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View Full Version : Armi italiane in Iraq


IpseDixit
25-05-2005, 23:31
BRESCIA - L'informativa trasmessa dall’ intelligence americana è lapidaria: gli «ostili» in Iraq sono armati Beretta. Gli uomini della guerriglia dispongono di molte pistole italiane, tutte degli ultimi modelli e - particolare ancora più inquietante - con matricola illeggibile o inesistente. Armi «fantasma» che sembrano prodotte in tempi recenti e difficilmente sembrano conciliabili con le forniture «lecite» risalenti ai primi anni ’80. Dai servizi statunitensi attraverso i nostri 007, il dossier è arrivato alla Procura di Brescia. Che ha deciso di scoprire da dove provengono quelle pistole. Un’inchiesta aperta nell’autunno 2004 e proseguita finora nel massimo silenzio.
Ieri però gli uomini della polizia giudiziaria si sono presentati alla Farnesina con l'ordine di «acquisizione di copia atti» firmato dal capo dei pm Giancarlo Tarquini: «Attività doverosa nell'ambito di un'indagine riservata» si limita a dire il procuratore bresciano. A Gardone Valtrompia, sede storica dell'azienda che produce armi dal 1526, sostengono di essere all’oscuro dell’indagine: «Non ne sappiamo assolutamente nulla». I documenti riguardano le esportazioni legali effettuate dalla Beretta negli ultimi anni. Il tutto forse per cercare di capire attraverso quali canali le pistole siano finite in mano alla «resistenza irachena». Le notizie raccolte dai militari statunitensi sono molto dettagliate: hanno schedato tutte le armi recuperate ai miliziani di Al Qaeda e ai guerriglieri filo-Saddam dall’inizio delle operazioni in Iraq. Con alcuni arsenali impressionanti: a Bagdad, in uno dei palazzi del raìs, vennero scoperte quattromila calibro nove italiane ancora imballate. L’azienda di Gardone Val Trompia alla fine degli anni ’70 fece un accordo con le autorità di Bagdad: venne ceduta la licenza per produrre le vecchie pistole serie 70 e 51. Le pistole ritrovate dagli americani invece sono le modernissime 92, in dotazione anche alle forze armate Usa. Proprio dopo la vincita del contratto Usa, la fabbrica bresciana è stata sottoposta a controlli ferrei da parte dell’intelligence americana. Ma quelle armi vengono prodotte anche altrove, negli Usa e in Brasile, mentre da tempo si vocifera addirittura di un clone cinese. E proprio gli Usa sono diventati la terra promessa per il «mercato parallelo» delle armi leggere: le regole che permettono la libera vendita di pistole offrono la possibilità ai grossisti di acquistare grandi quantità. L’unica differenza è il prezzo: se i marines le pagano 263 dollari l’una, a Falluja venivano chiesti 850 dollari per una «92».
La particolarità poi sono quelle matricole cancellate. Più che abrase, sembrano uscite dalla catena di montaggio senza numeri di serie o con le indicazioni fatte sparire attraverso metodi industriali. Una prassi che fa pensare più a pistole destinate a operazioni di servizi segreti o nuclei terroristici dotati di un forte appoggio governativo. Agli investigatori bresciani è tornata in mente una vecchia inchiesta, seguita dall’Antimafia, su uno stock di pistole Beretta con la matricola cancellata o inesistente. Un mistero che si era intrecciato con l’istruttoria del giudice Carlo Palermo ma che non era arrivato a nessuna soluzione. Ora gli americani si trovano alle prese con un problema simile, ma in dimensioni molto più grandi: tra quelle scoperte al momento della caduta di Saddam e quelle recuperate durante i rastrellamenti antiguerriglia, le «Beretta fantasma» sarebbero molte migliaia. Sicuramente più di 10 mila, sulla cui origine ora la procura di Brescia deve cercare di fare luce.

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2005/05_Maggio/25/beretta.shtml

Lucio Virzì
26-05-2005, 06:05
Vah che strano... :rolleyes:

Onisem
26-05-2005, 09:16
Non mi stupisce, dubito che chi produce armi abbia remore a venderle a chiunque paghi.

FastFreddy
26-05-2005, 09:48
Sono andate ad armare la "resistenza" iraquena, di che c'è da lamentarsi? :boh:

Feric Jaggar
26-05-2005, 10:19
da tempo si vocifera addirittura di un clone cinese


Ormai è un incubo.... :cry:

Onisem
26-05-2005, 10:26
Ormai è un incubo.... :cry:
Non è un incubo, è solo un modo per confondere le idee. Di facile presa, perchè piuttosto attuale e "di moda".

