View Full Version : Ma Voi state vivendo la vita che realmente vorreste fare??
Io sinceramente no.
Da quando andavo a scuola ho sempre visto mio padre lavorare come un disgraziato. Tutte le mattine alzarsi, andare in fabbrica e tornare a casa la sera alle 17 per poi giocare (quando aveva tempo e voglia) con me per mezz'oretta...
Mi ero ripromesso che non avrei seguito quella via. Che non mi sarei lascitato trasportare in quel "canale". Che avrei trovato il modo di vivere la mia vita, di guadagnare, senza sacricficare il mio tempo per scoprire la vita e il mondo che mi circondava...
Questo quando avevo 15/16 anni.
Oggi ne ho 25. Mi alzo alle 6.40 per andare a lavorare e torno a casa per 19.15 (lavoro 10 ore al giorno ma me ne pagano 8), vado in palestra, torno a casa, mangio, mi lavo ed è già bella che ora di andare a letto.
A fine mese porto a casa uno stipendio di cui alla fine non mi lamento che mi serve per pagare le spese della macchina, i miei vizi ecc... e questo mi fa pensare di essere "libero" dal punto di vista economico. Vivo ancora in casa dei miei.
Non è la vita che avevo in mente di fare quando ero più giovane. Alla fine sono entrato a far parte di quel famoso "canale" e ora ci sono dentro....
Ma come ci sono arrivato??
Ho finito le superiori di geometra, sono andato a fare il soldato (5° regg. Alpini Vipiteno) sono toranto, ho fatto 2 anni di pratica da un geometra (500.000 lire mensili) e ho superato l'esame di stato per l'abilitazione. Un conoscente mi ha proposto di andare a lavorare per una società che faceva allestimenti di villaggi e hotel. Sono andato, mi sono lascito trasportare da quello che mi stava accadendo. Ho lavorato per 3 anni in quella società. Poi ha iniziato ad andare male. Mi sono licenziato e ho trovato posto in una grossa impresa di costruzione e sono qui da 2 mesi circa. Il resto è futuro.
Quando ero uscito da scuola avevo in mente di fare 10.000.000 di cose! volevo girare, scoprire, conoscere, imparare. Oggi a 25 anni non ho fatto NIENTE di quello che avrei voluto fare. Non avevo paura di niente, non mi importava di fare un lavoro bello o brutto. bastava provare e se poi non mi piaceva o non mi andava non avevo paura di cambiare.
Oggi ho paura. Ho paura di dover dipendere di nuovo, anche per un breve periodo sulle spalle dei miei. Ho paura di MOLLARE tutto e provare qualcosa di nuovo. Ho paura di provare cosa nuove mollando il vecchio, mollando la stabilità, mollando la routine. Forse sono un vigliacco o forse sono previdente. Non lo so neppure io.
Quando ero più piccolo i miei non avevano i soldi per permettesi di farmi viaggiare e oggi che li ho, non ho io il tempo materiale per farlo. Alla fine non ho nemmeno girato l'europa. Non ho visto e cosciuto niente al di fuori di quello che mi sta intorno.
Alla fine non ho fatto niente di quello che sognavo. Mi sono lasciato trasportare dagli eventi senza controllarli. Ho un lavoro, uno stipendio (che con tutto il rispetto per quelli che non l'hanno mi rendo conto che non è poco...) e un sacco di sogni mai realizzati...
Ciao.
scusa ma questa mi sembra la situazione di moltissime persone della nostra età, probabilmente anche la mia sotto certi punti di vista, ma il tuo problema da quanto mi sembra è che non riesci a ritagliare nessuno spazio al di fuori di questa tua routine...non hai una ragazza? non hai un paio di amici? secondo me ti manca qualcosa che ti deve completare, non è paura di cambiare!
Il titolare ti ha appena fatto una ramanzina e ora in un momento di sconforto scrivi questo?
Scherzo...
Dici... chi me lo fa fare lavorare per qualcun'altro... vorrei più soldi, meritarmeli, dipendere solo da me stesso, girare con amici e/o fidanzata, vedere il mondo... stare un mese a Beverly Hilss senza che nessuno mi dica "ma che ci vai a fare"... poter andare via 2 settimane senza sentirsi in colpa e pensare "chissà il titolare come l'avrà presa"... magari guadagnare furbamente e onestamente stando a casa, avere più tempo libero, vorresti magari non essere stanco la sera, o che quest'ultima durasse di più... o adirittura ti sta stretta e sarebbe perfetto avere tutto il pomeriggio libero... perchè passare l'unica vita che abbiamo a disposizione lavorando per qualcuno, facendosi il mazzo... e non potersela godere senza pensieri inutili e fastidiosi... perchè... perchè... perchè.... :(
quoto fabio 80 , forse ti manca una vera "passione" che ti prenda al di fuori della classica routine quotidiana lavoro/casa .
