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View Full Version : [regioni] avanti spreco


Korn
30-06-2005, 07:20
LA STORIA. Una capillare divisione delle poltrone tra presidenze
e assessorati. E nessuno vuole più i portaborse di prima
Un consigliere, sette portaborse
il manuale Cencelli della Calabria
di ANTONELLO CAPORALE


La sede della Regione Calabria

PIÙ poltrone per tutti. Sono stati i calabresi a porsi subito il dilemma, e loro per primi hanno tentato di offrire una risposta. Piccola, parziale, ma qualcosa finalmente c'è stato. Il parlamentino regionale ha iniziato a dare il buon esempio dichiarando guerra ai nullafacenti. Nella passata consiliatura molti eletti vivacchiavano, immobili e persi nella propria solitudine. Questa volta ciascuno ha avuto un ruolo, un ufficio da ricoprire.

I trenta consiglieri della maggioranza sono tutti presidenti di commissione; e chi non è presidente è assessore, e chi non è assessore è capogruppo. Tutti e trenta.

E ognuno finalmente può godere di un autista, di un addetto stampa, di una segretaria, una vicesegretaria, un assistente laureato e uno solo diplomato. Cinque, sei, per i più bravi anche sette persone a struttura, sette contratti, sette impegni lavorativi, sette missioni da affidare. Insomma e dunque: più poltrone per tutti e più lavoro per tutti.

Nell'ultima e più rilevante seduta del Consiglio, la maggioranza di centrosinistra ha calcolato attentamente le risorse in campo e ha promosso, in modo turnario, ogni suo consigliere: io sono presidente e tu vice alla commissione Agricoltura, ma poi io sono vice di te all'Industria. Franco La Rupa è questore ma anche segretario della prima commissione, Cosimo Cherubino è capogruppo socialista e segretario di qualcos'altro. Con questa formula ogni esigenza e ambizione è andata soddisfatta: chi non è entrato al governo guida il gruppo; chi non guida il gruppo guida la commissione. Prendiamo l'Udeur: aveva cinque eletti da sistemare. Pasquale Tripodi ed Ennio Morrone sono assessori; Antonio Borrello è segretario questore, La Rupa è capogruppo e Domenico Tallini presidente di una commissione "speciale" di Vigilanza. Cinque su cinque. Filotto anche per Unità socialista, per la Margherita, per i Democratici di sinistra. Chi è parso così scarso da non poter puntare né a un assessorato, né a un gruppo politico né a una commissione, è diventato "sottosegretario" alla Presidenza.

In Calabria s'era in precedenza deciso anche di più. Il centrodestra, che al solito vuole strafare, nel suo mandato di governo aveva rivoluzionato il concetto algebrico dei numeri, definendo meglio, anzi innovando la teoria dell'uno. Nacquero i monogruppi. Gruppi di uno ma figurativamente gruppi di due. Con questa semplice ma geniale rivoluzione, i singoli consiglieri ebbero più uffici, più dipendenti, più assistenti. Ancora meglio andò nel 2002, con la legge numero 25, a Catanzaro nota come la legge dei parenti. Ingiusta definizione per un concorso che vide finalmente in ruolo organico una moltitudine di giovani speranze. Questi ragazzi sono stati assunti ma, sembra, adesso nessuno li vuole più.

Essendo portaborse dei vecchi consiglieri, o anche soltanto loro parenti (alla lontana, beninteso!), i nuovi, che hanno un altro indirizzo politico, non vorrebbero avvalersene. I trenta presidenti, capigruppo e assessori vorrebbero scegliere fiduciariamente i propri assistenti. Sei per trenta fa centottanta. Centottanta posti di lavoro in più, una piccola ma sana scossa all'economia calabrese. C'è da riferire che il centrosinistra ha abolito i monogruppi, riconoscendo all'uno il valore di uno e tentando, per via matematica, di definire due persone se sono due distinti i corpi e le cravatte che si affacciano sull'uscio. Di più, e sembra per responsabilità del presidente del Consiglio, il diessino Giuseppe Bova, le commissioni consiliari sono state addirittura ridotte del trenta per cento. "Io lascio l'auto blu in garage e finche posso farò da me", dice Bova. Finché lui potrà, ma gli altri? Le auto di servizio servono al servizio...

Del resto anche in Campania, nel giardino di casa Mastella, quando marito e moglie sono riuniti per cena, ci sono almeno tre lampeggianti accesi e sei persone che sorvegliano la frittura di calamari. La signora Sandra è fresca di nomina a presidente del Consiglio regionale e reduce da una grandissima innovazione legislativa. Pur di tener fede agli accordi bipartisan col centrodestra, i campani hanno ridefinito le procedure per dare impulso e ragioni istituzionali al ruolo del Consiglio. Sono state così istituite, accanto alle sei commissioni permanenti, dodici commissioni speciali, almeno metà delle quali affidate alla cura dell'opposizione. Un bell'esempio di concordia politica. Le commissioni speciali vigileranno un po' su tutto, e controlleranno ogni atto di Antonio Bassolino, lieto peraltro dell'occhiuto controllo. Nell'ordinata seduta consiliare, guidata con sapienza dalla signora Sandra, solo una voce stonata ha rotto il coro dei consensi.
Quella della diessina Luisa Bossa, già sindaco di Ercolano. La Bossa, dubbiosa, si è chiesta: "Si fa una commissione sul Mediterraneo e un'altra sul mare. Ma in questo modo non sembra che il Mediterraneo l'abbiamo fatto diventare terraferma?". Al suo dubbio sono seguiti i docili rimproveri di Bassolino: anche tu hai fatto il sindaco, e anche tu sai cosa significa siglare dei compromessi. Mare e monti, disabili e computer. Ogni attività umana è sottoposta al controllo di una commissione speciale. Italo Bocchino, capo dell'opposizione, va fiero dell'accordo. Ma in casa del centrodestra si sono levati dei mugugni. Specialmente dalle parti di Forza Italia. Fulvio Martusciello: abbiamo così tante commissioni che ogni giorno almeno quattro dovranno essere riunite. Molti di noi dovranno essere contemporaneamente presenti in più d'una e dunque...

