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View Full Version : Finanza "azzurra" e "rossa": stessa minestra


Heinlein
03-08-2005, 09:53
Uno che si definisca "di sinistra" dovrebbe inorridire, sentendo parlare di "imprenditori di sinistra"; nell'industria non è come in agricoltura, dove gli interessi del piccolo e del grande possono trovare una collimazione per l'interesse dello stesso bene sottostante. Nell'industria ci sono necessariamente un prestatore d'opera e un datore di lavoro, i cui interessi sono inevitabilmente contrapposti.

Nondimeno, con un miracolo tutto italiano siamo riusciti a sdoganare nella coscienza popolare il concetto di imprenditore "di sinistra"; incuranti che sia una solenne fesseria già da un punto di vista concettuale. Nelle aziende degli industriali "di sinistra" non ci sono meno precari, non ci sono trattamenti "equi e solidali", non c'è "cogestione", non si fanno produzioni "etiche" più di quanto si faccia nelle fabbriche degli altri imprenditori.

Siccome è molto probabile che l'anno prossimo Berlusconi venga sconfitto alle elezioni (ma non è ineluttabile, in Italia la mediocrità della politica consente, nella generale corsa dei gamberi, i ripescaggi più clamorosi), e con lui venga messa in ombra tutta la banda di industriali e banchieri che gli fa contorno, sarebbe bene chiedersi chi sono gli imprenditori "di sinistra" che prenderanno il loro posto al tavolo dell'abbuffata con la partitocrazia, per vedere se ne può venire qualche cosa di buono per noi cittadini che siamo nella condizione di dover solo subire.

CONSORTE. Ha comprato a carissimo prezzo BNL, indebitando all'inverosimile Unipol e coinvolgendo Coop Adriatica (ma che cavolo c'entra un supermercato cooperativo, con la finanza?). La plus è finita in tasca agli "immobiliaristi" Ricucci (sul quale tornerò poi), Coppola, Statuto etc., vero regalo perchè qualche anno fa MPS (altra banca "rossa") non comprò BNL ad un prezzo molto inferiore.

Stamattina salta fuori che la cifra, già esorbitante, di 4,2 mld/Euro non è esatta, sono 4,53 mld. 330 milioni in più. Che bravo, a fare i conti.

Indagato nel 2003 insieme ad Emilio Gnutti, consigliere sempre di Unipol, per insider sulle obbligazioni Unipol.

GNUTTI. Di cui sopra. Già scalatore di Telecom Italia, comprata con i soldi di Telecom (che adesso sta ripianando il suo indebitamento a spese nostre, cosa che secondo Beppe Grillo non riuscirà a fare...), Gnutti è un recordman dell'insider trading. Oltre a quanto già detto sopra, per 42 volte ha violato gli obblighi di trasparenza sulle operazioni in azioni Unipol. Condannato in primo grado per altre operazioni di insider. Definito da D'Alema "capitano coraggioso" insieme a Colaninno.

RICUCCI. Ricchezza venuta fuori da non si sa dove e tenuta al coperto in paradisi fiscali, come il nostro Presidente del Consiglio, purtroppo l' "immobiliarista" romano non è oggetto delle medesime attenzioni dedicate a Berlusconi.
Cresciuto sotto Gnutti (oggi c'è una bella foto dei due piccincini sul 24 ore).

DE BENEDETTI. Su di lui si potrebbe scrivere un romanzo. E' protagonista da sempre. Reo confesso di insider. Editore "di sinistra" e dei "girotondini", i quali non si scandalizzano affatto di ricavare da tale fonte i mezzi per "Micromega" e altre storie, merita la ribalta ferragostana per un patto con "Satana" Berlusconi (ORRORE!), col quale si è messo in affari con la sua CDB WEB TECH, scatola vuota collocata a prezzi da amatore ai tempi della "bolla Internet", con lo scopo dichiarato di salvare aziende decotte (e, aggiungo io: farne spezzatino da rivendere ai cinesi o ai russi)

Ve la ricordate, la CDB WEB TECH? Pochi giorni dopo il suo collocamento, De Benedetti si sbarazzò di un gran numero di azioni, rifilandole al "parco buoi" prima che il titolo facesse il meritato capitombolo.

E' un vizio che non perde, l'Ingegnere, quello di giocare in Borsa contro i suoi stessi azionisti. Pochi giorni fa ha rifatto la stessa cosa, quando il "parco buoi" si è scatenato a comprare CDB WEB TECH: ha rifilato al mercato un milione di pezzi al massimo storico.

Queste, preciso, non sono biografie complete dei personaggi che ho menzionato; sono solo quelle cosette che si leggono in questi ultimi giorni sul 24 ore e su altri giornali finanziari, che giustamente stanno cavalcando gli scandali finanziari non potendo competere coi quotidiani generalisti su corna e tette di spiaggia. La loro lettura in questo periodo mi sembra avvincente come quella di un giornale specializzato in "nera". Ci sarebbe una bella lista di nomi e di circostanze da aggiungere (perchè è bello, essere documentati; evita tante polemiche e soprattutto evita di relativizzare ogni cosa buttandola in cagnara destra-sinistra), ma può bastare.

Non ho cercato di dimostrare che i finanzieri "di sinistra" sono peggiori di quelli "di destra", anzi; secondo me sono esattamente uguali. Il finanziere e l'industriale non può essere politicizzato, fa il suo mestiere che è quello di massimizzare il profitto e basta. Alla politica si ricorre solo per pagare meno tasse, per proteggersi dalla concorrenza, dai giudici, dalla clientela e dai lavoratori, facendo approvare leggine compiacenti e ciucciando denaro pubblico spacciato per aiuto alla salvaguardia dei posti di lavoro.

In Italia, almeno, ci sono ancora questi reati; per quanto non perseguiti di fatto, per via della mitezza delle pene e della lunghezza dei procedimenti. O per l'intervento dei politici compiacenti, da Pera a Grillo (non Beppe!) alla Lega che da Fazio ha avuto salva la sua banchetta ed evitato le manette a qualche suo sottosegretario.

In altri paesi, il problema della corruzione della politica non esiste, semplicemente perchè la corruzione è stata legalizzata. In USA, si chiama "Lobbying"; così c'è l' "associazione per la sicurezza sul posto di lavoro", che ha il compito di castrare le leggi che vogliono introdurre misure di sicurezza per i lavoratori dei fast-food. Mi ricorda molto "1984", dove il "Ministero dell'Amore" pratica la tortura e il "Ministero della Verità" diffonde la propaganda.

Ma, ripeto, non mi scandalizza affatto il comportamento di questi industriali e finanzieri "di sinistra"; lo ritengo perfettamente naturale, come è naturale che esistano i ladri e le guardie, e che le seconde debbano rincorrere i primi. Ho la sfortuna di vivere in una città governata da 55 anni dai comunisti, prima PCI e poi DS, dove l'altro ieri primo agosto con la sola presenza e il solo voto dei DS e dei loro alleati appunto è stato approvato uno stravolgimento del piano regolatore da far paura, cubature da urlo regalate ai palazzinari senza prevedere verde, viabilità, parcheggi, terreni agricoli passati ad industriali in cambio di niente.

Ma come potrei arrabbiarmi, se gli alleati dei DS sono tutti ex democristiani, compreso il vicesindaco? E se gli industriali e palazzinari sono tutta gente che ha avuto la tessera democristiana in tasca, candidandosi pure ad ogni tornata? Per cui non è un problema di corruzione politica, è un problema di corruzione morale di una comunità.

