FabioGreggio
08-08-2005, 12:22
L’ex Presidente Cossiga ha manifestato l’intenzione di lasciare la politica attiva.
L’ex picconatore che demoliva le istituzioni e contemporaneamente da Presidente le avrebbe dovute garantire,
il ministro degli Interni che si oppose alle trattative con le Brigate Rosse per la liberazione di Moro contribuendone al drammatico epilogo,
l’ex membro di primo piano dell’organizzazione segreta Gladio, sorta di associazione paramilitare di pronto intervento anticomunista molto legata alla Cia,
il politico il cui nome negli anni 70 era scritto sui muri dai ragazzi con la doppia S in stile SS,
il mancato iscritto al partito Comunista, come suole ricordare lui stesso e che oggi è un’icona della destra anticomunista cattolica e barricadiera…lui insomma Cossiga lo ha riferito non a caso ad un giornale che pare incontri le sue simpatie: Libero.
Ha annunciato che lascerà la politica attiva nel gennaio 2006.
Nel comunicarlo ha però precisato alcune curiose varianti.
Afferma che smetterà di occuparsi attivamente della politica, ma non di intervenire su avvenimenti “imprescindibili di conoscenza etica”: quali le direttive del Vescovo di Roma, la difesa dei diritti di libertà con particolare riguardo ai diritti “religiosi”, la difesa dei diritti Della “Chiesa”.
Coi tempi che corrono direi che dovrebbe lavorare a tempo pieno. Magari con Pera….
Altra variante al suo pensionamento: continuerà ad occupare il seggio al Parlamento.
Al seggio non rinuncia mai nessuno, fino alla morte.
Chi è lo sciocco che rinuncia a circa 15.000 euro mensili più agevolazioni, detrazioni, sconti, bonus?
Tanto più che si può riscuotere anche con una frequenza molto esigua, come ad esempio Previti che si vede in Parlamento solo per le occasioni importanti.
E pensare che gli elettori del Centrodestra avevano fatto grande affidamento sul Cesare, lo avevano difeso a spada tratta e fatto un’icona dell’ingiustizia giustizialista.
Nonostante il Centrodestra abbia speso metà del tempo della legislatura a trovare una legge che lo tiri fuori della pastoia giudiziaria infinita, lui ha ricambiato con scarso interessamento deludendo gli elettori del Centrodestra che su elementi come lui avevano confidato tutta la loro fiducia.
Fiducia che nonostante tutto continuano a dargli anche se lui prende lo stipendio a Parlamentare senza partecipare granché al dibattito politico.
A meno che non si tratti di Cirami, Cirielli, o qualche altra legge con cognome che lo faccia sentire “particolarmente coinvolto emotivamente”.
Fabio Greggio
L’ex picconatore che demoliva le istituzioni e contemporaneamente da Presidente le avrebbe dovute garantire,
il ministro degli Interni che si oppose alle trattative con le Brigate Rosse per la liberazione di Moro contribuendone al drammatico epilogo,
l’ex membro di primo piano dell’organizzazione segreta Gladio, sorta di associazione paramilitare di pronto intervento anticomunista molto legata alla Cia,
il politico il cui nome negli anni 70 era scritto sui muri dai ragazzi con la doppia S in stile SS,
il mancato iscritto al partito Comunista, come suole ricordare lui stesso e che oggi è un’icona della destra anticomunista cattolica e barricadiera…lui insomma Cossiga lo ha riferito non a caso ad un giornale che pare incontri le sue simpatie: Libero.
Ha annunciato che lascerà la politica attiva nel gennaio 2006.
Nel comunicarlo ha però precisato alcune curiose varianti.
Afferma che smetterà di occuparsi attivamente della politica, ma non di intervenire su avvenimenti “imprescindibili di conoscenza etica”: quali le direttive del Vescovo di Roma, la difesa dei diritti di libertà con particolare riguardo ai diritti “religiosi”, la difesa dei diritti Della “Chiesa”.
Coi tempi che corrono direi che dovrebbe lavorare a tempo pieno. Magari con Pera….
Altra variante al suo pensionamento: continuerà ad occupare il seggio al Parlamento.
Al seggio non rinuncia mai nessuno, fino alla morte.
Chi è lo sciocco che rinuncia a circa 15.000 euro mensili più agevolazioni, detrazioni, sconti, bonus?
Tanto più che si può riscuotere anche con una frequenza molto esigua, come ad esempio Previti che si vede in Parlamento solo per le occasioni importanti.
E pensare che gli elettori del Centrodestra avevano fatto grande affidamento sul Cesare, lo avevano difeso a spada tratta e fatto un’icona dell’ingiustizia giustizialista.
Nonostante il Centrodestra abbia speso metà del tempo della legislatura a trovare una legge che lo tiri fuori della pastoia giudiziaria infinita, lui ha ricambiato con scarso interessamento deludendo gli elettori del Centrodestra che su elementi come lui avevano confidato tutta la loro fiducia.
Fiducia che nonostante tutto continuano a dargli anche se lui prende lo stipendio a Parlamentare senza partecipare granché al dibattito politico.
A meno che non si tratti di Cirami, Cirielli, o qualche altra legge con cognome che lo faccia sentire “particolarmente coinvolto emotivamente”.
Fabio Greggio