View Full Version : Damasco: Internet distruggerà il mondo arabo
Una dichiarazione del presidente siriano Assad:
A suo dire, dunque, le tecnologie e il computer "hanno soffocato gli arabi e minacciano la loro esistenza, la loro identità culturale, cosa che ha incrementato i dubbi e lo scetticismo nelle menti degli arabi più giovani".
L'articolo completo:
http://punto-informatico.it/p.asp?i=53303&r=PI
Gianpaolo81
09-06-2005, 11:21
Una dichiarazione del presidente siriano Assad:
A suo dire, dunque, le tecnologie e il computer "hanno soffocato gli arabi e minacciano la loro esistenza, la loro identità culturale, cosa che ha incrementato i dubbi e lo scetticismo nelle menti degli arabi più giovani".
Allora qualcosa si muove.... speriamo.
ALBIZZIE
09-06-2005, 11:25
ce ne faremo una ragione. :(
le tecnologie e il computer "hanno soffocato gli arabi e minacciano la loro esistenza, la loro identità culturale, cosa che ha incrementato i dubbi e lo scetticismo nelle menti degli arabi più giovani".
Lo sapevo.....E' COLPA DEI MASSONI! :rotfl: :rotfl: :rotfl:
Evviva gli spauracchi e i fantasmi :rolleyes:
Harvester
09-06-2005, 11:36
colpa del berlusca :O
FastFreddy
09-06-2005, 11:38
Beh, certo! La libertà di pensiero non si concilia coi regimi semitotalitari tenuti in piedi grazie all'integralismo e all'ignoranza....
colpa del berlusca :O
:mano:
Peccato che Damasco non sia in Italia altrimenti era proprio così :mbe:
Allora qualcosa si muove.... speriamo.
si muoveva vorrai dire...
Questa cosa mi fa in parte venire in mente una notizia che avevo sentito un po di tempo fa, in alcuni stati africani si parlava di portare Internet e sopratutto dei collegamenti basati su reti Wi-Fi (immagino WiMAx per le distanze) nei vari villaggi usando dei palmari.
Lì per lì mi sono posto quel quesito che penso ci poniamo tutti sentendo una cosa di questo genere "ma come, a momenti gli manca il mangiare e si parla di portare reti telematiche...", premetto che non si trattava di quelle zone che hanno emergenze fame e sete (lì sarebbe veramente assurda una cosa del genere!), però rapportate a noi sono sempre zone molto povere...
Pensandoci però meglio non mi è sembrata invece una cattiva idea, perchè se è vero che manca lo sviluppo in quei paesi e hanno un sacco di emergenze, molte delle stesse emergenze hanno una causa comune, l'ignoranza, guardiamo il problema AIDS, ne è un classico esempio, ma anche molti altri problemi.
Come dire, è il principio del anzichè portare i pesci insegnare a pescare.
Tornando al topic, purtroppo una delle priorità di certi regimi è proprio quella di tenere il popolo ignorante.
Tenete anche presente che questa è una cosa che succede, anche se con dimensioni e modalità ben diversa, anche da noi, però, anzichè toglierci l'informazione, come fanno da quelle parti, ce ne propongono un surplus, ma di quella che serve per anestetizzare e tenere su un certo grado di ignoranza la massa, ad esempio con i vari reality show (alias "televisione spazzatura"), le pubblicità che propongono dei modelli finalizzati solo al consumismo, ma praticamente impossibili da raggiungere, oppure imbottendoci di overdose di sport nazionale, che se in parte è bello da seguire, dall'altra può essere uno strumento per tenere l'attenzione della gente concentrata su quello anzichè su altre cose più importanti, e via discorrendo...
Alla fine, e per adesso, l'unico mezzo di informazione dove comunque possiamo ancora "sceglierci noi l'informazione", rimane solo questo, Internet.
E qua il cerchio si chiude col tema del topic! ;)
colpa del berlusca :O
:old:
Ora è colpa dei cattolici :D
colpa del berlusca :O
Sì sì... è vero non se ne può più... ha iniziato crocefiggendo un certo personaggio religioso importante, un paio di millenni fa, non so se vi ricordate, ha fatto scoppiare il Krakatoa, tutte le volte che piove è sempre colpa sua, tsunami e carestie le provoca lui, questa mattina ho rovesciato il latte ed è colpa sua, e milioni di altre cose, insomma, è.. sempre "lui"!!!!!!! :cry:
..ops, ho scritto "lui"??? :eek:
"Lui" volevo dire!!! :rolleyes:
:D :D :D
Brigante
09-06-2005, 12:02
Una dichiarazione del presidente siriano Assad:
A suo dire, dunque, le tecnologie e il computer "hanno soffocato gli arabi e minacciano la loro esistenza, la loro identità culturale, cosa che ha incrementato i dubbi e lo scetticismo nelle menti degli arabi più giovani".
:eekk:
momo-racing
09-06-2005, 12:04
eh, il potere della pornografia!!! :D :D
eh, il potere della pornografia!!! :D :D
:D
della serie "tira più un pelo di f*** che un carro di buoi"??? ;) :D
colpa del berlusca :O
Non è possibile.