Allo stesso modo, se c'è un problema di finanzieri ed industriali di sinistra, il problema non sono loro (e se Berlusconi perderà le politiche, assisteremo ad un cambio di casacca di troppa altra gente); il problema sta nella gente comune che appunto si definisce "di sinistra" e che o non ha le idee chiare su cosa può essere di sinistra e cosa no, o non vigila abbastanza sulla propria idea.

E che sbaglia, accettando che dietro alle iniziative della propria politica stiano certi personaggi; come disse uno scrittore russo, al quale proponevano di entrare nel PCUS per risanarlo, "è come se mi proponessero di sposare una sifilitica per guarirla; lei resterà ammalata, mi ammalerò anch'io e faremo figli sifilitici!"

Bisogna che il "popolo di sinistra" capisca che dietro Repubblica, Micromega, i girotondi o qualsiasi altra realtà non può stare questo genere di persone; perchè alla fine è chi paga, che tiene realmente il timone. A costo di dare meno mezzi e meno visibilità alle proprie iniziative; le corporation americane finanziano gli ecologisti, gli industriali italiani finanziano la sinistra. Può funzionare? O non è solo una scorciatoia, prendere i soldi dai propri aguzzini credendo di ricevere la corda con cui strozzarli, che è in realtà un ricorrere al "lato oscuro della forza"? Facile, veloce, ma che ti porta alle sponde del Male...

Bisogna cominciare a guardare la realtà in faccia, e farsi delle domande semplici semplici ma che nessuno ha il coraggio di fare: può veramente un boiardo di Stato ex-democristiano come Prodi essere considerato il leader di uno schieramento di sinistra? Vogliamo che la sinistra italiana finisca a diventare come quella di Blair, cioè una sinistra che fa peggio della destra? La strada, se si va avanti a non chiamare le cose col loro nome, è quella. Che garanzie può dare ai lavoratori, uno che dice che il primo impegno del dopo elezioni, sarà quello di ridurre il costo del lavoro? Ma lo sappiamo, o abbiamo le fette di prosciutto sugli occhi, come si riduce il costo del lavoro? Chi fu, ad introdurre i co.co.co. e tutte le altre forme di neo-schiavismo? Berlusconi?

Ma soprattutto - e qui parlo da persona disgustata dallo spettacolo quotidiano che si svolge sotto i miei occhi - bisogna che il "popolo di sinistra" esca una buona volta dal "parco buoi". Non è concepibile, che chi ha un minimo di etica della politica - non voglio dire, di spiritualità, perchè leggendo su questo forum mi sono reso conto che è in voga l'ateismo militante! :D - porti la sua sudata acqua al mulino dei pescicani della finanza, ogni qual volta fanno ricorso al "mercato" per finanziare i loro banchetti.

L'ultima volta è stato con CDB WEB TECH, ma potrei fare un elenco infinito di situazioni (E.Biscom, Tiscali, Geox, etc. etc.) in cui la gente, gente che ha tutto da perdere in queste cose, casalinghe, operai, pensionati, è andata ai borsini come invasata per accaparrarsi questi emeriti biglietti della lotteria. Tutta gente ancora convinta, nonostante le bastonate prese, che questo sia il modo per risolvere i propri problemi. Buttarsi in Borsa forse potrà rientrare nel "materialismo storico" di Marx (non lo so, non ho studiato Marx), ma senz'altro non può assolutamente rientrare in quel concetto di "sinistra" attuale che vede come fine delle cose un mondo equo, solidale, basato sulla dignità del lavoro.

Per cui... concludendo: io allo stato attuale non mi definisco nè di destra nè di sinistra, sono stanco di entrambi, ma dico che è ora che chi si definisce di sinistra, si faccia un bell'esame di coscienza, e se davvero vuole certe cose cominci a perseguirle veramente. Perchè la mancanza di una vera opposizione morale e politica in questo Paese sta facendo dei grossi danni.

Non si mangia bene, quando c'è un solo ristorante.

Onisem
03-08-2005, 12:21
Uno che si definisca "di sinistra" dovrebbe inorridire, sentendo parlare di "imprenditori di sinistra"; nell'industria non è come in agricoltura, dove gli interessi del piccolo e del grande possono trovare una collimazione per l'interesse dello stesso bene sottostante. Nell'industria ci sono necessariamente un prestatore d'opera e un datore di lavoro, i cui interessi sono inevitabilmente contrapposti.

Nondimeno, con un miracolo tutto italiano siamo riusciti a sdoganare nella coscienza popolare il concetto di imprenditore "di sinistra"; incuranti che sia una solenne fesseria già da un punto di vista concettuale. Nelle aziende degli industriali "di sinistra" non ci sono meno precari, non ci sono trattamenti "equi e solidali", non c'è "cogestione", non si fanno produzioni "etiche" più di quanto si faccia nelle fabbriche degli altri imprenditori.

Siccome è molto probabile che l'anno prossimo Berlusconi venga sconfitto alle elezioni (ma non è ineluttabile, in Italia la mediocrità della politica consente, nella generale corsa dei gamberi, i ripescaggi più clamorosi), e con lui venga messa in ombra tutta la banda di industriali e banchieri che gli fa contorno, sarebbe bene chiedersi chi sono gli imprenditori "di sinistra" che prenderanno il loro posto al tavolo dell'abbuffata con la partitocrazia, per vedere se ne può venire qualche cosa di buono per noi cittadini che siamo nella condizione di dover solo subire.

CONSORTE. Ha comprato a carissimo prezzo BNL, indebitando all'inverosimile Unipol e coinvolgendo Coop Adriatica (ma che cavolo c'entra un supermercato cooperativo, con la finanza?). La plus è finita in tasca agli "immobiliaristi" Ricucci (sul quale tornerò poi), Coppola, Statuto etc., vero regalo perchè qualche anno fa MPS (altra banca "rossa") non comprò BNL ad un prezzo molto inferiore.

Stamattina salta fuori che la cifra, già esorbitante, di 4,2 mld/Euro non è esatta, sono 4,53 mld. 330 milioni in più. Che bravo, a fare i conti.

Indagato nel 2003 insieme ad Emilio Gnutti, consigliere sempre di Unipol, per insider sulle obbligazioni Unipol.

GNUTTI. Di cui sopra. Già scalatore di Telecom Italia, comprata con i soldi di Telecom (che adesso sta ripianando il suo indebitamento a spese nostre, cosa che secondo Beppe Grillo non riuscirà a fare...), Gnutti è un recordman dell'insider trading. Oltre a quanto già detto sopra, per 42 volte ha violato gli obblighi di trasparenza sulle operazioni in azioni Unipol. Condannato in primo grado per altre operazioni di insider. Definito da D'Alema "capitano coraggioso" insieme a Colaninno.

RICUCCI. Ricchezza venuta fuori da non si sa dove e tenuta al coperto in paradisi fiscali, come il nostro Presidente del Consiglio, purtroppo l' "immobiliarista" romano non è oggetto delle medesime attenzioni dedicate a Berlusconi.
Cresciuto sotto Gnutti (oggi c'è una bella foto dei due piccincini sul 24 ore).

