View Full Version : a fine estate molte aziende chiuderanno definitivamente...
sempreio
11-07-2005, 18:13
il vice presidente della regione veneta Zaia è sempre più preoccupato da quante aziende stanno chiudendo o chiuderanno nel periodo in cui solitamente i dipendenti prendono le vacanze :rolleyes: ( una vigliaccata!) il bello che gli imprenditori non fanno mai capire le reali situzioni in cui versa l' azienda e da un momento all' altro dice, ciao me ne vado ai caraibi :mbe:
ormai le liste di immigrati e anche qualche italiano che cercano lavoro sono gigantesche, ci stiamo avvicinando al punto in cui vedere barboni per strada a chiedere l' elemosina sarà la normalità.... :muro:
che schifo :muro:
Scusa se dubito delle tue visioni apocalitticche, ma a dire il vero il tasso di occupazione sta crescendo (anche se meno della riduzione di quello di disoccupazione)....
Scusa se dubito delle tue visioni apocalitticche, ma a dire il vero il tasso di occupazione sta crescendo (anche se meno della riduzione di quello di disoccupazione)....
Ancora con questa storia, perfino Fazio ha spiegato nella sua relazione quel dato.
sempreio
11-07-2005, 19:21
Scusa se dubito delle tue visioni apocalitticche, ma a dire il vero il tasso di occupazione sta crescendo (anche se meno della riduzione di quello di disoccupazione)....
ma non credo prorio sai :D e quelli che attualmente sono impiegati tremano per paura che la loro azienda delocalizzi :D
HolidayEquipe™
11-07-2005, 21:56
secondo me tralasciate un particolare...
date per scontato che occupati significhi retribuiti...spesso non è così...
Ancora con questa storia, perfino Fazio ha spiegato nella sua relazione quel dato.
Le regolarizzazioni quindi non contano come incremento della tutela dei lavoratori et similia?
sempreio
11-07-2005, 22:52
secondo me tralasciate un particolare...
date per scontato che occupati significhi retribuiti...spesso non è così...
e soprattutto basta lavorare un mese all' anno per risultare occupati :rolleyes: , le liste dei disoccupati vengono prese nell' ufficio di collocamento? ma ditemi quanti si iscrivono alle liste di collocamento? :rolleyes:
tdi150cv
11-07-2005, 23:53
ci stiamo avvicinando al punto in cui vedere barboni per strada a chiedere l' elemosina sarà la normalità.... :muro:
che schifo :muro:
Ehmmm ... se e' per questo basta passare in via indipendenza a Bologna e nell'arco di 500 metri troverai almeno 5 giovani belli in carne a chiederti :'Ciao amico ... hai qualche monetina ?'
e fidati che quelli stanno meglio di me ...
amico amico ... amico un corno ! :mad:
sempreio
11-07-2005, 23:57
Ehmmm ... se e' per questo basta passare in via indipendenza a Bologna e nell'arco di 500 metri troverai almeno 5 giovani belli in carne a chiederti :'Ciao amico ... hai qualche monetina ?'
e fidati che quelli stanno meglio di me ...
amico amico ... amico un corno ! :mad:
quelli non fanno testo, intendevo quelli che hanno voglia di lavorare ma non trovano nulla e se lo trovano è sottopagato :rolleyes:
Ehmmm ... se e' per questo basta passare in via indipendenza a Bologna e nell'arco di 500 metri troverai almeno 5 giovani belli in carne a chiederti :'Ciao amico ... hai qualche monetina ?'
e fidati che quelli stanno meglio di me ...
amico amico ... amico un corno ! :mad:
quello è uno stile di vita
Lucio Virzì
12-07-2005, 04:20
quello è uno stile di vita
No, più che altro quelle sono leggende metropolitane, banfe, a cui non crede neppure mia figlia di 7 mesi...
LuVi
RiccardoS
12-07-2005, 06:51
il vice presidente della regione veneta Zaia è sempre più preoccupato da quante aziende stanno chiudendo o chiuderanno nel periodo in cui solitamente i dipendenti prendono le vacanze :rolleyes: ( una vigliaccata!) il bello che gli imprenditori non fanno mai capire le reali situzioni in cui versa l' azienda e da un momento all' altro dice, ciao me ne vado ai caraibi :mbe:
proprio quello che è successo più e più volte a molte persone che conosco e fra le altre a mia suocera... guarda caso abito proprio in veneto. :muro:
e c'è chi ha il coraggio di dire che l'occupazione cresce! :muro: :muro:
Dal Blog di beppegrillo
L’arroganza del potere
E’ durissimo Marco Tronchetti Provera a Milano nelle sue dichiarazioni per la presentazione dei nuovi prodotti Olivetti e del rilancio del nuovo marchio. I 210 lavoratori di Agliè posti in cassa integrazione per spostare la produzione in Cina rappresentano la voce di “alcune persone insoddisfatte” a fronte di “1700 persone che lavorano nel gruppo” (tra cui suo cugino).
A seguito della riduzione drastica dello stabilimento di Agliè con la decisione di portare la produzione delle stampanti e dei registratori di cassa in Cina, la Regione Piemonte ha chiesto formalmente di sospendere la procedura di cassa integrazione straordinaria a Marco Tronchetti.
La Fiom ha dichiarato per voce di Federico Bellono:
“Marco Tronchetti Provera sta proseguendo con impegno il lavoro di distruzione industriale…
Marco Tronchetti Provera ha dato un saggio del suo proverbiale stile riservando poche e sprezzanti parole a chi cerca di difendere il proprio lavoro con dignità; era scritto su tutti i giornali, quasi nessuno, tra politici ed esponenti delle istituzioni, si è scandalizzato: non è un buon segno”.
Loro no, ma io sì che mi scandalizzo.
E mi scandalizzo perché esistono ancora personaggi così.
Faccia molta attenzione perché in Italia ci sono milioni di persone insoddisfatte di lei, caro Tronchetto dell’infelicità.
il vice presidente della regione veneta Zaia è sempre più preoccupato da quante aziende stanno chiudendo o chiuderanno nel periodo in cui solitamente i dipendenti prendono le vacanze
...
Lo dicono anche qui da me, sopratutto nell'ambiente dei grossisti di abbigliamento e nel settore orafo.