Per il resto .... ti rispondo con la frase sulla mia firma
;)
p.s. tutti , o comunque tanti , sono nella tua stessa situazione !
sempreio
14-06-2005, 09:03
l' unico vero problema nella vita (oltre la salute naturalmente) sono i soldi....
I soldi possono essere un problema ma puoi essere soddisfatto di ciò che fai se è qualcosa che desideri veramente,anche senza soldi.
L'insoddisfazione è uno stato personale,prima devi essere a posto dentro e poi puoi guardare fuori.
(Non è una cosa tipo metti la cera togli la cera....ma ci siamo quasi :D ).
~ZeRO sTrEsS~
14-06-2005, 09:18
']quoto fabio 80 , forse ti manca una vera "passione" che ti prenda al di fuori della classica routine quotidiana lavoro/casa .
Per il resto .... ti rispondo con la frase sulla mia firma
;)
p.s. tutti , o comunque tanti , sono nella tua stessa situazione !
non e' questo il punto, ci vogliono due @@ per fare davvero cio' che si vuole... tipo mollare tutte e girare il mondo, era il mio sogno e lo sto realizzando un anno in ogni citta sono stato a madrid ora sto ad amsterdam (anocora in europa perche' aspetto i visti per giappone usa e australia). il problema e' siete troppo abituati ai confort, pensate di dover vivere senza pc, senza makkina, magari anche senza televisione, dover almeno per l'inizio fare sacrifici, cercare lavoro, anche il piu' umiliante, anche se per un mesetto il tempo di trovare qualcosa di migliore ma perlomeno riuscire a mantenerti. Io sono partito con solo 800 euro e sono stato li 2 mesi con questi soldi, si vero ho dovuto razionarmi i soldi, tipo non spendevo piu' di 2 euro al giorno e quando dovevo fare la spesa per giorni non spendevo niente. e pure sono stato li mi sentivo libero vivo, anche se non avevo una lira e la sera non uscivo sempre, ovviamente poi le cose sono migliorate, ma per dire se si vuole qualcosa davvero si devono fare tanti sacrifici!
ps. i soldi non danno ne aiutano a fare la felicita'
Anch'io sto come te ma per fortuna ho solo 20 anni quindi forse ho il tempo di cambiare qualcosa, ma non credo che ce la faro, il mio parere è cercare di fare un gruzzoletto dedicato al mondo da poi spendere per fare un viaggio o una cosa del genere, certo se hai un lavoro fisso non è facile, ma ci si deve provare, mai arrendersi ciao.
juninho85
14-06-2005, 09:30
Io sinceramente no.
Da quando andavo a scuola ho sempre visto mio padre lavorare come un disgraziato. Tutte le mattine alzarsi, andare in fabbrica e tornare a casa la sera alle 17 per poi giocare (quando aveva tempo e voglia) con me per mezz'oretta...
Mi ero ripromesso che non avrei seguito quella via. Che non mi sarei lascitato trasportare in quel "canale". Che avrei trovato il modo di vivere la mia vita, di guadagnare, senza sacricficare il mio tempo per scoprire la vita e il mondo che mi circondava...
Questo quando avevo 15/16 anni.
Oggi ne ho 25. Mi alzo alle 6.40 per andare a lavorare e torno a casa per 19.15 (lavoro 10 ore al giorno ma me ne pagano 8), vado in palestra, torno a casa, mangio, mi lavo ed è già bella che ora di andare a letto.
A fine mese porto a casa uno stipendio di cui alla fine non mi lamento che mi serve per pagare le spese della macchina, i miei vizi ecc... e questo mi fa pensare di essere "libero" dal punto di vista economico. Vivo ancora in casa dei miei.
Non è la vita che avevo in mente di fare quando ero più giovane. Alla fine sono entrato a far parte di quel famoso "canale" e ora ci sono dentro....
Ma come ci sono arrivato??
