View Full Version : Destra sociale vs corporazione: W la destra sociale :D
tatrat4d
01-06-2005, 11:50
http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/cronaca/prezzofarmaci/fedepolemica/fedepolemica.html
Botta e risposta sul decreto legge 'tagliaprezzi'
che prevede riduzioni di prezzo sui farmaci di fascia C
Sconti al banco sui medicinali
Polemica Storace-Federfarma
MILANO - Polemica aperta tra il ministro della Salute, Francesco Storace, e il presidente di Federfarma, Giorgio Siri. Oggetto del contendere il decreto legge 'tagliaprezzi', che prevede sconti sui medicinali in fascia C, quelli a carico del cittadino. "E' un'operazione che svilisce i farmacisti e che porta al mercanteggiamento", attacca Siri. Parole che suscitano la secca replica di Storace: "Non è vero, sono soltanto bugie, così stiamo dicendo il falso ai cittadini".
"Il dl - afferma il ministro della Salute dai microfoni di Radio anch'io - nasce da una questione molto semplice: perché sui prezzi dei farmaci in fascia A lo Stato può negoziare mentre il cittadino non lo può fare sui prezzi dei farmaci in fascia C?". Da qui l'idea del provvedimento, che "a costo zero per lo Stato permetterà a ogni italiano di risparmiare fino al 20% nel caso in cui non abbia la ricetta" e il farmacista decida di praticare lo sconto, "e fino al 50% se ha una ricetta senza la scritta 'non sostituibile' e il farmacista gli consiglierà il generico equivalente". A ciò si aggiunge un blocco dei prezzi dei medicinali in fascia C, che potranno aumentare solo dal 2007 e soltanto ogni due anni.
Storace sottolinea la novità del provvedimento "che va incontro alle famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese". Si calcola infatti che negli ultimi 10 anni la spesa farmaceutica a carico del cittadino sia aumentata del 50%. Ed è a questo punto che il ministro attacca l'associazione dei farmacisti: "Leggo anche che Federfarma annuncia assemblee di categoria nelle varie province, per decidere l'atteggiamento rispetto agli sconti. Ma Siri è persona ragionevole e sa bene che non si possono violare le normative antitrust e che non si possono fare accordi di cartello. Lo sconto infatti non è un obbligo, ma una scelta".
Accuse a cui Siri replica dagli stessi microfoni con durezza: "Nessun cartello, abbiamo sempre collaborato". Ma sul capitolo sconti è muro contro muro: "E' un'operazione che porta a un mercanteggiamento e che non tutte le farmacie potranno attuare. Credo che il cittadino sarebbe cioè più felice se i prezzi dei farmaci venduti in Italia (in media il 40% più cari che nel resto d'Europa e con aumenti che arrivano al 150% negli ultimi tre anni) fossero uniformati a quelli europei. Il legislatore ha gli strumenti per convincere le aziende. E se ci è riuscito per i vaccini, può riuscirci per i prodotti in fascia C".
Ma Storace non ci sta: "Come potete far credere che lo Stato ha il potere di abbassare i prezzi dei farmaci per legge? Sono bugie insostenibili. Cosa sta raccontando? Lei fa demagogia, i prezzi amministrati si potevano fare nella Russia dei tempi andati".
(1 giugno 2005)
Tsk, ridicolo. Anche se liberalizzassero completamente i prezzi dei farmaci in fascia C, dubito che se ne ricaverebbe un reale vantaggio, ma nemmeno una riduzione reale del 20% si riesce ad ottenere. Proprio l'altro giorno sentivo una farmacista che candidamente raccontava come lei e gli altri colleghi della zona si fossero accordati sui prezzi, di come non fosse giusto che uno praticasse un prezzo ed uno un altro! Chi glielo spiega cosa siano concorrenza e mercato? Tanto per aggiungere qualcosa, non capisco nemmeno perchè in Italia non si possano prescrivere i principi attivi anzichè i nomi commerciali.
tatrat4d
01-06-2005, 12:09
E pensare che alla fine l'unico spunto di speranza è legato alla sprorporzionata reazione del capo della corporazione, forse qualche Biscotto è andato bruciato. Certo non a sufficienza per sperare in un 20% di riduzione.
Ma questo è il paese in cui le associazioni sono contrarie alla liberalizzazione degli orari di apertura degli esercizi pubblici (come dice il buon Capezzone, alle 3 di notte è più facile trovare un pezzo di fumo che una Baguette :muro: ).
