View Full Version : Servizio civile obbligatorio?
PARMA- Da un articolo apparso su Panorama di questa settimana sembra che la tendenza dei giovani ventenni italiani sia quella del servizio civile legato agli impegni nel sociale.
Sono sempre di più i giovani disposti a dedicare un anno all'assistenza di malati e anziani.
Hanno suscitato scalpore alcune dichiarazioni del presidente di Legambiente che proponeva il servizio civile obbligatorio. Sei mesi per insegnare ai giovani i doveri di solidarietà.
Intanto il caso diventa politico: la destra difende la scelta volontaria, a sinistra si pensa di introdurre l'obbligatorietà. Chi l'avrà vinta?
Novantamila domande per 45 mila posti. «Metti in circolo il tuo amore», la campagna per pubblicizzare il bando più grande nella storia del servizio civile, scaduto il 1° giugno e aperto per la prima volta anche ai maschi che dal gennaio 2005 non sono più soggetti all'obbligo di leva, si è rivelata un insperato successo.
«Dai 181 volontari del 2001, anno di istituzione del servizio, è stato un crescendo di adesioni, non ci aspettavamo una partecipazione così massiccia» esulta il ministro per i rapporti col Parlamento (con delega per il servizio civile) Carlo Giovanardi, che snocciola i numeri: 7.685 volontari nel 2002, passati a 28.390 nel 2003 e poi balzati nel 2004 a 37.800.
Fino al 2004 i volontari, impegnati per il 60 per cento nell'assistenza, per il 30 nella cura dei beni culturali, per l'8 in progetti per le risorse ambientali e per il 2 nella protezione civile, sono stati nel 95 per cento dei casi donne, alle quali si aggiungeva un 5 per cento di maschi esonerati dal servizio militare.
Un esercito della solidarietà, di età compresa fra i 18 e i 28 anni, che si è impegnato a lavorare 30 ore a settimana per un anno, con un rimborso spese mensile di 433 euro e 80 centesimi pagati direttamente dallo Stato su un libretto di risparmio.
Giovanardi, che si è battuto per far decollare il servizio civile e per raddoppiare gli stanziamenti, passati dai 120 milioni di euro degli anni passati ai 240 di quest'anno, è convinto che la formula del servizio civile volontario sia vincente per attrarre i giovani desiderosi di dare un contributo alla collettività.
E riaccende la polemica con Romano Prodi che il 6 maggio, parlando a Roma a un seminario sul volontariato, aveva rilanciato la proposta di legge della Margherita che istituisce il servizio civile obbligatorio: «Sono ancora convinto dell'idea che ogni italiano debba un anno di solidarietà al suo Paese. Un futuro governo di centrosinistra si impegnerà a far approvare la legge».
Una posizione, quella di Prodi, che trova d'accordo il mondo del volontariato cattolico, in testa Caritas e Acli, ma che ha mandato su tutte le furie Giovanardi.
Il quale il 16 maggio, dalla platea del raduno degli alpini a Parma, ha replicato al candidato premier del centrosinistra: «Pura follia obbligare i giovani. Così si snatura un servizio il cui successo si basa proprio sul fatto che è volontario: solo chi è motivato aderisce, sceglie un progetto e va dove la sua vocazione lo porta».
E fra gli applausi degli alpini, Giovanardi ha lanciato l'affondo a Prodi. «Assurdo proprio nell'anno della fine della leva obbligatoria voler costringere i ragazzi a fare un servizio civile. E poi con quali soldi? Con quali strutture addestrarli? E cosa facciamo fare a mezzo milione di giovani? Già era difficile trovare un'occupazione agli 80 mila obiettori di coscienza, molti di loro venivano impiegati a far fotocopie».
tatrat4d
10-06-2005, 13:17
Sono assolutamente contrario, del tutto d'accordo con Giovanardi (pensa te :p ). Tra il dire e l'emigrare ci sono di mezzo le alpi, ma questa sarebbe probabilmente la goccia che fa traboccare il vaso.
