View Full Version : perchè la "cultura" è di "sinistra"?
Come mai la cultura (artisti, registi, ecc) è di "sinistra"?
A mio parere una traccia per dare una risposta può partire dalle parole di De Gasperi:
"l'unico modo di rispettare la cultura è di ignorarla".
Si è scritto (Montanelli) che questo atteggiamento è stato dettato dallo scrupolo di non corromperla, come aveva fatto il fascismo, ma, probabilmente, in questa frase c'era anche la diffidenza del mondo cattolico verso un mondo che, da quando non più servo della Chiesa, le era sempre stato nemico proprio perchè per secoli le era stato servo.
Fatto sta che la Democrzia Cristiana, nell'immediato dopoguerra, non trovò e non sollecitò alcun appoggio da parte degli intellettuali. E di questo trassero profitto le forze di sinistra per annetterli con metodi non molto diversi da quelli usati da Mussolini.
Coi renitenti il bastone fu duro, e si manifestò in due modi: o l'accusa di fascismo o il silenzio di tomba su tutto ciò che dicevano o facevano. Il PCI mostrò la sua maestria nell'uso ed abuso dei premi artistici e letterari, nel battage pubblicitario di chiunque, scrittore, regista ecc. si prestasse al suo gioco, nell'amministrazione delle cattedre universitarie.
Insomma, fu il nuovo Principe di una classe intellettuale che nei secoli, del Principe, non ha mai saputo nè voluto fare a meno.
EDIT nel titolo mi sono perso per strada un punto di domanda: si può aggiungere? la mia è, appunto, una domanda...
Come mai la cultura (artisti, registi, ecc) è di "sinistra"?
A mio parere una traccia per dare una risposta può partire dalle parole di De Gasperi:
"l'unico modo di rispettare la cultura è di ignorarla".
Si è scritto (Montanelli) che questo atteggiamento è stato dettato dallo scrupolo di non corromperla, come aveva fatto il fascismo, ma, probabilmente, in questa frase c'era anche la diffidenza del mondo cattolico verso un mondo che, da quando non più servo della Chiesa, le era sempre stato nemico proprio perchè per secoli le era stato servo.
Fatto sta che la Democrzia Cristiana, nell'immediato dopoguerra, non trovò e non sollecitò alcun appoggio da parte degli intellettuali. E di questo trassero profitto le forze di sinistra per annetterli con metodi non molto diversi da quelli usati da Mussolini.
Coi renitenti il bastone fu duro, e si manifestò in due modi: o l'accusa di fascismo o il silenzio di tomba su tutto ciò che dicevano o facevano. Il PCI mostrò la sua maestria nell'uso ed abuso dei premi artistici e letterari, nel battage pubblicitario di chiunque, scrittore, regista ecc. si prestasse al suo gioco, nell'amministrazione delle cattedre universitarie.
Insomma, fu il nuovo Principe di una classe intellettuale che nei secoli, del Principe, non ha mai saputo nè voluto fare a meno.
EDIT nel titolo mi sono perso per strada un punto di domanda: si può aggiungere? la mia è, appunto, una domanda...
E' una teoria che avevo già sentito, molto più ampia e complessa di quanto esposto quì sopra.
Fermo restando che non credo che la "sinistra" abbia più "cultura" al suo interno (forse nelle arti figurative, non saprei, non credo nella parte di "cultura vera" tipo scienze, ingegneria etc..) almeno in tempi moderni bisognerebbe vedere come si comportò ai tempi citati.
Fermo restando che non credo che la "sinistra" abbia più "cultura" al suo interno (forse nelle arti figurative, non saprei, non credo nella parte di "cultura vera" tipo scienze, ingegneria etc..)
Tu mi sei veramente tanto ingegnere... :D
"cultura vera" tipo scienze, ingegneria etc..) .
mi piacerebbe difendere la categoria .. ;)
ma quando si parla di cultura, non penso certo al rozzo ing :D
mi piacerebbe difendere la categoria .. ;)
ma quando si parla di cultura, non penso certo al rozzo ing :D
no comment.
FastFreddy
01-06-2005, 10:11
Fatto sta che la Democrzia Cristiana, nell'immediato dopoguerra, non trovò e non sollecitò alcun appoggio da parte degli intellettuali.
E' quindi più "colpa" della DC o "merito" della sinistra?
forse nelle arti figurative, non saprei, non credo nella parte di "cultura vera" tipo scienze, ingegneria etc..
Arti figurative? Cultura vera? Ingegneria? :mbe: :sob:
Tu mi sei veramente tanto ingegnere... :D
Ma taaanto :D
Taci tu, umanista nullasapente :sofico:
Comunque: ingegneria = cultura.
Sarà cultura scientifica/tecnica, ma sempre cultura è.
Arti figurative? Cultura vera? Ingegneria? :mbe: :sob:
Battute a parte: cultura, le cose che compongono lo scibile umano, quelle cose che ti insegnano alle varie facoltà nelle università...
Comunque: ingegneria = cultura.
Sarà cultura scientifica/tecnica, ma sempre cultura è.
? :confused:
Ma c'è bisogno di specificarlo?
Ma taaanto :D
Taci tu, umanista nullasapente :sofico:
La vera goduria di noi umanisti è finire a scrivere i Manuali Utente, cosicchè possiamo rendere inutilizzabile con due virgole un ritrovato tecnico di avanguardia su cui voi manovalanza avete speso mesi di lavoro.
Ogni resistenza è inutile.
:fuck: :fuck: :fuck:
Arti figurative? Cultura vera? Ingegneria? :mbe: :sob:
cmq non andiamo OT
per mettere i puntini sulle j, potrei aggiungere che molti architetti à la page (mi viene in mente Fuksas...) sono vicini alla sinistra...
Colpa della DC? A me sembra un merito + che una colpa quello di non aver voluto lordare....
cultura
[cul-tù-ra]
Dal lat. cultu¯ra(m), deriv. di cu°ltus, part. pass. di cole°re 'coltivare'; nel sign. 3, per influsso del ted. Kultur
1 patrimonio specifico di conoscenze e nozioni organicamente legate fra loro che un individuo possiede, e che contribuiscono in modo sostanziale alla formazione della sua personalità; istruzione, dottrina: un uomo di grande cultura; farsi una cultura; cultura generale, storica, letteraria; un'erudizione superficiale non è cultura
2 il complesso del sapere letterario, artistico e scientifico proprio di un popolo o di un'epoca: la cultura greca, romana; la cultura europea del Settecento; la cultura moderna; uno studioso di cultura classica | lingua di cultura, quella che serve come mezzo di comunicazione letteraria e scientifica | cultura popolare, il sapere trasmessosi per lo più oralmente all'interno di un gruppo sociale, spec. fra i ceti subalterni | le due culture, quella umanistico-letteraria e quella scientifica, in quanto separate o contrapposte
3 (antrop.) l'insieme dei valori, delle tradizioni e dei costumi che caratterizzano la vita sociale di un popolo; civiltà: le culture indigene precolombiane | cultura materiale, (etnol.) il complesso delle conoscenze e delle pratiche attinenti alle attività lavorative e agli altri aspetti della vita materiale di un popolo; anche, l'insieme dei manufatti propri di una data civiltà.
