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View Full Version : Sergio Ramelli


aleraimondi
04-05-2005, 22:26
visto l'anniversario della morte pochi giorni fa vorrei portare all'attenzione la seguente vicenda ai più sconosciuta. senza polemica :)


"La Notte, 29 aprile 1975
E' morto Ramelli




In coma da 48 giorni
E' morto Ramelli

E' lo studente di destra (19 a.) selvaggiamente picchiato con sbarre di ferro il 13 marzo scorso in via Paladini - Aveva riportato lo sfondamento del cranio e non aveva più ripreso conoscenza - Non identificati gli aggressori.



E' morto Ramelli

lo studente massacrato dagli ultrasinistri
Dopo quarantotto giorni di straziante agonia è spirato questa mattina, poco prima delle dieci, al reparto neurochirurgia padiglione Beretta, del Policlinico, Sergio Ramelli, 19 anni, lo studente simpatizzante per l'estrema destra massacrato bestialmente sotto casa da alcuni giovani di sinistra armati di spranghe di ferro il 13 marzo scorso.
Il giovane, dopo l'aggressione, fu trasportato d'urgenza al policlinico e sottoposto ad un intervento chirurgico durato cinque ore, nel corso del quale i medici riuscirono a ricostruire una parte della calotta cranica e della membrana cervicale.
Dopo la delicata operazione, Sergio Ramelli diede segni di miglioramento, dovuti alla reazione della sua forte fibra e alla giovane età; i medici del "Beretta", a un certo punto, manifestarono un cauto ottimismo circa le possibilità di salvare il ragazzo, che reagiva in maniera sorprendente. LA prognosi, tuttavia, rimase sempre riservata sia "per la sopravvivenza che per la funzione". Ciò significa che Sergio Ramelli, se anche fosse sopravvissuto, sarebbe probabilmente rimasto gravemente menomato, muto e semiparalizzato.
Nei gironi scorsi, però, sono improvvisamente sopravvenute delle complicazioni polmonari che hanno rapidamente indebolito un fisico provato. Le energiche cure a cui è stato sottoposto non hanno potuto impedire il sopraggiungere di un collasso cardiocircolatorio che, stamane, ha spezzato l'esile filo che ancora legava Sergio Ramelli alla vita.
Aggressione Selvaggia
L'aggressione, messa a segno il 13 marzo in via Amadeo, davanti al palazzo segnato dal numero 40, dove il giovane abitava con i genitori ed i fratelli, non aveva avuto praticamente testimoni. Si sa che lo studente, dopo aver parcheggiato il suo motorino in via Paladini, si era diretto verso casa. Improvvisamente, all'angolo con la via Amadeo - era l'una e quindici - alcuni giovani armati di spranghe, bastoni, chiavi inglesi gli balzarono addosso colpendolo selvaggiamente al capo.
Sergio Ramelli crollo al suolo sanguinante. A questo punto i teppisti trasformarono il pestaggio in un vero e proprio linciaggio. Infierirono sul giovane sino a sfondargli la calotta cranica. Poi fuggirono, lasciandolo a terra svenuto e sanguinante.
Il Ramelli fu soccorso soltanto dopo qualche minuto da un commesso che avvertì immediatamente la portinaia dello stabile in cui la famiglia Ramelli abita da 22 anni. La donna, Graziella Zacchia, visto il giovane a terra, corse immediatamente ad avvisare la polizia ed una ambulanza.
Lo studente, che perdeva materia cerebrale, venne ricoverato al Policlinico. Dopo l'intervento chirurgico Sergio Ramelli fu trasportato al reparto rianimazione. Qui è rimasto sino ad oggi in stato comatoso.
Le indagini dell'ufficio politico della questura presero il via subito dopo l'aggressione; nella stessa serata furono arrestati una decina di giovani, studenti del "Molinari" l'istituto che il Ramelli aveva frequentato fino a poco tempo prima. Questi giovani, tutti di estrema sinistra, furono poi rilasciati perché risultarono estranei al fatto. L'inchiesta si spostò poi tra i gruppi della sinistra extraparlamentare che operano nella zona Città Studi, dove abitava Sergio Ramelli. Questi, infatti, pochi giorni prima del fatale agguato, aveva affisso nel quartiere dei manifesti del "Fronte della Gioventù" che riguardavano l'uccisione del simpatizzante di destra Miki Mantakos, fulminato da un colpo di pistola a Roma durante gli incidenti avvenuti in occasione delle prime udienze del processo per la strage di Primavalle. Anche
questa seconda pista, però, non ha dato alcun frutto.