E dunque niente. Benché il bilancio della Campania non preveda incrementi di dotazioni finanziarie, e quindi le diciotto commissioni dovranno spartirsi i soldi e le strutture per il funzionamento che prima erano devolute soltanto alle sei permanenti, è certo che i dodici presidenti nuovi aggiungeranno alla mesata da consigliere (indennità quasi pari a quella del parlamentare nazionale) altri 1800 euro. I vice godranno di un piccolo benefit di 900 euro, i segretari di soli 450. Avranno più soldi, vero, ma più responsabilità. E, vedrete, faranno in modo di organizzarsi secondo le regole turnarie calabresi aggiornate alle tematiche campane: chi si occupa di Mediterraneo si prende cura anche delle risorse del mare, compresa tutta la fascia di navigazione Ischia-Capri. Chi controlla le spese e i programmi per i disabili, aggiunge alle sue competenze la Sanità (ortopedia, cardiologia, chirurgia d'urgenza). I controllori speciali dell'informatica coniugheranno l'attività con qualche altra utilmente sinergica.
Tutto si può e tutto si fa. E il meglio, questo sembra garantito, deve ancora venire.

gourmet
30-06-2005, 08:19
Sono sempre piu' convinto che il federalismo in Italia significa solo queste cose.

evelon
30-06-2005, 08:20
Welcome in Italy :D :D

tatrat4d
30-06-2005, 08:22
pure una commissione di vigilanza si è presa l'Udeur? :mbe: :(

the_joe
30-06-2005, 08:28
Aspetta che gli abitanti delle regioni si accorgano che lo stato non ripiana più gli sprechi "a piè di lista" e che devono farsene carico loro stessi poi vedrai che spettacolo, i fuochi di fuorigrotta saranno, al confronto, solo un paio di mortaretti.

Ciao
Non ne sarei così sicuro, come al solito la colpa sarà del Governo che ha tagliato i finanziamenti e non delle Regioni che hanno inverosimilmente alzato le spese :muro: :muro: :muro:

the_joe
30-06-2005, 08:43
Forse sarà cosi per un periodo di tempo ma prima o poi, potendo confrontare con quanto avviene in altre regioni, dovranno rendersene conto ed allora vai con i fuochi artificiali !!!!!!!!!!!.

Ciao
Sarà, ma ne abbiamo già parlato nel 3d quando si discuteva che a fronte di una diminuita pressione fiscale da parte dello stato, c'è stato un innalzamento delle imposte locali, e tutti a giustificare gli enti locali perchè lo stato aveva risparmiato proprio sui trasferimenti alle amministrazioni locali.
Se l'andazzo è questo, la vedo dura perchè la colpa sarà sempre di qualcun'altro :rolleyes:

parax
30-06-2005, 08:47
Avete voluto la devolution ora pedalate. :O

the_joe
30-06-2005, 09:08
Ci vuole pazienza, la mentalità italica non si cambia con un provvedimento legislativo in poco tempo, occorrono anni affinchè i cittadini si sveglino e si rendano conto di come stanno realmente le cose. I partiti storici temono la lega proprio perchè esiste, pur remota, la possibilità che riesca a smuovere i cittadini dal letargo attuale e se ci riesce sono cavoli amari, probabilmente leghisti compresi, per tutti lorsignori.

Ciao
Vedi, da quarantenne, ho assistito con non poche speranze alla nascita del "fenomeno" Lega perchè l'idea di dare a Cesare quello che è di Cesare (cioè quello che ognuno si merita) sarebbe o avrebbe dovuto servire a "svegliare" chi avvezzo all'assistenzialismo di stato, si sarebbe dovuto far carico delle proprie responsabilità.
Purtroppo tutto questo a distanza di una ventina di anni ancora non è avvenuto, a causa o concausa di un sistema politico/economico ormai così arroccato sulle proprie posizioni a difesa dei propri privilegi acquisiti che onestamente lo vedo lungi dal poter cambiare anche nel corso dei prossimi 20 anni, come vedi non sta cambiando nulla nemmeno ora dopo l'entrata in area Euro dove i bilanci dovrebbero essere più controllati e con l'attacco massiccio che sta subendo la nostra economia da parte dei paesi emergenti......

Purtroppo non vedo come sia possibile un qualsivoglia cambiamento, si va bene se ne può parlare un po' durante l'estate sotto gli ombrelloni, ma alla prima partita di campionato chi se ne frega più?

Korn
30-06-2005, 10:14
A pedalare saranno gli abitanti delle regioni sprecone e quando se ne renderanno conto vedrai, personalmente non vedo l'ora che ciò si verifiche per vedere le facciazze dei politicastri spreconi, che spettacolo.

