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View Full Version : il BUON ESEMPIO viene dall'alto... o no???


Marlex
28-05-2005, 11:02
:rolleyes:

Fini a Calderoli ignorano la legge dell'ex ministro della Salute
I colleghi ironizzano: "È alla Farnesina, gode dell'immunità diplomatica"
Palazzo Chigi, oasi della sigaretta
senza Sirchia il divieto va in fumo
Storace allarga le braccia: "Non faccio il controllore. Non è il mio mestiere"
di MARIO CALABRESI

Nel Paese che ha proibito il fumo nei ristoranti, negli uffici, sui treni e nei bar, c'è un solo luogo dove la regola non vale, un solo edificio pubblico dove ci si può accendere una sigaretta, un sigaro o una pipa senza che nessuno batta ciglio. Il luogo dove la legge non si applica è lo stesso dove è stata scritta: Palazzo Chigi.

Lì, partendo dalle scale, passando per i pianerottoli e arrivando finalmente alle stanze simbolo del potere - la Sala Verde e la sala del Consiglio dei ministri - ha preso corpo la rivincita dei fumatori: il divieto è andato in fumo.

Il "liberi tutti" ha una data simbolica: il 23 aprile, giorno del licenziamento di Girolamo Sirchia. Insieme al padre della legge se n'è andato una sorta di timore reverenziale ma soprattutto è svanita una promessa. "Purtroppo - raccontò il ministro della Salute - ho avuto la conferma che se decidi un provvedimento giusto c'è una minoranza che mette in atto una sorta di piacere torvo a distruggerlo. Ma è una minoranza che sa di aver perso". E aggiunse, per sottolineare di aver vinto la sua battaglia: "Gianfranco Fini ha preso un impegno ufficiale: non fumerà più in Consiglio dei ministri". Tre giorni dopo però, il 14 gennaio, la promessa rischiava già di non essere mantenuta.

Entrando alla prima riunione di governo dopo l'entrata in vigore della legge, il ministro degli Esteri salutava con una sigaretta accesa tra le dita. Era Carlo Giovanardi, che tenero non è con i tabagisti, ad avvicinarlo: "Gianfranco, spegnila o sarò costretto a fare il delatore". Fini accettò di buon grado e avrebbe continuato a farlo, secondo quanto raccontano alcuni suoi colleghi, almeno fino al mese scorso.

Poi Sirchia è stato sacrificato alle logiche del rimpasto di governo e al suo posto è arrivato Francesco Storace, fumatore incallito. L'ex governatore del Lazio quella legge non l'ha mai amata. "La vivo come una grande ingiustizia, fa sentire i cittadini colpevoli di un reato che non hanno commesso", dichiarò alla vigilia dell'approvazione del divieto. Poi, indossati i panni del successore di Sirchia, si è sentito in dovere di dichiarare dopo il giuramento al Quirinale: "Ho smesso di fumare". Salvo procedere ad una piccola rettifica due giorni dopo: "Io sto cercando di smettere, ma non ci può essere una tirannide sanitaria dei medici e un ministro non può dire in che cosa consiste il vivere bene e la convivenza sociale". E a promettere incentivi per "riservare aree maggiori ai fumatori". Parole graditissime che hanno allentato i freni inibitori.

Così nella grande sala al terzo piano di palazzo Chigi, che prende il nome dalle tappezzerie e dai tendaggi verdi, il ministro degli Esteri ha rotto il tabù e si è sciolto dalla sua promessa. Dieci giorni fa, durante un incontro affollatissimo con la Confindustria e i sindacati, Gianfranco Fini ha esitato solo un attimo, tamburellando con la sigaretta sul tavolo, poi si è guardato in giro e l'ha accesa. Di fronte a lui, stupiti, c'erano Luca Cordero di Montezemolo, Marco Tronchetti Provera e Andrea Pininfarina. Qualcuno si è chiesto se si potesse di nuovo fumare, quando una voce dal fondo della sala ha sdrammatizzato: "Lo sapete, da quando è alla Farnesina gode dell'immunità diplomatica". Pochi secondi è la stessa libertà se l'è presa il leghista Calderoli, ministro delle Riforme. La scena si è poi ripetuta in Consiglio dei ministri, al primo piano, e ancora l'altroieri sera nella Sala Verde, durante la trattativa per il rinnovo del contratto dei ministeriali. Ora però, per evitare di trovare bicchieri pieni di cicche, un solerte commesso allunga un portacenere.