Espulso dalla scuola
Il Ramelli, figlio di Mario, 47 anni e Anita Pozzi [sic] di 49 anni, era stato fiduciario del "Fronte della Gioventù" all'Istituto Molinari dove aveva studiato a lungo prima di esserne espulso a causa delle sue idee politiche, dopo un assurdo "processo" avvenuto durante un'assemblea studentesca. Proprio per quel motivo il padre lo aveva trasferito in una scuola privata dove frequentava il biennio quarta e quinta e si stava preparando per l'esame per perito chimico. Era già stato picchiato in altre occasioni. In particolare, una ventina di giorni prima dell'aggressione mortale la stessa sorte era toccata a suo fratello Luigi, scambiato per Sergio.
Lo stesso Sergio e suo padre erano stati ancora protagonisti di un'altra aggressione quando il giovane studiava la Molinari. Dopo una accesa discussione con il preside nell'atrio della scuola, erano stati circondati da un gruppo di studenti. Era nato un tafferuglio: insulti, sputi, botte.
Un solo professore, al "Molinari" aveva difeso Ramelli, sostenendo che egli aveva diritto ad avere le sue idee politiche e che anche gli altri - proprio perché viviamo in una società democratica- dovevano rispettarle. Il suddetto professore era stato però "punito" per questo suo atteggiamento: la sua macchina era stata data alle fiamme dagli ultrasinistri. Sergio Ramelli apparteneva a una famigli di grandi tradizioni patriottiche. Due suoi parenti avevano ricevuto, nell'ultima guerra mondiale, la massima decorazione al valore: la medaglia d'oro al valore militare."

questi sono alcuni stralci di giornale riguardanti il caso. non so dirvi la fonte perchè ce li ho salvati in un doc da tempo.
come lui tanti persero la vita per idea politca mentre gli aggressori rimasero impuniti. a destra e sinistra.


Saluti

Onisem
05-05-2005, 00:58
Triste vicenda di una delle pagine più torbide della storia d'Italia. L'unica cosa che mi lascia perlesso è che sarebbe stato espulso da scuola solamente per le sue idee politiche, ma poco cambia: una simile violenza non può essere mai giustificata da "un'appartenenza" politica, qualunque essa sia.

Stormblast
05-05-2005, 08:23
in parecchie città d'italia si sta cercando di intitolare una via in suo ricordo, sembra l'ottava fatica di ercole.....

tatrat4d
05-05-2005, 08:33
La violenza politica è una terribile malattia, questo paese sembra che da 35 anni (e non contiamo il fascismo...) non ne possa fare a meno.

Un altro esempio più ignobile di terrorismo (se mai ve ne possa essere di meno ignobile) è quello dell'omicidio del Prof. Ruffilli. Copio e incollo la "dinamica"...
1988. Nel pomeriggio del 16 aprile due brigatisti, a Forlì, bussano alla porta del senatore Roberto Ruffilli, consigliere per gli affari costituzionali e amico personale del presidente del Consiglio Ciriaco De Mita.

Ruffilli, che vive solo, con una zia che lo accudisce, apre la porta senza timore, i due lo spingono nel suo studio, lo "processano", lo fanno inginocchiare e lo uccidono con tre colpi alla nuca. Trenta minuti più tardi, la rivendicazione: "Abbiamo giustiziato il senatore Ruffilli a Forlì. Attacco al cuore dello Stato. Brigate Rosse per la costruzione del Partito comunista combattente". Come a dire: ci siamo ancora.

I terroristi decisi a mantenere in vita nonostante tutto le Brigate Rosse - Partito comunista combattente, giustificano successivamente l'assassinio in questo modo paradossale: "Ruffilli non era il mite uomo di pensiero e di studio. Egli era invece uno dei migliori quadri politici della Dc, uomo chiave del rinnovamento, vero e proprio cervello politico del progetto demitiano, progetto teso ad aprire una nuova fase 'costituente', attraverso la quale la Dc si riqualifica e si pone come partito pilota del cambiamento... Ruffilli era altresì l'uomo di punta che ha guidato in questi ultimi anni la strategia democristiana sapendo concretamente ricucire, attraverso forzature e mediazioni, tutto l'arco delle forze politiche intorno a questo progetto, comprese le opposizioni istituzionali". Sembra un encomio, invece è una condanna a morte.

