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View Full Version : Signori, il buon gusto: last minute al Gulag.


tatrat4d
23-06-2005, 13:31
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2005/06_Giugno/23/gulag.shtml

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
MOSCA - E' un'idea che nasce dalla disperazione perché Vorkutà, una delle città più a nord del mondo sviluppata col lavoro forzato durante lo stalinismo, sta morendo. Le sue miniere di carbone sono tutte chiuse e lassù, in mezzo alla tundra, oltre il circolo polare artico, non c'è più niente per i suoi abitanti. L'unico «patrimonio» di Vorkutà è il ricordo dei campi nei quali passarono milioni di prigionieri e i budelli nelle viscere della terra che una volta erano le miniere di carbone.

Ecco perché il sindaco della città, Igor Shpektor, ha avuto quella che sembra un'idea macabra e bizzarra: «Ricreiamo un bel lager, con le baracche di legno, le torrette per le mitragliatrici e la sala mensa. E mettiamoci dentro i turisti». Una settimana trattato come uno zek (abbreviativo di zakluchonnij , detenuto); d'estate in mezzo alle zanzare che ti mangiano vivo, d'inverno a 50 sotto zero. «Poi gli diamo la possibilità di scappare», continua il sindaco illustrando il suo progetto per far arrivare un po' di valuta pregiata. «E le guardie gli sparano addosso, naturalmente con proiettili a vernice, non con quelli veri». E' la sua idea di «turismo estremo» alla siberiana.

Ma i turisti ce la faranno a reggere una giornata vera alla Ivan Denissovich, come si chiama il protagonista del libro con il quale Solzhenitsyn fece conoscere a tutti la realtà del Gulag? Sveglia invariabilmente alle cinque nelle migliaia di campi sparsi attraverso undici fusi orari, dalle foreste di betulle della Karelia fino alle miniere d'oro della Kolyma, di fronte all'Alaska. Poi l'adunata, l'appello e la conta. Naturalmente all'aperto, con qualsiasi tempo. Racconta Shalamov, l'altro grande narratore degli orrori quotidiani del gulag, che nelle mattine di freddo intenso gli zek , appena fuori dalle baracche, si affrettavano a sputare in terra. Se la temperatura era inferiore ai 50 sotto zero, la saliva si congelava in volo. E a meno di 50 gradi non si andava a lavorare all'aperto.

Per rispettare la tradizione, i turisti dovrebbero sfilare davanti alle guardie in file di cinque, pronti ad aprire il giaccone e la camicia per la perquisizione prima di uscire dal campo. Poi la lunga marcia verso il posto di lavoro con il monito quotidiano del capoguardia: «Un passo a destra o uno a sinistra della fila è considerato tentativo di fuga e gli uomini sparano senza preavviso». Dopo la zuppa calda del mattino (cavoli, qualche raro pesciolino e tanta acqua) solo 300 grammi di pane nero per dieci ore di lavoro, dalle 8 alle sei di sera. A Vorkutà i condotti delle miniere scendono per centinaia di metri. Nei tunnel orizzontali si cammina spesso carponi, con i piedi nell'acqua e si lavora a colpi di piccone. Si sta caldi, ma ci si rovinano i polmoni.
Dopo il lungo ritorno al campo, la nuova perquisizione all'ingresso, questa volta più accurata perché è da fuori che arrivano i coltelli che servono per regolare i conti tra zek . I turisti potrebbero poi ricevere pacchi da casa, come accadeva a pochi fortunati. Un'altra ora in fila davanti alla speciale baracca.
E ogni due settimane (ma per gli occidentali si potrebbe chiudere un occhio e prevederla ogni domenica) la visita alla banya, una via di mezzo tra la sauna e la doccia collettiva.
Finalmente arriva il momento della agognata visita serale alla mensa, sempre inquadrati in squadre. Altra ciotola di zuppa (ancora meno densa perché non c'è più da lavorare) e 200 grammi di pane. Dopo qualche giorno, anche i turisti più consumati faranno come i prigionieri di Stalin: useranno un pezzetto di pane per ripulire accuratamente la ciotola e il resto se lo porteranno nella baracca per mangiucchiarlo in branda.

Fabrizio Dragosei
23 giugno 2005

eriol
23-06-2005, 13:36
...

ilprincipe78
23-06-2005, 13:53
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2005/06_Giugno/23/gulag.shtml

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
MOSCA - E' un'idea che nasce dalla disperazione perché Vorkutà, una delle città più a nord del mondo sviluppata col lavoro forzato durante lo stalinismo, sta morendo. Le sue miniere di carbone sono tutte chiuse e lassù, in mezzo alla tundra, oltre il circolo polare artico, non c'è più niente per i suoi abitanti. L'unico «patrimonio» di Vorkutà è il ricordo dei campi nei quali passarono milioni di prigionieri e i budelli nelle viscere della terra che una volta erano le miniere di carbone.

