ziozetti
06-07-2005, 12:53
La direttiva è stata bocciata con 648 voti contrari e 14 favorevoli
Europarlamento, no ai brevetti per i software
La proposta, sostenuta dalle grandi industrie, prevedeva un sistema di copyright per proteggere i programmi informatici
STRASBURGO - L'Europarlamento dice «no» alla direttiva sulla brevettabilità dei software. La proposta, frutto di un accordo tra Consiglio e Commissione europei, è stata bocciata con 648 voti contrari, 14 a favore e 18 astenuti. Trattandosi di una co-decisione in seconda lettura il no dei deputati fa ripartire da zero la procedura. La direttiva, sostenuta dalle grandi industrie, prevedeva un sistema di brevetti per proteggere l'invenzione che utilizza i programmi informatici e gli stessi programmi. Gli oppositori chiedevano invece che il brevetto fosse limitato alle invenzioni, lasciando il software di base senza protezione e quindi a disposizione degli altri utenti.
DISPREZZO E SARCASMO - «Si è arrivati a questo voto con posizioni diverse, ma c'è una collera collettiva e unanime per l'attitudine della Commissione e del Consiglio che hanno mostrato totale disprezzo e sarcasmo nei confronti delle scelte fatte dal Parlamento europeo in prima lettura», ha detto il relatore del progetto, un deputato socialista francese. È la terza volta che il Parlamento europeo respinge una direttiva del Consiglio e della Commissione.
NESSUNA NUOVA PROPOSTA - La Commissione UE rispetta la bocciatura della direttiva e non presenterà una nuova proposta in merito. Lo ha detto Oliver Drewes, portavoce del commissario al Mercato interno, Charlie McCrewy. «È un esempio di democrazia a livello europeo», ha detto il portavoce.
06 luglio 2005
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2005/07_Luglio/06/software.shtml
Bocciata la direttiva sui brevetti
Il voto dell'Europarlamento cancella un testo fortemente voluto dal Consiglio dei ministri europei. Vince la mobilitazione che in due anni ha coinvolto centinaia di migliaia di sviluppatori ed imprese europee
Bruxelles - Non sono bastate le prese di posizione delle multinazionali, l'intensa attività di lobbying che per mesi si è riversata sulle istituzioni europee, non sono servite neppure alcune clamorose scelte del Consiglio dei ministri della UE: il Parlamento Europeo ha bocciato in modo chiaro la proposta di direttiva che avrebbe introdotto la brevettabilità del software nella UE.
Il voto dell'Europarlamento sul testo fortemente voluto dal Consiglio UE è stato una bocciatura senza appello: 648 contro e solo 14 i favorevoli, con 18 astenuti. Un voto che premia con un risultato straordinario una campagna di mobilitazione su questo fronte che, ispirata da FFII.org ha via via portato a prese di posizione di imprese, sviluppatori indipendenti, professori universitari ed intere facoltà accademiche e altri ancora: tutti insieme hanno dato un segnale forte, un contributo essenziale alla vittoria del "No".
Dopo settimane di attesa, in cui si è andato rafforzando il fronte di chi appoggiava la direttiva, con l'intervento di alcune delle più grandi aziende della tecnologia europee ed americane, ciò che ha prevalso a Strasburgo è stato il clima di tensione che si è andato instaurando, la difficoltà per i parlamentari europei di accettare un testo che andava contro il proprio primo voto e che non era figlio di un vero dibattito, aperto e condiviso.
Non soltanto le ragioni del No, dunque, hanno prevalso ma anche il senso di responsabilità di quegli europarlamentari che a larghissima maggioranza hanno dimostrato di non voler votare una direttiva dalle conseguenze potenzialmente vastissime senza che prima su questa si aprisse una discussione vera, scevra da urgenze ben poco giustificate ma propugnate dal Consiglio dei ministri e dalla Commissione UE. A giocare un ruolo essenziale anche i 178 emendamenti presentati: dinanzi alla prospettiva di introdurne magari solo una parte dando alla normativa connotati ancora più discutibili, tutti i maggiori gruppi parlamentari hanno votato contro.
Il voto di oggi è anche una dichiarazione di intenti: si è affermato che la conoscenza umana non può essere brevettata e che la brevettabilità del software non rappresenta una conquista per l'innovazione ma semmai il suo esatto contrario. Una lezione che, c'è da scommetterci, alimenterà le crescenti polemiche con cui negli USA si guarda alla legislazione locale che, come noto, da lungo tempo ha adottato la brevettabilità.
La direttiva, va infine detto, è definitivamente affossata. Già ieri la Commissione UE aveva confermato che in caso di bocciatura non sarebbe stato presentato un nuovo testo sulla questione.