:(
Ciao
Federico
tdi150cv
12-07-2005, 08:02
No, più che altro quelle sono leggende metropolitane, banfe, a cui non crede neppure mia figlia di 7 mesi...
LuVi
Domanda ...
capisco che vivrai in un mondo a parte , ma a tal punto mi pare un po' troppo ...
tdi150cv
12-07-2005, 08:02
quello è uno stile di vita
scusa ? Quale che Virzi dice non esistere ed essere solo una leggenda metropolitana ? :rotfl:
Heinlein
12-07-2005, 09:00
Scusa se dubito delle tue visioni apocalitticche, ma a dire il vero il tasso di occupazione sta crescendo (anche se meno della riduzione di quello di disoccupazione)....
Si, ma quelli che si perdono sono posti "buoni", cioè a tempo indeterminato, gente che può prendere un mutuo, acquistare a rate, sposarsi, fare figli, fare progetti a lunga scadenza... e quelli che si guadagnano sono posti da precario, con due in casa non fai uno stipendio tradizionale, non puoi sposarti, non puoi fare figli, non puoi comprare la casa, non puoi fare nessun progetto e ti ritrovi a campare sulla pensione dei genitori e a casa loro. Ve lo ricordate "W GLI SPOSI!" su rai3?
La disoccupazione in USA la tengono bassa considerando occupato anche chi ha lavorato un mese nell'anno... se fanno così anche in Italia, ci credo che il dato è basso!
Scusa se dubito delle tue visioni apocalitticche, ma a dire il vero il tasso di occupazione sta crescendo (anche se meno della riduzione di quello di disoccupazione)....
Certo certo, un interinale che cambia 5 lavori all'anno è conteggiato come 5 nuovi lavoratori, non ci crede neanche + Maroni quando da quei dati. :read:
Swisström
12-07-2005, 10:22
il vice presidente della regione veneta Zaia è sempre più preoccupato da quante aziende stanno chiudendo o chiuderanno nel periodo in cui solitamente i dipendenti prendono le vacanze :rolleyes: ( una vigliaccata!) il bello che gli imprenditori non fanno mai capire le reali situzioni in cui versa l' azienda e da un momento all' altro dice, ciao me ne vado ai caraibi :mbe:
ormai le liste di immigrati e anche qualche italiano che cercano lavoro sono gigantesche, ci stiamo avvicinando al punto in cui vedere barboni per strada a chiedere l' elemosina sarà la normalità.... :muro:
che schifo :muro:
e la colpa sarebbe dei datori di lavoro ? :mbe:
mica cosi semplice
La disoccupazione in USA la tengono bassa considerando occupato anche chi ha lavorato un mese nell'anno... se fanno così anche in Italia, ci credo che il dato è basso!
Io ho sempre parlato del tasso di occupazione che è cresciuto, tu lo stai confondendo con quello (e con i metodi di calcolo) di disoccupazione.
Certo certo, un interinale che cambia 5 lavori all'anno è conteggiato come 5 nuovi lavoratori, non ci crede neanche + Maroni quando da quei dati. :read:
Come credi..io posso solo dirti la mia esperienza: lunedì mattina in Adecco per un lavoro estivo e lunedì pomeriggio mi hanno richiamato con il lavoro già trovato (con richiesta esplicita di valutare di proseguire oltre l'estate, durante l'anno accademico). E non è che io abbia sfruttato conoscienze particolari...e c'hanno messo così tanto perchè le altre proposte erano tutte "scopo assunzione"..per cui non mi si raccontino troppe storielle: se si ha voglia di sbattersi il lavoro si trova.
Quindi scusa se diffido dalle visioni apocalittiche presentate nel 3d..
e la colpa sarebbe dei datori di lavoro ? :mbe:
mica cosi semplice
Se l'imprenditore chiude tra il chiaro e lo scuro senza che nessuno sappia niente fino al rientro dalle ferie, qualche piccola colpa forse ce l'ha anche l'imprenditore.
Se l'imprenditore chiude tra il chiaro e lo scuro senza che nessuno sappia niente fino al rientro dalle ferie, qualche piccola colpa forse ce l'ha anche l'imprenditore.
Si ma l'imprenditore agisce così per colpa dello Stato, che ruba e basta. Dunque è ancora colpa del sistema italiano. Fanno bene ad andarsene gli imprenditori.
Si ma l'imprenditore agisce così per colpa dello Stato, che ruba e basta. Dunque è ancora colpa del sistema italiano. Fanno bene ad andarsene gli imprenditori.
L'imprenditore chiude di nascosto e sbaracca tra il lusco ed il trusco perche' e' disonesto.
Come credi..io posso solo dirti la mia esperienza: lunedì mattina in Adecco per un lavoro estivo e lunedì pomeriggio mi hanno richiamato con il lavoro già trovato (con richiesta esplicita di valutare di proseguire oltre l'estate, durante l'anno accademico). E non è che io abbia sfruttato conoscienze particolari...e c'hanno messo così tanto perchè le altre proposte erano tutte "scopo assunzione"..per cui non mi si raccontino troppe storielle: se si ha voglia di sbattersi il lavoro si trova.
Quindi scusa se diffido dalle visioni apocalittiche presentate nel 3d..
il problema non è trovare lavoro, ma trovare un lavoro che non sia precario, a termine.
Lavorare in questo modo implica una serie di enormi difficoltà per il lavoratore, senza diritti, senza possibilità di difendersi, senza poter avere possibilità di progetti a medio e lungo termine, sottomesso ai ricatti e alle minacce delle aziende.E nonostante queste leggi del lavoro tutte a loro favore (grazie di cuore ai giuristi che le hanno elaborate, servi degli industriali) le aziende delocalizzano, chiudono, sono in crisi: non pensi che ci siano carenze di investimenti, progetti, intelligenza?perchè in italia paghiamo così tanto rispetto ad altri paesi teoricamente a noi vicini come strutture economiche?
...
Come credi..io posso solo dirti la mia esperienza: lunedì mattina in Adecco per un lavoro estivo e lunedì pomeriggio mi hanno richiamato con il lavoro già trovato (con richiesta esplicita di valutare di proseguire oltre l'estate, durante l'anno accademico).
Non la chiamerei una esperienza molto significativa.
