View Full Version : APPELLO: SALVIAMO LA VITA DI MOHAMMED ISSA!
E' la prima volta che uso il forum x un appello, ma questa volta non ho potuto farne a meno! Il fatto è che io ho conosciuto questa persona (ho fatto un corso di un anno presso la cooperativa sociale in cui prestava servizio) e vi posso assicurare che è davvero una brava persona!
Volevo farvi conoscere questa situazione di una persona che ha scontato la sua pena (x colpe di cui non si ha neanche la certezza si sia macchiato! Lui si è sempre dichiarato innocente) e che ora rischia seriamente di essere espulso!
Il che equivale a una condanna a morte!
Vi ringrazio di cuore! :)
APPELLO UFFICIALE:
"Abbiamo appreso con sgomento la vicenda che coinvolge Mohammed Issa, palestinese, che ha scontato venti anni di carcere nel nostro Paese per un attentato nei confronti di un diplomatico giordano negli anni ’80. Conclusa la pena (i cui ultimi otto anni Mohamed ha trascorso lavorando in affidamento presso una cooperativa sociale), i poliziotti del commissariato romano di San Lorenzo hanno trattenuto Mohammed in stato di fermo, per poi trasferirlo nel CPT romano di Ponte Galeria in attesa di essere espulso dall’Italia. E’ consapevolezza diffusa che l’espulsione di Mohammed verso Israele o la Giordania equivarrebbe ad una condanna a morte, per cui è assolutamente necessario che si dia vita alla più ampia mobilitazione per scongiurare una simile prospettiva.
Il Forum Palestina fa appello a tutti gli amici del popolo palestinese ed a tutti i democratici e difensori dei diritti umani affinché prendano subito posizione contro l’espulsione di Mohammed; nell’immediato, chiediamo a tutti coloro che ne hanno la possibilità, in particolare parlamentari e rappresentanti istituzionali, di visitare Mohammed nel CPT di Ponte Galeria. Ci associamo alla preoccupazione degli amici e dei colleghi di Mohammed della cooperativa sociale Abaco e invitiamo tutti a dare vita ad iniziative di informazione e solidarietà sulla vicenda di Mohammed, tragicamente paradigmatica della situazione in cui versano, in Italia e nel mondo, i Palestinesi della diaspora."
Roma, 17.6.2005
Il FORUM PALESTINA
www.forumpalestina.org - forumpalestina@libero.it
ADESIONI ALL'APPELLO
Paolo Cento
Luisa Morgantini
Mauro Bulgarelli
Raul Mantovani
Luciano Pettinari
Adriana Spera
Nunzio D'Erme
Raniero La Valle
Russo Spena
Giorgio Cremaschi
Falco Accame
Luigi Malabarba
PdCI dipartimento Esteri
Nacera Benali (Il Messaggero, El Watan)
la redazione politica editoriale di Radio Onda Rossa
Maurizio Musolino (La Rinascita)
RdB
RdB donne
I Radiodervish (gruppo rock)
Carta
Comitato "Con la Palestina nel cuore" (Roma)
Coordinamento napoletano di sostegno all'Intifada
Collettivo Antagonista Primavalle (Roma)
Comitato pugliese di solidarietà con la Palestina
Comitato di quartiere per l'autorganizzazione sociale (Taranto)
Radio Città aperta
Radio Namir
Studenti radioattivi (Roma)
Radio C. Roma (Cosenza)
Circolo Agorà (Pisa)
Coordinamento toscano di solidarietà con la Palestina
CPA Firenze sud
Collettivo politico di Scienze politiche (Firenze)
Mariano Mingarelli (Presidente dell'Associazione di amicizia italo-palestinese)
Alessandro Aruffo (studioso dei paesi afro-asiatici)
Fulvio Grimaldi
Bianca Maria Scarcia
Wasim Dahmash (docente di Dialettologia araba a "La Sapienza" di Roma)
Marie-Claude Jacquet
Fioriello Cortiana (senatore-verdi)
Fabio Marcelli (associazione giuristi democratici)
coordinamento di solidaietà con l'intfada
area antagonista (napoli)
movimnto antagonista toscano
c.s.o.a. Officina99
c.s.o.a. Terraterra
laboratorio occupato SKA
coordinamento napoletano sostegno intifada
Collettivo Antagonista Primavalle
c.s.o.a. SPARO (palermo)
comitato pugliese di solidarietà con la palestina
comitati di quartiere per l'autorganizzazione sociale di Taranto
arabmonitor.info
coordinamento milano-palestina
UDAP
medioriente.net - laboratorio autogestito di comunicazione sul medioriente e mediterraneo
Associazione Internazionale di amicizia e Solidarietà con i Popoli
Comitato "Fabio Di Celmo"
la presidente
Ines Venturi
Michele Capuano (PdCI - giornalista)
Riccardo Fortuna (consigliere probìvincia di Viterbo PdCI)
Fabio Massimo Vernillo (iscritto PdCI sez. Centocelle)
Edoardo Nucci (Casa dei Popoli di Roma viale Irpinia)
Enrico Giardino (Forum Diritto a Comunicare)
LINKS:
http://www.dirittoalfuturo.info
http://www.forumpalestina.org/news/2005/Giugno05/17-06-05SALVIAMO_MOHAMMED-ISSA.htm
http://www.forumpalestina.org (forumpalestina@libero.it)
http://www.radiocittaperta.it/nuovo/scheda.php?id=17979&tipo=30
http://www.radiocittaperta.it
*sasha ITALIA*
19-06-2005, 12:22
scusa ma io non firmo per la liberazione di una persona sospetta terrorista
COMUNICATO STAMPA:
"E' molto urgente: firmate l'adesione al comunicato e fate circolare, abbiamo una manciata di ore per mobilitarci a favore di Jihad, che rischia la vita se sarà espulso dall'Italia!
Lunedì 20 a Ponte Galeria
contro l’espulsione di Jihad Mohammed Issa
Jihad Mohammad Issa è un palestinese che il 15 giugno ha finito di scontare 20 anni di carcere nel nostro Paese. Convocato telefonicamente presso la questura di S.Lorenzo perché gli fosse notificato il fine pena, vi si è immediatamente recato, ma ha avuto la sgradita sorpresa di ritrovarsi, sì libero, ma, paradossalmente, immigrato clandestino privo di documenti. Per questo, grazie alla legge Bossi-Fini, è stato automaticamente deportato al Centro di Permanenza Temporanea di Ponte Galeria, in attesa di essere espulso. Espulso: ma dove?
Il governo giordano gli ha negato la cittadinanza dopo che il passaporto giordano con cui è entrato in Italia è scaduto ormai da anni.
La sua presunta appartenenza ad un’organizzazione dichiarata fuori legge da Israele e da numerosi Paesi arabi, gli comporterebbe il rischio di ritorsioni – compresa la morte - in qualsiasi Stato mediorientale. Un appello contro l’espulsione di Jihad Mohammed Issa vede già le adesioni di associazioni e comitati di solidarietà con il popolo palestinese, associazioni per la difesa dei diritti umani e dei migranti, unitamente a quelle di molti rappresentanti politici, fra i quali i parlamentari Bulgarelli e Cento dei Verdi, Russo Spena del PRC, Pettinari dei DS, Sciacca del PdCI, l’europarlamentare Luisa Morgantini, i consiglieri romani Ad."
ADESIONI ALL'APPELLO:
http://www.forumpalestina.org/news/2005/Giugno05/20-06-05Ponte_Galeria_contro_espulsione_Issa.htm
^Robbie^
19-06-2005, 12:25
scusa ma io non firmo per la liberazione di una persona sospetta terrorista
Quoto in pieno.
Byez!
scusa ma io non firmo per la liberazione di una persona sospetta terrorista
Mi sta bene.
Ma io volevo soprattutto fare conoscere questa situazione. Poi ognuno trae le sue conclusioni e le sue decisioni.
*sasha ITALIA*
19-06-2005, 12:36
cioè nel senso non lo conosco proprio, mi dovrei fidare solamente della tua impressione su di lui senza prove schiaccianti !!
cioè nel senso non lo conosco proprio, mi dovrei fidare solamente della tua impressione su di lui senza prove schiaccianti !!
Comprendo la tua difficoltà. Nessuno deve sentirsi obbligato a fare qualcosa che non si sente di fare. Però almeno riflettere e porsi il problema, quello si.
GRIFONE_85
19-06-2005, 12:50
Il problema me lo pongo...
ma io non so se davvero non è un terrorista..
quindi magari preferisco far tornare a casa sua una persona che se rimane in Italia poi io dovrei pagargli da mangiare e da bere nonchè l'alloggio.. quando ci sono tanti italiani senza una casa perchè prima le danno agli extracomunitari.... :rolleyes:
Sarò un po estremista.. ma lavorando con papà ne ho viste davvero troppe...
scusa ma io non firmo per la liberazione di una persona sospetta terrorista
Idem.
Tra le alte cose sei nella sezione sbagliata e lo sai benissimo.
:banned:
Il problema me lo pongo...
ma io non so se davvero non è un terrorista..
quindi magari preferisco far tornare a casa sua una persona che se rimane in Italia poi io dovrei pagargli da mangiare e da bere nonchè l'alloggio.. quando ci sono tanti italiani senza una casa perchè prima le danno agli extracomunitari.... :rolleyes:
Sarò un po estremista.. ma lavorando con papà ne ho viste davvero troppe...
Tanto x chiarire lui lavora (già da vari anni) presso una cooperativa sociale di servizi in qualità di Tecnico Informatico ( http://www.abacoop.it/pages/us.htm ). In ogni caso ha scontato la sua pena di 20 anni.
Idem.
Tra le alte cose sei nella sezione sbagliata e lo sai benissimo.
:banned:
Siccome è una questione importante e imminente qua in Piazzetta ho, nell'immediato, una visibilità molto superiore. Poi se me la chiudono, la riapro in un'altra sezione.
Siccome è una questione importante e imminente qua in Piazzetta ho, nell'immediato, una visibilità molto superiore. Poi se me la chiudono, la riapro in un'altra sezione.
Affatto è una questione politica e di attualità.. basta guardare i firmatari della tua petizione.
P.S: Vorrà dire che la prossima volta, se devo vendere qualcossa metto l'annuncio in piazzetta e non sul mercatino.
:fagiano:
E' la prima volta che uso il forum x un appello, ma questa volta non ho potuto farne a meno! Il fatto è che io ho conosciuto questa persona (ho fatto un corso di un anno presso la cooperativa sociale in cui prestava servizio) e vi posso assicurare che è davvero una brava persona!
Volevo farvi conoscere questa situazione di una persona
Hai dimenticato di specificare che è una persona... :)
Scherzi a parte...
Mohammed Issa, palestinese, che ha scontato venti anni di carcere nel nostro Paese per un attentato nei confronti di un diplomatico giordano negli anni ’80. Conclusa la pena (i cui ultimi otto anni Mohamed ha trascorso lavorando in affidamento presso una cooperativa sociale)
Non conoscevo la sua storia, però per ora penso che:
1) ha avuto la sfortuna di nascere palestinese;
2) è un omicida (OK OK, questo non sono certo di saperlo...);
3) oggigiorno è probabilmente una brava persona, visti anche i lavori sociali che ha fatto.
Domani forse sarei venuto ma ho un esame; uppo il thread quantomeno perché -e su questo non ci piove- il signor Issa è un disgraziato (nel senso di sfortunato).
Permettetemi un excursus su una questione di cui, a proposito di conflitto arabo-israeliano, non si parla mai. I profughi palestinesi nei Paesi arabi vivono in condizioni miserevoli, spesso peggio che nella Cisgiordania occupata.
In Giordania -in cui il 60% della popolazione è palestinese-, essi non hanno la cittadinanza né gli stessi diritti degli altri giordani. La cosa paradossale è che, essendo così tanti, molti sono anche affermati uomini d'affari, ma rimane il fatto che hanno documenti speciali in cui è segnalata la loro "diversità".
In Arabia Saudita vivono 500.000 palestinesi che non potranno mai avere la cittadinanza. Una legge del 2004 sancisce che tutti i rifugiati in Arabia, dopo 10 anni di permanenza nel regno, possano richiedere la cittadinanza; una postilla di questa legge impedisce ciò specificatamente ai palestinesi, tutto questo "per non cancellare la loro identità e per proteggere il principio del loro diritto al ritorno in Palestina".
Infine, in Libano vivono moltissimi palestinesi in campi profughi. Per legge non possono accedere a diverse professioni "nobili" quali scienziato o avvocato, e non godono del diritto di proprietà privata, neanche di terreni agricoli. Al contrario degli altri stranieri in Libano, non hanno diritto all'assistenza sanitaria (http://english.aljazeera.net/NR/exeres/FE7BEB3D-E5C7-4CE4-8A35-8F62B8DDBB35.htm) statale. Tutto questo sempre "per il loro bene, contro l'entità sionista che un giorno sarà sconfitta etc. etc.".
Chiudo la divagazione, ma secondo me di fronte a un conflitto che causa dolore e disperazione per entrambe le parti in causa, occorrerebbe più pragmatismo e meno campanilismi e questioni di principio. Non mi riferisco a te ma ad alcuni dei firmatari, che chiudono un occhio di fronte a questi trattamenti tra "fratelli" arabi, trattamenti in nome della retorica oltranzista che, nel 2005, ancora spera di annientare Israele. Ci vogliono due Stati per due popoli, piaccia o non piaccia; in Israele l'hanno capito quasi tutti, nel mondo arabo no (oppure chi l'ha capito non ha abbastanza voce).
Affatto è una questione politica e di attualità.. basta guardare i firmatari della tua petizione.
P.S: Vorrà dire che la prossima volta, se devo vendere qualcossa metto l'annuncio in piazzetta e non sul mercatino.
:fagiano:
affatto che?
Cmq fai come ti pare. Non hai colto proprio il problema. Qua si parla di VITA o di MORTE! Se la metti così anche la tua vita è una mera questione politica... Riflettere prima di sparare! :rolleyes:
Non cerchiamo di farne un eroe perchè ha scontato la sua pena: se è colpevole, pagare con la reclusione è il giusto prezzo che la giustizia gli ha dato.
E al momento non credo che si possa sapere se è colpevole o meno e se è stato condannato giustamente o meno.
Inoltre attualmente l'Italia è il paese dei torti, dove chi ha ragione deve pagare per le lacune lasciate dalla nostra giustizia, e dove sono in tanti a pagerne le conseguenze.
Capisco che conosci sto tipo e che vuoi fare qualcosa per lui, ma allora bisognerebbe fare qualcosa anche per tanti altri.
Nssuno qua parla di Eroi. Io faccio questo perchè lo conosco e se tu conoscessi qualcuno nella stessa situazione faresti (spero) di tutto x aiutarlo. Allora non facciamo niente x nessuno tanto poi ci sono anche altri che soffrono... :muro:
Hai dimenticato di specificare che è una persona... :)
Scherzi a parte...
Non conoscevo la sua storia, però per ora penso che:
1) ha avuto la sfortuna di nascere palestinese;
2) è un omicida (OK OK, questo non sono certo di saperlo...);
3) oggigiorno è probabilmente una brava persona, visti anche i lavori sociali che ha fatto.
Domani forse sarei venuto ma ho un esame; uppo il thread quantomeno perché -e su questo non ci piove- il signor Issa è un disgraziato (nel senso di sfortunato).
Permettetemi un excursus su una questione di cui, a proposito di conflitto arabo-israeliano, non si parla mai. I profughi palestinesi nei Paesi arabi vivono in condizioni miserevoli, spesso peggio che nella Cisgiordania occupata.
In Giordania -in cui il 60% della popolazione è palestinese-, essi non hanno la cittadinanza né gli stessi diritti degli altri giordani. La cosa paradossale è che, essendo così tanti, molti sono anche affermati uomini d'affari, ma rimane il fatto che hanno documenti speciali in cui è segnalata la loro "diversità".
In Arabia Saudita vivono 500.000 palestinesi che non potranno mai avere la cittadinanza. Una legge del 2004 sancisce che tutti i rifugiati in Arabia, dopo 10 anni di permanenza nel regno, possano richiedere la cittadinanza; una postilla di questa legge impedisce ciò specificatamente ai palestinesi, tutto questo "per non cancellare la loro identità e per proteggere il principio del loro diritto al ritorno in Palestina".
Infine, in Libano vivono moltissimi palestinesi in campi profughi. Per legge non possono accedere a diverse professioni "nobili" quali scienziato o avvocato, e non godono del diritto di proprietà privata, neanche di terreni agricoli. Al contrario degli altri stranieri in Libano, non hanno diritto all'assistenza sanitaria (http://english.aljazeera.net/NR/exeres/FE7BEB3D-E5C7-4CE4-8A35-8F62B8DDBB35.htm) statale. Tutto questo sempre "per il loro bene, contro l'entità sionista che un giorno sarà sconfitta etc. etc.".
Chiudo la divagazione, ma secondo me di fronte a un conflitto che causa dolore e disperazione per entrambe le parti in causa, occorrerebbe più pragmatismo e meno campanilismi e questioni di principio. Non mi riferisco a te ma ad alcuni dei firmatari, che chiudono un occhio di fronte a questi trattamenti tra "fratelli" arabi, trattamenti in nome della retorica oltranzista che, nel 2005, ancora spera di annientare Israele. Ci vogliono due Stati per due popoli, piaccia o non piaccia; in Israele l'hanno capito quasi tutti, nel mondo arabo no (oppure chi l'ha capito non ha abbastanza voce).
Ti ringrazio x l'intervento intelligente. :)
Sei una brava persona ! ;)
io li caccerei tutti indietro...
specie dopo i fatti di milano...e di varese.
alphacygni
19-06-2005, 13:16
Io non capisco che problema hanno molti di voi. Se non ve ne importa nulla degli altri, giratevi pure dall'altra parte, ma possibilmente fatelo in silenzio. Inutile andare a nascondere il menefreghismo dietro false e vuote questioni di "o tutti o nessuno", che lasciano il tempo che trovano e credo e spero che siate abbastanza intelligenti da saperlo. Se non vi interessa, voltate pagina, il forum e pieno di thread e avete solo l'imbarazzo della scelta.
Beh, cosa hai fatto te fino alla settimana scorsa per le donne che vengono lapidate nei paesi arabi per colpe dettate da una religione molto particolare?
Cosa hai fatto per le popolazioni nel mondo che fanno fatica ad avere una semplice razione giornaliera di cibo?
Cosa hai fatto per tutti i rifugiati attualmente nel mondo?
Se mi dici che attualmente li stai aiutando tutti, allora ti dico che sei coerente e meriti di avere il mio supporto.
Altrimenti non farmi passare per cattivo: io offro un punto di vista molto oggettivo, libero da ogni condizionamento personale.
Se ti può far piacere io faccio l'assistente e accompagnatore a persone anziane e handicappate. Ma poi che vuol dire? E' ovvio che uno non si può fare carico di tutti i problemi del mondo. Ognuno fa quello che può, quello che crede, quello che sente. Cmq non mi interessano questi discorsi inutili. Ora io mi sento di fare questo e lo faccio e non devo rendere conto ne a te ne ad alcun altro.
Io non capisco che problema hanno molti di voi. Se non ve ne importa nulla degli altri, giratevi pure dall'altra parte, ma possibilmente fatelo in silenzio. Inutile andare a nascondere il menefreghismo dietro false e vuote questioni di "o tutti o nessuno", che lasciano il tempo che trovano e credo e spero che siate abbastanza intelligenti da saperlo. Se non vi interessa, voltate pagina, il forum e pieno di thread e avete solo l'imbarazzo della scelta.
Esattamente! :mano:
GRIFONE_85
19-06-2005, 13:24
Beh, cosa hai fatto te fino alla settimana scorsa per le donne che vengono lapidate nei paesi arabi per colpe dettate da una religione molto particolare?
Cosa hai fatto per le popolazioni nel mondo che fanno fatica ad avere una semplice razione giornaliera di cibo?
Cosa hai fatto per tutti i rifugiati attualmente nel mondo?
Se mi dici che attualmente li stai aiutando tutti, allora ti dico che sei coerente e meriti di avere il mio supporto.
