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View Full Version : Commercianti contro Berlusconi


andreamarra
23-06-2005, 13:40
Il presidente Billè all'assemblea annuale di Confcommercio
"Siamo in recessione serve un patto sociale per uscire dalla crisi"
Commercianti contro Berlusconi
"Paese schiacciato dai problemi"
Citazioni fantasiose: da Muzio Scevola al circo Togni a De Sica
di ROSARIA AMATO


Sergio Billè

ROMA - Un appello alle istituzioni, ai partiti, ma anche alle imprese e ai sindacati perché "mettendo da parte egoismi corporativi", scendano in campo "con più coraggio, con più decisione e con maggiore senso dello Stato". Nella relazione all'Assemblea Generale 2005 di Confcommercio il presidente Sergio Billè ha rilanciato la proposta di un patto sociale per uscire dalla crisi (lanciata inizialmente da Confindustria e ripresa da più parti, ultimamente anche dal governo), e lo ha fatto anche con una certa autocritica, che però non ha escluso le critiche, ben più forti, rivolte al governo, al quale ha chiesto riforme, infrastrutture, liberalizzazioni, interventi per il Sud ma soprattutto un Dpef e una legge finanziaria rigorosa. Mentre all'opposizione ha proposto un "governo ombra", perché illustri così in concreto "quale programma alternativo intenderebbe realizzare per il rilancio dell'economia e per la modernizzazione del Paese".

Una relazione piuttosto lunga, ma dai toni eccezionalmente vivaci, ricca di figure retoriche e citazioni (se ne contano più di dieci, da Gengis Khan al paniere dalle uova rotte, e poi il conte di Montecristo, De Sica, Max Weber, Gengis Khan, il Polesine, la Treccani, Longanesi, il 'fai da te' tributario...), che è stata interrotta più volte da applasi e che ha piuttosto spiazzato i giornalisti stranieri. "Come si fa a tradurre il neorealismo di De Sica in inglese - ha detto a un certo punto in sala stampa un giornalista di un'agenzia straniera - all'estero queste citazioni non si capiscono...".

Altrettanto vivaci le reazioni del pubblico, a cominciare dagli applausi lunghi e scroscianti quando Billè ha difeso il 'nanismo' delle imprese di casa nostra rivendicandone comunque il ruolo a sostegno dell'economia: "Se non ci fossero stati questi sette nani a produrre, negli ultimi anni, una quota importante di lavoro e di ricchezza, mentre alcuni Biancaneve pensavano magari solo ad innaffiare i fiori, il Paese starebbe oggi assai peggio di come sta", ha detto il presidente di Confcommercio.

L'assemblea annuale di Confcommercio però probabilmente mancherà di documentazione fotografica: infatti i fotografi di Ap, Ansa, Afp e i free lance hanno lasciato per protesta la sala dove si teneva l'assemblea, al Palazzo dei Congressi dell'Eur. "Ci hanno allontanati, non ci lasciano lavorare", hanno protestato, annunciando "Non invieremo le foto sul circuito".

Prima di dare inizio alla relazione, Billè ha ringraziato molte delle autorità presenti, a cominciare dal presidente della Repubblica Ciampi (che ha inviato un telegramma di auguri per l'assemblea), il presidente del Consiglio Berlusconi, il governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio, e le Authority.

Ricchezza di facciata. Ma, dopo i ringraziamenti, sono cominciate le pesanti critiche, rivolte in particolar modo al governo. Al presidente del Consiglio Berlusconi che poco tempo fa di fronte ai dati economici sempre più scoraggianti aveva opposto la floridezza di un Paese dove tutti hanno il telefonino e molti la casa di proprietà, Billè ha replicato che "dietro questa facciata di floridezza, in parte vera, vive un Paese schiacciato da vecchi e nuovi problemi". Anche perché il nostro "è un Paese in cui vige la regola che la colpa di tutto sia sempre di qualcun altro".

