diafino
29-04-2005, 15:49
Una corretta impostazione del problema della' libertà e del suo esercizio è di fondamentale importanza per affrontare la vita personale e comunitaria in modo responsabile e sereno.
Dunque presenta lo stato attuale delle tue convinzioni in ordine a questo problema, che ogni giorno affronti nell'esperienza di di vita e di studio.
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“I have a dream that my four children will one day live in a nation where they will not be judged by the color of their skin but by the content of their character. I have a dream today.”
Non sono un amante della storia, ne ho mai approfondito gli argomenti tramite letture di scritti e discorsi del tempo, ma questa frase pronunciata da Martin Luther King il 28 Agosto 1963, mi ha profondamente colpito tanto che ho avuto il piacere di leggere e rileggere l’ intera trascrizione di quell' intrvento.
La citatazione fu il simbolo della lotta alla discriminazione raziale di quegli anni e oggi come oggi è la bandiera del cosi chiamato fenomendo Americando denominato Meltin' Pot.
Un Americano di colore non poteva frequentare la stessa scuola in cui andavano i bianchi, non poteva abitare nella stesso quartiere, tantomeno poteva viaggiare sullo stesso autobus o camminare sul medesimo marciapiede.
Al giorno d'oggi in America, il colore della pelle non è più fonte di discriminazioni, semplicemente non è più considerato un problema. Tutti i ragazzi hanno la libertà di scegliere la scuola da frequentare e la casa dove abitare.
Si è raggiunto infatti il diritto fondamentale che ogni uomo deve avere di poter esprimere il proprio pensiero e di agire come meglio si crede.
Gli stessi Americani neri li troviamo a morire in difesa di questi diritti in Iraq, lottando contro il fondamentalismo islamico e il terrorismo.
Anche in Europa gli uomini del ventasimo secolo hanno conosciuto la negazione della libertà sperimentando l'annientamento nei campi di internamento, la vita degradata nei gulag e nelle carceri per chi aveva idee diverse da quelle del fascismo.
Forse in nessun altro momento della storia la libertà è stata tanto affermata e tanto negata, tanto reclamata e tanto rifiutata, tanto parlata, cantata, gridata e tanto messa ai margini, nascosta, oscurata come quando sotto il Duce è venuta a mancare.
Inutile dire che al giorno d'oggi, la libertà in alcui paesi del mondo manca, ne ha parlato qualche giorno fa il presidente degli Stati Uniti, Bush definendoli "avamposti della tirannia" facendo i nomi di Cina, Cuba, Birmania e Corea del Nord.
Io ho avuto la fortuna di viaggiare molto e riconosco che è vero, un cubano, per esempio, mai e poi mai potrebbe andare nella piazza "Che Guevara", piazza principale de La Habana, a predicare idee diverse da quelle imposte, come potrebbe fare un londinese sullo Speaker's Corner in Hyde Park.
La libertà è un tortuoso itinerario attraverso la storia degli uomini che non ha nè un arrivo, nè un termine conclusivo. La sua storia non è finita. Essa è costantemente in cammino. L'importante è tener presente che saremo liberi solo quando ogni persona, ciascuon di noi sarà libero.
La libertà è un valore inebriante, apparentemente illimitato. Io penso che l'uomo è sia creato libero ma inevitabilmente la convivenza con i simili ci limita appunto la nostra libertà.
Un esempio lampante è chiedere di immaginare un uomo che paradossalmente vive da solo su un isola deserta. Egli è libero, nella vera essenza della parola. Può fare ogni cosa, può tutto entro le capacità intriseche dell'essere umano. Ora immaginiamo che sull'isola arrivi un'altra persona, la libertà di ciascuno dei due viene limitata. In nome della convivenza si stabiliscono regole che vanno inevitabilmente a limitare il singolo. Arrivo a dire che la libertà, in qualsiasi contesto, non è illimitata ma regolata da altri principi o valori di uguale importanza al fine di non abusarne. Ecco l'esempio della Spagna che in questi giorni ha concesso agli omosessuali la libertà di sposarsi e di costituire una famiglia. Questo, sinceramente, mi sembra una violazione delle seplici identità naturali.
Libertà nel pieno senso della parola coinvolge anche le piccole scelte quotidiane ed è quindi importante che su di essa si fondi anche la famiglia, la scuola e la sfera sociale nella quale ciascuno di noi vive. Non vorrei un domani costruire una famiglia da tiranno nè tantomeno lavorare in un ambiente dove ogni mia scelta sono condizionate dal rendiconto o dal giudizio di altri. La libertà è un valore grande, grandissimo ed io mi rivolgo ad essa quando penso al mio futuro di lavoro. Ho un grande sogno: insegnare infiormatica ma so che è completamente diverso da quello che i miei genitori hanno fatto in modo di prepararmi. Dovrò valutare bene quasta mia libertà di scelta e lotterò fino alla fine per farla valere.
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Vi posto la composizione che ho iniziato a fare e terrò aggiornata il più possibile, vorrei sapere da voi cosa ne pensate e se apportereste modifiche di qualsiasi genere.