? :confused:
Ma c'è bisogno di specificarlo?
Ci son tanti che non riconoscono la cultura all'ingegnere.
nel 3d avevo specificato artisti registi ecc
e cmq il riferimento era alla cultura umanistica
il riferimento era alla cultura umanistica
Ok, non avevo capito.
Non ho molto da dire sulla distribuzione della cultura umanistica nella politica.
P.S.
Cerbert :ciapet:
Ci son tanti che non riconoscono la cultura all'ingegnere.
che cavolo ci fa la parola cultura vicino ad ingengere? :confused: :asd:
Ajo! Ma chi ha detto che ingegneria non è cultura? :)
Ma chiamare la cultura scientifica "cultura vera" rispetto alle arti figurative (casomai rispetto alla cultura umanistica) è assurdo...
Tornando in topic. Credo che la cultura sia a destra e a sinistra e anche, naturalmente, al di fuori della politica.
Personalmente non sopporto gli intellettuali di sinistra, perchè la sinistra DOVREBBE stare col popolo, non nei salotti.
D'altra parte molto spesso chi ha poca cultura è di destra (e con questo non voglio intendere che a destra non c'è cultura), perchè la destra "popolare" è populista, e perchè è più legata alle tradizioni, che è una cosa buona, anche se non tutte le tradizioni e usanze sono buone, e le preferite dei destri sono spesso le peggiori.
maximarco
01-06-2005, 10:31
La risopsta è gia nella tua citazione
Come mai la cultura (artisti, registi, ecc) è di "sinistra"?
.... E di questo trassero profitto le forze di sinistra per annetterli con metodi non molto diversi da quelli usati da Mussolini.
Coi renitenti il bastone fu duro, e si manifestò in due modi: o l'accusa di fascismo o il silenzio di tomba su tutto ciò che dicevano o facevano. Il PCI mostrò la sua maestria nell'uso ed abuso dei premi artistici e letterari, nel battage pubblicitario di chiunque, scrittore, regista ecc. si prestasse al suo gioco, nell'amministrazione delle cattedre universitarie.
Comunque la maggior parte degli ingegneri che conosco non sono di sinistra, dunque la cultura non è di sinistra
Comunque la maggior parte degli ingegneri che conosco non sono di sinistra, dunque la cultura non è di sinistra
Perche', se la maggior parte degli ingegneri che conosci lo fossero, la cultura lo sarebbe? :wtf:
Comunque la maggior parte degli ingegneri che conosco non sono di sinistra, dunque la cultura non è di sinistra
scusa eh ma ce sei o ce fai? non si parla di cultura scentificaaaaaaaaaaaaaaa, ma di arte, letteratura, musica, architettura e via discorrendo.
La cultura umanistica ed artistica in Italia si identifica per buona parte con la Sinistra, ha ragione l'autore del thread. Quella scientifica credo che sia più o meno equamente distribuita. Per contro come "intellettuale" di Destra si potrebbe citare Giampiero Mughini... :D
Comunque gli anni 50 sono passati da un pezzo, e il PCI non c'è più.. come si spiega che la grande maggioranza delle persone di cultura resta di sinistra? forse perchè tendenzialmente più si conosce, e più si capiscono le ragioni che stanno alla base del pensiero di sinistra?
Il post dice:
perchè la "cultura" è di "sinistra"?
Come mai la cultura (artisti, registi, ecc) è di "sinistra"?
Visto che nella cultura stanno anche gli ingegneri, ho precisato che la maggior parte degli ingegneri che conosco non sono di sinistra.
Se volete parlare di registi, artisti, allora domandate "perchè i registi e gli artisti sono di sinistra?", e non "perchè la cultura è di sinistra?".
Comunque gli anni 50 sono passati da un pezzo, e il PCI non c'è più.. come si spiega che la grande maggioranza delle persone di cultura resta di sinistra? forse perchè tendenzialmente più si conosce, e più si capiscono le ragioni che stanno alla base del pensiero di sinistra?
Può essere, anche se probabilmente in molti preferirebbero rispondere che è così perchè i professori sono tutti di Sinistra ed "indottrinano" gli studenti.
Fatto sta che la Democrzia Cristiana, nell'immediato dopoguerra, non trovò e non sollecitò alcun appoggio da parte degli intellettuali. E di questo trassero profitto le forze di sinistra per annetterli con metodi non molto diversi da quelli usati da Mussolini.
Coi renitenti il bastone fu duro, e si manifestò in due modi: o l'accusa di fascismo o il silenzio di tomba su tutto ciò che dicevano o facevano. Il PCI mostrò la sua maestria nell'uso ed abuso dei premi artistici e letterari, nel battage pubblicitario di chiunque, scrittore, regista ecc. si prestasse al suo gioco, nell'amministrazione delle cattedre universitarie.
Insomma, fu il nuovo Principe di una classe intellettuale che nei secoli, del Principe, non ha mai saputo nè voluto fare a meno.
Mi permetto di sorridere un minimo di questa parte che mi sembra debole in almeno due punti.
Il primo è quello più ovvio: a giustificare lo spostamento a sinistra degli intellettuali, non basta il fatto stesso che la Democrazia Cristiana ed in generale il vecchio "centrodestra" guardassero con diffidenza la cultura CONTRO l'esempio del resto d'Europa, Francia e, soprattutto, Gran Bretagna, in cui gli schieramenti politici soprattutto di destra si facevano gran pregio di avere pensatori di grande livello ed autonomia critica dalla loro parte.
No, bisogna aggiungere un maligno intento della sinistra che mussolinianamente annetteva o tacitava "usando ed abusando" premi artistici e letterari e cattedre. Ora, al di là del fatto che, come in tutte le cose, dovrebbe valere la regola che le recriminazioni postume lasciano il tempo che trovano e che se non si è voluto investire in cultura creando le occasioni, la colpa non può essere degli altri, bisognerebbe poi verificare questa questione delle "cattedre" in un paese, come l'Italia, in cui le "baronie" sono consolidate generazionalmente ed in cui lo stesso Ministero dell'Istruzione è stato un feudo esclusivo della parte "avversa" alla sinistra.