DE BENEDETTI. Su di lui si potrebbe scrivere un romanzo. E' protagonista da sempre. Reo confesso di insider. Editore "di sinistra" e dei "girotondini", i quali non si scandalizzano affatto di ricavare da tale fonte i mezzi per "Micromega" e altre storie, merita la ribalta ferragostana per un patto con "Satana" Berlusconi (ORRORE!), col quale si è messo in affari con la sua CDB WEB TECH, scatola vuota collocata a prezzi da amatore ai tempi della "bolla Internet", con lo scopo dichiarato di salvare aziende decotte (e, aggiungo io: farne spezzatino da rivendere ai cinesi o ai russi)

Ve la ricordate, la CDB WEB TECH? Pochi giorni dopo il suo collocamento, De Benedetti si sbarazzò di un gran numero di azioni, rifilandole al "parco buoi" prima che il titolo facesse il meritato capitombolo.

E' un vizio che non perde, l'Ingegnere, quello di giocare in Borsa contro i suoi stessi azionisti. Pochi giorni fa ha rifatto la stessa cosa, quando il "parco buoi" si è scatenato a comprare CDB WEB TECH: ha rifilato al mercato un milione di pezzi al massimo storico.

Queste, preciso, non sono biografie complete dei personaggi che ho menzionato; sono solo quelle cosette che si leggono in questi ultimi giorni sul 24 ore e su altri giornali finanziari, che giustamente stanno cavalcando gli scandali finanziari non potendo competere coi quotidiani generalisti su corna e tette di spiaggia. La loro lettura in questo periodo mi sembra avvincente come quella di un giornale specializzato in "nera". Ci sarebbe una bella lista di nomi e di circostanze da aggiungere (perchè è bello, essere documentati; evita tante polemiche e soprattutto evita di relativizzare ogni cosa buttandola in cagnara destra-sinistra), ma può bastare.

Non ho cercato di dimostrare che i finanzieri "di sinistra" sono peggiori di quelli "di destra", anzi; secondo me sono esattamente uguali. Il finanziere e l'industriale non può essere politicizzato, fa il suo mestiere che è quello di massimizzare il profitto e basta. Alla politica si ricorre solo per pagare meno tasse, per proteggersi dalla concorrenza, dai giudici, dalla clientela e dai lavoratori, facendo approvare leggine compiacenti e ciucciando denaro pubblico spacciato per aiuto alla salvaguardia dei posti di lavoro.

In Italia, almeno, ci sono ancora questi reati; per quanto non perseguiti di fatto, per via della mitezza delle pene e della lunghezza dei procedimenti. O per l'intervento dei politici compiacenti, da Pera a Grillo (non Beppe!) alla Lega che da Fazio ha avuto salva la sua banchetta ed evitato le manette a qualche suo sottosegretario.

In altri paesi, il problema della corruzione della politica non esiste, semplicemente perchè la corruzione è stata legalizzata. In USA, si chiama "Lobbying"; così c'è l' "associazione per la sicurezza sul posto di lavoro", che ha il compito di castrare le leggi che vogliono introdurre misure di sicurezza per i lavoratori dei fast-food. Mi ricorda molto "1984", dove il "Ministero dell'Amore" pratica la tortura e il "Ministero della Verità" diffonde la propaganda.

Ma, ripeto, non mi scandalizza affatto il comportamento di questi industriali e finanzieri "di sinistra"; lo ritengo perfettamente naturale, come è naturale che esistano i ladri e le guardie, e che le seconde debbano rincorrere i primi. Ho la sfortuna di vivere in una città governata da 55 anni dai comunisti, prima PCI e poi DS, dove l'altro ieri primo agosto con la sola presenza e il solo voto dei DS e dei loro alleati appunto è stato approvato uno stravolgimento del piano regolatore da far paura, cubature da urlo regalate ai palazzinari senza prevedere verde, viabilità, parcheggi, terreni agricoli passati ad industriali in cambio di niente.

Ma come potrei arrabbiarmi, se gli alleati dei DS sono tutti ex democristiani, compreso il vicesindaco? E se gli industriali e palazzinari sono tutta gente che ha avuto la tessera democristiana in tasca, candidandosi pure ad ogni tornata? Per cui non è un problema di corruzione politica, è un problema di corruzione morale di una comunità.

Allo stesso modo, se c'è un problema di finanzieri ed industriali di sinistra, il problema non sono loro (e se Berlusconi perderà le politiche, assisteremo ad un cambio di casacca di troppa altra gente); il problema sta nella gente comune che appunto si definisce "di sinistra" e che o non ha le idee chiare su cosa può essere di sinistra e cosa no, o non vigila abbastanza sulla propria idea.

E che sbaglia, accettando che dietro alle iniziative della propria politica stiano certi personaggi; come disse uno scrittore russo, al quale proponevano di entrare nel PCUS per risanarlo, "è come se mi proponessero di sposare una sifilitica per guarirla; lei resterà ammalata, mi ammalerò anch'io e faremo figli sifilitici!"

Bisogna che il "popolo di sinistra" capisca che dietro Repubblica, Micromega, i girotondi o qualsiasi altra realtà non può stare questo genere di persone; perchè alla fine è chi paga, che tiene realmente il timone. A costo di dare meno mezzi e meno visibilità alle proprie iniziative; le corporation americane finanziano gli ecologisti, gli industriali italiani finanziano la sinistra. Può funzionare? O non è solo una scorciatoia, prendere i soldi dai propri aguzzini credendo di ricevere la corda con cui strozzarli, che è in realtà un ricorrere al "lato oscuro della forza"? Facile, veloce, ma che ti porta alle sponde del Male...

Bisogna cominciare a guardare la realtà in faccia, e farsi delle domande semplici semplici ma che nessuno ha il coraggio di fare: può veramente un boiardo di Stato ex-democristiano come Prodi essere considerato il leader di uno schieramento di sinistra? Vogliamo che la sinistra italiana finisca a diventare come quella di Blair, cioè una sinistra che fa peggio della destra? La strada, se si va avanti a non chiamare le cose col loro nome, è quella. Che garanzie può dare ai lavoratori, uno che dice che il primo impegno del dopo elezioni, sarà quello di ridurre il costo del lavoro? Ma lo sappiamo, o abbiamo le fette di prosciutto sugli occhi, come si riduce il costo del lavoro? Chi fu, ad introdurre i co.co.co. e tutte le altre forme di neo-schiavismo? Berlusconi?

Ma soprattutto - e qui parlo da persona disgustata dallo spettacolo quotidiano che si svolge sotto i miei occhi - bisogna che il "popolo di sinistra" esca una buona volta dal "parco buoi". Non è concepibile, che chi ha un minimo di etica della politica - non voglio dire, di spiritualità, perchè leggendo su questo forum mi sono reso conto che è in voga l'ateismo militante! :D - porti la sua sudata acqua al mulino dei pescicani della finanza, ogni qual volta fanno ricorso al "mercato" per finanziare i loro banchetti.

L'ultima volta è stato con CDB WEB TECH, ma potrei fare un elenco infinito di situazioni (E.Biscom, Tiscali, Geox, etc. etc.) in cui la gente, gente che ha tutto da perdere in queste cose, casalinghe, operai, pensionati, è andata ai borsini come invasata per accaparrarsi questi emeriti biglietti della lotteria. Tutta gente ancora convinta, nonostante le bastonate prese, che questo sia il modo per risolvere i propri problemi. Buttarsi in Borsa forse potrà rientrare nel "materialismo storico" di Marx (non lo so, non ho studiato Marx), ma senz'altro non può assolutamente rientrare in quel concetto di "sinistra" attuale che vede come fine delle cose un mondo equo, solidale, basato sulla dignità del lavoro.

