi, che ha bisogni come i nostri, molto impellenti innanzi tutto, e che ha poco tempo e per niente volgia di stre a pensare alla guerra tra islam ed occidente o chissà che altro.

jumpermax
24-08-2005, 17:49
Jumper, secondo te ho detto questo? L'hai letto il mio post in risposta a stormblast?

Ti dico solo che la chiusura delle frontiere è una cosa infattibile, per motivi pratici prima ancora che per qualsiasi ragione.

La politica dello struzzo è proprio quella, scusa, che proponi tu, ossia quella di chiudersi a riccio su se stessi. Qui ci vogliono risposte globali, manca solo la volontà e la forza per prenderle.

E' inutile che noi occidentali gridiamo tanto al lupo quando proprio noi siamo, in definitiva, buona parte e causa del problema, capaci di guardare solo al nostro benessere ma spesso dimenticandoci che per acquisirlo abbiamo creato povertà proprio in quei paesi da dove ora proviene il grosso dell'immigrazione.

Pensa alla questione del petrolio, ad esempio. Mi dirai che c'entra il petrolio in tutto questo. Ci entra eccome. Noi lo preleviamo da quei paesi poveri, lasciando a loro una percentuale bassissima dei profitti, ed in più li lasciamo in mano a regimi corrotti e dittatoriali che abbiamo contribuito ad insediarsi. Qui dovremmo ritornare alla politica di Mattei, il quale lasciava il 50% dei profitti al paese produttore, in più dovremmo anche vigilare che questi soldi vadano davvero alle popolazioni. E questo è un discorso che vale per qualsiasi altra risorsa, dal legname ai diamanti. Guarda nell'Africa equatoriale, cosa sta accadendo. Laggiù, di fatto, si stanno facendo la guerra, per interposta persona, Francia e USA per lo sfruttamento delle risorse minerarie di quei paesi. E poi ci meravigliamo se tanta gente scappa dalla guerra per venire in Europa.

I mezzi e le risorse per aiutare quei paesi a casa loro ci sono, il punto è che non lo si vuole fare, per il semplice motivo che così come si va avanti ora per qualcuno è molto lucroso, ed in definitiva anche l'immigrazione, specie magari se resta clandestina, per molti è molto lucrosa.

Le politiche assistenzialiste sono sempre miseramente fallite ovunque siano state applicate. La questione degli aiuti a questi paesi è una delle più grosse illusioni demagogiche che circolano in occidente. Lasciare i profitti al paese produttore? In mano A CHI? Pensi davvero di trovarti di fronte a governi che agiscono nell'interesse della popolazione? Vigilare come? Per esercitare il controllo ci vuole minimo cooperazione internazionale. Vuoi vincolare il commercio con questi paesi ad un'uso corretto dei ricavi? Beh la cosa ha un suo nome specifico
Embargo: econ., polit., sospensione dei rapporti commerciali con paesi con cui è in atto una crisi politico–militare | estens., divieto imposto a uno stato di esportare determinate merci
ne abbiamo visti i risultati vero? Hai presente come si è vigilato sul programma "Oil for food" al tempo di Saddam? Hai presente le critiche feroci che sono state fatte no? Chi controlla in uno stato sovrano? Chi ne ha l'autorità? L'Onu? Che agisce per conto di chi? Chi li ha eletti? Che facciamo allora esportiamo la democrazia? Ops credo di aver sentito pure questa.
Facile venire a parlare di aiuti. Poi nel concreto ci si scontra con una realtà in cui in questi paesi non esiste nemmeno un'autorità affidabile con cui avere rapporti. Ci vedo tante buone intenzioni in quello che dici, ma poca concretezza.

