Red_Star
21-06-2005, 16:40
Per la stessa vicenda aveva patteggiato la pena Paolo Berlusconi
Cerro: chiesti 3 anni carcere per Formigoni
I pm di Milano accusano il presidente della regione di corruzione, abuso d'ufficio e falso per la bonifica della zona della discarica
MILANO - Guai in vista per i vertici della regione Lombardia.
La procura di Milano ha chiesto la condanna del presidente della giunta regionale lombarda, Roberto Formigoni, a tre anni di reclusione per corruzione, abuso d’ufficio e falso in atto pubblico in relazione alla bonifica dell’area attigua alla discarica di Cerro Maggiore.
Due anni e quattro mesi è invece la richiesta di condanna per Franco Nicoli Cristiani, assessore regionale all’Ambiente.
LA VICENDA - Dalla stessa vicenda giudiziaria era uscito pagando un maxi-risarcimento e concordando il patteggiamento della pena, Paolo Berlusconi, il titolare della Simec, la società che aveva gestito la discarica.
"Dalle intercettazioni telefoniche - hanno detto i pm Margherita Taddei e Giulia Perrotti - emerge un’ampia commistione tra interessi pubblici e privati".
L’accusa ha ricordato anche: "Le trattative per l’accordo di programma in Regione andavano di pari passo con le trattative tra la Simec e la Auchan sul pagamento della bonifica dell’area e sul nulla-osta della Asl".
La multinazionale francese dei supermercati Auchan, secondo l’accusa pagò a Simec una somma di molto superiore a quella che poi la Simec versò per i lavori di messa in sicurezza dell’area. Secondo la Procura "l’imputazione di corruzione a carico di Formigoni è pienamente provata".
I pm taddei e Perrotti, nel ricostruire la vicenda, hanno ricordato che lo snodo cruciale dell’indagine fu la verifica della Guardia di finanza alla Simec attivata dalla Corte dei Conti.
21 giugno 2005
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/06_Giugno/21/cerro.shtml
Cerro: chiesti 3 anni carcere per Formigoni
I pm di Milano accusano il presidente della regione di corruzione, abuso d'ufficio e falso per la bonifica della zona della discarica
MILANO - Guai in vista per i vertici della regione Lombardia.
La procura di Milano ha chiesto la condanna del presidente della giunta regionale lombarda, Roberto Formigoni, a tre anni di reclusione per corruzione, abuso d’ufficio e falso in atto pubblico in relazione alla bonifica dell’area attigua alla discarica di Cerro Maggiore.
Due anni e quattro mesi è invece la richiesta di condanna per Franco Nicoli Cristiani, assessore regionale all’Ambiente.
LA VICENDA - Dalla stessa vicenda giudiziaria era uscito pagando un maxi-risarcimento e concordando il patteggiamento della pena, Paolo Berlusconi, il titolare della Simec, la società che aveva gestito la discarica.
"Dalle intercettazioni telefoniche - hanno detto i pm Margherita Taddei e Giulia Perrotti - emerge un’ampia commistione tra interessi pubblici e privati".
L’accusa ha ricordato anche: "Le trattative per l’accordo di programma in Regione andavano di pari passo con le trattative tra la Simec e la Auchan sul pagamento della bonifica dell’area e sul nulla-osta della Asl".
La multinazionale francese dei supermercati Auchan, secondo l’accusa pagò a Simec una somma di molto superiore a quella che poi la Simec versò per i lavori di messa in sicurezza dell’area. Secondo la Procura "l’imputazione di corruzione a carico di Formigoni è pienamente provata".
I pm taddei e Perrotti, nel ricostruire la vicenda, hanno ricordato che lo snodo cruciale dell’indagine fu la verifica della Guardia di finanza alla Simec attivata dalla Corte dei Conti.
21 giugno 2005
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/06_Giugno/21/cerro.shtml