Sto cercando un libro che parli di fumetti (americani, giapponesi e chi più ne ha.......) escludo dalla lista il libro "Storia del fumetto. Da Yellow Kid ai manga" prchè già lo posseggo! Si accettano consigli!
Io studio Teoria e Storia delle comunicazioni massa. Ho letto diversi liberi sull'argomento ma solo uno è per me è come la Bibbia..
"Mass media, Dalla radio alla rete" di Peppino Ortoleva ed Giunti.
Non è un testo scolastico e ha dimensioni di un bigino. E' scritto veramente bene ed è di facile lettura.
A parte che l'autore nn è il primo pirla...prova a cercare su google Peppino Ortoleva..Cmq spiega tutta l'evoluzione della comunicazione, dalla radio al CD, dalla diffusione del libro al film e ai cinema. Il fumetto è trattato ma non moltissimo. Nonostante tutto ritengo che sia trattato bene...
Vai in una libreria e dacci un'occhiata...
Come spesso accade, non c'è consenso su quale sia stato il primo racconto a fumetti: se Little Bears and Tykes di James Swinnerton, apparso sul "San Francisco Examiner", o il più famoso Yellow Kid di Richard Outcault apparso sul "New York World", uno dei più famosi giornali popolari stampati su carta gialla e detti per questo yellow papers, da cui il titolo della "striscia". Entrambi fecero il loro esordio, comunque, nello stesso anno, il 1895, anzi a poche settimana di distanza l'uno dall'altro: l'idea, come si dice, era nell'aria.
Nasceva così la comic strìp,_ breve racconto o episodio (gneralmente di quattro vignette) pubblicato su un quotidiano, destinato ad ampliarsi, e più tardi a colorarsi in quadricromia, sulle pagine di quella curiosa istituzione anglosassone che sono i supplementi domenicali. In questo settore, le celebri storie oniriche di Little Nemo del disegnatore-animatore Winsor McCay segnarono a partire dal 1906 l'emergere di uno stile nuovo, la pagina colorata e disegnata, di gusto più pittorico che narrativo. In generale, la co-mìe strip era un momento di relax per il pubblico dei normali lettori, ma serviva anche a dare qualcosa da leggere a chi aveva maggiori difficoltà di lettura: i bambini, gli adulti semianalfabeti. Certo è che il "gradimento" manifestato dal pubblico nel suo insieme era elevato, tanto che la pubblicazione di fumetti particolarmente popo-
lari (come i Katzenjammer kids, in Italia Bibìe Bibò, la strip più longeva della storia) era considerato già alla fine del primo decennio del secolo un efficace strumento di marketing per i quotidiani in concorrenza tra loro. Nel 1913 si arrivò alla syndication delle strip più note: gestite da agenzie, esse venivano pubblicate contemporaneamente su diversi quotidiani in diverse aree degli usa, e più tardi anche all'estero.
Negli anni successivi alla prima guerra mondiale il fumetto divenne un'industria relativamente autonoma: mentre nascevano e si sviluppavano generi nuovi, soprattutto nel campo del poliziesco, dell'avventuroso, del fantastico, nascevano i comic books, riviste dedicate in modo esclusivo alle storie a fumetti e indirizzate a un nuovo mercato, quello adolescente. Negli stessi anni, la nuova tecnica narrativa conosceva i primi grandi successi sul continente europeo, sia con la traduzione di prodotti americani (basterà citare Topolino che a partire dal 1934 venne regolarmente pubblicato dalla fiorentina Nerbini, o il corrispondente francese nato nello stesso anno, il "Journal de Mickey") sia con la nascita di prodotti autoctoni, dal belga Spirou, progenitore di Tmtin, all'italiano Cino e Franco. Se i disegni erano destinati a bambini e ragazzi, l'altra fascia di pubblico emergente, le lettrici, scoprirono negli stessi anni un altro tipo di fumetto, solo in apparenza più "realistico", il fotoromanzo, nato come riduzione di film, che sarebbe divenuto poi genere autonomo nei Paesi dell'Europa meridionale, Italia in testa, dopo la seconda guerra mondiale.
Negli anni Sessanta i fumetti divennero, per la prima volta, oggetto di seria attenzione critica e venne loro riconosciuta dignità di linguaggio autonc^ mo se non di arte. Mentre perdurava il successo di serie ormai antiche, da Superman nato nel 1939 all'ancora più maturo Dick Tracy, fino ai Katzenjammer, in Europa risalenti addirittura ai primissimi anni del secolo, nascevano esperimenti nuovi, che cercavano di fare del fumetto uno dei generi preferiti di un'emergente cultura giovanile. A questo punto, il mercato del fumetto èra avviato sulla via della frammentazione, e si suddivideva rigorosamente per fasce di età e per target socioculturali differenziati: segni certi del fatto che si trattava ormai di un prodotto maturo.
tratto da "Mass media, Dalla radio alla rete" di Peppino Ortoleva ed Giunti.
Ti ringrazio della segnalazione; tuttavia sto cercando qualcosa di più specialistico, che parli solo di fumetti!
Ti ringrazio della segnalazione; tuttavia sto cercando qualcosa di più specialistico, che parli solo di fumetti!
Se non erro con il Corriere hanno dato dei volumetti con tutta la storia di Walt Disney e "L'inferno di Topolino".
L'anno prossimo studierò per un anno intero il fumetto..se rimaniamo in contatto man mano te lo passo ;)
Sto cercando un libro che parli di fumetti (americani, giapponesi e chi più ne ha.......) escludo dalla lista il libro "Storia del fumetto. Da Yellow Kid ai manga" prchè già lo posseggo! Si accettano consigli!
Irrinunciabili (oltre al bravo Peppino, che vale sempre la spesa):
Sul "linguaggio" del fumetto:
Daniele Barbieri: "Il linguaggio dei fumetti"
Scott McCloud: "Capire il fumetto"
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