View Full Version : Preti cattolici sposati e con figli?
majin mixxi
04-07-2005, 19:38
Diventa prete con moglie e quattro figli
di Gian Guido Vecchi
Don Patrick lascia i calvinisti e diventa cattolico. «Condivido la scelta di mio marito» Maggiolini: ma il celibato è la via maestra. Dom Franzoni: è arrivata l’ora di nuove regole
Tutta colpa della suocera, un classico. Perché nei Vangeli Gesù raccomanda di «farsi eunuchi per il Regno dei cieli» ma compie il primo miracolo, un miracolo semplice, la guarigione da una febbre, proprio sulla «suocera» di Pietro: il che, va da sé, significa che il primo degli apostoli, nonché primo papa, era sposato, come del resto altri discepoli.
Da allora la faccenda è controversa, anche se Patrick Balland, 55 anni, un omone imponente con una moglie graziosa e minuta e quattro figli, non ha l’aria di voler rappresentare un caso e pure la sua Henriette spiega timida: «Dio ha voluto insegnarci la radicalità del sacerdozio in un modo diverso dal celibato, io non devo rivendicare il sacerdozio di mio marito ma ne sono parte integrante, al cento per cento».
Eppure non capita spesso che un prete cattolico vada a dire messa dopo aver dato un bacio alla moglie e alle piccole Gabrielle, 8 anni, e Amandine, 14, che ancora vivono con mamma e papà. Patrick Balland, per la verità, ci ha messo tredici anni: nato a Berna in una famiglia calvinista, è diventato pastore e teologo, si è regolarmente sposato nel 1980 e poi, travagliato dalla questione della «presenza reale» di Cristo nell’Eucaristia, ha lasciato nel ’91 l’incarico pastorale e si è convertito al cattolicesimo, con moglie e figli, l’anno successivo. Finché domenica scorsa il vescovo André Mutien Léonard lo ha consacrato sacerdote a Namur, in Belgio.
Non che tutto sia filato liscio, da un passo all’altro. Il suo percorso, rivelato dal settimanale francese La Vie, è stato osteggiato ad un tempo dagli «ultraconservatori» che non ammettono eccezioni di sorta e dai «progressisti» che invece vorrebbero regole uguali per tutti, e non solo per i pastori protestanti convertiti. Ma alla fine la «dispensa dal celibato» è arrivata il 7 maggio dell’anno scorso, direttamente dalla congregazione per la Dottrina della fede presieduta dall’allora cardinale Joseph Ratzinger, uno di quelli che lo hanno più aiutato. «Fu lui a farmi sapere che aveva soltanto bisogno di una lettera da una diocesi». La prima partì da Ginevra, poi cambiò il vescovo e aria, l’ex calvinista riparò in Francia ma la conferenza dei vescovi transalpini gli rispose picche.
Però c’era il sostegno di Ratzinger, di altri cardinali autorevoli come Kasper e Schoenborn: e alla fine lo hanno accolto in Belgio. Caso raro, anche se non unico. La prima «dispensa» fu accordata ad un pastore luterano da Pio XII, nel 1951, da allora ci furono singole concessioni. Ma la vera ondata avvenne negli Anni Novanta, sotto Wojtyla, quando duecento preti anglicani chiesero di essere accolti da Roma perché contestavano il sacerdozio femminile deciso dalla Chiesa d’Inghilterra. È un’eccezione motivata dal fatto che si trattava già, comunque, di pastori: un semplice fedele protestante sposato, come un cattolico, non potrebbe diventare prete. E comunque, per evitare conversioni e riconversioni di comodo, si limita a pastori che non siano stati battezzati come cattolici. Oggi si contano oltre duecento ex pastori sposati e divenuti preti, in gran parte anglicani e episcopaliani Usa, più una ventina di luterani.
La regola della Chiesa cattolica - oltre ai casi di sacerdoti sposati all’Est sotto il comunismo - conosce anche una eccezione «istituzionale» al celibato: riguarda alcune migliaia di preti delle Chiese cattoliche di rito orientale, dove per tradizione i seminaristi possono sposarsi prima dell’ordinazione al diaconato e poi diventare sacerdoti. In Calabria, Basilicata o Sicilia, per esempio, ci sono sacerdoti sposati nelle diocesi cattoliche di rito greco albanese.
Di qui i malumori "progressisti" e nelle comunità di base, «anche se in realtà la vera piaga, tra i preti, è il concubinato», sorride dom Giovanni Franzoni, l’ex abate di San Paolo fuori le Mura che fu ridotto allo stato laicale e nel ’90 si è sposato: «Una volta ho avuto in incubo: mi eleggevano Papa e mi chiedevano di risolvere la storia del celibato. Così nominavo una commissione di studio e intanto, ad ogni buon conto, imponevo a tutti i preti che convivevano di sposarsi, questione di serietà». In ogni caso, sospira, «capisco le proteste: bisognerebbe smetterla con queste toppe e riordinare la questione del celibato». Toppe? «Guardi, i preti non devono illudersi che questo caso dia lo sciogliete le righe e da domani ognuno cerchi la morosa!», ride monsignor Alessandro Maggiolini, vescovo di Como: «Davanti a casi straordinari, in cui un pastore protestante ha compiuto il suo dovere con coscienza, si riconosce la dignità sacerdotale, certo. Ma nessuno ha il diritto di essere fatto prete né la Chiesa ha il dovere di farlo. Perché il celibato non è una rinuncia, è una scelta: di appartenere a Gesù. È sancito nero su bianco almeno dal XII secolo.
E mai come oggi la società ha bisogno di figure che si appoggiano solo a Cristo. Perciò, calma, perché parliamo di un valore troppo grosso: la Chiesa non è una holding».
Gian Guido Vecchi
"Corriere della sera" del 3 luglio 2005
buon segno
Il celibato per i preti cattolici non l'ho mai capito, qualcuno può "illuminarmi"?
Il celibato per i preti cattolici non l'ho mai capito, qualcuno può "illuminarmi"?
Fu istituito per evitare il "nepotismo". :D
Da un articolo del 2003:
http://www.chiesa.espressonline.it/dettaglio.jsp?id=6984
(fonte non sospetta, no?)