Ciao
hai troppa fiducia nelle italiche genti, anche perchè i politicastri sono assai abili a far passare in secondo piano queste cose

gourmet
30-06-2005, 10:26
Proteus, le tue sono illusioni: quand'anche qualcuno se ne interessasse, non ci sono alternative. Questi comportamenti sono infatti portati avanti sia dalla destra che dalla sinistra. Leggi l'articolo, la cdl in calabria non è che avesse fatto niente di diverso. Proprio per questo l'opposizione non ha interesse a denunciare queste cose, proprio perchè spera, una volta andata al governo, di fare altrettanto. E senza nessuno che denuncia, che strumentalizza politicamente gli sprechi e si impegna a non commetterli, come fa il cittadino a sanzionare politicamente la maggioranza sprecona? Io ad esempio, sono campano e alle ultime regionali mi sono trovato di fronte a due schieramenti che in passato hanno dato entrambi pessime prove di governo regionale: che cosa potevo fare? alla fine non sono proprio andato a votare, ed è stata la prima volta in vita mia che l'ho fatto per scelta. Ma il mio non voto ha significato qualcosa? no.. Bassolino ha stravinto lo stesso col 60%, e ha sfornato ben 12 commissioni consiliari, totalmente inutili, ma ben dotate di tutti i benefit per i vari presidenti e vicepresidenti. Tra l'altro, queste cose paradossalmente pagano dal punto di vista elettorale: chi credi saranno i nuovi portaborse? probabilmente i figli neolaureati di coloro che, tra gli amici del consigliere eletto, sono riusciti a portargli più voti, distribuendo a loro volta favori nell'ambito di loro competenza (sanità, scuola, edilizia ecc..), e in cambio ottenendo un prestigioso posto in consiglio regionale per il loro amato rampollo.

andreamarra
30-06-2005, 14:21
A pedalare saranno gli abitanti delle regioni sprecone e quando se ne renderanno conto vedrai, personalmente non vedo l'ora che ciò si verifiche per vedere le facciazze dei politicastri spreconi, che spettacolo.

Ciao


io mi preoccuperei più nel vedere le povere facciazze dei cittadini.

tatrat4d
30-06-2005, 14:36
io mi preoccuperei più nel vedere le povere facciazze dei cittadini.

li hanno votati loro, dopo 2 mesi già non vanno bene?

LittleLux
30-06-2005, 14:45
Aspetta che gli abitanti delle regioni si accorgano che lo stato non ripiana più gli sprechi "a piè di lista" e che devono farsene carico loro stessi poi vedrai che spettacolo, i fuochi di fuorigrotta saranno, al confronto, solo un paio di mortaretti.

Ciao

No, Proteus. Le cose, per funzionare, devono essere mandate avnti da persone con un certo tipo di testa. Per me il problema sta tutto li.

Metti persone oneste, capaci, e che abbiano il senso delle istituzioni e dello stato, e vedrai che con qualunque sistema di governo (democratico) sapranno fare bene, o perlomeno non faranno danni. Metti persone inette e/o ladre, e vedrai che anche la migliore forma di governo possibile fallirà miseramente.

Il primo problema è questo, riformare la testa della classe politica, di gran parte di essa, perlomeno.

TXFW
30-06-2005, 19:00
Ci vuole pazienza, la mentalità italica non si cambia con un provvedimento legislativo in poco tempo, occorrono anni affinchè i cittadini si sveglino e si rendano conto di come stanno realmente le cose. I partiti storici temono la lega proprio perchè esiste, pur remota, la possibilità che riesca a smuovere i cittadini dal letargo attuale e se ci riesce sono cavoli amari, probabilmente leghisti compresi, per tutti lorsignori.
CiaoGia', solo che quando tanti anni fa (nel 94) i radicali portarono avanti un referendum per abolire il sostituto di imposta, una stretta minoranza (che comprendeva me) ando' a votare.

La maggioranza ando' al mare (ma guarda). E quello del sostituto d'imposta non era nemmeno il referendum piu' pesante.

Partiti, partitucoli, partitelli, televisioni e giornali riuscirono in una vincente campagna di non informazione. Anche i sindacati spinsero a non votare (uno dei referendum usciti assieme a questo richiedeva che si abolissero i pagamenti automatici sulle buste paga per le iscrizioni al sindacato, quindi era meglio boicottare tutto in blocco).
Cosi' la gente conservo' il sostituto di imposta per non avere il disturbo di pagare le tasse (le imposte, ma nel dire comune le tasse) direttamente.

In italiano, il sostituto di imposta (in genere il datore di lavoro) paga IRPEF e altri balzelli per conto tuo e in busta paga ti trovi il netto.
L'abolizione del sostituto fa si' che in busta ti trovi il lordo e a fine anno o tutti i mesi dovrai pagare il dovuto.

Che vuol dire che ti accorgi di quanto paghi.
La realta' e' che anche se sulla busta paga c'e' scritto anche il lordo nessuno lo guarda.

Alzi la mano chi, di fronte a un'offerta di lavoro con su specificato il lordo (tutte) non ha chiesto o non si e' chiesto "si', ma di netto al mese quanto fa?".

Diciamola tutta.

100 eu nella busta sono 300 eu tirati fuori dal datore di lavoro.
150 rappresentano il lordo (su cui pago almeno un terzo in balzelli) e altrettanti rappresentano balzelli e contributi che il datore di lavoro paga in maniera diretta senza che debbano passare dalla busta. I numeri sono esemplificativi. Se qualcuno ha le cifre giuste le scriva.

Ora, il punto e' proprio questo: senza sostituto d'imposta, in busta mi devono arrivare i 300, cosi' mi accorgo che devo pagarne 200 e posso alterarmi tutti i mesi.

