View Full Version : Lenovo nei primi 10 compratori di semiconduttori
Redazione di Hardware Upg
07-07-2005, 16:45
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/sistemi/14964.html
La compagnia cinese entra nei primi 10 compratori OEM di chip, grazie anche all'acquisizione della divisione PC di IBM
Click sul link per visualizzare la notizia.
beh credo che Lenovo salirà ancora dopo l'acquisizione di IBM...fra 1 anno i notebook IBM avranno marchio Lenovo ;)
Mamma mia, quest istan diventando dei colossi non da poco! ma siamo proprio sicuri che IBM si sia separata anche dalla divisione notebook???
SI, IBM ha venduto Desktop e Notebook (anche se attualmente i NB si chiamano ancora IBM)
traduzione per semiconduttori? :D
ciauzZzz ;)
aaa... sono i chip? be... bastava dirlo! :p
:ciapet:
ciauzZzz e scusate! :D
JohnPetrucci
07-07-2005, 18:11
E la tigre cinese cresce sempre di più......
Freeride
07-07-2005, 18:16
traduzione per semiconduttori? :D
ciauzZzz ;)
Hai presente quando Papi conduceva Sarabanda?
Ecco, quello è un tipico esempio di semiconduttore! :D
cacchione
07-07-2005, 19:13
non capisco come mai non ci sia acer, possibile che acquisti meno di un terzo dei chip di hp e dell ? (non apparendo nemmeno nella lista). poi, samsung e sony ne comprano così pochi? consinderando la molteciplità di prodotti che vendono mi sembra strano, sempre confrontando con hp e dell che vendono quasi solo notebook e desktop.
non capisco come mai non ci sia acer, possibile che acquisti meno di un terzo dei chip di hp e dell ? (non apparendo nemmeno nella lista). poi, samsung e sony ne comprano così pochi? consinderando la molteciplità di prodotti che vendono mi sembra strano, sempre confrontando con hp e dell che vendono quasi solo notebook e desktop.
Il ragionamento che fai è giusto, tuttavia il semiconduttore è da considerare un semi-lavorato, Acer probabilmente acquista prodotti finiti, quindi i chip già lavorati e pronti all'assemblaggio sulle proprie schedem ed uno dei suoi fornitori, dato l'incredibile aumento di acuiseti, potrebbe essere proprio Lenovo.
Mi auguro che non facciano i chip come fanno le scarpe ed i vestiti sennò siam messi male ;)
Ciminiera
07-07-2005, 20:19
I cinesi possono tranquillamente produrre ad un livello qualitativo uguale a quello occidentale.
Anzi, i nostri bei prodotti occidentali sono fabbricati proprio in Cina, nelle altre tigri asiatiche, ed in messico, europa dell'est ecc. ecc..
Non fanno solo volgari imitazioni (questa è una forzatura).
E'tutto proporzionato a quello che richiedi e a quello che vuoi spendere.
Sono pericolosi da quando hanno deciso di diventare loro stessi una grande potenza economica... e non solamente un ovile da tosare.
I cinesi possono tranquillamente produrre ad un livello qualitativo uguale a quello occidentale.
Anzi, i nostri bei prodotti occidentali sono fabbricati proprio in Cina, nelle altre tigri asiatiche, ed in messico, europa dell'est ecc. ecc..
Non fanno solo volgari imitazioni (questa è una forzatura).
E'tutto proporzionato a quello che richiedi e a quello che vuoi spendere.
Sono pericolosi da quando hanno deciso di diventare loro stessi una grande potenza economica... e non solamente un ovile da tosare.
Eì vero possono farlo, ma attualmente non è così; inoltre bisogna essere sinceri, da quando la produzione delle componenti Hw si è spostata da West Germany ed USA a Filippine, China, Mexico, la qualità dei prodotti stessi ha subito un deterioramento notevole, anche dei prodotti delle grandi marche, qualcosa che non va c'è, non trovi?
D'accordo con il discorso della pecora da tosare, pienamente d'accordo, anche se la Cina ha avuto l'istinto del leader asiatico fin dai tempi della rottura con Mosca, metà degli anni '60, gli mancavano semplicemente risorse da investire e tecnologie.
zephyr83
07-07-2005, 21:39
non capisco come mai non ci sia acer, possibile che acquisti meno di un terzo dei chip di hp e dell ? (non apparendo nemmeno nella lista). poi, samsung e sony ne comprano così pochi? consinderando la molteciplità di prodotti che vendono mi sembra strano, sempre confrontando con hp e dell che vendono quasi solo notebook e desktop.