"Istituzioni, partiti e parti sociali - ha rimproverato Billè - non possono più restare adagiati sui loro sofà, mentre il Pese corre il pericolo di essere sfrattata dall'economia mondiale".

De Sica, il circo Togni e Muzio Scevola. Con una serie di immagini colorite, Billè ha messo a segno una serie di affondi contro il governo. "Per scuoterci - ha detto all'inizio della sua relazione - ci serve una robusta dose di neorealismo alla De Sica. Solo così potremo trovare la forza necessaria per far cambiare rotta ad un Paese che ha innescato una pericolosa marcia indietro". Quello che invece non bisogna più fare, secondo il presidente di Confcommercio, è continuare a vivere "in una sorta di grande circo Togni dove ciascuno, dopo aver eseguito il suo numero, si ritira nella sua roulotte non preoccupandosi del resto". A cominciare dal presidente del Consiglio, al quale Billè ha ricordato che, certo, "c'è l'impegno del governo a cambiare questo stato di cose". "Ne prendiamo atto, ma ammetta, signor presidente del Consiglio - ha detto Billè - che per noi è difficile rimettere la mano sul fuoco, dopo che, come Muzio Scevola, ce ne siamo già bruciata una".

Le previsioni. Anche le previsioni di Confcommercio per quest'anno sono più che mai scoraggianti, quanto quelle delle altre istituzioni economiche: "Primo, il Pil quest'anno anziché crescere diminuirà dello 0,2%, rendendo così palpabile lo stato di recessione. Secondo, gli investimenti pubblici e privati - rispetto al 2004 - diminuiranno dell'1,4%, mentre l'export calerà del 2,3%. Si delinea un saldo della bilancia commerciale che rischia di essere il peggiore dal 1991. Terzo, i consumi delle famiglie aumenteranno solo dello 0,1%, cioè di quasi nulla. E siccome, in queste condizioni, il rapporto deficit/Pil finirà con l'attestarsi sopra la soglia del 4%, si prospettano giorni duri, anzi durissimi per tutti".

Più infrastrutture. Cosa fare? Le infrastrutture innanzitutto, sostiene Billè. "Io butto lì una proposta - ha detto il presidente di Confcommercio - Perché tutti i settori d'impresa non decidono, per qualche tempo, di rinunciare a qualsiasi forma di contributo statale, pretendendo però che in cambio, queste risorse non vengano destinate subito ad investimenti per infrastrutture?". "Senza infrastrutture - ha continuato Billè - avremo presto, infatti, un'industria bonsai, un sistema dei servizi bonsai e - quel che è peggio - anche un turismo bonsai".

Gli interventi per il Sud. Altra priorità, per Confcommercio, il Sud: "Per il Mezzogiorno - ha detto Billè - mi limito a ricordare tre inderogabili priorità. La prima è quella di una forte accelerazione degli investimenti nel settore delle infrastrutture. Se questo non avverrà, il Sud rischia di essere tagliato fuori dalle rotte del commercio globale e dallo sviluppo dell'area eruromediterranea. Ma si tratta anche di stabilire quale modello di sviluppo si vuole davvero realizzare in questa area. Il problema di fondo resta quello di fare scelte che finalmente valorizzino il grande patrimonio di risorse economiche, culturali e ambientali di queste regioni. Solo così si potrà rilanciare anche il turismo. Infine la criminalità: per combatterla lo Stato deve utilizzare strategie, strumenti e professionalità assai diversi dal passato".