Ma anche sorvolando questo "piano dell'ovvio", bisognerebbe poi verificare che questo supposto "allevamento in serra" degli intellettuali o è stato meno vincolante di quanto sembra, oppure era comunque abbastanza impostato alla meritocrazia. Infatti, a meno di ipotizzare la congiura socialista mondiale, molti intellettuali italiani, registi, orchestrali, scultori, scrittori, storici, filosofi, hanno ottenuto riconoscimento internazionale duraturo.
L'unica cosa indiscutibile, IMHO, è che la cultura ha bisogno di mecenati, ma da che mondo è mondo, mi risulta che il mecenatismo sia valutato come motore di progresso e merito da onorare.
la cultura è di sinistra perchè a molti sinistroidi piace solamente sbatterla in faccia alla gente pensando che sia un argomento su cui far leva a prescindere.
da notare come poi questa sia prevalentemente di stampo classico (letteratura, arte, storia ecc.).
quella scientifica chissà perchè non viene mai considerata, quasi fosse una cultura di serie B.
e pazienza se poi il progresso gira intorno a questi individui chiamati ingegneri.
il bello è che questa "cultura" a volte viene sfoggiata in modo molto stupido da parte di questi "sinistri"; un po' come se fosse uno status symbol da ostentare..e vai allora con citazioni dai poeti defunti al cinema d' essai.
ora io mi chiedo: cos'è la cultura?
per quanto mi riguarda è ciò che ti permette, come appunto dimostrato dalla definizione postata in precedenza, di crescere interiormermente e far propri dei concetti per vivere meglio.
che motivo c'è quindi di classificarla o ostentarla? non si rischia di confonderla col nozionismo?
Può essere, anche se probabilmente in molti preferirebbero rispondere che è così perchè i professori sono tutti di Sinistra ed "indottrinano" gli studenti.
il che non è poi così falso..
tra la'ltro mi è pure tonrata in mente un'interveista alla Wertmuller di qualche tempo fa in cui sostanzialmente affermava che per poter lavorare e venir considerati (nel suo campo) era sostanzialmente obbligatoria la tessera del partito...
^TiGeRShArK^
01-06-2005, 10:55
La vera goduria di noi umanisti è finire a scrivere i Manuali Utente, cosicchè possiamo rendere inutilizzabile con due virgole un ritrovato tecnico di avanguardia su cui voi manovalanza avete speso mesi di lavoro.
Ogni resistenza è inutile.
:fuck: :fuck: :fuck:
Mai letto un Manuale Utente! sono assolutamente inutili se fatti da un umanista :p:fuck: :fuck: :fuck: ;)
Il post dice:
perchè la "cultura" è di "sinistra"?
Come mai la cultura (artisti, registi, ecc) è di "sinistra"?
Visto che nella cultura stanno anche gli ingegneri, ho precisato che la maggior parte degli ingegneri che conosco non sono di sinistra.
Se volete parlare di registi, artisti, allora domandate "perchè i registi e gli artisti sono di sinistra?", e non "perchè la cultura è di sinistra?".
Perchè sono degli invertiti, come direbbe http://www.asca.it/ascanew/upload/copertina/Calderoli.jpg :D
il che non è poi così falso..
tra la'ltro mi è pure tonrata in mente un'interveista alla Wertmuller di qualche tempo fa in cui sostanzialmente affermava che per poter lavorare e venir considerati (nel suo campo) era sostanzialmente obbligatoria la tessera del partito...
Beh, negli anni 60' questo può certamente essere successo. Personalmente non ho avuto esperienza di miei professori del Liceo che "indottrinassero" gli studenti o selezionassero gli autori, anzi. Certo, suppongo che la maggior parte di essi fossero di Sinistra, ma non lo facevano certo "pesare". Piuttosto, se vogliamo parlare di condizionamenti, allora credo che la famiglia abbia un peso maggiore. E poi certo, ci sarebbe anche la televisione, ma quella non indottrina certamente ad una cultura "di Sinistra".
il vecchio "centrodestra"
si parla di DC che come ben sai ha avuto anche governi di centrosinistra...
[QUOTE=cerbert]
il vecchio "centrodestra"
dovrebbe valere la regola che le recriminazioni postume lasciano il tempo che trovano e che se non si è voluto investire in cultura creando le occasioni, la colpa non può essere degli altri,
se la frase riportata è di De Gasperi, non può essere postuma...visto che era proprio in quegli anni che si è giocata la questione
Ma anche sorvolando questo "piano dell'ovvio", bisognerebbe poi verificare che questo supposto "allevamento in serra" degli intellettuali o è stato meno vincolante di quanto sembra, oppure era comunque abbastanza impostato alla meritocrazia. Infatti, a meno di ipotizzare la congiura socialista mondiale, molti intellettuali italiani, registi, orchestrali, scultori, scrittori, storici, filosofi, hanno ottenuto riconoscimento internazionale duraturo.
Durante il fascismo, idem allora...
da notare come poi questa sia prevalentemente di stampo classico (letteratura, arte, storia ecc.).
quella scientifica chissà perchè non viene mai considerata, quasi fosse una cultura di serie B.
e pazienza se poi il progresso gira intorno a questi individui chiamati ingegneri.
Al di là del fatto che il progresso gira intorno al lavoro di tutti, compresi i muratori ed i contadini, ma da sempre la sinistra ha avuto molta attenzione anche per le materie scientifiche.
L'unica differenza è che la scienza applicata, soprattutto l'ingegneria, trova i suoi "mecenati" nel privato, avendo appunto un immediato ritorno economico, mentre la cultura, nonostante sia indispensabile, ha il suo ritorno SOLO dopo essere stata distribuita e richiede quindi sempre che qualcuno paghi in anticipo il lavoro intellettuale incentivandolo.
Al di là del fatto che il progresso gira intorno al lavoro di tutti, compresi i muratori ed i contadini, ma da sempre la sinistra ha avuto molta attenzione anche per le materie scientifiche.
L'unica differenza è che la scienza applicata, soprattutto l'ingegneria, trova i suoi "mecenati" nel privato, avendo appunto un immediato ritorno economico, mentre la cultura, nonostante sia indispensabile, ha il suo ritorno SOLO dopo essere stata distribuita e richiede quindi sempre che qualcuno paghi in anticipo il lavoro intellettuale incentivandolo.
con i soldi altrui (URSS) sono stati molto generosi quindi....
