View Full Version : I soldi di Ricucci
Nell'intervista di oggi al Corriere Ricucci spiega come ha fatto a fare i soldi con gli immobili. Fiuto imprenditoriale? Competenze? Organizzazione efficace ed efficiente? Niente di tutto questo. E' sufficiente avere un amico a capo dell'ufficio urbanistica del comune di Roma.
Scalate e inchieste giudiziarie, parla l’immobiliarista Stefano Ricucci
«Su Rcs andremo avanti. L’Opa? Vedrò»
«In America secondo lei c'è qualcuno che s'è mai chiesto chi c'è dietro Bill Gates? Perché in Italia tutti domandano chi c'è dietro Ricucci? Capisce che è fastidioso. Anche Berlusconi ha saputo inventarsi dal nulla, ha creato un gruppo da 20 miliardi di euro e io oggi posso solo sperare di arrivare a tanto. La verità è che ci sono persone che hanno una marcia in più. Tutto qui. Dietro Ricucci ci sono solo io». Stefano Ricucci è sulla sua barca e naviga tra la Sardegna e la Corsica. Sa benissimo che è la sua prima intervista al «Corriere della Sera», il giornale sul quale potrebbe lanciare un'Opa e questo finisce per procurargli un po' di tensione. Sceglie le parole con cura e il vernacolo va in soffitta. Ma con i giornali Ricucci ce l'ha e non nasconde il suo fastidio quando si imbatte in quelle che chiama «falsificazioni della realtà» che riguardano la sua attività di imprenditore. «Avete interpretato male un'intercettazione contenuta nel documento del giudice Forleo. Bonifaci mi ha solo venduto tramite la Tundra Srl una casa, a Roma in via Corelli dalle parti dell'hotel Parco dei Principi. Beh, ho chiamato Fiorani solo per il trasferimento del bonifico tramite la Bpi. Non c'è altro ».
Anche la Garlsson è un equivoco?
«I titoli Rcs ora sono tutti in portafoglio alla Magiste International per il 21%. Avevo creato la Garlsson solo per un'operazione immobiliare a Caorle che non si è più realizzata. Siccome non c'erano le autorizzazioni urbanistiche e io non sono uno sviluppatore ho stoppato l'operazione. Avevo aperto presso la Bpl di Lugano una linea di credito di 100 milioni di euro, ho versato cash ulteriori 54 milioni di euro per comprare azioni Rcs e Antonveneta. Ma poi ho chiuso la Garlsson e l'ho fusa per incorporazione nella Magiste International il 19 maggio. Non serviva più e del resto costituire una società costa solo 20 mila euro. Comunque non si possono prendere le intercettazioni come oro colato, prenda il caso di quello Stefano citato da Gnutti. Non sono io».
E chi è invece?
«Immagino che sia Stefano Bellaveglia, il vice-presidente della Hopa. Si doveva deliberare l'entrata in Bnl della Hopa ed era logico che Gnutti ne parlasse con lui. Hopa investiva 410 milioni di euro per comprare il 4,99 ed è logico che si consultassero. Io invece dalla Bnl sono uscito il 18 luglio. Le dico anche l'ora, alle 9,30 e ho venduto a Nomura Bank il mio 5%».
Torniamo alla Rcs. Lei continua a comprare ma non dice niente sui suoi progetti industriali per la società. E' chiaro che all'esterno appare solo come un'operazione di potere.
«Almeno in questa fase non sono un soggetto che possa presentare un piano industriale. Sono un socio importante di Rcs e queste cose le vedremo in un futuro, se assumerò il controllo della società. Ma ci tengo a dire che compro azioni Rcs da 4 anni, le prime le ho pagate 1,80 euro, lo faccio da prima che entrasse Della Valle. La mia prima comunicazione alla Consob risale al maggio 2003 e oggi ho in totale 153 milioni di titoli. Considero questa partecipazione invendibile e strategica. Non la venderò mai».
Non ci dica solo quello che non farà ma anche ciò che farà. Quali sono i suoi piani? Lancerà davvero un'Opa come si vocifera ormai da mesi?
«Il 2 agosto, dopo il provvedimento del Tribunale, ho passato le consegne ai miei dirigenti e gli ho detto di comprare titoli Rcs per tutto il mese man mano che il mercato lo consente. Immagino che lo stiano facendo. Abbiamo intenzione di acquistare un altro 8-9%. A proposito, Montezemolo sbaglia.Mi accusa di non creare lavoro, ma io ho 120 dipendenti diretti e 370 nell'indotto».
Insisto: e l'Opa?
«Quando arriverò a una soglia di azioni Rcs tale da dover decidere vedremo. Vedrò se puntare al controllo o no. Oggi non l'ho ancora deciso. Intanto però da quando sono entrato l'azienda si è rivalutata ».
La Rcs è governata da un Patto di sindacato che ha ben oltre il 51%. E in base alle dichiarazioni rilasciate non mi pare guardi di buon occhio alla sua iniziativa.
«Maggioranza, minoranza non è questo il discorso. Non c'è uno scontro in corso, non faccio la guerra né a Bazoli né a Geronzi. E comunque per motivi di lavoro, e non per la Rcs ci tengo a dirlo, io e i miei dirigenti abbiamo normali rapporti con Mediobanca, Intesa e Capitalia».
Ma nella Rcs non la vogliono.
«Intanto io sono il più giovane degli azionisti. Il prossimo 11 ottobre compirò 43 anni. Sono del segno della Bilancia con ascendente Toro e questa combinazione mi dà determinazione. Il caso poi ha voluto che mia moglie Anna fosse un Toro con ascendente Bilancia. Insomma posso tranquillamente aspettare 4-5 anni. Poi il Patto è fatto di 15 aziende e 13 sono quotate. Ci sono alcune persone che ragionano in un modo e altre no. Alcuni sono contrari e alcuni no».
Finché non farà nomi però valgono le dichiarazioni ufficiali: non la vogliono. Anzi molti pensano che lei punti al «Corriere» per poterne poi fare merce di scambio con la politica.
«La Rcs non è solo il "Corriere", è una holding di partecipazioni. C'è il quotidiano «El Mundo», la Flammarion. C'è una concessionaria di pubblicità. Ci sono quote importanti di Mediobanca, Intesa e H3G. Ho stimato almeno 500-700milioni di partecipazioni non strategiche. Penso che si possa incrementare il valore ragionando su ciascuna di esse ed è un suggerimento che voglio dare al management e agli azionisti. Del resto con il mio investimento io ho già fatto crescere il valore dell'azienda. Ricucci non è un mostro, non vuole togliere niente a nessuno, non è interessato a un posto nel Cda o nel Patto, vuole solo che il titolo cresca e i dividendi siano buoni ».
A Milano si racconta che lei sia interessato alla sede storica di via Solferino per farne un'operazione immobiliare.
«E' l'ultimo dei miei pensieri. Non faccio guerre o speculazioni, porto avanti solo progetti liberi e liberali. Voglio partecipare alla vita della Rcs per migliorarla. Se nel tempo entrerò nella gestione della società investirò anche la mia intelligenza. Un Ricucci può portare valori aggiunti. Se mi metto attorno a un tavolo con i 15 azionisti nessuno sarà contrario a questi ragionamenti, non voglio entrare al Corriere perché il giornale scriva più articoli su di me».
I giornali hanno scritto che alcune quote Rcs sono in pegno a Fiorani.
«Fiorani non c'entra niente. E' un grande banchiere, una persona perbene, quando potrà far vedere i documenti dimostrerà la sua innocenza. E lo stesso il dottor Gnutti, un imprenditore che ha mostrato il suo valore. Ma io non li voglio in Rcs. Da Gianpiero poi di favori non ne ho mai avuti. E' esigentissimo nello spuntare le commissioni più alte quando ti presta dei soldi».
In Rcs c'è una piccola quota della Confcommercio. E' un consiglio che lei ha dato al presidente Billè?
«Che ne so io cosa fa la Confcommercio? Billè è un amico, anzi un fratello come Fiorani e Gnutti e speriamo che in quest'Italia non sia reato avere degli amici veri.Ma non ho dato nessun consiglio a Billè di investire in Rcs».
Dal campo politico sono venuti in questi mesi diversi apprezzamenti alla sua azione.
«Stimo Massimo D'Alema e Silvio Berlusconi, sono persone perbene. E anche il dottor Fassino. Sia chiaro però che non parteggio per nessuno. Ho incontrato Berlusconi solo una volta in Confcommercio con il presidente Billè, con Fassino ci siamo conosciuti e presentati all'assemblea della stessa associazione il giorno dopo. D'Alema non l’ho mai incontrato. Sono anche in ottimi rapporti da anni con Consorte e da quando avevo 18 anni il mio amico più caro era un'attivista del Pci prima e dei Ds dopo, l'architetto Francesco Febbraro capo della ripartizione urbanistica del comune di Roma, un uomo- chiave nell'amministrazione Veltroni. E' di S. Cesareo come me. E un buon amico è anche il senatore ds Esterino Montino».
Il suo orientamento politico pende a sinistra? E' vera dunque la storia del "compagno Ricucci"?
«Non scherzi. Mi considero un imprenditore libero, non le dico per chi voto e sono assolutamente moderato nei comportamenti e nelle decisioni. Credo nella lealtà e nell'onestà. Mio padre era un autista dell'Atac, mia madre una casalinga, sono stato educato ai principi veri della famiglia. Pensi che i miei non hanno dormito mai una notte l'uno lontano dall'altra e mia madre va ogni giorno davanti alla tomba di mia sorella morta prematuramente. Purtroppo però la mia famiglia sta soffrendo molto per quello che scrivono i giornali. Voi giornalisti avreste l'obbligo di rappresentare la realtà e invece esagerate ».
Lei personalmente non si può lamentare. I media le hanno concesso grandissimo spazio. A proposito quali giornali legge ogni giorno?