Le altre priorità. Ma non basta: per risollevare l'economia, sostiene ancora Billè, occorrono "concorrenza" e quindi "liberalizzazioni", e poi "regole e politiche che consentano alle imprese di crescere e confrontarsi fino in fondo con il mercato a parità di condizioni". E poi, "lotta al sommerso e all'evasione", oltre che "una necessaria riduzione della pressione fiscale", che sia però "equa e virtuosa". E poi bisogna pensare ai giovani, visto che "un giovane su quattro non riesce a trovare ancora un impiego sul quale fare affidamento per poter programmare il proprio futuro"

Un Dpef di straordinario impegno. Il governo attuale è in grado di portare avanti tutto questo? "Niente è perduto - ha detto Billè - se le istituzioni e i partiti sapranno fare fino in fondo il loro dovere". Ma poi, rivolgendosi alla platea dei commercianti, ha aggiunto: "Dopo le liturgie di un altro anno elettorale, cosa accadrà, cosa potrà realmente cambiare?". Servono un Dpef e una nuova legge finanziaria "di straordinario impegno e fortemente innovativi per credibilità, indirizzo, spessore e qualità di interventi", altrimenti "la strada che ci aspetta è quella di una mulattiera".

Un Governo ombra. Mentre all'opposizione Billè ha chiesto di mettere "in piedi una specie di Governo ombra, in grado di simulare i programmi che intende realizzare".

I danni dell'euro e il rilancio dell'Ue. In tutto questo il ruolo dell'Unione Europea? Il presidente di Confcommercio ha bocciato l'euro senza appello: "E vero che senza lo scudo della moneta europea il vertiginoso aumento del costo del petrolio ci avrebbe mandato al tappeto - ha ammesso - è anche vero però che al riparo di questo scudo siamo rimasti in mutande". Ma alla fine Billè si è mostrato 'europeista': "E' importante che, oggi, le componenti della nostra politica facciano ogni sforzo per individuare una piattaforma comune, che consenta il rilancio di un'idea di Europa che sia anche più rappresentativa dei nostri valori e delle nostre esigenze".

(23 giugno 2005)

http://www.repubblica.it/2005/f/sezioni/economia/dettaglio/bille/bille.html

Harvester
23-06-2005, 13:56
ma abbassassero i prezzi invece di menarla tanto. non si sono lamentati quando hanno aumentato tutto in maniera indecente.....lo fanno ora che la gente si è rotta le balle di pagare cifre assurde.
t-shirt a 20-25€..........una maglietta! i jeans che sono sotto i 90€ si contano sulle dita. i ristoranti/pizzerie/locali che ti fanno fare le cambiali per una birra

si sono ingrassati per anni speculando.........ed ora che le vacche sono magre si lamentano

Stormblast
23-06-2005, 13:59
non sarebbe stato da postare nell'altro 3d sul commercio?!

LittleLux
23-06-2005, 14:16
Com'è che diceva sempre il berlusca all'epoca dei governi di csx? "Tutto va ben, madama la marchesa". Ecco, perchè non lo viene a dire ora, dopo 4 anni e rotti di non politica e non governo, dopo aver ottenuto l'appoggio dei commercianti promettendo loro di tutto e di più, promettendo loro una politica dell'evasione fiscale, dopo 4 anni di condoni che hanno premiato i furbi e ladri? No, ora viene Siniscalco a dire che c'è bisogno di una terapia d'urto. Già, però il ministro tencnico dimentica di dire che se mai ci sarà, il prezzo della terapia lo pagheranno sempre i soliti noti, coglioni aggiungo, ed anche se non ci sarà, il prezzo del fallimento della politica economica del governo lo stanno già pagando, i soliti noti coglioni.

flisi71
23-06-2005, 14:16
ma abbassassero i prezzi invece di menarla tanto. non si sono lamentati quando hanno aumentato tutto in maniera indecente.....lo fanno ora che la gente si è rotta le balle di pagare cifre assurde.
t-shirt a 20-25€..........una maglietta! i jeans che sono sotto i 90€ si contano sulle dita. i ristoranti/pizzerie/locali che ti fanno fare le cambiali per una birra

si sono ingrassati per anni speculando.........ed ora che le vacche sono magre si lamentano

Non posso non incorniciare il tuo intervento.
Probabilmente ci sono anche altri fattori, ma questi da te elencati ci sono tutti.