IpseDixit
26-05-2005, 10:52
Non è un incubo, è solo un modo per confondere le idee. Di facile presa, perchè piuttosto attuale e "di moda".
I cinesi non si fanno certo problemi a vendere armi a chi che sia, le matricole cancellate fanno pensare a qualcuno che vuole rimanere anonimo.

Brigante
26-05-2005, 11:10
Non credo sia il caso di trarre conclusioni affrettate, c'è un indagine in corso, vedremo... Sicuramente ci sono soggetti senza scrupoli, che pur di guadagnare soldi vendono armi a chiunque, e non solo, pensiamo agli esplosivi in mano ai terroristi, chi glieli fornisce? Penso infatti che la prima mossa da fare per sconfiggere i terroristi è "tagliargli" i rifornimenti di armi ed esposivi, ma non è facile.

Onisem
26-05-2005, 11:26
I cinesi non si fanno certo problemi a vendere armi a chi che sia, le matricole cancellate fanno pensare a qualcuno che vuole rimanere anonimo.
Perchè se gliele avesse vendute la Beretta, vorrebbe farlo sapere a tutti? Avrebbe molto più interesse a coprire la cosa di un'eventuale cinese. Per come la vedo io la storia del tarocco della 92 identica, di fattura cinese e senza alcun coinvolgimento della Beretta, proprio non sta in piedi. Ripeto, per me è solo un modo per confondere le acque e distogliere l'attenzione.

Lucio Virzì
26-05-2005, 12:58
Potrebbe anche essere la classica "triangolazione". Qualcuno spedisce le armi, ad esempio, in Cina o in qualsiasi altro paese, in loco vengono cancellate le matricole e poi rispedite, il giochetto può essere ripetuto per svariate volte per impedire l'individuazione dell'origine, alla destinazione finale.

Considerando che le Beretta sono in dotazione da anni al corpo dei marines non si può escludere neppure che qualche furiere con accesso ai magazzini le abbia sottratte e rivendute alla guerriglia dopo aver debitamente cancellato le matricole. In soldoni potrebbero pure essere di provenienza americana.

Ciao

Aberrantemente plausibile, pur nel suo estremismo platealistico e apodittico.

LuVi

Onisem
26-05-2005, 13:07
Potrebbe anche essere la classica "triangolazione". Qualcuno spedisce le armi, ad esempio, in Cina o in qualsiasi altro paese, in loco vengono cancellate le matricole e poi rispedite, il giochetto può essere ripetuto per svariate volte per impedire l'individuazione dell'origine, alla destinazione finale.

Considerando che le Beretta sono in dotazione da anni al corpo dei marines non si può escludere neppure che qualche furiere con accesso ai magazzini le abbia sottratte e rivendute alla guerriglia dopo aver debitamente cancellato le matricole. In soldoni potrebbero pure essere di provenienza americana.

Ciao
Se non fosse per:


a) Un furiere non può far sparire un simile arsenale.

b) Si parla di numeri non abrasi, ma totalmente assenti, come se fossero il risultato di un processo costruttivo che abbia saltato la fase di incisione.


La triangolazione è possibile.

evelon
26-05-2005, 13:22
Le 92 sono piuttosto diffuse ed il metodo più probabile è una trangolazione o la corruzione/collusione di qualche dirigente (probabilmente più di uno) della Beretta per la produzione senza numeri da parte degli stabilimenti esteri dell'azienda.

Non credo cheil responsabile di uno stabilimento possa, da solo, costruirsi una tale mole di armi senza che la casa madre lo venga a sapere....

Cmq aspettiamo l'inchiesta

Onisem
26-05-2005, 13:23
Ah: il furiere con un'armeria non c'entra.

easyand
26-05-2005, 13:26
le leghe usate e le lavorazioni sono come una impronta digitale.

E' un po come l'esame del DNA: non da la certezza ASSOLUTA che sia quello l'individuo, ma restringe ad in piccolo gruppo i possibili colpevoli.

La Beretta e' fatta di lega leggera per il fusto, e di acciaio per il resto.
Le percentuali di alluminio e leganti, come pure la purezza dei materiali, a meno che il "contraffattore" (notare il virgolettato...) non si sia procurato delle barre di metallo IDENTICHE a quelle usate per gli originali, possono essere diverse.
Come pure i procedimenti di brunitura ed anodizzazione.