Il Vaticano contro l´immigrazione. Vietato l´ingresso a preti con moglie e figli
Il timore è che l´esempio dei preti sposati di rito orientale contagi anche la Chiesa latina. Il caso ucraino. Le parole in libertà del neocardinale O´Brien
di Sandro Magister
ROMA - Tra i nuovi cardinali che il 21 ottobre ricevono la berretta color porpora ce n´è uno pericolosamente loquace.
È lo scozzese Keith Michael Patrick O´Brien, arcivescovo di Saint Andrews ed Edinburgo.
Il giorno dopo che il papa aveva annunciato la sua nomina, ha parlato a favore del clero sposato, del clero omosessuale e della pillola contraccettiva. Creando in Vaticano una comprensibile irritazione.
Il 7 ottobre s´è rimesso in riga. Ha colto occasione dall´insediamento di un nuovo canonico nella sua cattedrale per recitare una solenne professione di fede, con la mano sopra la Bibbia. Al termine della quale ha recitato testualmente:
"Io attesto che accetto e intendo difendere la legge del celibato ecclesiastico così come proposta dal magistero della Chiesa cattolica; io accetto e prometto di difendere l´insegnamento ecclesiastico sull´immoralità dell´atto omosessuale; io accetto e prometto di predicare sempre e dovunque ciò che il magistero della Chiesa insegna riguardo alla contraccezione".
Ma una settimana dopo s´è rimangiata la prima di queste tre promesse tornando a caldeggiare l´idea di un clero sposato. L´ha fatto in un´intervista al "Daily Telegraph". Nella quale ha detto che ai vertici della Chiesa è ora se ne discuta.
E a suo sostegno ha portato due fatti. Il primo è che "in molte delle Chiese orientali in unione con Roma c´è già un clero sposato". Il secondo è che "vi sono preti sposati anche in varie diocesi cattoliche dell´Inghilterra e del Galles".
Verissimo. Il secondo caso è quello dei preti con moglie e figli convertiti dall´anglicanesimo al cattolicesimo. Sono alcune decine in Gran Bretagna e in Nordamerica e il Vaticano bada che non abbiano incarichi di rilievo e se ne stiano nell´ombra.
Ma il primo caso è molto più cospicuo. I preti sposati di rito orientale sono alcune migliaia e il Vaticano teme - non da oggi - che essi trasmettano il contagio alla Chiesa d´occidente: se loro sono legittimamente sposati, perché non lo potranno essere anche i preti di rito latino?
Una prova delle contromisure che il Vaticano ha preso per fermare il contagio è in un passo compiuto la scorsa estate dalla conferenza episcopale italiana.
La Cei ha chiesto ai vescovi cattolici dell´Ucraina (nella foto, il papa a Leopoli) di non mandare più in Italia sacerdoti sposati, a prendersi cura delle migliaia di loro connazionali immigrati. E perché? Perché "creerebbero confusione tra i nostri fedeli".
La confusione deriverebbe proprio dal fatto che hanno moglie e figli. Mentre infatti i preti cattolici di rito latino sono obbligati a essere celibi, quelli d´oriente, pur cattolici anch´essi, sono per la gran parte sposati per tradizione antichissima. E finché gli uni e gli altri se ne stanno nei rispettivi paesi d´origine, al Vaticano sta bene. Ma appena i preti orientali sposati emigrano e si mescolano ai celibi, Roma entra in allarme. Il Vaticano ha chiesto agli episcopati d´occidente di alzare uno sbarramento e la Cei l´ha subito fatto, al pari di altri episcopati europei.
La Chiesa ucraina non l´ha presa bene. La quasi totalità dei suoi preti sono sposati, e quindi non più accettati in Italia. Ma c´è dell´altro. Accusano la Cei di usare due pesi e due misure, perché anche in Italia esiste da secoli un clero cattolico sposato, italiano, con tutti i crismi della legittimità. È quello delle diocesi di rito greco albanese, in Calabria, Basilicata e Sicilia. Di preti sposati queste diocesi ne hanno oggi una dozzina e se li tengono stretti. Sono parroci in paesetti di montagna, più un altro, Sergio Maio, che vive a Milano e dice messa in rito greco ogni domenica nella centralissima chiesa dei santi Maurizio e Sigismondo, in corso Magenta.
A metà del secolo scorso il Vaticano era riuscito a estirpare questa prerogativa delle diocesi greco albanesi in Italia. Finché nel 1970 il vescovo di Lungro degli Albanesi s´impuntò e riprese a ordinare preti sposati, com´era suo diritto. In sua difesa, in curia, intervenne il cardinale Johannes Willebrands. Ma non gliela perdonarono. Passi per i preti sposati di qualche sperduto paesino, ma a Roma, nel centro della cattolicità d´occidente, mai. Un diacono cinquantenne di Lungro, colpevole d´abitare a Roma con la famiglia, aspetta invano da vent´anni d´essere ordinato prete.
Però almeno i preti sposati italiani di rito greco sono tollerati. E allora perché non anche gli ucraini, o i romeni, o i polacchi? In Polonia orientale c´è una vasta regione, la Galizia, col proprio rito e col clero sposato, con uno statuto d´intesa con Roma vecchio di quattro secoli. E cinque anni fa il cardinale Angelo Sodano intimò a questi preti sposati di "far ritorno in patria", cioè in Ucraina, senza badare che essi erano sempre vissuti lì e semmai a spostarsi erano stati i confini, in seguito alla seconda guerra mondiale. In Vaticano si attivarono in loro difesa i cardinali Achille Silvestrini ed Edward Cassidy, e Sodano annullò l´ordine. Ma la linea dominante in curia resta quella del "cuius regio eius et religio": niente mescolanze tra preti celibi e sposati nello stesso territorio.
Anche a costo di pagare prezzi salati, come è capitato in America. Nel 1912 Roma vietò ai vescovi ucraini degli Stati Uniti e del Canada, là emigrati assieme a un milione e mezzo di loro connazionali, di ordinare preti sposati. L´imposizione provocò un´autentica ribellione, che finì con un abbandono in massa della Chiesa cattolica e col passaggio alla Chiesa ortodossa. Quelli rimasti fedeli al papa si adattarono ad aggirare l´ostacolo con l´astuzia. Da allora gli aspiranti sacerdoti fanno ritorno in Ucraina, si sposano, diventano preti, e a cose fatte rientrano in America, col pieno consenso dei loro vescovi.