PS Prodi può legittimamente dire, proporre e (se vince) fare ciò che più crede, ma da ora chi lo definiva liberale dovrebbe forse riconsiderare in parte il suo giudizio.
yossarian
10-06-2005, 13:18
obbligare qualcuno a fare servizio civile è, secondo me, un grandissimo errore, non solo relativamente al discorso fondi e strutture ma proprio perchè trovo sbagliato imporre a chicchessia un atto di solidarietà (figuriamoci un anno intero). La solidarietà è qualcosa che nasce spontaneamente e non per decreto legge.
porca miseria, ci mancava anche il servizio civile obbligatorio.
il buonismo non ha limite. :rolleyes:
anche io assolutamente d' accordo con giovanardi.
Assolutamente non vedo per quale motivo dovrebbe essere obbligatorio.
FastFreddy
10-06-2005, 13:24
E invece per me sarebbe un'ottima occasione per spronare una gran massa di lavativi....
potevano tenere la leva obligatoria (anche per le donne) e dare 3 opzioni :
militare,
protezione civile -vigili del fuoco-polizia-gdf-vigili urbani,forestale,etc etc
servizio civile :assistenza alle persone, asistenti di musei , aiutanti in istituzioni, scrutatori, etc etc
E invece per me sarebbe un'ottima occasione per spronare una gran massa di lavativi....
il lavativo anche se cerchi di farlo lavorare rimarrà lavativo
FastFreddy
10-06-2005, 13:37
il lavativo anche se cerchi di farlo lavorare rimarrà lavativo
Sempre meglio che lasciarlo a casa.
Putroppo la nostra sta sempre più diventando una società tutti d(I)ritti e nessun dovere.....
Sempre meglio che lasciarlo a casa.
tu affideresti un tuo vecchio caro a uno che gli dà assistenza solo perchè costretto?
con ancora i postumi dell' alcool per la storta della sera prima o mentre si fa una canna?
FastFreddy
10-06-2005, 13:42
tu affideresti un tuo vecchio caro a uno che gli dà assistenza solo perchè costretto?
con ancora i postumi dell' alcool per la storta della sera prima o mentre si fa una canna?
A militare se facevo qualcosa di sbagliato mi cazziavano per bene....
Servizio civile non è solo assistenza agli anziani, (quello va affidato a gente qualificata)
Io ripeto per l'ennesima volta la mia posizione a favore dell'anno di leva obbligatoria con libera scelta su cosa fare.
In realtà il mio sogno sarebbe poter vincolare il diritto di voto allo svolgimento di un anno di Servizio alla nazione. Come già detto più volte, l'idea la presi da "Fanteria dello spazio" di Robert Henlein: chiunque purchè maggiorenne veniva messo in condizione di prestare il suo servizio e questo lo intitolava al diritto di voto.
Penso che non si possa capire veramente l'estensione dei propri diritti se non si assume ALMENO qualche dovere.
E tutto definirei questa determinazione tranne che "buonismo" (ma usiamo almeno i termini corretti, perdiana!).
Geremia TNT
10-06-2005, 14:11
Io ripeto per l'ennesima volta la mia posizione a favore dell'anno di leva obbligatoria con libera scelta su cosa fare.
In realtà il mio sogno sarebbe poter vincolare il diritto di voto allo svolgimento di un anno di Servizio alla nazione. Come già detto più volte, l'idea la presi da "Fanteria dello spazio" di Robert Henlein: chiunque purchè maggiorenne veniva messo in condizione di prestare il suo servizio e questo lo intitolava al diritto di voto.
Penso che non si possa capire veramente l'estensione dei propri diritti se non si assume ALMENO qualche dovere.
E tutto definirei questa determinazione tranne che "buonismo" (ma usiamo almeno i termini corretti, perdiana!).
*
yossarian
10-06-2005, 14:14
Io ripeto per l'ennesima volta la mia posizione a favore dell'anno di leva obbligatoria con libera scelta su cosa fare.
