Andre106
29-07-2005, 23:24
Allora...visto che noto con piacere che qui si parla di tutto, mi decido a fare outing.
No, cosa avete capito, non sono gay! (l'ho scritto perchè sto leggendo il topic )
Cmq, vi spiego il mio problema, per parlarne, sentire se altri provano le stesse cose e confrontarsi sull'argomento.
Partiamo dall'inizio: maschio, 29 anni, Laureato in Scienze Motorie, Maestro di Sci, attualmente non trovo lavoro nel mio campo (sono specializzato in riabilitazione su soggetti anziani o disabili) , motivo per cui lavoro in una grande catena come addetto all'assistenza informatica, felicemente fidanzato da 7 (gulp!!) anni con una ragazza che adoro e con cui presto convolerò a giuste nozze ( lei è DottSa in Economia e dopo quelche periodo di difficoltà nel trovare lavoro [novità... :D ] ha un buon posto.)..stiamo cercando casa, appena avremo un po' di soldi ci trasferiremo.
Tutto questo lungo preambolo sulla mia vita per concludere che, tutto sommato, posso dire di essere felice, non mi manca nulla, mi accontento di quello che ho e non invidio nessuno, ben conscio che c'è chi sta molto meglio di me ma anche chi sta peggio.
Allora dove sta il problema??
Il problema è di carattere psicologico, direi...per farla breve, da un bel po' di tempo a questa parte, le mie notti sono turbate da una vera e propria ansia, che sfocia quasi in panico, poichè, proprio prima dell'addormentarsi, mi lancio in pensieri funesti sulla morte.
Cerco di spiegarmi meglio...ciò che mi turba e mi tormenta non è la morte in se' stessa, non è la paura del dolore che precede la morte o chessò io...ciò che mi terrorizza è l'idea di "lasciare" la vita così come la conosco adesso.
Scusate se sono frammentario e ripetitivo ma ho molte cose da dire e non so che forma dare ai miei pensieri..sry.
Insomma inizio a pensare al fatto che , tra spero molti anni, sarò costretto a lasciare la vita, sarò obbligato a "sparire" dalla faccia della terra, e ciò mi crea un tale stato di ansia che provo una sorta di vertigine che mi spinge, per esempio, ad alzarmi e, non so, ad accendere la TV.
Spero di essere stato chiaro...non mi spaventa il "momento della morte", mi ...direi quasi che in quei momenti mi fa "infuriare" la consapevolezza della caducità e brevità della vita, l'impossibilità di ribellarsi alla più crudele delle leggi, l'amarezza di non poter vedere cosa ci sarà nel futuro, che succederà nel mondo ecc ecc..mi trovo lì, di notte, con questa consapevolezza improvvisa come si mi si fosse accesa una lampadina, sbigottito dalla crudezza della realtà!
Posso dire di aver notato 2 cose...la prima è che mi trovo ad essere, nonostante i miei genitori siano credenti, direi sull'ateo andante, o per lo meno fortemente "scettico", forse questo non aiuta...la seconda cosa è che ho notato che queste ,..diciamo "crisi", che già mi capitavano tempo addietro, sono più frequenti proprio quando mi trovo in periodi della vita che sono più felici, questo come se in qualche modo mi rendessi conto di quanto sarà brutto lasciare tutto: vi faccio un esempio...spesso , avendo sia io che la mia ragazza delle seconde case capita che dormiamo insieme nel we...proprio sabato scorso mi trovavo con lei, mi ero alzato per bere, e mi sono soffermato a guardare la mia ragazza che dormiva, l'ho sfiorata con un bacio e ho pensato a quanto ero felice in quel momento, ma subito dopo è arrivato il solito maledetto pensiero su come avrei voluto che quel momento non finisse mai , mentre sapevo che mi sarebbe passato fra le mani cone acqua che non si può trattenere.
Devo anche dire che 2 mesi fa ho perso il mio adorato nonno materno, uomo che stimavo profondamente e con il quale ho passato buona parte della mia infanzia.
Insomma sono piuttosto stanco di avere questi brutti pensieri, e mi chiedo se anche alle altre persone capiti di avere questi spiacevoli episodi.
Non sono mai andato da uno psicologo perchè non ho mai avuto bisogno, ma mi sta venedo voglia casso :D
Cosè, sto diventando "grande" tutto d'un colpo??
Forse è del tutto normale avere questi pensieri, è che fin'ora ho sempre vissuto con la spensieratezza dei ragazzini :)
Ciao e scusate per la lunghezza, spero di non avervi turbato e vi chiedo comprensione, perchè , a parte la mia ragazza, non ho mai parlato con nessuno di queste cose, consideratelo un onore :D :D
Andrea
No, cosa avete capito, non sono gay! (l'ho scritto perchè sto leggendo il topic )
Cmq, vi spiego il mio problema, per parlarne, sentire se altri provano le stesse cose e confrontarsi sull'argomento.