LittleLux
24-08-2005, 18:21
Le politiche assistenzialiste sono sempre miseramente fallite ovunque siano state applicate. La questione degli aiuti a questi paesi è una delle più grosse illusioni demagogiche che circolano in occidente. Lasciare i profitti al paese produttore? In mano A CHI? Pensi davvero di trovarti di fronte a governi che agiscono nell'interesse della popolazione? Vigilare come? Per esercitare il controllo ci vuole minimo cooperazione internazionale. Vuoi vincolare il commercio con questi paesi ad un'uso corretto dei ricavi? Beh la cosa ha un suo nome specifico
Embargo: econ., polit., sospensione dei rapporti commerciali con paesi con cui è in atto una crisi politico–militare | estens., divieto imposto a uno stato di esportare determinate merci
ne abbiamo visti i risultati vero? Hai presente come si è vigilato sul programma "Oil for food" al tempo di Saddam? Hai presente le critiche feroci che sono state fatte no? Chi controlla in uno stato sovrano? Chi ne ha l'autorità? L'Onu? Che agisce per conto di chi? Chi li ha eletti? Che facciamo allora esportiamo la democrazia? Ops credo di aver sentito pure questa.
Facile venire a parlare di aiuti. Poi nel concreto ci si scontra con una realtà in cui in questi paesi non esiste nemmeno un'autorità affidabile con cui avere rapporti. Ci vedo tante buone intenzioni in quello che dici, ma poca concretezza.


Mi sembra tu faccia finta di non leggere quel che dico, cacchiarola. Non ho detto che è facile fare quello che ho detto, ho detto, invece, che a mio parere è l'unica soluzione possibile, quella degli aiuti. Aiuti che non vanno intesi, come stai facendo tu, nell'accezione che se ne fa uso oggi, e cioè di assistenzialismo, magari votato a rendere le economie di quei paesi subdolamente dipendenti dalle nostre. E' un concetto di aiuto un po' diverso, quello che ho espresso io, certo difficle da realizzare nel mondo d'oggi, ed è per questo che ho detto che è solo questione di volontà politica da parte delle nostre classi governanti, volontà che ovviamente non hanno. Tuttavia è proprio su questo tasto che penso l'opinione pubblica debba battere: chiedere un cambiamento radicale nelle politiche e nell'atteggiamento, ora di fatto predatorio, che i paesi ricchi praticano nei confronti di quelli poveri.

Vorrei stigmatizzare l'uso che si fa della parola concretezza. Oggi la si usa spesso a sproposito, e per essa, spesso si intende un interventismo che, come quotidianamente vediamo, non produce che danni. Dimmi, ora, quale sarebbe la tua idea di concretezza, visto che abbiamo stabilito, ad esempio, che la chiusura delle frontiere è praticamente infattibile. Quali altre sarebbero le idee concrete da mettere sul campo. Nel tuo intervento, mi sembra di capire, giustamente, che ne hai escluse non poche di quelle che vanno per la maggiore oggigiorno. Ed allora, cosa rimane, di concreto, se non cambiare radicalmente visione del mondo e di come dovrebbe andare. Utopia, dici? Non credo, anche perchè andando avnti di sto passo, ed il ritmo è sempre più accelerato, andremo in un futuro non troppo distante incontro a tanti e a tali guai che una visione differente delle cose si imporrà a forza.

Ciao

jumpermax
24-08-2005, 18:26
Mi sembra tu faccia finta di non leggere quel che dico, cacchiarola. Non ho detto che è facile fare quello che ho detto, ho detto, invece, che a mio parere è l'unica soluzione possibile, quella degli aiuti. Aiuti che non vanno intesi, come stai facendo tu, nell'accezione che se ne fa uso oggi, e cioè di assistenzialismo, magari votato a rendere le economie di quei paesi subdolamente dipendenti dalle nostre. E' un concetto di aiuto un po' diverso, quello che ho espresso io, certo difficle da realizzare nel mondo d'oggi, ed è per questo che ho detto che è solo questione di volontà politica da parte delle nostre classi governanti, volontà che ovviamente non hanno. Tuttavia è proprio su questo tasto che penso l'opinione pubblica debba battere: chiedere un cambiamento radicale nelle politiche e nell'atteggiamento, ora di fatto predatorio, che i paesi ricchi praticano nei confronti di quelli poveri.