Altrimenti non farmi passare per cattivo: io offro un punto di vista molto oggettivo, libero da ogni condizionamento personale.
Giusto... ;)
Io non capisco che problema hanno molti di voi. Se non ve ne importa nulla degli altri, giratevi pure dall'altra parte, ma possibilmente fatelo in silenzio. Inutile andare a nascondere il menefreghismo dietro false e vuote questioni di "o tutti o nessuno", che lasciano il tempo che trovano e credo e spero che siate abbastanza intelligenti da saperlo. Se non vi interessa, voltate pagina, il forum e pieno di thread e avete solo l'imbarazzo della scelta.
ma che c'entra su
mica è vietato far domande per cercare di capire prima di dare il proprio contrinbuto, casomai si decidesse in tal senso :)
se nò facciamo polemica alle polemiche :D
Veramente io cerco di sbattermi per far capire che gli avvenimenti sono più grandi della nostra comprensione.
Non è menefreghismo, è essere coscenti che a volte non si può fare niente, che quello che deve succedere non lo puoi cambiare.
E comunque ad ogni azione succede una reazione.
Infine non puoi dire che la questine "o tutti o nessuno" è vuota! Perchè per Issa dobbiamo sbatterci per salvarlo e per gli altri niente?
Nessuno ti obbliga a sbatterti x salvare nessuno. Questi discorsi disfattisti non portano ad altro che all'abulia e al menefreghismo x tutto e x tutti e non mi va di alimentarli ancora.
alphacygni
19-06-2005, 13:59
Veramente io cerco di sbattermi per far capire che gli avvenimenti sono più grandi della nostra comprensione.
Non è menefreghismo, è essere coscenti che a volte non si può fare niente, che quello che deve succedere non lo puoi cambiare.
Non puoi cambiare un terremoto, non puoi cambiare uno tsunami, puoi cambiare un rimpatrio forzato.
E comunque ad ogni azione succede una reazione.
Infine non puoi dire che la questine "o tutti o nessuno" è vuota! Perchè per Issa dobbiamo sbatterci per salvarlo e per gli altri niente?
Perfetto, sbattiti pure per qualcun altro allora, se ne hai tempo, voglia, e forza. Non credo che chi vuole salvare Issa si rifiutera' di fare qualcosa per salvare anche qualcun altro.
alphacygni
19-06-2005, 14:03
ma che c'entra su
mica è vietato far domande per cercare di capire prima di dare il proprio contrinbuto, casomai si decidesse in tal senso :)
se nò facciamo polemica alle polemiche :D
non e' vietato fare domande, ma e' sgradevole leggere insinuazioni gratuite, o addirittura critiche sulla sezione in cui si pone l'argomento. In quei casi e' ben evidente che si punta a mandare il thread in vacca, perche' per qualche perversa convinzione non si ammette che qualcuno possa sposare una causa che personalmente non si condivide.
LeEzSwEeTfAiRy
19-06-2005, 14:05
Lavora perchè doveva lavorarci, ha scontato una pena perché stava per uccidere un uomo.
Che ti devo dire? Invece che lanciare appelli e piangersi addosso, poteva pensare alle conseguenze prima, non mi pare una cosa così astratta. Anzi, gli è andata fin troppo bene, mi pare. Se l'avesse fatto in un altro Paese ora probabilmente sarebbe sotto strati e strati di terra.
alphacygni
19-06-2005, 14:08
Lavora perchè doveva lavorarci, ha scontato una pena perché stava per uccidere un uomo.
Che ti devo dire? Invece che lanciare appelli e piangersi addosso, poteva pensare alle conseguenze prima, non mi pare una cosa così astratta. Anzi, gli è andata fin troppo bene, mi pare. Se l'avesse fatto in un altro Paese ora probabilmente sarebbe sotto strati e strati di terra.
non mi pare nessuno stia criticando che gli sia stata fatta scontare una pena :wtf:
LeEzSwEeTfAiRy
19-06-2005, 14:10
non mi pare nessuno stia criticando che gli sia stata fatta scontare una pena :wtf:
Ma infatti non dicevo quello.
Se non era a conoscenza delle conseguenze del suo gesto [tra cui il ritorno nel suo paese] poteva stare anche fermo. Se non tentava di ammazzare qualcuno, non penso sarebbe intervenuta la polizia e se non fosse intervenuta la polizia, ora sarebbe qui come tanti stranieri. No?
alphacygni
19-06-2005, 14:16
Ma infatti non dicevo quello.
Se non era a conoscenza delle conseguenze del suo gesto [tra cui il ritorno nel suo paese] poteva stare anche fermo. Se non tentava di ammazzare qualcuno, non penso sarebbe intervenuta la polizia e se non fosse intervenuta la polizia, ora sarebbe qui come tanti stranieri. No?
Certo, ha sbagliato. La polizia e' intervenuta, lo hanno arrestato, ha scontato la sua pena. Perche' ora rimandarlo la', allora? Per la giustizia italiana ora non ha debiti.
LeEzSwEeTfAiRy
19-06-2005, 14:20
Certo, ha sbagliato. La polizia e' intervenuta, lo hanno arrestato, ha scontato la sua pena. Perche' ora rimandarlo la', allora? Per la giustizia italiana ora non ha debiti.
Mmmmh, non so però quanto faccia piacere mantenere un potenziale terrorista nel territorio italiano. Non è la prima volta che ne rimandano uno là per paura che abbia contatti con qualche organizzazione di qualche genere. E d'altraparte anche io ho paura di averne uno nel territorio.
Poi ovvio... che lo Stato non gradisca l'immigrazione è cosa ben nota, ma in fondo in fondo, in questo caso, per me non hanno tutti i torti.
Datemi dell'omofoba, ma io la penso così, perlomeno verso i terroristi o potenziali terroristi.
GRIFONE_85
19-06-2005, 14:24
non mi pare nessuno stia criticando che gli sia stata fatta scontare una pena :wtf:
e ci mancherebbe quello... ma qualcuno l'ha osannato per aver lavorato 8 anni in una cooperativa come tecnico informatico (avessi detto manovale :p )
in carcere ha fatto solo 12 anni... non 20
Conclusa la pena (i cui ultimi otto anni Mohamed ha trascorso lavorando in affidamento presso una cooperativa sociale)
GRIFONE_85
19-06-2005, 14:38
Certo, ha sbagliato. La polizia e' intervenuta, lo hanno arrestato, ha scontato la sua pena. Perche' ora rimandarlo la', allora? Per la giustizia italiana ora non ha debiti.
Tanto un terrorista in più o in meno... :rolleyes: (sempre se lo è)
Te lo dice uno che deve aver paura di girare nel centro di perugia dopo mezzanotte... ma a volte anche di giorno, sia a piedi che con i mezzi pubblici (che fortunatamente non prendo mai)
Ok.. Perugia è la città degli immigrati per eccellenza.. c'è l'università per gli stranieri, che porta soldi e servizi utili per la città....
Ma facciamo rimanere solo chi se lo merita... una piccola pulizia sociale.. tutto qua..
Lucio Virzì
19-06-2005, 14:54
io li caccerei tutti indietro...
specie dopo i fatti di milano...e di varese.
LOL! :rotfl: Ma chi? Ma hai letto il thread? :D
LuVi
LOL! :rotfl: Ma chi? Ma hai letto il thread? :D
LuVi
Addirittura pretendi che si legga prima di rispondere? :muro:
Quante ne vuoi! ;)
Oggi intanto il giudice di pace ha respinto a Jihad la richiesta di uscire fuori dal CPT di Ponte Galeria.
Finchè servirà, farò un Up ogni volta che scenderà in seconda pagina x mantenerlo sempre in evidenza. Grazie e saluti a tutti. :)
Giulietto Chiesa "Jihad Issa ennesima vttima Bossi-Fini"
Roma
"Il caso di Jihad Mohammad Issa, deportato al Centro di Permanenza Temporanea di Ponte Galeria dopo avere scontato una lunga pena detentiva nel nostro paese, rappresenta una inaccettabile violazione dei diritti umani e va denunciato con tutta fermezza". È quanto dichiara il deputato europeo, Giulietto Chiesa. "Jihad Mohammad Issa ha pagato il suo debito con la giustizia italiana, quali che siano le valutazioni che hanno portato alla sua condanna e sulle quali non occorre in questo contesto neppure entrare nel merito. Dal 1996 era in semi-libertà in base alla legge Gozzini; dal 2004, essendogli stata riconosciuta la non pericolosità sociale, ha ottenuto l'affidamento sociale, anche in riconoscimento della buona condotta. Ha una casa, una famiglia, è iscritto all'università. È in Italia dal 1984. Il prolungamento di fatto della sua detenzione è una vergogna per l'Italia. Il rischio di una sua espulsione verso altri paesi, in particolare verso la Giordania che gli ha negato la cittadinanza, costituirebbe un crimine vero e proprio perché potrebbe costituire una minaccia per la sua integrità fisica. Appoggerò pertanto, con tutte le iniziative necessarie, inclusa una raccolta di firme di parlamentari europei, l'eventuale ricorso di Jihad Mohammad Issa agli organismi europei di tutela del rispetto dei diritti umani".
Ritengo giusto firmare e quindi firmo.
La legge italiana si è comportata, finora, con la massima correttezza: condannando e facendo scontare la condanna di 20 anni.
Non esiste che vengano applicate "a discrezione" delle pene aggiuntive ed un'estradizione che, oltre a mettere a rischio la vita di una persona che VENTI ANNI FA ha commesso un reato, non sono richieste da alcun paese competente per farlo.
Dopo di che, PERO', in veste di moderatore invito chi ha a cuore questo thread a NON rispondere in maniera sarcastica a critiche o sparate gratuite ed altrettanto invito che NON lo ha a cuore ad ignorarlo come sarebbe ovvio.
lunaticgate
22-06-2005, 11:31
Chì?????
Boh.............
Presentata la richiesta di asilo politico
Il giudice di pace ha sospeso l’espulsione di Jihad Mohammad Issa in attesa del pronunciamento del tribunale ordinario, previsto per il prossimo 7 luglio, ma ha disposto che rimanga trattenuto nel CPT romano di Ponte Galeria, dove è stato rinchiuso dopo aver scontato 20 anni di carcere nel nostro Paese.
L’avvocato di Jihad, Maria Luisa D’Addabbo, è stata molto critica sulla decisione del giudice di pace, rilevando che comunque il problema resta la legge Bossi – Fini, che mantiene aperta la possibilità che il palestinese possa ancora essere espulso verso Paesi dove la sua stessa vita sarebbe a rischio, nonostante si trovi in Italia da vent’anni, abbia un lavoro e una residenza e non abbia mai mostrato di essere un pericolo per la nostra società. Per tutti questi motivi, è stata presentata la richiesta di asilo politico e verrà inviato un ricorso alla corte europea per i diritti umani di Strasburgo.
Le associazioni, i comitati di solidarietà con il popolo palestinese, le associazioni per la difesa dei diritti umani e dei migranti, gli amici ed i colleghi di Jihad e tutti coloro e tutti coloro che si stanno impegnando contro la sua espulsione dall’Italia ritengono che questo primo livello di mobilitazione democratica abbia scongiurato il pericolo di un’espulsione alla chetichella, ma che sia indispensabile portare la vicenda di Jihad a conoscenza di un numero ancora maggiore di persone e costruire, da qui al 7 luglio, iniziative ovunque sia possibile.
Per ora, rendiamo noto un elenco parziale delle adesioni all’appello contro l’epulsione di Jihad, ricordando che la sottoscrizione delle firme continua all’indirizzo: forumpalestina@libero.it.
Ritengo giusto firmare e quindi firmo.
La legge italiana si è comportata, finora, con la massima correttezza: condannando e facendo scontare la condanna di 20 anni.
Non esiste che vengano applicate "a discrezione" delle pene aggiuntive ed un'estradizione che, oltre a mettere a rischio la vita di una persona che VENTI ANNI FA ha commesso un reato, non sono richieste da alcun paese competente per farlo.
Ringrazio te (e tutti gli altri che hanno partecipato) per il sostegno alla causa di Mohammed Issa. :)
Dopo di che, PERO', in veste di moderatore invito chi ha a cuore questo thread a NON rispondere in maniera sarcastica a critiche o sparate gratuite ed altrettanto invito che NON lo ha a cuore ad ignorarlo come sarebbe ovvio.
Pare che qualcuno non abbia recepito bene il messaggio, peraltro molto chiaro...
ADESIONI ALL'APPELLO
inserite in ordine alfabetico
Paolo Cento
Luisa Morgantini
Mauro Bulgarelli
Raul Mantovani
Luciano Pettinari
Adriana Spera
Nunzio D'Erme
Raniero La Valle
Giovanni Russo Spena
Giorgio Cremaschi
Falco Accame
Luigi Malabarba
PdCI dipartimento Esteri
Lucio Manisco
Manlio Dinucci
Stefano Chiarini (giornalista de il manifesto)
Nacera Benali (Il Messaggero, El Watan)
la redazione politica editoriale di Radio Onda Rossa
Maurizio Musolino (La Rinascita)
Mariano Mingarelli (Presidente dell'Associazione di amicizia italo-palestinese)
Alessandro Aruffo (studioso dei paesi afro-asiatici)
Fulvio Grimaldi
Bianca Maria Scarcia
Wasim Dahmash (docente di Dialettologia araba a "La Sapienza" di Roma)
Miriam Pellegrini Ferri
Giulietto Chiesa Deputato Europeo
Pietro Folena indipendente PRC
Giuliana Sgrena ( il Manifesto )
RdB donne
I Radiodervish (gruppo rock)
RdB/CUB Immigrati
RdB/CUB Tesoro
Carta
La Voce (mensile)
G.A.MA.DI.
Comitato "Con la Palestina nel cuore" (Roma)
Comitato “Per non dimenticare Sabra e Chatila”
Coordinamento napoletano di sostegno all'Intifada
Collettivo Antagonista Primavalle (Roma)
Comitato pugliese di solidarietà con la Palestina
Comitato di quartiere per l'autorganizzazione sociale (Taranto)
Radio Città aperta (Roma)
Radio Namir
Studenti radioattivi (Roma)
Radio C. Roma (Cosenza)
Circolo Agorà (Pisa)
Coordinamento toscano di solidarietà con la Palestina
CPA Firenze sud
Collettivo politico di Scienze politiche (Firenze)
Alessandro Aruffo (studioso dei paesi afro-asiatici)
arabmonitor.info
area antagonista (napoli)
Associazione "100 idee per la pace"
Associazione Internazionale di amicizia e Solidarietà con i Popoli
Bruno Steri (Dipartimento Esteri Prc)
c.s.o.a. Officina99
c.s.o.a. SPARO (palermo)
c.s.o.a. Terraterra
comitati di quartiere per l'autorganizzazione sociale di Taranto
Comitato "Fabio Di Celmo" la presidente Ines Venturi
coordinamento di solidaietà con l'intfada
coordinamento milano-palestina
Corrado Mercuriali
CSA Asilo Politico i compagni e le compagne di Salerno
Edoardo Nucci (Casa dei Popoli di Roma viale Irpinia)
Enrico Giardino (Forum Diritto a Comunicare)
Fabio Marcelli (associazione giuristi democratici)
Fabio Massimo Vernillo (iscritto PdCI sez. Centocelle)
Fabio Nobile Coordinatore della Segreteria della Federazione di Roma PdCI.
Fioriello Cortiana (senatore-verdi)
Francesco Andreini capogruppo PRC comune di Siena
Giuseppina Bonuccelli Pisa
Gualtiero Via , Bologna (insegnante, della Rete Lilliput)
laboratorio occupato SKA
Marco Mais
Marie-Claude Jacquet
medioriente.net - laboratorio autogestito di comunicazione sul medioriente e mediterraneo
Michele Capuano (PdCI - giornalista)
movimento antagonista toscano
Riccardo Fortuna (consigliere provincia di Viterbo PdCI)
UDAP
Enrico Peyretti, Torino
Paola Peraro, architetto
Marco Pasquini, documentarista
Pier Luigi Barberini Roma
Cesira Taranto
Lia Barberini
Simona Barberini
Donatella Sacconi
Alberto Orlandi
Simone Carella
Romana Sturz
Maurizio De Pillis
Luisa Tremonti
Roberto Antimi
Paola Febbraro
Roberto De Angelis
Vittorio Vitolo
Emiliano Vitolo Roma
Ernesto Barberini Pistoia
Annica Bolognini
Silvano Bolognini
Arianna Bertocci
Arianna Bolognini
Luca Galassi Pistoia
Luigi Rigoni Modena
Federica Tonin Verona
Luigi Blasucci Pisa
Luigi Frassi Pisa
Ultimo Barberini Pisa
Fulvia Giannessi Pisa
Vittorio Carli Pisa
Alessio Carli Pisa
Matteo Carli Pisa
Angela Fruzzetti Pisa
Lorenza Erlicher Trento
Gaetano Minardo Comunità di s.paolo
Titina Capotorto Comunità di s.paolo
Corrispondenze Metropolitane
Giuseppe Allevi, insegnante, Pavia
Juan Josè Allevi, studente, Pavia
Ramona Calderon, impiegata, Pavia
Irene Melis Nuoro
Marialuisa Giordano Lecco
Alidina Marchettini, Firenze
Fiamma Bianchi Bandinelli, Siena
Giancarla Ceppi Roma
Giancarlo Costa Associazione culturale Il Geranio , Roma
TENDA PER LA PACE Associazione culturale di volontariato di Brindisi
Sara Michieletto
Delphine Regnauld
Federico Schiavi
Laura Colini
Dario
Alessandro D'ambrosi, Verona
Donatella Massimilla Centro Europeo Teatro e Carcere
Enrico Padovan Sala baganza - Parma
Gaetano Colantuono Bari
Grumo Appula Bari
C.S.A. Vittoria - Milano
Associazione Percorsi di pace
Sancia Gaetani INRAN - Roma
Ippolita Gaetani
Romano Costa
Caterina Costa
Collettivo NoBorder Napoli
Francesca Schiavone Bari
AGNESE Ginocchio-cantautrice per la pace (Movim.per la Pace:Pax Christi Caserta)
Chiara Addis Sassari
Fabrizio Guerra
Stefano Garroni Ricercatore CNR (Roma)
Lucina Ferraria Ricercatrice CNR (Roma)
Michele Garroni studente
Adriana Garroni studente
Maria Pia De Luca insegnante
Maurizio Franceschini pensionato
Associazione La Viletta Per Cuba
ADRIANA SABBATINI
Manuela Meneghelli, fiorenzuola d'arda -PC-
Antonio Casolaro - caserta
Ludovico Greco - Roma
Raffaele Ibba Cagliari
Lucy Ladikoff Guasto arabista Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Università degli Studi di Genova
Marina Costa
Bauchiero Emilio Torino
Angela Bernardini Roma
Rina Zardetto - Segreteria prov.le PRC
Renato Paris Torino
Vincenzo Barone Avvocato
Comitato promotore "Campagna contro l'art. 270 e contro tutti i reati associativi"
Redazione "Senza Censura"
Centro di Documentazione "Krupskaja" - Bologna
Enrica Gissi
Andrea Genovali Presidente Puntocritico
Associazione L'Altra Lombardia SU LA TESTA
Luca Veglianti
Andrea Fioretti
Anna Rita Di Blasi
Giuseppina Tedde
GIUSEPPE ZAMBON, Editore, scrittore
ADRIANA CHIAIA, Scrittrice, traduttrice
GIAN LUIGI NESPOLI, poeta, scrittore
Demetrio Morabito Vice Sindaco Sesto San Giovanni
Rene' Terrasi Responsbile Unione Inquilini Novara
Fabrizio Bencini
Fiorenzo Parziale, dottorando di ricerca in sociologia, univ. Federico II Napoli
Silvia Di Giacomo
Gennaro Varriale - Formia
Fausto Sorini Direzione Nazionale PRC
Kiwan Kiwan Ferrara
Circolo "V.I. Lenin" PRC - Napoli
Giovani E Comunisti (Area Essere Comunisti PRC) - Napoli
Beatrice Giavazzi - direzione nazionale PRC
Bruno Steri (Dipartimento Esteri del PRC)
Andrea Masala di arci solidarietà
Francesca Pacifici
SCI-Italia
Stefano Carlesi Carrara
ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA CUBA Circolo di ROMA
Olga Juric Daric, tradutrice
Sandra Paganini
Simona Masini (opinionista)
CLAUDIO GRASSI (Direzione PRC)
Daniel Antonini Président de la commission internationale du Pôle de Renaissance Communiste en France
AmisNet, Agenzia Multimediale di Informazione Sociale (www.amisnet.org )
Tirreno BIANCHI - Console della Compagnia Portuale Pietro Chiesa di Genova
V.PILIEGO
Luciano Ummarino Consigliere Municipio Roma XI
Giovanni Abenavoli (Facoltà di Studi Orientali, curriculum di lingua e cultura araba)
MARCO SFERINI Direzione provinciale PRC Savona
Manuela Borgetti
Daniele Bruni
Arianna Lodeserto
Fausto Gianelli (avvocato) Coordinatore Giuristi Democratici di Modena
Loredana Morandi
Rete Artisti contro le guerre
Ass.ne Argon Bloggersperlapace
Mario Motta
Adriana Bernardeschi
Giulio Bonali Fiorenzuola (PC)
Vecchi Andrea Scandiano (R.E.)
