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View Full Version : Referendum sul divorzio vs procreazione assistita


kikki2
13-06-2005, 18:04
Come mai a distanza di 31 anni si è passati dall'88% ( e oltre) al 26% di votanti ?

Northern Antarctica
13-06-2005, 18:23
Io credo che i motivi siano:

1) Una sicura disaffezione che da tempo si manifesta nel Paese nei confronti della vita politica e sulle questioni che riguardano il Paese. Motivo: la gente sta, mediamente, troppo bene, socialmente ed economicamente. Meglio di quelli che si impegnavano politicamente 30-40 anni fa. Non è un discorso relativo al fatto che sono venuti meno gli ideali, i valori eccetera. Semplicemente un po' di menefreghismo.

2) Il fatto che lo strumento referendario sia stato usato in passato in maniera un po' troppo estesa e poco chiara. Gli amici radicali a cui ho detto questo non sono mai stati d'accordo con me. Ma in passato, i referendum con 10 schede e passa (dove non bastò ricorrere ai colori rosso, verde, blu ecc. ma si dovettero tirare fuori altre nuances come l'ocra pallido o il Terra di Siena bruciato :p , nonché l'effetto "carta carbone" che portò all'annullamento di molte schede) con quesiti del tipo "sei favorevole all'abolizione dei patronati all'interno dei sindacati?" quando il 99% degli italiani non sapeva cos'era un patronato, hanno portato, diciamo così, ad un allontanamento della gente dallo strumento referendario.

Il contesto sociopolitico di oggi è differente da quello che c'era ai tempi del referendum sull'aborto o sul divorzio. Come invertire la tendenza? Per la prima cosa credo sia difficile. Per la seconda credo si possano di sicuro semplificare i quesiti, rendendoli "secchi" (aborto, si o no? monarchia o repubblica) e limitare il numero di quesiti.

Alessandro Bordin
13-06-2005, 19:23
Più menefreghismo di un tempo, unito ad una perdita di fiducia nello strumento referendario. Ricordo che abbiamo votato a mezzo referendum per l'abolizione del ministero dell'agricoltura, adesso abbiamo quello per le politiche agricole :rolleyes:

In generale la gente è molto più egoista. Questa almeno la mia impressione. In questo caso la fecondazione assistita è un problema di pochi (sul totale ovviamente), quindi percepito come poco importante, forse. Non che con l'aborto fosse diverso, ma erano altri tempi, c'era più parteciapzione alla politica attiva di adesso.

Tutto IMHO, ovvio.

lowenz
13-06-2005, 19:44
Secondo me è l'effetto "Bye bye 68". Le persone che una volta avrebbero fatto di tutto per votare ad referendum di natura simile a questo (cioè etico/morale) ora sono ultracinquantenni e piene di problemi che sentono più concreti e vicini (bollette, figli, ecc.).
Imho è finita un'epoca per dirla breve, è che forse non ce ne si rende ancora conto perchè le schegge impazzite di quell'epoca (solo quelle ahimè) si stanno invece consolidando (le riassumo nell'espressione "uso eccedente della libertà personale a livello contingente", ho scelto "eccedente" così almeno non dò connotazioni banali e scontate da qualunque prospettiva si guardi alla cosa).
E questo con tantissima felicità di coloro che non aspettavano altro che gli strascichi del positivismo (un positivismo di sola facciata, superficiale e ad uso e consumo dell'economia) e del marxismo (anche quello di sola facciata, perchè il marxismo NON E' sinonimo di comunismo&co) morissero.
Sfido però costoro a fermare le schegge impazzite, di cui del resto sono responsabili esattamente per META'.

Un fuoco si accende non solo perchè c'è un fiammifero ma anche perchè c'è chi ci soffia sopra dell'aria - e quindi dell'ossigeno - magari con l'intento puerile di spegnerlo così facendo.....




P.S.: l'altra ipotesi ovviamente è che ci sia una moria in massa di massoni :D :D :D

ominiverdi
13-06-2005, 21:26
Le cause precise non le conosco, ma visti i risultati drammatici degli ultimi referendum e' evidente che molti cittadini oggi non si sentono sufficientemente motivati e/o non ritengono corretto il sistema dei referendum, imho. secondo me non esiste nemmeno una corretta ed adeguata informazione da parte dei media con un approfondimento serio e imparziale (in tv non mi pare si sia visto nulla di che, scarsa informazione e gran confusione, perlopiu'), e comunque condivido le parole di Fini, sicuramente anche molti ignavi tra gli astensionisti.

Una soluzione per rimotivare i cittadini c'e', e su questo punto mi pare siano in molti daccordo, ed e' quella di riformare e aggiornare il sistema dei referendum che ha perso credibilita' e ha norme non al passo coi tempi, e' inefficace obsoleto e fatiscente; questa potrebbe essere un' altra delle cause, i tempi e la societa' sono cambiate (e i comportamenti, prima si votava no, oggi c'e' la brutta moda di astenersi, non so chi sia stato il fautore di questa pessima moda, ma male ha fatto...), le regole dei referendum no.

Dato che questi referendum li paghiamo tutti quanti e che a nessuno piace buttare i soldi, e' anche auspicabile che chi di dovere inizi a pensarci seriamente per cambiarli e migliorarli in tempi accettabili, e non solo :blah: e poi tutto come prima...

parax
14-06-2005, 09:55
ci sono delle differenze sostanziali, in primis in quel referendum non fu usato l'imbroglio dell'astensione, e ricordo che la sinistra poteva benissimo usarlo visto che il referendum fu proposto dal Vaticano, quindi ci fu una vera mobilitazione di massa da parte di tutti, il problema del quorum non si poneva nemmeno, in secondo luogo l'argomento era senza dubbio più sentito, tutti si sentivano chiamati in causa quando si parlava di divorzio, al contrario della fecondazione assisitita, pratica che in realtà convoge attivamente poche persone. Comunque quello fu un grande giorno per l'Italia eravamo un secolo in ritardo rispetto alla legislazione divorzista di tutte le nazioni europee, in quel referendum si sancì il tramonto della cultura cattolica integralista che aveva dominato l'Italia per + di cinquant'anni.

cerbert
14-06-2005, 09:57
Scusate, ma il trentesimo thread sui referendum ve lo chiudo... eddai!