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24-05-2005, 13:32
La mattina del 20 maggio è venuto a mancare il più importante musicologo italiano del XX sec. Docente presso l'Università Statale di Milano, membro della resistenza partigiana milanese, collaboratore di moltissime riviste, e fra i più amati intellettuali italiani all'estero, lascia la sua Milano a 65 anni a causa di una grave malattia scoperta da poco.
Già nel mese di Aprile, la mancata partecipazione alla proiezione dell'opera di Luigi Nono (compositore col quale aveva stretto amicizia) "Il Canto Sospeso", diretta dal maestro Claudio Abbado e della Filarmonica di Berlino, aveva fatto presagire l'aggravarsi delle condizioni di salute del professore.
Lascia a tutti gli studenti e non solo un profondo vuoto
http://users.unimi.it/mozart/degrada.htm
Ne ho ricevuta notizia solo adesso da parte del dott. Carlo Serra, ricercatore di Filosofia presso la stessa università.
"Vi sono cose che non si vorrebbero annunciare.
Venerdì mattina ci ha lasciato Francesco Degrada: è una perdita enorme, per
tutta la musicologia italiana, per l'Università degli Studi, in generale
per tutti coloro che abbiano seguito un percorso culturale che abbia avuto
una qualche attinenza con la musica. Cercheremo di ricordarlo attraverso
delle iniziative, ma quel suo stile, fatto di rigore musicologico e levità
letteraria, ci mancherà sempre."
Già nel mese di Aprile, la mancata partecipazione alla proiezione dell'opera di Luigi Nono (compositore col quale aveva stretto amicizia) "Il Canto Sospeso", diretta dal maestro Claudio Abbado e della Filarmonica di Berlino, aveva fatto presagire l'aggravarsi delle condizioni di salute del professore.
Lascia a tutti gli studenti e non solo un profondo vuoto
http://users.unimi.it/mozart/degrada.htm
Ne ho ricevuta notizia solo adesso da parte del dott. Carlo Serra, ricercatore di Filosofia presso la stessa università.
"Vi sono cose che non si vorrebbero annunciare.
Venerdì mattina ci ha lasciato Francesco Degrada: è una perdita enorme, per
tutta la musicologia italiana, per l'Università degli Studi, in generale
per tutti coloro che abbiano seguito un percorso culturale che abbia avuto
una qualche attinenza con la musica. Cercheremo di ricordarlo attraverso
delle iniziative, ma quel suo stile, fatto di rigore musicologico e levità
letteraria, ci mancherà sempre."