Supponiamo che in busta uno abbia adesso 1500 eu.
Senza sostituto di imposta se ne ritrova 4500 e deve pagarne 3000.
Magari si fara' la domanda "cara pubblica amministrazione, perche' con 1500 io mantengo una famiglia, compresi due figli che vanno a scuola, il cane, il mutuo, due auto, lo scooter e tu con 3000 mi fornisci un servizio di cacca e non mi garantisci nemmeno che un giorno avro' la pensione?. Non sara' che, in un modo o nell'altro, sprechi i soldi che ti do'?".

Poi si creera' una mentalita' nuova. Oggi conti i soldi del netto e se il cavadenti (o il barbiere) non ti fa la ricevuta chi se ne frega.
Se le tasse le paghi tu e rappresentano i due terzi del tuo reddito sei piu' motivato a volere che il cavadenti paghi anche lui.

Se fanno una riduzione di IRPEF che a conti fatti ti porta uno sconto di 20 eu, oggi non te ne accorgi, perche' 20 eu in piu' sullo stipendio significano nulla.
Se paghi tu non sono piu' 20 eu in piu' sullo stipendio, ma 20 eu in meno da pagare. Per quanto la somma sia la stessa..... e' diverso.

Si possono creare anche rapporti diversi col datore di lavoro.
Oggi se il datore di lavoro ti fa un aumento di 100 eu netti per te sono pochi. Solo che lui ne caccia fuori 300. Se ti desse i 300 tu potresti apprezzare meglio il gesto. Se poi il tuo socio al 66% pretende di averne 200 sai con chi prendertela.

Solo che il referendum e' andato in carenza di voti.

Tu speri che la gente un giorno si svegli. Io credo non capitera' mai.

Freeride
30-06-2005, 19:44
Solo che il referendum e' andato in carenza di voti.

Tu speri che la gente un giorno si svegli. Io credo non capitera' mai.

Peccato, nel 94 ero troppo piccolo per votare!

Una altra cosa analoga che mi piacerebbe è che ci fosse lo scarico dell'iva a carico dell'acquirente finale!
"Dottò, so' 120 euro per cambiare il tubbo";
"ma non è un po' caro?";
"Vebbè, mi dai 100 euro a me e 20 li versi direttamente te allo stato dalla tuo modello unico al posto mio, al resto dell'iva in debbbito ci penso io!
:D :D :D

tatrat4d
30-06-2005, 19:46
se non sbaglio molti di questi referendum li abbiamo rivotati nel 2000, con uguale malasorte?

TXFW
30-06-2005, 19:56
se non sbaglio molti di questi referendum li abbiamo rivotati nel 2000, con uguale malasorte?Non sono sicuro, ma mi sembra di si'.

Recidivi.

evelon
01-07-2005, 08:25
Gia', solo che quando tanti anni fa (nel 94) i radicali portarono avanti un referendum per abolire il sostituto di imposta, una stretta minoranza (che comprendeva me) ando' a votare.

La maggioranza ando' al mare (ma guarda). E quello del sostituto d'imposta non era nemmeno il referendum piu' pesante.

Partiti, partitucoli, partitelli, televisioni e giornali riuscirono in una vincente campagna di non informazione. Anche i sindacati spinsero a non votare (uno dei referendum usciti assieme a questo richiedeva che si abolissero i pagamenti automatici sulle buste paga per le iscrizioni al sindacato, quindi era meglio boicottare tutto in blocco).
Cosi' la gente conservo' il sostituto di imposta per non avere il disturbo di pagare le tasse (le imposte, ma nel dire comune le tasse) direttamente.

In italiano, il sostituto di imposta (in genere il datore di lavoro) paga IRPEF e altri balzelli per conto tuo e in busta paga ti trovi il netto.
L'abolizione del sostituto fa si' che in busta ti trovi il lordo e a fine anno o tutti i mesi dovrai pagare il dovuto.

Che vuol dire che ti accorgi di quanto paghi.
La realta' e' che anche se sulla busta paga c'e' scritto anche il lordo nessuno lo guarda.

Alzi la mano chi, di fronte a un'offerta di lavoro con su specificato il lordo (tutte) non ha chiesto o non si e' chiesto "si', ma di netto al mese quanto fa?".

Diciamola tutta.

100 eu nella busta sono 300 eu tirati fuori dal datore di lavoro.
150 rappresentano il lordo (su cui pago almeno un terzo in balzelli) e altrettanti rappresentano balzelli e contributi che il datore di lavoro paga in maniera diretta senza che debbano passare dalla busta. I numeri sono esemplificativi. Se qualcuno ha le cifre giuste le scriva.

Ora, il punto e' proprio questo: senza sostituto d'imposta, in busta mi devono arrivare i 300, cosi' mi accorgo che devo pagarne 200 e posso alterarmi tutti i mesi.

Supponiamo che in busta uno abbia adesso 1500 eu.
Senza sostituto di imposta se ne ritrova 4500 e deve pagarne 3000.
Magari si fara' la domanda "cara pubblica amministrazione, perche' con 1500 io mantengo una famiglia, compresi due figli che vanno a scuola, il cane, il mutuo, due auto, lo scooter e tu con 3000 mi fornisci un servizio di cacca e non mi garantisci nemmeno che un giorno avro' la pensione?. Non sara' che, in un modo o nell'altro, sprechi i soldi che ti do'?".

Poi si creera' una mentalita' nuova. Oggi conti i soldi del netto e se il cavadenti (o il barbiere) non ti fa la ricevuta chi se ne frega.
Se le tasse le paghi tu e rappresentano i due terzi del tuo reddito sei piu' motivato a volere che il cavadenti paghi anche lui.