Visto il nome della società, mi immagino il tipo di lavoro, la retribuzione, le trattenute del procacciatore, i contributi pagati, e le prospettive REALI a lungo termine.
Un conto è poi se si cerca un "lavoro" per sport o per arrotondare qualcosa in estate; e ben diverso è il caso comunissimo per la maggior parte della gente che CI DEVE VIVERE con quel lavoro.
Ciao
Federico
Amu_rg550
12-07-2005, 11:54
No, più che altro quelle sono leggende metropolitane, banfe, a cui non crede neppure mia figlia di 7 mesi...
LuVi
Domanda ... capisco che vivrai in un mondo a parte , ma a tal punto mi pare un po' troppo ...
scusa ? Quale che Virzi dice non esistere ed essere solo una leggenda metropolitana ? :rotfl:
sinceramente io e tatrat4d ci siamo stufati.
sempre le solite persone, ma tu guarda che incredibile coincidenza, che finiscono per usare ogni minimo pretesto per beccarsi e mandarsela a dire.
vi è stato chiesto di ignorarvi, siete stati già avvisati in ogni modo, c'è un thread in rilievo che parla chiaro. c'è anche una funzione che si chiama ignore list: questo è il caso tipico in cui usarla, non altri.
i moderatori non sono qui per stare dietro alle vostre beghe ed a i vostri umori, se l'unico modo che ci lasciate per costringervi ad evitarvi reciprocamente è la sanzione discipilinare, che sanzione sia.
tdi150vd: eri già stato ripreso ed ammonito da me per questo: 5 giorni di sospensione
lucio virzi: non eri ancora ammonito, adesso lo sei.
è chiaro che non vi sopportate, è chiaro che vi divertite a punzecchiarvi.
è altresi chiaro, per vostra sfortuna, che la nostra pazienza è finita da un pezzo.
il problema non è trovare lavoro, ma trovare un lavoro che non sia precario, a termine.
Consenti che lavorare è meglio che non lavorare?
Il sistema del posto a vita non funziona più da nessuna parte..se licenziano pure in Giappone (patria della "vita per l'azienda") vuol dire che quel modello non funzionava. Bisogna trovare un nuovo modello..e l'unico che funzioni bene sotto questo ambito è quello USA (esemplificando: vengo licenziato oggi->domani trovo un altro lavoro).
Non la chiamerei una esperienza molto significativa.
Visto il nome della società, mi immagino il tipo di lavoro, la retribuzione, le trattenute del procacciatore, i contributi pagati, e le prospettive REALI a lungo termine.
Il mio salario deve essere pari a quello dei dipendendi dell'azienda, i costi per Adecco sono a carico totale dell'azienda. Quanto alle prospettive: se lavori bene l'azienda ti assume direttamente...per cui non vedo questa grande differenza.
Un conto è poi se si cerca un "lavoro" per sport o per arrotondare qualcosa in estate; e ben diverso è il caso comunissimo per la maggior parte della gente che CI DEVE VIVERE con quel lavoro.
Se ci devi vivere forse è meglio che lavorare che non lavorare..o mi sbaglio? Il posto a vita non c'è più..prima lo si capisce e ci si adegua meglio è per tutti.
Se poi vogliamo parlare dei problemi previdenziali (in parte risolti con la riforma del TfR) e di quelli creditizi (problemi di accesso al credito) va bene.
MarColas
12-07-2005, 12:03
Non la chiamerei una esperienza molto significativa.
Visto il nome della società, mi immagino il tipo di lavoro, la retribuzione, le trattenute del procacciatore, i contributi pagati, e le prospettive REALI a lungo termine.
Un conto è poi se si cerca un "lavoro" per sport o per arrotondare qualcosa in estate; e ben diverso è il caso comunissimo per la maggior parte della gente che CI DEVE VIVERE con quel lavoro.
Ciao
Federico
E comunque stiamo parlando di Bergamo, una realtà in cui il lavoro non manca nella stessa misura che altrove.
Al sud puoi anche registrarti all'Adecco, ma la musica è ben diversa.
X Zebiwe,
ok quando dici che "lavorare è meglio che non lavorare", e che il posto a vita va sparendo, però ti faccio presente che il Italia tutto il sistema di credito è basato sul "posto a vita", e, a meno che tu non abbia notevoli capitali per i quali te ne freghi del credito, la cosa ti pesa, e non poco, considera l'acquisto di una casa, o anche soltanto il dover cambiare l'auto, magari per motivi forzati, se non hai un posto "più che fisso" banche e finanziarie manco ti guardano in faccia!
Forse qualcosa si sta muovendo adesso, ma soltanto perchè oramai la fetta di precari si è notevolmente allargata e gli istituti di credito si accorgono di perdere una notevole quota rispetto a quando gli stessi precari erano un'esigua minoranza, hanno scoperto comunque che spesso il lavoratore precario comunque in qualche modo si arrangia, magari appoggiandosi ai risparmi dei genitori anzichè rivolgersi a loro, comunque questo tipo di attenzioni mi sembra che siano ancora una rarità.
La colpa non è comunque soltanto di questi istituti, ma di tutto il sistema che ha interpretato la flessibilità del lavoro a senso unico, mirando soltanto a favorire la parte del datore di lavoro, questo è il vero problema!
sempreio
12-07-2005, 12:22
e la colpa sarebbe dei datori di lavoro ? :mbe:
mica cosi semplice
be colpe ne hanno pure loro che non avvertono della reale situazione economica in cui versa l' azienda, non preparandoli in modo adeguato all' imminente licenziamento, c' è gente che deve pagare mutui, i figli da mandare a scuola, tasse tasse tasse :muro: :rolleyes:
se chiudono però non è colpa loro, anche loro stanno sotto le regole del mercato libero e globalizzato, almeno che non ti chiami ricucci e tronchetti provera e allora puoi fare tutto........
sempreio
12-07-2005, 12:25
Lo dicono anche qui da me, sopratutto nell'ambiente dei grossisti di abbigliamento e nel settore orafo.