Anzi, da qualche tempo i vescovi ucraini e di rito melkita residenti in America non obbediscono nemmeno più al divieto del 1912, formalmente ancora in vigore. A osservare un analogo comando dei tempi di Pio XII sono rimasti, negli Stati Uniti, solo i ruteni. La questione è all´ordine delgiorno della congregazione vaticana per la Chiese orientali. Ma regnante Giovanni Paolo II, tenace difensore della regola celibataria, è difficile che Roma ceda.
Il loquace neocardinale O´Brien, evidentemente, già pensa al dopo.
Perché il celibato non è una rinuncia, è una scelta: di appartenere a Gesù.
Ogni scelta equivale ad un rinuncia, ogni volta che prendo qualcosa ne perdo un'altra, è INEVITABILE.
Poi certo, basterebbe replicare che Cristo è tutto e quindi non si perde nulla.....e qui arriviamo ai soliti concetti filosofici (e opinabili quindi) di "tutto".
tdi150cv
04-07-2005, 23:00
indipendentemente dal perchè si o perchè no , mi chiedo se oramai abbia senso continuare su questa linea purista nei confronti dei preti quando pure i gay possono sposarsi e adottare dei figli ... :mbe: :muro:
jumpermax
04-07-2005, 23:02
indipendentemente dal perchè si o perchè no , mi chiedo se oramai abbia senso continuare su questa linea purista nei confronti dei preti quando pure i gay possono sposarsi e adottare dei figli ... :mbe: :muro:
guarda che nessuna legge vieta ai preti di sposarsi... :mbe:
tdi150cv
04-07-2005, 23:04
guarda che nessuna legge vieta ai preti di sposarsi... :mbe:
be se ti svesti certamente ... ma non mi pare la stessa cosa no !? :mbe:
jumpermax
04-07-2005, 23:14
be se ti svesti certamente ... ma non mi pare la stessa cosa no !? :mbe:
Ma nemmeno se non ti svesti. Un prete può benissimo andare in comune e sposarsi è la chiesa ad imporre il celibato ai preti semmai... che accidenti c'entra un rito civile con una questione religiosa?
tdi150cv
04-07-2005, 23:30
Ma nemmeno se non ti svesti. Un prete può benissimo andare in comune e sposarsi è la chiesa ad imporre il celibato ai preti semmai... che accidenti c'entra un rito civile con una questione religiosa?
a parte che qui entra in ballo la legge cristiana ...
ma a parte questo , la base di tutto dipende dal fatto che un matrimonio implica dei diritti e dei doveri ! Doveri ai quali i preti in realta' non possono assolvere in quanto impegnati in una missione diversa da quella del mettere su famiglia e riprodursi.
Poi se vogliamo esiste anche il fatto che nella vita di un cristiano esiste una sola persona con la quale condividere la vita ... per i preti e' cristo ... dedicarsi a lui anima e corpo.
Potrai ritenerla una cacata ok , ma per chi ci crede questa e' LEGGE ! LA LEGGE CRISTIANA !
a parte che qui entra in ballo la legge cristiana ...
ma a parte questo , la base di tutto dipende dal fatto che un matrimonio implica dei diritti e dei doveri ! Doveri ai quali i preti in realta' non possono assolvere in quanto impegnati in una missione diversa da quella del mettere su famiglia e riprodursi.
Poi se vogliamo esiste anche il fatto che nella vita di un cristiano esiste una sola persona con la quale condividere la vita ... per i preti e' cristo ... dedicarsi a lui anima e corpo.
Potrai ritenerla una cacata ok , ma per chi ci crede questa e' LEGGE ! LA LEGGE CRISTIANA !
No,per i preti cattolici non esite un commandamento di celibato in toto,pure per i vescovi (nel caso in cui un vescovo (maschio) protestante sposato diventi cattolico romano gli vien mantenuta la sua carica precendete).
preti + famigli a carico...l'8x1000 non basterà più...:eekk:
end.is.forever
04-07-2005, 23:48
a parte che qui entra in ballo la legge cristiana ...
ma a parte questo , la base di tutto dipende dal fatto che un matrimonio implica dei diritti e dei doveri ! Doveri ai quali i preti in realta' non possono assolvere in quanto impegnati in una missione diversa da quella del mettere su famiglia e riprodursi.
Poi se vogliamo esiste anche il fatto che nella vita di un cristiano esiste una sola persona con la quale condividere la vita ... per i preti e' cristo ... dedicarsi a lui anima e corpo.
Potrai ritenerla una cacata ok , ma per chi ci crede questa e' LEGGE ! LA LEGGE CRISTIANA !
Semmai legge cattolica; Cristo non ha mai parlato di preti, matrimonio, Papi eccetera quindi non tiriamolo in ballo.
FastFreddy
04-07-2005, 23:48
Non mi sembra che sia obbligatorio farsi preti, se ci si vuole sposare basta non diventarlo.....
Potrai ritenerla una cacata ok , ma per chi ci crede questa e' LEGGE ! LA LEGGE CRISTIANA !
Cioè scusa, ma ti abbiamo fatto esempi sopra dei preti cattolici sposati con rito orientale (che è molto antico - niente robaccia moderna :D -, e potrei aggiungerci quello copto, sempre restando vicini alla tradizione cristiana antica).....
FastFreddy
04-07-2005, 23:50
Semmai legge cattolica; Cristo non ha mai parlato di preti, matrimonio, Papi eccetera quindi non tiriamolo in ballo.
Già! L'obbligo del celibato nasce da motivazioni tutt'altro che religiose.....
Northern Antarctica
04-07-2005, 23:50
a parte che qui entra in ballo la legge cristiana ...
ma a parte questo , la base di tutto dipende dal fatto che un matrimonio implica dei diritti e dei doveri ! Doveri ai quali i preti in realta' non possono assolvere in quanto impegnati in una missione diversa da quella del mettere su famiglia e riprodursi.