Ciao

Federico

SaMu
23-06-2005, 14:38
ma abbassassero i prezzi invece di menarla tanto. non si sono lamentati quando hanno aumentato tutto in maniera indecente.....lo fanno ora che la gente si è rotta le balle di pagare cifre assurde.
t-shirt a 20-25€..........una maglietta! i jeans che sono sotto i 90€ si contano sulle dita.

Dipende dai negozi a cui ti rivolgi.. per dire, da Melablu di fianco a Mediaworld a Cinisello ci sono centinaia di magliette a 10 euro o meno, jeans a 25-30 euro.. lo stesso in altri spacci dell'hinterland.. al Levis store di Carugate molti jeans sono sui 40 euro.. a Milano Marittima in pieno centro c'è un negozio di abbigliamento con magliette e pantaloni tutti su queste cifre.. uno di cinesi con addirittura adidas prajina taroccate a 12 (!) euro.. tutte le scarpe sotto i 20.. magliette a 5.. jeans a 10.

Diverso è il discorso ovviamente per Diesel originali, Prada originali, Just Cavalli originali.. ma non facciamo sempre la distinzione tra beni standard e lusso? Se compri un jeans da 90 euro, è perchè lo VUOI.. non perchè non ci siano alternative.

Questo vale per migliaia di prodotti.. ci sono cellulari a 45 euro con 10 euro di traffico incluso.. molta gente ha cellulari da 300 euro.. si lamenta con Berlusconi.. è colpa sua, se non possono prendersi quelli da 700 col GPS incluso?

SaMu
23-06-2005, 14:41
i ristoranti/pizzerie/locali che ti fanno fare le cambiali per una birra

Dimenticavo: i ristoranti, pizzerie e locali con cocktail a 7-8 euro e margherite a 10 euro generalmente li trovo pieni, con la fila fuori e fai fatica a prenotare.. ne conosco alcuni, sgrausi, con i cocktail a 3.5 e le margherite a 4.5, vuoti, con i gestori appoggiati alla porta nell'attesa (vana) che qualcuno entri.

Sono esperienze dell'hinterland milanese e di alcune località di villeggiatura.. non so se in altre regioni è diverso, girano tutti con jeans da 10 euro, bevono nei locali più economici, e tutto il lusso è vuoto e in crisi.. dai racconti di conoscenti pare non sia così.

andreamarra
23-06-2005, 14:45
Dipende dai negozi a cui ti rivolgi.. per dire, da Melablu di fianco a Mediaworld a Cinisello ci sono centinaia di magliette a 10 euro o meno, jeans a 25-30 euro.. lo stesso in altri spacci dell'hinterland.. al Levis store di Carugate molti jeans sono sui 40 euro.. a Milano Marittima in pieno centro c'è un negozio di abbigliamento con magliette e pantaloni tutti su queste cifre.. uno di cinesi con addirittura adidas prajina taroccate a 12 (!) euro.. tutte le scarpe sotto i 20.. magliette a 5.. jeans a 10.

Diverso è il discorso ovviamente per Diesel originali, Prada originali, Just Cavalli originali.. ma non facciamo sempre la distinzione tra beni standard e lusso? Se compri un jeans da 90 euro, è perchè lo VUOI.. non perchè non ci siano alternative.

Questo vale per migliaia di prodotti.. ci sono cellulari a 45 euro con 10 euro di traffico incluso.. molta gente ha cellulari da 300 euro.. si lamenta con Berlusconi.. è colpa sua, se non possono prendersi quelli da 700 col GPS incluso?


magari chi prende un cellulare a 300 euro non si lamenta con berlusconi o con billè o con il precedente governo... e più in generale non gliene frega un casso della politica :D

A me interessava sapere, cosiderando che spesso tu dici che in un'ottica di libero mercato non ci può essere nessuno che garantisce per i prezzi della merce, se chi vende possa fare un passo indietro o ormai il "dado è tratto".

Un governo e una linea economica quanto potrebbe influire?