:(
Ciao
Federico
be il settore orafo e ormai..... :rolleyes: , i grossisti di abbigliamento se la passano e se la passeranno ancora bene con i dazi fino al 2007 e l' importazione cinese
sempreio
12-07-2005, 12:30
X Zebiwe,
ok quando dici che "lavorare è meglio che non lavorare", e che il posto a vita va sparendo, però ti faccio presente che il Italia tutto il sistema di credito è basato sul "posto a vita", e, a meno che tu non abbia notevoli capitali per i quali te ne freghi del credito, la cosa ti pesa, e non poco, considera l'acquisto di una casa, o anche soltanto il dover cambiare l'auto, magari per motivi forzati, se non hai un posto "più che fisso" banche e finanziarie manco ti guardano in faccia!
Forse qualcosa si sta muovendo adesso, ma soltanto perchè oramai la fetta di precari si è notevolmente allargata e gli istituti di credito si accorgono di perdere una notevole quota rispetto a quando gli stessi precari erano un'esigua minoranza, hanno scoperto comunque che spesso il lavoratore precario comunque in qualche modo si arrangia, magari appoggiandosi ai risparmi dei genitori anzichè rivolgersi a loro, comunque questo tipo di attenzioni mi sembra che siano ancora una rarità.
La colpa non è comunque soltanto di questi istituti, ma di tutto il sistema che ha interpretato la flessibilità del lavoro a senso unico, mirando soltanto a favorire la parte del datore di lavoro, questo è il vero problema!
io non ho ancora capito a cosa serve chidere un prestito, se non hai buone entrate per poterlo ripagare... che devi fare salti mortali per estinguerlo?, ma dai...
X Zebiwe,
ok quando dici che "lavorare è meglio che non lavorare", e che il posto a vita va sparendo, però ti faccio presente che il Italia tutto il sistema di credito è basato sul "posto a vita", e, a meno che tu non abbia notevoli capitali per i quali te ne freghi del credito, la cosa ti pesa, e non poco, considera l'acquisto di una casa, o anche soltanto il dover cambiare l'auto, magari per motivi forzati, se non hai un posto "più che fisso" banche e finanziarie manco ti guardano in faccia!
Su questo punto concordo..e infatti avevo detto che l'accesso al credito è uno dei temi su cui riflettere ;)
Si ma l'imprenditore agisce così per colpa dello Stato, che ruba e basta. Dunque è ancora colpa del sistema italiano. Fanno bene ad andarsene gli imprenditori.
Di sicuro lo stato ha le sue colpe, ma fidati che una buona fetta del problema è anche dell'imprenditore, che nei tempi d'oro passati del nord-est, quando gli introiti erano ghiotti, per non intaccare il capitale guadagnato non ha investito. Parlo per esperienza personale in svariate piccole imprese:
investimenti in personale pari a zero, idem per la formazione degli operai, idem per i macchinari, logistica, informatica ecc...
E la risposta era sempre la stessa: non ci sono soldi, costa troppo.
Ma stranamente, forse dal cappello magico, sbucavano i soldi per: Macchinone da sborone, casa al mare, 3-4 bei viaggi di relax all'anno....
Non mi si venga a dire che le piccole imprese non avevano i soldi e le capacità per stare al passo coi tempi, ho vissuto in prima persona questi problemi più di una volta e parlo con cognizione di causa, semplicemente non si è voluto affrontarli (imho per mentalità soprattutto).
Perchè spendere soldi in innovazione e logistica erano "soldi buttati via", visto e considerato che comunque "si può/poteva fare anche senza" (tribolando il triplo e con il doppio del tempo).
Manca la mentalità e la visione a lungo termine, ma oramai è tardi per piangere.
io non ho ancora capito a cosa serve chidere un prestito, se non hai buone entrate per poterlo ripagare... che devi fare salti mortali per estinguerlo?, ma dai...
Come "a cosa serve", secondo te uno che ha la macchina che non gli va più, deve comunque averla per andare a lavorare e non ha sufficienti soldi per acquistarne nemmeno una usata, cosa fa, si spara? O ppure chiede i soldi a paparino e mammina? Magari a 40 anni?
Forse tu con "prestito" intendi i 1000 euro o più al mese (e...il resto mancia!) di rata per finanziare un Cayenne, ma ci sono persone che si accontenterebbero di finanziare anche solo poche migliaia di euro con rate da magari 100 euro o poco più al mese per un catorcio da usare per poter spostarsi, ma dai tu.... ;)
Ti faccio poi presente che c'è gente che lavora con contratti a termine, magari contratti di collaborazione o con lavori interinali, queste persone pur lavorando magari da anni in modo praticamente continuativo ed avendo la capacità di fatto di pagarsi delle rate nello stesso modo di un lavoratore a tempo indeterminato che percepisce lo stesso stipendio, se vanno a chiedere anche un prestito per un telefonino da 20 euro per dieci mesi (tanto per fare un esempio molto minimo) gli ridono in faccia perchè la loro occupazione non è a tempo indeterminato! :rolleyes:
Torno a ripeterti "..ma dai tu..." ;)
Su questo punto concordo..e infatti avevo detto che l'accesso al credito è uno dei temi su cui riflettere ;)
Però è uno dei punti chiave di queste problematiche, specialmente nell'ottica delle famiglie, dove una coppia vorrebbe farsi magari due progetti (figli, casa, ecc), mi sembra che in altri paesi sia sì stato introdotto un sistema di lavoro più flessibile, però in modo più equilibrato, ma come al solito qua in... "Little Italy" facciamo le cose alla ca**o! :rolleyes:
Ciao :)
...
Il mio salario deve essere pari a quello dei dipendendi dell'azienda, i costi per Adecco sono a carico totale dell'azienda.
Quanto alle prospettive: se lavori bene l'azienda ti assume direttamente...per cui non vedo questa grande differenza.
Sarò prevenuto, ma mi sembra tutto troppo patinato.
O almeno non ho mai sentito nessuno prima d'ora che spuntasse condizioni così favorevoli.
Se ci devi vivere forse è meglio che lavorare che non lavorare..o mi sbaglio?
E' evidente.
Non dimentichiamo però che buona parte dei contratti a termine NON danno uno stipendio in grado di essere realmente autosufficienti.
Se poi vogliamo parlare dei problemi previdenziali (in parte risolti con la riforma del TfR) e di quelli creditizi (problemi di accesso al credito) va bene.
Dovrebbero essere problemi trattati di pari passo, e non, come qualcuno ha fatto già notare, solo risolti per i datori di lavoro.