Bhe sony e samsung sn anche produttori di chip se nn sbaglio.....soprattutto samsung!
Ciminiera
07-07-2005, 22:04
da quando la produzione delle componenti Hw si è spostata da West Germany ed USA a Filippine, China, Mexico, la qualità dei prodotti stessi ha subito un deterioramento notevole, anche dei prodotti delle grandi marche, qualcosa che non va c'è, non trovi?
La qualità si è abbassata perchè le grandi aziende hanno perseverato nel ridurre i costi e nel massimizzare i profitti.
E poi onestamente 10 anni fa cambiavi scheda video ogni 6 mesi?
E'cresciuto il mercato, è aumentata la produzione... si è andata radicando l'idea dell'usa e getta.
Che colpa vuoi che ne abbiano i cinesi?
Con la liberalizzazione del mercato verso la Cina, abbiamo scoperto che noi consumiamo prodotti che alla sorgente costano 1/20 di quello che ci avevano sempre fatto pagare.
Ed adesso che abbiamo la possibilità di acquistarli direttamente dalla sorgente vengono a dirci che quei prodotti sono di scarsa qualità e che noi dobbiamo comprare solo vestiti di Gucci e di Prada... (che importano a loro volta dalla Cina)
Come puoi notare "c'è qualcosa che non va", ma non è dove la cerchi tu.
Piuttosto che la qualità, buoni motivi per non acquistare i prodotti cinesi possono essere lo sfruttamento della manodopera, l'assenza delle minime garanzie contrattuali...
Ma le stesse condizioni c'erano anche 10 anni fa (anzi prima era peggio) quando noi della Cina ce ne impipavamo.
DioBrando
08-07-2005, 01:43
La qualità si è abbassata perchè le grandi aziende hanno perseverato nel ridurre i costi e nel massimizzare i profitti.
E poi onestamente 10 anni fa cambiavi scheda video ogni 6 mesi?
E'cresciuto il mercato, è aumentata la produzione... si è andata radicando l'idea dell'usa e getta.
Che colpa vuoi che ne abbiano i cinesi?
Con la liberalizzazione del mercato verso la Cina, abbiamo scoperto che noi consumiamo prodotti che alla sorgente costano 1/20 di quello che ci avevano sempre fatto pagare.
Ed adesso che abbiamo la possibilità di acquistarli direttamente dalla sorgente vengono a dirci che quei prodotti sono di scarsa qualità e che noi dobbiamo comprare solo vestiti di Gucci e di Prada... (che importano a loro volta dalla Cina)
Come puoi notare "c'è qualcosa che non va", ma non è dove la cerchi tu.
Piuttosto che la qualità, buoni motivi per non acquistare i prodotti cinesi possono essere lo sfruttamento della manodopera, l'assenza delle minime garanzie contrattuali...
Ma le stesse condizioni c'erano anche 10 anni fa (anzi prima era peggio) quando noi della Cina ce ne impipavamo.
sn sostanzialmente d'accordo con te...i cinesi n sn la causa diretta di un abbassamento qualitativo del prodotto ( che poi cmq n và generalizzato il problema, dipende dagli ambiti); il livello di competitività si enormemente alzato e la globalizzazione ha costretto i produttori/distributori non solo di dimensioni da multinazionale a fare i conti con un maggior numero di competitors sempre + agguerrito; da queste contingenze la ricerca esasperata di un abbattimento di costi è diventata una prerogativa di tutti ed ecco quindi fenomeni importanto di outsourcing, reorganizzazione sia dell'infrastruttura aziendale che delle strategie di mercato con il taglio di settori poco redditizi per puntare ad una maggiore diversificazione ed un interesse verso quello che sn i servizi soprattutto.
In questo quadro si inserisce per es il caso IBM che ha preferito vendere il comparto di assemblati che era diventato + un peso con un buco superiore al miliardo di dollari alla Lenovo, nome asiatico emergente che punta a farsi conoscere anche in occidente; e chiaramente gli interessi poi si incrociavano, IBM in questo modo ha la possibilità di esportare il proprio marchio e la propria visibilità in Cina, paese insieme all'India che cresce di + e che quindi rappresenta un bacino di potenziali acquirenti estremamente appetibile.