Gli autori, Fabio Ravalli e Maria Cappello, sono stati arrestati con un'altra ventina di brigatisti nella notte del 6 settembre '88. In quella occasione è stata recuperata anche una parte del bottino della rapina che era costata la vita agli agenti Scravaglieri e Lanari. Un'altra parte di quei soldi sono stati ritrovati nel settembre dell'89 in un appartamento parigino in cui vennero arrestati Simonetta Giorgieri, Anna Mutini e Carla Vendetti, che, condannati con altri del Pcc a pene minori in Francia, si sono resi in seguito irreperibili.

Nell'aprile del '91 per l'omicidio Ruffilli sono condannati all'ergastolo Fabio Ravalli e Maria Cappello, insieme ai loro compagni del Pcc Antonio De Luca, Franco Grilli, Stefano Minguzzi, Tiziana Cherubini, Vincenza Vaccaro, Franco Galloni, Rossella Lupo, Daniele Bencini e Marco Venturini. Si dichiarano tutti non pentiti.

Quando vennero arrestati alla fine dell'88 un disilluso ufficiale che aveva partecipato all'operazione, a chi gli chiedeva se il terrorismo fosse finito rispondeva così: "Il terrorismo non sarà mai estirpato del tutto: fa parte del panorama della nostra civiltà. Per ora abbiamo vinto noi. Ma questa è una partita senza fine".


Per non dire di D'Antona e Biagi, sembra persino che il secondo abbia fatto in tempo a chiedere pietà, oltre al fatto che si era a cavallo del 2000...

aleraimondi
05-05-2005, 09:39
in parecchie città d'italia si sta cercando di intitolare una via in suo ricordo, sembra l'ottava fatica di ercole.....
e pensate che ancora oggi a molte manifestazioni si vedono striscioni con scritto "10, 100, 1000 ramelli, con una riga rossa tra i capelli"

tre risposte....

tatrat4d
05-05-2005, 09:40
e pensate che ancora oggi a molte manifestazioni si vedono striscioni con scritto "10, 100, 1000 ramelli, con una riga rossa tra i capelli"

tre risposte....

che vergogna... :(

aleraimondi
05-05-2005, 09:40
purtroppo tanti casi simili a ramelli accaddero in quegli anni. e i colpevoli, protetti da organi politici, la fecero spesso franca.

ALBIZZIE
05-05-2005, 09:51
questa intervista è interessante:

http://www.iene.it/video/popup/videopopup_959.shtml?adsl

aleraimondi
05-05-2005, 09:55
appunto, io ho citato ramelli perchè è diventato un po l'emblema di quelle violenze, ma lo ripeto, ce ne sono tanti a destra e tanti a sinistra

Amu_rg550
05-05-2005, 10:54
questa intervista è interessante:

http://www.iene.it/video/popup/videopopup_959.shtml?adsl

sicuramente è anche interessante, ma gli aggettivi che più mi vengono in mente purtroppo son altri.
tra le tante risposte coincidenti:

a cosa è servita la morte di suo figlio? a niente...

veramente straziante per un genitore.


La violenza politica è una terribile malattia, questo paese sembra che da 35 anni (e non contiamo il fascismo...) non ne possa fare a meno.

mah, direi che bisogna fare delle profonde distinzioni tra 30 anni ed ora: mentre prima c'era il clima "giusto", nel quale inserire simili episodi, adesso la distanza da questo genere di "politica" è netta.
il paese adesso prescinde da quella cappa di intolleranza ed odio politico così avverso al confronto che vi era allora: biagi e d'antona son vittime di nostalgici duri a morire, non di un clima che non riesce a far a meno di gesta così dure e allo stasso tempo eclatanti.
sono più le eccezioni di un fanatismo ristretto, che il mezzo per mandare avanti la lotta politica.