Se fanno una riduzione di IRPEF che a conti fatti ti porta uno sconto di 20 eu, oggi non te ne accorgi, perche' 20 eu in piu' sullo stipendio significano nulla.
Se paghi tu non sono piu' 20 eu in piu' sullo stipendio, ma 20 eu in meno da pagare. Per quanto la somma sia la stessa..... e' diverso.

Si possono creare anche rapporti diversi col datore di lavoro.
Oggi se il datore di lavoro ti fa un aumento di 100 eu netti per te sono pochi. Solo che lui ne caccia fuori 300. Se ti desse i 300 tu potresti apprezzare meglio il gesto. Se poi il tuo socio al 66% pretende di averne 200 sai con chi prendertela.

Solo che il referendum e' andato in carenza di voti.

Tu speri che la gente un giorno si svegli. Io credo non capitera' mai.


Io amo quest'uomo.... :read:

Cmq non dire mai che lo stato e la pubbica amministrazione sono delle formaci di inefficenza e sono un coacervo di sprechi da antologia....ogni volta che lo dico ci sono i "difendiamo l'indifendibile" che si schierano a difesa della PA in ogni sua forma. :D

TXFW
01-07-2005, 14:07
P.S. Non fare a me la paternale sulle buste paga, sono un lavoratore dipendente che è in grado di analizzarla fino all'ultima virgola
Allora dovresti essere d'accordo con me.

Edit: al momento ho un contratto americano con un'azienda americana e pago le tasse in loco. Se e' d'interesse posso provare a postare la busta paga, cosi' per fare qualche confronto. Non credo sia eccessivamente OT

TXFW
02-07-2005, 14:45
Riguardo il fatto che mai cambierà nella ?,
No, sul fatto che si debba per cominciare eliminare il sostituto di imposta, assieme a tutto cio' che non fa trasparenza.
io non sono di questo avviso e ritengo che le legnate le quali pioveranno a bizzeffe sul cranio degli abitanti le regioni sprecone cureranno la loro indifferenza e contribuiranno, tramite l'esempio che forniranno, ad educare pure gli altri.
Su questo sono d'accordo. Il punto precedente serve a rendere visibile la cosa.
Se il risultato di una differenza di imposte e' uno stipendio piu' basso, la persona media se la prende col datore di lavoro.
Io voglio pagare le tasse in modo visibile, in modo che se la mia regione chiede piu' tasse di un'altra regione me ne accorgo senza possibilita' di errore. Se il servizio che offre la mia regione e' migliore di quello dell'altra, magari mi sta bene. Se e' peggiore o uguale, magari no.
Pero' fino a quando i due terzi di cio' che pago sono nascosti e un terzo e' la differenza tra il netto e il lordo non me ne accorgo.
O meglio, me ne accorgo, ma faccio parte di una minoranza.

Causeresti, come minimo, un'ulcera perforata a molti, a me no perchè qualcosa ne so e sono un tantinello invidioso.Non era per fare esibizione delle cifre, ma per descrivere i campi.

Facciamo cosi': niente busta e solo descrizione.

Per cominciare, le imposte sono un affare tra me, lo stato locale e il governo federale. Il datore di lavoro non c'entra nulla.

Il datore di lavoro in effetti versa le tasse per conto mio, ma non come sostituto d'imposta.

La differenza e' notevole.

Quello che succede e' che io calcolo quanto devo versare, partendo dal mio reddito lordo e dalle esenzioni (come dovessi fare la denuncia dei redditi). I calcoli sono semplici e inoltre si possono fare in automatico sul sito dell'IRS.

Poi presento al datore di lavoro un modulo in cui gli chiedo di versare per mio conto un tot al mese. Questo tot puo' anche essere zero, decisione mia. Chiaramente mi fa comodo che versi il giusto. In qualunque momento durante l'anno posso presentare altri moduli e modificare la cifra (che so, ho vinto alla lotteria oppure ho acceso un mutuo).

La differenza e' fondamentale. Il datore di lavoro italiano fa obbligatoriamente l'esattore (gratis) per conto dello stato e mi toglie in maniera coatta soldi che versa allo stato, in quantita' stabilita a priori. Poi con la denuncia dei redditi io devo aggiustare il tiro e cercare di recuperare cio' che non mi avrebbero dovuto togliere. Se hai un mutuo non e' che il datore di lavoro ti tolga di meno. Devo inoltre raccontare al datore di lavoro gli affari della mia famiglia. Se ho persone a carico, se alcune di queste sono disabili, ecc., in modo che possa applicare almeno quelle esenzioni.

Il datore di lavoro americano invece offre un servizio (gratis) a me, nel senso che per conto mio versa la somma che stabilisco io, che altrimenti dovrei provvedere a versare di persona.

La busta paga contiene le seguenti voci:

- nome e indirizzo del datore di lavoro;
- nome e indirizzo mio (i primi due dati si vedono dalle finestre della busta chiusa, perche' i cedolini paga arrivano per posta);
- periodo di riferimento
- data del pagamento
- stipendio lordo;
- eventuali bonus (una tantum o benefit);
- imposta federale versata;
- imposta statale versata (per il Texas e' zero, per cui la voce non c'e');
- netto
- totale lordo da inizio anno;
- totale imposte versate da inizio anno;
- una riga che specifica l'imponibile fiscale per quel mese (in generale uguale al lordo piu' i bonus).