Francesco Zappa
Schavecher Nadia (Segreteria Provinciale PRC Milano)
Andrea Martini Comitato politico federale Ancona PRC Giovani Comunisti
Marilisa Verti, giornalista, Milano
Comitato di Solidarietà con il Popolo Palestinese di Torino
spazio antagonista Newroz - S.Lorenzo di Pisa
spazio socio-abitativo occupato - S.Lorenzo di Pisa
Marco Mais (Cagliari)
Prof. Cesare Mangianti Presidente del Consiglio comunale di Rimini
Carmelinda Gaudino
Stefano Di Carlo
Andrea Pierantozzi
Alberto Larghi Fiom-Cgil Milano
Milva Pistoni donna in nero
Vincenza Ferrara
Paolino Peperino
Daniele Cassinari
Marco Chiletti Calci (PI)
prof. Mariano MINGARELLI, Presid. dell' Assoc. d'Amicizia Italo-Palestinese Fi
Aldo MANETTI, consigliere regionale Gr° PRC in CRT
Alessandro LEONI, CPN PRC, Direzione region. toscana PRC
Claudio BICCHIELLI, segreteria region. toscana PRC, assessore comune Empoli
Mauro GIBELLINI, Direttore rivista "La Montagne"
Giorgio LINDI, Direzione federale PRC Massa-Carrara
Claudia ROSATI, segreteria federale PRC Firenze
Tiberio TANZINI, segreteria federale PRC Firenze
Antonino MOSCATO, Direzione federale PRC Firenze
Letizia LINDI, CPN PRC, Coord° nazion. GC
Mauro LENZI, Direzione region. toscana PRC
Maurizio BROTINI, CGIL-Funz. Pubbl.
Gabriele BINI, consigliere comunale PRC Empoli/Fi
Ugo BAZZANI, Segretario federazione PRC Pistoia
Luciano GIANNONI, Presid. Collegio region. d. Garanzia PRC toscano e Capogruppo PRC in Provincia di Livorno
Jacopo BORSI, consigliere PRC del Cons° Quartiere V° Firenze
PRC "Rachel Corrie" Casalbertone - Portonaccio, di Roma
L'associazione culturale "Jenin" di Roma
Francesco Cirigliano Comitato Politico Nazionale del Prc
Alessia Niger
FEDERICO GIUSTI-ESECUTIVO NAZIONALE COBAS CONFEDERAZIONE
I DELEGATI E LE DELEGATE DEL COBAS PUBBLICO IMPIEGO DI PISA
i giovani comunisti del circolo Luigi Longo Cinecittà/Quadraro
Maila Iacovelli (fotografa indipendente - Roma)
Fabio Zayed (fotografo indipendente - Roma)
Associazione Loe per la Cooperazione e la Solidarietà di Matera
Maricetta Lombardo
Bruno Melappioni
Folco Mancini
Elena Palazzetti di Salaam Ragazzi dell'Olivo di Trieste
Valentina Miniati
Elena Barbàra
Caterina Bolasco
Pochesci Roberto
Roberta Zanetti
Vincent Flament, militant antifasciste (France)
Lotta di unità Proletaria Osimo
alessandra franciosini
Gerardo Orsi
Fiorella Vargas
Rossana Canfarini (impiegata) Associazione AMR - Forlì Cesena
Fiorentino Fabrizio (operaio) appartenenti alla Associazione AMR - Forlì Cesena
Rita Bernabei
CRIC lavora con progetti in Palestina
Renato Caputo, docente
Manuela Ausilio, studentessa
Anna Alberti, giornalista
Arcangeli Alessandro
Mauro Calanca (Roma)
Fabrizio Sciarra, studente
Elisa Vitellozzi
Luca Mandrile
Luca Cerutti - Torino
Giovanni Cerutti - Torino
Pasqualina Gilardi - Torino
Chiara Cerutti - Torino
Ivan Della Mea Istituto Ernesto de Martino
Luciana Pieraccini Istituto Ernesto de Martino
Daniele Frongia, newsletter PalestinaLibera
Tania Orgiu - Cagliari
Centro Culturale Antirazzista "L'INCONTRO" La Spezia
Brunella Paglialunga
Nocchi Gianni
un attentato nei confronti di un diplomatico giordano negli anni ’80.
una brava persona :O
Amu_rg550
27-06-2005, 11:58
Nemmeno la cittadinanza italiana e senza di essa neppure il diritto a restare, se facessimo un'eccezione per lui dovremmo farla per tutti e le conseguenze le puoi facilmente immaginare.
Ciao
non son proprio d'accordo proteus: se lui viene espulso va a morte sicura, a quanto pare.
ora la nostra legislazione non permette l'estradizione di persone in caso siano state condannate a morte nei paesi di destinazione.
qui si parla di decreto di espulsione certo, non estradizione, ma il concetto è sempre quello: (non) mandare la gente in posti in cui verrebbero (presumibilmente mi pare in questo caso) giustiziati.
il che francamente mi pare una cosa ridicola, considerando il fatto che lui ha già scontato la pena per il reato imputatogli.
insomma: non può esser estradato perchè passibile di condanna a morte ed allora gli si fa scontare la giusta pena prevista dal nostro codice, per poi espellerlo e mandarlo a morire?
commento puramente provocatorio, ma tanto valeva mandarlo direttamente a morire da subito anzichè fargli aspettare 20 anni con una spada di damocle sulla testa no?
ciao
ah: credo che questo particolare e ben distinto caso, possa esser oggetto di riflessione separata rispetto alla totalità dei casi di immigrati sprovvisti di regolare permesso di soggiorno: non credo infatti che situazioni simili siano la norma, tutt'altro.
Chi se lo prende a carico, tu forse ?.
azz mi hai tolto le parole di tastiera!
Nevermind
27-06-2005, 14:50
Ma il discorso dell'estardizione si fa a tutti o è a discrezione??
In tal caso si potrebbe anche cercare di risparmiarlo...in caso contrario penso che debba seguire la procedura come tutti senza preferenze particolari.
Saluti.
Chi se lo prende a carico, tu forse ?. Io non posso, ho già diversi italiani nullafacenti da assistere a vantaggio di qualche politicante e, pur a malincuore non posso caricarmi ulteriormente. Se mi togli qualche parassita nostrano potrei anche concordare ma tutti non possiamo permettercelo e poi nessuno lo ha invitato in italia, ci è venuto da solo e pure con intenzioni poco piacevoli nei nostri confronti, questo nessuna pena scontata lo può cancellare.
Ciao
Nel corso di questi anni si è costruito (oltre che una famiglia e delle amicizie) una professionalità e ha lavorato come tecnico informatico. Evidentemente non è un caso "normale" poichè non si tratta di uno di quelli che voi etichettate come "parassiti nullafacenti", ma di un lavoratore. Mi sembra superfluo aggiungere quanto le esperienze maturate in 20 anni possano averlo cambiato. Ricordo infine che si è sempre dichiarato innocente.
un martire (col vizietto) insomma....
Amu_rg550
27-06-2005, 15:04
Chi se lo prende a carico, tu forse ?. Io non posso, ho già diversi italiani nullafacenti da assistere a vantaggio di qualche politicante e, pur a malincuore non posso caricarmi ulteriormente. Se mi togli qualche parassita nostrano potrei anche concordare ma tutti non possiamo permettercelo e poi nessuno lo ha invitato in italia, ci è venuto da solo e pure con intenzioni poco piacevoli nei nostri confronti, questo nessuna pena scontata lo può cancellare.
Ciao
mandiamolo a morire allora.
e se volessimo per un attimo parlare seriamente, la risposta alla tua domanda ed a plutus sarebbe una sola: lui stesso.
ha imparato un lavoro in otto anni no? l'unico impedimento al proseguo dello stesso è un permesso di soggiorno.
ha scontato la pena (volenti o nolenti, se l'espiazione delle colpe vale per tutti vale anche per lui, quindi a tutti gli effetti sarebbe un cittadino riabilitato).
ha imparato un mestiere.
non chiede vitto e alloggio a nostre spese mi pare, correggimi se sbaglio, ma solo di non esser mandato a morte.
considerando che, come ti ho già scritto, noi non mandiamo la gente a morire in casi simili per nostra volontà, mi pare una scelta sensata quella di tenerlo a sue spese. vuoi mangiare? lavori, come me e te.
a scanso di equivoci, se non avesse questo "piccolo" problema al suo rientro in patria, non vedrei il motivo per cui trattenerlo e concedergli asilo o permesso di soggiorno, anche se lo attendesse la galera.
siccome ci siamo sempre comportati in un determinato modo verso una determinata tipologia di condannati da reindirizzare nelle altrui galere, non vedo perchè fare eccezzione stavolta.
Amu_rg550
27-06-2005, 15:13
Ma il discorso dell'estardizione si fa a tutti o è a discrezione??
In tal caso si potrebbe anche cercare di risparmiarlo...in caso contrario penso che debba seguire la procedura come tutti senza preferenze particolari.
Saluti.
nessuno può esser estradato se ad attenderlo trovasse la pena capitale.
il problema è che qui si parla di espulsione, non di estradizione: come ho scritto, ha scontato la pena, ma ora si trova nella stessa condizione di un clandestino privo di permesso di soggiorno.
quindi espulsione e non estradizione.
http://dex1.tsd.unifi.it/altrodir/guida/espulsio.htm
P.S. Se esiste, come mi pare tu insinui, una legge che non permette di espellere o estradare qualcuno verso un paese ove lo attenda la condanna a morte mi spieghi a cosa serve questo thread ?. La legge è legge e piaccia o non piaccia va rispettata ed applicata, quindi a costui non servirebbe il nostro appoggio.
evidentemente le cose non stanno proprio come sono state presentate...
Amu_rg550
27-06-2005, 16:48
un martire (col vizietto) insomma....
evidentemente le cose non stanno proprio come sono state presentate...
non capisco questo sarcasmo inutile.
hai letto il post di cerbert?
se vuoi discutere bene, se no puoi indirizzarti in altri lidi ti pare?
se avessi degnato di attenzione i miei post ed il link che ho riportato non avresti fatto certo quest'uscita. non si tratta di presentare o meno le cose in modo parziale o errato, si tratta di due cose distinte: espulsione ed estradizione.
P.S. Se esiste, come mi pare tu insinui, una legge che non permette di espellere o estradare qualcuno verso un paese ove lo attenda la condanna a morte mi spieghi a cosa serve questo thread ?. La legge è legge e piaccia o non piaccia va rispettata ed applicata, quindi a costui non servirebbe il nostro appoggio.
il link sulla legge l'ho riportato sopra.
ti copio il passo per comodità:
La tua estradizione verso un altro stato può essere concessa solo quando il fatto oggetto della richiesta di estradizione è previsto come reato sia dalla legge italiana che da quella dello stato richiedente.
L'estradizione non può essere comunque concessa nei seguenti casi:
in relazione a reati politici (escluso il genocidio);
quando la legge dello stato richiedente prevede la condanna a morte per il reato oggetto della richiesta;
quando l'interessato alla richiesta di estradizione è già condannato a morte nello stato richiedente, oppure rischia una analoga condanna per fatti che non sono menzionati nella richiesta di estradizione.
legalmente non siamo obbligati a trattenerlo, poichè qui si parla di decreto di espulsione, non estradizione.
la regolamentazione sulla seconda ne può vietare l'invio a paesi che anche solo applichino la pena di morte per i reati per cui i soggetti sono accusati, e si effettua solo su richiesta dei paesi interessati se non erro.
ma questo vale solo per la seconda, non per l'espulsione.
qui abbiamo un caso di un extracomunitario senza permesso di soggiorno, quindi espulsione verso il paese di origine. a nostre spese, tra l'altro.
il problema, a mio modo di vedere, è che se ci siamo imposti delle limitazioni nei trattati di estradizione per nostra scelta, per evitare condanne a morte, dovremmo per coerenza concedere pure il permesso di soggiorno in un caso simile. non parliamo di legittimare l'immigrazione clandestina, ma di una persona che ha pagato il suo debito, ha imparato un lavoro e possiamo salvare da una morte, a quanto paventato, certa.
ovviamente come ultima opzione: se ci fosse un modo per espellerlo senza indirizzarlo nel paese d'origine o in giordania,anche solo evitandogli la pena capitale ben venga.
non trovi sia un pò ipocrita non concedere l'estradizione perchè detrattori della pena capitale e concedere invece l'espulsione, pur avendo la possibilità di evitarla? o siamo sempre contro le esecuzioni capitali, o mai.
sulle considerazioni religiose che espliciti in un tuo post precedente, bè li son personali e soggettive, e come tali non credo siano da me contestabili.
però ti vorrei ricordare che ne io ne te conosciamo bene la persona, e quindi tutto può esser o il contrario di tutto, da quel punto di vista. oltretutto son passati 20 anni, cosa non di poco conto imho.
aggiungici una cosa cmq: dal link sopra si evince che il decreto di espulsione può esser applicato anche in casi particolari:
in seguito a condanne per delitti contro la personalità dello stato (reati di terrorismo, etc.).
ergo perchè non buttarlo fuori 20 anni fa, se questa era la fine che gli si voleva fare?
sinteticamente, se noi siamo (come paese) contro la pena di morte, ed abbiamo la facoltà di evitare che ciò avvenga con un permesso di soggiorno, non vedo perchè non dovremmo farlo.
ciao :)
- Paolo Cento
- Luisa Morgantini
- Mauro Bulgarelli
- Raul Mantovani
- Luciano Pettinari
- Adriana Spera
- Nunzio D'Erme
- Raniero La Valle
- Giovanni Russo Spena
- Giorgio Cremaschi
- Falco Accame
- Luigi Malabarba
- PdCI dipartimento Esteri
- Lucio Manisco
- Manlio Dinucci
- Stefano Chiarini (giornalista de il manifesto)
- Nacera Benali (Il Messaggero, El Watan)
- la redazione politica editoriale di Radio Onda Rossa
- Maurizio Musolino (La Rinascita)
- Mariano Mingarelli (Presidente dell'Associazione di amicizia italo-palestinese)
- Alessandro Aruffo (studioso dei paesi afro-asiatici)
- Fulvio Grimaldi
- Bianca Maria Scarcia
- Wasim Dahmash (docente di Dialettologia araba a "La Sapienza" di Roma)
- Miriam Pellegrini Ferri
- Giulietto Chiesa Deputato Europeo
- Pietro Folena indipendente PRC
- Giuliana Sgrena ( il Manifesto )
- RdB donne
- I Radiodervish (gruppo rock)
- RdB/CUB Immigrati
- RdB/CUB Tesoro
- Carta
- La Voce (mensile)
- G.A.MA.DI.
- Comitato "Con la Palestina nel cuore" (Roma)
- Comitato “Per non dimenticare Sabra e Chatila”
- Coordinamento napoletano di sostegno all'Intifada
- Collettivo Antagonista Primavalle (Roma)
- Comitato pugliese di solidarietà con la Palestina
- Comitato di quartiere per l'autorganizzazione sociale (Taranto)
- Radio Città aperta (Roma)
- Radio Namir
- Studenti radioattivi (Roma)
- Radio C. Roma (Cosenza)
- Circolo Agorà (Pisa)
- Coordinamento toscano di solidarietà con la Palestina
- CPA Firenze sud
- Collettivo politico di Scienze politiche (Firenze)
- Alessandro Aruffo (studioso dei paesi afro-asiatici)
- arabmonitor.info
- area antagonista (napoli)
- Associazione "100 idee per la pace"
- Associazione Internazionale di amicizia e Solidarietà con i Popoli
- Bruno Steri (Dipartimento Esteri Prc)
- c.s.o.a. Officina99
- c.s.o.a. SPARO (palermo)
- c.s.o.a. Terraterra
- comitati di quartiere per l'autorganizzazione sociale di Taranto
- Comitato "Fabio Di Celmo" la presidente Ines Venturi
- coordinamento di solidaietà con l'intfada
- coordinamento milano-palestina
- Corrado Mercuriali
- CSA Asilo Politico i compagni e le compagne di Salerno
- Edoardo Nucci (Casa dei Popoli di Roma viale Irpinia)
- Enrico Giardino (Forum Diritto a Comunicare)
- Fabio Marcelli (associazione giuristi democratici)
- Fabio Massimo Vernillo (iscritto PdCI sez. Centocelle)
- Fabio Nobile Coordinatore della Segreteria della Federazione di Roma PdCI.