Poi se vogliamo esiste anche il fatto che nella vita di un cristiano esiste una sola persona con la quale condividere la vita ... per i preti e' cristo ... dedicarsi a lui anima e corpo.
Potrai ritenerla una cacata ok , ma per chi ci crede questa e' LEGGE ! LA LEGGE CRISTIANA !
io sapevo - ma prendetela con beneficio d'inventario - che, secondo la religione cattolica, i preti non possono sposarsi perché, durante l'Eucarestia, essi sono l'immagine di Cristo, che, nonostante Dan Brown sia convinto del contrario ( :D ) non era sposato...
tdi150cv
04-07-2005, 23:53
Già! L'obbligo del celibato nasce da motivazioni tutt'altro che religiose.....
be allora se vuoi spiegarcele ...
jumpermax
04-07-2005, 23:53
a parte che qui entra in ballo la legge cristiana ...
ma a parte questo , la base di tutto dipende dal fatto che un matrimonio implica dei diritti e dei doveri ! Doveri ai quali i preti in realta' non possono assolvere in quanto impegnati in una missione diversa da quella del mettere su famiglia e riprodursi.
Poi se vogliamo esiste anche il fatto che nella vita di un cristiano esiste una sola persona con la quale condividere la vita ... per i preti e' cristo ... dedicarsi a lui anima e corpo.
Potrai ritenerla una cacata ok , ma per chi ci crede questa e' LEGGE ! LA LEGGE CRISTIANA !
anche se fosse vero e mi sembra che molti ti abbiano corretto diverse imprecisioni, un conto è una legge dello stato, un conto è una scelta della chiesa. Non è che possiamo imporre al vaticano di abolire il celibato dei preti...
end.is.forever
04-07-2005, 23:53
io sapevo - ma prendetela con beneficio d'inventario - che, secondo la religione cattolica, i preti non possono sposarsi perché, durante l'Eucarestia, essi sono l'immagine di Cristo, che, nonostante Dan Brown sia convinto del contrario ( :D ) non era sposato...
Sembra una di quelle frasi di giustificazione che dicono gli autori dei film di fantascienza quando ci mettono dentro una cazzata per farlo più spettacolare :)
FastFreddy
04-07-2005, 23:54
be allora se vuoi spiegarcele ...
Basta che apri un qualsiasi libro di storia delle medie....
Semmai legge cattolica; Cristo non ha mai parlato di preti, matrimonio, Papi eccetera quindi non tiriamolo in ballo.
Leggiti il Nuovo Testamento non in maniera superficiale e vedrai che certe cariche non sono un'invenzione recente,grazie.
jumpermax
04-07-2005, 23:57
Leggiti il Nuovo Testamento non in maniera superficiale e vedrai che certe cariche non sono un'invenzione recente,grazie.
A me sembra che non ci sia molto accordo su queste letture approfondite anzi che non ci sia l'unanimità neppure su cosa si debba approfondire... :Prrr:
end.is.forever
04-07-2005, 23:57
Leggiti il Nuovo Testamento non in maniera superficiale e vedrai che certe cariche non sono un'invenzione recente,grazie.
Dipende cosa intendi per "non superficiale"; se ti ci impegni probabilmente ci puoi vedere anche dei messaggi subliminali o la ricetta della pasta con le vongole.
Ma dal punto di vista dell'insegnamento non mi pare se ne faccia parola di "cariche religiose", anzi credo sia un concetto aspramente in contrasto con l'ideologia cristiana.
Northern Antarctica
05-07-2005, 00:04
o la ricetta della pasta con le vongole.
quella no - secondo l'Antico Testamento (Levitico 11-10, o Deuteronomio 14-9) si tratta di animali immondi :eek:
SweetHawk
05-07-2005, 00:32
Pubblico una risposta che diedi tempo fa a un fondamentalista protestante.
Si parla di celibato......
Vorrei anzitutto farti ben presente che per quanto riguarda gli uomini e le donne dell'Antica Legge, lo stato di celibato o di verginità li metteva, generalmente, in stato di inferiorità di fronte ai coniugati. L’uomo e la donna non sposati paiono non aver posto nella storia della salvezza, anche se c'è stata qualche eccezione voluta da Dio (vedi Ger 16,2).
Principio ispiratore del celibato ecclesiastico è l'idea di purezza e di continenza.
Gesù la presenta come esercizio di virtù superiore (Mt 19,12) e S. Paolo la prende come uno dei principi direttivi che devono essere tenuti presenti nella scelta di un vescovo, sacerdote o diacono. Secondo l'Apostolo, il ministro del santuario deve essere “marito di una sola moglie" (Tt 1,5-6), espressione che bisogna intendere nel senso di un interdetto portato su coloro che sono passati a nozze due o più volte prima di accedere agli Ordini sacri, e non già quasi un obbligo fatto dall'Apostolo di avere una sposa.
Questa seconda interpretazione sarebbe del resto in opposizione con quanto scrive altrove lo stesso Apostolo (1 Cor 7,7; 32-34), quando formula l'augurio di vedere gli altri come se stesso (cioè non sposato: 1 Cor 7,7), ovvero quando spiega le disposizioni favorevoli, perchè un'anima si dia al servizio del Signore (1 Cor 7, 32-34).
Il precetto è quindi restrittivo, non ingiuntivo; esclude il bigamo dagli Ordini, non impone il matrimonio come condizione per accedere al sacerdozio.
Virtualmente raccomandato dalla Scrittura, il celibato non vi appare però come obbligatorio e tale libertà di scelta è stata la norma seguita nei primi secoli della Chiesa, nonostante l'alta considerazione in cui era tenuta la continenza. Prima infatti che il cenobitismo ne avesse fatto una istituzione, l'aristocrazia del clero cattolico aveva avuto a cuore di praticarla, come fanno fede numerose testimonianze di scrittori cristiani fra i quali Tertulliano (De exhort. castit. 13: PL 2,930), Clemente Alessandrino (Stromata, III, 13: PG 8,1189), Origene (In Lev. homi, 6; PG 12,473), Eusebio (Demonstr. Evang., 19: PG 22,81), Sinesio di Tolemaide (Epist., 105: PG 66,1485), S. Cirillo di Gerusalemme (Cateches., 12,25: PG 33,757), S. Girolamo (Adv. Vigilanti 2: PL 23,341), S. Epifanio (Adv. haeres, 48,9; 59,4: PG 41,869, 1024).