Ciao
Federico
Come "a cosa serve", secondo te uno che ha la macchina che non gli va più, deve comunque averla per andare a lavorare e non ha sufficienti soldi per acquistarne nemmeno una usata, cosa fa, si spara? O ppure chiede i soldi a paparino e mammina? Magari a 40 anni?
...
In effetti stai ben inquadrando il problema da una prospettiva che molti giovani non hanno e non riescono a comprendere.
Un ragazzo che abita ancora con i suoi probabilmente è in grado di accettare e tirare avanti con un qualsiasi lavoro interinale e/p a tempo determinato. Perchè non ha spese fisse, e se un mese guadagna di meno o non lavora, semplicemente riduce le proprie pretese, gli acquisti e le uscite con amici e fidanzata.
Un adulto con famiglia NO. Egli ha spese fisse non comprimibili, quali mutuo, tasse, illuminazione, acqua ecc. per non parlare magari se ha anche dei bambini.
In questo secondo caso, la lode della flessibilità va a farsi benedire.
Ciao
Federico
In effetti stai ben inquadrando il problema da una prospettiva che molti giovani non hanno e non riescono a comprendere.
Un ragazzo che abita ancora con i suoi probabilmente è in grado di accettare e tirare avanti con un qualsiasi lavoro interinale e/p a tempo determinato. Perchè non ha spese fisse, e se un mese guadagna di meno o non lavora, semplicemente riduce le proprie pretese, gli acquisti e le uscite con amici e fidanzata.
Un adulto con famiglia NO. Egli ha spese fisse non comprimibili, quali mutuo, tasse, illuminazione, acqua ecc. per non parlare magari se ha anche dei bambini.
In questo secondo caso, la lode della flessibilità va a farsi benedire.
Ciao
Federico
Esatto Flisi, in più si può dire che se in tempi per dire... "arcaici" ad un certo punto della vita erano i figli a mantenere i genitori anziani, adesso spesso (troppo spesso!) si rischia che il genitore già anziano e dopo una vita di lavoro debba mantenere o comunque dare una mano ai figli già grandi!
Cioè, non si pretende che tutti i figli siano in grado di mantenere i genitori quando sono anziani (parlo per il fattore economico, altro discorso se i genitori hanno altri generi di bisogni dove penso sia scontato che un figlio si presti per aiutarli), sperando ovviamente che gli stessi genitori abbiano almeno una pensione decente (ma... questo è un'altro argomento!), ma che una persona quando incomincia a superare la trentina di anni abbia la capacità di essere economicamente indipendente, cosa che molto spesso con questa situazione di "lavoro flessibile", pur lavorando, non riesce ad ottenere! :boh:
E, rimarco, il problema è proprio questo, quando la persona pur lavorando non riesce però a essere indipendente economicamente, parlando di una persona che si accontenta ovviamente, che se è vero che l'Italia è la patria di coloro che vogliono apparire ad ogni costo, c'è anche una buona parte che si accontenterebbe di avere una situazione lavorativa/economica che la facesse vivere dignitosamente senza dipendere da nessuno.
Ciao
..
ma che una persona quando incomincia a superare la trentina di anni abbia la capacità di essere economicamente indipendente, cosa che molto spesso con questa situazione di "lavoro flessibile", pur lavorando, non riesce ad ottenere! :boh:
E, rimarco, il problema è proprio questo, quando la persona pur lavorando non riesce però a essere indipendente economicamente, parlando di una persona che si accontenta ovviamente, che se è vero che l'Italia è la patria di coloro che vogliono apparire ad ogni costo, c'è anche una buona parte che si accontenterebbe di avere una situazione lavorativa/economica che la facesse vivere dignitosamente senza dipendere da nessuno.
Ciao
Siamo in sintonia.
E stai descrivendo anche la mia situazione.
Ciao
Federico
Siamo in sintonia.
E stai descrivendo anche la mia situazione.
Ciao
Federico
E anche la mia Flisi (e nota che io ho 40 anni)! :(
Cosa vuoi fare... :)
Per aggiungere qualcosa però, uscendo per un attimo dal discorso economico del lavoratore e andando sul discorso "aziende", devo dire che negli oltre due anni che ho fatto e sto facendo da lavoratore precario, ho avuto modo di vedere una mentalità in molte aziende private che non avrei mai pensato (io prima avevo fatto quasi 15 anni come rappresentante e funzionario commerciale), e cioè una meritocrazia quasi inesistente, gente che aveva posti di responsabilità più per leccaculismo (per i mod, concedetemi il termine! :D ) e gente capace relegata in posti "minori" e demotivata perchè non faceva parte della corte di qualche "reuccio locale", quei pochi corsi formativi fatti fare a gente che non gli fregava niente di farli, ma che faceva parte sempre delle stesse corti, magari tornavano dagli stessi corsi sapendo niente più di prima in quanto erano interpretati soltanto per conoscere "la fauna femminile serale locale" (non che si sia niente di male, intendiamoci! ;) ...però sarebbe utile fare questo ma pensare anche ad assimilare quello che il corso dovrebbe insegnarti, dopo tutto non sei in vacanza e se l'azienda va bene anche te dovresti star meglio e avere più sicurezza del tuo posto di lavoro, oltre che acquisire una tua maggior professionalità, che ti potrebbe essere utile anche se dovessi cambiare azienda!).
E poi queste aziende chiudono o si lamentano che vanno male, ma io non so neppure come fanno a rimanere aperte.... :rolleyes:
Intendiamoci, non sono tutte così, però in una buona parte c'è questa mentalità clientelare tipicamente italiota!
Per aggiungere qualcosa però
....
devo dire che negli oltre due anni che ho fatto e sto facendo da lavoratore precario, ho avuto modo di vedere una mentalità in molte aziende private che non avrei mai pensato .... e cioè una meritocrazia quasi inesistente, gente che aveva posti di responsabilità più per leccaculismo (per i mod, concedetemi il termine! :D ) e gente capace relegata in posti "minori" e demotivata perchè non faceva parte della corte di qualche "reuccio locale", quei pochi corsi formativi fatti fare a gente che non gli fregava niente di farli, ma che faceva parte sempre delle stesse corti, magari tornavano dagli stessi corsi sapendo niente più di prima in quanto erano interpretati soltanto per conoscere "la fauna femminile serale locale" (non che si sia niente di male, intendiamoci! ;) ...però sarebbe utile fare questo ma pensare anche ad assimilare quello che il corso dovrebbe insegnarti...