- Fioriello Cortiana (senatore-verdi)
- Francesco Andreini capogruppo PRC comune di Siena
- Giuseppina Bonuccelli Pisa
- Gualtiero Via , Bologna (insegnante, della Rete Lilliput)
- laboratorio occupato SKA
- Marco Mais
- Marie-Claude Jacquet
- medioriente.net - laboratorio autogestito di comunicazione sul medioriente e mediterraneo
- Michele Capuano (PdCI - giornalista)
- movimento antagonista toscano
- Riccardo Fortuna (consigliere provincia di Viterbo PdCI)
- UDAP
- Enrico Peyretti, Torino
- Paola Peraro, architetto
- Marco Pasquini, documentarista
- Pier Luigi Barberini Roma
- Cesira Taranto
- Lia Barberini
- Simona Barberini
- Donatella Sacconi
- Alberto Orlandi
- Simone Carella
- Romana Sturz
- Maurizio De Pillis
- Luisa Tremonti
- Roberto Antimi
- Paola Febbraro
- Roberto De Angelis
- Vittorio Vitolo
- Emiliano Vitolo Roma
- Ernesto Barberini Pistoia
- Annica Bolognini
- Silvano Bolognini
- Arianna Bertocci
- Arianna Bolognini
- Luca Galassi Pistoia
- Luigi Rigoni Modena
- Federica Tonin Verona
- Luigi Blasucci Pisa
- Luigi Frassi Pisa
- Ultimo Barberini Pisa
- Fulvia Giannessi Pisa
- Vittorio Carli Pisa
- Alessio Carli Pisa
- Matteo Carli Pisa
- Angela Fruzzetti Pisa
- Lorenza Erlicher Trento
- Gaetano Minardo Comunità di s.paolo
- Titina Capotorto Comunità di s.paolo
- Corrispondenze Metropolitane
- Giuseppe Allevi, insegnante, Pavia
- Juan Josè Allevi, studente, Pavia
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- Irene Melis Nuoro
- Marialuisa Giordano Lecco
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- Fiamma Bianchi Bandinelli, Siena
- Giancarla Ceppi Roma
- Giancarlo Costa Associazione culturale Il Geranio , Roma
- TENDA PER LA PACE Associazione culturale di volontariato di Brindisi
- Sara Michieletto
- Delphine Regnauld
- Federico Schiavi
- Laura Colini
- Dario
- Alessandro D'ambrosi, Verona
- Donatella Massimilla Centro Europeo Teatro e Carcere
- Enrico Padovan Sala baganza - Parma
- Gaetano Colantuono Bari
- Grumo Appula Bari
- C.S.A. Vittoria - Milano
- Associazione Percorsi di pace
- Sancia Gaetani INRAN - Roma
- Ippolita Gaetani
- Romano Costa
- Caterina Costa
- Collettivo NoBorder Napoli
- Francesca Schiavone Bari
- AGNESE Ginocchio-cantautrice per la pace (Movim.per la Pace:Pax Christi Caserta)
- Chiara Addis Sassari
- Fabrizio Guerra
- Stefano Garroni Ricercatore CNR (Roma)
- Lucina Ferraria Ricercatrice CNR (Roma)
- Michele Garroni studente
- Adriana Garroni studente
- Maria Pia De Luca insegnante
- Maurizio Franceschini pensionato
- Associazione La Viletta Per Cuba
- ADRIANA SABBATINI
- Manuela Meneghelli, fiorenzuola d'arda -PC-
- Antonio Casolaro - caserta
- Ludovico Greco - Roma
- Raffaele Ibba Cagliari
- Lucy Ladikoff Guasto arabista Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Università degli Studi di Genova
- Marina Costa
- Bauchiero Emilio Torino
- Angela Bernardini Roma
- Rina Zardetto - Segreteria prov.le PRC
- Renato Paris Torino
- Vincenzo Barone Avvocato
- Comitato promotore "Campagna contro l'art. 270 e contro tutti i reati associativi"
- Redazione "Senza Censura"
- Centro di Documentazione "Krupskaja" - Bologna
- Enrica Gissi
- Andrea Genovali Presidente Puntocritico
- Associazione L'Altra Lombardia SU LA TESTA
- Luca Veglianti
- Andrea Fioretti
- Anna Rita Di Blasi
- Giuseppina Tedde
- GIUSEPPE ZAMBON, Editore, scrittore
- ADRIANA CHIAIA, Scrittrice, traduttrice
- GIAN LUIGI NESPOLI, poeta, scrittore
- Demetrio Morabito Vice Sindaco Sesto San Giovanni
- Rene' Terrasi Responsbile Unione Inquilini Novara
- Fabrizio Bencini
- Fiorenzo Parziale, dottorando di ricerca in sociologia, univ. Federico II Napoli
- Silvia Di Giacomo
- Gennaro Varriale - Formia
- Fausto Sorini Direzione Nazionale PRC
- Kiwan Kiwan Ferrara
- Circolo "V.I. Lenin" PRC - Napoli
- Giovani E Comunisti (Area Essere Comunisti PRC) - Napoli
- Beatrice Giavazzi - direzione nazionale PRC
- Bruno Steri (Dipartimento Esteri del PRC)
- Andrea Masala di arci solidarietà
- Francesca Pacifici
- SCI-Italia
- Stefano Carlesi Carrara
- ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA CUBA Circolo di ROMA
- Olga Juric Daric, tradutrice
- Sandra Paganini
- Simona Masini (opinionista)
- CLAUDIO GRASSI (Direzione PRC)
- Daniel Antonini Président de la commission internationale du Pôle de Renaissance Communiste en France
- AmisNet, Agenzia Multimediale di Informazione Sociale (www.amisnet.org )
- Tirreno BIANCHI - Console della Compagnia Portuale Pietro Chiesa di Genova
- V.PILIEGO
- Luciano Ummarino Consigliere Municipio Roma XI
- Giovanni Abenavoli (Facoltà di Studi Orientali, curriculum di lingua e cultura araba)
- MARCO SFERINI Direzione provinciale PRC Savona
- Manuela Borgetti
- Daniele Bruni
- Arianna Lodeserto
- Fausto Gianelli (avvocato) Coordinatore Giuristi Democratici di Modena
- Loredana Morandi
- Rete Artisti contro le guerre
- Ass.ne Argon Bloggersperlapace
- Mario Motta
- Adriana Bernardeschi
- Giulio Bonali Fiorenzuola (PC)
- Vecchi Andrea Scandiano (R.E.)
- Francesco Zappa
- Schavecher Nadia (Segreteria Provinciale PRC Milano)
- Andrea Martini Comitato politico federale Ancona PRC Giovani Comunisti
- Marilisa Verti, giornalista, Milano
- Comitato di Solidarietà con il Popolo Palestinese di Torino
- spazio antagonista Newroz - S.Lorenzo di Pisa
- spazio socio-abitativo occupato - S.Lorenzo di Pisa
- Marco Mais (Cagliari)
- Prof. Cesare Mangianti Presidente del Consiglio comunale di Rimini
- Carmelinda Gaudino
- Stefano Di Carlo
- Andrea Pierantozzi
- Alberto Larghi Fiom-Cgil Milano
- Milva Pistoni donna in nero
- Vincenza Ferrara
- Paolino Peperino
- Daniele Cassinari
- Marco Chiletti Calci (PI)
- prof. Mariano MINGARELLI, Presid. dell' Assoc. d'Amicizia Italo-Palestinese Fi
- Aldo MANETTI, consigliere regionale Gr° PRC in CRT
- Alessandro LEONI, CPN PRC, Direzione region. toscana PRC
- Claudio BICCHIELLI, segreteria region. toscana PRC, assessore comune Empoli
- Mauro GIBELLINI, Direttore rivista "La Montagne"
- Giorgio LINDI, Direzione federale PRC Massa-Carrara
- Claudia ROSATI, segreteria federale PRC Firenze
- Tiberio TANZINI, segreteria federale PRC Firenze
- Antonino MOSCATO, Direzione federale PRC Firenze
- Letizia LINDI, CPN PRC, Coord° nazion. GC
- Mauro LENZI, Direzione region. toscana PRC
- Maurizio BROTINI, CGIL-Funz. Pubbl.
- Gabriele BINI, consigliere comunale PRC Empoli/Fi
- Ugo BAZZANI, Segretario federazione PRC Pistoia
- Luciano GIANNONI, Presid. Collegio region. d. Garanzia PRC toscano e Capogruppo PRC in Provincia di Livorno
- Jacopo BORSI, consigliere PRC del Cons° Quartiere V° Firenze
- PRC "Rachel Corrie" Casalbertone - Portonaccio, di Roma
- L'associazione culturale "Jenin" di Roma
- Francesco Cirigliano Comitato Politico Nazionale del Prc
- Alessia Niger
- FEDERICO GIUSTI-ESECUTIVO NAZIONALE COBAS CONFEDERAZIONE
I DELEGATI E LE DELEGATE DEL COBAS PUBBLICO IMPIEGO DI PISA
- i giovani comunisti del circolo Luigi Longo Cinecittà/Quadraro
- Maila Iacovelli (fotografa indipendente - Roma)
- Fabio Zayed (fotografo indipendente - Roma)
- Associazione Loe per la Cooperazione e la Solidarietà di Matera
- Maricetta Lombardo
- Bruno Melappioni
- Folco Mancini
- Elena Palazzetti di Salaam Ragazzi dell'Olivo di Trieste
- Valentina Miniati
- Elena Barbàra
- Caterina Bolasco
- Pochesci Roberto
- Roberta Zanetti
- Vincent Flament, militant antifasciste (France)
- Lotta di unità Proletaria Osimo
- alessandra franciosini
- Gerardo Orsi
- Fiorella Vargas
- Rossana Canfarini (impiegata) Associazione AMR - Forlì Cesena
- Fiorentino Fabrizio (operaio) appartenenti alla Associazione AMR - Forlì Cesena
- Rita Bernabei
- CRIC lavora con progetti in Palestina
- Renato Caputo, docente
- Manuela Ausilio, studentessa
- Anna Alberti, giornalista
- Arcangeli Alessandro
- Mauro Calanca (Roma)
- Fabrizio Sciarra, studente
- Elisa Vitellozzi
- Luca Mandrile
- Luca Cerutti - Torino
- Giovanni Cerutti - Torino
- Pasqualina Gilardi - Torino
- Chiara Cerutti - Torino
- Ivan Della Mea Istituto Ernesto de Martino
- Luciana Pieraccini Istituto Ernesto de Martino
- Daniele Frongia, newsletter PalestinaLibera
- Tania Orgiu - Cagliari
- Centro Culturale Antirazzista "L'INCONTRO" La Spezia
- Brunella Paglialunga
- Nocchi Gianni
- Maurizio Del Sordo Quotidiano “La Provincia” di Como
-
Corrado Cristiano vicepresidente nazionale della associazione Mutua Studentesca (facente parte
del sindacato studentesco "Rete Studentesca").
- Giorgia Sallusti, studentessa della Facoltà di Studi Orientali, Roma
- Renato Pomari (direttivo PRC Monza)
- Fulvio Mazza
- Anna Chiaratti dirigente scolastico
- Giovanni Esposito SA
- Associazione Mediterranea di Latiano (Br) www.mediterranealatiano.it
- Farinelli Andrea Fillea Cgil Terni
- Silvia Barbanti
- Anna Alberti, giornalista
- il gruppo Mani Tese di Bulciago (LC)
- Antonio Brindisi
- LUCIANA FLORIO
- Roberto Sensi Lucca
- Anna Lia Nannipieri
- Nicoletta Cogoni, Associazione !A la Calle!, Rimini
- Alba Sasso
- Francesca Postiglione salerno
- Roberto Foresti Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba
- Alessandra Fava
- Lucia Marchetti
- PIERO BORGO, Giornalista ACERRA(NA)
- CIRO DOMENICI
- Mimmo Lombezzi
- Giovanna Nigi Roma
- CECCHI ALESSANDRA
- Rita Benigno (Giornalista, Cosenza)
- Franco Ottaviano ( casa delle culture di Roma )
- Carlo Bertani - scrittore
- Renata Ilari insegnante,
- Etore Zerbino, medico psichiatra Roma
- SILVANA MARINIELLO
- Donatella Iannitti
- Benedetta Genisio
- ILARIA CICIONE
- LUCILLA CICIONE
- RAFFAELE CICIONE
- ANTONIA LUCILLA CICALA
- Piero Maestri, consigliere provinciale Prc di Milano
- Luciano Muhlbauer, consigliere regionale Prc Lombardia
- Guerre&Pace
- SinCobas
- Rolando Dubini, avvocato Milano
- Matteo Temperini
- Giacomo Loi, segreteria regionale PRC Sardegna
- Gabriella Mulas, Comitato Politico regionale PRC Sardegna
- Emanuele Pes, Comitato Politico Regionale PRC Sardegna
- Comunità Paestinese della Campania
- Luca Buonamici (Centro Giovanile TETRIS XI Municipio Roma)
-
Arianna Ballotta
Presidente Coalizione Italiana contro la Pena di Morte - www.coalit.org
- Elena Poli Pensionata (Ravenna)
- Balilla Ballotta Pensionato (Ravenna)
- Ivana Aglietti, Arezzo
- Mauro Gemma Comitato Politico Federale PRC Torino
- Maria Elisabetta Cimino
- Roman Testoni
- Daniela Zempt
- BANDA MILITANTE DELLA MAREMMA
- Centro di Solidarietà Internazionalista Alta Maremma
- Aldo Montalti - P.R.C. Follonica ( GR )
- Davide Marzattinocci
- Giulia Scala
- LABORATORIO SOCIALE AUTOGESTITO ESANKATA Catanzaro
-
Cooperativa Sociale Unsolomondo - per un commercio equo e solidale - Bari
- Gisella Rossi segr PRC circolo di Manciano (GR)
- Mari Alberto - Social Forum Cecina
- Pierluca D'Agata
-
Giancarlo Monina (ricercatore e docente di storia contemporanea, Università di Roma Tre / Segreteraio comitato scientifico Fondazione Lelio e Lisli Basso)
- PROGETTO COMUNISTA Sinistra PRC - Toscana
- Giovanni Ludovisi
- Valeria Fioretti
- Doriana Goracci Donne in Nero Tuscia
- Silvia Cerreti, Roma
- Alessia Palasciano
Ma costui è arrivato da regolare o da clandestino ?. Se è arrivato da regolare potrebbe anche essere accettabile, pur obtorto collo, il tenerlo qui ma se è arrivato da clandestino io non sono minimamente d'accordo perchè un clandestino va rispedito inequivocabilmente al mittente. Inoltre di questa gente non mi fido perchè ho ben letto le sure del Corano e quella che invita ad essere miti e sottomessi fintantochè non si abbia sufficiente forza per schiacciare i kafir è impressa assai bene nella mia memoria.
Ciao
P.S. Se esiste, come mi pare tu insinui, una legge che non permette di espellere o estradare qualcuno verso un paese ove lo attenda la condanna a morte mi spieghi a cosa serve questo thread ?. La legge è legge e piaccia o non piaccia va rispettata ed applicata, quindi a costui non servirebbe il nostro appoggio.
Proteus, purtroppo nella tua argomentazione (ed in quella di altri) vi sono numerose falle, influenzate dalla visione attuale del problema "clandestinità" e "terrorismo".
Innanzitutto la persona in oggetto è entrata in Italia in un periodo in cui nemmeno si poneva il problema della "clandestinità". Applicare retroattivamente le leggi non è possibile.
Dopo di che, en passant, mi permetto di notare l'aridità dell'espressione "rispedito al mittente", che di molto squalifica il tuo pensiero: stiamo parlando di PERSONE o di PACCHI?
Ma proseguiamo: errato anche il richiamo al Corano. Tanto alla sura specifica, in quanto la lettura parziale dei testi religiosi ci porterebbe ad appiccicare, ad esempio, a Gesù Cristo l'etichetta di terrorista guerrafondaio "ante-litteram", quanto al dato di fatto che, ai tempi a cui si riferisce il fatto, le formazioni terroriste palestinesi erano prevalentemente (quasi totalmente) laiche.
Il terrorismo integralista è un'acquisizione più tardiva.
Dopo di che (ma perchè devi mettere il nucleo del tuo discorso sempre nel P.S., mi chiedo), in Italia, SOPRATTUTTO per quanto riguarda l'applicazione delle leggi sull'immigrazione, abbiamo introdotto dei margini di ARBITRARIETA' assolutamente intollerabili.
Abbiamo reimpatriato, lo ricordo, un perseguitato politico siriano condannandolo ad una reclusione arbitraria per reati di opinione NON VIOLENTI, abbiamo reimpatriato persone ferite o malate forzando qualsiasi convenzione internazionale sul diritto alla cura, abbiamo reimpatriato persone di una nazione IN UN ALTRA NAZIONE nonostante fosse possibile l'accertamento dell'origine, innumerevoli, poi, sono i reimpatri a danni di persone il cui diritto all'asilo è stato POI riconosciuto valido.
Quasi ad ogni reimpatrio noi commettiamo, e questo ci è stato rimproverato CON DENUNCIA dall'Alto Commissariato per i Profughi ed i Rifugiati, almeno UN REATO contro la persona perseguibile internazionalmente.
Basterebbe questo per dare il senso della sproporzione: il clandestino commette un reato AMMINISTRATIVO (da noi, con molta fantasia, trasformato in PENALE) e noi lo ricompensiamo commettendo contro di lui un REATO DA CORTE INTERNAZIONALE.
Per cui, come dicevo, nel caso specifico stiamo per commettere l'ennesimo reato, applicando retroattivamente una legge che non ha applicazione retroattiva e forzando un'estradizione NON RICHIESTA. E questo solo perchè ci è stato scaricato sulle spalle, dall'Europa che sta a guardare, il ruolo di "gendarme paranoico" di confini irreali.
E, sarò sincero, il fatto che per noi non ci sarà mai una Norimberga (perchè i forti non si processano mai) non mi fa sentire più a posto con me stesso.
Jihad Mohammed Issa è un palestinese che il 15 giugno ha finito di scontare una lunga pena detentiva nel nostro Paese. Ma dopo 21 anni di detenzione, nel giorno della sua scarcerazione, invece di essere rimesso in libertà, è stato rinchiuso nel Centro di Permanenza Temporanea di Ponte Galeria (Roma) in attesa di espulsione verso un Paese che non ha, in quanto privo di documenti.
Nato in Palestina (Dura, Hebron) nel 1962, Jihad ha trascorso la giovinezza sotto l’occupazione militare israeliana. A una settimana dal suo arrivo in Italia, nell’ottobre 1984, è stato condannato a 22 anni di reclusione con l’accusa, mai comprovata, di attentato e di appartenenza ad un gruppo di resistenza palestinese.
Aveva 22 anni e per due anni è stato tenuto in pieno isolamento. Durante i primi 12 anni a Rebibbia ha appreso l’italiano e ha partecipato attivamente all'apertura della prima scuola all’interno dell’istituto di reclusione, dove ha conseguito un diploma di perito informatico. Dal 1996 ha ottenuto la semi-libertà con i benefici della legge Gozzini, che prevede per i detenuti la possibilità di un lavoro esterno al carcere.
Dopo aver lavorato in una Casa famiglia per ragazzi portatori di handicap, ha trovato una occupazione stabile come tecnico di computer e insegnante di informatica presso la Cooperativa "Abaco".
Dal 2004, per buona condotta, ha ottenuto l’affidamento sociale, essendone stata riconosciuta la non-pericolosità sociale.
Jihad, dunque, da oltre sette anni ha una casa, degli amici, una compagna con cui convive, si è iscritto all’Università, oltre ad aver stabilito ottimi rapporti con i propri datori di lavoro e con gli studenti dei suoi corsi. Tutto ciò testimonia il suo ottimo livello di inserimento nella nostra società e nel nostro Paese.
Ma per Jihad non è affatto finita: la libertà pagata con 21 anni di vita allo Stato italiano e dallo stesso Stato legalmente riconosciuta, nella realtà dei fatti, gli viene nuovamente negata, per l’assurdità di una legge che costringe migliaia di persone ad una detenzione di fatto nei CPT pur non avendo commesso alcun reato specifico.
Il 20 giugno il giudice di pace ha deciso la sospensione dell’espulsione in attesa del pronunciamento del tribunale di sorveglianza, previsto per il prossimo 7 luglio, ma ha confermato il trattenimento nel CPT romano di Ponte Galeria.
Jihad rischia ancora di essere espulso: ma dove?
Jihad è privo di qualsiasi documento.
Il governo giordano gli ha negato la cittadinanza dopo che il passaporto giordano con cui è entrato in Italia è scaduto ormai da anni.
La sua presunta passata appartenenza a un’organizzazione dichiarata fuori legge da Israele e da numerosi Paesi arabi interromperebbe il suo percorso di ricostruzione di una vita civile, ma soprattutto metterebbe a rischio l’incolumità della sua persona, in qualsiasi Stato mediorientale.
Per questo motivo l’avvocato di Jihad, Maria Luisa D’Addabbo, presenterà la richiesta di asilo politico e verrà inviato un ricorso alla corte europea per i diritti umani di Strasburgo.
Jihad ha ampiamente pagato qualsiasi presunto debito con lo Stato Italiano, ora deve poter riprendere la sua vita di persona libera, lavorare e vivere nella sua abitazione insieme alla sua compagna.
Chiediamo:
- la restituzione della piena libertà per Jihad Mohammad Issa subito;
- l’immediato rilascio dal CPT di Ponte Galeria di Jihad Issa;
- l’annullamento della sua espulsione;
- la concessione dei documenti di riconoscimento, perché possa avere accesso ai suoi diritti di cittadinanza.
Mohammed Issa è stato in galera per vent'anni in Italia. Pagato il suo debito con la giustizia il palestinese rischia l'espulsione e con essa la vita.
(Articolo preso dal sito: www.didaweb.net)
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Mohammed Issa ha scontato 20 anni di reclusione di cui gli utlimi nove lavorando presso una cooperativa. In origine era stato condannato a 24 anni per un attentato ad un diplomatico straniero a Roma. Quattro anni gli sono stati condonati per buona condotta.
Con la notifica di fine pena è stato trasferito nel CPT di Roma in attesa di espulsione, ed oggi c'è stata la convalida del provvedimento.
Mohammad ha pagato il suo debito, scontando una condanna per un attentato per cui si è semrpe dichiarato innocente. Oggi rischia di dover pagare con la vita l'appartenenza -sempre negata- al gruppo terroristico di Abu Nidal i cui componenti, o presunti tali, sono ricercati in molti paesi arabi e in Israele.