In realtà il mio sogno sarebbe poter vincolare il diritto di voto allo svolgimento di un anno di Servizio alla nazione. Come già detto più volte, l'idea la presi da "Fanteria dello spazio" di Robert Henlein: chiunque purchè maggiorenne veniva messo in condizione di prestare il suo servizio e questo lo intitolava al diritto di voto.
Penso che non si possa capire veramente l'estensione dei propri diritti se non si assume ALMENO qualche dovere.
E tutto definirei questa determinazione tranne che "buonismo" (ma usiamo almeno i termini corretti, perdiana!).
il problema è che leggi troppo
:D
il problema è che leggi troppo
:D
e pensa che leggo pure autori fascisti.
:D
Penso che non si possa capire veramente l'estensione dei propri diritti se non si assume ALMENO qualche dovere.
E tutto definirei questa determinazione tranne che "buonismo" (ma usiamo almeno i termini corretti, perdiana!).
per me di doveri (o meno) ce ne sono già abbastanza perchè uno possa prendere coscienza dei propri diritti civili.
il termine "buonismo" lo associo ad esortazioni a fare del bene comune partendo da concezioni utopiche di quella che dovrebbe essere la società.
è per questo che l' ho usato.
il discorso è che è vero che ci sono diversi gradi di responsabilità per il servizio civile (dal fare le fotocopie in biblioteca al curare gli anziani) però bisogna tenere conto che:
a) uno può benissimo decidere che la sua vocazione è quella di servire lo stato in armi.
b) se tutti avessero l' obbligo di fare il servizio civile ci sarebbero evidenti complicazioni organizzative per l' assegnazione dei posti di lavoro con la conseguenza che qualcuno di assolutamente non idoneo vada a ricoprire cariche troppo delicate per lui.
c) come dice giovanardi sono d' accordo anche io che per fare bene un lavoro ,specie sei con grandi responsabilità nei confronti di altri esseri umani, è fondamentale averne se non una vocazione almeno la voglia.
altrimenti si rischiano problemi grossi.
andreamarra
10-06-2005, 14:21
Assolutamente contrario, se una cosa se la sente col cuore è giusto che la faccia ma non che gli venga imposto.
LittleLux
10-06-2005, 14:23
Io ripeto per l'ennesima volta la mia posizione a favore dell'anno di leva obbligatoria con libera scelta su cosa fare.
In realtà il mio sogno sarebbe poter vincolare il diritto di voto allo svolgimento di un anno di Servizio alla nazione. Come già detto più volte, l'idea la presi da "Fanteria dello spazio" di Robert Henlein: chiunque purchè maggiorenne veniva messo in condizione di prestare il suo servizio e questo lo intitolava al diritto di voto.
Penso che non si possa capire veramente l'estensione dei propri diritti se non si assume ALMENO qualche dovere.
E tutto definirei questa determinazione tranne che "buonismo" (ma usiamo almeno i termini corretti, perdiana!).
Oddio, la società descritta da Heinleine nel suo "Starship troopers" (a proposito e decisamente OT...il film fu una cagata da competizione:D) mi fa venire un po' i brividi sottopelle.
Certo l'idea di un anno obbligatorio di servizio civile non la vedrei tanto male, anche se l'obiezione che ha fatto yossarian, giusta, pone un grosso interrogativo. Bisognerebbe lavorarci su.
Geremia TNT
10-06-2005, 14:29
e pensa che leggo pure autori fascisti.
:D
Attento a ciò che dici..... "il popolo" potrebbe pretendere un altro moderatore di sx....!
ciao
.................
a) uno può benissimo decidere che la sua vocazione è quella di servire lo stato in armi.
b) se tutti avessero l' obbligo di fare il servizio civile ci sarebbero evidenti complicazioni organizzative per l' assegnazione dei posti di lavoro con la conseguenza che qualcuno di assolutamente non idoneo vada a ricoprire cariche troppo delicate per lui.
c) come dice giovanardi sono d' accordo anche io che per fare bene un lavoro ,specie sei con grandi responsabilità nei confronti di altri esseri umani, è fondamentale averne se non una vocazione almeno la voglia.
altrimenti si rischiano problemi grossi.