E poi queste aziende chiudono o si lamentano che vanno male, ma io non so neppure come fanno a rimanere aperte.... :rolleyes:
Intendiamoci, non sono tutte così, però in una buona parte c'è questa mentalità clientelare tipicamente italiota!
Hai tracciato un affresco ben poco lusinghiero di parecchie realtà italiane, purtroppo reale perchhè basato su fatti vissuti e non solo sul sentito dire.
E per la mia limitata esperienza non posso che confermare ciò che tu descrivi.
Aggiungo solo un punto: dipendenti che si raccomandano al dirigente di turno pur di poter andare ai corsi di formazione, non per volontà di aggiornarsi o migliorarsi, ma solo perchè la loro frequenza porta un adeguamento economico, anche se non si è imparato nulla.
Di norma i più motivati ad aggiornarsi sono i giovani, ma ahimè sono anche quelli che hanno minor voce in capitolo.
Così ad esempio ad un corso sulla sicurezza di rete può capitare che ci vada un dipendente "anziano" senza alcun titolo di studio (che nel CED si occupa di formattare pc e installare al più Office e la posta) piuttosto che un giovane laureato.
Ciao
Federico
sempreio
12-07-2005, 14:44
E anche la mia Flisi (e nota che io ho 40 anni)! :(
Cosa vuoi fare... :)
Per aggiungere qualcosa però, uscendo per un attimo dal discorso economico del lavoratore e andando sul discorso "aziende", devo dire che negli oltre due anni che ho fatto e sto facendo da lavoratore precario, ho avuto modo di vedere una mentalità in molte aziende private che non avrei mai pensato (io prima avevo fatto quasi 15 anni come rappresentante e funzionario commerciale), e cioè una meritocrazia quasi inesistente, gente che aveva posti di responsabilità più per leccaculismo (per i mod, concedetemi il termine! :D ) e gente capace relegata in posti "minori" e demotivata perchè non faceva parte della corte di qualche "reuccio locale", quei pochi corsi formativi fatti fare a gente che non gli fregava niente di farli, ma che faceva parte sempre delle stesse corti, magari tornavano dagli stessi corsi sapendo niente più di prima in quanto erano interpretati soltanto per conoscere "la fauna femminile serale locale" (non che si sia niente di male, intendiamoci! ;) ...però sarebbe utile fare questo ma pensare anche ad assimilare quello che il corso dovrebbe insegnarti, dopo tutto non sei in vacanza e se l'azienda va bene anche te dovresti star meglio e avere più sicurezza del tuo posto di lavoro, oltre che acquisire una tua maggior professionalità, che ti potrebbe essere utile anche se dovessi cambiare azienda!).
E poi queste aziende chiudono o si lamentano che vanno male, ma io non so neppure come fanno a rimanere aperte.... :rolleyes:
Intendiamoci, non sono tutte così, però in una buona parte c'è questa mentalità clientelare tipicamente italiota!
off-topic, scusa perchè non rientri nel mondo della rappresentanza, è l' unico settore ancora dove la crisi si fa sentire meno..
*sasha ITALIA*
12-07-2005, 14:45
EDITIAMO che qualcuno non apprezza l'umorismo :D
E anche la mia Flisi (e nota che io ho 40 anni)! :(
Cosa vuoi fare... :)
Per aggiungere qualcosa però, uscendo per un attimo dal discorso economico del lavoratore e andando sul discorso "aziende", devo dire che negli oltre due anni che ho fatto e sto facendo da lavoratore precario, ho avuto modo di vedere una mentalità in molte aziende private che non avrei mai pensato (io prima avevo fatto quasi 15 anni come rappresentante e funzionario commerciale), e cioè una meritocrazia quasi inesistente, gente che aveva posti di responsabilità più per leccaculismo (per i mod, concedetemi il termine! :D ) e gente capace relegata in posti "minori" e demotivata perchè non faceva parte della corte di qualche "reuccio locale", quei pochi corsi formativi fatti fare a gente che non gli fregava niente di farli, ma che faceva parte sempre delle stesse corti, magari tornavano dagli stessi corsi sapendo niente più di prima in quanto erano interpretati soltanto per conoscere "la fauna femminile serale locale" (non che si sia niente di male, intendiamoci! ;) ...però sarebbe utile fare questo ma pensare anche ad assimilare quello che il corso dovrebbe insegnarti, dopo tutto non sei in vacanza e se l'azienda va bene anche te dovresti star meglio e avere più sicurezza del tuo posto di lavoro, oltre che acquisire una tua maggior professionalità, che ti potrebbe essere utile anche se dovessi cambiare azienda!).
E poi queste aziende chiudono o si lamentano che vanno male, ma io non so neppure come fanno a rimanere aperte.... :rolleyes:
Intendiamoci, non sono tutte così, però in una buona parte c'è questa mentalità clientelare tipicamente italiota!
Più o meno quello che affermavo io qualche post addietro. Aziende con un potenziale alle spalle ce ne sarebbero, il problema è che vengono gestite come le botteghe artigiane di 40 anni fa.
sempreio
12-07-2005, 15:04
EDITIAMO che qualcuno non apprezza l'umorismo :D
e no, adesso vogliamo sapere che cosa avevi scritto :sofico:
Zebiwe come fai a tenere gli occhi chiusi dinanzi a quello che sta accadendo, per me rimane un mistero.
Zebiwe come fai a tenere gli occhi chiusi dinanzi a quello che sta accadendo, per me rimane un mistero.
Non credo che tenga gli occhi chiusi, lui come altri.
Considera che la giovane età limita intanto le esperienze lavorative significative.
Unisci al fatto, valevole per tutti, che se uno non vive certe situazioni di persona non si rende conto di certe problematiche.
Chiudi il cerchio con le novelle che spesso ci propinano i mezzi di informazione, per i quali tutto va bene (oppure quando gli fa comodo lanciano allarmi a più non posso), ed il gioco è fatto.