(Articolo preso dal sito: www.amisnet.org)
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Ha passato vent'anni nelle carceri italiane di cui otto in «affidamento in prova» lavorando in una cooperativa sociale. E ora che tutte le condanne erano scontate, Mohammed Issa rischia la vita o altri vent'anni in carcere, questa volta in Israele. Tutto è successo mercoledì pomeriggio, quando l'uomo, 43 anni, informatico, originario di Dar'a in Palestina, è stato convocato dal commissariato di San Lorenzo a Roma per la consegna del documento che attestava la conclusione della pena per buona condotta.
Mohammed era stato condannato negli anni `80 per l'attentato all'ambasciatore di Giordania. Il diplomatico rimase ferito piuttosto gravemente e Issa fu arrestato e processato quasi subito. Nel consegnargli il provvedimento, mercoledì pomeriggio i poliziotti di San Lorenzo hanno anche comunicato ad Issa che da quel momento era in stato di fermo: in quanto detenuto, seppure in «affidamento», in tutti questi anni Mohammed non ha potuto presentare alcuna domanda di permesso di soggiorno. E secondo la polizia è un clandestino da espellere come tutti gli altri. Trasferito per ventiquattr'ore nell'ufficio immigrazione (dove è stato rifocillato solo con un bicchiere d'acqua) ieri sera è stato portato al cpt di Ponte galeria. Secondo gli agenti Mohammed deve essere identificato perché privo di documenti. In realtà la polizia conosce perfettamente la sua identità visto che Mohammed è stato condannato proprio perché «identificato» come l'autore materiale dell'attentato all'ambasciatore di Giordania.
Quello che la questura finge di non sapere è che una espulsione amministrativa verso Israele o la Giordiana per Mohammed Issa sarebbe una condanna a morte: da quelle parti sono ancora molti a voler vendicare la stagione degli attentati degli anni `80.
Il rischio di espulsione era già sulla testa di Issa da anni. Oltre alla pena scontata il tribunale di Roma l'aveva condannato all'espulsione «giudiziaria». Contro quella decisione, però, l'uomo - assistito dagli avvocati Maria Cristina D'Addabbo e Caterina Calia - aveva già presentato un ricorso che sarà discusso il 6 luglio dal tribunale di Sorveglianza. L'attesa per quella sentenza potrebbe impedire che Mohammed sia rimpatriato nelle prossime ore. Ma dopo il 6 luglio la situazione diventerà delicatissima. Anche se quell'espulsione dovesse essere annullata, l'ordine della questura rimarrebbe «operativo». Ad annullarlo potrebbe essere solo il tribunale civile.
Preoccupatissimi per lui si dicono i suoi soci, tra cui il presidente della cooperativa sociale Abbaco per cui Mohammed lavora, Mauro Mancini. «Hanno creato un percorso di riabilitazione per poi interromperlo così - dice Mancini - il nostro socio in Israele rischia la vita».
(Articolo preso dal sito: www.meltingpot.org)
Amu_rg550
28-06-2005, 13:29
volevo aggiungere solo una cosa, presa dal terzo post del 3d, che in precedenza mi era sfuggita:
Il governo giordano gli ha negato la cittadinanza dopo che il passaporto giordano con cui è entrato in Italia è scaduto ormai da anni.
ergo non sembrerebbe esser stato il suo un ingresso da clandestino.
il tutto si ridurrebbe quindi al fatto che il suo permesso di soggiorno è scaduto durante la sua detenzione.
maximarco
28-06-2005, 13:31
Ci doveva pensare prima di fare l'attenteto, o di prendersi la colpa di esso
OT
non sapevo che Folena fosse passato a RC. :wtf:
o di prendersi la colpa di esso
Scusa? Se fosse stato ingiustamente accusato la colpa sarebbe ancora sua?
von Clausewitz
28-06-2005, 15:21
Ma proseguiamo: errato anche il richiamo al Corano. Tanto alla sura specifica, in quanto la lettura parziale dei testi religiosi ci porterebbe ad appiccicare, ad esempio, a Gesù Cristo l'etichetta di terrorista guerrafondaio "ante-litteram", quanto al dato di fatto che, ai tempi a cui si riferisce il fatto, le formazioni terroriste palestinesi erano prevalentemente (quasi totalmente) laiche.
Il terrorismo integralista è un'acquisizione più tardiva.
questo riferimento mi pare ancor più incomprensibile ed errato di quello di Proteus
e poi cosa caspita centra?
bohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
se fossi un credente per questi tuoi ricorrenti riferimenti a sproposito, m'incazzerei non poco, non essendo credente mi limito a fartelo notare
ma forse non capisco i tuoi riferimenti a causa della mia intelligenza limitata, chissà :rolleyes:
ps cmq vedo che continui a equiparare nozioni e religioni che equiparabili non lo sono affatto
come ha scritto Ernesto Galli della Loggia, solo all'interno della religione cristiana si è potuto sviluppare la nozione di "diritti umani", nozione pressochè sconosciuta presso le altre religioni, in particolare quella islamica :rolleyes:
questo riferimento mi pare ancor più incomprensibile ed errato di quello di Proteus
e poi cosa caspita centra?
bohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
se fossi un credente per questi tuoi ricorrenti riferimenti a sproposito, m'incazzerei non poco, non essendo credente mi limito a fartelo notare
ma forse non capisco i tuoi riferimenti a causa della mia intelligenza limitata, chissà :rolleyes:
Egregio, tu ti incazzi a priori e, ormai, chi legge il forum lo avrà capito.
Leggi quello che scrivo con già l'incazzatura in canna e la risposta pronta.
Se tu fossi credente, probabilmente non ti incazzeresti, in quanto non faccio che dire una cosa che un qualsiasi credente richiede come forma di minimo rispetto: "non interpretate la mia fede da un versetto".
Da (cito a memoria) "voi credete che io porti la pace ma, in verità vi dico, io porto la spada" fino alla cacciata dei mercanti dal tempio, ma perchè non citare anche l'ordine che dà ai suoi fedeli "Se il tuo occhio commette peccato, strappatelo e gettalo nel fuoco" la parola di Gesù, se presa a "spizzichi e bocconi" con volontà di fraintendere potrebbe diventare messaggio fanatico e violento (e, storicamente, come ricorda Proteus, ci si riuscì più che bene).
FORTUNATAMENTE chi conosce le religioni, pur non essendo religioso, non lo fa.
ps cmq vedo che continui a equiparare nozioni e religioni che equiparabili non lo sono affatto
Non mi pare proprio: dire che non è corretto interpretare una religione prendendola "a pezzettoni" come fosse un minestrone mi sembra ben lontano dall'equiparare.
Ma dal momento che sei il mio "interprete autentico", al punto di cercarmi ovunque io scriva, probabilmente mi sto sbagliando.
Sito ufficiale dell'appello per Jihad:
http://www.dirittoalfuturo.info
von Clausewitz
01-07-2005, 14:47
Egregio, tu ti incazzi a priori e, ormai, chi legge il forum lo avrà capito.
Leggi quello che scrivo con già l'incazzatura in canna e la risposta pronta.
Se tu fossi credente, probabilmente non ti incazzeresti, in quanto non faccio che dire una cosa che un qualsiasi credente richiede come forma di minimo rispetto: "non interpretate la mia fede da un versetto".
Da (cito a memoria) "voi credete che io porti la pace ma, in verità vi dico, io porto la spada" fino alla cacciata dei mercanti dal tempio, ma perchè non citare anche l'ordine che dà ai suoi fedeli "Se il tuo occhio commette peccato, strappatelo e gettalo nel fuoco" la parola di Gesù, se presa a "spizzichi e bocconi" con volontà di fraintendere potrebbe diventare messaggio fanatico e violento (e, storicamente, come ricorda Proteus, ci si riuscì più che bene).
FORTUNATAMENTE chi conosce le religioni, pur non essendo religioso, non lo fa.
Non mi pare proprio: dire che non è corretto interpretare una religione prendendola "a pezzettoni" come fosse un minestrone mi sembra ben lontano dall'equiparare.
Ma dal momento che sei il mio "interprete autentico", al punto di cercarmi ovunque io scriva, probabilmente mi sto sbagliando.
bah
si parla della infelice condizione della donna, comune in quasi tutti i paesi a maggiornanza musulmana, condizione che trova appiglio in alcuni passaggi del loro libro e tu rispondi che qui è la stessa cosa perchè 500 anni fa qualche sventurata incappò nell'accusa di stregoneria e fu messa al rogo (cosa però che successe anche agli uomini seppur in minor misura, ricordiamo Giordano Bruno)
c'è un ideologia islamica che predica e pratica il terrorismo trovando ben precisi riferimenti alla Jhiad e anatemi ostili contro i cristiani, gli ebrei e gli infedeli e i peccatori in genere contenuti sempre nel loro libro e tu mi vieni a dire che Gesù può esser fatto passare per un terrorista ante litteram, laddove invece l'essenza del suo messaggio è: ama il prossimo tuo come te stesso e chi è senza peccato scagli la prima pietra (queste cose le so anch'io che non ho mai letto i Vangeli se non per alcune frasi)?
mah, a furia di relativizzare tutto, hai perso la cognizione di cosa è giusto e cosa è sbagliato
Sito ufficiale dell'appello per Jihad:
http://www.dirittoalfuturo.info
Guarda, sull'appello sono completamente, totalmente e irrimediabilmente contrario, per cui avevo lasciato perdere il thread, schifato anche dalla lista di associazioni che l'appoggiano.
Tuttavia vedo che compare spesso questo sito per l'"appello alla Jihad".
Credo che ci sia da vergognarsi a creare certe associazioni.
Riporto, a scanso di equivoci, la definizione di Jihad:
http://www.demauroparavia.it/61223
ji|had
s.m. e f.inv.
ES ar.
1 nel linguaggio religioso islamico, guerra santa combattuta contro gli infedeli
2 a partire dagli anni Ottanta, denominazione di gruppi integralisti musulmani responsabili di azioni terroristiche nei paesi del Medio Oriente
Varianti: gihad
chiave di ricerca: jihad
Ora, visto che per questa Jihad c'è gente che viene uccisa, trovo squallido e vergognoso primo che si possano formare associazioni che la sostengono, e secondo ridicolo che queste si battano per salvare la vita di qualcuno.
Poi voi fate quello che volete, ma qui c'è veramente da vergognarsi.
von Clausewitz
01-07-2005, 14:55
Errato, consentimi l'espressione colorita, un "par de balle" :D :D , leggitelo poi ne riparliamo ed utilizzane una traduzione ad uso dei fedeli e non una generale, esiste qualche differenza tra le differenti versioni.
In quanto all'osservazione seguente non posso, pur non essendo in sintonia con la chiesa cattolica a causa di quanto si evince da un'altro mio precedente post, che dichiararmi in accordo con Galli Della Loggia. Le deviazioni dalla via tracciata dalla parola di Cristo sono da ascriversi solamente a coloro che hanno retto la chiesa come fosse un impero e mischiando ripetutamente, in netto contrasto con quanto Cristo stesso ci ha lasciato, ciò che era di Cesare e ciò che era di DIO secondo loro convenienze e ciò accade tutt'ora. Il messaggio cristiano si distingue da tutti gli altri per il semplice fatto che è proposta a cui aderire volontariamente, il libero arbitrio individuale e la responsabilità delle proprie scelte innanzi tutto ed innanzi a DIO, e mai imposizione.
Ciao
non mi hai capito o meglio non mi sono spiegato bene, ho usato sottintesi
se per cerbert è sbagliato ed improprio il tuo riferimento, a maggior ragione lo è il suo, ma usando il suo metro, non il mio
ps: leggere quel libro?
no, non ci tengo, anzi sarà un bel giorno quando chi lo prende a paradigma della realtà, comincerà a prendere col benefico d'inventario quello che ivi vi è scritto
LittleLux
01-07-2005, 15:04
bah
si parla della infelice condizione della donna, comune in quasi tutti i paesi a maggiornanza musulmana, condizione che trova appiglio in alcuni passaggi del loro libro e tu rispondi che qui è la stessa cosa perchè 500 anni fa qualche sventurata incappò nell'accusa di stregoneria e fu messa al rogo (cosa però che successe anche agli uomini seppur in minor misura, ricordiamo Giordano Bruno)
c'è un ideologia islamica che predica e pratica il terrorismo trovando ben precisi riferimenti alla Jhiad e anatemi ostili contro i cristiani, gli ebrei e gli infedeli e i peccatori in genere contenuti sempre nel loro libro e tu mi vieni a dire che Gesù può esser fatto passare per un terrorista ante litteram, laddove invece l'essenza del suo messaggio è: ama il prossimo tuo come te stesso e chi è senza peccato scagli la prima pietra (queste cose le so anch'io che non ho mai letto i Vangeli se non per alcune frasi)?
mah, a furia di relativizzare tutto, hai perso la cognizione di cosa è giusto e cosa è sbagliato
Scusami von, io per quel poco che conosco del Corano, posso dire che non vi è cenno di violenza contro chichessia ne discriminazione contro la donna. Vero è, invece, che circolano moltissime interpretazioni dello stesso, ed è qui il guaio, in quanto praticamente moltissime contnegono aggiunte di quel tipo. Insomma, c'è il rischio che ognuno interpreti a proprio uso e consumo il Corano.
Poi, per quanto riguarda la Persona di Gesù Cristo, sono d'accordo con quanto dici, se ti basi esclusivamente sui vangeli. Tuttavia ti accorgeresti che il personaggio storico coincidente con la persona Gesù, potrebbe rivelare alcune sorprese, che darebbero ragione a Cerbert. Io, personalmente, non lo definirei terrorista (forse lo pensavano i romani, ma purtroppo a lui sono riservate solo due fugacissime e nebulose frasi nelle annotazioni di un famoso storico dell'epoca), piuttosto quanto persona che ha lottato per la liberazione del suo popolo dal giogo romano. A tal proposito ti consiglio di leggere qualche libro sui rotoli manoscritti del Mar Morto ritrovati a Qumran; personalmente ti consiglio l'interessantissimo "I manoscritti del Mar Morto" di Stephen Hodge, rimarresti, ne sono sicuro, affascinato.
Ciao :)
bah
si parla della infelice condizione della donna, comune in quasi tutti i paesi a maggiornanza musulmana, condizione che trova appiglio in alcuni passaggi del loro libro e tu rispondi che qui è la stessa cosa perchè 500 anni fa qualche sventurata incappò nell'accusa di stregoneria e fu messa al rogo (cosa però che successe anche agli uomini seppur in minor misura, ricordiamo Giordano Bruno)
Te lo chiedo per favore per favore per favore per favore... risponderesti gentilmente a quello che leggi e non a quello che immagini. Altrimenti devo smettere di risponderti causa emicrania.
CHI di grazia ha parlato QUI di "infelice condizione della donna"?
Ti riporto il brano di Proteus che contestavo.
Inoltre di questa gente non mi fido perchè ho ben letto le sure del Corano e quella che invita ad essere miti e sottomessi fintantochè non si abbia sufficiente forza per schiacciare i kafir è impressa assai bene nella mia memoria.
c'è un ideologia islamica che predica e pratica il terrorismo trovando ben precisi riferimenti alla Jhiad e anatemi ostili contro i cristiani, gli ebrei e gli infedeli e i peccatori in genere contenuti sempre nel loro libro e tu mi vieni a dire che Gesù può esser fatto passare per un terrorista ante litteram, laddove invece l'essenza del suo messaggio è: ama il prossimo tuo come te stesso e chi è senza peccato scagli la prima pietra (queste cose le so anch'io che non ho mai letto i Vangeli se non per alcune frasi)?
mah, a furia di relativizzare tutto, hai perso la cognizione di cosa è giusto e cosa è sbagliato
Effettivamente dovrei invece seguire il tuo esempio, che rivendichi con orgoglio a quanto leggo, e farmi delle convinzioni assolute basate sul NON LEGGERE ciò di cui poi parlo: si tratti di "La Guerra in casa" di Luca Rastello, della Bibbia o del Corano.
Molto più comodo, in effetti, inizierò da domani.
Scusami von, io per quel poco che conosco del Corano, posso dire che non vi è cenno di violenza contro chichessia ne discriminazione contro la donna. Vero è, invece, che circolano moltissime interpretazioni dello stesso, ed è qui il guaio, in quanto praticamente moltissime contnegono aggiunte di quel tipo. Insomma, c'è il rischio che ognuno interpreti a proprio uso e consumo il Corano.
Io non l'ho mai letto per cui mi posso basare su quello che è stato riportato anche qui, dall'edizione ufficiale italiana o non so cosa, e i cenni di violenza contro gli infedeli sono ben più che cenni, piuttosto veri e propri proclami.
Riguardo alla donna, invece, credo che sia proprio questione di cultura islamica, anche se ho idea che la religione faccia la sua parte.
Una mia amica s'è letta interamente il Corano, invece, e da quello che diceva lei è molto contraddittorio: in alcuni passi è diretto verso la pacifica convivenza, in altri è estremamente violento contro chiunque non sia musulmano.
Riguardo al cristianesimo, ho come l'impressione che non sappiate di cosa state parlando... che vi basiate, come dire, su luoghi comuni.
Guarda, sull'appello sono completamente, totalmente e irrimediabilmente contrario, per cui avevo lasciato perdere il thread, schifato anche dalla lista di associazioni che l'appoggiano.
Tuttavia vedo che compare spesso questo sito per l'"appello alla Jihad".
Credo che ci sia da vergognarsi a creare certe associazioni.
Riporto, a scanso di equivoci, la definizione di Jihad:
http://www.demauroparavia.it/61223
ji|had
s.m. e f.inv.
ES ar.
1 nel linguaggio religioso islamico, guerra santa combattuta contro gli infedeli
2 a partire dagli anni Ottanta, denominazione di gruppi integralisti musulmani responsabili di azioni terroristiche nei paesi del Medio Oriente
Varianti: gihad
chiave di ricerca: jihad
Ora, visto che per questa Jihad c'è gente che viene uccisa, trovo squallido e vergognoso primo che si possano formare associazioni che la sostengono, e secondo ridicolo che queste si battano per salvare la vita di qualcuno.
Poi voi fate quello che volete, ma qui c'è veramente da vergognarsi.
Jhiad è inteso come nome proprio di persona, non in quanto guerra santa
Io non l'ho mai letto per cui mi posso basare su quello che è stato riportato anche qui, dall'edizione ufficiale italiana o non so cosa, e i cenni di violenza contro gli infedeli sono ben più che cenni, piuttosto veri e propri proclami.
Riguardo alla donna, invece, credo che sia proprio questione di cultura islamica, anche se ho idea che la religione faccia la sua parte.
Una mia amica s'è letta interamente il Corano, invece, e da quello che diceva lei è molto contraddittorio: in alcuni passi è diretto verso la pacifica convivenza, in altri è estremamente violento contro chiunque non sia musulmano.
Riguardo al cristianesimo, ho come l'impressione che non sappiate di cosa state parlando... che vi basiate, come dire, su luoghi comuni.
La diversa forma del Corano dipende dal fatto che non fu scritto tutto "di getto" e, quindi, non è uniforme e riflette il cammino personale di Maometto... probabilmente questa è la più grossa tragedia dell'Islam: pensare che la scrittura o qualsiasi altra forma di comunicazione UMANA possa veicolare INTEGRALMENTE la parola di Dio.
Detto questo, davvero, non era mia intenzione portare fuori tema il thread, il mio unico appunto a Proteus era: "non interpretare una religione da un solo (o pochi) versetti".
Mi pare che un qualsiasi credente possa capire bene cosa intendo dire.
Jhiad è inteso come nome proprio di persona, non in quanto guerra santa
Non c'è problema.
Vogliamo parlare del "coordinamento di solidaietà con l'intfada" o del "coordinamento napoletano sostegno intifada"?
Dal primo link che ho trovato:
http://www.msf.it/msfinforma/dossier/palestina/uno_sguardo/cronologia_intifada.shtml
2000
28 settembre 2000
Ariel Sharon visita la spianata delle Moschee a Gerusalemme, provocando le proteste palestinesi.
La seconda Intifada, chiamata Al-Aqsa, ha inizio.