Korn
23-06-2005, 14:45
beh certo samu la contrazione dei consumi è dovuta ai soliti comunisti che pur di far andare male l'economia del S. Silvio hanno smesso di spendere e stanno accumulando capitali su capitali :sofico:

LittleLux
23-06-2005, 14:55
Dimenticavo: i ristoranti, pizzerie e locali con cocktail a 7-8 euro e margherite a 10 euro generalmente li trovo pieni, con la fila fuori e fai fatica a prenotare.. ne conosco alcuni, sgrausi, con i cocktail a 3.5 e le margherite a 4.5, vuoti, con i gestori appoggiati alla porta nell'attesa (vana) che qualcuno entri.

Sono esperienze dell'hinterland milanese e di alcune località di villeggiatura.. non so se in altre regioni è diverso, girano tutti con jeans da 10 euro, bevono nei locali più economici, e tutto il lusso è vuoto e in crisi.. dai racconti di conoscenti pare non sia così.

E i centri ippici sono pieni di gente che spende 700€ al mese per un box dove tenere il cavallo e che ti compera selle da 2.000€, che monta cavalli da 100.000€, e guida mercedes o porche che valgono altrettanto se non di più.

CVD, viviamo nel paese delle meraviglie.

flisi71
23-06-2005, 15:04
Le affermazioni di SaMu e di littleLux non sono però mutuamente esclusive.

Giorni addietro avevo letto su Repubblica cartacea di una ricerca del servizio studi della Banca d'Italia, che metteva in risalto queste sperequazioni.
Se interessa a qualcuno, posso provare a riassumerlo.

Ciao

Federico

andreamarra
23-06-2005, 15:05
E i centri ippici sono pieni di gente che spende 700€ al mese per un box dove tenere il cavallo e che ti compera selle da 2.000€, che monta cavalli da 100.000€, e guida mercedes o porche che valgono altrettanto se non di più.

CVD, viviamo nel paese delle meraviglie.


voglio anch'io cavallo, anzi voglio i cavalli in soggiorno :O !







:asd:

Onisem
23-06-2005, 15:23
Stavolta mi schiero dalla parte di Berlusconi (!). I commercianti italiani hanno ben pochi titoli per potersi lamentare, molta responsabilità della riduzione del potere di acquisto della gente la individuo in loro e nel loro inesistente senso dell'economia e del mercato, oltre naturalmente in chi ha creduto che fossero consci di operare all'interno di un sistema un pò più esteso di una via o di una piazza, di chi pensava che fossero in grado di ponderare il risultato delle loro personali iniziative moltiplicato per qualche milione e li ha così lasciati a briglia sciolta. Billè è il loro degno rappresentante.

LittleLux
23-06-2005, 15:28
Le affermazioni di SaMu e di littleLux non sono però mutuamente esclusive.

Giorni addietro avevo letto su Repubblica cartacea di una ricerca del servizio studi della Banca d'Italia, che metteva in risalto queste sperequazioni.
Se interessa a qualcuno, posso provare a riassumerlo.

Ciao

Federico

E certo, se ti soffermi a guardare solo certe realtà...nel mondo che ti ho descritto prima non c'è crisi (in realtà c'è, ma per quelli che montano cavalli sotto i 15.000€ e che vanno nei centri ippici da 200€ al mese per un box), visto che quella è gente piena di grano e che le crisi gli fanno un baffo.

Vorrei sapere SaMu dove vede tutta sta gente che spende un sacco nei locali dove la birra costa 5€ la pinta ed una margherita 10€. Se magari si soffermasse a guardare con più attenzione vedrebbe che la gente invece di bere 2 birre come prima se ne scola solo una, e che magari si, si prende la margherita da 10€ ma non prende più il dolce e magari neanche il caffè. Oppure non va nei locali in cui la birra costa 3€ e una margherita 4 perchè la qualità è molto bassa e la pizza è fatta di gomma (ne conosco qualcuno anch'io di questi locali, qui a milano e dintorni) mentre la birra allungata, e quindi si, spendo poco ma ho anche buttato via i soldi e magari ci rimedio pure dei brutti bruciori allo stomaco.