E pensare che alla fine l'unico spunto di speranza è legato alla sprorporzionata reazione del capo della corporazione, forse qualche Biscotto è andato bruciato. Certo non a sufficienza per sperare in un 20% di riduzione.
Ma questo è il paese in cui le associazioni sono contrarie alla liberalizzazione degli orari di apertura degli esercizi pubblici (come dice il buon Capezzone, alle 3 di notte è più facile trovare un pezzo di fumo che una Baguette :muro: ).
Capezzone parla con cognizione di causa... :asd:
Comunque il fatto che l'Italia sia un paese di corporazioni che impediscono una reale liberalizzazione del commercio e dell'economia in generale, è emerso anche ieri durante la relazione annuale della Banca d'Italia. Chi glielo spiega a Billè?
tatrat4d
01-06-2005, 12:16
In effetti,
allorché egli chiede, per lo più
telefonicamente, talora anonimamente
e, sempre più spesso, con la
dichiarata intenzione di confrontare
i “prezzi” di diversi notai, per vedere
chi gli fa lo sconto maggiore,
tratta i notai come se fossero mercanti,
barattieri di atti.
ma che birichino il signor Rossi :muro:
PS l'abolizione della firma notarile per il passaggio di proprietà di auto/moto/calessi si applica solo alle nuove immatricolazioni. Sentiti complimenti :rolleyes:
tatrat4d
01-06-2005, 12:18
Capezzone parla con cognizione di causa... :asd:
Comunque il fatto che l'Italia sia un paese di corporazioni che impediscono una reale liberalizzazione del commercio e dell'economia in generale, è emerso anche ieri durante la relazione annuale della Banca d'Italia. Chi glielo spiega a Billè?
Si vabbè, poi Fazio è quello che si impegna a salvaguardare l'italianità delle banche. Qua non se ne esce più...
Si vabbè, poi Fazio è quello che si impegna a salvaguardare l'italianità delle banche. Qua non se ne esce più...
Infatti nell'altro thread ho scritto che temo rimarrà una pura analisi ed una dichiarazione di buoni intenti, visto e considerato anche com'è andata a finire la questione sulla tutela del risparmio, tanto per dirne una. Tutti si richiamano a liberismo e concorrenza, ma poi...
tatrat4d
01-06-2005, 12:42
Bastava ciò che si è letto fin qui? Certo che no... (al di là degli effetti deleteri, innalzare l'IVA è meno impopolare di qualsiasi cosa diversa dal venire cornificati?).
Vorrei vedere la faccia di Martino quando i CDM si voterà questa roba.
FISCO/ IVA DAL 20 AL 21% PER COPRIRE CALO IRAP (FINANZA&MERCATI)
01/06/2005 - 09:15
Il piano del Governo la prossima settimana in Cdm
Roma, 1 giu. (Apcom) - Scende l'Irap, aumenta l'Iva dal 20 attuale al 21%. E' il pacchetto fiscale predisposto dai tecnici di via XX Settembre, scrive Finanza&Mercati: una manovra che dovrebbe arrivare già la prossima settimana sul tavolo del Consiglio dei Ministri.
Eliminare l'Irap gravante sul costo del lavoro ha un costo di 13 miliardi, secondo il quotidiano: uno in più di quanto finora detto. Per far fronte alla perdita di gettito, che verrà spalmata su tre anni, l'innalzamento dell'Imposta sul valore aggiunto è considerata dai tecnici più redditizia (e dai politici meno impopolare) rispetto a un ritocco della tassazione sulle rendite finanziarie. A regime, l'Iva portata al 21% garantirebbe un incasso di 5 miliardi annui. La parte più consistente di un pacchetto a più voci: il Governo prevede di inasprire le imposte di fabbricazione sui carburanti, 500 milioni dovrebbero arrivare dai giochi e dai Monopoli di Stato, ripartirà la lotta all'evasione.
copyright @ 2005 APCOM
Bastava ciò che si è letto fin qui? Certo che no... (al di là degli effetti deleteri, innalzare l'IVA è meno impopolare di qualsiasi cosa diversa dal venire cornificati?).
Vorrei vedere la faccia di Martino quando i CDM si voterà questa roba.