in parecchie città d'italia si sta cercando di intitolare una via in suo ricordo, sembra l'ottava fatica di ercole.....
non ci sono le condizioni allo stato attuale per dedicare una strada a ramelli o un'altra vittima di omicidio politico.
se c'è ancora gente che è nostalgica di ideologie che la storia ha giudicato morte già da molto prima degli anni 70, non credo che ci sia il clima adatto, o meglio una coscienza sociale così matura da guardare questi morti, relativamente recenti, come quel che son realmente ovvero vittime di una stagione scellerata e nulla più.
c'è ancora troppa partigianeria nel giudicare determinati avvenimenti, e tanta voglia di riscrivere la storia di morti innocenti a proprio uso e vantaggio, un revisionismo che non rende omaggio a nessuno.

tatrat4d
05-05-2005, 11:08
mah, direi che bisogna fare delle profonde distinzioni tra 30 anni ed ora: mentre prima c'era il clima "giusto", nel quale inserire simili episodi, adesso la distanza da questo genere di "politica" è netta.
il paese adesso prescinde da quella cappa di intolleranza ed odio politico così avverso al confronto che vi era allora: biagi e d'antona son vittime di nostalgici duri a morire, non di un clima che non riesce a far a meno di gesta così dure e allo stasso tempo eclatanti.
sono più le eccezioni di un fanatismo ristretto, che il mezzo per mandare avanti la lotta politica.

non ci sono le condizioni allo stato attuale per dedicare una strada a ramelli o un'altra vittima di omicidio politico.
se c'è ancora gente che è nostalgica di ideologie che la storia ha giudicato morte già da molto prima degli anni 70, non credo che ci sia il clima adatto, o meglio una coscienza sociale così matura da guardare questi morti, relativamente recenti, come quel che son realmente ovvero vittime di una stagione scellerata e nulla più.
c'è ancora troppa partigianeria nel giudicare determinati avvenimenti, e tanta voglia di riscrivere la storia di morti innocenti a proprio uso e vantaggio, un revisionismo che non rende omaggio a nessuno.

Credo purtroppo che l'humus sia ancora in grado di riprodurre manifestazioni simili. Se facciamo un confronto col resto d'europa (N.Irlanda, P. Baschi e rivendicazioni etniche religiose a parte), direi che siamo messi maluccio.

Onisem
05-05-2005, 17:32
Credo purtroppo che l'humus sia ancora in grado di riprodurre manifestazioni simili. Se facciamo un confronto col resto d'europa (N.Irlanda, P. Baschi e rivendicazioni etniche religiose a parte), direi che siamo messi maluccio.

Sono d'accordo.

majin mixxi
05-05-2005, 18:01
a quei tempi si volava anche giu' dalle finestre della questura

Lucrezio
05-05-2005, 18:13
Una delle tante pagine di vergogna per la nostra storia.
E' così difficile imparare a rispettare le idee altrui?
O almeno a litigare civilmente?
E' possibile che nonostante questi episodi ( a destra come a sinistra ) esistano ancora tante persone- in particolare tanti giovani!- che credono in queste idee orribili e folli che troppe volte hanno portato a conseguenze del genere?

majin mixxi
05-05-2005, 18:34
la vicenda Dax insegna che le cose non cambiano

aleraimondi
05-05-2005, 19:00
a quei tempi si volava anche giu' dalle finestre della questura
verissimo, e si bruciava anche alla finestra della propria abitazione :(

squadraf
05-05-2005, 19:25
Strategie politiche ben definite e progettate a tavolino dai potenti. Dette "strategie della tensione" e "degli opposti estremismi". Ecco come tra i 2 litiganti il terzo godeva...

dataman
05-05-2005, 20:12
a quei tempi si volava anche giu' dalle finestre della questura

E quindi .... ? Pari e patta ?

majin mixxi
05-05-2005, 20:26
E quindi .... ? Pari e patta ?

no,per niente

Feric Jaggar
06-05-2005, 07:42
Strategie politiche ben definite e progettate a tavolino dai potenti. Dette "strategie della tensione" e "degli opposti estremismi". Ecco come tra i 2 litiganti il terzo godeva...

Come già fatto in pvt, vi evidenzio che sul web si trova - nonostante il ritiro dal mercato, fatto quando la Mondadori è stata comprata da un noto imprenditore lombardo - lo scan del libro "Piazza Fontana"

L'ho trovato a questo indirizzo: www.geocities.com/libreriavirtuale

Il libro, pur difettando come tutta la letteratura sull'argomento in quanto appare sbilanciato, ha il pregio di essere una ricostruzione puntuale e ben documentata; il che permetterà, anche a chi non condivide la chiave di lettura ideologica del testo, di farsi un'idea molto chiara del quadro.