Le ditte che fabbricano le 92 al momento sono:

- Taurus brasiliana (PT92) e la Imbel (sempre brasiliana)
- La Manhurin francese
- La Beretta di Gardone Val Trompia
- La Beretta di Akkokeek, negli USA
- La Vector (mi pare...) sudafricana, che fa addirittura i carrelli non per trancia e piegatura e poi macchinatura, ma DAL PIENO, e quindi di qualita' superiore a quelli originali.

Dai Cinesi (tipicamente Norinco...) mi risulta che clonino gli M16A1, le SIGP226, la Colt M1911A1 ed alcune altre, ma non la Beretta 92.

Io faccio solo osservare che i brasiliani non hanno avuto ostaggi rapiti. Francesi ed Italiani si.

E qui mi fermo...

evelon
26-05-2005, 13:30
le leghe usate e le lavorazioni sono come una impronta digitale.

E' un po come l'esame del DNA: non da la certezza ASSOLUTA che sia quello l'individuo, ma restringe ad in piccolo gruppo i possibili colpevoli.

La Beretta e' fatta di lega leggera per il fusto, e di acciaio per il resto.
Le percentuali di alluminio e leganti, come pure la purezza dei materiali, a meno che il "contraffattore" (notare il virgolettato...) non si sia procurato delle barre di metallo IDENTICHE a quelle usate per gli originali, possono essere diverse.
Come pure i procedimenti di brunitura ed anodizzazione.

Le ditte che fabbricano le 92 al momento sono:

- Taurus brasiliana (PT92) e la Imbel (sempre brasiliana)
- La Manhurin francese
- La Beretta di Gardone Val Trompia
- La Beretta di Akkokeek, negli USA
- La Vector (mi pare...) sudafricana, che fa addirittura i carrelli non per trancia e piegatura e poi macchinatura, ma DAL PIENO, e quindi di qualita' superiore a quelli originali.

Dai Cinesi (tipicamente Norinco...) mi risulta che clonino gli M16A1, le SIGP226, la Colt M1911A1 ed alcune altre, ma non la Beretta 92. ...

Bel post, grazie per la spiegazione


Io faccio solo osservare che i brasiliani non hanno avuto ostaggi rapiti. Francesi ed Italiani si.

E qui mi fermo...

Non sò se addirittura ci sia un governo di mezzo (ma non è da escludere a priori) e non "solo" qualche dirigente colluso o corrotto ma,come detto, sono troppe perchè possa trattarsi di un furto e/o semplice contrabbando...

Ci deve essere di mezzo uno o più "stabilimenti fantasma" che le producono in serie

Onisem
26-05-2005, 13:30
le leghe usate e le lavorazioni sono come una impronta digitale.

E' un po come l'esame del DNA: non da la certezza ASSOLUTA che sia quello l'individuo, ma restringe ad in piccolo gruppo i possibili colpevoli.

La Beretta e' fatta di lega leggera per il fusto, e di acciaio per il resto.
Le percentuali di alluminio e leganti, come pure la purezza dei materiali, a meno che il "contraffattore" (notare il virgolettato...) non si sia procurato delle barre di metallo IDENTICHE a quelle usate per gli originali, possono essere diverse.
Come pure i procedimenti di brunitura ed anodizzazione.

Le ditte che fabbricano le 92 al momento sono:

- Taurus brasiliana (PT92) e la Imbel (sempre brasiliana)
- La Manhurin francese
- La Beretta di Gardone Val Trompia
- La Beretta di Akkokeek, negli USA
- La Vector (mi pare...) sudafricana, che fa addirittura i carrelli non per trancia e piegatura e poi macchinatura, ma DAL PIENO, e quindi di qualita' superiore a quelli originali.

Dai Cinesi (tipicamente Norinco...) mi risulta che clonino gli M16A1, le SIGP226, la Colt M1911A1 ed alcune altre, ma non la Beretta 92.

Io faccio solo osservare che i brasiliani non hanno avuto ostaggi rapiti. Francesi ed Italiani si.

E qui mi fermo...

Interessante. Quindi secondo te la cerchia si restringerebbe a: Beretta di Gardone Val Trompia, Manhurin francese...

Lucio Virzì
26-05-2005, 13:35
le leghe usate e le lavorazioni sono come una impronta digitale.
....