Ho finito le superiori di geometra, sono andato a fare il soldato (5° regg. Alpini Vipiteno) sono toranto, ho fatto 2 anni di pratica da un geometra (500.000 lire mensili) e ho superato l'esame di stato per l'abilitazione. Un conoscente mi ha proposto di andare a lavorare per una società che faceva allestimenti di villaggi e hotel. Sono andato, mi sono lascito trasportare da quello che mi stava accadendo. Ho lavorato per 3 anni in quella società. Poi ha iniziato ad andare male. Mi sono licenziato e ho trovato posto in una grossa impresa di costruzione e sono qui da 2 mesi circa. Il resto è futuro.
Quando ero uscito da scuola avevo in mente di fare 10.000.000 di cose! volevo girare, scoprire, conoscere, imparare. Oggi a 25 anni non ho fatto NIENTE di quello che avrei voluto fare. Non avevo paura di niente, non mi importava di fare un lavoro bello o brutto. bastava provare e se poi non mi piaceva o non mi andava non avevo paura di cambiare.
Oggi ho paura. Ho paura di dover dipendere di nuovo, anche per un breve periodo sulle spalle dei miei. Ho paura di MOLLARE tutto e provare qualcosa di nuovo. Ho paura di provare cosa nuove mollando il vecchio, mollando la stabilità, mollando la routine. Forse sono un vigliacco o forse sono previdente. Non lo so neppure io.
Quando ero più piccolo i miei non avevano i soldi per permettesi di farmi viaggiare e oggi che li ho, non ho io il tempo materiale per farlo. Alla fine non ho nemmeno girato l'europa. Non ho visto e cosciuto niente al di fuori di quello che mi sta intorno.
Alla fine non ho fatto niente di quello che sognavo. Mi sono lasciato trasportare dagli eventi senza controllarli. Ho un lavoro, uno stipendio (che con tutto il rispetto per quelli che non l'hanno mi rendo conto che non è poco...) e un sacco di sogni mai realizzati...
Ciao.
quanto ti capisco...a tua differenza però sono ragioniere e non ho fatto il militare
quanto ti capisco...a tua differenza però sono ragioniere e non ho fatto il militare
Ma se prima hai detto che adori il tuo stato di lavoro ecc... :what:
Cmq. tutti a farci ste pare a abbiamo 20-25 anni...
Immaginiamoci a 40! :D
scusa ma questa mi sembra la situazione di moltissime persone della nostra età, probabilmente anche la mia sotto certi punti di vista, ma il tuo problema da quanto mi sembra è che non riesci a ritagliare nessuno spazio al di fuori di questa tua routine...non hai una ragazza? non hai un paio di amici? secondo me ti manca qualcosa che ti deve completare, non è paura di cambiare!
Non è questo il senso di quell che ho scritto...
la ragazza ce l'ho e gli amici pure. di svaghi ne talmente tanti che non riesco neppure a farli tutti...
E che non mi sento libero! Non mi sento padrone della mia vita. E' molto difficile spiegare uno stato d'animo più che una situazione. Non è routine o insoddisfazione. E' qualcosa che va oltre. E' vedersi proiettato nel famoso mondo del lavoro senza prendere in mano le redini. non è solo un fattore di tempo libero è proprio il concetto di stile di vita che mi sta stretto... ma non ho il coraggio di mollare tutto. Vorrei avere il coragio di fare quell che ha fatto Zero Stress e se poi non va bene almeno ci ho provato! :p
Non mi sto piangendo addosso o cercando conforto. Volevo solo sapere se anche per alcuni di voi è così... :)
Ma se prima hai detto che adori il tuo stato di lavoro ecc... :what:
Cmq. tutti a farci ste pare a abbiamo 20-25 anni...
Immaginiamoci a 40! :D
E' appunto per non arrivare a 40 anni a fare quello che sto facendo ora senza uscire dal mio guscio. E' questa la mia vere grande paura! ;)
juninho85
14-06-2005, 09:43
Ma se prima hai detto che adori il tuo stato di lavoro ecc... :what:
esatto,ma non mi va bene il fatto di avere troppo poco tempo da dedicare a me stesso
killerone
14-06-2005, 09:45
Ciao, ho letto con attenzione quello che hai scritto e, amio parere, è un sentimento che la stragrande maggioranza delle persone vive. C'è chi se lo ammette e chi tenta che non sia cosi.
Secondo me è un malessere connesso ai nostri tempi, da cui difficilmente ci si può " guarire ".
Io, nell'ultimo anno, mi rendevo conto che da li a breve la mia vita sarebbe cambiata ( fino a 2 mesi fa studiavo, ora mi sono laureato ) radicalmente e non sapevo cosa avrei fatto dopo. Nella mia testa l'unica paura era quella di ritrovarmi un giorno a pensare quello che pensi tu adesso.