Ormai anche i suoi più ferventi fans non fanno altro che ripetere che lui non può essere la causa del dissesto economico e finanziario italiano, che lui ha le mani legate e non può nulla.
Questo in contrasto con le mirabolanti promesse del fantastico contratto del 2001, che aimè è in gran parte disatteso, con buona pace dei suoi credenti.
:(
Una domanda conclusiva: quindi che ci sta a fare?
Ciao
Ciao
Federico
Inizio subito dicendo che le preoccupazioni dell'illustrissimo Assad mi distruggono...
:cry:
:sofico:
...povero, povero...
Dopo di che, il bell'intervento di wolf64 mi ispira un paio di precisazioni e riflessioni.
Questa cosa mi fa in parte venire in mente una notizia che avevo sentito un po di tempo fa, in alcuni stati africani si parlava di portare Internet e sopratutto dei collegamenti basati su reti Wi-Fi (immagino WiMAx per le distanze) nei vari villaggi usando dei palmari.
Sì, conta che la proposta era stata patrocinata niente meno che da Kofi Annan due anni fa di fronte all'UNDP e, come purtroppo altre sue proposte su questi temi, è stata accolta da chi si occupa di cooperazione come, mi scuserete il francese, una solenne cazzata.
Ma vado a definire meglio, prendendo spunto dal sunto che fai delle tue considerazioni:
Come dire, è il principio del anzichè portare i pesci insegnare a pescare.
Purtroppo è, invece, il principio del "portare i pesci e (in qualche modo) farseli pagare".
Infatti se la riduzione del "digital divide" E' uno degli obiettivi che si pongono i coordinamenti di cooperazione, in termini generali viene se possibile rifiutato quello che possiamo chiamare "Dumping tecnologico", ovvero cedere ai paesi in via di sviluppo, in via più o meno gratuita, tecnologie di cui abbiamo IL TOTALE controllo.
Questo per una serie di motivi:
- il primo è che, avendo la possibilità di investire risorse internazionali nella crescita di queste nazioni, l'ideale sarebbe incentivare una crescita su base locale: anche scavare le condotte per "tirare i cavi" e connettere tutto il paese è pur sempre "lavoro", altresì è più facile trovare in (per dire) Eritrea una ditta che produca o sia in grado di produrre cavi coassiali che non una che sia in grado di produrre, in tempi brevi, chipset Wi-Fi od anche solo assemblare centraline.
Passare in via diretta al Wi-Fi comporterebbe, quindi, che sì i paesi in via di sviluppo avrebbero "in dono" questi oggetti tecnologici, ma che la "commessa" resterebbe a tutto vantaggio delle industrie avanzate, ivi comprese anche le future (ed indispensabili) manutenzioni, il cui "dono" non sarebbe garantito.
Pesci e niente canne da pesca.
- il secondo, parzialmente collegato, è che parlando di tecnologie "satellitari" (come fece Annan), automaticamente si escludono questi paesi dal controllo delle loro reti, in quanto non sono ancora al livello tecnologico utile per gestire "satelliti"... da un punto di vista strategico e politico questo corrisponde ad aumentare la propria totale dipendenza e sudditanza.
- il terzo è l'esperienza avuta in passato per quasi ogni aspetto, dall'irrigazione alla distribuzione dell'energia elettrica, in cui macro-progetti "caduti dal cielo" hanno poi lasciato solo cattedrali nel deserto.
Per questo motivo si sono sempre favoriti progetti di crescita tecnologica "locale" che più che all'ultimo giocattolo disponibile ne predilige uno più arretrato, magari, ma possibilmente più economico, più vincolato all'economia locale e magari alleggerito di cose che l'esperienza "avanzata" aveva poi rivelato essere inutili o dannose.
Il progetto del "Palmare Economico" in India era stato uno di questi.
Tornando al topic, purtroppo una delle priorità di certi regimi è proprio quella di tenere il popolo ignorante.
Tenete anche presente che questa è una cosa che succede, anche se con dimensioni e modalità ben diversa, anche da noi, però, anzichè toglierci l'informazione, come fanno da quelle parti, ce ne propongono un surplus, ma di quella che serve per anestetizzare e tenere su un certo grado di ignoranza la massa, ad esempio con i vari reality show (alias "televisione spazzatura"), le pubblicità che propongono dei modelli finalizzati solo al consumismo, ma praticamente impossibili da raggiungere, oppure imbottendoci di overdose di sport nazionale, che se in parte è bello da seguire, dall'altra può essere uno strumento per tenere l'attenzione della gente concentrata su quello anzichè su altre cose più importanti, e via discorrendo...
Alla fine, e per adesso, l'unico mezzo di informazione dove comunque possiamo ancora "sceglierci noi l'informazione", rimane solo questo, Internet.
E qua il cerchio si chiude col tema del topic! ;)
E qui, cosa posso aggiungere, se non un applauso?