30 settembre 2000
Quattordici palestinesi vengono uccisi dai tiri israeliani. Tra loro, un bambino di 12 anni, Mohammed al Dourra. Filmata da un'equipe di France 2, la scena della sua morte fa il giro del mondo.
12 ottobre 2000
Tre soldati israeliani vengono linciati a Ramallah.
Tsahal risponde.
9 novembre 2000
Un missile colpisce l'auto del capo della fazione armata di Fatah per la Cisgiordania meridionale, che rimane ucciso. È la prima vittima della strategia di eliminazione degli attivisti palestinesi adottata da Israele.
20 novembre 2000
A Gaza, dopo un attentato dinamitardo contro un autobus che trasportava bambini di coloni, le forze navali e aeree israeliane bombardano i palazzi dell'autorità palestinese.
24 novembre 2000
Case rase al suolo e alberi sradicati nel perimetro intorno alle colonie di Gaza.
9 dicembre 2000
Ehud Barak rassegna le dimissioni da Primo Ministro. Le elezioni anticipate sono fissate per il 6 febbraio 2001.
20 dicembre 2000
Secondo la stampa, in dodici settimane l'Intifada ha causato più morti che nell'intero 1987: 344 morti, di cui 292 palestinesi.
28 dicembre 2000
Due soldati israeliani vengono uccisi in un attentato dinamitardo contro una pattuglia dell'esercito nel sud della striscia di Gaza.
Lo stesso giorno viene annullato il vertice di Sharm el Sheikh.
2001
4 gennaio 2001
Ripresa dei negoziati a Washington. Clinton, che presto lascerà la carica, fallisce.
8 gennaio 2001
Più di 100.000 israeliani manifestano contro la divisione di Gerusalemme.
21-27 gennaio 2001
I dialoghi di Taba in Egitto terminano senza alcun accordo di pace.
6 febbraio 2001
Il Likud ottiene il 62,5% dei voti, Ariel Sharon diviene Primo Ministro.
14 febbraio 2001
Otto israeliani vengono uccisi da un palestinese che lancia il suo autobus contro un gruppo di civili e soldati, vicino a Tel Aviv.
Israele impone un blocco quasi totale dei Territori.
4 marzo 2001
Un attentato suicida fa quattro morti e 45 feriti nella stazione balneare israeliana di Netanya.
11 marzo 2001
Ramallah è completamente circondata.
13 marzo 2001
I bulldozer israeliani distruggono alcune case vicino a Hebron.
17 marzo 2001
Per la prima volta dal 1967, tre colpi di mortaio vengono sparati dalla striscia di Gaza verso il territorio israeliano, sul kibbutz Nahal Oz.
26 marzo 2001
La piccola Shalevet Pass, figlia di coloni israeliani, viene uccisa da un cecchino palestinese a Hebron.
29 marzo 2001
Scontri a Gaza: uccisi due adolescenti palestinesi.
30 marzo 2001
Sei morti tra i manifestanti palestinesi che commemorano la "giornata della Terra".
31 marzo 2001
Nella notte, un centinaio di appartenenti alle unità speciali dell'esercito israeliano catturano, a nord di Ramallah, sei militanti palestinesi, cinque dei quali appartengono alla guardia personale di Yasser Arafat.
3 aprile 2001
Colpi di mortaio raggiungono la colonia israeliana di Atsmona (Gaza). Una madre e il suo bambino vengono colpiti. Israele invia elicotteri e blindati. Oltre 60 palestinesi vengono feriti.
14 aprile 2001
Attacco di Hezbollah ad una postazione israeliana nei dintorni di Shebaa (Sud del Libano), ucciso un soldato israeliano.
17 aprile 2001
Per la prima volta dal ritiro del 1994, Tsahal rioccupa territori a nord della striscia di Gaza. Sotto la pressione americana, alcuni blindati che si erano appostati a Beit Hanoun si ritirano. La striscia di Gaza viene divisa in tre settori dall'esercito israeliano.
18 aprile 2001
A Gaza proseguono, nonostante tutto, le incursioni israeliane.
21 aprile 2001
Incontro israelo-palestinese sulla sicurezza presso il posto di frontiera di Erez. Per gli israeliani, la collaborazione in materia di sicurezza continua a funzionare.
22 aprile 2001
Un attentato dinamitardo presso una fermata di autobus nel centro di Kfar Saba (Tel Aviv) causa due morti e 39 feriti. Rivendicazione di Hamas.
23 aprile 2001
Un bimbo palestinese viene ucciso nel sud della striscia di Gaza.
2 maggio 2001
A Ofra, colonia israeliana, ha luogo una riunione del gabinetto di sicurezza israeliano, presieduta da Ariel Sharon. Nello stesso momento, blindati e bulldozer fanno un'incursione notturna nel campo profughi di Rafah.
5 maggio 2001
Il giornale "The Independent" pubblica estratti della relazione preliminare della commissione internazionale sulle violenze in Israele. La relazione chiede a Israele di cessare la "colonizzazione" e di smettere di usare proiettili di gomma.
13 maggio 2001
Israele difende la sua dura politica di "liquidazione" degli attivisti palestinesi e di "crescita naturale delle colonie".
15 maggio 2001
53° anniversario della creazione dello Stato d'Israele. Quattro palestinesi vengono uccisi e oltre 200 feriti durante manifestazioni di protesta. In Cisgiordania i palestinesi prendono di mira un'auto, e uccidono la proprietaria israeliana.
18 maggio 2001
A Netanya un kamikaze di Hamas si fa saltare in aria all'entrata di un centro commerciale. Cinque morti e oltre 70 feriti.
13 luglio 2001
Nuova escalation della violenza nei Territori. Dopo il cessate il fuoco decretato il mese precedente, ogni giorno è stata uccisa, in media, una persona.
9 agosto 2001
17 morti e 90 feriti israeliani a Gerusalemme Ovest. La Jihad islamica rivendica l'attentato.
10 agosto 2001
Incursione delle forze speciali israeliane all'interno degli uffici dell'Autorità palestinese.
14 agosto 2001
Tsahal entra a Jenin, città sotto il controllo palestinese.
27 agosto 2001
A Ramallah, Abou Ali Moustapha, capo del FPLP (Fronte Popolare di Liberazione della Palestina), viene ucciso da due missili.
29 agosto 2001
Israele s'impossessa di vari settori di Bet Djala, sotto il controllo palestinese dal 1995. La comunità internazionale condanna l'incursione.
4 settembre 2001
Dopo undici mesi di Intifada Al-Aqsa il bilancio è di minimo 554 palestinesi e 157 israeliani uccisi. Ventiquattro giorni più tardi, il 28 settembre, anniversario della seconda Intifada, il bilancio è di 629 morti palestinesi e 169 israeliani.
17 ottobre 2001
Un commando palestinese uccide il ministro israeliano Rehavam Zeevi.
1 dicembre 2001
Un attentato dei terroristi palestinesi causa 12 morti a Gerusalemme. Il giorno dopo, ad Haifa, un'azione terroristica causerà la morte di 16 persone
3 dicembre 2001
In risposta agli attentati dell'1 e 2 dicembre, razzi sparati da elicotteri israeliani colpiscono a Gaza tre elicotteri usati dal presidente palestinese per gli spostamenti e la pista dell'aeroporto.
2002
2 gennaio 2002
Sharon afferma che Arafat rimarrà confinato a Ramallah finchè non farà arrestare gli autori dell'omicidio del ministro israeliano Rehavam Zeevi, ucciso il 17 ottobre.
20 febbraio 2002
Dopo l'uccisione di sei soldati israeliani, scatta una violenta rappresaglia con massicci attacchi aerei, navali e di terra nei Territori. Colpito per la prima volta il quartiere generale di Arafat a Gaza.
24 febbraio 2002
Il gabinetto israeliano per la sicurezza stabilisce che Arafat continuerà a rimanere confinato a Ramallah e che potrà circolare liberamente nella città. Viene anche deciso di ritirare le truppe e i carri armati che circondano il quartiere generale di Arafat.
6 marzo 2002
Elicotteri da combattimento israeliani lanciano due razzi contro un edificio dei servizi d'informazione palestinesi, a Ramallah, adiacente agli uffici di Arafat. Al momento del raid, Arafat si trova nel suo ufficio con l'inviato speciale dell'Ue Miguel Angel Moratinos ed è al telefono con il ministro degli esteri israeliano Shimon Peres.
11 marzo 2002
In seguito all'arresto da parte della sicurezza palestinese di quello che veniva considerato il "cervello" dell'assassinio del Ministro israeliano Zeevi, Israele abolisce le misure di confino di Arafat a Ramallah e gli ridà libertà di movimento in Cisgiordania e nella striscia di Gaza.
12 marzo 2002
Carri armati israeliani prendono posizione attorno all'ufficio di Arafat, a Ramallah e le forze israeliane occupano gran parte della città.
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu approva la risoluzione 1397, in cui per la prima volta si parla esplicitamente di "una regione in cui due stati, Israele e Palestina, vivano fianco a fianco, all'interno di frontiere riconosciute e sicure". La risoluzione chiede la fine immediata delle violenze e del terrorismo, la cooperazione fra le due parti per l'applicazione dei piani di pace "Tenet" e "Mitchell" ed esprime sostegno agli sforzi del Segretario generale e a chi cerca di aiutare le parti ad arrestare le violenze e a far ripartire il dialogo.
15 marzo 2002
Nel suo ufficio di Ramallah, Arafat riceve l'inviato statunitense in Medio Oriente Anthony Zinni.
26 marzo 2002
Sharon nega ad Arafat il permesso di andare a Beirut per il vertice arabo. Un responsabile israeliano dichiara che "le condizioni non sono mature per permettere a Arafat di andare all' estero. Egli non ha impartito alcun ordine alla sua polizia di lottare contro il terrorismo e continua a abbandonarsi a incitazioni alla violenza".
27 marzo 2002
Un attentato rivendicato da Hamas causa 20 morti e più di 130 feriti nella città di Netanya, durante i festeggiamenti per l'inizio della Pasqua.
30 marzo 2002
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu approva la risoluzione 1402, per il ritiro delle truppe israeliane dalle città palestinesi.
2 aprile 2002
L'esrcito israeliano accerchia la chiesa della Natività (Btlemme), dove si sono rifugiati circa 200 palestinesi e un gruppo di giornalisti.
7 aprile 2002
Elicotteri israeliani e forze di terra attaccano il campo profughi di Jenin, nel quale vivono 15.000 palestinesi. Secondo fonti palestinesi i morti sarebbero circa 500, secondo fonti israeliano la cifra si aggira intorno ai 150.
28 aprile 2002
Il Tribunale militare palestinese condanna gli assassini del ministro israeliano Rehavam Zeevi.
7 maggio 2002
Un attentato rivendicato da terroristi palestinesi causa la morte di 15 persone a Tel Aviv.
Guarda, sull'appello sono completamente, totalmente e irrimediabilmente contrario, per cui avevo lasciato perdere il thread, schifato anche dalla lista di associazioni che l'appoggiano.
Tuttavia vedo che compare spesso questo sito per l'"appello alla Jihad".
Credo che ci sia da vergognarsi a creare certe associazioni.
Riporto, a scanso di equivoci, la definizione di Jihad:
http://www.demauroparavia.it/61223
ji|had
s.m. e f.inv.
ES ar.
1 nel linguaggio religioso islamico, guerra santa combattuta contro gli infedeli
2 a partire dagli anni Ottanta, denominazione di gruppi integralisti musulmani responsabili di azioni terroristiche nei paesi del Medio Oriente
Varianti: gihad
chiave di ricerca: jihad
Ora, visto che per questa Jihad c'è gente che viene uccisa, trovo squallido e vergognoso primo che si possano formare associazioni che la sostengono, e secondo ridicolo che queste si battano per salvare la vita di qualcuno.
Poi voi fate quello che volete, ma qui c'è veramente da vergognarsi.
Ma hai letto qualcosa sul fatto o stai sparando completamente a caso? Io non capisco proprio...
"Mohammed Issa Jihad" è il nome di questa persona!!!
Lo sappiamo tutti cosa vuol dire "Jihad". Ma l'appello non è a favore DELLA Jihad ma DI Jihad (Mohammed Issa) cioè di una persona che ha scontato la pena x colpe che non è neanche sicuro abbia commesso...
:muro: :muro: :muro:
Non commento (rischierei seriamente il Bannaggio)
le (nemmeno tanto) implicite offese (vedi vergognarsi e essere schifati)
PS: cmq intanto segnalo il tuo post (a mio giudizio) offensivo.
von Clausewitz
01-07-2005, 15:14
Te lo chiedo per favore per favore per favore per favore... risponderesti gentilmente a quello che leggi e non a quello che immagini. Altrimenti devo smettere di risponderti causa emicrania.
CHI di grazia ha parlato QUI di "infelice condizione della donna"?
Ti riporto il brano di Proteus che contestavo.
facevo un esempio che mi è venuto in mente
se questo parallelo lo hai fatto tu come mi pare di ricordare l'esempio riportato allora è calzante alla discussione,se invece mi sono sbagliato e ricordo male, scusa tanto
Effettivamente dovrei invece seguire il tuo esempio, che rivendichi con orgoglio a quanto leggo, e farmi delle convinzioni assolute basate sul NON LEGGERE ciò di cui poi parlo: si tratti di "La Guerra in casa" di Luca Rastello, della Bibbia o del Corano.
Molto più comodo, in effetti, inizierò da domani.
non c'è bisogno di fare le esegesi testuali ai due libri per esprimere alcune considerazioni
altrimenti fammi notare dove avrei scritto qualcosa di inesatto
La diversa forma del Corano dipende dal fatto che non fu scritto tutto "di getto" e, quindi, non è uniforme e riflette il cammino personale di Maometto... probabilmente questa è la più grossa tragedia dell'Islam: pensare che la scrittura o qualsiasi altra forma di comunicazione UMANA possa veicolare INTEGRALMENTE la parola di Dio.
Detto questo, davvero, non era mia intenzione portare fuori tema il thread, il mio unico appunto a Proteus era: "non interpretare una religione da un solo (o pochi) versetti".
Mi pare che un qualsiasi credente possa capire bene cosa intendo dire.
Certamente, è un'osservazione più che corretta.
Tuttavia non si può nemmeno prescindere dalla realtà: l'islam potrebbe essere anche la religione perfetta, ma se di "guerra santa" oggi parlano solo gli islamici, probabilmente c'è qualche difettuccio.
Ci saranno solo problemi di uniformità nel Corano, tuttavia chi si immola esplodendo in mezzo ai civili in mezzo mondo non si ispira alla tanto bistrattata Bibbia.
Insomma, c'è qualcosa che non funziona in mezzo a tutte questi distinguo...
non c'è bisogno di fare le esegesi testuali ai due libri per esprimere alcune considerazioni
altrimenti fammi notare dove avrei scritto qualcosa di inesatto
Bisognerebbe come minimo, e con questo chiudo, sapere di cosa si parla.
Altrimenti non è possibile non solo rendersi conto se si scrivono inesattezze, ma neanche confutare le accuse di inesattezza.
Ovvero: non è possibile discutere.
von Clausewitz
01-07-2005, 15:18
Scusami von, io per quel poco che conosco del Corano, posso dire che non vi è cenno di violenza contro chichessia ne discriminazione contro la donna. Vero è, invece, che circolano moltissime interpretazioni dello stesso, ed è qui il guaio, in quanto praticamente moltissime contnegono aggiunte di quel tipo. Insomma, c'è il rischio che ognuno interpreti a proprio uso e consumo il Corano.
ci sono, ci sono se ne parlo qui tanto tempo fa, adesso non ricordo esattamente
cmq alla donna è imposto il velo, la poligamia, la sua testimonianza vale la metà rispetto quella di un uomo (così come quella degli infedeli rispetto ai credenti e inoltre gli infedeli devono pagare un tributo) ecc.
i riferimenti alla jhiad e le frassi intolleranti rispetto ai cristiani ed ebrei sono cosi perentori e ricorrenti che non c'è bisogno che li sottolinei ulteriormente :)
Ma hai letto qualcosa sul fatto o stai sparando completamente a caso? Io non capisco proprio...
"Mohammed Issa Jihad" è il nome di questa persona!!!
Lo sappiamo tutti cosa vuol dire "Jihad". Ma l'appello non è a favore DELLA Jihad ma DI Jihad (Mohammed Issa) cioè di una persona che ha scontato la pena x colpe che non è neanche sicuro abbia commesso...
:muro: :muro: :muro:
Non commento (rischierei seriamente il Bannaggio)
le (nemmeno tanto) implicite offese (vedi vergognarsi e essere schifati)
PS: cmq intanto segnalo il tuo post (a mio giudizio) offensivo.
C'è Cerbert qui che partecipa, credo che l'abbia letto.
Non posso dire che mi fa schifo leggere a cosa si ispirano certe associazioni che appoggiano questo appello? Non posso dire che per me ci sarebbe da vergognarsi ad ispirarsi all'intifada, tanto per dire?
Mi sono fatto probabilmente fuorviare dalla lista di associazioni del primo post, comunque ho già commentato anche quelle per il sostegno dell'Intifada. E' una persona anche il signor Intifada?
LittleLux
01-07-2005, 15:19
Io non l'ho mai letto per cui mi posso basare su quello che è stato riportato anche qui, dall'edizione ufficiale italiana o non so cosa, e i cenni di violenza contro gli infedeli sono ben più che cenni, piuttosto veri e propri proclami.
Riguardo alla donna, invece, credo che sia proprio questione di cultura islamica, anche se ho idea che la religione faccia la sua parte.
Una mia amica s'è letta interamente il Corano, invece, e da quello che diceva lei è molto contraddittorio: in alcuni passi è diretto verso la pacifica convivenza, in altri è estremamente violento contro chiunque non sia musulmano.
Riguardo al cristianesimo, ho come l'impressione che non sappiate di cosa state parlando... che vi basiate, come dire, su luoghi comuni.
Io ne ho letto circa metà, e di appelli alla violenza manco mezzo. Il problema, ripeto, è che ne circolano moltissime versioni diverse. Inoltre non farei l'errore di generalizzare, dicendo che l'integralismo islamico è la cultura musulmana.
Per quanto riguarda il cristianesimo, non mi immischio, francamente, ma posso dirti di quanto ho letto delle ricerche storiche sulla Palestina del periodo che va dal 500 ac. circa al 100 dc. circa. E di quanto ho letto sul personaggio storico Gesù, anche se in merito i frammenti storici e documentabili con certezza non sono molti. Leggiti, se ne hai la voglia ed il tempo, il libro che ho consigliato a von, credo che anche tu lo troverai assolutamente affascinante ed istruttivo. ;) Un libro che parla delle origini del cristianesimo risalendo da molto lontano, e rivedendole alla luce di quanto emerso dalle grotte del deseto che circonda il mar morto. :)
von Clausewitz
01-07-2005, 15:21
Bisognerebbe come minimo, e con questo chiudo, sapere di cosa si parla.
Altrimenti non è possibile non solo rendersi conto se si scrivono inesattezze, ma neanche confutare le accuse di inesattezza.
Ovvero: non è possibile discutere.
i riferimenti alla jhad e all'intolleranza verso crisitani ed ebrei e gli infedeli in genere, li postai tempo fa con tanto di riferimento alla sura specifica, adesso dovrei rivedermeli, scusa se non li ho imparati a memoria
forse, forse sei tu a non sapere di cosa si parla
Io ne ho letto circa metà, e di appelli alla violenza manco mezzo. Il problema, ripeto, è che ne circolano moltissime versioni diverse. Inoltre non farei l'errore di generalizzare, dicendo che l'integralismo islamico è la cultura musulmana.
La cultura musulmana non è certamente l'integralismo islamico, ma è fuor di dubbio che l'integralismo islamico faccia parte della cultura musulmana.
In ogni caso, non voglio generalizzare, ma la condizione dei paesi dove la cultura musulmana è predominante è sotto gli occhi di tutti, non credo che ci sia bisogno di sottolinearla di nuovo...