La gente fa le proprie scelte, ma in generale si spende molto ma molto meno, è sotto gli occhi di tutti e chi lo nega, molto semplicemente, dice una banfa.

-kurgan-
23-06-2005, 15:29
hanno aumentato i prezzi, la gente compra di meno.. affari loro.
questo è il mercato.

purtroppo ci vanno di mezzo tutti, alla lunga.

LittleLux
23-06-2005, 15:32
hanno aumentato i prezzi, la gente compra di meno.. affari loro.
questo è il mercato.

purtroppo ci vanno di mezzo tutti, alla lunga.

I commercianti hanno la loro bella responsabilità, ma non è che è così semplice come la fai. Gli aumenti dei prezzi alla fine è solo uno dei tanti sintomi della malattia che affligge l'Italia. In più, se ci metti un governo che latita o che, nella migliore delle ipotesi, malgoverna....

andreamarra
23-06-2005, 21:16
Dimenticavo: i ristoranti, pizzerie e locali con cocktail a 7-8 euro e margherite a 10 euro generalmente li trovo pieni, con la fila fuori e fai fatica a prenotare.. ne conosco alcuni, sgrausi, con i cocktail a 3.5 e le margherite a 4.5, vuoti, con i gestori appoggiati alla porta nell'attesa (vana) che qualcuno entri.

Sono esperienze dell'hinterland milanese e di alcune località di villeggiatura.. non so se in altre regioni è diverso, girano tutti con jeans da 10 euro, bevono nei locali più economici, e tutto il lusso è vuoto e in crisi.. dai racconti di conoscenti pare non sia così.

samu quello che vedi tu lo vedo anch'io che non sto nell'hinterland :)

locali con resse assurde di ragazzi vogliosi di entrare e spendere 5-6 euro a coktail ci sono dappertutto.

Però ovviamente, converrai, non è tanto un sistema valido per comprendere cosa accade realmente nel paese. Alla fine i ragazzotti mediamente ci vanno un pò tutti di là, il target è un certo target.

Occorrerebbe vedere in realtà un altro target di persone (pensionati, famiglie numerose, ragazzi senza familiari che li aiutano) per capire se il dato è più o meno reale.

Di sicuro io so una cosa: ringraziando dio economicamente (toccando palle) sto messo bene, anche troppo rispetto alla media. Ma io stesso spesso ho qualche problema ad andare fuori a cena o andare a ballare in disco o andare al cinema (io sono un amante del cinema, una volta almeno 5-6 volte al mese ci andavo... adesso se mi va bene una volta scarca al mese, e non c'entra nulla il P2P, essendo un purista il film o me lo godo con lo schermone o niente dvix).

andreamarra
23-06-2005, 21:18
Stavolta mi schiero dalla parte di Berlusconi (!). I commercianti italiani hanno ben pochi titoli per potersi lamentare, molta responsabilità della riduzione del potere di acquisto della gente la individuo in loro e nel loro inesistente senso dell'economia e del mercato, oltre naturalmente in chi ha creduto che fossero consci di operare all'interno di un sistema un pò più esteso di una via o di una piazza, di chi pensava che fossero in grado di ponderare il risultato delle loro personali iniziative moltiplicato per qualche milione e li ha così lasciati a briglia sciolta. Billè è il loro degno rappresentante.

Fondamentalmente è così, ti quoto perchè effettivamente le colpe non sono di uno o dell'altro. Per me sono facilmente rinconducibili al sistema dei commercianti.

Non so come si possa fare per limitare questo problema, non so se lo stato può entrare nel merito (ma pare di no), spero solo che si facciano scelte che a molti non piaceranno per cercare lentamente di risalire la china.

Onisem
23-06-2005, 21:23
Fondamentalmente è così, ti quoto perchè effettivamente le colpe non sono di uno o dell'altro. Per me sono facilmente rinconducibili al sistema dei commercianti.