«In famiglia il «Corriere» è stato sempre il giornale più letto, lo comprava mio padre. Oggi io leggo anche il «Sole » e la «Repubblica».
Ci sono giornali stranieri che le piacciono particolarmente?
«El Mundo» è fatto bene e sicuramente il Financial Times è importante ».
La carta stampata è gravemente insidiata dalla tv che drena le risorse pubblicitarie…
«Penso che la Rcs debba entrare nella tv, creare delle sinergie. Una concessionaria pubblicitaria già c'è e c'è anche una partecipazione dentro Rai Sat. Le pare poco? Ma l'azienda ha bisogno di veri imprenditori e io da zero ho costruito un gruppo da 2,6 miliardi di euro. Cose così le hanno fatte Gates o Berlusconi».
Non è che anche lei pensa in un futuro di fare politica e di copiare Berlusconi in tutto e per tutto? Anche lui ha cominciato dall'immobiliare..
«No, sono troppo sanguigno, non vado bene per la politica, non mi interessa. E comunque Berlusconi prima ha creato un gruppo come la Fininvest».
Si parla di bolla immobiliare, di prezzi troppo alti che un giorno crolleranno. Lei che ne pensa?
«Non scoppia, non scoppia, non ci credo, tanto che la Magiste ha deciso di investire prima di luglio altri 350 milioni negli immobili. E poi se uno sceglie la qualità non rischia. Io ho tutto affittato a banche e assicurazioni, non ho altro, sono tutti immobili nel centro di Roma e di Milano».
Perché per i suoi spostamenti in macchina usa il lampeggiatore?
«Questa storia del lampeggiatore l'ha tirata fuori l'editore di Milano Finanza e ci ha ricamato su. Roba da sceneggiate di film comici, barzellette pure. Ma di che parliamo? Di Pippo Franco o del Bagaglino? La verità è che sono una persona sotto tutela da parte del ministero degli Interni perché ho ricevuto delle minacce sulle quali sono in corso delle indagini ».
Mi spiega la storia dei furbetti del quartierino?
«Innanzitutto stavo parlando del Bbva e dell'Abn Amro che hanno fatto i furbetti e hanno fatto un' Opa a un prezzo più basso di quello che il mercato era disposto a pagare. E infatti nessuno ha consegnato loro i titoli, il mercato li ha bocciati. Se gli olandesi o gli spagnoli avessero offerto di più io le azioni gliele avrei date nonostante tutta la stima che ho di Fiorani e di Consorte che conosco da cinque anni. I furbetti sono loro, fanno come le piccole bande di ragazzi che nei quartieri di Roma pensano di fare il bello e cattivo tempo attorno ai quattro palazzi dove abitano».
Coppola e Statuto da quando li conosce?
«Dal 13 novembre scorso. Li ho trovati nel contropatto Bnl, prima non li conoscevo».
Quando sposterà la sede della Magiste International in Italia?
«Quando Della Valle e Montezemolo sposteranno in Italia le sedi della Dorint e del fondo Charme. E come Della Valle e Montezemolo anche la Cir di De Benedetti e la holding dei DeAgostini risiede in Lussemburgo. Se lo fa Ricucci è uno scandalo e gli altri no!».
La differenza è che lei ha all'estero la capogruppo.
«Nella Magiste International ho solo le partecipazioni finanziarie, le attività italiane della Magiste Real Estate sono già domiciliate in Italia. E tutte le mie attività sono certificate dalla Price Waterhouse ».
:mbe: non starai mica insinuando che con l'amichetto in Comune .....
Nell'intervista di oggi al Corriere Ricucci spiega come ha fatto a fare i soldi con gli immobili. Fiuto imprenditoriale? Competenze? Organizzazione efficace ed efficiente? Niente di tutto questo. E' sufficiente avere un amico a capo dell'ufficio urbanistica del comune di Roma.
...
Eppure lo dovresti sapere bene che in questo paese gli imprenditori più rampanti hanno fatto le loro fortune con gli intrecci politici.
Ero piccolo ma mi ricordo i Caltagirone degli anni 70 che elargivano a profusione, gli innumerevoli esempi degli anni 80 da bere (non faccio nomi per non dimenticare nessuno, visto quanti sono), e via seguendo.
E poi stiamo discussioni intere a dissertare su quale sia la ricetta per la competitività dell'azienda Italia....
Ciao
Federico
-kurgan-
06-08-2005, 11:06
berlusconi non aveva iniziato nello stesso modo e non aveva amicizie nel psi?
sempreio
06-08-2005, 12:48
sempre i soliti imprenditori dei miei maroni qui in italia.......... il terreno non edificabile lo rendono edificabile e da zero vale 1000...... italietta
il clientelarismo è un male storico dell'italia da chè esiste e purtroppo non vale solo alivelli cosi elevati ma permea la mentalità della società italiana sino agli strati più bassi.
Flisi e kurgan, quindi state dicendo che va tutto bene (e quindi anche in questo caso)?
Oppure che va male in questo caso ma poichè ce ne sono altri allora va bene?
-kurgan-
06-08-2005, 15:08
Flisi e kurgan, quindi state dicendo che va tutto bene (e quindi anche in questo caso)?
Oppure che va male in questo caso ma poichè ce ne sono altri allora va bene?
no, sto dicendo quello che scrivo.
se devo aggiungere qualcosa, direi che questa pessima abitudine di farsi strada nella finanza grazie alle amicizie politiche, aggirando le regole, è ormai tradizione in tutto il mondo dell'imprenditoria italiano. I soldi non hanno colore politico.
Oppure che va male in questo caso ma poichè ce ne sono altri allora va bene?
ma il tuo intento era pareggiare i conti invece? Cioè tanto per dire "lo fanno tutti quindi tali argomenti perdono la loro valenza polemica"?
nessun intento polemico mio, solo per capire.
secondo me lo vedremo presto in manette.
sempreio
06-08-2005, 15:33
secondo me lo vedremo presto in manette.
secondo mi invece sarà presto presidente del consiglio :D
no, sto dicendo quello che scrivo.
Dal tuo primo commento il tuo giudizio sulla vicenda Ricucci non era molto chiaro.
Sembrava un commento su Berlusconi più che su Ricucci.
Forse avevi più thread aperti e hai inviato la risposta nel thread sbagliato.. a volte capita. :)
ma il tuo intento era pareggiare i conti invece? Cioè tanto per dire "lo fanno tutti quindi tali argomenti perdono la loro valenza polemica"?
nessun intento polemico mio, solo per capire.
Il mio intento era rispondere a un thread di alcune settimane fa, di Majin forse (la ricerca non funziona più pare, non trova nulla), che chiedeva "come ha fatto i soldi Ricucci?"
Ho trovato singolare, in un certo senso, che proprio lo stesso Ricucci dia candidamente la risposta intervistato dal Corriere e l'ho postato.
Peraltro Maxmel, sei sicuro che il tuo intento fosse di capire? Secondo me era un altro. Fare l'arguto, mostrarmi/ci che ce l'hai (la polemica) dura. No? ;)
Uno come te, così libero, così fuori dagli schemi, non dovrebbe nascondersi dietro artifizi retorici tipo "nessun intento polemico, solo per capire". Dovresti dire fieramente: "te lo dico per far polemica, perchè ti ho capito caro, e questo pollaio è troppo stretto per due galli". Questo sì sarebbe un post libero e fuori dagli schemi. ;)
jumpermax
06-08-2005, 17:12
Il mio intento era rispondere a un thread di alcune settimane fa, di Majin forse (la ricerca non funziona più pare, non trova nulla), che chiedeva "come ha fatto i soldi Ricucci?"
Ho trovato singolare, in un certo senso, che proprio lo stesso Ricucci dia candidamente la risposta intervistato dal Corriere e l'ho postato.
Peraltro Maxmel, sei sicuro che il tuo intento fosse di capire? Secondo me era un altro. Fare l'arguto, mostrarmi/ci che ce l'hai (la polemica) dura. No? ;)
Uno come te, così libero, così fuori dagli schemi, non dovrebbe nascondersi dietro artifizi retorici tipo "nessun intento polemico, solo per capire". Dovresti dire fieramente: "te lo dico per far polemica, perchè ti ho capito caro, e questo pollaio è troppo stretto per due galli". Questo sì sarebbe un post libero e fuori dagli schemi. ;)
Samu ce la fai a mantenere il thread sull'argomento iniziale senza trasformarlo in una discussione sui tuoi interlocutori? Questa sarebbe la sezione storia politica ed attualità... per la sezione "utenti, bannati e moderatori" visto quanto l'argomento è gettonato in questi ultimi tempi, stiamo valutando...
majin mixxi
06-08-2005, 17:35
Il mio intento era rispondere a un thread di alcune settimane fa, di Majin forse (la ricerca non funziona più pare, non trova nulla), che chiedeva "come ha fatto i soldi Ricucci?"
ti ringrazio in effetti avevo aperto il thread perchè questa di Ricucci è una faccenda che veramente mi incuriosisce da tempo,sono convintissimo che prima o poi fara' il botto e spero solo che non causi troppi danni a gente innocente :)
majin mixxi
06-08-2005, 17:46
Marco Mensurati, Ferruccio Sansa, Ettore Livini, Oriana Liso per La Repubblica
La mezzanotte del 12 luglio è passata da una manciata di minuti. Al tavolo di un ristorante di Valeggio sul Mincio Emilio Gnutti, seduto con il premier Berlusconi, telefona a sua moglie e esulta: "Il governatore ha firmato un minuto fa e Berlusconi ha parlato in diretta con Fiorani".