Ma il virus ha contagiato tutto il Palazzo. "Sembra che questa legge sia nata da un mio interesse personale, c'è gente che mi considera un frenetico pazzo talebano. C'è chi pensa - si affannava a ripetere Sirchia - che sia una mia fissazione mentre ignora o fa finta di non sapere che il decreto è stato approvato a palazzo Chigi dal Consiglio dei ministri". A febbraio la sede del governo però era ancora off limits per i tabagisti. Per accendersi una sigaretta bisognava scendere in cortile. Poi la memoria ha preso a svanire. Tra marzo e aprile i fumatori hanno cominciato a conquistare lo scalone, poi i pianerottoli, su cui sono riapparsi i primi posacenere, quelli con il piedistallo e la sabbia dentro, li hanno piazzati accanto ai divanetti, per garantire una rilassata boccata di fumo.

Fini è sereno, è così legato a quell'abitudine, da aver portato la sua sfida ben più in alto. Al sessantacinquesimo piano del Rockefeller Center, nella mitica Rainbow room, ristorante con spettacolare vista su Manhattan. Facendosi beffe della ben più rigida legge newyorkese, che permette il fumo solo nelle case private o all'aperto, il capo della nostra diplomazia si è acceso una sigaretta tra il primo e il secondo della cena di gala dell'Italian Investor Conference. Raccontano che tra gli invitati americani sia sceso il gelo.

Ma a casa il clima è più cordiale e rilassato. Francesco Storace non è ancora riuscito a smettere, ieri sera ammetteva candidamente: "Ci ho provato almeno quaranta volte ma non è facile. Diciamo che ho ridotto". E se gli si chiede come mai nei palazzi del potere siano tornate le sigarette, risponde: "Non lo so. Io non faccio il controllore. Non è il mio mestiere".

Aveva promesso Sirchia il giorno dell'entrata in vigore della legge, il 10 gennaio, che ci sarebbero stati tre, quattro mesi di tolleranza, che dovevano servire per monitorare la situazione. "Puntiamo ad educare i fumatori "ribelli" evitando le multe, poi la legge verrà applicata con severità, con l'aiuto degli agenti della polizia, della Guardia di Finanza e i Carabinieri". Insomma, a partire da maggio doveva arrivare il giro di vite. Invece sono arrivati i posacenere.

(La Repubblica, 28 maggio 2005)

:muro:

questi "signori" rappresentano gli italiani a Roma e l'italia nel mondo... :muro:

thotgor
28-05-2005, 13:15
ma perchè non hanno lasciato sirchia? :cry:

gourmet
28-05-2005, 13:28
Per dare un posto a quel trombato di Storace, che altrimenti poteva diventare pericoloso dentro AN.

Gianpaolo81
28-05-2005, 15:42
Ed anche per le vicende poco simpatiche che sta vivendo Sirchia, direi....

Una scelta giusta, che dovrebbe essere ripetuta più spesso. Anche se non mi piace Storacker in ogni caso

Alexator
28-05-2005, 16:21
:rolleyes:



:muro:

questi "signori" rappresentano gli italiani a Roma e l'italia nel mondo... :muro:

che bell'esempio di rispetto per la legge!!

è come se quando in tutt'italia è obbligatorio portare il casco in motorino, intorno a palazzo chigi si potesse andare tranquillamente in giro senza!

la legge è OVALE per tutti :D


e poi ci dovrebbero rappresentare nel rigore morale dello stato italiano:D

yossarian
28-05-2005, 16:52
il parlamento non rappresenta assolutamente il popolo, ma solo gli aspetti peggiori dello stereotipo di italiano medio; questa né è l'ennesima dimostrazione (se mai ce ne fosse ancora bisogno)

sider
28-05-2005, 18:58
E chi ne ha mai dubitato !!!. Una sola cosa non condivido ed è lo scagionare il popolo che volenti o nolenti è responsabile perchè li elegge e forse sono veramente fatti a sua immagine e somiglianza.

Ciao


Dimentichi che in verità poco possiamo scegliere con le elezioni, i nomi ci sono imposti

yossarian
28-05-2005, 19:24
E chi ne ha mai dubitato !!!. Una sola cosa non condivido ed è lo scagionare il popolo che volenti o nolenti è responsabile perchè li elegge e forse sono veramente fatti a sua immagine e somiglianza.