Grazie 1000
Dunque presenta lo stato attuale delle tue convinzioni in ordine a questo problema, che ogni giorno affronti nell'esperienza di di vita e di studio.
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“I have a dream that my four children will one day live in a nation where they will not be judged by the color of their skin but by the content of their character. I have a dream today.”
Non sono un amante della storia, ne ho mai approfondito gli argomenti tramite letture di scritti e discorsi del tempo, ma questa frase pronunciata da Martin Luther King il 28 Agosto 1963, mi ha profondamente colpito tanto che ho avuto il piacere di leggere e rileggere l’ intera trascrizione di quell' intrvento.
La citatazione fu il simbolo della lotta alla discriminazione raziale di quegli anni e oggi come oggi è la bandiera del cosi chiamato fenomendo Americando denominato Meltin' Pot.
Un Americano di colore non poteva frequentare la stessa scuola in cui andavano i bianchi, non poteva abitare nella stesso quartiere, tantomeno poteva viaggiare sullo stesso autobus o camminare sul medesimo marciapiede.
Al giorno d'oggi in America, il colore della pelle non è più fonte di discriminazioni, semplicemente non è più considerato un problema. Tutti i ragazzi hanno la libertà di scegliere la scuola da frequentare e la casa dove abitare.
Si è raggiunto infatti il diritto fondamentale che ogni uomo deve avere di poter esprimere il proprio pensiero e di agire come meglio si crede.
Gli stessi Americani neri li troviamo a morire in difesa di questi diritti in Iraq, lottando contro il fondamentalismo islamico e il terrorismo.
Anche in Europa gli uomini del ventasimo secolo hanno conosciuto la negazione della libertà sperimentando l'annientamento nei campi di internamento, la vita degradata nei gulag e nelle carceri per chi aveva idee diverse da quelle del fascismo.
Forse in nessun altro momento della storia la libertà è stata tanto affermata e tanto negata, tanto reclamata e tanto rifiutata, tanto parlata, cantata, gridata e tanto messa ai margini, nascosta, oscurata come quando sotto il Duce è venuta a mancare.
Inutile dire che al giorno d'oggi, la libertà in alcui paesi del mondo manca, ne ha parlato qualche giorno fa il presidente degli Stati Uniti, Bush definendoli "avamposti della tirannia" facendo i nomi di Cina, Cuba, Birmania e Corea del Nord.
Io ho avuto la fortuna di viaggiare molto e riconosco che è vero, un cubano, per esempio, mai e poi mai potrebbe andare nella piazza "Che Guevara", piazza principale de La Habana, a predicare idee diverse da quelle imposte, come potrebbe fare un londinese sullo Speaker's Corner in Hyde Park.
La libertà è un tortuoso itinerario attraverso la storia degli uomini che non ha nè un arrivo, nè un termine conclusivo. La sua storia non è finita. Essa è costantemente in cammino. L'importante è tener presente che saremo liberi solo quando ogni persona, ciascuon di noi sarà libero.
La libertà è un valore inebriante, apparentemente illimitato. Io penso che l'uomo è sia creato libero ma inevitabilmente la convivenza con i simili ci limita appunto la nostra libertà.
Un esempio lampante è chiedere di immaginare un uomo che paradossalmente vive da solo su un isola deserta. Egli è libero, nella vera essenza della parola. Può fare ogni cosa, può tutto entro le capacità intriseche dell'essere umano. Ora immaginiamo che sull'isola arrivi un'altra persona, la libertà di ciascuno dei due viene limitata. In nome della convivenza si stabiliscono regole che vanno inevitabilmente a limitare il singolo. Arrivo a dire che la libertà, in qualsiasi contesto, non è illimitata ma regolata da altri principi o valori di uguale importanza al fine di non abusarne. Ecco l'esempio della Spagna che in questi giorni ha concesso agli omosessuali la libertà di sposarsi e di costituire una famiglia. Questo, sinceramente, mi sembra una violazione delle seplici identità naturali.
Libertà nel pieno senso della parola coinvolge anche le piccole scelte quotidiane ed è quindi importante che su di essa si fondi anche la famiglia, la scuola e la sfera sociale nella quale ciascuno di noi vive. Non vorrei un domani costruire una famiglia da tiranno nè tantomeno lavorare in un ambiente dove ogni mia scelta sono condizionate dal rendiconto o dal giudizio di altri. La libertà è un valore grande, grandissimo ed io mi rivolgo ad essa quando penso al mio futuro di lavoro. Ho un grande sogno: insegnare infiormatica ma so che è completamente diverso da quello che i miei genitori hanno fatto in modo di prepararmi. Dovrò valutare bene quasta mia libertà di scelta e lotterò fino alla fine per farla valere.
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Vi posto la composizione che ho iniziato a fare e terrò aggiornata il più possibile, vorrei sapere da voi cosa ne pensate e se apportereste modifiche di qualsiasi genere.
Grazie 1000