Le ditte che fabbricano le 92 al momento sono:

- Taurus brasiliana (PT92) e la Imbel (sempre brasiliana)
...

Io faccio solo osservare che i brasiliani non hanno avuto ostaggi rapiti. Francesi ed Italiani si.

E qui mi fermo...

Oh bella... quindi hai decretato che sono i Brasiliani ad armare la resistenza Iraquena :)

LuVi

easyand
26-05-2005, 13:36
Interessante. Quindi secondo te la cerchia si restringerebbe a: Beretta di Gardone Val Trompia, Manhurin francese...

no, è il contrario, se i brasiliani non sono mai stati rapiti un perchè ci sarà...che sia un accordo brasile-guerriglia per la fornitura di armi, ricordando che l' esercito di saddam era un ottimo cliente del brasile in quanto a armamenti...

easyand
26-05-2005, 14:00
MILANO – Per gli esperti internazionali il canale che ha rifornito di pistole Beretta la resistenza irachena va cercato in Medio Oriente. In Giordania, per le armi con matricola, o in Egitto, dove potrebbe portare la pista delle « calibro nove fantasma » , nate senza matricola. In uno stabilimento del Cairo infatti si producono semiautomatiche su licenza dell'azienda bresciana e anche durante gli anni dell'embargo i rapporti tra industrie egiziane e irachene non si sono mai fermati. Altre pistole potrebbero provenire dal « libero mercato » : la moderna Beretta 92, lo stesso modello in dotazione alle forze armate americane, viene costruita anche in Brasile, in Sud Africa e negli Stati Uniti. Da lì è facile esportarle lecitamente e poi, con il celebre sistema delle triangolazioni, farle arrivare in Iraq.
L'indagine della procura di Brescia, nata dopo le segnalazioni dell'intelligence Usa sulle Beretta scoperte nelle mani dei terroristi in Iraq, deve affrontare il dedalo di un mercato in cui circolano milioni di pistole costruite — direttamente o su licenza — dalla casa di Gardone Val Trompia. I pm hanno acquisito due giorni fa documenti alla Farnesina per ricostruire il quadro dell'export. Ma sembra difficile che « le calibro nove fantasma » siano uscite dalla catena di montaggio italiana: « Tutte le armi — ha dichiarato ieri l'azienda — prodotte dalla Beretta e che escono dai suoi stabilimenti sono, a norma di legge, provviste dei numeri di matricola e commercializzate solo dietro rilascio di tutte le autorizzazioni previste dalle autorità competenti »

Onisem
26-05-2005, 14:10
no, è il contrario, se i brasiliani non sono mai stati rapiti un perchè ci sarà...che sia un accordo brasile-guerriglia per la fornitura di armi, ricordando che l' esercito di saddam era un ottimo cliente del brasile in quanto a armamenti...
E' vero, hai ragione, ho invertito le parti... :D

evelon
26-05-2005, 14:39
:confused: :confused: :confused: Ho usato il termine furiere perchè è un magazziniere nell'esercito, il termine esatto per definire coloro i quali si occupano delle armerie non lo conosco con precisione.

Ciao

Armiere :stordita:

dantes76
26-05-2005, 22:03
l italia e' il 2° produttore al mondo di armi leggere...le dovranno vendere a qualcuno...

easyand
27-05-2005, 12:35
piccolo aggiornamento:
a quanto pare il corriere deve aver preso un abbaglio, perchè secondo i soldati americani le uniche pistole senza marchi ritrovate in ingente quantità sono le Beretta 915, un vecchio modello del quale l' Iraq aveva la licenza di produzione sotto il nome di Tariq

Onisem
27-05-2005, 14:12
piccolo aggiornamento:
a quanto pare il corriere deve aver preso un abbaglio, perchè secondo i soldati americani le uniche pistole senza marchi ritrovate in ingente quantità sono le Beretta 915, un vecchio modello del quale l' Iraq aveva la licenza di produzione sotto il nome di Tariq
Si parlava anche di indagini in corso, hanno preso tutti (procura, informativa statunitense, Farnesina etc.) un clamoroso abbaglio?

easyand
27-05-2005, 14:31
Si parlava anche di indagini in corso, hanno preso tutti (procura, informativa statunitense, Farnesina etc.) un clamoroso abbaglio?

le indagini sono partite proprio in seguito all' articolo del corriere