FISCO/ IVA DAL 20 AL 21% PER COPRIRE CALO IRAP (FINANZA&MERCATI)
01/06/2005 - 09:15
Il piano del Governo la prossima settimana in Cdm
Roma, 1 giu. (Apcom) - Scende l'Irap, aumenta l'Iva dal 20 attuale al 21%. E' il pacchetto fiscale predisposto dai tecnici di via XX Settembre, scrive Finanza&Mercati: una manovra che dovrebbe arrivare già la prossima settimana sul tavolo del Consiglio dei Ministri.
Eliminare l'Irap gravante sul costo del lavoro ha un costo di 13 miliardi, secondo il quotidiano: uno in più di quanto finora detto. Per far fronte alla perdita di gettito, che verrà spalmata su tre anni, l'innalzamento dell'Imposta sul valore aggiunto è considerata dai tecnici più redditizia (e dai politici meno impopolare) rispetto a un ritocco della tassazione sulle rendite finanziarie. A regime, l'Iva portata al 21% garantirebbe un incasso di 5 miliardi annui. La parte più consistente di un pacchetto a più voci: il Governo prevede di inasprire le imposte di fabbricazione sui carburanti, 500 milioni dovrebbero arrivare dai giochi e dai Monopoli di Stato, ripartirà la lotta all'evasione.
copyright @ 2005 APCOM
Questo post merita una discussione ad hoc ;)
tatrat4d
01-06-2005, 12:52
speriamo che rimanga una folle ipotesi, e che non ci sia bisogno di topic. :D
Questo post merita una discussione ad hoc ;)
Già, più qualche bestemmia...
yossarian
01-06-2005, 13:30
Si vabbè, poi Fazio è quello che si impegna a salvaguardare l'italianità delle banche. Qua non se ne esce più...
dando, tra l'altro, alle piccole e medie imprese la colpa della stagnazione dell'economia italiana perchè, a suo dire, non avrebbero risorse sufficienti per innovare e proporre prodotti a prezzi competitivi :muro:
FISCO/ IVA DAL 20 AL 21% PER COPRIRE CALO IRAP (FINANZA&MERCATI)
01/06/2005 - 09:15
Il piano del Governo la prossima settimana in Cdm
Consiglio dei Ministri.
da dove viene questa?
non vorrei ricordare male, ma la UE a suo tempo fissò le quote per l'IVA tra il 18 ed il 20%...con il centrosx che fisso l'attuale 20%
ergo: oltre il 20 non si può andare...
(ma potrei ricordare male)
in germania l'iva è al 16%
IpseDixit
01-06-2005, 20:43
ripartirà la lotta all'evasione.
copyright @ 2005 APCOM
Finalmente
non vorrei ricordare male, ma la UE a suo tempo fissò le quote per l'IVA tra il 18 ed il 20%...con il centrosx che fisso l'attuale 20%
ergo: oltre il 20 non si può andare...
(ma potrei ricordare male)
Sì, ricordi male.
Enel ti ha già ricordato che in germania (UE) l' IVA è del 16 %, quindi a me rimane di ricordarti che qui da noi l' IVA era del 20 % già alla fine degli anni '80.
O, forse, con "centrosx" intendevi un governo guidato da Craxi ? :D
tatrat4d
02-06-2005, 11:51
Alcuni camei da pagina 4 di Libero di oggi...
"Non farò sconti ad personam perchè lo trovo poco professionale"
"I prezzi devono essere modificati a monte"
"Non possono chiederci di fare un taglio immediato perchè non ci sono le condizioni commerciali per farlo, ma sicuramente nel breve ci sarà più concorrenza e sconti del 10 e 20%"
"Non facciamo sconti se non sono imposti"
Alcuni camei da pagina 4 di Libero di oggi...
"Non farò sconti ad personam perchè lo trovo poco professionale"
"I prezzi devono essere modificati a monte"
"Non possono chiederci di fare un taglio immediato perchè non ci sono le condizioni commerciali per farlo, ma sicuramente nel breve ci sarà più concorrenza e sconti del 10 e 20%"
"Non facciamo sconti se non sono imposti"
Del resto si sa, ai nostri commercianti fare il loro lavoro non piace molto, preferiscono fare i rivenditori a prezzi fissi...
tatrat4d
04-06-2005, 11:56
Santa Margherita Ligure, 12:38 da Repubblica.it
FISCO: SINISCALCO, NON E'INTELLIGENTE TASSARE I CONSUMI
"Non e' intelligente tassare i consumi". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Domenico Siniscalco, al convegno di Confindustria.