Vorrei stigmatizzare l'uso che si fa della parola concretezza. Oggi la si usa spesso a sproposito, e per essa, spesso si intende un interventismo che, come quotidianamente vediamo, non produce che danni. Dimmi, ora, quale sarebbe la tua idea di concretezza, visto che abbiamo stabilito, ad esempio, che la chiusura delle frontiere è praticamente infattibile. Quali altre sarebbero le idee concrete da mettere sul campo. Nel tuo intervento, mi sembra di capire, giustamente, che ne hai escluse non poche di quelle che vanno per la maggiore oggigiorno. Ed allora, cosa rimane, di concreto, se non cambiare radicalmente visione del mondo e di come dovrebbe andare. Utopia, dici? Non credo, anche perchè andando avnti di sto passo, ed il ritmo è sempre più accelerato, andremo in un futuro non troppo distante incontro a tanti e a tali guai che una visione differente delle cose si imporrà a forza.

Ciao

Concretezza perché non mi sembra di aver letto un minimo di accenno di risposta all'obiezione basilare che ti ho fatto: vigilare come? Vigilanza senza conseguenze in caso di trasgressione è come se non ci fosse...

LittleLux
24-08-2005, 18:41
Concretezza perché non mi sembra di aver letto un minimo di accenno di risposta all'obiezione basilare che ti ho fatto: vigilare come? Vigilanza senza conseguenze in caso di trasgressione è come se non ci fosse...

Vigilanza come? Certo, è un bel problema. Ad esempio, la butto lì, puoi pretendere che parte dei profitti derivanti dal petrolio siano destinati ad opere a favore della popolazione, opere civili, così che se ne possa controllare efficaciemente l'avanzamento lavori. Nel caso minacci la rottura del contratto. Certo, mi rendo conto che è tutto il sistema che deve funzionare come dio comanda, per quello parlo di un cambiamento radicale nella visione delle cose. Come ti ho detto, tuttavia, io credo che ci arriveremo, a tale cambiamento, ed in tempi relativamenti brevi.

jumpermax
24-08-2005, 18:53
Vigilanza come? Certo, è un bel problema. Ad esempio, la butto lì, puoi pretendere che parte dei profitti derivanti dal petrolio siano destinati ad opere a favore della popolazione, opere civili, così che se ne possa controllare efficaciemente l'avanzamento lavori. Nel caso minacci la rottura del contratto. Certo, mi rendo conto che è tutto il sistema che deve funzionare come dio comanda, per quello parlo di un cambiamento radicale nella visione delle cose. Come ti ho detto, tuttavia, io credo che ci arriveremo, a tale cambiamento, ed in tempi relativamenti brevi.
che differenza c'è tra quello che proponi tu ed un embargo?

LittleLux
24-08-2005, 19:02
che differenza c'è tra quello che proponi tu ed un embargo?

Dai, non dirmi che non la vedi. Quello che ho descritto, semplicemente, non è un embargo.

jumpermax
24-08-2005, 19:05
Dai, non dirmi che non la vedi. Quello che ho descritto, semplicemente, non è un embargo.
E allora non ha effetto. Spiegami tu cosa vieta al paese in questione di fare affari con qualcun altro...

zerothehero
24-08-2005, 19:11
Vigilanza come? Certo, è un bel problema. Ad esempio, la butto lì, puoi pretendere che parte dei profitti derivanti dal petrolio siano destinati ad opere a favore della popolazione, opere civili, così che se ne possa controllare efficaciemente l'avanzamento lavori. Nel caso minacci la rottura del contratto. Certo, mi rendo conto che è tutto il sistema che deve funzionare come dio comanda, per quello parlo di un cambiamento radicale nella visione delle cose. Come ti ho detto, tuttavia, io credo che ci arriveremo, a tale cambiamento, ed in tempi relativamenti brevi.