Ho deciso, per diverse ragioni, che dopo la laurea avrei fatto qualcosa che mi avrebbe aiutato a capire.
Eccomi qui, fra meno di 3 settimane parto e " lascio " tutto, mi trasferisco a NY per un pò di mesi e poi vedremo.
Io, pur non avendo mai provato il tuo disagio lo capisco, solo l'idea mi fa star male.
In bocca al lupo!
Volevo solo sapere se anche per alcuni di voi è così... :)
Esatto!!!
Anch'io ho una ragazza meravigliosa (ambiziosa ed avventuriera come me tra l'altro) e dei grandi amici. Ma mi sembra di essere l'unico tra le persone che conosco che non si accontenta e ha molte, forse troppe, ambizioni.
Mesi fa aprii un thread simile a questo.
Ma di questo stato d'animo non ne parlo con gli amici, quindi magari anche loro stanno così, ma non me lo dicono, cmq. dubito sia così.
Poi, parlando con la ragazza mi dice... ma allora cosa vorresti fare... e io sinceramente non ho un desiderio definito... insomma mi piacerebbe fare questo, questo e questo, poi potrei anche arrotondare facendo questo... insomma so fare tante cose ed alla fine faccio il geometra (lavoro al quale non aspiravo).
E' proprio lo stato d'animo... insomma, mi rendo conto che la mia vita è perfetta, ottima famiglia, amici, ragazza, salute, un buon lavoro, sicurezza, macchina mia, il prox. anno voglio la moto, computer ecc... ma alla fine c'è questo chiodo fisso/cruccio che mi lascia l'amaro in bocca a fine serata.
Chi troppo vuole nulla stringe si dice, ma se uno ha dei bisogni bisogna provare almeno a realizzarli, prima che sia troppo tardi.
[SAGGEZZO MODE OFF]
Cmq. viva la figa :yeah:
[SAGGEZZA MODE ON]
La maggior parte delle volte è il lavoro che ci cade addosso e non siamo noi a sceglierlo, purtroppo quello che conta alla fine dei conti è proprio il denaro, abbiamo paura delle nostre scelte per il denaro, ci sentiamo falliti per il denaro, insomma viviamo per il denaro a patto che non si voglia fare i barboni e vivere alla giornata. Tutti noi abbiamo ambizioni e indovinate un pò? le ambizioni come si raggiungono? per questo è difficile voltare faccia alla nostra vita quando ormai siamo riusciti a raggiungere una certa libertà economica, come ha detto qualcuno ci vogliono i @@ per farlo e non è da tutti. Facile per chi non possiede nulla e non ha nulla da perdere, ma per chi ha qualcosa è difficile lasciare tutto.
Eccomi qui, fra meno di 3 settimane parto e " lascio " tutto, mi trasferisco a NY per un pò di mesi e poi vedremo.
In bocca al lupo!
Ad ottobra vado una settimana a Toronto ed una a New York dai parenti della mia ragazza (ovviamente per me è la prima volta oltreoceano).
Insomma quella realtà mi attira parecchio... ho sempre desiderato visitare l'america in lungo ed in largo, e anche se visiterò solo Toronto (Canada), New York e forse Washington, per me è un sogno (peccato per Beverly Hills, Las Vegas e San Francisco :( :cry: ).
La mia lei, proprio l'altro giorno mi ha detto perchè non andare lì... e magari trovarci un lavoro... lei infatti si laurea una settimana prima di partire... insomma, i suoi parenti li stanno economicamente bene, magari hanno qualche conoscenza ecc... la cosa diciamo che mi ha preso alla sprovvista... inizialmente ho detto NO! Come faccio a lasciare amici, famiglia ecc... sono troppo legato... (lei ha poche amiche, quindi lascerebbe meno affetti)... lei mi ha detto che con me farebbe subito questa pazzia... in effetti però sarebbe un'idea grandiosa e, se poi va male, ci mancano gli affetti, quella vita non fa per noi, possiamo sempre tornare. Ma perderei il lavoro, dovrei ricominciare a trovare qualcosa... e se vado in peggio?
Mah... si pensa troppo e si agisce troppo poco!
Oppure è il contrario!???
AIUTO :cry:
sì e no, ma sempre più sì :fagiano:
Esatto!!!
Anch'io ho una ragazza meravigliosa (ambiziosa ed avventuriera come me tra l'altro) e dei grandi amici. Ma mi sembra di essere l'unico tra le persone che conosco che non si accontenta e ha molte, forse troppe, ambizioni.
Mesi fa aprii un thread simile a questo.