Da questi testi, difficilmente si può mostrare la traccia di una legge sul celibato di origine apostolica, come alcuni hanno sostenuto e ancora qualcuno sostiene.
Altre testimonianze non meno esplicite mostrano che il diritto di vivere in matrimonio era riconosciuto al clero. E' con il sec. IV che la disciplina del celibato tende a prendere forme fisse nella legislazione conciliare, ma nel regolarla la Chiesa Orientale si separa dall'Occidente.
In Oriente la Chiesa concedeva a coloro che non sentivano vocazione per il celibato di usare dei loro diritti coniugali. In questo senso si pronunziarono i Concili di Ancira (314), Nicea (325), Gangra (350 circa).
Il sacerdote è costituito per gli uomini in ciò che si riferisce a Dio, al fine di offrire doni e sacrifici e solo il celibato permette il perfetto e totale compimento di tali doveri. Dovendo proseguire l'opera del Redentore il ministro sacro ha bisogno di libertà da preoccupazioni d'indole familiare...
L’individuo nel sacerdote deve scomparire di fronte ai bisogni materiali e spirituali di tutta la famiglia umana, altrimenti rischia di diventare un professionista qualsiasi. Il ministero sacerdotale, e in particolare la direzione delle coscienze, esige illimitata fiducia verso chi l'esercita e questa difficilmente l'ottiene il sacerdote che vive in compagnia di una donna che partecipa delle sue confidenze.
Le obiezioni contro il celibato non provengono tanto dalla nobiltà dei suo programma, quanto dalla supposta impossibilità del suo esercizio.
La castità, si dice, è impossibile e la pretesa di dominare l'istinto, è pura ipocrisia. Questo errore la Chiesa l'ha condannato nel Concilio di Trento (sess. XXIV can. 9). La custodia della castità è affare della Grazia e la Chiesa non ha mai preteso che la natura possa trionfare dei suoi istinti abbandonata alle sole sue forze.
Se, per casi particolari, abitudini inveterate e tare ereditarie assegnano alla virtù compiti quasi sovrumani, si tratta di esseri anormali, per i quali il sacerdozio non è indicato.
La libellistica comune ama insistere sul fatto: la vita privata dei prete non è e non è stata mai casta e in disordini nascosti egli cerca ciò che pubblicamente gli è interdetto. Ma gli scandali presenti e passati non costituiscono il passato né il presente della Chiesa. La prospettiva di insieme è molto più luminosa e al di là delle zone d'ombra essa può mostrare la sua realtà formata da santi ed eroi.
Oltre al celibato ecclesiastico esiste nella Chiesa, ed è sempre esistito, il celibato scelto dai laici liberamente e direttamente "per il regno dei cieli” (Mt 19,12), cioè per il motivo superiore dell'amore verso Dio e dell'apostolato.
Questa pubblica professione di vita perfetta e generosamente votata agli interessi di Dio, diventò così frequente nelle varie Chiese, che coloro che la praticavano cominciarono a comparire in mezzo alla società come una classe a parte. Oggi la Chiesa ha superato tutte le difficoltà e si è mossa a riconoscere - (oltre i singoli) - gli Istituti secolari dei laici.
E perciò morire celibi non è una disgrazia, bensì un trionfo ed un onore, come ci dice San Giovanni nell'Apocalisse: "Questi non si sono contaminati con donne, sono infatti vergini e seguono l'Agnello dovunque va. Essi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l'Agnello" (14,4).
Però:
- Diciamo pure che ci sono santi sposati e santi non sposati.
- Diciamo ancora che è vero che nel N.T. non c'è un ordine tassativo che imponga il celibato, per cui i primi vescovi e sacerdoti furono scelti anche tra gli sposati - ebrei e non - per la garanzia della fede e della probità, ma è anche vero che il desiderio di Gesù, ribadito da S. Paolo, è fin troppo chiaro. Infatti molti hanno aderito spontaneamente al desiderio del Divin Maestro: la Chiesa, guidata dallo Spirito Santo, ha accolto il desiderio di Cristo e di tante anime ed ha codificato il celibato. Quando noi parliamo di Chiesa, non si può prescindere da Gesù e dallo Spirito Santo: "... lo sarò con voi sino alla fine del mondo" (Mt 28,20); “... la Chiesa è colonna e sostegno della verità" (1 Tm 3,14-15); "...chi ascolta voi ascolta me..." (Lc 10, 16); Gesù prega per gli Apostoli e "per quelli che per la loro parola crederanno in me"; "... Padre, consacrali nella verità..." (Gv 17,17); "... lo Spirito Santo vi guiderà alla verità tutta intera..." (Gv 16,12-15; vedi anche 14,16; 15,26); “Come il Padre ha mandato me, così io mando voi..." (Gv 20,21).
Io, personalmente, stimo una gran cosa che Gesù non ha voluto dare un ordine tassativo: Egli voleva convincerci che “non tutti possono capire" ma solo quelli ai quali è dato di capire in quanto lo fanno esclusivamente per il regno dei cieli, ossia a maggior gloria di Dio e per il bene delle anime.
- Basterà riflettere sulla natura del sacerdozio per convincersi della convenienza della codificazione del celibato da parte della Chiesa Occidentale.
La contestazione oggi muove molto spesso piuttosto dalla passione e dalle esigenze. Certamente non dalla fede, né dalla grazia di Dio e neppure da, ragioni di carattere spirituale...
La contestazione oggi muove molto spesso piuttosto dalla passione e dallo spirito del mondo. Certamente non dalla fede, né dalla grazia di Dio e neppure da, ragioni di carattere spirituale...