Ciao
Federico
sbomberino
12-07-2005, 20:35
mah.. quando i nostri cari imprenditori trapiantano fabbriche in Cina allora tutto bene... Mettono in cassa integrazione o in mobilità i dipendenti e di fatto li "accollano" allo stato... che sia un problema della collettività! Io me ne vado in Romania...
quando invece i prodotti ce li rivendono direttamente i cinesei, allora sono cattivi e ci mettono in ginocchio l'economia...
il discorso non mi torna...
Sul fatto che il lavoro a tempo determinato sia la soluzione e che il posto fisso ormai non funziona più, non sono d'accordo.
Io lo vivo come l'ennesimo passo verso l'annientamento dei diritti dei lavoratori a vantaggio della regola del "profitto col minimo costo".
Provate a dire qualcosa quando vi impongono di lavorare in condizioni assurde e vediamo se rinnovano il contratto...
Il problema è che l'avidità di questo sistema non conosce vergogna.
L'ingordigia della nostra classe dirigente ci ha portato al collasso da tempo, ma la colpa è ovviamente dei cinesi... o dei lavoratori che sono "troppo" brontoloni.
Lucio Virzì
12-07-2005, 20:46
mah.. quando i nostri cari imprenditori trapiantano fabbriche in Cina allora tutto bene... Mettono in cassa integrazione o in mobilità i dipendenti e di fatto li "accollano" allo stato... che sia un problema della collettività! Io me ne vado in Romania...
quando invece i prodotti ce li rivendono direttamente i cinesei, allora sono cattivi e ci mettono in ginocchio l'economia...
il discorso non mi torna...
Sul fatto che il lavoro a tempo determinato sia la soluzione e che il posto fisso ormai non funziona più, non sono d'accordo.
Io lo vivo come l'ennesimo passo verso l'annientamento dei diritti dei lavoratori a vantaggio della regola del "profitto col minimo costo".
Provate a dire qualcosa quando vi impongono di lavorare in condizioni assurde e vediamo se rinnovano il contratto...
Il problema è che l'avidità di questo sistema non conosce vergogna.
L'ingordigia della nostra classe dirigente ci ha portato al collasso da tempo, ma la colpa è ovviamente dei cinesi... o dei lavoratori che sono "troppo" brontoloni.
Ti darei un bacio.
Conosco imprenditori che nei primi '80 spostavano la produzione in cina, ora sono in prima fila con i leghisti a chiedere dazi :rolleyes:
E ancora aziende che piangono miseria da una parte, richiedono casse integrazioni dall'altra, adducendo scuse legate alla contrazione del mercato, ai competitor, ecc.ecc., ma poi sprecano ovunque.
LuVi
Sarò prevenuto, ma mi sembra tutto troppo patinato.
O almeno non ho mai sentito nessuno prima d'ora che spuntasse condizioni così favorevoli.
Non so che dirti..a me risulta che Adecco sia obligata per legge a pagare al dipendendente quanto percepirebbe in caso di assunzione diretta (mentre l'azienda utilizzatrice paga di più..e da questo derivano i guadagni della società di lavoro interinale. Logica conseguenza: se vai bene l'azienda ha interesse ad assumerti direttamente-> paga di meno e tu prendi uguale).
off-topic, scusa perchè non rientri nel mondo della rappresentanza, è l' unico settore ancora dove la crisi si fa sentire meno..
In effetti se apri un giornale trovi molte inserzioni dedicate ai rappresentanti, però calcola che il 99% inquadrano a provvigione, ovvero devi aprire una tua attività con P. IVA, ecc, ecc, più l'iscrizione all'Albo Agenti (quest'ultima non sarebbe un problema per me in quanto ce l'ho già).
Il problema non sarebbe nemmeno quello, nel giro di pochissimo tempo e con poche centinaia di euro lo potrei fare, ma il fatto è che nel secondo anno (se apri l'attività, altrimenti vale da subito) entri nei cosiddetti "studi di settore", e se non hai già sviluppato un fatturato congruo agli stessi studi hai una buona possibilità di ricevere un accertamento in cui, nota bene, non sono gli accertatori a dover dimostrare la tua colpevolezza (alias che evadi), ma sei tu che devi dimostrare la tua innocenza.
Per darti l'idea delle cifre, e calcola che io, per intenderci, non avevo un'agenzia, lavoravo per conto mio solo soletto, di due anni (il '98 e il '99) in cui soprattutto per motivi derivanti da un fallimento di una ditta mandante non ero riuscito a raggiungere il reddito imposto dagli studi di settore, ovvero non ero "congruo" allo stesso reddito, nonostante avevo già pagato le tasse sui però scarsi redditi di quei due anni (e da tenere presente che con le ditte con cui ho lavorato non potevi fare nemmeno una lira, o un centesimo, in nero), tra differenza sul reddito, ricalcolo dell'INPS, sanzioni, interessi sul tutto, mi avevano messo fuori da pagare più di 50 milioni delle vecchie lire! E questo anche perchè nel '98 avevo cambiato macchina, ok, il commercialista ha sbagliato a non avvertirmi della cosa, però avevo preso una Bravo TD100, non una Panda, ma nemmeno una Mercedes, dopo tutto mi facevo come minimo dai 150 ai 200 km al giorno e con una Panda ti spaccavi la schiena, e comunque la macchina di prima aveva 280.000 km e non andava praticamente più, se volevo continuare quel lavoro dovevo comunque cambiarla! :boh:
Mi scusino i forumisti per aver tirato fuori ancora questa storia, ma è tuttora un nervo scoperto! :rolleyes:
Però queste sono anche politiche stupide del governo (italiano!), perchè se così non fosse sai quanti over 40 (per me quest'anno sono 41) che faticano a trovare il lavoro anche e sopratutto per il paletto dell'età che si metterebbero a fare qualcosa per conto loro piuttosto che mendicare magari posti da operai turnisti presso le agenzie interinali, magari avendo un background di conoscenze che gli permetterebbero di fare qualcosa di più che un lavoro in catena che saprebbe fare anche un bambino.
In poche parole, piuttosto che stare a casa disoccupato, uno magari preferirebbe poter fare un lavoro che magari gli renda anche poco, magari in aspettativa di tempi migliori, mettiamo un lavoro dove mi tiro fuori 1000-1200 euro lordi, tolte spese e tasse magari 500 euro mi rimarrebbero in mano, non sarebbero molti, ma, come ho scritto "in previsioni di tempi migliori...", e invece no, perchè con gli studi di settore se produco quel reddito automaticamente sono un evasore, e allora meglio stare a casa disoccupato, no? :rolleyes:
Forse sono andato un po OT, però non penso più di tanto visto che il tema di fondo del topic riguarda le problematiche del lavoro (e soprattutto... "del non lavoro"!!!).