Pochi minuti prima era stato lo stesso Gnutti a dire a Fiorani: "Ho sentito il presidente commosso della cosa, gli ho detto che andremo avanti con Rcs e che ci deve dare una mano". È la notte del "bacio in fronte" di Gianpiero Fiorani al governatore Fazio, che ha appena messo la firma per l'Opas della Bpi su Antonveneta. Chiuso il telefono con il governatore, Fiorani chiama Gnutti, gli racconta dell'ok tanto atteso, parla con il premier. Poi si fa ripassare al telefono Gnutti e gli suggerisce: "Digli di chiamare il number one". La nota a lato traduce: il Governatore.
Sono un migliaio le pagine di intercettazioni in cui si snoda e ricompone la storia dell'inchiesta Antonveneta. I brogliacci, così si chiamano, in gergo, le trascrizioni delle ore e ore di conversazioni fatte dai finanzieri, letti per la prima volta nella loro versione integrale raccontano gli intrecci di potere, soldi e amicizia tra i protagonisti delle tre scalate - Antonveneta, Rcs e Bnl - operazioni spregiudicate, futuri progetti, rivincite su vecchi e nuovi nemici. Nervosismi sempre meno contenuti verso la Consob. Lo stesso governatore Fazio che dice al figlio: "È un attacco mediatico privo di fondamento".
Ma anche donne, Ferrari fatte su misura, collier di brillanti, vacanze programmate per questo agosto, e in parte saltate, guardie del corpo sotto casa. La fiducia, non illimitata, nella sobrietà di spesa della neo signora Ricucci da parte del marito. E poi i rapporti spregiudicati con i giornali e i giornalisti, le conversazioni con gli onorevoli (tutte coperte da omissis), i giudizi taglienti su tutto e su tutti. Caltagirone, Montezemolo, sullo stesso Fazio, "che si crede intoccabile", dice Fiorani. Starlette e attori che chiamano per una "segnalazione", per chiedere piccoli favori a chi tanto può.
Sono i "furbetti del quartierino" che, inconsapevoli fin quasi alla fine di essere ascoltati, si scambiano centinaia di telefonate e sms. Di giorno, ma spesso anche di notte, al termine di lunghissime riunioni operative tra Roma, Lodi, Milano o di serate nei ristoranti e nei night. Non tutte le conversazioni, per motivi di privacy, possono essere riportate, ma il quadro che emerge dalla lettura di queste carte è comunque piuttosto dettagliato.
Ci sono tutti, nelle trascrizioni delle intercettazioni fatte dalla Guardia di Finanza. Anche quando cambiano scheda telefonica pensando si stare più tranquilli e in poco tempo sono invece già di nuovo sotto ascolto. C'è Ricucci che, parlando di Rcs, dice: "Siamo arrivati al venti per cento, puntiamo al ventinove. Poi lanceremo una Opa con la Magiste International, che è la capogruppo". E con Ubaldo Livolsi (consigliere Fininvest) e Alejandro Agag, già segretario generale del Ppe e genero dell'ex premier spagnolo Josè Maria Aznar, che mette a punto un'alleanza con un misterioso gruppo straniero per conquistare il Corriere della Sera.
Ci sono Fiorani e Gnutti, che si scambiano telefonate frenetiche sul da farsi, soprattutto man mano che filtrano le prime notizie delle inchieste e arrivano i primi avvisi di garanzia. C'è la signora vera protagonista dell'affaire, Cristina Rosati, la moglie del governatore. Chiama, consiglia, gestisce, sgrida. Si nega per ripicca a chi potrebbe tradire la fiducia del marito, come Geronzi. C'è il "braccio destro" (come viene definito dal giudice per le indagini preliminari, Clementina Forleo) di Fiorani, Gianfranco Boni, manager e funzionari.
ENTRA IN SCENA SILVIO BERLUSCONI
È la sera, anzi, la notte del 12 luglio 2005, quando nell'affaire Antonveneta-Rcs irrompe anche il nome di Silvio Berlusconi. Sul brogliaccio è scritto: "Chiamante, Gianpiero Fiorani", "Ricevente, Emilio Gnutti". Sono passati pochi minuti dopo il via libera di Bankitalia all'Opa della Banca Popolare Italiana su Antonveneta.
Fiorani: "Ho sentito il Presidente (Berlusconi, nota a lato) commosso della cosa... ".
Gnutti: "Gli ho detto che andremo avanti con Rcs e che ci deve dare una mano".
Fiorani: "Digli di chiamare il Number One (il Governatore di Bankitalia, Antonio Fazio, nota a lato).
Gnutti: "Gli ho detto (a Berlusconi) che se non ci dà una mano la sinistra prende tutto!".
Fiorani: "Ne parleremo domani a voce... la sinistra in questo momento ci ha appoggiati più di quanto abbia fatto il Governatore".
Passano pochi minuti e da un altro telefono controllato parte una telefonata segnalata come "rilevante" nel brogliaccio.
12 luglio 2005, ore 00,29
Emilio Gnutti chiama la moglie Ornella.
Gnutti: "Ciao, sono a cena con Berlusconi, Lonati e c'è anche altra gente. Il Governatore ha firmato un minuto fa il via libera e Berlusconi ha parlato in diretta al telefono in diretta con Fiorani".
12 luglio 2005, ore 1,02
Gnutti chiama Gianpiero Fiorani.
Gnutti: "È vero o sto sognando?"
Fiorani: "È vero. Perché o sono grandi imitatori che riescono a imitare la voce (quella di Fazio, ndr.) altrimenti questo film ha funzionato veramente bene. Ha chiamato anche... i miei amici legali sono in conference call ma sanno che tutti coloro che hanno il piacere di... potranno dire che quel giorno c'erano anche loro e lo racconteranno ai loro figli". Poi chiama un altro interlocutore, Ivano, non identificato con certezza.
Gnutti: "Mi ha chiamato Stefano Ricucci ha detto che non lo fa perché non ha sentito gli altri appena gli danno il via lo farà".
Ivano: "Gli ho parlato ieri era informato".
Gnutti: "Stanotte mi è arrivata l'autorizzazione"
Ivano: "Parli di Lodi? Berlusconi ho detto che con buona probabilità andrà in appoggio anche di là, perché mi pare corretto e giusto. Berlusconi mi ha detto che faccio bene. Ieri Caltagirone, che ha visto Berlusconi, ma soprattutto ha visto Letta ieri l'altro aveva riferito che c'era un po' di preoccupazione".
Gnutti: "Non c'è assolutamente preoccupazione. Ho detto a Berlusconi che a loro interessava molto appoggiare Gianpiero perché dall'altra parte stanno facendo quell'altra. Per cui, per una questione di equilibrio si fa una per una, quindi vado in appoggio anche di là. Berlusconi mi ha risposto che faccio bene".
18 luglio ore 20.39
Gianpiero Fiorani irritato per l'atteggiamento della Consob chiamata Emilio Gnutti.
Emilio Gnutti: "A questo punto penso sia necessario chiamare Berlusconi".
GLI SPAGNOLI E LA SCALATA RCS
Nelle conversazioni di Ricucci s'intravede il piano per la conquista del Corriere della Sera, su cui, come Ricucci ammette esplicitamente, Magiste salirà al 29% e poi lancerà l'Opa, confidando nel fatto che alcuni soci del patto di sindacato (Romiti, Lucchini, Ligresti e Bertazzoni) aderiscano. Chi è il socio occulto dell'immobiliarista romano? Aldo Livolsi, consigliere finanziario di Berlusconi, presente nel cda Fininvest, tiene i contatti con Alejandro Agag. Il quale rappresenta gli interessi di un misterioso gruppo straniero pronto ad affiancarsi a Ricucci (con cui si discute perfino il prezzo d'Opa) per poi procedere alla divisione del gruppo editoriale. Gli incontri si svolgono a Roma, Parigi e Londra. Ecco la trama.
IL CORTEGGIAMENTO RICUCCI-LIGRESTI
29 giugno, ore 16.10.
Recita il brogliaccio: "Ricucci chiama Paolo (probabilmente Ligresti, figlio di Salvatore)".
Ricucci scherza: "Tuo padre mi snobba, perché ha fatto una dichiarazione in cui dice di non conoscermi".
Stefano - prosegue il brogliaccio - vuol parlare di Rcs, ma Paolo dice che di queste cose deve parlare con il padre, anzi è addirittura meglio parlarne con Jonella (la sorella).
RICUCCI: "ARRIVO AL 29 POI LANCIO L'OPA"
29 giugno, ore 19.15.
Un giornalista chiama Ricucci, che risponde a una domanda su Rcs. "Siamo arrivati al 20%, punto al 29 e poi lancerò un'Opa con la Magiste International che è la capogruppo. Questa è la mia posizione".
29 giugno, ore 23.30.
Chiama un giornalista. Ricucci gli ribadisce di voler fare l'Opa su Rcs.
Giornalista: "Non te le daranno mai (le azioni, ndr)".
Ricucci: "Si vedrà. Il mio advisor sono tre banche americane che stanno predisponendo anche la fidejussione. Sono più determinato che mai e ci riuscirò perché Lucchini, Bertazzoni, Romiti Ligresti e altri mi daranno le loro quote. E dalla Rcs devono uscire la Fiat e Della Valle".
30 giugno, ore 13.59.
Ricucci chiama un giornalista.
Ricucci: "Ieri ho superato il 20% del Corriere della Sera, stasera a Borsa chiusa lo comunicherò alla Consob. Il mio obiettivo è arrivare al 29% entro al massimo un mese. Poi proporrò un aumento di capitale agli altri soci e presenterò il mio gruppo e il piano industriale e continuo ad acquistare azioni prima di lanciare l'Opa". Lo stesso giorno Ricucci parla con un uomo non identificato. "Guido Rossi ha chiamato Irti dicendogli che hanno scritto che solo alcuni soci del patto gli hanno dato l'incarico e invece sono tutti".
1 luglio, ore 9.12.
Ricucci chiama Salini, dirigente della Consob, che lo richiama poco dopo. Ricucci si lamenta di un giornalista di Repubblica "che dice cose non vere nei miei confronti". Lo stesso giorno chiama un certo Gigi e Ricucci gli parla di Fiorani.