Per cui... concludendo: io allo stato attuale non mi definisco nè di destra nè di sinistra, sono stanco di entrambi, ma dico che è ora che chi si definisce di sinistra, si faccia un bell'esame di coscienza, e se davvero vuole certe cose cominci a perseguirle veramente. Perchè la mancanza di una vera opposizione morale e politica in questo Paese sta facendo dei grossi danni.
Concordo.

medicina
03-08-2005, 12:21
e con lui venga messa in ombra tutta la banda di industriali e banchieri che gli fa contorno, sarebbe


Che sono una bella minoranza in Confindustria...

Ma come si fa a indicare Ricucci fra quelli progressisti? Santo cielo... Questa compete con la diceria "Tanzi finanziatore dell'Ulivo", quando invece è stato nel 2001 fra i primi tre contributori di Berlusconi.

Il discorso sul comportamento degli imprenditori non regge nemmeno, perché non esiste un canone assoluto (né può escludere il modello cooperativo).

E perché definisce Prodi Ex-Democristiano? Lui rimane sempre democristiano, per fortuna. Nessuno va a rinnegare Moro o De Gasperi.


Per cui... concludendo: io allo stato attuale non mi definisco nè di destra nè di sinistra, sono stanco di entrambi, ma dico che è ora che chi si definisce di sinistra, si faccia un bell'esame di coscienza, e se davvero vuole certe cose cominci a perseguirle veramente. Perchè la mancanza di una vera opposizione morale e politica in questo Paese sta facendo dei grossi danni.

Non si mangia bene, quando c'è un solo ristorante.

La definizione è sbagliata di per sé, ma credo che ti stia sbagliando su molti fronti.

Heinlein
03-08-2005, 14:40
Che sono una bella minoranza in Confindustria...

Ma come si fa a indicare Ricucci fra quelli progressisti? Santo cielo... Questa compete con la diceria "Tanzi finanziatore dell'Ulivo", quando invece è stato nel 2001 fra i primi tre contributori di Berlusconi.

Il discorso sul comportamento degli imprenditori non regge nemmeno, perché non esiste un canone assoluto (né può escludere il modello cooperativo).

E perché definisce Prodi Ex-Democristiano? Lui rimane sempre democristiano, per fortuna. Nessuno va a rinnegare Moro o De Gasperi.



La definizione è sbagliata di per sé, ma credo che ti stia sbagliando su molti fronti.

No, non volevo indicare nè Ricucci nè gli altri come "progressista"; tutto il discorso è teso a dimostrare il contrario, anzi. Ma se per gli altri c'è stata una lunga storia di "fiancheggiamento" all'Ulivo, Ricucci arriva solo buon ultimo perchè è cresciuto (trad. diventato ricco) sotto Gnutti.

Tanzi... Tanzi ha finanziato praticamente tutti, il modo più pulito era attraverso la pubblicità, che ha fatto anche sui giornali di estrema sinistra. Esistono vari modi occulti o palesi con cui l'imprenditore può distribuire mance agli "amici" (che poi sono semplicemente quei politici che gli fanno favori), si va dai fondi spudoratamente neri, alla "preferenza" pubblicitaria. Ho visto le inserzioni pubblicitarie sul "Domenicale" di Dell'Utri, e mi domando con quali metodi sarà riuscito ad averle... :D

Prodi era ed è democristiano, lo sarà fino all'ultimo respiro della sua vita, esattamente come tutti gli altri ex-democristiani. Il prefisso "ex" si mette solo perchè FORMALMENTE la DC non esiste più, ma l'essere democristiano è qualcosa di molto di più della semplice iscrizione al partito, è un modo di essere per la vita, fotografato molto bene da parecchi giornalisti (al momento mi vengono in mente solo le caricature descritte in... L'ARMATA CALTAGIRONE. Ve lo ricordate, lo scandalo Caltagirone? Arcaini, Italcasse, "A Fra', che 'tte serve? Altro che Ricucci! :D )

Sul fatto che mi sbaglio... è sul discorso che chi è di sinistra deve cominciare a farlo sul serio, o sul fatto che dove c'è un ristorante solo, non si mangia molto bene?

Precisiamo; non ho proceduto "a tesi", tanto per stanare qualcuno e fare la solita polemica da forum. Se solo si fa appello ad un po' di memoria storica, o semplicemente ad un po' di Google, il pedigree di certi personaggi viene fuori tutto. Senza bisogno di inventare od esagerare niente.

E non da parte di inquinatori alla Emilio Fede, ma di giornalisti di Repubblica che sapevano fare il loro mestiere. Nonostante il retroterra economico del loro giornale, e questo va maggiormente a loro onore!

Non ho voluto innestare la solita polemica da forum; oggi ho letto qui l'ennesima, scatenata a proposito delle vittime del 2 agosto 1980, e sicuramente non voglio fare la stessa cosa. Un post mi costa anche un'ora di lavoro, buttarla per fare gazzarra non ha senso.

Se una persona viene assolta per decine di volte da certe accuse, da un punto di vista strettamente giuridico si deve dire che è innocente, ma da un punto di vista politico e morale si può e si deve dare un giudizio maggiormente articolato.

Ma anche se condannato in via definitiva, qualunque personaggio viene riabilitato sia dalla nostra esasperata tendenza all'oblìo, nonchè dal miraggio che qualunque filibustiere, se creduto in grado di creare ricchezza, è una benedizione per il Paese. Perchè si crede/spera che produrrà ricchezza per tutti. Fallace speranza!

Non si sapeva forse fin troppo bene, CHI è Berlusconi, ancora prima che venisse eletto? Nondimeno, è stato eletto. Perchè? perchè abbiamo tirato un bel colpo di spugna sulla sua biografia. Laddove non ha provevduto lui stesso ad "ingentilirla". Ad esempio; il suo divorzio: "...con la moglie Carla, l'amore si trasforma in amicizia..."... NAAAA! Come si fa a bersi certe robe? :D

Come ho detto prima, c'è stata gente in Repubblica che ha fatto e continua a fare bene il suo lavoro. Io stesso, avuta da poco l'ADSL, sto scaricando a manetta filmati strepitosi ed introvabili da Arcoiris, la TV web credo dei girotondi. Per cui quelli di Arcoiris mi potrebbero benissimo dire: "carino, tu scarichi scarichi, ma lo sai che la banda che usi per ciucciare la paga l'Ingegnere? Allora, che cosa preferisci? Fare ftp coi soldi dell'Ingegnere, oppure che noi si sia puri e duri ma senza soldi, e quindi ci tocchi andare su Geocities a fare il sito senza filmati?

Messa così, la questione mi fa dire: ma questo mito del PCI, che tutti i suoi ex iscritti vagheggiano, come faceva ad essere presente e a prendere il 30% dei voti senza una sola TV e con un solo giornale? Perchè la politica si è ridotta a quel costosissimo carosello continuo, per cui oggi abbiamo una sedicente opposizione che usa gli stessi sistemi e gli stessi mezzi della maggioranza per farsi vedere, al costo di dover stare a braccetto con gli industriali, che ora finanziano tutte le attività?

Mi ricordo di quando trent'anni fa tutte le domeniche passava il pensionato nel quartiere a portare l'Unità, e a riscuotere il contributo. Un altro pensionato si occupava, tutte le mattine, di cambiare il giornale nelle bacheche. Il Popolo poteva stare su anche una settimana, ma l'Unità era sempre fresca. Iscritti, eletti e persino scrutatori del PCI venivano munti scientificamente. E altra mungitrice eccezionale era il festival de l'Unità.

Oggi l'Unità sta su anche una settimana. Gli iscritti il giornale non lo ricevono più a casa, trovare gli scrutatori è un problema se non gli lasci tutto il compenso. E ieri sera il Festival l'ha chiuso Paolo Hendel, si entrava gratis altrimenti non ci andava nessuno.