Può essere, anche se probabilmente in molti preferirebbero rispondere che è così perchè i professori sono tutti di Sinistra ed "indottrinano" gli studenti.
Perchè, secondo te, nella scuola italiana di oggi, quello che dicono i professori è tenuto in qualche considerazione degli studenti? io non penso proprio..
si parla di DC che come ben sai ha avuto anche governi di centrosinistra...
Ma la DC, di cui si stava parlando, si appoggiava ad un elettorato conservatore.
Durante il fascismo, idem allora...
Nessuno potrà disconoscere al fascismo di aver fornito le basi finanziarie per iniziare, ad esempio, ad alcuni dei maggiori registi del dopoguerra.
Ma la cosa non può compensare la semplice constatazione che il fascismo esercitava il monopolio della cultura NON tramite il mecenatismo, ma tramite la censura mediatica EFFETTIVA (controllando tutti i canali poteva farlo), l'esilio e l'isolamento FISICO e, perchè no, la violenza sistematica.
Il fascismo ebbe quindi l'oggettiva responsabilità di ELIMINARE fisicamente la possibilità di "dissenso culturale", mentre la sinistra italiana non vedo come avrebbe potuto impedire, lo avessero voluto, alla Democrazia Cristiana di aprire il suo "vivaio" di intellettuali e di rispondere, colpo su colpo, a concorsi, fiere, promozioni culturali, biennali e quant'altro.
Cerchiamo di capirci, adesso la sinistra avrebbe dovuto occuparsi di fare promozione culturale per i propri avversari politici?
:wtf:
Spectrum7glr
01-06-2005, 11:12
la cultura è di sinistra solo per autoconvincimento della sinistra che è sempre piuttosto arrogante da questo punto di vista: chi non vota a sinistra è ignorante, loro rappresentano la "parte pensante" del paese, il voto dato alla parte politica avversa è il frutto del potere mediatico (implicitamente cioè stanno dicendo che chi ha votato l'altra parte è lobotomizzato dalla TV e non è in grado di formarsi un opinione...forse perchè, aggiungo io, per loro le opinioni diverse non hanno dignità?)...quante volte abbiamo sentito frasi che sostanzialmente avvano questi contenuti? alla fine dopo anni che ripetono questi discorsi fisiscono per autoconvincersi che è vero....questo è il mio punto di vista.
la cultura non ha un colore politico a prescindere, chi è colto sa accettare anche chi non la pensa come lui e sa riconoscere un valore anche nelle opere che esprimono un'idea con cui non si è d'accordo.
con i soldi altrui (URSS) sono stati molto generosi quindi....
Aspetta... io pensavo, anzi speravo, che ci fosse un intento di reale analisi critica in questo thread.
Se invece è il solito thread: "comunistacci cinici e bari", mi tiro allegramente fuori e risparmio tanto, ma tanto del mio prezioso tempo.
Buon proseguimento.
Perchè, secondo te, nella scuola italiana di oggi, quello che dicono i professori è tenuto in qualche considerazione degli studenti? io non penso proprio..
Oggi no, certamente, è molto più importante ciò che dice la televisione.
Il fascismo ebbe quindi l'oggettiva responsabilità di ELIMINARE fisicamente la possibilità di "dissenso culturale", mentre la sinistra italiana non vedo come avrebbe potuto impedire, lo avessero voluto, alla Democrazia Cristiana di aprire il suo "vivaio" di intellettuali e di rispondere, colpo su colpo, a concorsi, fiere, promozioni culturali, biennali e quant'altro.
questo non lo sappiamo visto che appunto la DC ha SCELTO di non farlo...
er il resto e sui metodi (o con noi o il niente) ho già scritto.
Cerchiamo di capirci, adesso la sinistra avrebbe dovuto occuparsi di fare promozione culturale per i propri avversari politici?
:confused:
Aspetta... io pensavo, anzi speravo, che ci fosse un intento di reale analisi critica in questo thread.
Se invece è il solito thread: "comunistacci cinici e bari", mi tiro allegramente fuori e risparmio tanto, ma tanto del mio prezioso tempo.
Buon proseguimento.
indicavo semplicemente un altro aspetto che a mio parere non va trascurato. Se poi vuoi leggerci una scusa per non aggiungere altro...fai come credi ;)
io sono qui per capire ..
indicavo semplicemente un altro aspetto che a mio parere non va trascurato. Se poi vuoi leggerci una scusa per non aggiungere altro...fai come credi ;)
io sono qui per capire ..
Ma di che razza di aspetto stai parlando?
Ti sembra un aspetto questo?
Sarebbe fin troppo facile per me risponderti che non penso la CIA pagasse di meno e, quindi, alla fine dovremmo PURE riconoscere al PCI il merito di essere stato più lungimirante nell'investire in cultura queste regalie invece di intascarsele.
Ma non sarebbe nient'altro che una facile "boutade" non differente dalla tua.
Quindi: se stiamo parlando di come si confrontarono con la figura dell'intellettuale i due maggiori schieramenti democratici del dopoguerra, bene, posso seguirti nel discorso. Altrimenti posso tranquillamente dedicarmi a cose ben più stimolanti.
Swisström
01-06-2005, 11:31
secondo me la cultura di sinistra di cui si parla è quella dei vari filosofi, scrittori (in parte), artisti (soprattutto), esperti di lingue e via discorrendo... mentre l'ingegneria e la cultura "scientifica" non è "terreno" della sinistra ;)
secondo me la cultura di sinistra di cui si parla è quella dei vari filosofi, scrittori (in parte), artisti (soprattutto), esperti di lingue e via discorrendo... mentre l'ingegneria e la cultura "scientifica" non è "terreno" della sinistra ;)
vero. O almeno, spesso non lo danno a vedere gli "scientifici". Diciamo che gli interessa meno. Un vero scienziato è apolitico :asd:
E poi non ci sono solo gli ingegneri, che sono sicuramente meno scientifici di un chimico o un fisico :cry:
...
Quindi: se stiamo parlando di come si confrontarono con la figura dell'intellettuale i due maggiori schieramenti democratici del dopoguerra, ...
Due? Ne conosco solo uno...
ah ma forse parli da Berlinguer in poi... :ciapet:
Due? Ne conosco solo uno...
ah ma forse parli da Berlinguer in poi... :ciapet:
Nono! Ho riletto e volevo proprio dire: "dal dopoguerra in poi".