Partiamo dall'inizio: maschio, 29 anni, Laureato in Scienze Motorie, Maestro di Sci, attualmente non trovo lavoro nel mio campo (sono specializzato in riabilitazione su soggetti anziani o disabili) , motivo per cui lavoro in una grande catena come addetto all'assistenza informatica, felicemente fidanzato da 7 (gulp!!) anni con una ragazza che adoro e con cui presto convolerò a giuste nozze ( lei è DottSa in Economia e dopo quelche periodo di difficoltà nel trovare lavoro [novità... :D ] ha un buon posto.)..stiamo cercando casa, appena avremo un po' di soldi ci trasferiremo.
Tutto questo lungo preambolo sulla mia vita per concludere che, tutto sommato, posso dire di essere felice, non mi manca nulla, mi accontento di quello che ho e non invidio nessuno, ben conscio che c'è chi sta molto meglio di me ma anche chi sta peggio.
Allora dove sta il problema??
Il problema è di carattere psicologico, direi...per farla breve, da un bel po' di tempo a questa parte, le mie notti sono turbate da una vera e propria ansia, che sfocia quasi in panico, poichè, proprio prima dell'addormentarsi, mi lancio in pensieri funesti sulla morte.
Cerco di spiegarmi meglio...ciò che mi turba e mi tormenta non è la morte in se' stessa, non è la paura del dolore che precede la morte o chessò io...ciò che mi terrorizza è l'idea di "lasciare" la vita così come la conosco adesso.
Scusate se sono frammentario e ripetitivo ma ho molte cose da dire e non so che forma dare ai miei pensieri..sry.
Insomma inizio a pensare al fatto che , tra spero molti anni, sarò costretto a lasciare la vita, sarò obbligato a "sparire" dalla faccia della terra, e ciò mi crea un tale stato di ansia che provo una sorta di vertigine che mi spinge, per esempio, ad alzarmi e, non so, ad accendere la TV.
Spero di essere stato chiaro...non mi spaventa il "momento della morte", mi ...direi quasi che in quei momenti mi fa "infuriare" la consapevolezza della caducità e brevità della vita, l'impossibilità di ribellarsi alla più crudele delle leggi, l'amarezza di non poter vedere cosa ci sarà nel futuro, che succederà nel mondo ecc ecc..mi trovo lì, di notte, con questa consapevolezza improvvisa come si mi si fosse accesa una lampadina, sbigottito dalla crudezza della realtà!
Posso dire di aver notato 2 cose...la prima è che mi trovo ad essere, nonostante i miei genitori siano credenti, direi sull'ateo andante, o per lo meno fortemente "scettico", forse questo non aiuta...la seconda cosa è che ho notato che queste ,..diciamo "crisi", che già mi capitavano tempo addietro, sono più frequenti proprio quando mi trovo in periodi della vita che sono più felici, questo come se in qualche modo mi rendessi conto di quanto sarà brutto lasciare tutto: vi faccio un esempio...spesso , avendo sia io che la mia ragazza delle seconde case capita che dormiamo insieme nel we...proprio sabato scorso mi trovavo con lei, mi ero alzato per bere, e mi sono soffermato a guardare la mia ragazza che dormiva, l'ho sfiorata con un bacio e ho pensato a quanto ero felice in quel momento, ma subito dopo è arrivato il solito maledetto pensiero su come avrei voluto che quel momento non finisse mai , mentre sapevo che mi sarebbe passato fra le mani cone acqua che non si può trattenere.
Devo anche dire che 2 mesi fa ho perso il mio adorato nonno materno, uomo che stimavo profondamente e con il quale ho passato buona parte della mia infanzia.
Insomma sono piuttosto stanco di avere questi brutti pensieri, e mi chiedo se anche alle altre persone capiti di avere questi spiacevoli episodi.
Non sono mai andato da uno psicologo perchè non ho mai avuto bisogno, ma mi sta venedo voglia casso :D
Cosè, sto diventando "grande" tutto d'un colpo??
Forse è del tutto normale avere questi pensieri, è che fin'ora ho sempre vissuto con la spensieratezza dei ragazzini :)
Ciao e scusate per la lunghezza, spero di non avervi turbato e vi chiedo comprensione, perchè , a parte la mia ragazza, non ho mai parlato con nessuno di queste cose, consideratelo un onore :D :D
Andrea