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il topic ad hoc sembra allontanarsi, ma è meglio rimanere vigili con l'occhio vigile e la mano sul borsello.
Santa Margherita Ligure, 12:38 da Repubblica.it
FISCO: SINISCALCO, NON E'INTELLIGENTE TASSARE I CONSUMI
"Non e' intelligente tassare i consumi". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Domenico Siniscalco, al convegno di Confindustria.
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il topic ad hoc sembra allontanarsi, ma è meglio rimanere vigili con l'occhio vigile e la mano sul borsello.
Che dire, trovo che abbia ragione: abbiamo un problema di consumi e la soluzione sarebbe tassarli? Sarebbe assurdo. Non sono però del tutto convinto che il famigerato topic "ad hoc" sia scongiurato, dato che le rendite finanziarie non si vogliono tassare, i privilegi non si vogliono toccare, chi più ha meno deve pagare etc. I soldi da dove si prendono?
tatrat4d
17-06-2005, 17:06
'INCONTRO FIUME' TRA STORACE E ORDINE FARMACISTI
ADN - ITALIATV.IT 16/06/2005 - 16:44
Incontro fiume, oggi a Roma, fra il ministro della Salute, Francesco Storace, e i presidenti degli Ordini dei farmacisti italiani. Tema caldo dell'incontro: il decreto taglia-prezzi sui farmaci di fascia C, che chiede ai 'camici bianchi' di applicare uno sconto fino al 20%. Un'occasione di ''confronto diretto'' che il ministro ha voluto cogliere, rimanendo per diverse ore all'incontro. ''Ho rimandato altri impegni e saro' qui - ha detto il ministro - per tutto il tempo necessario ad ascoltare le vostre richieste e inquadrare il provvedimento in un contesto piu' ampio possibile''. I farmacisti, riuniti per il Consiglio nazionale della Fofi, la federazione che rappresenta 68 mila laureati in farmacia iscritti agli albi di categoria, chiedono innanzitutto un reale controllo dei prezzi ''all'origine'', quelli cioe' imposti dalle aziende (dal '97 in regime di liberalita') per la fascia C. Ribadiscono poi il loro fermo 'no' alla liberalizzazione della vendita dei medicinali fuori dalla farmacia, suggerita dall'Antitrust, e sulla quale piu' volte lo stesso Storace si e' detto contrario. Ma soprattutto ipotizzano un cambiamento del decreto nella parte che riguarda lo sconto, non piu' lasciato alla libera decisione del farmacista, ma generalizzato, fissato intorno al 12%, e uguale per tutti. Questo - dicono - per assicurare uniformita' di trattamento per tutti i cittadini, che non verrebbero cosi' discriminati dalle diverse percentuali di sconto applicate dalla farmacia. In questo caso i problemi - secondo i farmacisti - riguardano anche le dinamiche concorrenziali che si instaurano fra i diversi esercizi: ad esempio la piccola farmacia rurale, con fatturati inferiori, non puo' permettersi di fare sconti, perdendo cosi' clienti. E ancora: il farmacista sarebbe costretto a un ruolo che ha piu' del commerciante che del professionista della salute. Sul prezzo 'generalizzato', il ministro ha invitato i farmacisti a riflettere, perche' si tratterebbe di ''una imposizione non democratica, non propria di uno Stato liberale, e non rispettosa della concorrenza. Preferite insomma una riduzione stalinista - ha chiesto - mentre rifiutate uno sconto libero fino al 20%?''. E ha fatto notare che cio' avrebbe conseguenze pericolose, ''perche' la stessa cosa potrebbe essere richiesta per altri beni, come il latte o il pane''. Ma soprattutto ha invitato gli stessi farmacisti ''a fare bene i conti'', perche' una imposizione del genere riguardante tutta la fascia C, e non limitata ai Sop e ai farmaci da banco per i quali oggi e' previsto lo sconto, comporterebbe loro un aggravio maggiore. E ancora. ''I cittadini - si chiede Storace - cosa penserebbero? Che avete guadagni tali da permettervi uno sconto generalizzato di questo tipo? Al contrario, con questo decreto - aggiunge - potrete dire ai vostri clienti che sono liberi di scegliere dove il prezzo e' piu' basso''. E questo provvedimento, ricorda ancora il ministro, ''e' fatto per far risparmiare i cittadini, in un momento in cui la questione economica e' prioritaria, dopo il caro-euro che sta penalizzando le famiglie italiane''.
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