;)
Nevermind
09-06-2005, 12:18
E ha ragione immaginate un giovane arabo che va in internet e si trova ste cose:
http://fitnessbeauties.andromedafree.it/galleria_foto/big/85.jpg
Ma chi lo caga + il burca :D :D :D
Saluti.
tdi150cv
09-06-2005, 12:32
:mano:
Peccato che Damasco non sia in Italia altrimenti era proprio così :mbe:
la parola cervello ... ti dice nulla ??? :muro:
Harvester
09-06-2005, 13:34
un interveto ironico..........e si scatena questo poco :O
:D
un interveto ironico..........e si scatena questo poco :O
:D
Visto che lo fai notare, mi sento di dire che l'intervento ironico, essendo anche sentito e strasentito, si poteva risparmiare, visto quello che ci azzeccava.
Comunque, per buona fortuna, utenti come Wolf64 si sono dati da fare per reinstradare la discussione, consiglio di seguire l'esempio e lasciar perdere il resto.
Grazie.
Inizio subito dicendo che le preoccupazioni dell'illustrissimo Assad mi distruggono...
:cry:
:sofico:
...povero, povero...
..siamo in due!!! :D
Dopo di che, il bell'intervento di wolf64 mi ispira un paio di precisazioni e riflessioni.
Sì, conta che la proposta era stata patrocinata niente meno che da Kofi Annan due anni fa di fronte all'UNDP e, come purtroppo altre sue proposte su questi temi, è stata accolta da chi si occupa di cooperazione come, mi scuserete il francese, una solenne cazzata.
Ma vado a definire meglio, prendendo spunto dal sunto che fai delle tue considerazioni:
Purtroppo è, invece, il principio del "portare i pesci e (in qualche modo) farseli pagare".
Infatti se la riduzione del "digital divide" E' uno degli obiettivi che si pongono i coordinamenti di cooperazione, in termini generali viene se possibile rifiutato quello che possiamo chiamare "Dumping tecnologico", ovvero cedere ai paesi in via di sviluppo, in via più o meno gratuita, tecnologie di cui abbiamo IL TOTALE controllo.
Questo per una serie di motivi:
- il primo è che, avendo la possibilità di investire risorse internazionali nella crescita di queste nazioni, l'ideale sarebbe incentivare una crescita su base locale: anche scavare le condotte per "tirare i cavi" e connettere tutto il paese è pur sempre "lavoro", altresì è più facile trovare in (per dire) Eritrea una ditta che produca o sia in grado di produrre cavi coassiali che non una che sia in grado di produrre, in tempi brevi, chipset Wi-Fi od anche solo assemblare centraline.
Passare in via diretta al Wi-Fi comporterebbe, quindi, che sì i paesi in via di sviluppo avrebbero "in dono" questi oggetti tecnologici, ma che la "commessa" resterebbe a tutto vantaggio delle industrie avanzate, ivi comprese anche le future (ed indispensabili) manutenzioni, il cui "dono" non sarebbe garantito.
Pesci e niente canne da pesca.
- il secondo, parzialmente collegato, è che parlando di tecnologie "satellitari" (come fece Annan), automaticamente si escludono questi paesi dal controllo delle loro reti, in quanto non sono ancora al livello tecnologico utile per gestire "satelliti"... da un punto di vista strategico e politico questo corrisponde ad aumentare la propria totale dipendenza e sudditanza.
- il terzo è l'esperienza avuta in passato per quasi ogni aspetto, dall'irrigazione alla distribuzione dell'energia elettrica, in cui macro-progetti "caduti dal cielo" hanno poi lasciato solo cattedrali nel deserto.
Per questo motivo si sono sempre favoriti progetti di crescita tecnologica "locale" che più che all'ultimo giocattolo disponibile ne predilige uno più arretrato, magari, ma possibilmente più economico, più vincolato all'economia locale e magari alleggerito di cose che l'esperienza "avanzata" aveva poi rivelato essere inutili o dannose.
Il progetto del "Palmare Economico" in India era stato uno di questi.
Questa è una questione veramente delicata Cerbert, e mi fa venire in mente un servizio che avevo visto ancora prima di quello sui palmari, pensa che c'era, se ricordo bene, un missionario (di quelli veramente con la "m" maiuscola!), che in alcune zone africane insegnava delle "tecnologie" che per noi non sarebbero obsolete, ma... antidiluviane! Come ad esempio costruire meccanismi per, ad esempio, tirare su l'acqua da un pozzo e cose simili, ma senza, sempre ad esempio, l'uso di motori, e questo aveva la ragione che se avesse portato dei motori al primo guasto sarebbero rimasti inutilizzabili.
In effetti questa cosa riguarda, anche se su scale differenti, anche il discorso delle tecnologie del ramo ICT.
E poi è ora di finirla di sfruttare quelle zone, cosa che è sempre stata fatta abbondantemente, dargli una tecnologia dipendente comunque da altri vorrebbe dire continuare con lo sfruttamento, metterli in grado di produrre loro la tecnologia necessaria (o almeno, la maggior parte), vorrebbe invece dire dare un giusto input allo sviluppo di quelle popolazioni, aiutarli nella lotta contro la povertà e, in questo caso, contro l'ignoranza, da sempre grossa generatrice di povertà.
E qui, cosa posso aggiungere, se non un applauso?
;)
Grazie Cerbert! :)
Ciao :)
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.