Ricucci: "Gli stiamo dando una grossa mano perché lo merita, è impegnato su tutti e tre i fronti, Antonveneta, Bnl e Rcs".
Gigi: "È importante che si muova la cosa che più sta a cuore a noi... Devo dire che Gianpiero ha conservato la lucidità di fondo anche se è quello che più è stato massacrato". Nel pomeriggio luglio, ore 16.43, Stefano Ricucci chiama "zio Romi": "Sei riuscito a parlargli?" Risposta: "Ancora no, c'è il Consiglio dei ministri".
LA GOMMA BUCATA E L'ANSIA DELLA FALCHI
1 luglio, ore 20.55.
Anna Falchi chiama Ricucci. "A Sauro (fratello della Falchi, ndr) gli è scoppiata la gomma... dicono che c'era qualcosa che non andava in quella gomma... potrebbe essere un attentato".
2 luglio, ore 14.50.
Un uomo non identificato chiama Ricucci, e parlano di Mps. Ricucci: "A settembre per scuotere un po' la situazione comprerò un 5%, ne ho parlato anche con Franco (Caltagirone) e Chicco (Gnutti)".
5 luglio, ore 19.49.
"Zio Romi" per Stefano.
Ricucci: "Sto ancora aspettando che il Presidente mi riceva... "
Zio Romi: "Ho riferito a Livolsi di chiamarlo per le 20 di questa sera".
Ricucci: "Sì, ma non posso aspettare 7 giorni per potergli dire una cosa... ".
Zio Romi: "Il presidente deve stare attento, perché Roma non è la Sardegna".
Ricucci: "Devi intervenire, se no non c'è via d'uscita. È importante che sia io a incontrarmi col Presidente, devo dirgli delle cose importanti che neppure Livolsi conosce".
8 luglio, ore 0.11.
Ricucci chiama un uomo non identificato: "Hai parlato con quelli?". "Non stanno a perdere tempo".
Ricucci: "Anche Salvatore (Ligresti? ndr) mi dà una mano".
MONTEZEMOLO, GERONZI E LA PROCURA DI BRESCIA
13 luglio, ore 12.51.
Ricucci chiama Gnutti: "È uscito una articolo in cui si dice che sono nel mirino della Procura di Brescia, sicuramente è tutto montato da Montezemolo e Geronzi".
14 luglio, 19.56.
Caltagirone chiama Ricucci, che ha appena annunciato la riduzione della sua quota Rcs dal 20% al 18%.
Caltagirone: "Stai vendendo?".
Ricucci: "Bisogna anche vendere... tutti pensano che Ricucci incassi da Bnl e Antonveneta e quindi compri Rcs e invece fa il contrario e poi compro un altro 4%... faccio quello che mi pare... Della Valle e Banca Intesa stanno comprando e pagano 6 euro. Devono capire che io controllo il 40% del mercato con il 20% perché sono libero, rispetto le regole, questa è la mia strategia".
15 luglio, ore 13.33.
La segretaria chiama Ricucci e gli passa Toragno del Bilbao. Ricucci: "L'offerta di Unipol è migliore del Bbva ma se fate un'offerta migliore noi possiamo vendere a voi". Toragno gli chiede se escono tutti, Ricucci risponde: "Non so se resteremo ancora con una piccola quota oltre alla nostra presenza in consiglio. Possiamo accettare anche una vostra offerta se fosse più alta". Toragno: "Non è possibile".
15 luglio, ore 19.51.
Piergiorgio Romiti chiama Ricucci e concordano di incontrarsi la settimana successiva.
17 luglio, ore 19.02.
Aldo (Livolsi? ndr) chiama Stefano.
Ricucci gli dice: "Ho parlato con Alejandro (probabilmente Agag, ndr) ed è andata molto bene, gli ho detto che vorremmo chiuderla subito e tra mercoledì e giovedì vedersi o a Roma o a Parigi. Alejandro parlerà tra oggi e lunedì con chi sai tu. Gli ho detto anche che abbiamo il 24% e dovremmo acquistare ancora un 30% per arrivare almeno al 51%".
Aldo: "L'importante è che risulti un'operazione fatta assieme in modo che risulti sia il socio industriale che quello finanziario".
18 luglio, ore 13.51.
Arnaldo Borghesi (Lazard Italia) chiama Ricucci il quale lo informa che hanno venduto tutto su Bnl. Borghesi: "È un passaggio fondamentale per la vicenda Rcs".
19 luglio, ore 9.51.
Livolsi: "Ho parlato con Alejandro ed era felice perché l'incontro a Parigi è andato bene. Alejandro mi ha chiesto una mano per dimostrare che il valore a cui volete lanciare sta in piedi in quanto gli altri pensano che sia troppo alto. Loro stanno lavorando ad una sorta di break-up".
Ricucci: "Io penso che Rcs non valga meno di 8 euro, 8,40".
19 luglio, ore 10.15
Ricucci chiama Angelo Rovati: "Profumo sta prendendo posizione contro di me, ieri ho ricevuto una sua lettera nella quale richiede i fidi, perché non vuole prestarsi alle mie operazioni di grande livello".
19 luglio, ore 10.26.
Ricucci chiama un certo Claudio: "Conosci bene Profumo? Ho ricevuto una lettera da Unicredit che intima alla mia azienda di rientrare nell'affidamento. Sono dispiaciuto più per il principio che per i soldi". Lo stesso giorno Claudio richiama Stefano: "Ho parlato con Profumo, mi ha detto che dovrebbe essere una conseguenza dell'ordine che lui ha impartito a tutti, cioè di ridurre tutta l'esposizione soprattutto sull'immobiliare. Gli ho proposto l'incontro ma Profumo ha rifiutato, sei troppo nell'occhio del ciclone". A sera Ricucci chiama Livolsi.
Livolsi: "Ho parlato con Alejandro, mi ha riferito che avrebbero fissato l'incontro per mercoledì prossimo a Parigi. Alejandro Agag viene domani sera a Roma, si potrebbe fare un incontro".
PRODI, FASSINO &CO. IL RAIDER E LA POLITICA
21 luglio, ore 14.41.
Ricucci parla con Giancarlo Leone. Leone: "Stefano, godi dell'amicizia di molti, anche di più di quanto ci si può aspettare". Stefano: "Ho incontrato Prodi, Fassino, D'Alema e Berlusconi e ho rappresentato a loro i miei piani e le mie intenzioni su Rcs, così come ho fatto con Banca d'Italia e Consob".
22 luglio, ore 19.29.
Alejandro chiama Stefano: "Cosa fai stasera? Io vado a cena da Roberto Cavalli e domani vado dal Cavaliere".
22 luglio, ore 20.50.
Flavio Briatore chiama Ricucci. "Vorrei darti una mano con Rcs. Sto organizzando una cena. Vieni? Ci sarà Aznar e inviterà anche il Cavaliere e Galliani".
GLI ULTIMI COLPI DELLA PROCURA
6 luglio ore 22.53
Cristina Rosati chiama Tonino (Fazio) e gli dice che ha chiamato Ivo (Tarolli) e ha detto: "Tutto è stato approvato come lui aveva detto e anche di più".
Cristina gli chiede: "Sei sicuro che vada tutto bene? Sono arrivati segnali tanto negativi".
14 luglio ore 19.25.02
La Guardia di Finanza registra una lunga conversazione tra Cristina Rosati e il marito. Il quale non sembra particolarmente preoccupato dell'incalzare delle indagini della magistratura.
Rosati: "Tonino come va?"
Fazio: "Eh... i magistrati stanno andando ancora avanti, si stanno sparando gli ultimi colpi... ".
27 luglio ore 09.37.03
Fazio al figlio Giovanni: "Stai tranquillo che si sgonfierà tutto. Il giudice è stato scorretto a fare quel sequestro dubbio". Giovanni: "E tutto quelle notizie uscite fuori?". Fazio: "È un attacco mediatico privo di fondamento".
20 luglio ore 21.55.09
Dottore: "Stamattina ho visto il governatore, Ricucci e Caltagirone di ottimo umore".
Fiorani: "Hanno ragione, di soldi ne hanno fatti tanti e il primo ha avuto una giornata epocale". dottore: "Fazio mi ha detto di averti fatto un trattamento di sfavore, ma è stato costretto, l'ha dovuto fare".
LE ANGOSCE TELEFONICHE DI DONNA CRISTINA
16 luglio ore 12.30.39
Rosati a un'amica: "Stiamo attenti, è meglio parlarsi a voce e non al telefono".
18 luglio ore 12.29.07
Fiorani a Cristina: "Mi è venuto in mente di portarti un novo apparecchio telefonico perché il mio non lo uso più, adesso usa questo numero interno".
18 luglio ore 00.02.53
Fiorani a Cristina:
"Domani ti porto il nuovo apparecchio telefonico".
1 luglio ore 08.13
La moglie gli dice di un'Audi bianca sempre sotto casa che sembra controllarli. E lui: "Mi sono dimenticato di dirtelo, è la guardia del corpo".
TRANQUILLI TUTTI, CI PENSA COSSIGA
8 luglio ore 8.01.16
Fiorani dice: "Per questa vicenda sono amareggiato con il Governatore.
Ho avuto una discussione abbastanza accesa con lui. Il mio rapporto personale con lui mi ha solo danneggiato. A Bankitalia non ho mai chiesto niente, speravo solo di aver un trattamento uguale agli altri".
27 luglio, ore 13.17.19
Viene riportata una conversazione tra Antonio Fazio e la moglie Cristina.
Antonio Fazio: "Ho sospeso con Ivo (Tarolli, senatore Udc, ndr) per stasera per non metterlo in difficoltà".
Cristina Rosati: "Ho visto il Tg2, la situazione è molto tosta".