Originariamente postato da gourmet
http://punto-informatico.it/p.asp?i=53925&r=PI
Europarlamento, no ai brevetti per i software
La proposta, sostenuta dalle grandi industrie, prevedeva un sistema di copyright per proteggere i programmi informatici
STRASBURGO - L'Europarlamento dice «no» alla direttiva sulla brevettabilità dei software. La proposta, frutto di un accordo tra Consiglio e Commissione europei, è stata bocciata con 648 voti contrari, 14 a favore e 18 astenuti. Trattandosi di una co-decisione in seconda lettura il no dei deputati fa ripartire da zero la procedura. La direttiva, sostenuta dalle grandi industrie, prevedeva un sistema di brevetti per proteggere l'invenzione che utilizza i programmi informatici e gli stessi programmi. Gli oppositori chiedevano invece che il brevetto fosse limitato alle invenzioni, lasciando il software di base senza protezione e quindi a disposizione degli altri utenti.
DISPREZZO E SARCASMO - «Si è arrivati a questo voto con posizioni diverse, ma c'è una collera collettiva e unanime per l'attitudine della Commissione e del Consiglio che hanno mostrato totale disprezzo e sarcasmo nei confronti delle scelte fatte dal Parlamento europeo in prima lettura», ha detto il relatore del progetto, un deputato socialista francese. È la terza volta che il Parlamento europeo respinge una direttiva del Consiglio e della Commissione.
NESSUNA NUOVA PROPOSTA - La Commissione UE rispetta la bocciatura della direttiva e non presenterà una nuova proposta in merito. Lo ha detto Oliver Drewes, portavoce del commissario al Mercato interno, Charlie McCrewy. «È un esempio di democrazia a livello europeo», ha detto il portavoce.
06 luglio 2005
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2005/07_Luglio/06/software.shtml
Bocciata la direttiva sui brevetti
Il voto dell'Europarlamento cancella un testo fortemente voluto dal Consiglio dei ministri europei. Vince la mobilitazione che in due anni ha coinvolto centinaia di migliaia di sviluppatori ed imprese europee
Bruxelles - Non sono bastate le prese di posizione delle multinazionali, l'intensa attività di lobbying che per mesi si è riversata sulle istituzioni europee, non sono servite neppure alcune clamorose scelte del Consiglio dei ministri della UE: il Parlamento Europeo ha bocciato in modo chiaro la proposta di direttiva che avrebbe introdotto la brevettabilità del software nella UE.
Il voto dell'Europarlamento sul testo fortemente voluto dal Consiglio UE è stato una bocciatura senza appello: 648 contro e solo 14 i favorevoli, con 18 astenuti. Un voto che premia con un risultato straordinario una campagna di mobilitazione su questo fronte che, ispirata da FFII.org ha via via portato a prese di posizione di imprese, sviluppatori indipendenti, professori universitari ed intere facoltà accademiche e altri ancora: tutti insieme hanno dato un segnale forte, un contributo essenziale alla vittoria del "No".
Dopo settimane di attesa, in cui si è andato rafforzando il fronte di chi appoggiava la direttiva, con l'intervento di alcune delle più grandi aziende della tecnologia europee ed americane, ciò che ha prevalso a Strasburgo è stato il clima di tensione che si è andato instaurando, la difficoltà per i parlamentari europei di accettare un testo che andava contro il proprio primo voto e che non era figlio di un vero dibattito, aperto e condiviso.
Non soltanto le ragioni del No, dunque, hanno prevalso ma anche il senso di responsabilità di quegli europarlamentari che a larghissima maggioranza hanno dimostrato di non voler votare una direttiva dalle conseguenze potenzialmente vastissime senza che prima su questa si aprisse una discussione vera, scevra da urgenze ben poco giustificate ma propugnate dal Consiglio dei ministri e dalla Commissione UE. A giocare un ruolo essenziale anche i 178 emendamenti presentati: dinanzi alla prospettiva di introdurne magari solo una parte dando alla normativa connotati ancora più discutibili, tutti i maggiori gruppi parlamentari hanno votato contro.
Il voto di oggi è anche una dichiarazione di intenti: si è affermato che la conoscenza umana non può essere brevettata e che la brevettabilità del software non rappresenta una conquista per l'innovazione ma semmai il suo esatto contrario. Una lezione che, c'è da scommetterci, alimenterà le crescenti polemiche con cui negli USA si guarda alla legislazione locale che, come noto, da lungo tempo ha adottato la brevettabilità.
La direttiva, va infine detto, è definitivamente affossata. Già ieri la Commissione UE aveva confermato che in caso di bocciatura non sarebbe stato presentato un nuovo testo sulla questione.
Originariamente postato da gourmet
http://punto-informatico.it/p.asp?i=53925&r=PI