Riguardo alla tabella ho qlc perplessità...nel senso, tutti i grandi assemblatori tra i primi 10 salvo Dell erano in perdita ed IBM appunto scelse con oculatezza a mio avviso di tirarsi fuori prima che la barca andasse a picco; è un fatto che, soprattutto per IBM che è poi leader nel settore dei server/worlstation, da anni le fonti di introiti e di impegno maggiore sn tutte verso il business e non il consumer e tantomeno il mainstream.
A riprova di questo trend c'è la crescita contemporanea dei portatili che grazie anche alle prestazioni raggiunte hanno subito un'impennata nelle vendite, sia che si tratti di cercare + mobilità o che si privilegi il "Desktop Replacement".
Se possibile volevo avere qlc delucidazione dalla redazione :)
Nippolandia
08-07-2005, 08:04
Mandermo i nostri filgi a lavorare in Asia(giappone escluso),non vedo nessun futuro per le imprese occidentali sempron di piu' chiuderanno e si sposteranno.
Immagginate tra 50/100 anni qui camperemo solo di assistenza sociale,sicuramente in'italia si morira' di Fame visto il suo sistema di providenza sociale....
hahahaha.....
Sara' bello immagginare....immagginiamo e sogniamo.......ahahah che bella una vita senza lavoro camperemo tutti di sicuro 100anni.
devilman79
08-07-2005, 09:30
Mandermo i nostri filgi a lavorare in Asia(giappone escluso),non vedo nessun futuro per le imprese occidentali sempron di piu' chiuderanno e si sposteranno.
Immagginate tra 50/100 anni qui camperemo solo di assistenza sociale,sicuramente in'italia si morira' di Fame visto il suo sistema di providenza sociale....
hahahaha.....
Sara' bello immagginare....immagginiamo e sogniamo.......ahahah che bella una vita senza lavoro camperemo tutti di sicuro 100anni.
purtroppo la maggior parte degli analisti economici, la pensano ancora peggio!
infatti parlano di crisi nera per italia e resto di europa entro i prossimi 10 anni e non 50/100!!
quindi a quanto dicono loro, la situazione è ancora peggiore!
ma speriamo che si sbaglino! perchè altrimenti sono _azzi!!!
...
Piuttosto che la qualità, buoni motivi per non acquistare i prodotti cinesi possono essere lo sfruttamento della manodopera, l'assenza delle minime garanzie contrattuali...
Ma le stesse condizioni c'erano anche 10 anni fa (anzi prima era peggio) quando noi della Cina ce ne impipavamo.
Capisco posizioni di questo tipo, ma francamente non le condivido, ed infatti vedo che tu stesso sei consapevole del fatto che non + di 10 anni fa a nessuno importava nulla di argomenti come sfruttamento della manodopera cinese ed altri aspetti di questo tipo.
Tutte le nazioni e soprattutto l'Italia devono, in periodi storici diversi ed in modalità diverse, la loro crescita economica anche a utilizzo di leve competitive importantissime quali il costo del lavoro, i vincoli ambientali, e quindi lo sfruttamento (non certo "bello" ma cmq esistente) di fattori come questi. Mi stupisce che paesi occidentali in cui la gente si presume consapevole (Italia in testa) il pensiero comune sia quello di dire che in Cina si sfruttano i lavoratori, in realtà è una cosa che abbiamo fatto anche noi come tutti e che in certe cose ancora continuiamo a fare. E poi se alla gente realmente importasse non comprerebbe i prodotti ed invece lo fa perché conviene...
I motivi veri che soprattutto nel nostro paese ci fanno solo ora preoccupare del rispetto dei lavoratori cinesi sono demagogici e politici.
La realtà è che quando una economia ed un paese si rifugiano o vorrebbero rifugiarsi in nazionalismo commerciale, dazi, bariere nazionali erette su qualità e sicurezza dei prodotti e via dicendo, è perché non è più in grado di competere è perché NON conosce una vera concorrenza nemmeno all'interno.