Per quanto riguarda il cristianesimo, non mi immischio, francamente, ma posso dirti di quanto ho letto delle ricerche storiche sulla Palestina del periodo che va dal 500 ac. circa al 100 dc. circa. E di quanto ho letto sul personaggio storico Gesù, anche se in merito i frammenti storici e documentabili con certezza non sono molti. Leggiti, se ne hai la voglia ed il tempo, il libro che ho consigliato a von, credo che anche tu lo troverai assolutamente affascinante ed istruttivo. ;) Un libro che parla delle origini del cristianesimo risalendo da molto lontano, e rivedendole alla luce di quanto emerso dalle grotte del deseto che circonda il mar morto. :)
Ho visto diversi servizi sulle pergamente del mar morto, sono cose molto interessanti.
Tempo permettendo, vedrò di leggermi anche qualcosa, anche se temo che molti libri che girano attorno a questa vicenda siano molta fanta e poco scientifici :D
C'è Cerbert qui che partecipa, credo che l'abbia letto.
Non posso dire che mi fa schifo leggere a cosa si ispirano certe associazioni che appoggiano questo appello? Non posso dire che per me ci sarebbe da vergognarsi ad ispirarsi all'intifada, tanto per dire?
Mi sono fatto probabilmente fuorviare dalla lista di associazioni del primo post, comunque ho già commentato anche quelle per il sostegno dell'Intifada. E' una persona anche il signor Intifada?
Ok. Non mi piace affatto fare polemica quindi fine del diverbio. Sarebbe però buona norma, prima di postare commenti "forti", accertarsi di aver capito bene l'argomento di discussione.
Che nello specifico non è un'organizzazione ma la vita di un uomo.
i riferimenti alla jhad e all'intolleranza verso crisitani ed ebrei e gli infedeli in genere, li postai tempo fa con tanto di riferimento alla sura specifica, adesso dovrei rivedermeli, scusa se non li ho imparati a memoria
forse, forse sei tu a non sapere di cosa si parla
Non mi pare di essere stato io a dire che non leggero MAI tale libro, che non conosco bene il Vangelo e quant'altro.
forse, forse, non sai neanche quello che scrivi...
xgpc:
effettivamente, se non ti conoscessi, avrei probabilmente inteso le tue frasi come un invito a vergognarmi di aver sottoscritto l'appello, cosa che ho fatto con tutta la mia famiglia. Conoscendoti ho superato l'equivoco e, sebbene non sia d'accordo con la visione manichea che hai della situazione palestinese, non ci sono stati problemi.
Mi rendo conto che, però, per come messa era fraintendibile.
xgpc:
effettivamente, se non ti conoscessi, avrei probabilmente inteso le tue frasi come un invito a vergognarmi di aver sottoscritto l'appello, cosa che ho fatto con tutta la mia famiglia. Conoscendoti ho superato l'equivoco e, sebbene non sia d'accordo con la visione manichea che hai della situazione palestinese, non ci sono stati problemi.
Mi rendo conto che, però, per come messa era fraintendibile.
Onore al merito, quella di giudicare i post in maniera "absoluta" era una critica che ho mosso spesso a voi due moderatori :D
Sì, il post era un po' fortino senza dubbio... ma certe cose veramente non le sopporto...
Riguardo alla situazione palestinese, parentesina, non è questione di manicheismo: a prescindere dai torti o dalle ragioni l'intifada ha fatto migliaia di morti innocenti. Sostenerla vuol dire sostenere l'uccisione di persone, da tutte e due le parti. Mi fa quantomeno sorridere che i movimenti di sinistra ed estrema sinistra, per la pace e quant'altro si uniscano a movimenti che sostengono una guerra. Notavo questa piccola grande contraddizione.
Mi fa quantomeno sorridere che i movimenti di sinistra ed estrema sinistra, per la pace e quant'altro si uniscano a movimenti che sostengono una guerra. Notavo questa piccola grande contraddizione.
Mah, purtroppo è una contraddizione irrisolta da molto tempo... attualmente sono pochissimi i partiti che hanno seriamente iniziato una riflessione sul significato del pacifismo. La quasi totalità continua ad intendere la cosa in termini generici. Come se fosse una cosa che può aspettare...
:cry: :cry: :cry:
Io, a costo di essere banale, ricordo quanto sia drammatica la condizione di vita di un palestinese e quanto noi (io in primis), con la pancia piena e nell'agio occidentale, fatichiamo a rendercene conto. Loro (a differenza nostra) non hanno niente da perdere e la loro disperazione viene facilmente manipolata ed utilizzata per compiere atti terribili... La miseria e l'ignoranza purtroppo sono il terreno ideale per coltivare l'odio. Se noi, che ora chiacchieriamo tranquillamente su un forum, fossimo nati in Palestina come saremmo stati? Come ci saremmo comportati? Saremmo ancora vivi?
LittleLux
01-07-2005, 16:28
La cultura musulmana non è certamente l'integralismo islamico, ma è fuor di dubbio che l'integralismo islamico faccia parte della cultura musulmana.
In ogni caso, non voglio generalizzare, ma la condizione dei paesi dove la cultura musulmana è predominante è sotto gli occhi di tutti, non credo che ci sia bisogno di sottolinearla di nuovo...
Ho visto diversi servizi sulle pergamente del mar morto, sono cose molto interessanti.
Tempo permettendo, vedrò di leggermi anche qualcosa, anche se temo che molti libri che girano attorno a questa vicenda siano molta fanta e poco scientifici :D
Ti posso assicurare che, oltre a materiale, diciamo così, sensazionalistico (certo che, ance tu, se vai su siti tipo ACAM...ah!:D), troverai materiale molto ben fatto, che si attiene al rigoroso metodo della ricerca storica. Quello che ti ho suggerito fa parte di quest'ultima categoria. ;)
- Paolo Cento
- Luisa Morgantini
- Mauro Bulgarelli
- Raul Mantovani
- Luciano Pettinari
- Adriana Spera
- Nunzio D'Erme
- Raniero La Valle
- Giovanni Russo Spena
- Giorgio Cremaschi
- Falco Accame
- Luigi Malabarba
- PdCI dipartimento Esteri
- Lucio Manisco
- Manlio Dinucci
- Stefano Chiarini (giornalista de il manifesto)
- Nacera Benali (Il Messaggero, El Watan)
- la redazione politica editoriale di Radio Onda Rossa
- Maurizio Musolino (La Rinascita)
- Mariano Mingarelli (Presidente dell'Associazione di amicizia italo-palestinese)
- Alessandro Aruffo (studioso dei paesi afro-asiatici)
- Fulvio Grimaldi
- Bianca Maria Scarcia
- Wasim Dahmash (docente di Dialettologia araba a "La Sapienza" di Roma)
- Miriam Pellegrini Ferri
- Giulietto Chiesa Deputato Europeo
- Pietro Folena indipendente PRC
- Giuliana Sgrena ( il Manifesto )
- RdB donne
- I Radiodervish (gruppo rock)
- RdB/CUB Immigrati
- RdB/CUB Tesoro
- Carta
- La Voce (mensile)
- G.A.MA.DI.
- Comitato "Con la Palestina nel cuore" (Roma)
- Comitato “Per non dimenticare Sabra e Chatila”
- Coordinamento napoletano di sostegno all'Intifada
- Collettivo Antagonista Primavalle (Roma)
- Comitato pugliese di solidarietà con la Palestina
- Comitato di quartiere per l'autorganizzazione sociale (Taranto)
- Radio Città aperta (Roma)
- Radio Namir
- Studenti radioattivi (Roma)
- Radio C. Roma (Cosenza)
- Circolo Agorà (Pisa)
- Coordinamento toscano di solidarietà con la Palestina
- CPA Firenze sud
- Collettivo politico di Scienze politiche (Firenze)
- Alessandro Aruffo (studioso dei paesi afro-asiatici)
- arabmonitor.info
- area antagonista (napoli)
- Associazione "100 idee per la pace"
- Associazione Internazionale di amicizia e Solidarietà con i Popoli
- Bruno Steri (Dipartimento Esteri Prc)
- c.s.o.a. Officina99
- c.s.o.a. SPARO (palermo)
- c.s.o.a. Terraterra
- comitati di quartiere per l'autorganizzazione sociale di Taranto
- Comitato "Fabio Di Celmo" la presidente Ines Venturi
- coordinamento di solidaietà con l'intfada
- coordinamento milano-palestina
- Corrado Mercuriali
- CSA Asilo Politico i compagni e le compagne di Salerno
- Edoardo Nucci (Casa dei Popoli di Roma viale Irpinia)
- Enrico Giardino (Forum Diritto a Comunicare)
- Fabio Marcelli (associazione giuristi democratici)
- Fabio Massimo Vernillo (iscritto PdCI sez. Centocelle)
- Fabio Nobile Coordinatore della Segreteria della Federazione di Roma PdCI.
- Fioriello Cortiana (senatore-verdi)
- Francesco Andreini capogruppo PRC comune di Siena
- Giuseppina Bonuccelli Pisa
- Gualtiero Via , Bologna (insegnante, della Rete Lilliput)
- laboratorio occupato SKA
- Marco Mais
- Marie-Claude Jacquet
- medioriente.net - laboratorio autogestito di comunicazione sul medioriente e mediterraneo
- Michele Capuano (PdCI - giornalista)
- movimento antagonista toscano
- Riccardo Fortuna (consigliere provincia di Viterbo PdCI)
- UDAP
- Enrico Peyretti, Torino
- Paola Peraro, architetto
- Marco Pasquini, documentarista
- Pier Luigi Barberini Roma
- Cesira Taranto
- Lia Barberini
- Simona Barberini
- Donatella Sacconi
- Alberto Orlandi
- Simone Carella
- Romana Sturz
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- Luisa Tremonti
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- Paola Febbraro
- Roberto De Angelis
- Vittorio Vitolo
- Emiliano Vitolo Roma
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- Annica Bolognini
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- Arianna Bolognini
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- Federica Tonin Verona
- Luigi Blasucci Pisa
- Luigi Frassi Pisa
- Ultimo Barberini Pisa
- Fulvia Giannessi Pisa
- Vittorio Carli Pisa
- Alessio Carli Pisa
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- Gaetano Minardo Comunità di s.paolo
- Titina Capotorto Comunità di s.paolo
- Corrispondenze Metropolitane
- Giuseppe Allevi, insegnante, Pavia
- Juan Josè Allevi, studente, Pavia
- Ramona Calderon, impiegata, Pavia
- Irene Melis Nuoro
- Marialuisa Giordano Lecco
- Alidina Marchettini, Firenze
- Fiamma Bianchi Bandinelli, Siena
- Giancarla Ceppi Roma
- Giancarlo Costa Associazione culturale Il Geranio , Roma
- TENDA PER LA PACE Associazione culturale di volontariato di Brindisi
- Sara Michieletto
- Delphine Regnauld
- Federico Schiavi
- Laura Colini
- Dario
- Alessandro D'ambrosi, Verona
- Donatella Massimilla Centro Europeo Teatro e Carcere
- Enrico Padovan Sala baganza - Parma
- Gaetano Colantuono Bari
- Grumo Appula Bari
- C.S.A. Vittoria - Milano
- Associazione Percorsi di pace
- Sancia Gaetani INRAN - Roma
- Ippolita Gaetani
- Romano Costa
- Caterina Costa
- Collettivo NoBorder Napoli
- Francesca Schiavone Bari
- AGNESE Ginocchio-cantautrice per la pace (Movim.per la Pace:Pax Christi Caserta)
- Chiara Addis Sassari
- Fabrizio Guerra
- Stefano Garroni Ricercatore CNR (Roma)
- Lucina Ferraria Ricercatrice CNR (Roma)
- Michele Garroni studente
- Adriana Garroni studente
- Maria Pia De Luca insegnante
- Maurizio Franceschini pensionato
- Associazione La Viletta Per Cuba
- ADRIANA SABBATINI
- Manuela Meneghelli, fiorenzuola d'arda -PC-
- Antonio Casolaro - caserta
- Ludovico Greco - Roma
- Raffaele Ibba Cagliari
- Lucy Ladikoff Guasto arabista Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Università degli Studi di Genova
- Marina Costa
- Bauchiero Emilio Torino
- Angela Bernardini Roma
- Rina Zardetto - Segreteria prov.le PRC
- Renato Paris Torino
- Vincenzo Barone Avvocato
- Comitato promotore "Campagna contro l'art. 270 e contro tutti i reati associativi"
- Redazione "Senza Censura"
- Centro di Documentazione "Krupskaja" - Bologna
- Enrica Gissi
- Andrea Genovali Presidente Puntocritico
- Associazione L'Altra Lombardia SU LA TESTA
- Luca Veglianti
- Andrea Fioretti
- Anna Rita Di Blasi
- Giuseppina Tedde
- GIUSEPPE ZAMBON, Editore, scrittore
- ADRIANA CHIAIA, Scrittrice, traduttrice
- GIAN LUIGI NESPOLI, poeta, scrittore
- Demetrio Morabito Vice Sindaco Sesto San Giovanni
- Rene' Terrasi Responsbile Unione Inquilini Novara
- Fabrizio Bencini
- Fiorenzo Parziale, dottorando di ricerca in sociologia, univ. Federico II Napoli
- Silvia Di Giacomo
- Gennaro Varriale - Formia
- Fausto Sorini Direzione Nazionale PRC
- Kiwan Kiwan Ferrara
- Circolo "V.I. Lenin" PRC - Napoli
- Giovani E Comunisti (Area Essere Comunisti PRC) - Napoli
- Beatrice Giavazzi - direzione nazionale PRC
- Bruno Steri (Dipartimento Esteri del PRC)
- Andrea Masala di arci solidarietà
- Francesca Pacifici
- SCI-Italia
- Stefano Carlesi Carrara
- ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA CUBA Circolo di ROMA
- Olga Juric Daric, tradutrice
- Sandra Paganini
- Simona Masini (opinionista)
- CLAUDIO GRASSI (Direzione PRC)
- Daniel Antonini Président de la commission internationale du Pôle de Renaissance Communiste en France
- AmisNet, Agenzia Multimediale di Informazione Sociale (www.amisnet.org )
- Tirreno BIANCHI - Console della Compagnia Portuale Pietro Chiesa di Genova
- V.PILIEGO
- Luciano Ummarino Consigliere Municipio Roma XI
- Giovanni Abenavoli (Facoltà di Studi Orientali, curriculum di lingua e cultura araba)
- MARCO SFERINI Direzione provinciale PRC Savona
- Manuela Borgetti
- Daniele Bruni
- Arianna Lodeserto
- Fausto Gianelli (avvocato) Coordinatore Giuristi Democratici di Modena
- Loredana Morandi
- Rete Artisti contro le guerre
- Ass.ne Argon Bloggersperlapace
- Mario Motta
- Adriana Bernardeschi
- Giulio Bonali Fiorenzuola (PC)
- Vecchi Andrea Scandiano (R.E.)
- Francesco Zappa
- Schavecher Nadia (Segreteria Provinciale PRC Milano)
- Andrea Martini Comitato politico federale Ancona PRC Giovani Comunisti
- Marilisa Verti, giornalista, Milano
- Comitato di Solidarietà con il Popolo Palestinese di Torino
- spazio antagonista Newroz - S.Lorenzo di Pisa
- spazio socio-abitativo occupato - S.Lorenzo di Pisa
- Marco Mais (Cagliari)
- Prof. Cesare Mangianti Presidente del Consiglio comunale di Rimini
- Carmelinda Gaudino
- Stefano Di Carlo
- Andrea Pierantozzi
- Alberto Larghi Fiom-Cgil Milano
- Milva Pistoni donna in nero
- Vincenza Ferrara
- Paolino Peperino
- Daniele Cassinari
- Marco Chiletti Calci (PI)
- prof. Mariano MINGARELLI, Presid. dell' Assoc. d'Amicizia Italo-Palestinese Fi
- Aldo MANETTI, consigliere regionale Gr° PRC in CRT
- Alessandro LEONI, CPN PRC, Direzione region. toscana PRC
- Claudio BICCHIELLI, segreteria region. toscana PRC, assessore comune Empoli
- Mauro GIBELLINI, Direttore rivista "La Montagne"
- Giorgio LINDI, Direzione federale PRC Massa-Carrara
- Claudia ROSATI, segreteria federale PRC Firenze
- Tiberio TANZINI, segreteria federale PRC Firenze
- Antonino MOSCATO, Direzione federale PRC Firenze
- Letizia LINDI, CPN PRC, Coord° nazion. GC
- Mauro LENZI, Direzione region. toscana PRC
- Maurizio BROTINI, CGIL-Funz. Pubbl.
- Gabriele BINI, consigliere comunale PRC Empoli/Fi
- Ugo BAZZANI, Segretario federazione PRC Pistoia
- Luciano GIANNONI, Presid. Collegio region. d. Garanzia PRC toscano e Capogruppo PRC in Provincia di Livorno
- Jacopo BORSI, consigliere PRC del Cons° Quartiere V° Firenze
- PRC "Rachel Corrie" Casalbertone - Portonaccio, di Roma
- L'associazione culturale "Jenin" di Roma
- Francesco Cirigliano Comitato Politico Nazionale del Prc
- Alessia Niger
- FEDERICO GIUSTI-ESECUTIVO NAZIONALE COBAS CONFEDERAZIONE
I DELEGATI E LE DELEGATE DEL COBAS PUBBLICO IMPIEGO DI PISA
- i giovani comunisti del circolo Luigi Longo Cinecittà/Quadraro
- Maila Iacovelli (fotografa indipendente - Roma)
- Fabio Zayed (fotografo indipendente - Roma)
- Associazione Loe per la Cooperazione e la Solidarietà di Matera
- Maricetta Lombardo
- Bruno Melappioni
- Folco Mancini
- Elena Palazzetti di Salaam Ragazzi dell'Olivo di Trieste
- Valentina Miniati
- Elena Barbàra
- Caterina Bolasco
- Pochesci Roberto
- Roberta Zanetti
- Vincent Flament, militant antifasciste (France)
- Lotta di unità Proletaria Osimo
- alessandra franciosini
- Gerardo Orsi
- Fiorella Vargas
- Rossana Canfarini (impiegata) Associazione AMR - Forlì Cesena
- Fiorentino Fabrizio (operaio) appartenenti alla Associazione AMR - Forlì Cesena
- Rita Bernabei
- CRIC lavora con progetti in Palestina
- Renato Caputo, docente
- Manuela Ausilio, studentessa
- Anna Alberti, giornalista
- Arcangeli Alessandro
- Mauro Calanca (Roma)
- Fabrizio Sciarra, studente
- Elisa Vitellozzi
- Luca Mandrile
- Luca Cerutti - Torino
- Giovanni Cerutti - Torino
- Pasqualina Gilardi - Torino
- Chiara Cerutti - Torino
- Ivan Della Mea Istituto Ernesto de Martino
- Luciana Pieraccini Istituto Ernesto de Martino
- Daniele Frongia, newsletter PalestinaLibera
- Tania Orgiu - Cagliari
- Centro Culturale Antirazzista "L'INCONTRO" La Spezia
- Brunella Paglialunga
- Nocchi Gianni
- Maurizio Del Sordo Quotidiano “La Provincia” di Como
-
Corrado Cristiano vicepresidente nazionale della associazione Mutua Studentesca (facente parte
del sindacato studentesco "Rete Studentesca").