Fazio: "È venuto a trovarmi Francesco Cossiga. Mi ha garantito che farà una dichiarazione molto forte".
27 luglio, ore 09.37.03
Antonio Fazio parla con il figlio Giovanni.
Antonio Fazio: "Stai tranquillo, si sgonfierà tutto. Il giudice è stato scorretto a fare quel sequestro dubbio".
Giovanni Fazio: "E tutte quelle notizie uscite fuori?"
Antonio Fazio: "È un attacco mediatico, privo di fondamento".
23 luglio ore 22.05.52.
Gianfranco Boni al telefono con un interlocutore non identificato: "Lasciamo che gli olandesi esprimano il loro consiglio e poi approfittiamo di ogni loro mossa falsa. Intanto gli olandesi vanno da loro, per dire... vanno da Fusco e da quelli lì e hanno quello che vogliono loro: Guido Rossi, Prodi, tutti 'sti bigoli qua".
6 luglio ore 22.53
Cristina Rosati chiama Antonio Fazio.
Cristina Rosati: "Ha chiamato Ivo Tarolli. E ha detto: "Tutto è stato approvato come lui aveva detto e anche di più"".
8 luglio ore 10.50.23
Ivo Tarolli, senatore Udc, chiama Cristina Rosati.
Cristina dice: "Qui hanno liberato la delibera, ieri lo ha chiamato quello di An, Tofani, dice di aver allertato Tofani... adesso dobbiamo recuperare i voti, poi ci sarà da fare per recuperare i voti, 1.500 firme sono tante. Ora ci devono un favore (a Cristina e Ivo, ndr), quindi..."
Tarolli: "E Tonino come sta?".
Cristina: "Tonino è in banca, è tornato ieri sera. Ivo devi dargli una mano".
16 luglio ore 14.16.34
Ivo Tarolli chiama Cristina Rosati.
Tarolli: "Ad Alvito è tutto a posto, hanno ritirato le delibere".
Rosati: "Quando ci vedremo ti racconterò a voce un po' di cose, perché c'è uno che conosci che sta facendo degli intrallazzi".
Tarolli: "Sono stati quelli di An a ritirare le delibere".
21 luglio 13.10.48
Fiorani chiama la segreteria di Ricucci.
La segretaria: "Ho fissato un appuntamento alla 9 di domani mattina che gli aveva chiesto il dottore con Maroni".
GERONZI? E' LUI IL MALE DEL PAESE
9 luglio ore 10.56
La moglie del Governatore di Bankitalia chiama un sacerdote, don Andrea.
Cristina: "Non vado al funerale della mamma di Giuliana Geronzi, perché suo marito si sta comportando con Tonino in un certo modo. Ho paura che il marito di Giuliana (Geronzi) possa approfittare di Tonino". Pochi giorni dopo il concetto viene esplicitato in maniera più precisa da Gianpiero Fiorani. Sono le 10 e 02 del 14 luglio.
Fiorani: "Ho augurato ieri davanti al giudice la morte di Geronzi, spero mi ascoltino al telefono. Geronzi è il male del paese. Geronzi è il cancro del paese. L'operazione Unipol-Bnl Geronzi ha fatto carte 48 per impedirla e ho le prove".
15 luglio 2005 ore 9.16
Un funzionario (Savarè) fa sapere a Fiorani che Ricucci ha chiesto di girare 25 milioni da Garlsson, la sua finanziaria offshore per sottoscrivere l'aumento di capitale Bpi. Fiorani autorizza. Il funzionario gli spiega le strategie di Ricucci: "Adesso vuole comprare quote Capitalia".
15 luglio ore 12.10
Fiorani e Ricucci commentano alcuni articoli di giornali e parlano dell'operazione Rcs. Fiorani e Ricucci commentano alcuni articoli di giornali e parlano dell'operazione Rcs che Geronzi pensa non sia mai partita mentre Ricucci sostiene il contrario.
18 luglio ore 20.39
Fiorani messo alle corde dalla Consob commenta alcune indiscrezioni uscite sulla stampa in merito alle posizioni di Banca d'Italia: "La notizia è uscita dalle talpe che c'ha Geronzi lì dentro in via Nazionale".
IL GRANDE NEMICO MANOVRA IN BORSA
19 luglio Ore 22.28 - Fiorani chiama il funzionario Savarè i due conversano un poco poi il banchiere lodigiano dà spiegazioni circa i ritardi riscontrati nelle pratiche della Consob.
Fiorani: "Il ritardo della Consob? È colpa di Cannizzaro che sotto la spinta di Geronzi ha voluto generare problemi".
25 luglio ore 20.36 - Arnaldo Borghesi (Lazard advisor della Bpi) parla Fiorani: "È tutta colpa di Geronzi". Il discorso cade poi sull'avvocato Guido Rossi, legale di Abn Amr, a cui vengono attribuite numerose responsabilità sulla genesi dell'indagine della magistratura milanese.
Borghesi: "Guido Rossi è uomo di sinistra che plagia ideologicamente la Procura".
ANNA FALCHI, LA DONNA PIU' FELICE AL MONDO
6 luglio ore 21.11
Sms di Anna Falchi a Stefano Ricucci: "Solo per dirti che sono la donna più felice del mondo perché ho te AMORE MIO GRANDE TI AMOOO. Capito". E poi: "Sono tua per sempre ricordalo".
28 luglio ore 16.08
Gargiulo, collaboratore di Ricucci, chiama Magiste e chiede di parlare con Colavita. Gargiulo chiede quando gli avrebbero dato la carta di credito della Lodi. Colavita risponde che ha risentito Boffi in mattinata e che Gargiulo avrebbe dovuto dire a Stefano (Ricucci) che il massimo che loro possono fare è 30mila euro per ogni carta. Gargiulo dice che "la carta di credito della Lodi non è illimitata".
8 luglio ore 16.27
Chicco Gnutti chiama Ezio.
Ezio dice: "Rilassati". Gnutti: "Sì, appena finiscono queste due cosette". ridono. Ezio: "Mi ricordo quando avevi fatto l'opa Telecom e dopo avevi detto che dopo di quella basta". ridono. Gnutti: "Ora finisco questa e poi basta. Mi hanno trovato il diabete e due infarti". Ridono e si salutano.
30 giugno ore 21.49
Gnutti chiede com'è andata a roma e fiorani dice: "tutto bene" Gnutti gli dice che ogni tre ore lo deve chiamare come se fossero innamorati, perché si sente solo.
20 luglio ore 21.55.09
Dottore: "Stamattina ho visto il governatore, Ricucci e Caltagirone di ottimo umore".
Fiorani: "Hanno ragione, di soldi ne hanno fatti tanti e il primo ha avuto una giornata epocale". dottore: "Fazio mi ha detto di averti fatto un trattamento di sfavore, ma è stato costretto, l'ha dovuto fare".
DOVE E' FINITO FIORANI?
28 giugno ore 22.22.27
Boni chiede a Gnutti se ha avuto notizie di Giampiero e Gnutti dice che pare sia scappato e che Gloria è disperata. Pare che non lo trovi più nessuno, non vorrebbe che fosse andato via di testa, perché oggi lo ha visto ed era incazzato come una bestia con quelli della Consob. Giampiero avrebbe detto: "Io vi denuncio tutti, adesso è ora di finirla, mi avete preso per il culo da due mesi". Poi Gnutti passa il telefono a Giampiero e Fiorani parla con Boni e gli dice che oggi era lì incatenato davanti alla Consob o gli approvano il prospetto informativo o si sarebbe incatenato per tutta la vita. Dice di aver chiamato personalmente Cardia e Ferrari e la professoressa Mazzarella lo ha chiamato almeno 7 volte e di averle detto che per lei ha una venerazione perché sta approvando il loro prospetto informativo. Fiorani dice: "Ho promesso questo ed altro a tutti i nostri amici della consob faccio tutto il possibile immaginabile"
19 luglio, 20.51
Francesco Caltagirone a Boni: "Oggi è stato fatto un altro passo avanti (riferendosi alla sentenza del Tar, ndr) adesso manca una cosa (riferendosi alla Consob)".
19 luglio 2005 ore 21.26.12
Boni al telefono con un tale Giulio: "Stiamo aspettando la notizia della Consob Giulio risponde: "Il presidente del Tar del Lazio prima lavorava in banca d'italia" e boni (ridendo):
"Adesso è passato anche alla banca di lodi"
3 luglio ore 22.24
Ricucci chiama Fiorani gli chiede come sta e Fiorani "meglio" parlano della serata pasata insieme che è stata "di classe".
Ricucci è dalla madre. Fiorani gli consiglia di stare vicino ad Anna in questi giorni. Ricucci dice che oggi in barca con lui è stato Calanna e di un altro personaggio che Ricucci dice essere Andrea Melovic, ma in realtà non sa chi sia. fiorani gli dice che è una potenza finanziaria che ha il 2 per cento di Generali. Fiorani gli dice che è un ebreo, ma ricchissimo e che ha anche l'1 per cento di Mediobanca. Fiorani dice che bisogna fare un ragionamento con questi e Ricucci dice di sì, che li coinvolgerà.
24 luglio 19.02
Ettore Lonati chiama Gnutti: "Ho sentito Ravaglia e mi ha detto che la Consob ha trovato i documenti quando sono andati da Fiorani in merito a Ricucci".
22 luglio 10.43.44
Sms dal telefonino di Boni: (L'sms parla di Montezemolo che aveva scritto: "Opa italiane non hanno dato a estero grande immagine, grandi speculazioni senza creare valore"): "Adesso telefono alla Fenech"
21 luglio 13.10.48 Fiorani per segreteria di Ricucci dice che avrebbe fissato alla 9 di domani mattina l'appuntamento che gli aveva chiesto il dottore con Maroni.