Beh, guarda anche cerbert prevedeva l'ipotesi che uno potesse scegliere se "in armi" o meno....quindi...
per il punto b) le complicazioni, innegabili, sono comunque risolvibili... del resto anche con la leva obbligatoria c'erano simili problematiche
per il punto c) si tratta di selezionare.... giustamente gli "incarichi" andrebbero valutati e sarebbero comunque supervisionati; ma anche qui si ricade in problematiche già presenti al tempo della leva obbligatoria.
Per ultimo ribadirei il concetto di un minnimo "dovere" a fronte di tutti i diritti che si hanno... non mi sembra un enorme sacrificio....
ciao
Beh, guarda anche cerbert prevedeva l'ipotesi che uno potesse scegliere se "in armi" o meno....quindi...
per il punto b) le complicazioni, innegabili, sono comunque risolvibili... del resto anche con la leva obbligatoria c'erano simili problematiche
per il punto c) si tratta di selezionare.... giustamente gli "incarichi" andrebbero valutati e sarebbero comunque supervisionati; ma anche qui si ricade in problematiche già presenti al tempo della leva obbligatoria.
Per ultimo ribadirei il concetto di un minnimo "dovere" a fronte di tutti i diritti che si hanno... non mi sembra un enorme sacrificio....
ciao
per le armi sì, praticamente il mio post non era una risposta solo a lui ma un chiarimento del mio pensiero.
i 3 punti non erano solo per cerbert. :)
rimango della mia opinione però.
se le complicazioni siano risolvibili io di certo con certezza non lo so.
il problema è che certe cose debbano rimanere una libera scelta imo.
Geremia TNT
10-06-2005, 14:44
per le armi sì, praticamente il mio post non era una risposta solo a lui ma un chiarimento del mio pensiero.
i 3 punti non erano solo per cerbert. :)
rimango della mia opinione però.
se le complicazioni siano risolvibili io di certo con certezza non lo so.
il problema è che certe cose debbano rimanere una libera scelta imo.
Certo, rispetto il tuo pensiero; ritengo giusto però un sacrificarsi per "gli altri" anche e soprattutto in una ottica "formativa" (intesa in senso etico e caratteriale).
ciao
Oddio, la società descritta da Heinleine nel suo "Starship troopers" (a proposito e decisamente OT...il film fu una cagata da competizione:D) mi fa venire un po' i brividi sottopelle.
Beh, Heinlein era (come ricordavo) un *pelino* di destra ed ambientava "StarTroops" in una società in guerra.
Purtuttavia condividevo l'idea che occorra assumersi "volontariamente" un dovere, un impegno anche faticoso, per comprendere i proprio diritti mentre ora diamo per scontati sia gli uni che gli altri facendo spesso dei gravi errori di valutazione per eccesso o difetto.
Mi spiego meglio, rispondendo così anche ad Eriol: secondo me il fatto di NON ACCAMPARE tutti i diritti che abbiamo è strettamente legato al fatto che cerchiamo molto spesso di "schivare" tutti i doveri che abbiamo (dall'evasione fiscale all'abusivismo). Non valutando giustamente i primi abbiamo l'impressione che lo stato non faccia nulla per noi e, quindi, non rispettiamo i secondi.
E questo, sempre secondo me, perchè gli uni e gli altri, ci "cadono addosso alla nascita". Diritto di voto e servizio civile, se ci si pensa, sono un diritto ed un dovere che, invece, "raccogliamo" solo raggiunta la maggiore età. Per me il valore non è solo simbolico.
Detto questo: film, quale film?
:stordita:
[ :cry: ]
Se ne può discutere ma a queste condizioni:
1) 1 anno è troppo, massimo 6 mesi.
2) Nessuna discriminazione tra i sessi (non come il militare che lo facevano solo gli uomini, e di conseguenza anche il servizio civile sostituitivo)
3) Una paga bassa ma non puramente simbolica come quella della leva, e neppure misera.