Onestamente, mi sembra ingeneroso da parte tua negare alla Democrazia Cristiana il suo orientamento democratico solo pensando ad episodi isolati di "derive autoritarie" sia all'interno della segreteria che nella gestione dell'Italia.
:fuck:
il che non è poi così falso..
Avro' avuto 30 professori in 5 anni, ce ne fosse stato uno di "sinistra"..
Anzi, uno c'era. Il prete che faceva l'ora di religione.
Avro' avuto 30 professori in 5 anni, ce ne fosse stato uno di "sinistra"..
Non che le esperienze personali contino molto... però ora che mi ci fai pensare.
Elementari: due insegnanti, una meridionale ed una piemontese (coppia meravigliosa, sia come preparazione didattica che come umanità).
Cattoliche osservanti, mai uno sciopero.
Medie: unico di sinistra il professore di ginnastica
Superiori: Un Marxista Leninista (è per quello che sono "immunizzato" :D), un ex-PCI, DUE fascisti (ma molto corretti), maggioranza di apolitici.
Non che le esperienze personali contino molto... però ora che mi ci fai pensare.
Elementari: due insegnanti, una meridionale ed una piemontese (coppia meravigliosa, sia come preparazione didattica che come umanità).
Cattoliche osservanti, mai uno sciopero.
Medie: unico di sinistra il professore di ginnastica
Superiori: Un Marxista Leninista (è per quello che sono "immunizzato" :D), un ex-PCI, DUE fascisti (ma molto corretti), maggioranza di apolitici.
Se vado piu' indietro boh..
Pero' una delle mie due maestre alle elementari mi ha insegnato "Bella ciao" e "la canzone del piave", basta per classificarla comunista? :D
Ma di che razza di aspetto stai parlando?
Ti sembra un aspetto questo?
Sarebbe fin troppo facile per me risponderti che non penso la CIA pagasse di meno e, quindi, alla fine dovremmo PURE riconoscere al PCI il merito di essere stato più lungimirante nell'investire in cultura queste regalie invece di intascarsele.
Ma non sarebbe nient'altro che una facile "boutade" non differente dalla tua.
Quindi: se stiamo parlando di come si confrontarono con la figura dell'intellettuale i due maggiori schieramenti democratici del dopoguerra, bene, posso seguirti nel discorso. Altrimenti posso tranquillamente dedicarmi a cose ben più stimolanti.
mi sembra senza dubbio un aspetto (un mecenate senza soldi non è + un mecenate...).
Tu parli di lungimiranza del PCI, io parlo di opportunismo politico (tipico, in questo aspetto, di ogni regime, da quello fascista a quello sovietico da cui il PCI attingeva) contrapposto alla correttezza (morale) della frase di De Gasperi.
Avro' avuto 30 professori in 5 anni, ce ne fosse stato uno di "sinistra"..
Anzi, uno c'era. Il prete che faceva l'ora di religione.
mah...se devo guardare alle esperienze personali, avevo un prete x religione che faceva politica per il centro sx, una prof di filosofia che quando parlavo delle "tigri di carta" quasi mi sveniva per l'emozione...altri non me ne vengono in mente
Essere di sinistra fa comodo alla propria immagine, quindi i vari registi, artisti, poeti, insomma quelle persone di cultura che vivono grazie al fatto di essere apprezzati dalla gente comune perchè mai dovrebbero farsi del male mettendosi contro il "popolo"?
Nel caso invece di persone di cultura come scienziati, ingegneri ecc. ecc. la loro "immagine" conta poco, quello che conta sono i risultati del loro lavoro e in quel caso c'è una maggiore parità tra chi è schierato a destra e chi a sinistra.
Insomma dove la qualità del lavoro è basata su criteri soggettivi, generalmente c'è più gente di sinsitra, dove la qualità del lavoro è basata su criteri oggettivi c'è una certa parità tra destra e sinistra.
Poi vabbè al mio post di prima devo aggiungere che è anche da definire cosa intendiamo per destra e sinistra.
Io per destra intendo una destra liberale e liberista.
Essere di sinistra fa comodo alla propria immagine, quindi i vari registi, artisti, poeti, insomma quelle persone di cultura che vivono grazie al fatto di essere apprezzati dalla gente comune perchè mai dovrebbero farsi del male mettendosi contro il "popolo"?
Nel caso invece di persone di cultura come scienziati, ingegneri ecc. ecc. la loro "immagine" conta poco, quello che conta sono i risultati del loro lavoro e in quel caso c'è una maggiore parità tra chi è schierato a destra e chi a sinistra.
Insomma dove la qualità del lavoro è basata su criteri soggettivi, generalmente c'è più gente di sinsitra, dove la qualità del lavoro è basata su criteri oggettivi c'è una certa parità tra destra e sinistra.
Un cane di regista o scrittore o poeta etc., rimane tale anche se si dichiara di Sinistra. Non è che sia la "patente di Sinistra" o meno a qualificarne l'opera.
Un cane di regista o scrittore o poeta etc., rimane tale anche se si dichiara di Sinistra. Non è che sia la "patente di Sinistra" o meno a qualificarne l'opera.
no però per tornare al primo post, evidentemente è la cosa che ti permette di "entrare nel giro"
mi sembra senza dubbio un aspetto (un mecenate senza soldi non è + un mecenate...).
Tu parli di lungimiranza del PCI, io parlo di opportunismo politico (tipico, in questo aspetto, di ogni regime, da quello fascista a quello sovietico da cui il PCI attingeva) contrapposto alla correttezza (morale) della frase di De Gasperi.
Ok, allora ti spiego meglio, anche se ritengo che invece tu sappia benissimo cosa intendevo dire.
Non mi risulta, non penso risulti a nessuno, che le risorse economiche del PCI fossero di gran lunga superiori a quelle della DC, SIA che vogliamo considerare i finanziamenti "noti" che quelli "occulti".
Ciò che mi sembrava interessante discutere è il MOTIVO per cui De Gasperi e la DC, con una scelta che non ha niente a che vedere con la "morale" (nel senso che non si capisce perchè sia "morale" disinteressarsi della cultura) si comportarono in maniera sostanzialmente OPPOSTA ai maggiori partiti conservatori d'Europa che, anzi, dell'apprezzamento di intellettuali si facevano gran vanto ed in tutti i modi li promuovevano.
Non sono più sicuro, però, che sia QUESTO che a te interessava discutere...