Ma non mi voglio fissare sul PCI; posso dire le stesse cose del versante opposto; dove c'era una volta l'MSI, che adesso che è AN alle conferenze vede solo un pubblico rigorosamente impellicciato e cinicamente abbarbicato al soldo, mentre una volta c'erano dei ragazzi che per l'MSI si facevano ammazzare.

Credo che l'attuale omologazione ed appiattimento della politica e del modo di fare politica di ciò che è derivato dal PCI, e dal resto dell'opposizione, anche di destra, sia dovuto da una parte sia ad un certo rincretinimento della massa, che da alcuni decenni vuole solo messaggi di tipo mediatico, messaggi che costano perchè la grancassa mediatica costa; sia dall'altra parte ad un nascondersi di tutti noi dietro una certa ineluttabilità delle cose, che esiste in quanto ci rassegnamo ad essa, non in quanto effettivamente predestinata.

Poi dopo ognuno di noi decide per sè stesso quali sono le vere cause di questo "ammosciamento" del pubblico rispetto alla sfera del privato, ma certo siamo abbastanza nudi di fronte al fatto che ci sono tanti comportamenti individuali, piccoli e grandi, che hanno portato a tutto questo. Uno dei quali, aver accettato come "bipartisan" delle idee come quella che comunque partecipare alla girandola di Borsa è bene, che appartengono ad una concezione della vita che dovrebbe avere il suo contraltare in un'idea altrettanto forte di segno opposto. E invece l'idea forte non c'è più.

Valo
03-08-2005, 18:07
Concordo con l'analisi iniziale...

nella spasmodica ricerca di un referente 'finanziario' la sinistra negli ultimi anni si è lasciata abbagliare da certi 'personaggini' di mediocre livello, rivelatisi poi solo degli speculatori ai danni del paese e delle persone normali.

Purtroppo l'equivoco di fondo è che in Italia il mondo finanziario-speculativo e quello industriale, SALVO RARISSIME ECCEZIONI, si sovrappongono..

Manca una vera classe industriale, a favore di una "melma" di banchieri mafiosetti e pseudo-imprenditori-speculatori tra loro imparentati che compra le imprese, le tiene fino a quando fa comodo, poi le rivende guadagnandoci sopra...magari dopo aver mandato in cassa integrazione qualche dipendente.

In questo senso l'esempio di DE BENEDETTI è illuminante, ma anche dei vari COLANINNO, etc...

Purtroppo le proprietà dei mezzi di informazione sono nelle mani (oltre che del nostro Presidente del consiglio..) di questi personaggi.. VOLENTI O NOLENTI si è stati costretti a considerare come "amici" quelli che erano (finanziariamente) contro Berlusconi.. non certo che fossero migliori o più 'di sinistra' di lui..

attix
03-08-2005, 20:48
Purtroppo le proprietà dei mezzi di informazione sono nelle mani (oltre che del nostro Presidente del consiglio..) di questi personaggi.. VOLENTI O NOLENTI si è stati costretti a considerare come "amici" quelli che erano (finanziariamente) contro Berlusconi.. non certo che fossero migliori o più 'di sinistra' di lui..


Concordo, il ricorso a certi personaggi è stato, data la situazione attuale, forse,necessitato.
Ma, nel complesso, la condivisibile,lucida e spietata analisi di Heinlein mi ha molto colpito ,specie laddove coglie i sintomi inequivocabili del decadimento della politica, quella vera, che si nutre di ideali, di valori e di principi. Un decadimento di cui, forse, il berlusconismo è solo il simbolo più evidente e nocivo, ma non la causa.

Heinlein
04-08-2005, 08:53
Concordo, il ricorso a certi personaggi è stato, data la situazione attuale, forse,necessitato.
Ma, nel complesso, la condivisibile,lucida e spietata analisi di Heinlein mi ha molto colpito ,specie laddove coglie i sintomi inequivocabili del decadimento della politica, quella vera, che si nutre di ideali, di valori e di principi. Un decadimento di cui, forse, il berlusconismo è solo il simbolo più evidente e nocivo, ma non la causa.

Per l'appunto, avendolo citato in testa ieri sera sono andato a rileggermi qualche pagina di "L'ARMATA CALTAGIRONE", del giornalista Malatesta di Repubblica, libro del quale possiedo una rarissima copia personale (come la Corazzata Kotiomkin... :D); tra l'altro, noto che quando un libro scomodo è edito da Mondadori, finisce misteriosamente fuori catalogo; come già successo a "Piazza Fontana" (trovato su una bancarella, credo che lo potrei mettere da Sothebys) e "I limiti dello sviluppo" (idem con patate).

Beh, mi sono venuti in mente due ordini di considerazioni.

Il primo, metodologico. Quel libro è un ottimo esempio del migliore giornalismo d'inchiesta; cita fatti, nomi, circostanze, dipinge con efficacia il quadro d'insieme, è decisamente avvincente. Mi domando da quanto tempo non esce un libro del genere, su una grande casa editrice. Sembra che fare giornalismo d'inchiesta oggi sia appannaggio esclusivamente di Travaglio, di Report, di "quella banda di comunisti di Rai3". Oggi il giornalismo è totalmente "embedded", serve solo per fare biografie sdraiate dei potenti. Almeno, il giornalismo di grande tiratura. Vogliamo dare la colpa di questo, al controllo esercitato da Berlusconi sulla stampa e sui media? E il giornalismo d'assalto, perchè si concentra in modo monomaniacale su Berlusconi, tralasciando tutto il contorno, e dando così ragione a chi dice che questa battaglia è una battaglia politica, anzichè di verità?

Seconda considerazione. In tutto il libro si parla di democristiani, democristiani e democristiani, soltanto democristiani. I più bei nomi dell'epoca, inclusi diversi nomi che imperversano ancora sotto altre bandiere. Nel libro non si parla mai di unn qualche ruolo svolto dall'opposizione, salvo del ruolo di critico d'arte svolto da Antonello Trombadori (fissa per la quale mi ricordo veniva preso in giro non poco dai satirici). Ma dove cacchio era, l'allora PCI, quando si trattava di tirare fuori questi scandali? E di sbatterli in Parlamento con la forza del suo 26/30%? Forse mi sfugge qualcosa delle cronache dell'epoca?

Purtroppo parliamo degli anni successivi al 1973, quando - secondo le più recenti ricostruzioni dei protagonisti dell'epoca - la paura che si potessero bissare in Italia le esperience cilena e greca aveva spinto il PCI su posizioni più consociative che frontiste. Sublimate nella solidarietà nazionale al tempo del sequestro Moro. Per cui lo stesso sequestro Moro, se convalidiamo la lettura "pentagonale" dei fatti operata recentemente da Galloni (anch'essa, a beneficio unicamente di RaiNews24...), appare un atto criminoso inutile. E quindi anche la scalata elettorale del PCI nel 1975/76 appare molto ridimensionata nella portata ideologica.

La diminuita volontà del PCI di fare opposizione dura, di fronte a quegli anni 80 che vedranno sia il sacco del debito pubblico da parte della DC, dopo il crollo al 32% nelle politiche del 1983 (quando, mi ricordo, Grillo fece la scena di togliere il ritratto di De Mita dallo studio di Rai1 durante la diretta elettorale, e Vespa subito lo fermò "NONONO, lascialo stare!".., e l'astro nascente Craxi con la sua politica-spettacolo, fatta di congressi, crapule, discoteca Demichelisiana, Hotel Midas, first ladies invadenti e cafone (ah! Come non avere nostalgia delle discrete mogli dei DC! :D ) - determinerà, non essa da sola, beninteso, ma in concausa con fattori distraenti come il terrorismo - quella situazione di scollo ed abbassamento della vigilanza sulla vita democratica e sulla spesa pubblica che ci ha portato dove ben sappiamo.