Tutti gli analisti e gli esperti di vari settori di tutti i paesi concordano che in Italia manca da sempre una concorrenza vera in così tanti settori che nemmeno ce ne accorgiamo più.
Il problema è talmente grave che solo ora in cui non possiamo esimerci dal SUBIRE la concorrenza piuttosto che competere in essa, politici, imprenditori e anche la gente se ne accorgono... tardi, troppo tardi.
Bisognava svegliarsi prima.
devilman79
08-07-2005, 09:53
Il problema è talmente grave che solo ora in cui non possiamo esimerci dal SUBIRE la concorrenza piuttosto che competere in essa, politici, imprenditori e anche la gente se ne accorgono... tardi, troppo tardi.
Bisognava svegliarsi prima.
hai proprio ragione!
probabilmente ormai è troppo tardi per riuscire a fare qualcosa, e comunque non ci provano neanche i nostri politici, sia italiani che europei!
i nostri politici sono tutti impegnati a far leggi per reprimere i "delinquenti" delle reti peer-to-peer, invece di cercare qualche ancora di salvezza per la nostra economia!!!!
hai proprio ragione!
probabilmente ormai è troppo tardi per riuscire a fare qualcosa, e comunque non ci provano neanche i nostri politici, sia italiani che europei!
i nostri politici sono tutti impegnati a far leggi per reprimere i "delinquenti" delle reti peer-to-peer, invece di cercare qualche ancora di salvezza per la nostra economia!!!!
E' vero, i nostri politici come in generale quelli dell'attuale panorama mondiale non sono certo un granché. Ma purtroppo io credo abbastanza al detto che dice pressapoco che ogni popolo si merita i rappresentanti che ha.
Forse nello specifico caso italiano la cosa al popolo è sfuggita un po' di mano e i rappresentanti sono scesi molto + in basso del livello della gente (almeno mi piace sperarlo).
Ciao.
supergiova
08-07-2005, 10:13
iSuppli?....il nuovo arancino Apple????
Capisco posizioni di questo tipo, ma francamente non le condivido, ed infatti vedo che tu stesso sei consapevole del fatto che non + di 10 anni fa a nessuno importava nulla di argomenti come sfruttamento della manodopera cinese ed altri aspetti di questo tipo.
Tutte le nazioni e soprattutto l'Italia devono, in periodi storici diversi ed in modalità diverse, la loro crescita economica anche a utilizzo di leve competitive importantissime quali il costo del lavoro, i vincoli ambientali, e quindi lo sfruttamento (non certo "bello" ma cmq esistente) di fattori come questi. Mi stupisce che paesi occidentali in cui la gente si presume consapevole (Italia in testa) il pensiero comune sia quello di dire che in Cina si sfruttano i lavoratori, in realtà è una cosa che abbiamo fatto anche noi come tutti e che in certe cose ancora continuiamo a fare. E poi se alla gente realmente importasse non comprerebbe i prodotti ed invece lo fa perché conviene...
I motivi veri che soprattutto nel nostro paese ci fanno solo ora preoccupare del rispetto dei lavoratori cinesi sono demagogici e politici.
La realtà è che quando una economia ed un paese si rifugiano o vorrebbero rifugiarsi in nazionalismo commerciale, dazi, bariere nazionali erette su qualità e sicurezza dei prodotti e via dicendo, è perché non è più in grado di competere è perché NON conosce una vera concorrenza nemmeno all'interno.
Tutti gli analisti e gli esperti di vari settori di tutti i paesi concordano che in Italia manca da sempre una concorrenza vera in così tanti settori che nemmeno ce ne accorgiamo più.
Il problema è talmente grave che solo ora in cui non possiamo esimerci dal SUBIRE la concorrenza piuttosto che competere in essa, politici, imprenditori e anche la gente se ne accorgono... tardi, troppo tardi.
Bisognava svegliarsi prima.
Quoto in pieno, vorrei cmq dire che la tua opionione, Ciminiera, ha sicuramente la sua parte di verità, ma il meccanismo che ha portato al calo qualitativo dei prodotti elettronici è molto più complesso di come lo dipingi tu (ed io effettivamente) bisogna capire bene quale sia la causa scatenante, ma siamo palesemente OT.