21 luglio ore 12.41.46
Boni a un certo Paolo:
"Ho appena ricevuto la visita della finanza mi hanno chiesto di tutti i fondi, non solo di quello con la domanda se c'è dentro anche Antonveneta. Ho risposto che non sono il gestore e quindi non lo so, ma la finanza vuole sapere anche la depositaria.... ho dichiarato a quelli lì che in Italia ho fatto solo cento di Antonveneta, per quanto riguarda BplSwisse non gli ho detto niente".
27 luglio ore 14.29
Figlia che chiama Gnutti. lui dice alla figlia:
"organizzami una bella trasmissione così dico qualcosa anche io. sono esasperao e quando uno è così diventa pericoloso".
5 luglio ore 14.14
Sms: "ho i documenti pronti per la casa a Porto Cervo dove vorrei fare il mutuo. Te li porto in Sardegna il prossimo fine settimana se ci sei".
5 luglio ore 18.43
Fiorani chiama una donna (De Mattia, vigilanza Banca Italia) e dice che è in grado di entrare da solo tranquillamente purché lei avvisi le guardie Fiorani le passa una delle guardie per passare De Mattia dice alle guardie di far entrare il collega e loro lo fanno entrare Fiorani dice che ha fatto parlare lei direttamente perché non voleva dare il nome all'ingresso.
5 luglio ore 19.45
Ricucci per Fiorani. Fiorani chiede com'è andata oggi e Stefano dice che è andata bene e male e che devono fare un po' di chiarezza. Stefano dice che il problema è Caltagirone.
6 luglio ore 20.06
Fiorani dice che non sa ancora niente perché una terza persona (verosimilmente Fazio) ha avuto delle rogne oggi e deve fare ulteriori approfondimenti e deve andare a Francoforte. Fiorani dice di avere chiamato anche Francesco a cui ha detto di dire al governatore che questa roba qua è pericolosissima e quindi di farla stasera. Fiorani parla verosimilmnete del Governatore dicendo che si sente intoccabile, mentre invece non lo è, ma anzi è il bersaglio dei politici e magistrati e quindi dovrebbe attenersi alla macchina burocratica e anche quella fa acqua. Gnutti trova strano il comportamento del governatore, ma per Fiorani rientra invece nella sua persona la quale è convinta di potersi prendere tutti i tempi che vuole con la massima tranquillità in quanto si considera intoccabile, ma non è più così.
Fiorani dice di aver chiamato anche Frasca per dirgli di cercare di fare il possibile e di insistere anche lui col governatore.
"ROSSI, PRODI E GLI ALTRI BIGOLI"
23 luglio ore 22.05.52
Boni: "Lasciamo che gli olandesi esprimano il loro consiglio e poi approfittiamo di ogni loro mossa falsa. Intanto gli olandesi vanno da loro, per dire da Fusco e da quelli lì e fanno quello che vogliono loro: Guido Rossi, Prodi, tutti 'sti bigoli qua".
7 luglio ore 20.34
Gennaro per Fiorani. Fiorani dice che dalla vicenda lui ha ricevuto solo danni, in quanto sono sempre stati tirati in ballo i rapporti personali col Governatore.
7 luglio ore 21.24
Sms "Tutto procede
bene per l aum. cap?"
Risposta sms: "Azionisti hanno sottoscritto.
mancano pochissime filiali al budget. a parte la sede di lodi. tu tutto bene? Lotta dura!"
-kurgan-
06-08-2005, 17:48
Dal tuo primo commento il tuo giudizio sulla vicenda Ricucci non era molto chiaro.
Sembrava un commento su Berlusconi più che su Ricucci.
Forse avevi più thread aperti e hai inviato la risposta nel thread sbagliato.. a volte capita. :)
forse ti sei sbagliato tu, se speri di mettermi in bocca parole che non ho detto.
capita :)
("quindi state dicendo che va tutto bene (e quindi anche in questo caso)?
Oppure che va male in questo caso ma poichè ce ne sono altri allora va bene?" bel tentativo, la terza possibilità non esiste :D )
ribadisco quanto ho scritto un'altra volta, non mi pare di aver detto niente di sconvolgente... ricucci come berlusconi ha fatto strada nell'imprenditoria grazie alle amicizie che aveva/ha in politica.
è la storia dell'imprenditoria italiana, da sempre. Lo trovi strano?
non ho espresso un giudizio di merito, è ovvio che la cosa mi piace poco.
a te piace invece, facendo lo stesso giochino dialettico che hai fatto prima?
Peraltro Maxmel, sei sicuro che il tuo intento fosse di capire? Secondo me era un altro. Fare l'arguto, mostrarmi/ci che ce l'hai (la polemica) dura. No? ;)
Uno come te, così libero, così fuori dagli schemi, non dovrebbe nascondersi dietro artifizi retorici tipo "nessun intento polemico, solo per capire". Dovresti dire fieramente: "te lo dico per far polemica, perchè ti ho capito caro, e questo pollaio è troppo stretto per due galli". Questo sì sarebbe un post libero e fuori dagli schemi. ;)
:confused:
Non m'interessa fare l'arguto e tantomeno dimostrare nulla, ultimamente mi limito a leggere alcune notizie e basta.
Scusa la domanda ma sono un pò fuori dalle dinamiche della sezione percui non potevo sapere che volevi rispondere ad un altro td.
Volevo capire se realmente la vicenda di cui si parla "da fastidio" o era solo una strumentalizzazione per giustificare lo stato delle cose. Non postare liberamente ed "essere fuori dagli schemi"
Percui nessun artificio retorico e la storia del pollaio non l'ho proprio capita.
-kurgan-
06-08-2005, 18:05
:confused:
Non m'interessa fare l'arguto e tantomeno dimostrare nulla, ultimamente mi limito a leggere alcune notizie e basta.
Scusa la domanda ma sono un pò fuori dalle dinamiche della sezione percui non potevo sapere che volevi rispondere ad un altro td.
Volevo capire se realmente la vicenda di cui si parla "da fastidio" o era solo una strumentalizzazione per giustificare lo stato delle cose. Non postare liberamente ed "essere fuori dagli schemi"
Percui nessun artificio retorico e la storia del pollaio non l'ho proprio capita.
neanche io volevo fare l'arguto o dimostrare nulla, pare che ultimamente però vada di moda :D
eh, che vicende edificanti... :rolleyes:
Anche Berlusconi ha saputo inventarsi dal nulla
dal nulla? il signor Ricucci o era ubriaco o semplicemente disinformato...
Mister B è partito con diversi miliardi di lire la cui provenienza è ancor oggi ufficialmente sconosciuta
majin mixxi
06-08-2005, 20:17
azz quella del gallo non l'avevo letta :D
Il berlusca s'è incazzato per la storia della Falchi "subito una legge contro le intercetazioni telefoniche" :rolleyes:
Lucio Virzì
07-08-2005, 06:24
Il berlusca s'è incazzato per la storia della Falchi "subito una legge contro le intercetazioni telefoniche" :rolleyes:
Si vede che ha rosicato, ci stava a provà lui con la Falchi :stordita:
Il berlusca s'è incazzato per la storia della Falchi "subito una legge contro le intercetazioni telefoniche" :rolleyes:
Ma davvero?
Ma davvero?
tg5 edizione serale. Prima ancora della questione del presunto via libera alla scalata a rcs si è pronunciato sulla spinosa questione :rolleyes:
Ma davvero?
Se ne parla (omissis) qui: http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=991064
Scalata Rcs, Prodi e Ds: mai visto Ricucci
Nelle intercettazioni la rete con Fiorani e Gnutti. Gli incontri con il Cavaliere: la sinistra è già con noi
MILANO—Arriva una nuova ondata di intercettazioni sulle vicende delle scalate ad Antonveneta, Rcs, Bnl. Masarebbe meglio parlare di valanga, visto sono oltre mille pagine di intercettazioni quelle sintetizzate ieri su Repubblica. Non hanno il timbro della Procura: sono semmai quelle che in gergo si chiamano i «brogliacci» della Guardia di finanza. Sono piene di dettagli e racconti e retroscena delle vicende finanziarie dell’estate, protagonisti Gianpiero Fiorani, Emilio Gnutti, Stefano Ricucci e il governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio.
MOLTI DETTAGLI, MOLTE SMENTITE. Hanno smentito praticamente tutti i politici tirati in ballo in quei brogliacci: a cominciare dal leader dell’Unione Romano Prodi e con lui il presidente dei Ds Massimo D’Alema e il segretario Piero Fassino.
Smentite secche: «Il presidente Romano Prodi non ha avuto nessun colloquio con il signor Ricucci, bensì un unico occasionale incontro all’assemblea della Confcommercio il 23 giugno scorso».
Nella stessa assemblea anche Piero Fassino afferma di «aver avuto l’unico occasionale incontro con Ricucci». Mentre D’Alema smentisce di aver mai incontrato Stefano Ricucci, nemmeno per caso o per sbaglio.
E anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha smentito quanto riportato nelle intercettazioni della Guardia di finanza.
«LA SINISTRA E’ CON NOI». E’ del 12 luglio l’intercettazione che chiama in ballo Silvio Berlusconi, una telefonata di Fiorani a Gnutti che dice di aver parlato direttamente con il premier e garantisce: «Gli ho detto che andremo avanti in Rcs e che ci deve dare una mano».
Risponde Fiorani: «Digli di chiamare il Number One (il Governatore di Bankitalia Antonio Fazio, è scritto sulla nota a lato)».
E Gnutti: «Ho detto a Berlusconi che se non ci dà una mano la sinistra prende tutto». Di nuovo Fiorani: «Ne parleremo domani a voce... la sinistra in questo momento ci ha appoggiati più di quanto abbia fatto il Governatore».
L’OPA AL 29%. Alle 19.15 del 29 giugno Stefano Ricucci parla al telefono con un giornalista che gli chiede notizie sulla sua scalata a Rcs. Ricucci risponde così: «Siamo arrivati al 20%, punto al 29 e poi lancerò un’Opa con la Magiste International. Questa è la mia posizione».