La mia, beninteso, non è un'analisi scientifica, nè potrebbe esserlo così condensata, è solo un tentativo di dare una spiegazione da fuori delle cose della politica a quanto è accaduto. Per cui se tra chi legge c'è qualcuno che ne sa di più sulla storia del PCI, sarebbe apprezzabile che intervenisse qui a dire la sua.

Ma a mio avviso succede in quegli anni qualcosa di più importante e fondamentale; "è scoppiata la televisite", come titolava una copertina di Sorrisi e Canzoni. Che d'improvviso diventa la pubblicazione-icona di quegli anni. La politica diventa televisiva! Televisiva lo era sempre stata, con le Tribune di Zatterin (che ricordo con piacere, grazie anche a qualche amarcord... su Rai3... per la schiettezza e la genuinità dei protagonisti. Fanfani, Berlinguer, Almirante, sono lontani anni luce per credibilità e chiarezza dai buffoni impomatati di oggi), ma dalla metà degli anni 70 coimincia a vivere di sola TV.

Non è più possibile mandare in TV personaggi come il Ministro della Marina Mercantile Lupis, dignitoso ma icona di bruttezza maschile, in TV si va a fare i guitti e a cercare i voti con le capriole. Crolla la politica partecipata, decolla la politica in poltrona col telecomando.

La politica più costosa, quella che per essere visibile, in un panorama di saturazione pubblicitaria dei cervelli, pretende un rinfresco continuo ed assillante. Richiede, per rimanere ben presente nelle coscienze, il gigantismo estetico, la presenza costante sugli schermi, la cura della forma - anche fisica. Chi sceglie le forme dimesse ma ricche di contenuto, il fantozziano Folagra, è out e siede in un angolo.

Ecco che allora, secondo me, che possono fare ingresso nel panorama politico della sinistra, gli imprenditori, che, sdoganata la sinistra stessa grazie al consociativismo, le forniscono quelle risorse che sono necessarie al nuovo modo di fare politica.

Ripeto, la mia è un'analisi semplicistica. E' soltanto la voglia di dare una spiegazione al ribaltamento del mondo. Conosco il locale segretario dell'UGL, che mi ha detto che ogni tanto va da lui qualche comunista per un contenzioso di lavoro, siccome della CGIL non si fida più (e fanno male, aggiungo io, perchè nemmeno dei fascisti ci si può fidare più! :D ).

Nel 2001 un sindacalista CGIL della Telecom mi disse che avrebbe votato per Berlusconi, perchè con Colaninno il loro contratto era stato distrutto e non si era scioperato mai.

Ma insomma, so di aver detto un mucchio di cose opinabili, però quando sento dire queste cose, e cioè che la CGIL è sospettata di essere in combutta con i padroni, beh, una cacchio di risposta la voglio.

medicina
04-08-2005, 15:33
No, non volevo indicare nè Ricucci nè gli altri come "progressista"; tutto il discorso è teso a dimostrare il contrario, anzi. Ma se per gli altri c'è stata una lunga storia di "fiancheggiamento" all'Ulivo, Ricucci arriva solo buon ultimo perchè è cresciuto (trad. diventato ricco) sotto Gnutti.

Appunto. Non puoi dire così, non puoi parlare di fiancheggiamento in questo modo. L'Ulivo con Ricucci non c'entra nulla e tu vuoi ficcare per forza costui e quant'altro.

Citami Bazoli, citami la Coop (noto inferno dei lavoratori), l'Unipol, Profumo...


Tanzi... Tanzi ha finanziato praticamente tutti, il modo più pulito era attraverso la pubblicità, che ha fatto anche sui giornali di estrema sinistra. Esistono vari modi occulti o palesi con cui l'imprenditore può distribuire mance agli "amici" (che poi sono semplicemente quei politici che gli fanno favori), si va dai fondi spudoratamente neri, alla "preferenza" pubblicitaria. Ho visto le inserzioni pubblicitarie sul "Domenicale" di Dell'Utri, e mi domando con quali metodi sarà riuscito ad averle... :D


Semplifichi... I fatti valutabili sono quelli che seguono e non si può aggiungere altro.

"Cinque miliardi e 700 milioni per Forza Italia, solo un miliardo e 220 milioni al Comitato Rutelli. Sono i finanziamenti ricevuti durante la campagna elettorale da Berlusconi e dal leader dell'Ulivo pubblicati
domani dal quotidiano 'Milano Finanza' insieme all'elenco ufficiale dei finanziatori che per legge deve essere reso pubblico entro 90 giorni dalla loro erogazione. I contributi più consistenti arrivati nelle casse di Forza Italia provengono da tre benefattori in particolare: Bernardo Caprotti, proprietario della Esselunga (200 milioni in proprio e altri 500 attraverso la controllata Orofin), il gruppo Waste Management Italia (950 milioni) e l'imprenditore Calisto Tanzi (400 milioni)..." (Ansa, 2 luglio 2001).

La caratteristica di Tanzi, che ha costituito l'evoluzione di Parmalat dal nulla (la liquidità di un piccolo salumificio), è stata da sempre la pubblicità aggressiva (cfr. voce "Parmalat", Grande Dizionario Enciclopedico, Utet, Torino). In quest'ottica ti devi spiegare la pubblicità ovunque tu l'abbia vista.


Prodi era ed è democristiano, lo sarà fino all'ultimo respiro della sua vita, esattamente come tutti gli altri ex-democristiani. Il prefisso "ex" si mette solo perchè FORMALMENTE la DC non esiste più, ma l'essere democristiano è qualcosa di molto di più della semplice iscrizione al partito, è un modo di essere per la vita, fotografato molto bene da parecchi giornalisti (al momento mi vengono in mente solo le caricature descritte in... L'ARMATA CALTAGIRONE. Ve lo ricordate, lo scandalo Caltagirone? Arcaini, Italcasse, "A Fra', che 'tte serve? Altro che Ricucci! :D )


Queste affermazioni sono pesanti. Non puoi parlare così di un partito, un partito come quello in particolare, con centinaia di migliaia di iscritti. E' una mancanza di rispetto enorme. Come dire che Gesù è un affarista ladro.


Sul fatto che mi sbaglio... è sul discorso che chi è di sinistra deve cominciare a farlo sul serio, o sul fatto che dove c'è un ristorante solo, non si mangia molto bene?


No.


Precisiamo; non ho proceduto "a tesi", tanto per stanare qualcuno e fare la solita polemica da forum. Se solo si fa appello ad un po' di memoria storica, o semplicemente ad un po' di Google, il pedigree di certi personaggi viene fuori tutto. Senza bisogno di inventare od esagerare niente.


Puoi anche trovarti la regina Elisabetta in pose proibite in questo modo.


E non da parte di inquinatori alla Emilio Fede, ma di giornalisti di Repubblica che sapevano fare il loro mestiere. Nonostante il retroterra economico del loro giornale, e questo va maggiormente a loro onore!


Sono sicuro che avrei molto meno da ridire con pezzi fatti da giornalisti come quelli di Repubblica, li conosco...