Scriveva un vecchio sacerdote:
- Pur sapendo che la malvagità e il peccato del sacerdote non toccano l'efficacia salvifica del suo ministero, tuttavia, tutti sappiamo quante persone restano scandalizzate per la cattiveria di alcuni sacerdoti... E sappiamo pure che i nemici della Chiesa speculano proprio su queste carenze e debolezze sacerdotali..., le quali, principalmente, si notano in sacerdoti che lottano per essere autorizzati alle nozze... regolarmente...
Ho spesso inteso dire, e da persone molto serie, che il sacerdote che reclama le nozze... è segno che ha già qualche donna... Ed è anche vero che chi reclama contro il celibato è semplicemente perchè, non avendo coltivato la propria vocazione, logicamente e naturalmente, si è messo in grado di perderla in parte o del tutto. Ed, è una scusa troppo palese per chi dice che quando fu ordinato non si rendeva ben conto dell'impegno serio che prendeva; è, ripeto, semplicemente perchè, a poco a poco, si è fatto trascinare o dall'eresia dell'azione o, più facilmente, dal contatto troppo frequente e poco controllato con donne...
E' ben chiaro per tutti quelli di buona volontà che il celibato del sacerdote è per il regno dei cieli; è per amore di Gesù Cristo, a vantaggio dell'intera umanità. Il celibato, quando è vissuto con slancio apostolico e con fede te rende il cuore dell'uomo libero in modo singolare"
Molti non comprendono che questo darsi agli altri scaturisce dal darsi a Dio, e viceversa.
In chiusura, per riassumere, sarà bene tener sott’occhi i seguenti passi del N.T. ai quali si è già fatto e si continuerà a fare riferimento sull'argomento del celibato:
1. Mt 19,8-12: "... Rispose loro Gesù: “Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così”. Perciò io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un'altra, commette adulterio". Gli dissero i discepoli: “Se questa è la condizione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi”. il Egli rispose loro: “Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso” Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca".
2. Mt 19,16-22: " Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: “Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?” Egli rispose: “Perchè mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti”. Ed egli chiese: “Quali?”. Gesù rispose: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso”. Il giovane gli disse: “Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?” . Gli disse Gesù: “Se vuoi essere perfetto, vai, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi”. Udito questo, il giovane se ne andò triste: poichè aveva molte ricchezze".
3. Mt 19,27-29: "Allora Pietro prendendo la parola disse: “Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito: che cosa dunque ne otterremo?”. E Gesù disse loro: In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell'Uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d'Israele”. “Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna”.
4. Mc 10,28-30: “Pietro allora disse: “Ecco... (come in Mt 19,2 7-29). (come in Mt eccetto “insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna”.
5. Lc 18,28-30: “Pietro allora disse: ... (quasi identico a Mt e a Mc.).
6. Ap 14, 4: “Questi non si sono contaminati con donne, sono infatti vergini e seguono l'Agnello dovunque va. Essi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l'Agnello".
7. 1 Cor 7,7-9.32-34: " ... Vorrei che tutti fossero come me; ma ciascuno ha il proprio dono da Dio, chi in un modo, chi in un altro. Ai non sposati e alle vedove dico: è cosa buona per loro rimanere come sono io; ma se non sanno vivere in continenza, si sposino; è meglio sposarsi che ardere...". “Io vorrei vedervi senza preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, come possa piacere al Signore; chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie, e si trova diviso .....”.
Spero di aver dato una risposta adeguata.
skywalker77
05-07-2005, 13:07
L'ipotesi del matrimonio di Cristo è molto più fondata di quanto pensi ;)
Assolutamente d'accordo!
SweetHawk
05-07-2005, 19:38
Assolutamente d'accordo!
Te l'ha detto Il codice da Vinci o qualche fantasioso romanziere novecentesco? :doh:
Cioè ma vi rendete conto? E le prime fonti, la patristica? Come siamo ridotti... :rolleyes:
L'ipotesi del matrimonio di Cristo è molto più fondata di quanto pensi ;)
beh,lanciamo una sfida a voi revisionisti:se è vero quello che dite portateci i suoi resti,quelli di chi dovrebbe essere stata sua moglie.Poi portateci i loropresunti discendenti e fategli l'esame del DNA.Se i risultati daranno esito positivo dichiareremo pubblicamente che le sacre scritture e i loro messaggi sono solo delle stronzate inventate per fare il lavaggio del cervello e come tali saranno distrutte finomall'ultima pagina (vabbè,una copia la teniamo per voi affinchè possiate ridere quando sarete depressi).Avanti,tentare non costa niente :angel:
majin mixxi
05-07-2005, 19:50
beh,lanciamo una sfida a voi revisionisti:se è vero quello che dite portateci i suoi resti,quelli di chi dovrebbe essere stata sua moglie.Poi portateci i loropresunti discendenti e fategli l'esame del DNA.Se i risultati daranno esito positivo dichiareremo pubblicamente che le sacre scritture e i loro messaggi sono solo delle stronzate inventate per fare il lavaggio del cervello e come tali saranno distrutte finomall'ultima pagina (vabbè,una copia la teniamo per voi affinchè possiate ridere quando sarete depressi).Avanti,tentare non costa niente :angel:
tu che sei bene informato,un'amica testimone di Geova mi ha detto che nella Bibbia si parla dei fratelli/sorelle di Gesù,è vera la cosa? :confused:
tu che sei bene informato,un'amica testimone di Geova mi ha detto che nella Bibbia si parla dei fratelli/sorelle di Gesù,è vera la cosa? :confused:
certo,solo che il termine fratello nella cultura semitica non significava solo persone figlie di stesso padre e madre,ma pure parenti dello stesso clan fino ad arrivare alla tribù d'appartenenza.
Un es dello stesso fatto raccontato in due diversi testi:
-(secondo loibro dei Re cap 10):
Ieu trovò i fratelli di Acazia, re di Giuda. Egli domandò: «Voi, chi siete?». Risposero: «Siamo fratelli di Acazia; siamo scesi per salutare i figli del re e i figli della regina». Egli ordinò: «Prendeteli vivi». Li presero vivi, li uccisero e li gettarono nel pozzo di Bet-Eked; erano quarantadue e non ne rimase neppure uno.