Più di quattro ore dopo, alle 23.30, Stefano Ricucci riceve la telefonata di un altro giornalista, al quale ribadisce l’intenzione di lanciare l’Opa al 29%. Ma poi alla provocazione del giornalista («Non te le daranno mai le azioni») Ricucci incalza: «Si vedrà. Il mio advisor sono tre banche americane che stanno predisponendo anche la fidejussione.
Sono più determinato che mai e ci riuscirò perché Lucchini, Bertazzoni, Romiti, Ligresti e altri mi danno le loro quote. E dalla Rcs devono uscire Fiat e Della Valle».
IL GENERO DI AZNAR. Si chiama Alejandro Agag e ha sposato la figlia dell’ex premier spagnolo José Maria Aznar: il suo nome compare più volte nelle intercettazioni della Guardia di Finanza. Sembrerebbe lui il socio occulto di Ricucci nella scalata. Ma sembrerebbe anche un amico dell’immobiliarista, almeno a giudicare dal tono della telefonata intercettata il 22 luglio, alle 19.29. E’ Alejandro a chiamare Stefano Ricucci: «Cosa fai stasera? Io vado a cena con Roberto Cavalli».
L’SMS DI ANNA. Ci sono alcune intercettazioni di carattere privato nei brogliacci, molte sono telefonate di Anna Falchi, moglie di Stefano Ricucci, a suo marito. In una intercettazione (del 1 luglio), Anna Falchi è preoccupata: «A Sauro (suo fratello, ndr) gli è scoppiata la gomma.... dicono che c’era qualcosa che non andava in quella gomma.... potrebbe essere un attentato ». E c’è anche un sms tra le intercettazioni che Repubblica ha voluto pubblicare ieri: è un messaggio d’amore, con tanto di esclamativi degli adolescenti. Anna lo ha mandato a Stefano il 6 luglio: ti amo. Scritto a caratteri cubitali.
Alessandra Arachi
07 agosto 2005
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2005/08_Agosto/07/rcs.shtml
Flisi e kurgan, quindi state dicendo che va tutto bene (e quindi anche in questo caso)?
Oppure che va male in questo caso ma poichè ce ne sono altri allora va bene?
Dove ho scritto questo?
:confused:
Piuttosto il mio era un commento del tipo: "te ne accorgi solo adesso caro SaMu che esiste l'acqua calda?"
Quando ho mai lodato questo sistema "familiare" dell'imprenditoria italiana?
Non a caso il mio intervento si concludeva con l'amara chiusura:
"E poi stiamo discussioni intere a dissertare su quale sia la ricetta per la competitività dell'azienda Italia...."
che suona come inequivocabile condanna al sistema.
Semmai tu ne hai tessuto in passato lodi sperticate, del tutto fuori luogo vista la statura dei personaggi.
E adesso fingi di indignarti (sempre a senso unico), forse solo per voler trovare una quasi giustificazione a certi altri casi impresentabili.
Questa discussione mi sembra una copia fedele di quella sugli sprechi che apristi tempo addietro, dove l'intento vero era solo quello di screditare l'operato di alcune giunte di sx, quasi a sostegno della tesi :"La sx che sbandiera tanto al questione morale, avete visto cosa fa?...".
E ti ripeto, ora come allora: se hai intenzione di denunciare le storture del sistema italico allora mi avrai al tuo fianco, se hai solo voglia di far polemica per distrogliere l'attenzione su alcuni casi eclatanti, allora non ci sto.
Ciao
Ciao
Federico
:rolleyes:
che grandi "imprenditori" !!!
Il mio advisor sono tre banche americane che stanno predisponendo anche la fidejussione.
:doh:
tutti imprenditori senza una lira... comprano con i soldi degli altri e poi fanno i "signori" con le soubrettes... :asd:
facciamo ridere i polli...
l'italia con questo ennesimo affare sporco ha collezionato una FIGURA DI MERDA a livello mondiale... il nostro MINIMO DI CREDIBILITA' con gli investitori stranieri è definitivamente andato a PUTTANE... ma noi stiamo qua a crogiolarci sulle intercettazioni o meno... :doh: :muro:
yossarian
08-08-2005, 21:52
Febbraro, Febbraro :rolleyes: ........questo nome non mi è nuovo; prima all'urbanistica, adesso ai lavori pubblici :D
se hai intenzione di denunciare le storture del sistema italico allora mi avrai al tuo fianco, se hai solo voglia di far polemica per distrogliere l'attenzione su alcuni casi eclatanti, allora non ci sto.
Dato che tu generalmente ti concentri sul denunciare le storture della destra, ho pensato di denunciarne qualcuna della sinistra.
Se le avessi già denunciate tu, quelle della sinistra, i miei post sarebbero stati chiusi perchè "c'è già una discussione QUI", no?
Dato che tu generalmente ti concentri sul denunciare le storture della destra, ho pensato di denunciarne qualcuna della sinistra.
Se le avessi già denunciate tu, quelle della sinistra, i miei post sarebbero stati chiusi perchè "c'è già una discussione QUI", no?
Quindi in 2 denunciamo tutte le storture del paese Italia?
Sarebbe già una bella presa di coscienza, non trovi?
Oggetivamente però sono molte di più le discussioni aperte da te che non da me, da cui se ne dovrebbe concludere che le storture della sx siano in maggior quantità oppure che tu ci metti un particolare zelo nella tua missione?
;)
Ciao
Federico
ALBIZZIE
11-08-2005, 13:57
Dato che tu generalmente ti concentri sul denunciare le storture della destra, ho pensato di denunciarne qualcuna della sinistra.
Se le avessi già denunciate tu, quelle della sinistra, i miei post sarebbero stati chiusi perchè "c'è già una discussione QUI", no?
samu, se fai domanda al tg4 ti prendono subito senza neanche vedere la foto.
vuoi paragonare la megastortura che è divenuta presidente del consiglio con quelle quattro righe che hai sottolineanto e che lette vogliono dire tutto e nulla allo stesso tempo?
dai cerca qualcosa di meglio.
samu, se fai domanda al tg4 ti prendono subito senza neanche vedere la foto.
E' un vago riferimento al suo naso? faccinachesorride.
vuoi paragonare la megastortura che è divenuta presidente del consiglio con quelle quattro righe che hai sottolineanto e che lette vogliono dire tutto e nulla allo stesso tempo?
dai cerca qualcosa di meglio.
Senza considerare poi che per la scalata a RCS sta avendo il valido supporto del banchiere del berluska, Ricucci sembra il classico imprenditore che segue il motto: francia o spagna basta che se magna.
Oggetivamente però sono molte di più le discussioni aperte da te che non da me, da cui se ne dovrebbe concludere che le storture della sx siano in maggior quantità oppure che tu ci metti un particolare zelo nella tua missione?
;)
Ne sei sicuro? :Confused:
Peccato il contapost non ci assista, ma ho l'impressione che i tuoi post siano più dei miei.
Se ti riferisci alle sole discussioni aperte, tu hai un vantaggio: una squadriglia di utenti che la pensano come te e le aprono.
Ti va di fare un campionamento prendendo le prime 1/3/10 pagine della sezione? ;)
ALBIZZIE
11-08-2005, 16:47
Ricucci sembra il classico imprenditore che segue il motto: francia o spagna basta che se magna.
e dalle foto se vede pure!... me ricorda ciarrapico da giovane.
majin mixxi
11-08-2005, 19:26
samu, se fai domanda al tg4 ti prendono subito senza neanche vedere la foto.
LOL :D
Peccato il contapost non ci assista, ma ho l'impressione che i tuoi post siano più dei miei.
Non ne sono certo, tenendo conto anche il contapost attuale.
facendo una breve ricerca sugli ultimi messaggi tuoi e miei, aggiornata ad oggi a quest'ora, risulta che
interventi di SaMu (i 20 più recenti):
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1 post: intercettazioni scandalose ?
di cui nelle sezioni:
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Direi che sei un pò monotematico...
:p
Se ti riferisci alle sole discussioni aperte, tu hai un vantaggio: una squadriglia di utenti che la pensano come te e le aprono.
Non è solo questione di aprire, ma anche di intervenire.
E c'è un manipolo di persone che la pensano come te che intervengono altrettanto assiduamente, almeno fintanto che hanno argomenti.
Ti va di fare un campionamento prendendo le prime 1/3/10 pagine della sezione? ;)
Proviamo?
Ciao
Federico
Non sapevo dove inserire questo interessante articolo di Stella, e mi si perdoni se lo faccio qui; però secondo me porta una ulteriore testimonianza sulla "brillantezza" di parecchi imprenditori nostrani, quegli stessi da cui si pretenderebbe ricette per la competitività.
L'unica che loro conoscono è: incassare gli utili e trasferire i costi allo Stato.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/08_Agosto/12/cit.shtml
Assalto ai soldi pubblici per salvare la Cit
La compagnia privatizzata sette anni fa e un piano statale da 380 milioni
Prendete nota: 380 milioni di euro. Più che l’intero incasso annuale che verrà dall’aumento delle tasse sulla casa con i nuovi estimi catastali. Ecco la somma che, in questi tempi di vacche magre, il governo potrebbe spendere per tener in vita uno sgangherato carrozzone che da qualunque altra parte, con tutto il rispetto per i dipendenti, sarebbe fallito da anni: la Cit, Compagnia italiana per il turismo. Che dopo essere stata «privatizzata» a spese delle pubbliche casse, ancora alle pubbliche casse chiede soldi per un «rilancio». Una storia sconcertante. E piena di retroscena.
Certo, salvare posti di lavoro a rischio è uno degli obiettivi di ogni saggio governante. E i lavoratori della Cit devono godere della comprensione di tutti. Quanto si può fare va fatto.