Poi altro motivo è che visto che la sinistra generalmente tutela maggiormente il lavoro di artisti, poeti ecc. ecc. per un artista/poeta è decisamente più vantaggioso avere "amicizie che contano" tra i politici della sinistra.
no però per tornare al primo post, evidentemente è la cosa che ti permette di "entrare nel giro"
Non direi, anzi mi pare un concetto abbastanza anacronistico. Semmai potrebbe essere vero adirittura il contrario, basta osservare le logiche di stanziamento dei fondi e le varie fictions in circolazione. Se parliamo di scrittori il discorso non cambia: se quello di Sinistra è ritenuto più intellettuale è forse per la qualità della sua opera e per il fatto che sia meno commerciale e publicizzata, non perchè sia autoreferenziale come "di Sinistra", quindi intellettuale.
Un po' come dire che Vasco partecipa al concerto AID di Roma per la cancellazione del debito dei paesi poveri.
Insomma, secondo voi guadagna di più l'immagine di Vasco a partecipare a questo concerto oppure a dichiarare di essere il capitalista che è?
Insomma uno che dopo un anno di concerti decide di fare un secondo tour, cosa credete che vada a fare? va a fare altri miliardi.. e poi è facile andare a dichiararsi di sinistra con i miliardi in tasca.
Certo poi basta far qualche operazione di marketing travestita da operazione di beneficienza... insomma, viva il coraggio di chi almeno ha la coerenza di definirsi capitalista.
Essere di sinistra fa comodo alla propria immagine, quindi i vari registi, artisti, poeti, insomma quelle persone di cultura che vivono grazie al fatto di essere apprezzati dalla gente comune perchè mai dovrebbero farsi del male mettendosi contro il "popolo"?
Se il "popolo" fosse stato di sinistra non avremmo avuto 50 di DC al governo, ti pare?
Poi altro motivo è che visto che la sinistra generalmente tutela maggiormente il lavoro di artisti, poeti ecc. ecc. per un artista/poeta è decisamente più vantaggioso avere "amicizie che contano" tra i politici della sinistra.
Assumiamo che sia vero. Ripeto la mia obiezione: è colpa della sinistra, che tradizionalmente ha investito in cultura ed è, quindi, la porta a cui bussare sperando in una risposta, o è colpa di chi NON ha perseguito con coscienza ed investimento di tempo e risorse tale strada, contrariamente alle grandi destre moderate europee?
Sulla base di quali considerazioni trasformiamo un comportamento legittimo in tutta Europa: l'appoggio alla propria cultura nazionale, in una colpa?
:wtf:
Nono! ..
:fuck:
In effetti hai ragione... sapevano bene distinguere i diversi piani di legalità, tant'è che parlavano di "compagni che sbagliano" :asd:
Ma Veltroni ci è arrivato e così qualche speranza ce l'ho ancora... magari bastano ancora un'altra cinquantina d'anni :D
Un po' come dire che Vasco partecipa al concerto AID di Roma per la cancellazione del debito dei paesi poveri.
Insomma, secondo voi guadagna di più l'immagine di Vasco a partecipare a questo concerto oppure a dichiarare di essere il capitalista che è?
Insomma uno che dopo un anno di concerti decide di fare un secondo tour, cosa credete che vada a fare? va a fare altri miliardi.. e poi è facile andare a dichiararsi di sinistra con i miliardi in tasca.
Certo poi basta far qualche operazione di marketing travestita da operazione di beneficienza... insomma, viva il coraggio di chi almeno ha la coerenza di definirsi capitalista.
Perchè quelli che fanno operazioni di beneficienza publicizzandole ai quattro venti sono tipicamente gli intelletuali di Sinistra!? Non altri personaggi? Detto questo, non mi pare che Vasco sia un'icona degli intellettuali di Sinistra. Poi non capico questo assurdo concetto secondo il quale, per coerenza, uno che si dichiara di Sinistra debba essere per forza un pezzente.
Assumiamo che sia vero. Ripeto la mia obiezione: è colpa della sinistra, che tradizionalmente ha investito in cultura ed è, quindi, la porta a cui bussare sperando in una risposta, o è colpa di chi NON ha perseguito con coscienza ed investimento di tempo e risorse tale strada, contrariamente alle grandi destre moderate europee?
Sulla base di quali considerazioni trasformiamo un comportamento legittimo in tutta Europa: l'appoggio alla propria cultura nazionale, in una colpa?
:wtf:
Io infatti non dico che hanno colpa i politici di sinistra, io trovo incoerente e ridicola gran parte di quella gente "di cultura" che si definisce di sinistra.
Se poi ci sono i "soliti scambi di favori" tra chi è al potere e tra la gente di cultura che li appoggia, bè in quel caso mi fanno schifo entrambi.
Ok, allora ti spiego meglio, anche se ritengo che invece tu sappia benissimo cosa intendevo dire.
a dire il vero no, anche perchè ADESSO ti sei spiegato ...
Non mi risulta, non penso risulti a nessuno, che le risorse economiche del PCI fossero di gran lunga superiori a quelle della DC, SIA che vogliamo considerare i finanziamenti "noti" che quelli "occulti".
questo non si sa, e non mi pare un aspetto rilevante. Mi spiego: la DC scelse di non spenrderli così i soldi. Punto.
Il PCI fece opera di arruolamento e potè farlo grazie ai famosi finanziamenti occulti
Ciò che mi sembrava interessante discutere è il MOTIVO per cui De Gasperi e la DC, con una scelta che non ha niente a che vedere con la "morale"
(nel senso che non si capisce perchè sia "morale" disinteressarsi della cultura)
ti ri-riporto una spiegazione:
Si è scritto (Montanelli) che questo atteggiamento è stato dettato dallo scrupolo di non corromperla, come aveva fatto il fascismo, ma, probabilmente, in questa frase c'era anche la diffidenza del mondo cattolico verso un mondo che, da quando non più servo della Chiesa, le era sempre stato nemico proprio perchè per secoli le era stato servo.
Ora: personalmente posso credere alla correttezza morale di De Gasperi, meno a quella di chi è venuto dopo..per cui discutere i motivi che hanno portato la DC in tempi successivi a trascurare questo aspetto interesserebbe anche a me...
era già tardi? il PCI aveva già tutto fagocitato? gli spazi si erano già esauriti?