DioBrando
08-07-2005, 13:04
Capisco posizioni di questo tipo, ma francamente non le condivido, ed infatti vedo che tu stesso sei consapevole del fatto che non + di 10 anni fa a nessuno importava nulla di argomenti come sfruttamento della manodopera cinese ed altri aspetti di questo tipo.
in realtà a molti non importa cmq anche adesso se visto dal pdv sociale ed etico, importa solo se questi problemi poi portano degli squilibri all'interno dei mercati a svantaggio dei paesi che si fanno promotori di diritti civili&co...
Tutti si preoccupano del basso costo della manodopera nei paesi emergenti ma perchè non ci si preoccupa anche dello sfruttamento che avviene da anni nel sudest asiatico dove le grandi multinazionali hanno da anni "piantato" le loro fabbriche?
Perchè la crescita di India e Cina mettono in pericolo la stabilità degli introiti occidentali, ma se sn gli stessi occidentali a perseguire politiche di sfruttamento allora si può anche chiudere un occhio...ed è quello che si fà da ben + di 10 anni, basti vedere Nike, Nestlè e tanti altri grossi gruppi manifatturieri.
E' un discorso di puro interesse.
I motivi veri che soprattutto nel nostro paese ci fanno solo ora preoccupare del rispetto dei lavoratori cinesi sono demagogici e politici.
La realtà è che quando una economia ed un paese si rifugiano o vorrebbero rifugiarsi in nazionalismo commerciale, dazi, bariere nazionali erette su qualità e sicurezza dei prodotti e via dicendo, è perché non è più in grado di competere è perché NON conosce una vera concorrenza nemmeno all'interno.
Tutti gli analisti e gli esperti di vari settori di tutti i paesi concordano che in Italia manca da sempre una concorrenza vera in così tanti settori che nemmeno ce ne accorgiamo più.
Il problema è talmente grave che solo ora in cui non possiamo esimerci dal SUBIRE la concorrenza piuttosto che competere in essa, politici, imprenditori e anche la gente se ne accorgono... tardi, troppo tardi.
Bisognava svegliarsi prima.
infatti quello è il problema, ma non riguarda solo l'Italia, tutta l'Europa; si sn illusi che la costituzione dell'UE e della moneta unica potesse rilanciare e in qlc modo creare le condizioni per un vero mercato comune e per un forte mercato interno, quando da sempre la forza dell'Europa è stata l'esportazione; nel momento in cui però gli altri paesi tradizionalmente importatori si mettono a produrre da sè e con un rapporto costi/qualità assai migliore del nostro, nascono i problemi.
E il discorso sui monopoli è sacrosanto, d'altra parte l'italia ha avuto un processo di industrializzazione e di sviluppo che è coinciso con i monopoli, i quali erano quasi interamente statali fino a pochi anni fà; da una parte una situazione simile ha dato stabilità, dall'altra ha frenato la costituzione di veri regimi di libero mercato con le conseguenze che conosciamo tutti e che noi cittadini in primis paghiamo e pagheremo.
Per dare una scossa ci vorrebbe il coraggio di attuare anche manovre impopolari ma che rilancino la ripresa, diano coraggio alle imprese ( ch però dal canto loro si devono dare una mossa e rischiare in qlc modo di +), incentivi come avviene nei paesi anglosassoni per esempio, riformando il mercato del lavoro.
Per fare tutto questo ci vogliono gli attributi e la consapevolezza che manovre impopolari a breve termine possono provocare una sconfitta politica ma che a lungo termine daranno i frutti sperati: e la classe politica che sia di dx di sx e di centro un ragionamento del genere n lo farà mai ( almeno da noi), perchè sn tutti attaccati alle poltrone.
in realtà a molti non importa cmq anche adesso se visto dal pdv sociale ed etico, importa solo se questi problemi poi portano degli squilibri all'interno dei mercati a svantaggio dei paesi che si fanno promotori di diritti civili&co...
Tutti si preoccupano del basso costo della manodopera nei paesi emergenti ma perchè non ci si preoccupa anche dello sfruttamento che avviene da anni nel sudest asiatico dove le grandi multinazionali hanno da anni "piantato" le loro fabbriche?
Perchè la crescita di India e Cina mettono in pericolo la stabilità degli introiti occidentali, ma se sn gli stessi occidentali a perseguire politiche di sfruttamento allora si può anche chiudere un occhio...ed è quello che si fà da ben + di 10 anni, basti vedere Nike, Nestlè e tanti altri grossi gruppi manifatturieri.