4) Tutti i diritti garantiti: ossia mansioni definite in forma scritta, diritto di sciopero, diritto di attività sindacali, tutele contro lo sfruttamento (casi di obbiettori sfruttati ce ne sono stati tanti).
Stormblast
10-06-2005, 15:21
Beh, Heinlein era (come ricordavo) un *pelino* di destra ed ambientava "StarTroops" in una società in guerra.
Purtuttavia condividevo l'idea che occorra assumersi "volontariamente" un dovere, un impegno anche faticoso, per comprendere i proprio diritti mentre ora diamo per scontati sia gli uni che gli altri facendo spesso dei gravi errori di valutazione per eccesso o difetto.
Mi spiego meglio, rispondendo così anche ad Eriol: secondo me il fatto di NON ACCAMPARE tutti i diritti che abbiamo è strettamente legato al fatto che cerchiamo molto spesso di "schivare" tutti i doveri che abbiamo (dall'evasione fiscale all'abusivismo). Non valutando giustamente i primi abbiamo l'impressione che lo stato non faccia nulla per noi e, quindi, non rispettiamo i secondi.
E questo, sempre secondo me, perchè gli uni e gli altri, ci "cadono addosso alla nascita". Diritto di voto e servizio civile, se ci si pensa, sono un diritto ed un dovere che, invece, "raccogliamo" solo raggiunta la maggiore età. Per me il valore non è solo simbolico.
Detto questo: film, quale film?
:stordita:
[ :cry: ]
discorso condivisibile, però poi non mi puoi sostenere la causa di chi vorrebbe dare il voto ad una persona arrivata in italia magari da sei mesi e sposata con un/a italiano/a.....
o no??!!
discorso condivisibile, però poi non mi puoi sostenere la causa di chi vorrebbe dare il voto ad una persona arrivata in italia magari da sei mesi e sposata con un/a italiano/a.....
o no??!!
Non capisco perchè no (oltre a non vedere il collegamento)?
Io sto proponendo un discorso di "parità".
Laddove i diritti vengono "lasciati cadere" addosso ai cittadini di una nazione, allora non vedo cosa impedisca di "lasciarli cadere" anche sui cittadini recenti. Anzi, volessimo proprio essere pragmatici fino al paradosso, sarà certo più cosciente dei suoi diritti una persona che E' VENUTA in Italia di sua libera scelta che non uno che, per accidente, vi è nato.
Se invece i diritti, anzi un diritto solo, quello di voto, viene "assunto per scelta responsabile", di nuovo non vedo perchè questa assunzione non possa essere accessibile anche ai cittadini recenti. La responsabilità è benvenuta sempre, per quanto mi riguarda.
MSciglio
10-06-2005, 15:36
Io ripeto per l'ennesima volta la mia posizione a favore dell'anno di leva obbligatoria con libera scelta su cosa fare.
In realtà il mio sogno sarebbe poter vincolare il diritto di voto allo svolgimento di un anno di Servizio alla nazione. Come già detto più volte, l'idea la presi da "Fanteria dello spazio" di Robert Henlein: chiunque purchè maggiorenne veniva messo in condizione di prestare il suo servizio e questo lo intitolava al diritto di voto.
Penso che non si possa capire veramente l'estensione dei propri diritti se non si assume ALMENO qualche dovere.
E tutto definirei questa determinazione tranne che "buonismo" (ma usiamo almeno i termini corretti, perdiana!).
Ti sembra normale far perdere un anno di tempo ad una persona che magari ha fatto sacrifici per laurearsi a 23-24 anni? Per cosa poi, per un dovere verso la patria? Non bastano le tasse che si devono pagare per tutta la vita? Non ti sembra sufficiente come dovere?
Stormblast
10-06-2005, 15:37
scusa ma dici: "in realtà il mio sogno sarebbe poter vincolare il diritto di voto allo svolgimento di un anno di Servizio alla nazione. Come già detto più volte, l'idea la presi da "Fanteria dello spazio" di Robert Henlein: chiunque purchè maggiorenne veniva messo in condizione di prestare il suo servizio e questo lo intitolava al diritto di voto.