Non so come si possa fare per limitare questo problema, non so se lo stato può entrare nel merito (ma pare di no), spero solo che si facciano scelte che a molti non piaceranno per cercare lentamente di risalire la china.
Questo succede quando a fare i commercianti ci sono persone con una mentalità rurale ed agricola. Soluzioni a breve termine non ne vedo.

majin mixxi
23-06-2005, 21:32
Dipende dai negozi a cui ti rivolgi.. per dire, da Melablu di fianco a Mediaworld a Cinisello ci sono centinaia di magliette a 10 euro o meno, jeans a 25-30 euro.. lo stesso in altri spacci dell'hinterland.. al Levis store di Carugate molti jeans sono sui 40 euro.. a Milano Marittima in pieno centro c'è un negozio di abbigliamento con magliette e pantaloni tutti su queste cifre.. uno di cinesi con addirittura adidas prajina taroccate a 12 (!) euro.. tutte le scarpe sotto i 20.. magliette a 5.. jeans a 10.

Diverso è il discorso ovviamente per Diesel originali, Prada originali, Just Cavalli originali.. ma non facciamo sempre la distinzione tra beni standard e lusso? Se compri un jeans da 90 euro, è perchè lo VUOI.. non perchè non ci siano alternative.

Questo vale per migliaia di prodotti.. ci sono cellulari a 45 euro con 10 euro di traffico incluso.. molta gente ha cellulari da 300 euro.. si lamenta con Berlusconi.. è colpa sua, se non possono prendersi quelli da 700 col GPS incluso?

riesci a farmi lo stesso Magnifico Discorso con la frutta la verdura la carne il pesce le bollette elettriche quelle del gas o dei rifiuti o dell'assicurazione dell'auto? (ovviamente c'è chi ha il cayenne ma dubito sia quello che si lamenta)

in brianza (cut)

rap
23-06-2005, 22:02
ma che bello vedere i sinistri che plaudono Billè! inimmaginabile...:asd: :asd:
proprio il capo della gang che è la maggiore responsabile della contrazione dei consumi.. e ha pure il coraggio di parlare.. e loro di applaudire :D

majin mixxi
23-06-2005, 22:08
ma che bello vedere i sinistri che plaudono Billè! inimmaginabile...:asd: :asd:
proprio il capo della gang che è la maggiore responsabile della contrazione dei consumi.. e ha pure il coraggio di parlare.. e loro di applaudire :D

ma ti sei fermato al titolo del thread?
ti prego di quotarmi non tutti gli applausi di cui parli ma UNO soltanto
(sarai costretto a leggere i post temo...)

thotgor
23-06-2005, 22:18
io 4€ alla settimana per la birra non li spendo più :stordita:
e nennemo il film al cinema guardo più :stordita:

Mi sa che do una mano a contrarre i consumi :cry:

Onisem
24-06-2005, 01:11
io 4€ alla settimana per la birra non li spendo più :stordita:
e nennemo il film al cinema guardo più :stordita:

Mi sa che do una mano a contrarre i consumi :cry:
Vergognati, magari vai anche in spiaggia il fine settimana e fai calare il PIL.

flisi71
24-06-2005, 07:06
ma che bello vedere i sinistri che plaudono Billè! inimmaginabile...:asd: :asd:
proprio il capo della gang che è la maggiore responsabile della contrazione dei consumi.. e ha pure il coraggio di parlare.. e loro di applaudire :D

Li leggi gli interventi?
:confused:


Ciao

Federico

dupa
24-06-2005, 09:13
ma abbassassero i prezzi invece di menarla tanto. non si sono lamentati quando hanno aumentato tutto in maniera indecente.....lo fanno ora che la gente si è rotta le balle di pagare cifre assurde.
t-shirt a 20-25€..........una maglietta! i jeans che sono sotto i 90€ si contano sulle dita. i ristoranti/pizzerie/locali che ti fanno fare le cambiali per una birra

si sono ingrassati per anni speculando.........ed ora che le vacche sono magre si lamentano

Quoto in piano.
Alzano i prezzi, cala la domanda. E poi vanno a piangere dal governo?