E' un discorso di puro interesse.
infatti quello è il problema, ma non riguarda solo l'Italia, tutta l'Europa; si sn illusi che la costituzione dell'UE e della moneta unica potesse rilanciare e in qlc modo creare le condizioni per un vero mercato comune e per un forte mercato interno, quando da sempre la forza dell'Europa è stata l'esportazione; nel momento in cui però gli altri paesi tradizionalmente importatori si mettono a produrre da sè e con un rapporto costi/qualità assai migliore del nostro, nascono i problemi.
E il discorso sui monopoli è sacrosanto, d'altra parte l'italia ha avuto un processo di industrializzazione e di sviluppo che è coinciso con i monopoli, i quali erano quasi interamente statali fino a pochi anni fà; da una parte una situazione simile ha dato stabilità, dall'altra ha frenato la costituzione di veri regimi di libero mercato con le conseguenze che conosciamo tutti e che noi cittadini in primis paghiamo e pagheremo.
Per dare una scossa ci vorrebbe il coraggio di attuare anche manovre impopolari ma che rilancino la ripresa, diano coraggio alle imprese ( ch però dal canto loro si devono dare una mossa e rischiare in qlc modo di +), incentivi come avviene nei paesi anglosassoni per esempio, riformando il mercato del lavoro.
Per fare tutto questo ci vogliono gli attributi e la consapevolezza che manovre impopolari a breve termine possono provocare una sconfitta politica ma che a lungo termine daranno i frutti sperati: e la classe politica che sia di dx di sx e di centro un ragionamento del genere n lo farà mai ( almeno da noi), perchè sn tutti attaccati alle poltrone.
Certamente è un problema non solo Italiano ma Europeo (ed anche americano) di certo in Italia le cose sono più gravi che altrove. Al contrario di quanto ci è stato detto negli ultimi mesi dal Governo (ovvero che Francia e Germania stavano peggio di noi, questo prima che si scopriesse che il nostro deficit/pil nel 2003 e 2004 non è stato sotto il 3% come si pensava ma ben di più) la nostra situazione è strutturalmente peggiore:
-Debito pubblico Italiano 105% vs circa il 65-67% di Francia e Germania. (e già questo avrebbe dovuto suggerire a chi governa di non vantarsi troppo nei mesi ed anni passati...)
-La nostra disoccupzione è più bassa, ma la disoccupazione è una conseguenza economica e se è più bassa è anche per motivi sociali. Diciamo che la gente percepisce giustamente il lavoro come prima cosa di cui preoccuparsi ma in realtà è la seconda cosa che discende da una economia che funziona e la nostra non funziona.
-E' basata molto più che Francia o Germania su prodotti da prima rivoluzione industriale a basso contenuto tecnologico e quindi più copiabili (Se uno produce Airbus o turbine a gas o prodotti di questo tipo non è facile ne conveniente farli in Cina, le scarpette o i portafogli invece...)
-L'Italia fa meno ricerca ed innovazione di Francia e Germania che cmq sono paesi che in alcuni settori tecnologici sono leader nel mondo, mentre l'italia i settori in cui era leader se li è lasciati fregare nel corso degli anni
-Siamo il paese globalmente molto meno "SERIO" di Francia e Germania o Inghilterra o altri. E chi ha vissuto all'estero per lavorare un po' sa benissimo a cosa mi riferisco...
Insomma certamente il problema è europeo, ma la colpa NON è europea, è nostra come è dei francesi e dei tedeschi per quel che compete loro. Dare la colpa all'Europa non solo è populista oltre che demagogico, ma è basato su fatti scientificamente falsi.
Ovviamente IMHO.
Ciao.
devilman79
08-07-2005, 14:56
Per dare una scossa ci vorrebbe il coraggio di attuare anche manovre impopolari ma che rilancino la ripresa, diano coraggio alle imprese ( ch però dal canto loro si devono dare una mossa e rischiare in qlc modo di +), incentivi come avviene nei paesi anglosassoni per esempio, riformando il mercato del lavoro.