In particolare, vi si evince il ruolo di "stabilizzazione" del nostro povero Paese giocato da una nota potenza straniera (nota per il tirassegno su aerei, funivie, automobili), e la parte di sostegno svolta da alcuni "galantuomini" di oscura fama, tipo un certo P.R. e tale S.d.C., i quali continuano ad ammorbare con il loro rivoltante olezzo un certo ambiente politico che invece avrebbe bisogno finalmente di un po' di aria pulita.

Basta... ho detto già troppo. Hwupgrade, a differenza di altri forum che ti bannano solo per il nick, non si merita di sporcarsi con la citazione di certe vicende.

Sergio Ramelli: presente.

Lucio Virzì
06-05-2005, 08:52
Come già fatto in pvt, vi evidenzio che sul web si trova - nonostante il ritiro dal mercato, fatto quando la Mondadori è stata comprata da un noto imprenditore lombardo - lo scan del libro "Piazza Fontana"

L'ho trovato a questo indirizzo: www.geocities.com/libreriavirtuale



Thanks. ;)


Basta... ho detto già troppo. Hwupgrade, a differenza di altri forum che ti bannano solo per il nick, non si merita di sporcarsi con la citazione di certe vicende.

Io ancora non ho capito che è successo :confused: saiballo t'ha bannato? E perchè? Link?

LuVi

Feric Jaggar
06-05-2005, 09:18
Thanks. ;)



Io ancora non ho capito che è successo :confused: saiballo t'ha bannato? E perchè? Link?

LuVi

Per conto mio, ci ho messo volentieri una pietra sopra... è inutile fare polemiche a distanza; tocca dire che il web è lottizzato, e quindi ognuno a casa sua fa come gli pare. Anche se poi per fortuna ci sono spazi abbastanza "franchi" come questo, maggiormente godibili. Sarà il tempo, a dire se la "purezza ideologica" paga in termini di partecipazione ed audience, o se alla fine non sia più pagante anche in termini commerciali permettere un confronto ampio. Mi tocca solo dire - a denti stretti - che un noto imprenditore lombardo, sempre quello che ricordavo prima, in TV ha detto che censurare i programmi "comunisti" in TV è un suicidio da un punto di vista imprenditoriale, perchè così facendo si perde metà dell'ascolto. E bisogna dire che ha ragione (anche se poi per parte sua razzola male). Invece Rai3, che sicuramente non ha le stesse inclinazioni del tale imprenditore (anche se ha sbattuto fuori Fulvio Grimaldi perchè troppo di sinistra), la notte ma anche in prima serata trasmette certe cosette... che, ho constatato, sono seguitissime... dal momento che come vedo anche i gatti sanno dov'è Wevelsburg... o Extersteine... :D

E nessuno si è mai sognato di dire che Rai3 o Ghezzi son nazisti... per cui l'han capita e son bravi.

Poi ci sono invece quelli che non hanno idee, e sanno solo mettere il link al tuo forum su Indymedia con la scritta "KIUDERE! KIUDERE!"; e quando capita che Indymedia la chiudono per un paio di giorni perchè ha messo un grossolano fotomontaggio del Papa in divisa nazista (che gnocchi; sul web si trova benissimo la foto AUTENTICA del Papa in divisa della Luftwaffe, una volta che si trova l'originale che bisogno c'era di andare a fare i fotomontaggi????), e diciamo a "casa mia" ovviamente si festeggia, ecco che scappa fuori l'intelligentone con l'avatar a foglia di marijuana a dire "che bei democratici!" come se NOI pilotassimo l'FBI e non prendessimo invece le mangamellate dalla Celere come LORO, e poi ti si mette a cantare "Bella Ciao" completa :doh:

Blah! :doh: Scusate lo sfogo, purtroppo il panorama è questo...

aleraimondi
06-05-2005, 18:05
non ci ho capito una bega. :) ma su ramelli che ne pensi?

maximarco
09-05-2005, 19:41
la vicenda Dax insegna che le cose non cambiano


per favore............. con tutto il rispetto per i morti, non paragonatemi dax a ramelli.


E poi con tutta la somiglianza che voi ci trovate erano tempi differenti.