Teox82
13-07-2005, 21:08
RUSSIA, SPEDIZIONE SULLE TRACCE DI UN MOSTRO NASCOSTO IN UN LAGO
MOSCA - Nella remota Jakuzia, dove d'inverno si arriva fino a 70 gradi sottozero, lo chiamano "il diavolo". Abita - raccontano - le profondità del lago Labinkir. E' gigantesco. Trasuda ferocia. Può divorare con un sol boccone cani, renne, uomini. E un gruppo di biologi dell'università di Mosca, appena tornato da una spedizione in quella landa sperduta dell'estremo oriente russo, non esclude affatto che il mostro esista davvero.
"Abbiamo scandagliato il fondo del lago con un ecometro e ci siano imbattuti in lunghi oggetti vivi in movimento", ha annunciato sulle pagine della rivista 'Itoghi' la professoressa Liudmila Emilianova che ha capeggiato la spedizione. Non è ancora - ammette - una prova inconfutabile (gli "oggetti" in questione, lunghi da cinque a sette metri, potrebbero essere in teoria fitti banchi di normalissimi pesci) ma a suo giudizio è stato forse fatto "il primo passo verso una scoperta sensazionale".
La biologa moscovita considera molto credibili le numerose testimonianze degli abitanti della zona (ne ha raccolto lei stessa di prima mano una ventina) che riferiscono di incontri ravvicinati da brivido con il 'mostro di Labinkir' e in genere stanno alla larga da quello specchio d'acqua ricchissimo di pesce. "Conosco bene - sottolinea - quella gente. Sono ingenui ma non mentono". L'ha molto colpita quello che le ha riferito un pescatore "degno di fede": "Era sul lago a bordo di una barca lunga 10 metri che all'improvviso è stata sollevata in aria. Ha visto la schiena del mostro, un animale molto forte, che poi si é inabissato".
Il "diavolo" è apparso più volte anche nel lago Vorota, lontano una ventina di chilometri: forse - così si ipotizza - va avanti e indietro servendosi di una galleria sotterranea. Per la professoressa Emilianova, che si ripromette di ritornare sul posto per una continuazione delle ricerche con apparecchiature più sofisticate, in Jakuzia si parla del mostro di Labinkir dalla fine del diciannovesimo secolo: non si può quindi sospettare una furba scimmiottatura della più tarda saga scozzese con al centro Nessie, la fantomatica creatura domiciliata nel lago di Loch Ness. Non sono del resto soltanto i locali ad aver avvistato il misterioso essere: nel luglio 1953, durante lavori di prospezione, due geologi sovietici rimasero inorriditi alla vista del "mostro" che si spostava ad alta velocità nel lago e che poi si diresse minaccioso verso di loro sulla riva.
Ne scrissero in un dettagliato rapporto spedito all'Accademia delle Scienze dell'Urss. Ma di che cosa mai si tratta? in base alle testimonianze e ai dati ecometrici la professore Emilianova si chiede se per caso non ci sia in quel lago profondo una sessantina di metri (che per ragioni inspiegabili non ghiaccia del tutto nemmeno in pieno inverno) una colonia di ittiosauri e cioé di colossali pesci preistorici miracolosamente sopravvissuti all'estinzione. Di certo l'ipotesi della trovata a scopi turistici (Loch Ness attira 300.000 visitatori all'anno, con un giro d'affari di 25 milioni di sterline...) regge poco: il lago Labinkir si trova a 150 chilometri dal primo avamposto di civiltà, il villaggio di Tontor, uno dei luoghi in assoluto più freddi del pianeta. Non é collegato a strade carrabili. E' raggiungibile soltanto a cavallo, con piccoli aeroplani, l'elicottero o il fuoristrada.
(Ansa.it)
:mbe: :eek:
MOSCA - Nella remota Jakuzia, dove d'inverno si arriva fino a 70 gradi sottozero, lo chiamano "il diavolo". Abita - raccontano - le profondità del lago Labinkir. E' gigantesco. Trasuda ferocia. Può divorare con un sol boccone cani, renne, uomini. E un gruppo di biologi dell'università di Mosca, appena tornato da una spedizione in quella landa sperduta dell'estremo oriente russo, non esclude affatto che il mostro esista davvero.
"Abbiamo scandagliato il fondo del lago con un ecometro e ci siano imbattuti in lunghi oggetti vivi in movimento", ha annunciato sulle pagine della rivista 'Itoghi' la professoressa Liudmila Emilianova che ha capeggiato la spedizione. Non è ancora - ammette - una prova inconfutabile (gli "oggetti" in questione, lunghi da cinque a sette metri, potrebbero essere in teoria fitti banchi di normalissimi pesci) ma a suo giudizio è stato forse fatto "il primo passo verso una scoperta sensazionale".
La biologa moscovita considera molto credibili le numerose testimonianze degli abitanti della zona (ne ha raccolto lei stessa di prima mano una ventina) che riferiscono di incontri ravvicinati da brivido con il 'mostro di Labinkir' e in genere stanno alla larga da quello specchio d'acqua ricchissimo di pesce. "Conosco bene - sottolinea - quella gente. Sono ingenui ma non mentono". L'ha molto colpita quello che le ha riferito un pescatore "degno di fede": "Era sul lago a bordo di una barca lunga 10 metri che all'improvviso è stata sollevata in aria. Ha visto la schiena del mostro, un animale molto forte, che poi si é inabissato".
Il "diavolo" è apparso più volte anche nel lago Vorota, lontano una ventina di chilometri: forse - così si ipotizza - va avanti e indietro servendosi di una galleria sotterranea. Per la professoressa Emilianova, che si ripromette di ritornare sul posto per una continuazione delle ricerche con apparecchiature più sofisticate, in Jakuzia si parla del mostro di Labinkir dalla fine del diciannovesimo secolo: non si può quindi sospettare una furba scimmiottatura della più tarda saga scozzese con al centro Nessie, la fantomatica creatura domiciliata nel lago di Loch Ness. Non sono del resto soltanto i locali ad aver avvistato il misterioso essere: nel luglio 1953, durante lavori di prospezione, due geologi sovietici rimasero inorriditi alla vista del "mostro" che si spostava ad alta velocità nel lago e che poi si diresse minaccioso verso di loro sulla riva.
Ne scrissero in un dettagliato rapporto spedito all'Accademia delle Scienze dell'Urss. Ma di che cosa mai si tratta? in base alle testimonianze e ai dati ecometrici la professore Emilianova si chiede se per caso non ci sia in quel lago profondo una sessantina di metri (che per ragioni inspiegabili non ghiaccia del tutto nemmeno in pieno inverno) una colonia di ittiosauri e cioé di colossali pesci preistorici miracolosamente sopravvissuti all'estinzione. Di certo l'ipotesi della trovata a scopi turistici (Loch Ness attira 300.000 visitatori all'anno, con un giro d'affari di 25 milioni di sterline...) regge poco: il lago Labinkir si trova a 150 chilometri dal primo avamposto di civiltà, il villaggio di Tontor, uno dei luoghi in assoluto più freddi del pianeta. Non é collegato a strade carrabili. E' raggiungibile soltanto a cavallo, con piccoli aeroplani, l'elicottero o il fuoristrada.
(Ansa.it)
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