Il confronto con la busta italiana e' impietoso.

Al fondo c'e' un assegno, che puo' essere valido o annullato. Nel mio caso e' annullato perche' il versamento e' gia' arrivato direttamente in banca.
Per tutti, il primo stipendio arriva con assegno, che versi sul tuo conto corrente, cosi' il datore di lavoro riceve conferma dalla banca e verifica il numero di conto, in modo da evitare errori nei versamenti. Stessa cosa se cambi banca: comunichi il cambiamento e lo stipendio successivo e' pagato con assegno.

Chiaramente la busta di dicembre contiene gia' tutti i dati per compilare la denuncia dei redditi. Nonostante questo, il datore di lavoro deve consegnarti il W-2 (l'equivalente del CUD) entro il 31 gennaio.

Il W-2 a parte i dati tuoi e del datore di lavoro contiene 3 campi:
- totale retribuzione (comprende tutto, stipendio, bonus, benefit, ecc.);
- totale imposte federali versate;
- totale (per me zero) imposte statali versate.

Per capirci, il W-2 e' un foglietto di 15 cm x 4 cm. Ancora, il confronto col CUD e' impietoso.

Da quando hai il W-2 puoi fare la denuncia dei redditi (tax return). Va fatta entro il 15 aprile (tax day), ma puoi farla in qualunque momento e, visto che ti pagano al volo, la fai subito.
Se presenti la denuncia in formato elettronico (internet), entro 24 ore dalla presentazione ricevi conferma che e' stata verificata e trovata formalmente corretta (o sbagliata, con le correzioni). Se hai diritto a un rimborso e hai fornito un numero di conto corrente, entro altre 24 ore ricevi il bonifico (se no ti mandano un assegno per posta entro 2 settimane). Se devi pagare tu paghi online con la carta di credito.

Al di la' dei metodi, che possono essere piu' efficienti, e' da sottolineare la trasparenza.
Per la cronaca, se dovessi pagare imposte statali, per l'anno successivo le detrarrei dall'imponibile.

ironmanu
02-07-2005, 16:02
No, sul fatto che si debba per cominciare eliminare il sostituto di imposta, assieme a tutto cio' che non fa trasparenza.

Su questo sono d'accordo. Il punto precedente serve a rendere visibile la cosa.
Se il risultato di una differenza di imposte e' uno stipendio piu' basso, la persona media se la prende col datore di lavoro.
Io voglio pagare le tasse in modo visibile, in modo che se la mia regione chiede piu' tasse di un'altra regione me ne accorgo senza possibilita' di errore. Se il servizio che offre la mia regione e' migliore di quello dell'altra, magari mi sta bene. Se e' peggiore o uguale, magari no.
Pero' fino a quando i due terzi di cio' che pago sono nascosti e un terzo e' la differenza tra il netto e il lordo non me ne accorgo.
O meglio, me ne accorgo, ma faccio parte di una minoranza.
Non era per fare esibizione delle cifre, ma per descrivere i campi.

Facciamo cosi': niente busta e solo descrizione.

Per cominciare, le imposte sono un affare tra me, lo stato locale e il governo federale. Il datore di lavoro non c'entra nulla.

Il datore di lavoro in effetti versa le tasse per conto mio, ma non come sostituto d'imposta.

La differenza e' notevole.

Quello che succede e' che io calcolo quanto devo versare, partendo dal mio reddito lordo e dalle esenzioni (come dovessi fare la denuncia dei redditi). I calcoli sono semplici e inoltre si possono fare in automatico sul sito dell'IRS.

Poi presento al datore di lavoro un modulo in cui gli chiedo di versare per mio conto un tot al mese. Questo tot puo' anche essere zero, decisione mia. Chiaramente mi fa comodo che versi il giusto. In qualunque momento durante l'anno posso presentare altri moduli e modificare la cifra (che so, ho vinto alla lotteria oppure ho acceso un mutuo).

La differenza e' fondamentale. Il datore di lavoro italiano fa obbligatoriamente l'esattore (gratis) per conto dello stato e mi toglie in maniera coatta soldi che versa allo stato, in quantita' stabilita a priori. Poi con la denuncia dei redditi io devo aggiustare il tiro e cercare di recuperare cio' che non mi avrebbero dovuto togliere. Se hai un mutuo non e' che il datore di lavoro ti tolga di meno. Devo inoltre raccontare al datore di lavoro gli affari della mia famiglia. Se ho persone a carico, se alcune di queste sono disabili, ecc., in modo che possa applicare almeno quelle esenzioni.

Il datore di lavoro americano invece offre un servizio (gratis) a me, nel senso che per conto mio versa la somma che stabilisco io, che altrimenti dovrei provvedere a versare di persona.

La busta paga contiene le seguenti voci:

- nome e indirizzo del datore di lavoro;
- nome e indirizzo mio (i primi due dati si vedono dalle finestre della busta chiusa, perche' i cedolini paga arrivano per posta);
- periodo di riferimento
- data del pagamento
- stipendio lordo;
- eventuali bonus (una tantum o benefit);
- imposta federale versata;
- imposta statale versata (per il Texas e' zero, per cui la voce non c'e');
- netto
- totale lordo da inizio anno;
- totale imposte versate da inizio anno;
- una riga che specifica l'imponibile fiscale per quel mese (in generale uguale al lordo piu' i bonus).

Il confronto con la busta italiana e' impietoso.