Morale: certo che è amorale come atteggiamento, perchè la cultura, così come avviene nei regimi, è stata asservita (e lo è tuttora) alla causa di un partito o di una fazione con quello che era, all'inizio, un ricatto morale
si comportarono in maniera sostanzialmente OPPOSTA ai maggiori partiti conservatori d'Europa che, anzi, dell'apprezzamento di intellettuali si facevano gran vanto ed in tutti i modi li promuovevano.
chi? quando? perchè?
mi vengono alcune considerazioni...
in primis il fatto che in altri paesi non c'è stato il bisogno di redimersi da una dittatura...(e si torna alle parole di Montanelli)
Non sono più sicuro, però, che sia QUESTO che a te interessava discutere...
beato te che sei così pieno di certezze ;)
Se poi ci sono i "soliti scambi di favori" tra chi è al potere e tra la gente di cultura che li appoggia, bè in quel caso mi fanno schifo entrambi.
questo sicuramente è vero.
Io infatti non dico che hanno colpa i politici di sinistra, io trovo incoerente e ridicola gran parte di quella gente "di cultura" che si definisce di sinistra.
Se poi ci sono i "soliti scambi di favori" tra chi è al potere e tra la gente di cultura che li appoggia, bè in quel caso mi fanno schifo entrambi.
Secondo me alla sinistra, più secolare, risulta più facile appoggiare gli intelletuali.
Io infatti non dico che hanno colpa i politici di sinistra, io trovo incoerente e ridicola gran parte di quella gente "di cultura" che si definisce di sinistra.
Perchè? Spiegati meglio...
Se poi ci sono i "soliti scambi di favori" tra chi è al potere e tra la gente di cultura che li appoggia, bè in quel caso mi fanno schifo entrambi.
Se c'è una cultura legata a scambi di "affetuosità" e giri di denaro e promozione massiccia delle opere, è proprio quella di Destra.
Perchè? Spiegati meglio...
Se c'è una cultura legata a scambi di "affetuosità" e giri di denaro e promozione massiccia delle opere, è proprio quella di Destra.
Soprattutto questa destra di oggi.
Perchè? Spiegati meglio...
Se c'è una cultura legata a scambi di "affetuosità" e giri di denaro e promozione massiccia delle opere, è proprio quella di Destra.
Mi pare di essermi spiegato.
La cultura di Destra? a parte il fatto che in Italia dal 1948 a oggi la destra è stata al potere 5 anni.
Tra l'altro in questa destra c'è una gran parte della prima Repubblica proveniente da ex DC e ex PSI.
E a parte questo, sinceramente non mi pare di vedere tutti sti artisti importanti che si definiscono di destra e che la supportano.
Inoltre come dicevo prima, io per destra intendo una destra liberale e liberista.
Ciao
Soprattutto questa destra di oggi.
Perchè scusa quante destre al potere ci sono state? solo quella di oggi.
Mi pare di essermi spiegato.
La cultura di Destra? a parte il fatto che in Italia dal 1948 a oggi la destra è stata al potere 5 anni.
Doh, tanti quanti la sinistra..
(volendo chiamare questa "destra" destra e questa "sinistra" sinistra..)
a dire il vero no, anche perchè ADESSO ti sei spiegato ...
questo non si sa, e non mi pare un aspetto rilevante. Mi spiego: la DC scelse di non spenrderli così i soldi. Punto.
Il PCI fece opera di arruolamento e potè farlo grazie ai famosi finanziamenti occulti
Nel tuo post parlavi di premi letterari e di incentivi, ora, se ti periterai di andare a controllare, noterai che i maggiori premi e i più sostanziosi incentivi culturali, fruiscono tutti da finanziamenti pubblici o da fondazioni che è DIFFICILE ricollegare ai finanziamenti del KGB.
La "politica culturale" della sinistra fu, principalmente, quella di impiegare tempo e risorse per presentare alle istituzioni premi e prodotti culturali affinchè venissero "sponsorizzati".
E questo è il dato verificabile. Dopo di che, insisto perchè vedo che, anche rispiegandomi, non mi hai capito, possiamo anche dedicarci ai vagheggiamenti spionistici ed immaginare che autori che hanno reso famosa l'Italia nel mondo fossero stati pagati con i soldi del KGB... resterebbe però la constatazione che ALMENO quei soldi vennero usati per l'interesse e la maggior gloria italiana MENTRE i soldi della CIA sparirono in tasche ignote...
Insomma, anche dandoci alle fantasie romanzesche, alla fine ricavo una migliore impressione dalla sinistra che non dai suoi antagonisti.
Si è scritto (Montanelli) che questo atteggiamento è stato dettato dallo scrupolo di non corromperla, come aveva fatto il fascismo, ma, probabilmente, in questa frase c'era anche la diffidenza del mondo cattolico verso un mondo che, da quando non più servo della Chiesa, le era sempre stato nemico proprio perchè per secoli le era stato servo.
Ora: personalmente posso credere alla correttezza morale di De Gasperi, meno a quella di chi è venuto dopo..per cui discutere i motivi che hanno portato la DC in tempi successivi a trascurare questo aspetto interesserebbe anche a me...
era già tardi? il PCI aveva già tutto fagocitato? gli spazi si erano già esauriti?
Morale: certo che è amorale come atteggiamento, perchè la cultura, così come avviene nei regimi, è stata asservita (e lo è tuttora) alla causa di un partito o di una fazione con quello che era, all'inizio, un ricatto morale
Cerchiamo di capirci: secondo Montanelli (se la citazione è tutta sua), De Gasperi fa L'ERRORE di guardare con diffidenza gli intellettuali e, alla fine, ad essere scorretta è la sinistra?
Un po' come dire che se la DC avesse invitato all'astensione dal voto, facendo vincere il PCI, quest'ultimo sarebbe stato scorretto per aver speso risorse in campagne elettorali... :wtf:
Per evitare questa accusa, chiedo nuovamente, cosa avrebbe dovuto fare la sinistra: farsi carico delle politiche culturali della DC? Rinunciare a progettare premi ed occasioni culturali?
Spero tu stia scherzando...
chi? quando? perchè?
Già l'ho detto: Gran Bretagna e Francia.
mi vengono alcune considerazioni...
in primis il fatto che in altri paesi non c'è stato il bisogno di redimersi da una dittatura...(e si torna alle parole di Montanelli)
E cosa c'entra questo? Mica per redimersi da una dittatura rinunci a far crescere la tua nazione. Allora non avrebbero dovuto neanche sostenere la crescita e la fondazione di nuovi politecnici perchè il fascismo ne aveva fatto uso per far crescere una leva di tecnici e tecnocrati.
beato te che sei così pieno di certezze ;)
Mah, più che altro "ragionevoli dubbi".