Ma di questo stato d'animo non ne parlo con gli amici, quindi magari anche loro stanno così, ma non me lo dicono, cmq. dubito sia così.
Poi, parlando con la ragazza mi dice... ma allora cosa vorresti fare... e io sinceramente non ho un desiderio definito... insomma mi piacerebbe fare questo, questo e questo, poi potrei anche arrotondare facendo questo... insomma so fare tante cose ed alla fine faccio il geometra (lavoro al quale non aspiravo).
E' proprio lo stato d'animo... insomma, mi rendo conto che la mia vita è perfetta, ottima famiglia, amici, ragazza, salute, un buon lavoro, sicurezza, macchina mia, il prox. anno voglio la moto, computer ecc... ma alla fine c'è questo chiodo fisso/cruccio che mi lascia l'amaro in bocca a fine serata.
Chi troppo vuole nulla stringe si dice, ma se uno ha dei bisogni bisogna provare almeno a realizzarli, prima che sia troppo tardi.
[SAGGEZZO MODE OFF]
Cmq. viva la figa :yeah:
[SAGGEZZA MODE ON]
Ti quoto!
Hai uno studio per conto tuo?
killerone
14-06-2005, 10:01
Io credo che siano scelte sbagliate da imporre.
Lo fai se te lo senti, se senti che la mattina ti alzi e vorresti qualcosa di " diverso ".
NY non è certo una meta tranquilla con cui iniziare, è una metropoli sterminata, inarrestabile, si vive 24H al giorno senza sosta, rischia di fagocitarti.
A me piace per questo.
Il mio consiglio è di andarci, ascoltare te stesso e decidere.
Se andasse male prendi l'aereo e in 9 ore sei a casa.
La maggior parte delle volte è il lavoro che ci cade addosso e non siamo noi a sceglierlo, purtroppo quello che conta alla fine dei conti è proprio il denaro, abbiamo paura delle nostre scelte per il denaro, ci sentiamo falliti per il denaro, insomma viviamo per il denaro a patto che non si voglia fare i barboni e vivere alla giornata. Tutti noi abbiamo ambizioni e indovinate un pò? le ambizioni come si raggiungono? per questo è difficile voltare faccia alla nostra vita quando ormai siamo riusciti a raggiungere una certa libertà economica, come ha detto qualcuno ci vogliono i @@ per farlo e non è da tutti. Facile per chi non possiede nulla e non ha nulla da perdere, ma per chi ha qualcosa è difficile lasciare tutto.
Hai ragione...
Ma alla fine è il denaro che ti fa avere tempo libero, che ti fa viaggiare, che ti da sicurezza, che ti fa mangiare, che ti fa dormire la notte sogni sereni :(
Quindi alla fine è lui che tutti cercano per realizzare i propri sogni. :stordita:
Cmq. no, non ho uno studio per conto mio... sono dipendente.
Se lo avessi per conto mio probabilmente sarei capace di realizzarmi di +.
Insomma, sono il tipo di geometra che fa misure, fatture, conti, preventivi e va in giro per cantieri ogni tanto, non progetto.
Insomma quali sono le mie soddisfazioni professionali?
Farmi dire dal capo bel lavoro? Cosa vedo a fine serata? Ho scritto una bella fattura? Ho fatto un buon preventivo? Saranno mica soddisfazioni queste! Poi per far guadagnare qualcun altro... (tra l'altro il titolare è un'ottima persona).
All'estero tutti dicono che è meglio, la vita costa meno, affitti meno, lavoro viene retribuito di più... ma cosa sono? Leggende o verità?
Chi lascia la vecchia strada per quella nuova, sa quel che lascia ma non quel che trova... quanto calza a pennello questo proverbio :O
Cmq. sapere che la pensa in questa maniera mi fa piacere... magari si potrebbe progettare un qualcosa di rivoluzionario insieme! :stordita:
Per la verità è un periodo in cui sto bene... poi è ovvio che nessuno di noi dovrebbe mai essere domo e pago della sua vita... ma a volte bisogna anche essere obiettivi nel valutare le contingenze.
In ogni caso se c'è qualcosa che non ti va bene nella tua vita piuttosto che incaponirti per anni ti consiglio di valutare altre possibili opzioni.
Ciao.
Io credo che siano scelte sbagliate da imporre.
Lo fai se te lo senti, se senti che la mattina ti alzi e vorresti qualcosa di " diverso ". NY non è certo una meta tranquilla con cui iniziare, è una metropoli sterminata, inarrestabile, si vive 24H al giorno senza sosta, rischia di fagocitarti.
