sempreio
16-05-2005, 15:35
L’indice Empire Manufacturing, che misura l’andamento del settore manifatturiero nello Stato di New York, crolla a -11.1 punti; gli analisti avevano previsto, dopo il calo fatto registrare anche ad aprile, una crescita di 11,5 punti
Crolla l’attività manifatturiera nello Stato di New York. La Federal Riserve Bank newyorkese ha reso noto nel pomeriggio che per il secondo mese consecutivo l’indice che misura l’andamento del settore manifatturiero ha fatto registrare un crollo inatteso: se ad aprile la diminuzione era stata di 17,6 punti, portando l’indice a quota 2 punti, nel mese di maggio il calo è stato di più di 13 punti, facendo scendere l’indicatore a quota –11,1 punti. Il dato di aprile aveva fatto registrare il valore più basso da aprile 2003.
Ricordiamo questo dato è ricavato da un’indagine campionaria svolta tra i dirigenti delle industrie manifatturiere nello stato di New York, un valore inferiore allo zero è sinonimo di recessione. Questo indice ha importanza particolare perché anticipa di 15 giorni la tendenza generale dell’indicatore nazionale Ism.
Le previsioni degli analisti erano per una crescita di 11,5 punti. Nel dettaglio, i nuovi ordini sono scesi a -7,1 punti dai 1,2 di aprile, gli ordini inevasi da –8,2 punti sono passati a -17,2, le scorte sono cresciute da –1,6 a –6,0.
L’occupazione nel settore manifatturiero è scesa a 0,2 dagli 8,5 punti di aprile, anch’esso rappresenta il valore più basso dal settembre 2003; l’indice che misura la settimana lavorativa è passato –4,3 a –2,4. Per quello che riguarda i prezzi pagati sono scesi di un punto, da 43 a 42 punti, i prezzi ricevuti sono scesi di 5,8 punti, da 13,8 a 8 punti il livello più basso dal febbraio 2004.
mi sebrava una notizia importante :stordita:
Crolla l’attività manifatturiera nello Stato di New York. La Federal Riserve Bank newyorkese ha reso noto nel pomeriggio che per il secondo mese consecutivo l’indice che misura l’andamento del settore manifatturiero ha fatto registrare un crollo inatteso: se ad aprile la diminuzione era stata di 17,6 punti, portando l’indice a quota 2 punti, nel mese di maggio il calo è stato di più di 13 punti, facendo scendere l’indicatore a quota –11,1 punti. Il dato di aprile aveva fatto registrare il valore più basso da aprile 2003.
Ricordiamo questo dato è ricavato da un’indagine campionaria svolta tra i dirigenti delle industrie manifatturiere nello stato di New York, un valore inferiore allo zero è sinonimo di recessione. Questo indice ha importanza particolare perché anticipa di 15 giorni la tendenza generale dell’indicatore nazionale Ism.
Le previsioni degli analisti erano per una crescita di 11,5 punti. Nel dettaglio, i nuovi ordini sono scesi a -7,1 punti dai 1,2 di aprile, gli ordini inevasi da –8,2 punti sono passati a -17,2, le scorte sono cresciute da –1,6 a –6,0.
L’occupazione nel settore manifatturiero è scesa a 0,2 dagli 8,5 punti di aprile, anch’esso rappresenta il valore più basso dal settembre 2003; l’indice che misura la settimana lavorativa è passato –4,3 a –2,4. Per quello che riguarda i prezzi pagati sono scesi di un punto, da 43 a 42 punti, i prezzi ricevuti sono scesi di 5,8 punti, da 13,8 a 8 punti il livello più basso dal febbraio 2004.
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