Al fondo c'e' un assegno, che puo' essere valido o annullato. Nel mio caso e' annullato perche' il versamento e' gia' arrivato direttamente in banca.
Per tutti, il primo stipendio arriva con assegno, che versi sul tuo conto corrente, cosi' il datore di lavoro riceve conferma dalla banca e verifica il numero di conto, in modo da evitare errori nei versamenti. Stessa cosa se cambi banca: comunichi il cambiamento e lo stipendio successivo e' pagato con assegno.

Chiaramente la busta di dicembre contiene gia' tutti i dati per compilare la denuncia dei redditi. Nonostante questo, il datore di lavoro deve consegnarti il W-2 (l'equivalente del CUD) entro il 31 gennaio.

Il W-2 a parte i dati tuoi e del datore di lavoro contiene 3 campi:
- totale retribuzione (comprende tutto, stipendio, bonus, benefit, ecc.);
- totale imposte federali versate;
- totale (per me zero) imposte statali versate.

Per capirci, il W-2 e' un foglietto di 15 cm x 4 cm. Ancora, il confronto col CUD e' impietoso.

Da quando hai il W-2 puoi fare la denuncia dei redditi (tax return). Va fatta entro il 15 aprile (tax day), ma puoi farla in qualunque momento e, visto che ti pagano al volo, la fai subito.
Se presenti la denuncia in formato elettronico (internet), entro 24 ore dalla presentazione ricevi conferma che e' stata verificata e trovata formalmente corretta (o sbagliata, con le correzioni). Se hai diritto a un rimborso e hai fornito un numero di conto corrente, entro altre 24 ore ricevi il bonifico (se no ti mandano un assegno per posta entro 2 settimane). Se devi pagare tu paghi online con la carta di credito.

Al di la' dei metodi, che possono essere piu' efficienti, e' da sottolineare la trasparenza.
Per la cronaca, se dovessi pagare imposte statali, per l'anno successivo le detrarrei dall'imponibile.


Tutto chiarissimo.
Ora penso al detto che Al Capone fu catturato per aver evaso le tasse e all'immagine che ho del fisco americano , peggio della CIA :D

Queste piccole osservazioni rendono l'idea del perchè in italia nn è cosi'.basti guardare il nero che riescono a fare quegli artigiani che conosco e che nn hanno alcun sostituto d'imposta....suvvia l'Italia nn è un paese serio su ste cose

ENGINE
02-07-2005, 17:16
Sono sempre piu' convinto che il federalismo in Italia significa solo queste cose.

quale federalismo........ ?

Freeride
02-07-2005, 17:38
Queste piccole osservazioni rendono l'idea del perchè in italia nn è cosi'.basti guardare il nero che riescono a fare quegli artigiani che conosco e che nn hanno alcun sostituto d'imposta....suvvia l'Italia nn è un paese serio su ste cose
Conosco anche artigiani che non hanno il sostituto d'imposta ma gli studi di settore, e per evitare la certezza dell'accertamento o delle cartelle esattoriali dichiarano più di quanto incassano!

TXFW
02-07-2005, 19:01
Conosco anche artigiani che non hanno il sostituto d'imposta ma gli studi di settore, e per evitare la certezza dell'accertamento o delle cartelle esattoriali dichiarano più di quanto incassano!E magari ci credi anche. ;)
Diciamo che dichiarano piu' di quanto registrano.

Comunque il concetto dello studio di settore mi sembra ottimo. Che poi sia mal fatto non stupisce molto.
Pero' la potenzialita' mi piace. Posti i parametri giusti devono uscire cifre ragionevoli e si userebbe meno carta:

- Che mestiere fai? Supponiamo il barbiere;
- Citta' grande o piccola?
- In che regione?
- In zona centrale o in periferia? In un'area a reddito basso, medio o alto (si ricaverebbe dall'ICI se fosse equa, solo che a Sestriere pagano meno che a Lanzo Torinese)?
- Che movimento hai (lavori da solo o hai dipendenti)?

Da questo ricavi un reddito presunto e non si scappa: paghi in base a quello, senza compilare nessuna dichiarazione o raccogliere fatture e ricevute.
Se guadagni di meno non sai fare il tuo mestiere ed e' meglio cambiare. Se guadagni quello non hai da lamentarti, se guadagni di piu' e' perche' sei un gran lavoratore ed e' giusto che tu guadagni di piu'. Quello che guadagni in piu' rispetto alla media di quelli che fanno il tuo lavoro e' giusto che ingrassi te e non il fisco.

Gianpaolo81
02-07-2005, 19:17
E magari ci credi anche. ;)
Diciamo che dichiarano piu' di quanto registrano.

Comunque il concetto dello studio di settore mi sembra ottimo. Che poi sia mal fatto non stupisce molto.
Pero' la potenzialita' mi piace. Posti i parametri giusti devono uscire cifre ragionevoli e si userebbe meno carta:

- Che mestiere fai? Supponiamo il barbiere;
- Citta' grande o piccola?
- In che regione?
- In zona centrale o in periferia? In un'area a reddito basso, medio o alto (si ricaverebbe dall'ICI se fosse equa, solo che a Sestriere pagano meno che a Lanzo Torinese)?
- Che movimento hai (lavori da solo o hai dipendenti)?

Da questo ricavi un reddito presunto e non si scappa: paghi in base a quello, senza compilare nessuna dichiarazione o raccogliere fatture e ricevute.
Se guadagni di meno non sai fare il tuo mestiere ed e' meglio cambiare. Se guadagni quello non hai da lamentarti, se guadagni di piu' e' perche' sei un gran lavoratore ed e' giusto che tu guadagni di piu'. Quello che guadagni in piu' rispetto alla media di quelli che fanno il tuo lavoro e' giusto che ingrassi te e non il fisco.