Guarda che non puoi imporre ad una classe politica come spendere i propi soldi :) ,è un ingerenza illegittima sulla sovranità di un paese, io la definirei come neo-colonialista.
I cambiamenti li devono fare le loro classi politiche che nei paesi petroliferi hanno incamerato miliardi di dollari investendoli in occidente e non nei loro paesi.
Quello che proponi tu è sbagliato nella forma e nella sostanza imho.
Al massimo i paesi detentori del debito potrebbero vincolare il pagamento del proprio debito che in molti casi è inesigibile a riforme economiche e politiche che sono il reale scoglio e motivo della povertà di molti paesi...questo cmq è un caso diverso..quel paese è amministrato male ma qui si tratta di un'emergenza "eccezionale" dovuta alle cavallette e alla siccità.

andrea 250
24-08-2005, 19:17
Secondo me il problema non esiste: si dovrebbero rimandare indietro tutti quelli che arrivano e fregarsene altamente.

Ok sono conscio del fatto che ora comunisti e sinistroidi si arrabbieranno dicendo..AH e' cosi che vorresti essere trattato? Come han trattato i nostri nonni 100 anni fa?? Beh..sapete che vi dico? ME NE FREGO se hanno problemi...a posto noi...a posto tutti...ma non potremo mai esserlo.

Onisem
24-08-2005, 19:42
Secondo me il problema non esiste: si dovrebbero rimandare indietro tutti quelli che arrivano e fregarsene altamente.

Ok sono conscio del fatto che ora comunisti e sinistroidi si arrabbieranno dicendo..AH e' cosi che vorresti essere trattato? Come han trattato i nostri nonni 100 anni fa?? Beh..sapete che vi dico? ME NE FREGO se hanno problemi...a posto noi...a posto tutti...ma non potremo mai esserlo.
Ok, ma allora poi non incazzarti e bestemmiare quando ti rubano in casa, probabilmente il ladro (extracomunitario) penserà: "me ne frego, a posto io, a posto tutti". Non incazzarti nemmeno se non ci saranno più operai disponibili a farsi sfruttare nel tuo letamaio di bottega o fabbrichetta che sia, e poi darai la colpa alla Cina.

Lucio Virzì
24-08-2005, 20:51
Secondo me il problema non esiste: si dovrebbero rimandare indietro tutti quelli che arrivano e fregarsene altamente.

Ok sono conscio del fatto che ora comunisti e sinistroidi si arrabbieranno dicendo..AH e' cosi che vorresti essere trattato? Come han trattato i nostri nonni 100 anni fa?? Beh..sapete che vi dico? ME NE FREGO se hanno problemi...a posto noi...a posto tutti...ma non potremo mai esserlo.

Bravo! clap clap clap.

Visto che ti dichiari "triatleta", cosa ne pensi delle nostre nuove leve in atletica che non sono proprio di natali Italiani? :rolleyes:
Ma per favore...

LuVi

tdi150cv
25-08-2005, 01:39
Espelliamolo e mandiamolo a Verona!

gioia vedi di star buono e non farla fuori dal vaso ... grazie ...

fabio80
25-08-2005, 13:17
tanto prima o poi la bomba esplode.... è questione di tempo. la miccia è accesa, si fa di tutto per esasperare la popolazione... passato il tempo limite ci sarà da ridere per tutti, specialmente per i fautori della cultura del poverino a tutti i costi :mbe:

Onisem
25-08-2005, 14:20
tanto prima o poi la bomba esplode.... è questione di tempo. la miccia è accesa, si fa di tutto per esasperare la popolazione... passato il tempo limite ci sarà da ridere per tutti, specialmente per i fautori della cultura del poverino a tutti i costi :mbe:
Boh, se "da ridere" ci sarà, credo sarà piuttosto per i fautori della cultura del "io sono a posto e faccio tutto nel mio immediato interesse, degli altri e del dopo chi se ne fotte".