Penso che non si possa capire veramente l'estensione dei propri diritti se non si assume ALMENO qualche dovere"
e poi: "Purtuttavia condividevo l'idea che occorra assumersi "volontariamente" un dovere, un impegno anche faticoso, per comprendere i proprio diritti mentre ora diamo per scontati sia gli uni che gli altri facendo spesso dei gravi errori di valutazione per eccesso o difetto."
che impegno faticoso e che doveri vuoi che si sia preso il "cittadino recente"?
che poi tu mi possa dire che anche tante persone nate e vissute qui non ne hanno mai assunti di doveri e impegni è un'altra cosa. ma in linea di principio hanno sicuramente più probabilità di esserseli presi loro che una persona "italiana" da sei mesi!
LittleLux
10-06-2005, 15:48
Beh, Heinlein era (come ricordavo) un *pelino* di destra ed ambientava "StarTroops" in una società in guerra.
Purtuttavia condividevo l'idea che occorra assumersi "volontariamente" un dovere, un impegno anche faticoso, per comprendere i proprio diritti mentre ora diamo per scontati sia gli uni che gli altri facendo spesso dei gravi errori di valutazione per eccesso o difetto.
Mi spiego meglio, rispondendo così anche ad Eriol: secondo me il fatto di NON ACCAMPARE tutti i diritti che abbiamo è strettamente legato al fatto che cerchiamo molto spesso di "schivare" tutti i doveri che abbiamo (dall'evasione fiscale all'abusivismo). Non valutando giustamente i primi abbiamo l'impressione che lo stato non faccia nulla per noi e, quindi, non rispettiamo i secondi.
E questo, sempre secondo me, perchè gli uni e gli altri, ci "cadono addosso alla nascita". Diritto di voto e servizio civile, se ci si pensa, sono un diritto ed un dovere che, invece, "raccogliamo" solo raggiunta la maggiore età. Per me il valore non è solo simbolico.
Detto questo: film, quale film?
:stordita:
[ :cry: ]
Una sorta di etica della fatica, quindi. Il discorso che fai è condivisibile, anche se, e per fortuna, credo che la filosofia che è alla base del tuo ragionamento è lontana anni luce da quella di Heinlein.
Sai, credo che l'autore, pur avendo idee che noi potremmo definire di estrema destra, quasi da regime, lui non si definisse tale, visto che si candidò addirittura con i Democratici. Vero è che il concetto di dx e sx, negli USA, è assai diverso dal nostro.
P.S.: film del 1997 diretto da Verhoeven, ispirato all'omonimo libro. Alcuni dicono che sia una profonda presa in giro della società americana, a me è parsa solo una minchiata pazzesca, con trama e personaggi assai deboli e con clichè strausati, perdipiù male. http://www.cinematografo.it/bdcm/bancadati_scheda.asp?sch=35304
Stormblast
10-06-2005, 15:55
Una sorta di etica della fatica, quindi. Il discorso che fai è condivisibile, anche se, e per fortuna, credo che la filosofia che è alla base del tuo ragionamento è lontana anni luce da quella di Heinlein.
Sai, credo che l'autore, pur avendo idee che noi potremmo definire di estrema destra, quasi da regime, lui non si definisse tale, visto che si candidò addirittura con i Democratici. Vero è che il concetto di dx e sx, negli USA, è assai diverso dal nostro.
P.S.: film del 1997 diretto da Verhoeven, ispirato all'omonimo libro. Alcuni dicono che sia una profonda presa in giro della società americana, a me è parsa solo una minchiata pazzesca, con trama e personaggi assai deboli e con clichè strausati, perdipiù male. http://www.cinematografo.it/bdcm/bancadati_scheda.asp?sch=35304
però c'era lei......
LittleLux
10-06-2005, 16:02
però c'era lei......
Ok, gran figa, ma come attrice...'na chiavica.:D
AAAAAH! troppe interpellanze per me!!! :eek: :ops:
Andiamo con ordine:
MSCiglio: io sono laureato, pago le tasse e ho fatto il Servizio Civile. Non mi sento per niente defraudato.