Non so che dirti..a me risulta che Adecco sia obligata per legge a pagare al dipendendente quanto percepirebbe in caso di assunzione diretta (mentre l'azienda utilizzatrice paga di più..e da questo derivano i guadagni della società di lavoro interinale. Logica conseguenza: se vai bene l'azienda ha interesse ad assumerti direttamente-> paga di meno e tu prendi uguale).
Se parli del minimo sindacale OK, altrimenti non so a cosa ti riferisici, in quanto nessuno sa quanto ti pagherebbe l'azienda direttamente.
Northern Antarctica
13-07-2005, 11:29
In effetti se apri un giornale trovi molte inserzioni dedicate ai rappresentanti, però calcola che il 99% inquadrano a provvigione, ovvero devi aprire una tua attività con P. IVA, ecc, ecc, più l'iscrizione all'Albo Agenti (quest'ultima non sarebbe un problema per me in quanto ce l'ho già).
Il problema non sarebbe nemmeno quello, nel giro di pochissimo tempo e con poche centinaia di euro lo potrei fare, ma il fatto è che nel secondo anno (se apri l'attività, altrimenti vale da subito) entri nei cosiddetti "studi di settore", e se non hai già sviluppato un fatturato congruo agli stessi studi hai una buona possibilità di ricevere un accertamento in cui, nota bene, non sono gli accertatori a dover dimostrare la tua colpevolezza (alias che evadi), ma sei tu che devi dimostrare la tua innocenza.
Per darti l'idea delle cifre, e calcola che io, per intenderci, non avevo un'agenzia, lavoravo per conto mio solo soletto, di due anni (il '98 e il '99) che per motivi derivanti anche da un fallimento di una ditta mandante, nonostante avevo già pagato le tasse sui però scarsi redditi di quei due anni (e da tenere presente che con le ditte con cui ho lavorato non potevi fare nemmeno una lira, o un centesimo, in nero), tra differenza sul reddito, ricalcolo dell'INPS, sanzioni, interessi sul tutto, mi avevano messo fuori da pagare più di 50 milioni delle vecchie lire! E questo anche perchè nel '98 avevo cambiato macchina, ok, il commercialista ha sbagliato a non avvertirmi della cosa, però avevo preso una Bravo TD100, non una Panda, ma nemmeno una Mercedes, dopo tutto mi facevo come minimo dai 150 ai 200 km al giorno e con una Panda ti spaccavi la schiena, e comunque la macchina di prima aveva 280.000 km e non andava praticamente più, se volevo continuare quel lavoro dovevo comunque cambiarla! :boh:
Mi scusino i forumisti per aver tirato fuori ancora questa storia, ma è tuttora un nervo scoperto! :rolleyes:
Però queste sono anche politiche stupide del governo (italiano!), perchè se così non fosse sai quanti over 40 (per me quest'anno sono 41) che faticano a trovare il lavoro anche e sopratutto per il paletto dell'età che si metterebbero a fare qualcosa per conto loro piuttosto che mendicare magari posti da operai turnisti presso le agenzie interinali, magari avendo un background di conoscenze che gli permetterebbero di fare qualcosa di più che un lavoro in catena che saprebbe fare anche un bambino.
In poche parole, piuttosto che stare a casa disoccupato, uno magari preferirebbe poter fare un lavoro che magari gli renda anche poco, magari in aspettativa di tempi migliori, mettiamo un lavoro dove mi tiro fuori 1000-1200 euro lordi, tolte spese e tasse magari 500 euro mi rimarrebbero in mano, non sarebbero molti, ma, come ho scritto "in previsioni di tempi migliori...", e invece no, perchè con gli studi di settore se produco quel reddito automaticamente sono un evasore, e allora meglio stare a casa disoccupato, no? :rolleyes:
Forse sono andato un po OT, però non penso più di tanto visto che il tema di fondo del topic riguarda le problematiche del lavoro (e soprattutto... "del non lavoro"!!!).
quoto, gli studi di settore sono una delle cose più allucinanti che esistano.
Più vado avanti e più penso che una tassazione equa debba basarsi non sul reddito, ma sul reddito accumulato che non viene speso.
Allo stato attuale una categoria di persone che se la passa bene in Italia sono i miliardari nullafacenti. Basta saperci fare un po' col trading e campi tranquillamente di rendita. Tanto la tassazione sui capital gain è solo del 12.5% - vuoi paragonare col 33% dell'Irpef?
quoto, gli studi di settore sono una delle cose più allucinanti che esistano.
Più vado avanti e più penso che una tassazione equa debba basarsi non sul reddito, ma sul reddito accumulato che non viene speso.
Allo stato attuale una categoria di persone che se la passa bene in Italia sono i miliardari nullafacenti. Basta saperci fare un po' col trading e campi tranquillamente di rendita. Tanto la tassazione sui capital gain è solo del 12.5% - vuoi paragonare col 33% dell'Irpef?
Infatti Northern, in fondo gli studi di settore sono una triste evoluzione della minimun tax inventata da quel gran genio di Amato (una delle cose più sconce che siano mai state fatte a livello fiscale in un paese, degne di una dittatura sudamericana!), la questione è che la sinistra li ha inventati (e se ne è pure vantata!), dimostrando quali sono le sue "reali" intenzioni nei confronti dei lavoratori autonomi ;), mentre la destra li ha applicati alla grande per raccogliere fondi per il carrozzone Italia, e infatti questa constatazione è una delle cose che più mi ha schifato dei politici italiani in generale!
Da tenere presente che gli studi di settore, come del resto la minimun tax, ha la funzione principale di dragare soldi mettendo in difficoltà chi veramente ha dei problemi e premiando chi evade, ma questo è il riflesso dei nostri politici, di tutti gli schieramenti.
Freeride
13-07-2005, 13:17
Più vado avanti e più penso che una tassazione equa debba basarsi non sul reddito, ma sul reddito accumulato che non viene speso.
Patrimoniale?
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