Lucio Virzì
25-08-2005, 14:20
tanto prima o poi la bomba esplode.... è questione di tempo. la miccia è accesa, si fa di tutto per esasperare la popolazione... passato il tempo limite ci sarà da ridere per tutti, specialmente per i fautori della cultura del poverino a tutti i costi :mbe:

Vedi, il problema è che la "popolazione" di cui parli, non è solo quella di Natali Italici.

LuVi

fabio80
25-08-2005, 14:52
Vedi, il problema è che la "popolazione" di cui parli, non è solo quella di Natali Italici.

LuVi

la popolazione di cui parlo io è composta da gente che a prescindere dai natali si guadagna il pane onestamente ed è alla mercè di gente che filtra da tutte le parti e va ad alimentare la microcriminalità.

il problema non è l'immigrato visto come persona che viene da un paese straniero ma la qualità dell'immigrato, che è tutta un'altra cosa. ben venga la gente che vuole lavorare e sa come inserirsi armoniosamente, un NO secco a chiunque arrivi e poi finisce a vivere alla giornata nei modi che sappiamo bene.

lasciando le cose come stanno, trapiantando la povertà da altri paesi non solo non si risolve nulla ma si vanno a creare situazioni di tensione che vanno ad esasperare la popolazione di cui sopra, che per inciso può comprendere chiunque abbia un certo rigore morale e un certo modo di inserirsi nella ns nazione.

si aggiunge a un problema un ennesimo problema di cui però ne faciamo le spese in prima persona.

quanto al come muoversi, a un certo punto dovrbbero muoversi i governi dei paesi interessati, egoisticamente parlando non è un problema nostro, non possiamo farcene carico e per dirla tutta in tempi di disastri economici che caratterizzano il nostro paese non si sente certo la necessità di accogliere indiscriminatamente chicchessia con le conseguenze di cui sopra. non vedo per quale motivo si dovrebbero barattare la sicurezza della nazione o l'ordine pubblico per accogliere tuto e tutti.

fabio80
25-08-2005, 14:59
Boh, se "da ridere" ci sarà, credo sarà piuttosto per i fautori della cultura del "io sono a posto e faccio tutto nel mio immediato interesse, degli altri e del dopo chi se ne fotte".


il punto è che così fan tutti, lo han sempre fatto e sempre lo si farà. anteporre i propri bisogni primari a quelli altrui mi pare una cosa così naturale e scontata che mi meraviglia come taluni si riescano a creare sensi di colpa per sitazioni generatesi nel tempo e di cui il singolo individuo non ha alcuna responsabilità.

se per riallacciarsi al discorso di prima il petrolio lo paghiamo carissimo, e i soldi vanno qua

http://www.dubai-marina.co.uk/burjatnightjpg.jpg

e poi la gente crepa per strada a qualche miglio di distanza, io, come individuo, e milioni di altri, non ne hanno alcuna colpa. quindi non vedo per quale motivo dovrei farmi carico di questo problema. e non vedo per quale motivo dovrei accettare che il paese sia invaso da torme di disperati che poi finiscono per arrangiarsi alla meglio nel modo in cui tutti sanno ma guai a dirlo.

non credo che nascere in un paese occidentale rappresenti un peccato originale da scontare in questo modo. oggettivamente abbiamo già abbastanza problemi, e a quantoho saputo nemmeno l'europa vuole venirci incontro per risolvere il problema che rimane a carico esclusivamente nostro.

Lucio Virzì
25-08-2005, 15:12
Immigrati clandestini provenienti dagli Emirati Arabi Uniti?!?! :confused:

Le cose di cui tu parli "i modi che tutti sanno e che nessuno dice" sono generalizzazioni intollerabili.

LuVi

fabio80
25-08-2005, 15:15
Immigrati clandestini provenienti dagli Emirati Arabi Uniti?!?! :confused:

Le cose di cui tu parli "i modi che tutti sanno e che nessuno dice" sono generalizzazioni intollerabili.