Stormblast: leggi un attimino quello che scrivo, prima di rispondere.
Io *vorrei* un sistema PARITARIO in cui un determinato diritto sia legato all'assunzione di un determinato dovere. Quindi chi assolve quel dovere ha accesso a quel diritto (che poi sarebbe il diritto di voto, in quanto espressione di cittadinanza e non bisogno primario) e non si vede motivo per cui esistano altre "limitazioni all'accesso".
Dal momento che *non esiste* un sistema come lo vorrei ma esiste un sistema per cui i diritti ed i doveri "ti piovono addosso", NON VEDO e, ripeto, NON VEDO un motivo per cui adempiuti le necessarie formalità burocratiche una persona non possa accedervi.
Puoi non condividere il mio discorso, ma esso è perfettamente coerente in quanto, come noterai anche dalla mia signature, io ritengo il "nascere" in un posto un mero "accidente" e, quindi, la cittadinanza la misuro su altre cose.
Precedendo anche una tua futura obiezione: valesse il fatto che dobbiamo discriminare un "cittadino recente" per il fatto che non ha "ancora pagato" il suo diritto ai diritti, allora dovremmo fare altrettanto con gli evasori fiscali e, persino, con i disoccupati, privandoli dei loro diritti. Il che, per quanto mi stuzzichi in merito agli evasori fiscali ed ai grandi bancarottieri, mi sembra comunque assurdo.
Littlelux: ORA TI RIEMPIO DI MAZZATE!!! Stavo cercando di dimenticarmelo quel *@#$$° di indigeribile polpettone!!! Ma sarai di coccio!!
:ncomment: :ncomment: :ncomment:
:D :sofico: :D
MSciglio
10-06-2005, 16:17
MSCiglio: io sono laureato, pago le tasse e ho fatto il Servizio Civile. Non mi sento per niente defraudato.
Sono laureato anche io e ho rischiato di perdere un anno della mia vita per via del Servizio Civile. Se proprio volevo perdere tempo mi facevo un anno di vacanza se permetti piuttosto che non fare nulla per il piacere di servire la patria. Ripeto... per me gia' le tasse sono piu' che sufficienti come dovere di un cittadino nei confronti della patria.
Sono laureato anche io e ho rischiato di perdere un anno della mia vita per via del Servizio Civile. Se proprio volevo perdere tempo mi facevo un anno di vacanza se permetti piuttosto che non fare nulla per il piacere di servire la patria. Ripeto... per me gia' le tasse sono piu' che sufficienti come dovere di un cittadino nei confronti della patria.
E questo implica che NON posso dire che, secondo me, invece il Servizio era un dovere utile e, se legato strettamente all'acquisizione della piena cittadinanza, lo sarebbe stato ancora di più?
Non penso proprio, in quanto nessuna legge sancisce che la tua percezione di "perdere tempo" debba essere anche la mia...
far diventare obbligatorio il "volotariato", oltre ad essere un paradosso, sarebbe una gran stupidata che solo un nostro politico poteva fagocitare... chissa' che servizi di alta qualita' che avremmo; cosi' almeno chi ci va e' volontario e si impegna perche' se lo sente dentro.
tatrat4d
10-06-2005, 19:21
Sono laureato anche io e ho rischiato di perdere un anno della mia vita per via del Servizio Civile. Se proprio volevo perdere tempo mi facevo un anno di vacanza se permetti piuttosto che non fare nulla per il piacere di servire la patria. Ripeto... per me gia' le tasse sono piu' che sufficienti come dovere di un cittadino nei confronti della patria.
quotone, oltre al fatto che la leva e questa trovata sono una forma di tassazione. Sul fatto del voto vincolato alla leva sono se possibile ancora più contrario. La società esiste prima dello Stato, che è una sua creazione volta ad assicurare x beni: vincolare l'atto rappresentativo ad un rapporto con una mia creatura mi fa venire voglia di diventare anarco-individualista. :D
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.