Ma resta un mistero: se è vero, come denuncia l'Osservatorio Cgil, che «la progressione delle aziende in crisi è spaventosa», che le imprese con l'acqua alla gola sono passate in un anno da 1.429 a 4.064, che cassintegrati e messi in mobilità sono saliti a 223.547, che sono sull'orlo del licenziamento 517.067 persone, perché tanta cocciuta dedizione al singolo caso della Cit, i cui dipendenti (a parte gli stagionali che lavorano negli alberghi e nei villaggi turistici) sarebbero scesi ormai a 530?
Partiamo dall'inizio. Cioè dal '95 quando le Ferrovie, che si sono accollate fino ad allora i buchi della Cit, fondata nel '27 da Mussolini e spesso usata come copertura prima dall'Ovra e poi dai «servizi », si chiedono cosa fare di quella baracca dalle sedi prestigiose (Galleria a Milano, Piazza Esedra a Roma, Camera e Senato dove spesso i parlamentari si dimenticavano di passare a pagare…) che in settant'anni, a forza di tirare avanti tra regalie e clientele, non ha mai chiuso un solo bilancio in attivo.
A entrare, comprando le agenzie «Viaggi del Sestante» e sventolando l'idea di creare il più grande gruppo turistico italiano, sono la Donzelli Spa e Calisto Tanzi. Un«pacco»: titoli «strapagati» con probabile cresta per i dirigenti, una montagna di debiti (692 miliardi di lire) scaricata sulla compagnia pubblica, false fatture Parmalat per centinaia di miliardi, soldi girati a società caraibiche. Una brutta storia. Finita con 15 rinvii a giudizio per corruzione, falso in bilancio, aggiotaggio.
Col contorno di una morte oscura (quella del principale testimone, Sergio Piccini, l'uomo che per conto di Tanzi teneva i rapporti con i politici) e un giallo intorno all' acquisto dell'albergo Baia Paraelios, in Calabria, che faceva capo all'architetto Adolfo Salabè.
Nel '98, gravata da 270 miliardi di perdite, la Cit viene finalmente privatizzata. A comprarla è Gianvittorio Gandolfi, un varesino arricchitosi esportando frigoriferi nel Terzo mondo e proprietario della «Sì viaggi».
Prezzo pattuito: 61,5 miliardi. Rimasti solo sulla carta. Al punto che, tirate le somme dopo un estenuante braccio di ferro contrattual-legale, le Ferrovie si ritroveranno in cassa (oltre ai vecchi debiti: 270 miliardi soltanto negli anni '90) neanche la metà: una trentina di miliardi. Meno di quanto Gandolfi ha nel frattempo incassato (25 milioni di sterline) dalla sola vendita di Cit-Inghilterra. Un affarone.
Che l'imprenditore prova a ripetere comprando «Italiatour » da Alitalia.
Siamo nel nuovo millennio. Il mercato del turismo è in crisi. Gli osservatori sentono sinistri scricchiolii. I dipendenti ridono amari sul gossip che certi dirigenti avrebbero ottenuto come auto di servizio una Lamborghini o una Ferrari. Eppure, a novembre 2002 la Cit viene quotata al mercato ristretto. A dicembre 2003, mentre le nubi si fan sempre più fosche, la Consob dà il nulla osta al debutto sul mercato principale. Una prova di fiducia.
Dovuta forse ai nomi ruotati negli anni, prima o dopo, intorno alla società. Da Luca Danese, il nipote di Andreotti sottosegretario ai Trasporti con D'Alema quando Alitalia aveva venduto Italiatour alla Cit e poi presidente di Cit Belgio a Giuseppe Vimercati, già presidente del Mediocredito Regionale Lombardo (ora Banca Intesa, primo creditore di Cit) che aveva assistito Gandolfi nella scalata. Ma soprattutto tante figure vicine a Berlusconi. Come Ubaldo Livolsi, il banchiere già socio d'affari. E Candia Camaggi, l'ex moglie del cugino Giancarlo Foscale. E Carlo Bernasconi, l'uomo di fiducia alla Medusa. E Salvatore Sciascia, capo dei servizi fiscali di Fininvest condannato per tangenti alla Finanza e oggi vicepresidente della Idra cui è intestata villa Certosa. E Tarak Ben Ammar, piazzato nel CdA di Fininvest dallo sceicco Al Waled.
Fatto sta che neanche 15 mesi dopo la Consob impugna il bilancio 2003 firmato da Livolsi, il titolo è sospeso a tempo indeterminato e la Procura di Milano apre una inchiesta per falso in bilancio e ostacolo all'attività di vigilanza.
Il caos è tale che i revisori della Ernst Young scrivono: «Non siamo in grado di esprimerci sulla conformità dei prospetti contabili consolidati ». A febbraio 2005 il panorama è nerissimo. Il deficit patrimoniale sta, stando a Livolsi, a 140 milioni. Le perdite marciano al ritmo di 7 milioni al mese. Il deficit di cassa ammonta a 61,13 milioni.
Qualunque altra società sarebbe già coi libri in tribunale. Non la Cit. Troppi rischi, dicono i maligni: cosa ci sarà nelle carte degli ultimi anni? Così, fallito il tentativo (per il no dell'amministratore delegato Massimo Caputi) di fare riprendere allo Stato la società- colabrodo appena privatizzata attraverso Sviluppo Italia, spunta tra le nebbie un Cavaliere Bianco. Meglio, azzurro: Benito Benedini, già presidente di Assolombarda. Già candidato da Fininvest alla presidenza di Confindustria. Interista ma berlusconiano a quattro ruote motrici.
Gli chiedono: vuoi fartene carico tu? Certo, dice. Vorrebbe solo, per rilevare il 44,5%, un «aiutino» statale.
E, fedele al piano di risanamento fatto da Livolsi (che stando alle intercettazioni cerca di coinvolgere anche in questa faccenda Gianpiero-prezzemolo-Fiorani), elenca: 1) 270 milioni di euro a fondo perduto per costruire villaggi e alberghi secondo vecchi impegni dello Stato. 2) 10 milioni dal fondo imprese in crisi. 3) 65 milioni di fidejussioni per aver un prestito ponte dalle banche. 4) L'ingresso col 30% nel capitale, pari a 15 milioni, di Sviluppo Italia. 5) L'abbuono da parte di Alitalia e Ferrovie dell'80% dei crediti vantati: altri 20 milioni.
Ma in pratica, lui, di tasca sua, quanto tirerebbe fuori? Ecco qua: 5 milioni ad Alitalia e Ferrovie più 35 (il 40% del totale) ai piccoli creditori. Il tutto, si capisce, entro il 2008. Con calma. Contro i 380 che lo Stato dovrebbe sganciare subito. Mica male, per una società già privatizzata una volta…
Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella
12 agosto 2005
--------------------------------
Facile eh fare gli imprenditori nel sistema Italia, vero?
Tanto paga sempre pantalone.....
:mad:
Ciao
Federico
Allucinante, la realtà supera la fantasia...
Benito Benedini, già presidente di Assolombarda. Già candidato da Fininvest alla presidenza di Confindustria.[/b] Interista ma berlusconiano a quattro ruote motrici.
Gli chiedono: vuoi fartene carico tu? Certo, dice. Vorrebbe solo, per rilevare il 44,5%, un «aiutino» statale.
E, fedele al piano di risanamento fatto da Livolsi (che stando alle intercettazioni cerca di coinvolgere anche in questa faccenda Gianpiero-prezzemolo-Fiorani), elenca: 1) 270 milioni di euro a fondo perduto per costruire villaggi e alberghi secondo vecchi impegni dello Stato. 2) 10 milioni dal fondo imprese in crisi. 3) 65 milioni di fidejussioni per aver un prestito ponte dalle banche. 4) L'ingresso col 30% nel capitale, pari a 15 milioni, di Sviluppo Italia. 5) L'abbuono da parte di Alitalia e Ferrovie dell'80% dei crediti vantati: altri 20 milioni.
Ma in pratica, lui, di tasca sua, quanto tirerebbe fuori? Ecco qua: 5 milioni ad Alitalia e Ferrovie più 35 (il 40% del totale) ai piccoli creditori. Il tutto, si capisce, entro il 2008. Con calma. Contro i 380 che lo Stato dovrebbe sganciare subito. Mica male, per una società già privatizzata una volta…
Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella
12 agosto 2005
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Facile eh fare gli imprenditori nel sistema Italia, vero?
Tanto paga sempre pantalone.....
:mad:
Ciao
Federico
ladroni :rolleyes:
Grande blu
12-08-2005, 17:36
Andrea's Version
Ci avete talmente scassato le palle che toccherà anche stare dalla parte di Ricucci. Anzi.
Compreremo una Ferrari, ci installeremo dentro un televisore al plasma, gireremo con l’elicottero, metteremo le camicie bicolori, i gemelli ai polsini e ci faremo riservare una suite imperiale all’Hotel Cala il Cinghiale, Cala la Volpe, Cala la Pasta, o come cazzo si chiama. Andremo a Cortina con la pelliccia di lupo, indosseremo le scarpine con tutti i loro bei pois nelle suole, c’iscriveremo alla Giraglia, troveremo qualcuno che ci metta a disposizione una barca molto fica.
Anzi, visto che siamo sulle spese, ce la faremo fare a Viareggio. Poi dei bei foulards, da indossare ton sur ton con la t-shirt mentre faremo su e giù dal moletto. Rigorosamente in teck.
Lasceremo uscire il fazzolettino dalla tasca della giacca, qualche puntatina all’Argentario, presenzieremo alle prime della Scala con dei pezzi di gnocca che levati e cureremo molto le mani e i capelli. Soprattutto i capelli. Li riavvieremo anche all’indietro con le dita delle mani aperte. Basta che poi, conciati così, non arrivi il solito stronzo a dirci che sembriamo Luca Cordero.
http://www.ilfoglio.it/downloadpdf.php?id=41194&pass=
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