-secondo libro cronache cap 19:
Difatti, quando giunse, uscì con Ioram incontro a Ieu figlio di Nimsi, che il Signore aveva consacrato perché distruggesse la casa di Acab.Mentre faceva giustizia della casa di Acab, Ieu trovò i capi di Giuda e i nipoti di Acazia, suoi servi, e li uccise.
SweetHawk
05-07-2005, 20:31
Bella spiegazione di Ewigen come sempre.
Per il resto la stessa Bibbia ci dice di chi erano figli i "fratelli" di Gesù.
Se volete poi ve lo spiego.
Cmq il discorso è che c'è troppa ignoranza... purtroppo... :(
Bella spiegazione di Ewigen come sempre.
Per il resto la stessa Bibbia ci dice di chi erano figli i "fratelli" di Gesù.
Se volete poi ve lo spiego.
Cmq il discorso è che c'è troppa ignoranza... purtroppo... :(
Potrei azzardare un'ipotesi, ma è certamente meglio che mi taccia.
Ignoranza rispetto a che cosa, alle sacre scritture? Alla Bibbia? O alla religione in genere?
Cmq il discorso è che c'è troppa ignoranza... purtroppo... :(
Prima bisognerebbe che tutti imparino BENE l'aramaico cmq......o perlemeno il greco.
majin mixxi
05-07-2005, 20:56
Prima bisognerebbe che tutti imparino BENE l'aramaico cmq......o perlemeno il greco.
as che,il mio aramaico finisce quì :fagiano:
majin mixxi
05-07-2005, 20:57
Prima bisognerebbe che tutti imparino BENE l'aramaico cmq......o perlemeno il greco.
anche l'italiano non sarebbe male :D
:rotfl:
Più che ignoranza c'è stata tanta tanta censura, e un vostro "collega" di nome Saulo ne sa qualcosa. Inoltre c'è anche molta arroganza, visto che c'è chi crede si possedere la verità sulla vita di un uomo di 2000 anni fa, bollando come "ignoranti" chiunque affermi "questa ipotesi alternativa è ben documentata" (nessuno infatti ha detto "è certamente stato sposato").
Per incominciare un dialogo su questioni come questa credo sia necessario concepire la "possibilità" di avere torto e che nuovi documenti potrebbero stravolgere la questione.
Piccolo esempio: la feroce dittatura di Catilina è stata messa in discussione da alcuni recenti ritrovamenti.
Portateci le prove (PROVE,non teorie e ipotesi nate su carta) che il nostro credo si basa su cose false e ci arrendiamo all'evidenza.Ma fino ad allora per noi cristiani:
-Dio esite
-Dio è trino
-Una sua persona oltre ad essere stata celibe ha il suo corpo direttamente in cielo e non sepolto da qualche parte divorato dai vermi
-Sempre questa persona è nato da una persona sua coterna e ha preso una natura umana da una vergine concepito da un'altra persona sua coeterna
-Ad annunciare alla vergine la nascita in forma umana di questa persona fu un certo angelo chiamato Gabriele
-l'anima esite
-La salvezza e la dannazione esistono
-le vostre teorie,ipotesi e "conoscenze" riguardo alle religioni (e loro confessioni-scuole) almeno sono utili a portarci un po' d salute (ridere fa bene)
anche l'italiano non sarebbe male :D
E vabbè ho scritto perlemeno invece di perlomeno..... :D
Ma tu sei lì apposta a cercarmi sempre gli errori di ortografia? Ioscrivodigettosenzabadarcitroppo.....:D
Piccolo esempio: la feroce dittatura di Catilina è stata messa in discussione da alcuni recenti ritrovamenti.
Caligola ;)
FastFreddy
05-07-2005, 21:47
Portateci le prove (PROVE,non teorie e ipotesi nate su carta) che il nostro credo si basa su cose false e ci arrendiamo all'evidenza.Ma fino ad allora per noi cristiani:
-Dio esite
-Dio è trino
-Una sua persona oltre ad essere stata celibe ha il suo corpo direttamente in cielo e non sepolto da qualche parte divorato dai vermi
-Sempre questa persona è nato da una persona sua coterna e ha preso una natura umana da una vergine concepito da un'altra persona sua coeterna
-l'anima esite
-La salvezza e la dannazione esistono
-le vostre teorie e ipotesi alemno sono utili a portarci un po' d salute (ridere fa bene)
Non vedo per quale motivo la fede in un Dio debba essere supportata da prove, tu sei libero di credere a cio che vuoi, ma non hai NESSUN diritto di dire che le tue credenze siano la sola cosa vera e inconfutabile, comportandoti così non ti rendi molto diverso dai fondamentalisti islamici che tanto si contestano....
-Una sua persona oltre ad essere stata celibe ha il suo corpo direttamente in cielo e non sepolto da qualche parte divorato dai vermi
Se ti chiedo di darmi una spiegazione oggettiva di quello che indichi con "cielo", cosa mi dici?
Ma soprattutto non ti sei mai chiesto perchè proprio la parola "cielo" viene utilizzata per designare l'Aldilà? Che bisogno c'è di usare un riferimento così umano come il "cielo" per designare un cosa che ben poco c'entra con l'aria sopra di noi?
Se ti chiedo di darmi una spiegazione oggettiva di quello che indichi con "cielo", cosa mi dici?
Ma soprattutto non ti sei mai chiesto perchè proprio la parola "cielo" viene utilizzata per designare l'Aldilà? Che bisogno c'è di usare un riferimento così umano come il "cielo" per designare un cosa che ben poco c'entra con l'aria sopra di noi?
Sede di Dio,dei suoi Angeli e dei salvati,grazie.Anche i dannati sono nell'aldilà,ma non certo in "cielo".
per il resto non sono troppo stanco per scriver eun trattato sulla concezione dei sette cieli della teologia ebraica.
Anche i dannati sono nell'aldilà,ma non certo in "cielo".
Ovvio che intendevo quella parte dell'Aldilà. Il problema è la scelta della parola, non quello che designa.
Domanda bambinesca (quelle della serie PERCHE' :D): perchè Dio necessita di una sede?
Rileggendo il mio post quotato da Ewigen mi sono accorto dell'errore, stavo per editare ma mi hai sgamato :p
Effettivamente quando sentii la notizia rimasi allibito :) Ma subito dopo pensai: è ovvio, è il potere dei vincitori.