Per fare tutto questo ci vogliono gli attributi e la consapevolezza che manovre impopolari a breve termine possono provocare una sconfitta politica ma che a lungo termine daranno i frutti sperati: e la classe politica che sia di dx di sx e di centro un ragionamento del genere n lo farà mai ( almeno da noi), perchè sn tutti attaccati alle poltrone.
quoto al 100%!! neanche l'avessi pensato io!! :D
in italia è sempre stato e sempre sarà così!! i politici appena eletti pensano solo a succhiare il sangue ai cittadini, non fanno niente per cambiare la situazione per paura di diventare impopolari e perdere la faccia, e un anno prima delle elezioni incominciano la propaganda elettorale con tutte le loro false promesse!!
ma finirà anche questa "cuccagna"!! è che purtroppo finirà troppo tardi, quando non ci sarà più nessun rimedio possibile e saremo tutti nella cac_a fino agli occhi!! :(
Cmq tornando IT... una crescita così elevata di sicuro non è farina del loro sacco, sicuramente hanno stretto partnership MOLTO importanti, in patria ed all'estero, bisognerebbe avere un quadro + completo, e vedere ad esempio i primi 100 acquirenti di semiconduttori, per verificare chi sia effettivamente sceso, surclassato dalla competitività di questa azienda.
E rieccoci con "l'incubo" asiatico,come successe per il Giappone anni fa.
Un'azienda europea compra prodotti in Cina per rivenderli nella propria nazione,nel breve periodo tutto ok,tutti contenti.
Il commerciante ha un alto guadagno e il consumatore un prezzo piu' basso.
Ma nel medio-lungo periodo?
Non solo compriamo prodotti cinesi ma spostiamo pure la' le fabbriche levando lavoro agli europei.
Conclusione?
Il ricco occidente non e' poi tanto ricco e i prodotti cinesi restano in Cina poiche',qui,non ci sono piu' soldi...
L'Europa fara' la fine dell'Argentina?
Penso (e spero) di no!
La Cina diventera' anch'essa un paese ricco e le cose si assesteranno,anzi la Cina piu' di un problema diventera' un nuovo mercato per prodotti europei,la mossa vincente e' non odiare i cinesi ma farseli amici!
L'unico problema sara':in questo mondo ci saranno risorse sufficienti per 1200000000 nuovi ricchi?
Scusate ma perche' il fatto che Lenovo sia al nono posto fra i compratori di chip è più importante di una ipotetica HP che sta al primo? :confused:
Siamo pro-Lenovo?
DioBrando
09-07-2005, 16:56
Scusate ma perche' il fatto che Lenovo sia al nono posto fra i compratori di chip è più importante di una ipotetica HP che sta al primo? :confused:
Siamo pro-Lenovo?
Perchè tra le top 10 del settore nessuna di queste è ha registrato progressi così evidenti; in un anno è passata dal 36° posto al 9° ed in prospettiva così come il paese in cui la Lenovo opera è l'azienda potenzialmente con maggiori margini di crescita.
Si tratta di essere obiettivi, non pro-qualcuno.
Scusate ma perche' il fatto che Lenovo sia al nono posto fra i compratori di chip è più importante di una ipotetica HP che sta al primo? :confused:
Siamo pro-Lenovo?
Assolutamente no, solo che un aumento del 325% dell'acquisto fa davvero pensare a che contratti può aver stipulato Lenovo lo scorso anno, e magari al fatto che Lenovo sia fornitore ufficiale di semiconduttori per tutte le aziende del proprio paese, dove negli ultimi 2-3 anni il governo ha investito moltissimo sull'informatizzazione.
Dubito cmq che Lenovo il prossimo anno possa sfoggiare % di crescita così elevate :)
Forse ha giovato parecchio l'acquisizione del brand Thinkpad?
Forse ha giovato parecchio l'acquisizione del brand Thinkpad?
Eh si, possibilissimo infatti :)
Mmm... Dovrei prendere in seria considerazione di comprare il brand iPod. :D
devilman79
14-07-2005, 15:23
Mmm... Dovrei prendere in seria considerazione di comprare il brand iPod. :D
mi prendi come socio di minoranza?? mi basta un 3%!!! :D
mi prendi come socio di minoranza?? mi basta un 3%!!! :D
Come no. Ma non penso ci ricavi granchè... Apple me lo ha appena venduto per 30 euro :asd: :asd:
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