A me piace per questo.
Il mio consiglio è di andarci, ascoltare te stesso e decidere.
Se andasse male prendi l'aereo e in 9 ore sei a casa.
Esatto.
Ma purtroppo non è così semplice.
Mettendo da parte il relativo problema della lingua.
- La mia ragazza dice che li ci sono molte più opportunità, molte più occasioni.
- Mentre io penso che lì c'è molta più concorrenza.
Alla fine probabilmente sono vere entrambe, il tutto è proporzionato... secondo voi?
E poi, parlando di un ipotetico trasferimento a breve-medio-lungo termine, si parlava di Toronto, lei c'è già stata, dice che è una città pulitissima, una bella metropoli non frenetica come New York... insomma perfetta...
Hai ragione...
Ma alla fine è il denaro che ti fa avere tempo libero, che ti fa viaggiare, che ti da sicurezza, che ti fa mangiare, che ti fa dormire la notte sogni sereni :(
Quindi alla fine è lui che tutti cercano per realizzare i propri sogni. :stordita:
Cmq. no, non ho uno studio per conto mio... sono dipendente.
Se lo avessi per conto mio probabilmente sarei capace di realizzarmi di +.
Insomma, sono il tipo di geometra che fa misure, fatture, conti, preventivi e va in giro per cantieri ogni tanto, non progetto.
Insomma quali sono le mie soddisfazioni professionali?
Farmi dire dal capo bel lavoro? Cosa vedo a fine serata? Ho scritto una bella fattura? Ho fatto un buon preventivo? Saranno mica soddisfazioni queste! Poi per far guadagnare qualcun altro... (tra l'altro il titolare è un'ottima persona).
All'estero tutti dicono che è meglio, la vita costa meno, affitti meno, lavoro viene retribuito di più... ma cosa sono? Leggende o verità?
Chi lascia la vecchia strada per quella nuova, sa quel che lascia ma non quel che trova... quanto calza a pennello questo proverbio :O
Cmq. sapere che la pensa in questa maniera mi fa piacere... magari si potrebbe progettare un qualcosa di rivoluzionario insieme! :stordita:
La penso esattamente come te... Io se guardo indietro 3 anni dell amia vita, vedo come quello che vedi tu a fine giornata. Un sacco di lavoro per alrti, tante incazzature, poco riconoscimente e poco più. Mi ricordo di più le esperienze con amci, morosa ecc... Non è un bel panorama, me ne rendo conto...
marco1474
14-06-2005, 10:20
Sono sereno, forunato, felice, ma non sazio!!!
Tendo sempre a migliorare x fare quello che voglio senza restrizioni, ma senza farmene una malattia perche conscio della mia fortuna (alla fine è culo imho).
Quindi, principalmente mi godo quello che sono e quello che ho (tieni separate le 2 cose, mi raccomando), e poi tendo a migliorare. :)
OverClocK79®
14-06-2005, 10:25
Ho finito le superiori di geometra, sono andato a fare il soldato (5° regg. Alpini Vipiteno) sono toranto, ho fatto 2 anni di pratica da un geometra (500.000 lire mensili) e ho superato l'esame di stato per l'abilitazione.
azz
ankio ho fatto il militare li
5° Sca 99 :)
BYEZZZZZZZZZZZ
Sono sereno, forunato, felice, ma non sazio!!!
Tendo sempre a migliorare x fare quello che voglio senza restrizioni, ma senza farmene una malattia perche conscio della mia fortuna (alla fine è culo imho).
Quindi, principalmente mi godo quello che sono e quello che ho (tieni separate le 2 cose, mi raccomando), e poi tendo a migliorare. :)
Sono punti di vista, ambizioni che uno ha o non ha, chi si accontenta e chi no, a chi basta un viaggio all'anno e chi vorrebbe viaggiare tutta la vita, chi ha un lavoro che lo soddisfa, e chi come me un buon lavoro che altri magari si sognano, ma alla fine si sente insoddisfatto sotto quel punto di vista.
Chi mette via i soldi per la moto, chi li spende tutti a vestiti e chi li mette via per farsi una bella casetta.
Non so tu tra quale categoria rientri, e questo non importa, l'importante è il tuo stato d'animo, se sei sereno VATTENE DA QUESTO THREAD!!! :D
azz
ankio ho fatto il militare li
5° Sca 99 :)
BYEZZZZZZZZZZZ
12° 98. Nipote!
:D :Prrr:
Hai ragione...