LuVi


dai era un esempio tirato per i capelli, ma ci siam capiti :D

i paesi che hanno una forte emigrazione hanno anche tutte le risorse concentrate nelle mani di pochi, quindi la radice del tutto è un problema interno al paese medesimo. peraltro lo hanno già detto sopra, mi pare di avere letto...

certe situazioni di povertà estrema fanno anche la felicità dei governanti che difficilmente cederanno il passo... e appunto, cosa cambierebbe a fare entrare xxx immigrati all'anno in italia?

Onisem
25-08-2005, 15:18
il punto è che così fan tutti, lo han sempre fatto e sempre lo si farà. anteporre i propri bisogni primari a quelli altrui mi pare una cosa così naturale e scontata che mi meraviglia come taluni si riescano a creare sensi di colpa per sitazioni generatesi nel tempo e di cui il singolo individuo non ha alcuna responsabilità.

se per riallacciarsi al discorso di prima il petrolio lo paghiamo carissimo, e i soldi vanno qua

e poi la gente crepa per strada a qualche miglio di distanza, io, come individuo, e milioni di altri, non ne hanno alcuna colpa. quindi non vedo per quale motivo dovrei farmi carico di questo problema. e non vedo per quale motivo dovrei accettare che il paese sia invaso da torme di disperati che poi finiscono per arrangiarsi alla meglio nel modo in cui tutti sanno ma guai a dirlo.

non credo che nascere in un paese occidentale rappresenti un peccato originale da scontare in questo modo. oggettivamente abbiamo già abbastanza problemi, e a quantoho saputo nemmeno l'europa vuole venirci incontro per risolvere il problema che rimane a carico esclusivamente nostro.

Mah, a parte il fatto che quelli che "si arrangiano nel modo in cui tutti sanno", lo fanno esattamente nel segno di quella "filosofia" che tanto ti sta a cuore, quindi non sono da biasimare, se è questo il punto. Detto questo, non era un discorso di "colpa della civiltà occidentale" o responsabilità di nascita, basterebbe non calpestare gli altri e non sfruttarli a proprio vantaggio, capire che non necessariamente il proprio benessere passa per la demolizione della giustizia, delle regole, di un minimo di etica ed altruismo, di equilibrio e moderatezza. La logica del "è sempre stato così, si è sempre fatto così", non mi pare decisamente tesa al progresso o al miglioramento, in nessun ambito.

Stormblast
25-08-2005, 15:36
Mah, a parte il fatto che quelli che "si arrangiano nel modo in cui tutti sanno", lo fanno esattamente nel segno di quella "filosofia" che tanto ti sta a cuore, quindi non sono da biasimare, se è questo il punto. Detto questo, non era un discorso di "colpa della civiltà occidentale" o responsabilità di nascita, basterebbe non calpestare gli altri e non sfruttarli a proprio vantaggio, capire che non necessariamente il proprio benessere passa per la demolizione della giustizia, delle regole, di un minimo di etica ed altruismo, di equilibrio e moderatezza. La logica del "è sempre stato così, si è sempre fatto così", non mi pare decisamente tesa al progresso o al miglioramento, in nessun ambito.


in linea teorica un gran bel discorso, da riportare in un libro di catechesi per ragazzi. allo stato pratico però non è di alcuna utilità.
vogliamo renderci tutti uguali facendo stare meglio loro o vafendo stare peggio noi? o ci vogliamo incontrare a metà strada?o che altro?

Onisem
25-08-2005, 15:44
in linea teorica un gran bel discorso, da riportare in un libro di catechesi per ragazzi. allo stato pratico però non è di alcuna utilità.
vogliamo renderci tutti uguali facendo stare meglio loro o vafendo stare peggio noi? o ci vogliamo incontrare a metà strada?o che altro?
Non parlo di "tutti uguali", parlo di porsi e porre dei limiti e della decenza, di trovare un equilibrio, nemmeno questo? Troppo facile liquidare il tutto con "noi stiamo bene, gli altri si fottano, non mi riguarda e non ho colpe". Quando abbiamo cominciato a snobbare in questo modo ogni razionale freno ai nostri peggiori istinti? Idealismo? Utopia? Catechesi per ragazzi? Ok, allora continuiamo pure a contrapporre ad "un'ideale" ed "utopico" miglioramento della società, un peggioramento ed uno schifo concreti.