Ciao

non intendo scagionare il popolo in quanto esente dai difetti imputati alla sua classe dirigente. I difetti riscontrabili nell'uomo comune sono, però, tra i politici, amplificati e "perfezionati" al punto che l'identificazione diventa improponibile.
Inoltre, come ha già evidenziato Sider, la scelta è pressochè obbligata, grazie al sistema messo in piedi ad arte, che esclude ogni possibilità di alternativa a chi già detiene il potere.
Dimentichi che l'assenza strumentale di un quorum alle consultazioni politiche, permetterebbe per assurdo, l'elezione del governo di un comune, di una regione o dell'intera nazione anche solo con i voti di coloro che sono presenti nelle liste elettorali e che la reintroduzione del finanziamento ai partiti permette alle attuali formazioni di contare su circa 2,7 € per ogni voto preso (e per la durata di 4 anni) prelevati da fondi pubblici (senza contare i finanziamenti occulti).
In quest'ottica non è possibile trascurare un quasi 30% di non votanti, schede bianche o nulle da intepretarsi a tutti gli effetti come non voto di protesta) e quell'ampia percentuale di persone che si recano alle urne, convinte di fare il proprio dovere, che si trovano costrette a scegliere per quello che ritengono il male minore.

parax
31-05-2005, 14:39
Lunga vita a Storhacker, che ci scampi dal talebanismo e dalle lezioni di vita sirchiane, speriamo che si sbrighi ed in un paio di mesi metta mano a questa legge integralista.
Rispetto per chi non fuma si ma fanatismo cattivo no.

yossarian
31-05-2005, 17:13
Anche questo accade per nostra colpa e pigrizia, molto meno faticoso fidarsi del politico in cui si ripone la propria fede che smazzolarsi ad essere cittadini veri.

Ciao


per smazzolarsi ad essere cittadini veri l'unica via è mazzolare il politico di turno

:D

jumpermax
31-05-2005, 17:30
Lunga vita a Storhacker, che ci scampi dal talebanismo e dalle lezioni di vita sirchiane, speriamo che si sbrighi ed in un paio di mesi metta mano a questa legge integralista.
Rispetto per chi non fuma si ma fanatismo cattivo no.
non mi sembra integralismo consentire agli altri di respirare. Lo fecero anni fa per il cinema mancavano bar e ristoranti... nemmeno i fumatori se ne lamentano più oramai...

parax
01-06-2005, 08:44
non mi sembra integralismo consentire agli altri di respirare. Lo fecero anni fa per il cinema mancavano bar e ristoranti... nemmeno i fumatori se ne lamentano più oramai...

IMHO invece è proprio integralismo salutista, non chiedo di poter fumare al ristorante, il divieto nei luoghi comuni mi va benissimo, l'integralismo sta nel fatto che non si può fumare in luoghi che pubblici non lo sono per niente, prendiamo il cinema, dov'è finito quell'angoletto dove tra il primo e il secondo tempo si fumava? o prendiamo i treni, dove sono finiti i vagoni fumatori? E' possibile che io se parto da Palermo e devo andare a Bolzano il mullah Sirchia ha deciso che io non possa fumare per le 15 ore di tutto il viaggio? Questo è integralismo ed è li che Storace va a parare, è possibile che i ministroni debbano scendere nel cortile per fumarsi una sigaretta? Basterebbe dedicare degli angoli comuni dove si possa fumare senza quei ridicoli ed impraticabili impianti di areazione turbo aspirata. I fumatori non se ne lamentano perchè come al solito fatta la legge trovato l'inganno, in treno troppe me ne sono fumate, basta chiudersi in bagno e se arriva il controllore gli dici, carissimo non è opera mia è stato quello prima di me :D, a lavoro il divieto totale è durato un mese poi la direzione con un po di buon senso perchè ne si può abolire per legge un vizio ne si possono fare 6 piani per fumare una sigaretta, ha dedicato un area dove si può fumare, del tutto innocua per chi non fuma perchè non ci passa, ma se arriva un controllo alla direzione gli fanno un mazzo tanto, e questo è l'integralismo di cui parlo.

fabio80
01-06-2005, 11:35
ci sarebbe anche un simpatico ministro padre della patente a punti, che ha pelato i portafogli di molti italiani, e ne ha lasciati altri a piedi... pizzicato da striscia in diretta nazionale senza cinture, ma scommetto che ha la patente integra ;)

troppi politici (spero non tutti, ma temo che...) seguono il detto "fate quel che dico ma non guardate quel che faccio", che poi non meravigli se il senso civico e l'attaccamento al paese è sempre più in picchiata verso il basso, direi che è una conseguenza scontata...

m4st3rx
02-06-2005, 10:28
Io sono un fumatore, mezzo pacchettino al giorno di media

ma questa legge mi e' piaciuta fin dall'inizio

e soprattutto, mi e' piaciuto come hanno reagito gli ITALIANI, che senso civico, da quando e' stata attuata non ho visto mezza, dico mezza sigaretta accesa in un locale pubblico al chiuso ! fantastico, non c'avrei scommesso invece abbiamo dimostrato di essere rispettosi delle leggi giuste !

e i Parlamentari ? che dire, non conosco paesi dove i parlamentari abbiano meno senso civico e siano piu' maleducati che da noi ! Vergogna ! chi dovrei votare io ? chi ?