Se una persona viene assolta per decine di volte da certe accuse, da un punto di vista strettamente giuridico si deve dire che è innocente, ma da un punto di vista politico e morale si può e si deve dare un giudizio maggiormente articolato.

Se l'assoluzione è piena, non c'è proprio nessun elemento da aggiungere.


Ma anche se condannato in via definitiva, qualunque personaggio viene riabilitato sia dalla nostra esasperata tendenza all'oblìo, nonchè dal miraggio che qualunque filibustiere, se creduto in grado di creare ricchezza, è una benedizione per il Paese. Perchè si crede/spera che produrrà ricchezza per tutti. Fallace speranza!


Io non riabilito. Anzi, di solito una condanna penale viene inflitta.


Non si sapeva forse fin troppo bene, CHI è Berlusconi, ancora prima che venisse eletto? Nondimeno, è stato eletto. Perchè? perchè abbiamo tirato un bel colpo di spugna sulla sua biografia. Laddove non ha provevduto lui stesso ad "ingentilirla". Ad esempio; il suo divorzio: "...con la moglie Carla, l'amore si trasforma in amicizia..."... NAAAA! Come si fa a bersi certe robe? :D


Non si sapeva affatto bene niente, visto che il signore in questione, senza nessuna precisazione di terzi, era libero di dirsi al TG1 di sera come "assolto sempre con formula piena". Per dirne una.


Come ho detto prima, c'è stata gente in Repubblica che ha fatto e continua a fare bene il suo lavoro. Io stesso, avuta da poco l'ADSL, sto scaricando a manetta filmati strepitosi ed introvabili da Arcoiris, la TV web credo dei girotondi. Per cui quelli di Arcoiris mi potrebbero benissimo dire: "carino, tu scarichi scarichi, ma lo sai che la banda che usi per ciucciare la paga l'Ingegnere? Allora, che cosa preferisci? Fare ftp coi soldi dell'Ingegnere, oppure che noi si sia puri e duri ma senza soldi, e quindi ci tocchi andare su Geocities a fare il sito senza filmati?


De Benedetti è stato condannato, per quel che è stato condannato, ha pagato. Fine. Tu lo vedi pronto a rifare chi sa che cosa, ad entrare in politica o chi sa che altro...


Messa così, la questione mi fa dire: ma questo mito del PCI, che tutti i suoi ex iscritti vagheggiano, come faceva ad essere presente e a prendere il 30% dei voti senza una sola TV e con un solo giornale? Perchè la politica si è


C'era Raitre e non solo un giornale. C'era stata anche un bello "spot elettorale" qualche decennio prima. Ma ci vuoi mettere per forza i soldi, immagino.

rincretinimento della massa, che da alcuni decenni vuole solo messaggi di tipo mediatico, messaggi che costano perchè la grancassa mediatica costa; sia dall'altra


Senza dubbio...

Heinlein
04-08-2005, 17:31
Appunto. Non puoi dire così, non puoi parlare di fiancheggiamento in questo modo. L'Ulivo con Ricucci non c'entra nulla e tu vuoi ficcare per forza costui e quant'altro.

Citami Bazoli, citami la Coop (noto inferno dei lavoratori), l'Unipol, Profumo...



Ripeto, le mie considerazioni sono solo pensieri in ordine sparso, suscitati dalla cronaca e ad essi legati. Non hanno nessuna pretesa di completezza o di profondità. Non sono i "concertisti" a preoccuparmi, è l'atteggiamento di chi fa riferimento agli stessi ambienti politici, che mi interessa.

De Benedetti può fare tutte le carambole finanziarie che vuole, ed uscirne pulito sia penalmente, sia di fronte alla propria coscienza. Ma chi scrive sulla carta di De Benedetti, e chi la legge, cosa pensa di fare domani? Da quello che ho letto oggi di Padellaro e di Mauro, gli equilibrismi verbali, lo scindere bizantinamente De Benedetti imprenditore da De Benedetti editore, non riescono a nascondere il disagio di chi comunque adesso si sente scoperto sul fianco.

Dopo le elezioni regionali, l'Ulivo aveva la strada spianata per le politiche del 2006; con tutte queste operazioni finanziarie, sta rimettendo in discussione una vittoria che aveva in tasca. La sta rimettendo in discussione agli occhi di chi ci credeva.

Questo, l'omologazione definitiva del background economico, è il passo conseguente al consociativismo prima e alla "cosa" dopo.

Quando ricordo il PCI che sapeva stare senza TV, sicuramente non mi riferisco a Rai 3, che già appartiene alla fase della decadenza, ma al PCI che aveva solo l'Unità contro le due reti di Bernabei.

Che cosa è intercorso, tra quei tempi e oggi?

Non sono comunista, voglio precisare. Se mi permetto di dire che un "ex" democristiano lo riconosco subito, è solo perchè in mezzo al partito ci sono stato parecchi anni, e quindi la "filigrana" dei personaggi la ricordo bene. Figuriamoci se mi metto adesso a fare il tifo per l'altra sponda del fiume. Un minimo di pudore, ci vuole.

Ma di quell'altra sponda del fiume c'è bisogno. Senza una contrapposizione onesta e VERA di maggioranza ed opposizione, senza la prospettiva realistica che chi ha governato bene rischi di andarsene a casa, la democrazia è solo quella farsa che descrive bene Massimo Fini.

Per cui, ognuno in base al suo credo politico tiri le somme che vuole. E' ora di guardare in faccia alla realtà, e dare alle cose il loro nome. A forza di allargare le maglie delle ideologie, è passato di tutto e non si capisce più niente.

Dove mi giro, vedo solo voglia di capitalismo, arrivismo, individualismo, voglia di omologarsi ad un modello vincente, che è quello della persona che vive di Borsa, di inciuci, di malaffare, di espedienti, creando ricchezza dal nulla.

Ricucci, prima che un raider, è un eroe popolare; ma mentre una volta l'eroe popolare poteva essere un bandito dai connotati anarco-pauperisti, adesso gli eroi sono i predoni della finanza.

Scherzando, ogni tanto invito provocatoriamente un mio collega che si da' delle arie di sinistra, quando tutto ha fuorchè di sinistra, a scrivere su un quadernetto quali cose di sinistra fa ogni giorno.

SaMu
04-08-2005, 20:10
Uno che si definisca "di sinistra" dovrebbe inorridire, sentendo parlare di "imprenditori di sinistra"; nell'industria non è come in agricoltura, dove gli interessi del piccolo e del grande possono trovare una collimazione per l'interesse dello stesso bene sottostante. Nell'industria ci sono necessariamente un prestatore d'opera e un datore di lavoro, i cui interessi sono inevitabilmente contrapposti.

Questa visione è semplicemente paleozoica.

LightIntoDarkness
04-08-2005, 20:33
Questa visione è semplicemente paleozoica.
wow. Ma oltre ad essere paleozoica è anche sbagliata?

SaMu
04-08-2005, 20:39
wow. Ma oltre ad essere paleozoica è anche sbagliata?

Sì, a meno che non ti chiami Carlo Marx e non vivi nel diciannovesimo secolo pensando alla Russia degli zar.

medicina
05-08-2005, 00:04
Non sono comunista, voglio precisare. Se mi permetto di dire che un "ex" democristiano lo riconosco subito, è solo perchè in mezzo al partito ci sono stato parecchi anni, e quindi la "filigrana" dei personaggi la ricordo bene. Figuriamoci se mi metto adesso a fare il tifo per l'altra sponda del fiume. Un minimo di pudore, ci vuole.