Ecco perché il sindaco della città, Igor Shpektor, ha avuto quella che sembra un'idea macabra e bizzarra: «Ricreiamo un bel lager, con le baracche di legno, le torrette per le mitragliatrici e la sala mensa. E mettiamoci dentro i turisti». Una settimana trattato come uno zek (abbreviativo di zakluchonnij , detenuto); d'estate in mezzo alle zanzare che ti mangiano vivo, d'inverno a 50 sotto zero. «Poi gli diamo la possibilità di scappare», continua il sindaco illustrando il suo progetto per far arrivare un po' di valuta pregiata. «E le guardie gli sparano addosso, naturalmente con proiettili a vernice, non con quelli veri». E' la sua idea di «turismo estremo» alla siberiana.

Ma i turisti ce la faranno a reggere una giornata vera alla Ivan Denissovich, come si chiama il protagonista del libro con il quale Solzhenitsyn fece conoscere a tutti la realtà del Gulag? Sveglia invariabilmente alle cinque nelle migliaia di campi sparsi attraverso undici fusi orari, dalle foreste di betulle della Karelia fino alle miniere d'oro della Kolyma, di fronte all'Alaska. Poi l'adunata, l'appello e la conta. Naturalmente all'aperto, con qualsiasi tempo. Racconta Shalamov, l'altro grande narratore degli orrori quotidiani del gulag, che nelle mattine di freddo intenso gli zek , appena fuori dalle baracche, si affrettavano a sputare in terra. Se la temperatura era inferiore ai 50 sotto zero, la saliva si congelava in volo. E a meno di 50 gradi non si andava a lavorare all'aperto.

Per rispettare la tradizione, i turisti dovrebbero sfilare davanti alle guardie in file di cinque, pronti ad aprire il giaccone e la camicia per la perquisizione prima di uscire dal campo. Poi la lunga marcia verso il posto di lavoro con il monito quotidiano del capoguardia: «Un passo a destra o uno a sinistra della fila è considerato tentativo di fuga e gli uomini sparano senza preavviso». Dopo la zuppa calda del mattino (cavoli, qualche raro pesciolino e tanta acqua) solo 300 grammi di pane nero per dieci ore di lavoro, dalle 8 alle sei di sera. A Vorkutà i condotti delle miniere scendono per centinaia di metri. Nei tunnel orizzontali si cammina spesso carponi, con i piedi nell'acqua e si lavora a colpi di piccone. Si sta caldi, ma ci si rovinano i polmoni.
Dopo il lungo ritorno al campo, la nuova perquisizione all'ingresso, questa volta più accurata perché è da fuori che arrivano i coltelli che servono per regolare i conti tra zek . I turisti potrebbero poi ricevere pacchi da casa, come accadeva a pochi fortunati. Un'altra ora in fila davanti alla speciale baracca.
E ogni due settimane (ma per gli occidentali si potrebbe chiudere un occhio e prevederla ogni domenica) la visita alla banya, una via di mezzo tra la sauna e la doccia collettiva.
Finalmente arriva il momento della agognata visita serale alla mensa, sempre inquadrati in squadre. Altra ciotola di zuppa (ancora meno densa perché non c'è più da lavorare) e 200 grammi di pane. Dopo qualche giorno, anche i turisti più consumati faranno come i prigionieri di Stalin: useranno un pezzetto di pane per ripulire accuratamente la ciotola e il resto se lo porteranno nella baracca per mangiucchiarlo in branda.

Fabrizio Dragosei
23 giugno 2005


A parte che la notizia è :old:, perchè l'Ansa l'aveva battuta l'11 giugno... la notizia non è così poi eclatante, in Italia in televisione vediamo ormai reality show simili, anzi prevedo che questo sarà un reality proposto da qualche rete Mediaset o Rai :D
E comunque credo che qualche "pazzo" ci potrebbe andare... seguendo la "pazzia" di chi ha proposto questa cosa!

tatrat4d
23-06-2005, 14:06
A parte che la notizia è :old:, perchè l'Ansa l'aveva battuta l'11 giugno... la notizia non è così poi eclatante, in Italia in televisione vediamo ormai reality show simili, anzi prevedo che questo sarà un reality proposto da qualche rete Mediaset o Rai :D
E comunque credo che qualche "pazzo" ci potrebbe andare... seguendo la "pazzia" di chi ha proposto questa cosa!

l'ho letta solo oggi, il riflesso di postare perle simili non mi sarebbe mancato. Credo anch'io che di clienti il furbissimo sindaco ne possa trovare. :rolleyes:

-kurgan-
23-06-2005, 15:31
davvero vergognoso.. oltre che senza il minimo rispetto.