Stormblast
25-08-2005, 15:56
Non parlo di "tutti uguali", parlo di porsi e porre dei limiti e della decenza, di trovare un equilibrio, nemmeno questo? Troppo facile liquidare il tutto con "noi stiamo bene, gli altri si fottano, non mi riguarda e non ho colpe". Quando abbiamo cominciato a snobbare in questo modo ogni razionale freno ai nostri peggiori istinti? Idealismo? Utopia? Catechesi per ragazzi? Ok, allora continuiamo pure a contrapporre ad "un'ideale" ed "utopico" miglioramento della società, un peggioramento ed uno schifo concreti.


non dico quello. dico che se vogliamo migliorare le cose dobbiamo migliorarle a casa loro, non peggiorarle a casa nostra.
non è di certo con un permesso di soggiorno e un posto di lavoro (che tra l'altro fra poco manco quelli ci saranno) che miglioreremo le cose.

sid_yanar
25-08-2005, 16:04
non dico quello. dico che se vogliamo migliorare le cose dobbiamo migliorarle a casa loro, non peggiorarle a casa nostra.
non è di certo con un permesso di soggiorno e un posto di lavoro (che tra l'altro fra poco manco quelli ci saranno) che miglioreremo le cose.

se vuoi migliorare le cose "in casa loro" occorre innanzitutto cercare di cambiare la società nella quale viviamo. Una società dove viene coltivato solo l'interesse del singolo (intendo: di quei pochi privilegiati che controllano la politica e tramite essa l'economia) è una società destinata a morire, con effetti che prima o poi pagheremo anche noi stessi, e molto gravi.
Sta a noi scegliere se continuare nella politica della cicala o cominciare a rivalutare la posizione della formica.

Stormblast
25-08-2005, 16:06
se vuoi migliorare le cose "in casa loro" occorre innanzitutto cercare di cambiare la società nella quale viviamo. Una società dove viene coltivato solo l'interesse del singolo (intendo: di quei pochi privilegiati che controllano la politica e tramite essa l'economia) è una società destinata a morire, con effetti che prima o poi pagheremo anche noi stessi, e molto gravi.
Sta a noi scegliere se continuare nella politica della cicala o cominciare a rivalutare la posizione della formica.


scusa se dobbiamo cambiare la società in cui viviamo, cosa dovremmo fare con quella chessò...iraniana????!!!!!

sid_yanar
25-08-2005, 16:17
scusa se dobbiamo cambiare la società in cui viviamo, cosa dovremmo fare con quella chessò...iraniana????!!!!!

non mi riferivo a questo che è un altro aspetto. Mi riferisco al fatto invece che il mondo è in questo momento trainato dalle grandi democrazie occidentali, istituzioni nate con scopi lodevoli ma oramai trasformate solo in strumenti per la raccolta fraudolenta del voto. Voto che non tutela gli interessi della collettività ma solo quello di poche istituzioni di tipo economico, con danni enormi per tutti. Pensa solo alla questione ambientale: quando il mare sarà una fogna, l'aria appestata ed i prati marroni ( e non mancherà molto) che faremo? diremo "non lo sapevamo"? faremo basi sulla luna?
Di certo i magnati avranno le tasche strapiene, ma il mondo nel suo intero, la collettività appunto, rischierà di scomparire. L'emigrazione per tornare in topic è solo uno dei sottoprodotti di questa politica.

Matrixbob
25-08-2005, 16:25
Non ci si indigna perchè sono extracomunitari, ma per il tipo di reato e che questi personaggi siano stati già precedetemente fermati,
Secondo me la maggior parte delle violenze sessuali rimangono ancora aimè quelle tra le mura domestiche dove i muri ingoiano il dolore.
Siamo ancora troppo vicini alle bestie!!! :(