Ma alla fine è il denaro che ti fa avere tempo libero, che ti fa viaggiare, che ti da sicurezza, che ti fa mangiare, che ti fa dormire la notte sogni sereni :(
Quindi alla fine è lui che tutti cercano per realizzare i propri sogni. :stordita:
Cmq. no, non ho uno studio per conto mio... sono dipendente.
Se lo avessi per conto mio probabilmente sarei capace di realizzarmi di +.
Insomma, sono il tipo di geometra che fa misure, fatture, conti, preventivi e va in giro per cantieri ogni tanto, non progetto.
Insomma quali sono le mie soddisfazioni professionali?
Farmi dire dal capo bel lavoro? Cosa vedo a fine serata? Ho scritto una bella fattura? Ho fatto un buon preventivo? Saranno mica soddisfazioni queste! Poi per far guadagnare qualcun altro... (tra l'altro il titolare è un'ottima persona).
All'estero tutti dicono che è meglio, la vita costa meno, affitti meno, lavoro viene retribuito di più... ma cosa sono? Leggende o verità?
Chi lascia la vecchia strada per quella nuova, sa quel che lascia ma non quel che trova... quanto calza a pennello questo proverbio :O
Cmq. sapere che la pensa in questa maniera mi fa piacere... magari si potrebbe progettare un qualcosa di rivoluzionario insieme! :stordita:
Appunto proprio quello che volevo dire alla fine è proprio il denaro il fulcro della nostra vita. Io sono geometra ed ho uno studio mio, sono realizzato? .......si cerca sempre di migliorare e avere il meglio, quindi un vero e proprio traguardo non esiste.
La mia lei, proprio l'altro giorno mi ha detto perchè non andare lì... e magari trovarci un lavoro... lei infatti si laurea una settimana prima di partire... insomma, i suoi parenti li stanno economicamente bene, magari hanno qualche conoscenza ecc... l
anche io ho il tuo stesso "problema". Ho degli amici all'estero e agganci che potrebbero consentirmi di trovare un lavoro, e so per certo che anche il mio ragazzo lo vorrebbe, sto per laurearmi, ma il problema non è tanto mio quanto suo: ha una ditta e non può prendere e andarsene così, io non lo lascio qua, quindi sogno svanito ;)
marco1474
14-06-2005, 10:45
Sono punti di vista, ambizioni che uno ha o non ha, chi si accontenta e chi no, a chi basta un viaggio all'anno e chi vorrebbe viaggiare tutta la vita, chi ha un lavoro che lo soddisfa, e chi come me un buon lavoro che altri magari si sognano, ma alla fine si sente insoddisfatto sotto quel punto di vista.
Chi mette via i soldi per la moto, chi li spende tutti a vestiti e chi li mette via per farsi una bella casetta.
Non so tu tra quale categoria rientri, e questo non importa, l'importante è il tuo stato d'animo, se sei sereno VATTENE DA QUESTO THREAD!!! :D
Non è importante la "categoria a cui si appartiene" ma lo stato d'animo. Il mio "essere sereno" può essere legato a mille realtà differenti...... Ci sono persone che hanno una vita "adagiata" ma sono eternamente insoddisfatti e "spenti". E devo anche dire che trovo questo mio modo di pensare spesso legato a persone che hanno "fame". E poi l'ho detto: non legare quello che hai a quello che sei. E' una banalità che spesso la gente dimentica. :)
OverClocK79®
14-06-2005, 10:53
12° 98. Nipote!
:D :Prrr:
allora c'eri quando c'era io
infatti la MAX erano appunto quelli del 12°esimo :p
io ero CSS imboscato ufficio logistico......+NED a volte
BYEZZZZZZZZZZZZ
Credo che la cosa sia comune a mooolte persone della nostra eta'. Io di anni ne ho quasi 23. Fortunatamente da circa 4 lavoro come impiegato e sono entrato anche io in questo tunnel di tram tram che non ci da' tregua.
Credo che il piu' delle volte sia appunto come gia' dicevano gli altri, una passione la cosa che ti manca. Personalmente ho tante passioni ma al momento nessuna in particolare mi da' altro da pensare. La ragazza e' sicuramente una cosa che puo' essere controproducente in questo senso. Sempre il solito discorso; se e' quella giusta se no'.. bla bla bla...