Quando vedo trasformare un atteggiamento positivo, l'interesse per la crescita culturale, in una colpa mi viene il "ragionevole dubbio" che l'intento finale del thread fosse la demonizzazione dell'avversario politico e, contemporaneamente, la messa sotto silenzio di oggettive carenze della propria parte.
. Per contro come "intellettuale" di Destra si potrebbe citare Giampiero Mughini... :D
gia definirlo intellettuale è una offesa agli intellettuali poi consideri veramente di dx uno che saltasempre sul carro del vincitore e che era un militante di potere operaio o lotta continua (non ricordo precisamente) mah ;)
gia definirlo intellettuale è una offesa agli intellettuali poi consideri veramente di dx uno che saltasempre sul carro del vincitore e che era un militante di potere operaio o lotta continua (non ricordo precisamente) mah ;)
Ma perchè Mughini è diventato di destra? Ma se era un comunista doc che ospitava anche i terroristi rossi a casa sua.
Ma perchè Mughini è diventato di destra? Ma se era un comunista doc che ospitava anche i terroristi rossi a casa sua.
Era... ora e' tutto "vostro" :D
Era... ora e' tutto "vostro" :D
No, ma dai sul serio? è diventato di destra? giuro che non lo sapevo :|
E quando è avvenuto l'outing?
Nel tuo post parlavi di premi letterari e di incentivi, ora, se ti periterai di andare a controllare, noterai che i maggiori premi e i più sostanziosi incentivi culturali, fruiscono tutti da finanziamenti pubblici o da fondazioni che è DIFFICILE ricollegare ai finanziamenti del KGB.
La "politica culturale" della sinistra fu, principalmente, quella di impiegare tempo e risorse per presentare alle istituzioni premi e prodotti culturali affinchè venissero "sponsorizzati".
la citazione è sempre di Montanelli....
se i fondi URSS non fossero stati segreti probabilmente sarebbe FACILE ricollegarli a questi famosi incentivi, no?
No, ma dai sul serio? è diventato di destra? giuro che non lo sapevo :|
E quando è avvenuto l'outing?
Sorry, non sono cosi' mughinologo.. ricordo solo di averlo sentito dire da lui in una mirabilante pseudotrasmissione che facevano tempo addietro sulla rai, quella ambientata sul ring con una pseudoconduttrice e 3 pseudogiornalisti che sparavano domande all'ospite di turno
Insomma, anche dandoci alle fantasie romanzesche, alla fine ricavo una migliore impressione dalla sinistra che non dai suoi antagonisti.
perchè le tue fantasie notturne ti portano a certe conclusioni....
[QUOTE=cerbert]
Cerchiamo di capirci: secondo Montanelli (se la citazione è tutta sua), De Gasperi fa L'ERRORE di guardare con diffidenza gli intellettuali e, alla fine, ad essere scorretta è la sinistra?
.[\QUOTE]
Non fu scorretto il PCI, fu corretto De Gasperi se ti piace di + vederla così.
Il resto non mi pare c'entri nulla
E cosa c'entra questo? Mica per redimersi da una dittatura rinunci a far crescere la tua nazione. Allora non avrebbero dovuto neanche sostenere la crescita e la fondazione di nuovi politecnici perchè il fascismo ne aveva fatto uso per far crescere una leva di tecnici e tecnocrati.
.
riprendo: E cosa c'entra questo?
gli intellettuali sono stati ben lesti nel salire sul carro del vincitore, per interesse, per ricatto morale, come indicato fin dal primo post
Perchè scusa quante destre al potere ci sono state? solo quella di oggi.
Allora lo ammetti che è degenere questa destra. :asd:
C'era stato il breve periodo di governo con la DC e MSI e il primo governo berlusconi.
e, contemporaneamente, la messa sotto silenzio di oggettive carenze della propria parte.
appunto. Secondo mai fai finta di non capire il valore morale diquesta frase
"l'unico modo di rispettare la cultura è di ignorarla"
sull'errore politico che si cela dietro non ci sono dubbi, ma non fare falsi moralismi per favore
perchè le tue fantasie notturne ti portano a certe conclusioni....
Davvero comico, immagino che questo sia il meglio che tu riesca a fare in mancanza di argomenti.
Ti ripeto i miei punti, dopo di che me ne esco.
1) i premi, le promozioni culturali, le occasioni di crescita intellettuale di maggior rilievo in Italia sono pubblici e finanziati con soldi di provenienza CERTA (soldi pubblici o di enti morali noti che devono presentare bilanci trasparenti).
Se vuoi continuare a pensare, contro l'evidenza documentale e per tuo brivido personale, che dietro a registi, premi nobel e direttori d'orchestra adorati nel mondo c'è la "lunga mano" del KGB, accomodati... svilisci *un pelino* la cultura della tua nazione, ma non c'è problema.
2) se la DC decise di disinteressarsi degli intellettuali, contrariamente ai partiti conservatori europei più blasonati, la scelta è sua. Non vedo UN motivo UNO per cui lo avrebbe dovuto fare anche il PCI.
3) Anzi, RINGRAZIO che almeno uno dei due maggiori schieramenti politici se ne sia occupato, altrimenti non oso pensare che cosa avremmo potuto produrre di fronte al mondo al di là della Multipla e della Pizza Margherita (che ha una sua dignità, intendiamoci).
Buon proseguimento.
appunto. Secondo mai fai finta di non capire il valore morale diquesta frase
"l'unico modo di rispettare la cultura è di ignorarla"
sull'errore politico che si cela dietro non ci sono dubbi, ma non fare falsi moralismi per favore
MORALE IGNORARE LA CULTURA?
Ma stiamo scherzando?
Una politica che IGNORA LA CULTURA, il mezzo stesso attraverso cui si forma l'identità NAZIONALE, è MORALE?
E' MORALE la politica de "La volpe e l'uva"... oh, bella... questa la dovevo sentire...
:muro: :muro:
E adesso chi glielo dice ai conservatori britannici che sono stati amorali a fregiarsi di pensatori del calibro di Popper, poeti, scrittori e concertisti...
gia definirlo intellettuale è una offesa agli intellettuali poi consideri veramente di dx uno che saltasempre sul carro del vincitore e che era un militante di potere operaio o lotta continua (non ricordo precisamente) mah ;)
Infatti il buon Giampiero per quanto mi riguarda è intellettuale virgolettato (vedi sopra). Detto questo, mi pare perfettamente coerente con la Destra italiana attuale, quindi si, lo considero di Destra. All'epoca erano tutti di Sinistra, era di moda esserlo.
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