- Giorgia Sallusti, studentessa della Facoltà di Studi Orientali, Roma
- Renato Pomari (direttivo PRC Monza)
- Fulvio Mazza
- Anna Chiaratti dirigente scolastico
- Giovanni Esposito SA
- Associazione Mediterranea di Latiano (Br) www.mediterranealatiano.it
- Farinelli Andrea Fillea Cgil Terni
- Silvia Barbanti
- Anna Alberti, giornalista
- il gruppo Mani Tese di Bulciago (LC)
- Antonio Brindisi
- LUCIANA FLORIO
- Roberto Sensi Lucca
- Anna Lia Nannipieri
- Nicoletta Cogoni, Associazione !A la Calle!, Rimini
- Alba Sasso
- Francesca Postiglione salerno
- Roberto Foresti Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba
- Alessandra Fava
- Lucia Marchetti
- PIERO BORGO, Giornalista ACERRA(NA)
- CIRO DOMENICI
- Mimmo Lombezzi
- Giovanna Nigi Roma
- CECCHI ALESSANDRA
- Rita Benigno (Giornalista, Cosenza)
- Franco Ottaviano ( casa delle culture di Roma )
- Carlo Bertani - scrittore
- Renata Ilari insegnante,
- Etore Zerbino, medico psichiatra Roma
- SILVANA MARINIELLO
- Donatella Iannitti
- Benedetta Genisio
- ILARIA CICIONE
- LUCILLA CICIONE
- RAFFAELE CICIONE
- ANTONIA LUCILLA CICALA
- Piero Maestri, consigliere provinciale Prc di Milano
- Luciano Muhlbauer, consigliere regionale Prc Lombardia
- Guerre&Pace
- SinCobas
- Rolando Dubini, avvocato Milano
- Matteo Temperini
- Giacomo Loi, segreteria regionale PRC Sardegna
- Gabriella Mulas, Comitato Politico regionale PRC Sardegna
- Emanuele Pes, Comitato Politico Regionale PRC Sardegna
- Comunità Paestinese della Campania
- Luca Buonamici (Centro Giovanile TETRIS XI Municipio Roma)
-
Arianna Ballotta
Presidente Coalizione Italiana contro la Pena di Morte - www.coalit.org
- Elena Poli Pensionata (Ravenna)
- Balilla Ballotta Pensionato (Ravenna)
- Ivana Aglietti, Arezzo
- Mauro Gemma Comitato Politico Federale PRC Torino
- Maria Elisabetta Cimino
- Roman Testoni
- Daniela Zempt
- BANDA MILITANTE DELLA MAREMMA
- Centro di Solidarietà Internazionalista Alta Maremma
- Aldo Montalti - P.R.C. Follonica ( GR )
- Davide Marzattinocci
- Giulia Scala
- LABORATORIO SOCIALE AUTOGESTITO ESANKATA Catanzaro
-
Cooperativa Sociale Unsolomondo - per un commercio equo e solidale - Bari
- Gisella Rossi segr PRC circolo di Manciano (GR)
- Mari Alberto - Social Forum Cecina
- Pierluca D'Agata
-
Giancarlo Monina (ricercatore e docente di storia contemporanea, Università di Roma Tre / Segreteraio comitato scientifico Fondazione Lelio e Lisli Basso)
- PROGETTO COMUNISTA Sinistra PRC - Toscana
- Giovanni Ludovisi
- Valeria Fioretti
- Doriana Goracci Donne in Nero Tuscia
- Silvia Cerreti, Roma
- Alessia Palasciano
- ENRICO CALOSSI, segretario PRC Follonica ( GR )
- GABRIELE BARBI, assessore PRC al Comune di Gavorrano ( GR )
- Circolo PRC "Salvadori Torlai" di Gavorrano ( GR )
- Paletta Rosalba Roma
- Rossi Salvatore Roma
- Tarantino Tancredi Quito
- Diana Nadalini
- Marco Colasante - Filetta (SA)
- ROSANNA CHIARI - Roma
- Birgitt Leisten, Roma
- Nicola Fratoianni, segretario regionale prc puglia
- DANIELE MARCHI, segretario circolo PRC di Monterotondo Marittimo ( GR )
- Stefania Casadio Roma
- Caterina Melucci - Consulente
- Giuseppina Fidilio
- Associazione Naga - Milano
- Maria Teresa De Gregori - Roma
- Cinzia Mancini
- Emiliano Raponi, PRC Circolo Universitario-TorVergata (Roma)
- Fabrizio Bianchi - Roma
- Roberta Cerminara
Aquila78
05-07-2005, 20:05
Firmato ;)
Domani ci sarà il pronunciamento del tribunale ordinario. Speriamo bene.
Grazie S...
...Aquila78! :)
Può un giudice di Roma decidere sulla vita di Jihad?
Domani il giudice di sorveglianza di Roma deciderà la sorte di Jihad Mohammed Issa. Sarà, per il magistrato, un'esperienza nuova. E' raro che, nel nostro paese, un giudice debba prendere una decisione sulla vita, sull'esistenza in vita, di qualcuno. In questo caso è proprio così: se il giudice dirà che va espulso, Jihad, che ha 43 anni ed è palestinese, un "terrorista palestinese del gruppo di Abu Nidal", tornerà in Israele. E il fatto che abbia già scontato in Italia la condanna diventerà, se non irrilevante, molto marginale.
Jihad Mohammed Issa ha sempre sostenuto di non aver preso parte all'attentato - la vittima fu un diplomatico degli Emirati arabi uniti - che, nell'ottobre del 1984, subito dopo l'arrivo in Italia, lo portò in carcere. Ma oggi il problema non è l'innocenza o la colpevolezza. Jihad, di qualunque colpa si sia macchiato, ha pagato il suo debito: una condanna a ventidue anni di reclusione interamente scontata tra il carcere di Rebibbia, dove ha trascorso undici anni, e forme alternative di pena: il lavoro in una casa famiglia per portatori di handicap e in una cooperativa sociale.
Se non fosse uno straniero, Jihad oggi sarebbe un uomo libero. Negli anni la sua condotta è stata esaminata in molte occasioni, e l'esito è stato sempre positivo. Altrimenti, non avrebbe avuto la possibilità di lavorare fuori del carcere, né di iscriversi all'università, di frequentare un corso di italiano. Nemmeno di incontrare una compagna con la quale immaginare un futuro.
Un percorso che, quando riguarda un italiano, si conclude con la dichiarazione di "fine pena" e l'inizio di una nuova vita. Invece a Jihad, lo scorso 15 giugno, arrivò una convocazione in un commissariato di polizia e la comunicazione che, essendo un clandestino senza permesso di soggiorno, doveva trasferirsi nel Centro di permanenza temporanea di Ponte Galeria per poi essere espulso. Un automatismo della legge Bossi-Fini, uno dei tanti casi non previsti dal legislatore che producono l'effetto di far apparire i meccanismi della giustizia del tutto indipendenti dal semplice buon senso.
Ce n'è anche un altro. Per via della pena cui era stato condannato, Jihad è un presunto "socialmente pericoloso". Per un italiano, la conseguenza è la libertà vigilata, per uno straniero l'espulsione. L'udienza che si terrà domani era stata da tempo fissata per chiarire questo aspetto. Doveva essere un'udienza di routine: la semplice presa d'atto, da parte del magistrato di sorveglianza, del percorso compiuto da Jihad.
Poi è arrivato il provvedimento della questura. Quando è stato chiamato a valutarlo, il giudice di pace ha evitato la responsabilità della decisione. Ha semplicemente sospeso l'espulsione in attesa dell'udienza fissata per domani. E Jihad è rimasto nel Centro di Ponte Galeria.
Ha comunque ottime probabilità di cavarsela. Il magistrato ha un fascicolo che raccoglie i pareri dati negli anni dai suoi colleghi. Anche quello di un anno fa dove c'è scritto che Jihad, per la sua buona condotta e per l'accertata non pericolosità sociale, poteva scontare l'ultima parte della sua pena lavorando come programmatore e insegnante di informatica in una cooperativa.
Caso quasi risolto, dunque? Verrebbe da rispondere di sì se gli automatismi della legge non fossero ancora in agguato. Il provvedimento di espulsione amministrativa è in piedi e il giudice di pace non ha dato una risposta. Ci si augura che trasferisca immediatamente alla questura la decisione che sarà assunta domani (o più probabilmente in uno dei giorni successivi all'udienza). Ma quanto tempo dovrà stare ancora Jihad nel Cpt di Ponte Galeria? E' là dal 15 giugno e dunque, in base alla Bossi-Fini, potrebbe starci fino a Ferragosto. Un supplemento di condanna senza sentenza e senza reato. Ma questo, purtroppo, non riguarda solo Jihad.
http://www.repubblica.it/2005/b/rubriche/glialtrinoi/sortejah/sortejah.html
Kaiser70
10-07-2005, 09:42
Io non capisco che problema hanno molti di voi. Se non ve ne importa nulla degli altri, giratevi pure dall'altra parte, ma possibilmente fatelo in silenzio.Non è che non ce ne frega niente degli altri, ma piuttosto ci preoccupiamo delle persone oneste che vengono aggredite per strada o saltano in aria mentre vanno al lavoro in autobus a causa di bombe piazzate da brave persone. Secondo te i terroristi hanno un marchio in fronte che li distingue dagli altri? Solo perchè durante la pena di 20 anni si è comportato bene (da quello che dici tu) automaticamente diventa un innocente che non ha fatto nulla ed è perseguitato dalla legge? Perchè dovremmo tacere e lasciar parlare solo voi, "portatori di valori superiori", che volete a tutti i costi costringere gli altri a vivere in una società fatta in base al vostro modello ideale? Esistono tanti altri (e non credo siano la minoranza) che la pensano in modo diverso da voi e hanno gli stessi diritti di esprimersi e decidere che tipo di società vogliono. Siete veramente ipocriti: fate battaglie di (presunta) libertà e poi esortate chi la pensa in maniera diversa a tacere perchè i vostri ideali sono superiori (mi ricorda molto il modo d'agire del nazismo o dello stalinismo).
Guarda, sull'appello sono completamente, totalmente e irrimediabilmente contrario, per cui avevo lasciato perdere il thread, schifato anche dalla lista di associazioni che l'appoggiano.
gpc ma tu sei cattolico? :mbe:
Ma mi spieghi esattamente tu che tipo di cattolico saresti? un cattolico assolutamente contrario e schifato perchè qualcuno cerca di evitare che un altra persona muoia? io non amo e generalmente diffido del cattolicesimo, ma ho sempre riconosciuto quantomeno la posivitività del suo carattere umanitario, la sua attitudine all'accoglienza, al perdono, alla misericordia. E tu? sei cattolico solo quando si tratta di discriminare le coppie omosessuali o di salvare la "vita" di un gruppo di cellule microscopiche? bah
"Il giorno 19 luglio u.s. il Magistrato di Sorveglianza di Roma, Dr.ssa Cappelli, ha depositato – dopo 15 giorni di attesa - il provvedimento relativo al caso di Issa Jihad tuttora ristretto presso il CPT di Ponte Galeria, confermando da un lato la sua presunta pericolosità sociale e quindi l’espulsione giudiziaria, dall’altro subordinando l’esecuzione dell’espulsione alla valutazione da parte dell’autorità di pubblica sicurezza circa la sussistenza di situazioni di pericolo per l’incolumità del soggetto.
L’ordinanza è assolutamente infondata in quanto fa riferimento a rapporti della polizia giudiziaria e della DIGOS risalenti ai primi anni di detenzione di Jihad già dichiarati inutilizzabili dal Tribunale di Sorveglianza in quanto antichi ed imprecisi.
Inoltre, la dichiarazione della persistenza della pericolosità sociale è basata esclusivamente su valutazioni che esulano dal campo del diritto, motivata com’è con la “possibilità di contatti, anche futuri, tra il medesimo e pericolose ed attuali organizzazioni terroristiche, anche internazionali” nonostante “le rassicuranti informazioni che provengono dagli organi preposti che descrivono il positivo percorso di recupero sociale attuato dallo Jihad sia sul piano lavorativo che su quello umano e familiare” (altro che contraddizione!!).
In altre parole, nonostante l’esemplare percorso di reinserimento testimoniato da tutti gli uffici competenti e documentalmente provato, Jihad - in quanto arabo - potrebbe forse, con molta probabilità, un domani, far parte di una qualche organizzazione terroristica!!
Altro dato non corrispondente al vero che dimostra la pretestuosità della motivazione (nonché l’ignoranza del giudice!), è costituito dal riferimento alla condanna di Jiahd per partecipazione all’organizzazione terroristica facente capo al noto Abu Nidal , “che al momento attuale è in fase di estrema espansione ed attività”. E’ fatto notorio infatti che Fatah - Consiglio Rivoluzionario di Abu Nidal è un’organizzazione smantellata e non più esistente da oltre un decennio e che il medesimo Abu Nidal è morto circa tre anni fa in Iraq!
L’unico dato per così dire umano che traspare da questa ordinanza è il riferimento all’eventuale rischio di vita che Jihad correrebbe se fosse espulso dall’Italia. Infatti il Magistrato subordina l’esecuzione dell’espulsione alla verifica da parte dell’autorità di pubblica sicurezza di situazioni di pericolo per la sua incolumità alla luce di quanto stabiliscono le norme in materia di immigrazione e asilo.
Contro questo grave provvedimento la difesa di Jiahd ha già proposto appello chiedendo anche la sospensione immediata dell’esecuzione dell’espulsione proprio per il grave pericolo di vita che lo stesso correrebbe se fosse espulso sia verso in Israele che verso tutti i paesi Arabi."
Purtroppo le ultime tragiche vicende di Londra (e quella di Sharm stanotte) stanno diffondendo, sempre più velocemente, una psicosi contro chiunque sia Arabo. Spero che non sia stata questa paura ad aver portato questa decisione. Capisco la difficoltà, in un momento del genere, a prendere le difese di un arabo sospetto ex terrorista, quindi non mi sento di aggiungere ulteriori commenti alla notizia.
Vi ringrazio. :)
alphacygni
23-07-2005, 15:58
Non è che non ce ne frega niente degli altri, ma piuttosto ci preoccupiamo delle persone oneste che vengono aggredite per strada o saltano in aria mentre vanno al lavoro in autobus a causa di bombe piazzate da brave persone. Secondo te i terroristi hanno un marchio in fronte che li distingue dagli altri? Solo perchè durante la pena di 20 anni si è comportato bene (da quello che dici tu) automaticamente diventa un innocente che non ha fatto nulla ed è perseguitato dalla legge? Perchè dovremmo tacere e lasciar parlare solo voi, "portatori di valori superiori", che volete a tutti i costi costringere gli altri a vivere in una società fatta in base al vostro modello ideale? Esistono tanti altri (e non credo siano la minoranza) che la pensano in modo diverso da voi e hanno gli stessi diritti di esprimersi e decidere che tipo di società vogliono. Siete veramente ipocriti: fate battaglie di (presunta) libertà e poi esortate chi la pensa in maniera diversa a tacere perchè i vostri ideali sono superiori (mi ricorda molto il modo d'agire del nazismo o dello stalinismo).
toh, mi ricapita per caso sott'occhio questo thread riuppato... senza stare a scendere in dettaglio sul mucchio di amenita' e accozzaglia di luoghi comuni (ti sei scordato di aggiungergi Pol Pot e le foibe e poi il quadretto era completo), e ad aver aspettato il momento opportuno (altri attentati) per poter fare pateticamente leva su questi e, suppongo, cercare di dare un maggior incisivita' all'altrimenti sottovuoto messaggio, il senso era: se siete contrari a un'iniziativa, potete tranquillamente evitare di supportarla, senza fare gli abbaioni a tutti i costi. Specie se, come guardacaso dimostri dal tuo reply, non avete capito un benemerito della questione.
A 9 giorni dal ricorso in appello al Tribunale di sorveglianza di Roma, ritorna in primo piano la storia di Jihad Mohamed Issa, il palestinese che ha espiato 20 anni di carcere per avere attentato alla vita del secondo segretario dell'ambasciata in Italia degli Emirati Arabi Uniti e partecipato al gruppo rivoluzionario Fatah.
Dopo aver passato gli ultimi 10 anni in regime di semiliberta', Jihad e' da piu' di un mese rinchiuso nel CTP di Ponte Galeria a Roma, e rischia l'espulsione in quanto privo del permesso di soggiorno. ''Per Jihad - dice il presidente di Antigone, Patrizio Gonnella - l'espulsione non significa solo la definitiva interruzione del percorso di reinserimento fin qui proficuamente effettuato, ma anche un concreto rischio per la sua vita''.
Da cio', alcuni parlamentari, associazioni, operatori penitenziari e semplici cittadini, hanno lanciato un'appello affinche' a Jihad sia consentito di continuare a vivere e lavorare in Italia.
Oggi, nel corso di un incontro nella sala stampa della Camera dei Deputati, si e' ritornato a parlare del palestinese alla presenza di alcuni parlamentari, tra cui Luciano Pettinari (DS), Giovanni Russo Spena e Ramon Mantovani (PRC), Gabriella Pistone (PDCI), Paolo Cento (Verdi), i quali hanno preannunciato la presentazione di una interpellanza parlamentare.
E' stato il presidente di Antigone a illustrare il caso Jihad. ''E' un caso classico di vita a rischio - ha detto Gonnella - e percio' da trattare in maniera individuale.
Su lui l'applicazione della legislazione e' stata rigorosa, senza buonsenso. C'e' rischio di incolumita' personale in quanto, qualora Jihad fosse espulso verso un qualsiasi paese arabo, rischierebbe la vita in quanto il gruppo del quale si ritiene sia stato membro non solo e' stato dichiarato illegale da anni, ma i suoi ex membri sono ricercati e condannati morte''. La vicenda giudiziaria e' stata poi illustrata dal difensore del palestinese, Maria Luisa D'Addabbo.
''Jihad ha espiato in modo esemplare la pena - ha detto - tant'e' che per l'ottimo comportamento carcerario e per il suo costante e proficuo percorso di reinserimento, gli sono stati concessi tutti i benefici previsti dalla Legge Gozzini, nonche' tutte le misure alternative alla detenzione.
In virtu' del fatto che rischia la vita se espulso dall'Italia, noi abbiamo chiesto l'immediato suo rilascio e l'annullamento e la revoca della sua espulsione.
Auspichiamo che l'autorita' di sorveglianza faccia giustizia, decretando che Jihad non e' un soggetto socialmente pericoloso, anzi e' persona perfettamente integrata nel nostro paese. Per questo merita che gli si riconoscono i diritti che ha''. (FonteANSA)
AGGIORNAMENTO AL 23 AGOSTO 2005
In data 19 agosto, giorno in cui scadeva il termine di 5 giorni che il Questore aveva concesso a Jihad, al momento del suo rilascio dal CPT di Ponte Galeria, per lasciare il territorio dello Stato in esecuzione della sua espulsione, il Tribunale Civile di Roma - su ricorso d´urgenza per il riconoscimento dell´asilo politico costituzionale presentato dalla difesa - ha sospeso l´espulsione a carico di Jihad "autorizzando in via provvisoria la permanenza in Italia del ricorrente Jihad Issa Mohamed, posto che la sua espulsione renderebbe vana la sua richiesta di asilo".
Un riconoscimento (anche se ancora non definitivo) del rischio reale di vita che Jihad correrebbe se fosse espulso dall´Italia, e dei suoi diritti umani fondamentali, che se dà una parte ci conforta nell´ impegno che abbiamo profuso finora, dall´altra ci spinge a non abbassare la guardia ma anzi a proseguire il cammino intrapreso in questa battaglia di libertà.
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Questa è una lettera di Jihad a tutti quelli che in diversi modi hanno sostenuto la sua liberazione:
"Prima di tutto voglio chiedere scusa a tutti coloro che si sono impegnati nell'aiutarmi ad affrontare questa situazione.
All'inizio, non lo nego, ho pensato sbagliando che, avrei affrontato questo colpo di coda da solo con i miei avvocati.
Ho scoperto di avere molti amici, si dice che gli amici si vedono nel momento del bisogno, e per questo mi sento fortunato, ho scoperto di avere degli amici che non ho mai conosciuto personalmente, persone che non scorderò mai per quello che hanno fatto e hanno detto, vorrei poter spiegare a tutti la mia emozione per come mi sono sentito quando ho letto alcune testimonianze e quando mi hanno detto della lista lunghissima di persone che hanno sottoscritto l'appello. Grazie è una parola banale in questo caso e che non bilancia la grande sensibilità e il senso di responsabilità dimostrato.
Comunque vada a finire questa storia, quello che sento lo porterò con me per sempre, e mi ritengo, oltre che fortunato (forse l'unico momento o colpo di fortuna che mi è capitato in questi anni) orgoglioso di avere voi come amici, lo dico adesso perché posso farlo, se capiterà in futuro che non potrò dirlo o farlo sapere ve lo dico adesso e per sempre che siete delle persone meravigliose.
Jihad"
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Infine un ringraziamento da parte mia al forum e a tutti coloro che, in qualsiasi modo, hanno dato il loro contributo.
Grazie! :)
Corrado
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