Io la vedo cosi': a questa eta' non ci si accontenta di niente. Con i miei amici ci si lamenta sempre molto di questa monotonia che ci imperversa i weekend e le giornate libere pur andando a ballare, a bere, a girare come fanno tutti. Siamo tutti consapevoli che i soldi sicuramente sono la cosa che piu' ti permetterebbe di vivere come vorresti ma o ne vinci un botto oppure lavorando cosa vuoi fare.. :rolleyes:
Personalmente sto' entrando nell'ottica di trasferirsi un giorno in un posto che amo magari trovando un lavoro sicuro li ma non so ancora se ci riusciro' o meno.
Nel frattempo... mi alzo alle 06.00 del mattino e continuo nel canale di cui si parlava inizialmente. :D
Mmm vediamo un po':
non ho un lavoro fisso
non ho una casa (ancora)
non ho soldi miei
vivo a casa dei suoceri
il mio moroso è ancora in alto mare quanto a realizzazione personale
non ho ancora finito l'università
Il bilancio di per sè non è positivo, anche perchè faccio fatica a trovare un lavoro fisso qui dove mi sono trasferita da 3 mesi.
Però io sono serena. Ho imparato a essere contenta di quello che ho.
Certo, dopo il liceo facevo dei grandi sogni, e non ne ho realizzato nessuno. Però sono cresciuta, ho vissuto, e forse è stato meglio così, nonostnate le batoste, perchè ora ho un equilibrio e una serenità che vedo in poche persone intorno a me. Sono tranquilla e m i affido alla vita.
Credo di non volere nient'altro se non un po' di pace per chi mi è intorno e il desiderio forte di tornare a scrivere.
(anocora in europa perche' aspetto i visti per giappone usa e australia). il problema e' siete troppo abituati ai confort, pensate di dover vivere senza pc, senza makkina, magari anche senza televisione,
se te ne vai in giappone, australia, usa non hai nessun problema di pc macchina e televisione...
io son stato in cina, russia, romania, bulgaria.. quelli si che sono paesi dove il problema non è avere il computer o la tv, ma mangiare...
Ho pensato parecchio al motivo di questa misa paura e forse ne sono anche venuto a capo...
La paura non è tanto "il mollare" ma tanto l'eventuale riprendere! Vedo di spiegarmi meglio.... non mi fa tanta paura staccare da questa vita, da questo paese e dalle mie cose materiali. Ma ho molta paura che se poi va male ho perso il treno. Ho 25 anni e un lavoro fisso. Se me ne vado per un periodo e poi magari torno sarebbe molto più difficile ricostruire tutto.
Oggi quando si trova un lavoro si parte da 0 per costruirsi una professione. Dopo anni di gavetta uno può dire di essersi costruito una professione e può a quel punto pretendere di essere pagato per la sua esperienza e professionalità. Oggi almeno mi sto costruendo questa ipotesi... Se mollassi e me ne andassi, quando tornerei dovrei ricostruire tutto da capo e tenendo conto dell'età che sarà avanzata sarebbe ancora più difficile... inoltre non poteri permettermi di stabilirmi costruendo una famiglia...
Forse è questo quello mi fa realmente più paura... Non il presente, ma il futuro....
Spero di essere stato spiegato :p
Ho pensato parecchio al motivo di questa misa paura e forse ne sono anche venuto a capo...
La paura non è tanto "il mollare" ma tanto l'eventuale riprendere! Vedo di spiegarmi meglio.... non mi fa tanta paura staccare da questa vita, da questo paese e dalle mie cose materiali. Ma ho molta paura che se poi va male ho perso il treno. Ho 25 anni e un lavoro fisso. Se me ne vado per un periodo e poi magari torno sarebbe molto più difficile ricostruire tutto.
Oggi quando si trova un lavoro si parte da 0 per costruirsi una professione. Dopo anni di gavetta uno può dire di essersi costruito una professione e può a quel punto pretendere di essere pagato per la sua esperienza e professionalità. Oggi almeno mi sto costruendo questa ipotesi... Se mollassi e me ne andassi, quando tornerei dovrei ricostruire tutto da capo e tenendo conto dell'età che sarà avanzata sarebbe ancora più difficile... inoltre non poteri permettermi di stabilirmi costruendo una famiglia...
Forse è questo quello mi fa realmente più paura... Non il presente, ma il futuro....
Spero di essere stato spiegato :p
Certo che ti sei spiegato e anche se io continuo a ritrovarmi precario a lavoro capisco perfettamente.
Io penso che si puo' si mollare tutto ma le condizioni per farlo devono superare di sicurezza quelle attuali. Se mollo tutto per andare da qualche parte li devo gia' avere un lavoro fisso con certezze, non certo "vivere alla giornata". Cosi' no.
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