Scusa se non ti posso rispondere subito, sono impegnato a controllare varie filigrane, non vorrei che mi fosse capitata qualche banconota falsa, sai come siamo noi democristiani... :rolleyes:

Heinlein
05-08-2005, 08:29
Scusa se non ti posso rispondere subito, sono impegnato a controllare varie filigrane, non vorrei che mi fosse capitata qualche banconota falsa, sai come siamo noi democristiani... :rolleyes:

Nono, ti assicuro che le banconote sono tutte buone... :D

E' difficile spiegare, in che cosa consiste questa "filigrana". Bisogna averci vissuto insieme.

Tu vedi un attendista, uno che traccheggia, che prende tempo e si defila, e allora chiedi: "secondo te, è questo che definisce un democristiano?"
E allora rispondo: "si, anche... ma non solo... lo fanno anche gli altri... non è solo quello, è una somma di cose"

Voglio fare un esempio concreto; qualche giorno fa Berlusconi si è dato ammalato, e ha mandato Siniscalco a relazionare sul caso Fazio.

Ecco, questo è stato veramente da democristiano.

Ricorda molto, sempre a proposito di Caltagirone, quello che successe quando all'epoca ci fu da riferire in Parlamento sul quel caso; gli allora ministri Stammati e Pandolfi si diedero entrambi ammalati e mandarono i vice.

Pandolfi è perfetto, se si facesse il monumento al DC (o piuttosto la statua al Museo di Storia Naturale... :D ) , bisognerebbe dargli la sua faccia.

Ma di pari caratura ci vedrei bene un Colombo (anzi, due: sia Emilio, che cordialmente chiamavamo "il finocchiaccio", che Vittorino), un Pisanu, un Lucio Abis; che una volta l'Espresso definì "il perfetto democristiano" per via del modo di parlare che evitava con superba maestria qualsiasi sbilanciamento.

Ma secondo me la somma espressione del discorso democristiano, fu raggiunta in TV (ed ogni tanto ritorna sotto forma di Blob e simili), quando una sera Ugo Zatterin al telegiornale parlò per parecchi minuti dell'entrata in vigore della Legge Merlin, riuscendo a non menzionare di che cosa si occupava quella Legge.

Basta... mi sto commuovendo.... Sniff... sniff... che bei tempi... :D

Si stava sulle barricate, ci si combatteva ma ci rispettava, il bianco era bianco e il rosso era rosso.

Adesso... vai in Comune ad incazzarti con la giunta rossa, gli assessori sono tutta gente che stava nella DC. Scusate, ma quando giravamo insieme casa per casa per raccogliere il consenso contro il "malgoverno rosso", quando la USL 3 la chiamavate la "URSS 3", mi prendevate per il c***?

Quando il 1° agosto si è trattato di votare sulla costruzione degli ecomostri, l'unico dell'opposizione che non si è alzato, è rimasto ed anzi ha votato a favore, è stato proprio il consigliere dell'UDC, quello che fa il "pulito", fa le assemblee pubbliche, bla bla bla.

Perchè? Perchè uno dei palazzinari in questione è il padrino del locale CCD...

BLAAAAAAAH! :doh:

medicina
05-08-2005, 12:40
Nono, ti assicuro che le banconote sono tutte buone... :D

E' difficile spiegare, in che cosa consiste questa "filigrana". Bisogna averci vissuto insieme.

Tu vedi un attendista, uno che traccheggia, che prende tempo e si defila, e allora chiedi: "secondo te, è questo che definisce un democristiano?"
E allora rispondo: "si, anche... ma non solo... lo fanno anche gli altri... non è solo quello, è una somma di cose"

Voglio fare un esempio concreto; qualche giorno fa Berlusconi si è dato ammalato, e ha mandato Siniscalco a relazionare sul caso Fazio.

Ecco, questo è stato veramente da democristiano.


Scusa se ho modo di scriverti solo due righe, ma ora che sono sottoposto al carcere duro per democristiani - tanto scrupolo non è servito -, non ho molte possibilità di comunicazione, poche le ore d'aria a disposizione. Però, ci conosci, fra non molto scattera l'evasione (tranquillo, ho già corrotto i tipi che controllano la posta).

Presto potrò riabbracciare i miei figli. Abbandonati, non hanno più voglia di andare a scuola e si danno ammalati. Sai, tale padre tale figlio... Ma li capisco, pensa che volevano raccontargli la storia di quei poveracci di De Gasperi, Don Sturzo e Dosseti lì, sai che noia...

Heinlein
05-08-2005, 14:58
Scusa se ho modo di scriverti solo due righe, ma ora che sono sottoposto al carcere duro per democristiani - tanto scrupolo non è servito -, non ho molte possibilità di comunicazione, poche le ore d'aria a disposizione. Però, ci conosci, fra non molto scattera l'evasione (tranquillo, ho già corrotto i tipi che controllano la posta).

Eeeeh! :D Come la metti tragica! :D

Per beccarsi il carcere duro, bisogna essere proprio delle spine! :D

Ci finì il mio capo, in carcere... era andato a riscuotere la tangente per la costruzione dell'Interporto, usando la macchina dell'ufficio (tagliando al casello), l'autista dell'ufficio, il telefono dell'ufficio... ha fatto proprio un filotto di fesserie! :D

Il suo ex pupillo, invece, è stato più furbo: dopo la dissoluzione della DC, prima è andato nel CCD, si è fatto eleggere deputato, poi ha cambiato casacca ed è andato con Rinnovamento Italiano, facendosi eleggere senatore... una volta l'ho visto in televisione, che dai banchi dell'opposizione (ULIVO) sbraitava contro i suoi ex colleghi di partito.
Le sue due frasi più memorabili che ricordo: "pecunia non olet" e "io prendo il voto sia dalle suore, che dalle puttane!" :D

Un altro che conosco bene, andreottiano di ferro, prima è andato nell'Ulivo, è stato assessore nella giunta rossa, poi adesso ne è uscito e si è candidato nell' UDC. Quando lo incontro, gli faccio sempre: "con chi stai, oggi?" :D

Ne seguo pochi, perchè se cerco di ricostruire le strade di tutti, mi viene il torcicollo... :D


N.B Il racconto di questi pettegolezzi, pardon!, GOSSIP politici da parte mia (e ne potrei aggiungere un'infinità, purtroppo!), non ha lo scopo di fare dell'inutile e vile dileggio di quello che è un partito morto e sepolto (SI SPERA, MA PURTROPPO E' COME SPARARE A JEEG ROBOT: I COMPONENTI SI RIUNISCONO), in nome del quale nessuno si arrischierebbe a fare una difesa d'ufficio (perchè, si sa, sono sempre i morti i colpevoli).

Ha, piuttosto, lo scopo di evidenziare agli occhi di quanti hanno le fette di prosciutto sopra, e che dicono "la corruzione è a Roma... ma la provincia/la Padania/la mia terra è sana!" o "piccolo è bello" o anche "la politica fatta di persone è un'altra cosa", che ormai la puzza di m**** VONTA, come si dice, esce da un qualunque tombino del più periferico borgo, e non risparmia nessuno. E che se si vuole la politica pulita, bisogna cominciare dal terreno intorno a sè, togliendo il voto/il saluto/ogni appoggio ed indulgenza a questi camaleonti, trasformisti, OPPORTUNISTI, pretendendo sempre comportamenti coerenti e limpidi, non importa se è per l'appalto del Ponte sullo Stretto o per la costruzione di un paracarro all'angolo.

Non è la cifra, che conta, ma l'atto di rubare. Anche se è soltanto la fiducia, che viene rubata.