Se si facesse così come dici tu, non oso immaginare la voragine di magagne che si aprirebbe... siamo pur sempre in Italia. :D

Freeride
02-07-2005, 22:21
E magari ci credi anche. ;)
Diciamo che dichiarano piu' di quanto registrano.

Comunque il concetto dello studio di settore mi sembra ottimo. Che poi sia mal fatto non stupisce molto.
Pero' la potenzialita' mi piace. Posti i parametri giusti devono uscire cifre ragionevoli e si userebbe meno carta:

- Che mestiere fai? Supponiamo il barbiere;
- Citta' grande o piccola?
- In che regione?
- In zona centrale o in periferia? In un'area a reddito basso, medio o alto (si ricaverebbe dall'ICI se fosse equa, solo che a Sestriere pagano meno che a Lanzo Torinese)?
- Che movimento hai (lavori da solo o hai dipendenti)?

Da questo ricavi un reddito presunto e non si scappa: paghi in base a quello, senza compilare nessuna dichiarazione o raccogliere fatture e ricevute.
Se guadagni di meno non sai fare il tuo mestiere ed e' meglio cambiare. Se guadagni quello non hai da lamentarti, se guadagni di piu' e' perche' sei un gran lavoratore ed e' giusto che tu guadagni di piu'. Quello che guadagni in piu' rispetto alla media di quelli che fanno il tuo lavoro e' giusto che ingrassi te e non il fisco.

E no mio caro cowboy dal lone star state, ragioni proprio alla Visco!
Sei forse stato troppo distante dall'italia per comprendere come qui ultimamente funzionano gli studi di settore.
Quello che riporti è ottimo sulla carta, ma sulla carta non viene applicato in italia.
Gli studi di settore sono stati inventati da visco, e quando presentò la riforma ai giornalisti incazzato rispose "sotto questo reddito voi non ci dovete proprio andare"!!! Che equivale al tuo "non sai fare il tuo mestiere ed e' meglio cambiare"! Certo andiamo tutti sotto ai ponti!
Ti consiglio di scaricare il documento dell'agenzia entrate "come difendersi dagli studi di settore" per poi scoprire che l'unica alternativa è "ricorrete all'accertamento": praticamente ti dichiari evasore e patteggi in cambio di uno sconto!
Se il tuo intrallazzo è inferiore a quanto dichiarato astrattamente da un software "Ge.Ri.Co" (se hai un po' di tempo scaricatelo sempre dalla agenzia entrate e inventati un lavoro per vedere un po' come deve girare) non ti vengono a controllare, ma ti mandano una cartella esattoriale!
Gli studi di settore non sono una indicazione sommaria di quanto devi dichiarare; se si bene, se no pazienza, sono a tutti gli effetti una "minimun tax"!
Se paghi di meno paghi la multa e le tasse e poi vai davanti ad una commissione tributaria cercando di dimostrare che tu hai guadagnato meno, ...come? Nn lo so come un contribuente fa a dimostrare di
non aver guadagnato quello che dice lo stato!
Allora o ti adegui o ti adegui e il fisco incassa: obiettivo raggiunto!
Se no hai la certezza di un accertamento induttivo.
Uno pensa che l'accertamento sia un accertemento appunto, una indagine, che arriva un omino vestito di grigioverde e controlla cosa fai: l'accertamento è una spia che si accende sui computer dell'agenzia entrate e una sanzione che scatta!
Prima di arrivare all'accertamento è possibile mettere le mani avanti, dichiarando le cause dello scostamento, dopo è troppo tardi. Come? Paghi un commercialista e ti fai fare una perizia tecnica per ottenere un visto di conformità, interpelli le associazioni di categoria e incroci le dita che quella perizia sia sufficiente al fisco, non sei comunque al riparo dall'accertamento. Poi dovrai andare davanti ad un tribunale in contradditorio e dimostrare quella perizia!
Praticamente aderisci all'accertamento. E dopo che si è accesa la spia e mi hanno avvertito cosa faccio?
Scelta 1: spontaneamente adegui i ricavi/compensi.
Scelta 2: dimostri i motivi dello scostamento.
Facile, scelgo la 2! Ti chiedono se l'alluvione ha spazzato via l'azienda o se sei stato in ospedale per 4 mesi e giungono alla conclusione che lo scostamento non è giustificato e ti obbligano ad adeguare ricavi e compensi!

Mia sorella fa la commercialista, e di casi ne ho visti tanti, anche un medico che aveva aperto uno studio privato, dopo il primo anno gli è arrivato l'accertamento, 30000 euro da pagare, ha chiuso tutto ed è ritornato a lavorare nel pubblico!
Oppure artigiani cha a fine mese emettono bolle a vuoto per arrivare al minimo: perchè devo rischiare accertamenti che mi darebbero sicuramente torto, perchè devo rischiare multe e sanzioni e perchè devo rischiare di pagare comunque poi le tasse se con 300 o 500 euro presi dal mio patrimonio sono a posto con la legge?

Io sono contrario per principio agli studi di settore perchè i redditi vanno verificati, non presunti.

Verificati con controlli incrociati, con la tracciatura delle transazioni (abbiamo il codice fiscale tutti, usiamolo), con una responsabilizzazione sia del venditore che dell'acquirente anche con mezzi che suddividono le responsabilità tra le parti. Perchè non mi venite a dire che il dentista che non emette fattura e il paziente che la accetta hanno colpe diverse!