LittleLux
23-06-2005, 15:54
Scommettiamo che avrà successo? Specialmente se sarà davvero realistica la ricostruzione della vita all'interno del gulag. L'unica cosa che mi lascia perplesso, a sto punto, è l'utilizzo di proiettili alla vernice...

eriol
23-06-2005, 15:59
dico solo che vorrei tanto vedere che facce hanno i turisti che ci andranno.
il primo idiota finto impegnato che mi dice "ci vado per capire appieno la condizione di quella gente all' epoca" si becca uno sputo.

tatrat4d
23-06-2005, 15:59
L'unica cosa che mi lascia perplesso, a sto punto, è l'utilizzo di proiettili alla vernice...

altrimenti come fanno a tornare l'anno dopo se si sono trovati bene?
Certo che se rimanessero là i luoghi d'origine dubito che li rimpiagerebbero.

LittleLux
23-06-2005, 16:12
altrimenti come fanno a tornare l'anno dopo se si sono trovati bene?
Certo che se rimanessero là i luoghi d'origine dubito che li rimpiagerebbero.

Di pirla con i soldi (anche senza) è pieno il mondo, ne trovi sempre di nuovi.:asd:

P.S.:al limite puoi sempre sparargli nelle gambe, così avranno anche qualche bella cicatrice di cui fare libero sfoggio.:D

eriol
23-06-2005, 16:27
Di pirla con i soldi (anche senza) è pieno il mondo, ne trovi sempre di nuovi.:asd:

P.S.:al limite puoi sempre sparargli nelle gambe, così avranno anche qualche bella cicatrice di cui fare libero sfoggio.:D


e anche qualche storia da raccontare con orgoglio e occhio lucido ai nipotini. "visto com'è cazzuto tuo nonno? eh quante ne ha viste! e ha pure pagato per vederle!"

roba che se fossi nel fanciullo gli scaricherei un calcio nei coglioni in tempo zero. :help:

LittleLux
23-06-2005, 16:37
e anche qualche storia da raccontare con orgoglio e occhio lucido ai nipotini. "visto com'è cazzuto tuo nonno? eh quante ne ha viste! e ha pure pagato per vederle!"

roba che se fossi nel fanciullo gli scaricherei un calcio nei coglioni in tempo zero. :help:

Tsè, coi nipotini, semmai con la figona di turno. :O

recoil
24-06-2005, 14:38
la vacanza avventurosa piace
secondo me troveranno centinaia di "polli" pronti a farsi spennare per una cosa del genere!

ma la vera figata sarebbe quella di organizzare le rivolte all'interno del campo di prigionia. tutto con proiettili finti chiaramente
solo che ho idea che ti tocca subire passivamente e basta

io cmq non ci andrei MAI, nemmeno con la possibilità di rivolte organizzate ecc.

DickValentine
24-06-2005, 14:52
dico solo che vorrei tanto vedere che facce hanno i turisti che ci andranno.
il primo idiota finto impegnato che mi dice "ci vado per capire appieno la condizione di quella gente all' epoca" si becca uno sputo.
Se riescono a farsi piacere un lager, gli piacerà anke uno sputo... :doh:

Northern Antarctica
24-06-2005, 17:00
Questa è Vorkuta.

http://www.usmra.com/members/rustam/070400/001.jpg

http://www.usmra.com/members/rustam/070400/002.jpg

http://www.usmra.com/members/rustam/070400/003.jpg

http://www.usmra.com/members/rustam/070400/004.jpg

Non sta morendo, chiaramente soffre della distanza da Mosca come varie città russe, con gli stessi problemi (alcolismo, prostituzione). La natura nei dintorni è fantastica. Se la burocrazia russa si occidentalizzasse un po' quella zona potrebbe tranquillamente competere con il Canada o l'Alaska in termini di industrie, turismo e quant'altro. Purtroppo per gli investitori stranieri che potenzialmente potrebbero accorrere in massa è ancora troppo rischioso ed inaffidabile.

Per chi sa il russo (non ho tempo per tradurre tutto :fagiano: ):

http://www.vorkuta.ru

yossarian
25-06-2005, 14:45
ma se uno riesce a scappare prima del termine della settimana di soggiorno, per i giorni mancanti, può chiedere un rimborso?

:D

tatrat4d
25-06-2005, 16:07
CUT

dalle foto sembra la classica città da socialismo reale, che a me non dispiacciono nemmeno. Certamente per svergognarsi in questo modo devono proprio essere alla canna del gas. :mad:

LittleLux
25-06-2005, 17:40
dalle foto sembra la classica città da socialismo reale, che a me non dispiacciono nemmeno. Certamente per svergognarsi in questo modo devono proprio essere alla canna del gas. :mad:

La loro è una provocazione in stile leghista. Lo fanno per attirare l'attenzione sui loro problemi e per far parlare di se.:asd::D

sonnet
25-06-2005, 19:11
Questa è Vorkuta.


Per chi sa il russo (non ho tempo per tradurre tutto :fagiano: ):

http://www.vorkuta.ru


xke' oltre al cinese conosci anche il russo?
scusa l'indiscrezione ma quante lingue conosci?

krokus
25-06-2005, 23:58
Chi si ricorda la mitica agenzia viaggi "Grandissima libidine" nel film "Una vacanza bestiale??
:D :D :D :D