SweetHawk
05-07-2005, 22:54
Prima bisognerebbe che tutti imparino BENE l'aramaico cmq......o perlemeno il greco.
Da archeologo permettimi una dignitosa conoscenza delle lingue classiche e morte. :)
SweetHawk
05-07-2005, 23:26
Rileggendo il mio post quotato da Ewigen mi sono accorto dell'errore, stavo per editare ma mi hai sgamato :p
Immagino che Tacito, Svetonio e compagnia bella parlando di Caligola sparassero cazzate...
Magari qualcuno tra un po' dirà che Nerone era un benefattore per far parlare di se... e c'è chi ripeterà le stesse cose.
Scusate ma voi certi ambienti universitari li conoscete? No, per curiosità...
SweetHawk
05-07-2005, 23:31
Anche io mi stupii. Più che altro per il fatto che era una cosa data per certa in modo inequivocabile :eek: Se chiedi "chi era Caligola?" ad un 40enne di cultura medio-bassa è molto probabile che lo conosca e che risponda: "un imperatore romano pazzo e sanguinario che ha fatto il suo cavallo senatore e che è stato giustamente assassinato".
Se la cosa sarà confermata riscriveranno quei 4 anni di storia nei libri scolastici? (almeno mi pare che gli anni fossero 4)
Mi affascina l'idea che le redini dell'impero possano essere state in realtà molto + nelle mani del senato di quanto non sappiamo. Anche se già il numero di imperatori fatti assassinare dai senatori è talmente alto da avvalorare quest'ipotesi. ;)
Tu che corso di studi hai fatto? Così mi so regolare... :)
Cmq ti dico che in un corso di storia romana ti riderebbero in faccia, ovunque... e non parlo per presunzione ma perché prima che noi parlano chiarissimo storici del calibro di Tacito, storico severissimo e estremamente preciso, quasi contemporaneo ai fatti. E come lui gran parte degli storici dell'epoca.
Ora, se la storia vogliamo riscriverla a uso e consumo di certa gente che deve pubblicare per aspirare alle cattedre, facciamolo pure, ma se dobbiamo parlare di storia seria, quella scritta così: Storia, per favore affidiamoci alle fonti DIRETTE non chè a quelle materiali studiate da gente seria e non da aavventurieri.
ma il fatto che molti scrittori latini fossero degli aristocratici anti-imperiali e filo-senatoriali non potrebbe essere uno dei motivi per cui le molte (troppe) uccisioni di imperatori vengono descritte sempre e comunque come una vittoria per Roma e la democrazia nei confronti del nemico "pazzo e sanguinario"?
Stavo per dirlo io.....:D
Il celibato per i preti cattolici non l'ho mai capito, qualcuno può "illuminarmi"?
Perchè se il prete è "single" quando muore lascia tutte le proprietà alla Chiesa.
Se fosse sposato, invece, ci sarebbero gli eredi.
IMHO, ovviamente.
Ora, se la storia vogliamo riscriverla a uso e consumo di certa gente che deve pubblicare per aspirare alle cattedre, facciamolo pure, ma se dobbiamo parlare di storia seria, quella scritta così: Storia, per favore affidiamoci alle fonti DIRETTE non chè a quelle materiali studiate da gente seria e non da aavventurieri.
Roberto Giacobbo rulez :asd:
Scoperchiatore
03-09-2005, 17:12
preti + famigli a carico...l'8x1000 non basterà più...:eekk:
LOL :D
Scoperchiatore
03-09-2005, 17:18
Cmq ti dico che in un corso di storia romana ti riderebbero in faccia, ovunque...
Hanno sputato in faccia anche a Galileo, Einstein rise sui principi della Quantistica presentati da Heisemberg e compagnia bella.
E per restare sullo stesso tema: risero anche del tizio che voleva ritrovare Troia...
Le cose cambiano, evolvono (come detto nell'altro thread).
Portateci le prove (PROVE,non teorie e ipotesi nate su carta) che il nostro credo si basa su cose false e ci arrendiamo all'evidenza.Ma fino ad allora per noi cristiani:
-Dio esite
-Dio è trino
-Una sua persona oltre ad essere stata celibe ha il suo corpo direttamente in cielo e non sepolto da qualche parte divorato dai vermi
-Sempre questa persona è nato da una persona sua coterna e ha preso una natura umana da una vergine concepito da un'altra persona sua coeterna
-Ad annunciare alla vergine la nascita in forma umana di questa persona fu un certo angelo chiamato Gabriele
-l'anima esite
-La salvezza e la dannazione esistono
-le vostre teorie e ipotesi alemno sono utili a portarci un po' d salute (ridere fa bene)
Perfetto, stessa cosa vale per me, prima vedere cammello, fino a quando non avrò prove tangibili dell'esistenza di Dio, Allah o Buddha mi spiace ma non posso crederci, perchè se le prove sono la bibbia, i vangeli e il corano credo sia più probabile che siamo tutti in Matrix e a crearci sia stato l'Architetto, daccordo anche sul fatto che leggere di pani e di pesci moltiplicati, di acqua fatta diventare vino e allegre passeggiate sull'acqua almeno solleva lo spirito.
paditora
04-09-2005, 10:42
Leggiti il Nuovo Testamento non in maniera superficiale e vedrai che certe cariche non sono un'invenzione recente,grazie.
E dove sta scritto nella Bibbia delle cariche di preti papi ecc.?
P.S. ma te non eri evangelico?
Come mai difendi la Chiesa Cattolica ora?
E dove sta scritto nella Bibbia delle cariche di preti papi ecc.?
Il bello della Bibbia, del Corano, e degli altri testi sacri è proprio quello, ci trovi scritto tutto quello che vuoi, basta leggerlo bene e interpretartelo a modo tuo, motivo per cui esistono 500 confessioni diverse, se la leggi bene ci trovi pure i prossimi numeri del superenalotto.
tatrat4d
05-09-2005, 12:02
se la leggi bene ci trovi pure i prossimi numeri del superenalotto.
direi che si possa affrontare la questione in termini un po' più rispettosi.
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