easyand
24-04-2005, 19:56
ROMA - Gli attentati contro il contingente italiano di stanza a Nassiriya, il 12 novembre 2003, dovevano essere due e dovevano avvenire contemporaneamente. Oltre ai due kamikaze, a bordo di un camion, che si lanciarono sul quartier generale italiano provocando 18 morti, altrettanti dovevano colpire un' altra base militare, ma un imprevisto tecnico-organizzativo vanifico' quel proposito. La circostanza e' stata raccontata da Said Haraz, componente della cellula di Al Zarqawi il quale ha confessato di aver ideato i due attentati ai carabinieri del ROS che, fino ad un paio di settimane fa, hanno indagato in Iraq sugli episodi di terrorismo che hanno coinvolto militari e civili italiani.
Di origine curda Haraz, ma il nome potrebbe uno dei tanti alias adottati dai terroristi iracheni, fu arrestato dagli americani nello scorso gennaio ed e' attualmente detenuto nel carcere di Abu Ghraib. Responsabile di una delle cellule della rete terroristica di Al Zarqawi, Haraz e' ritenuto l' ideatore di una trentina di attentati compiuti contro le forze della coalizione in tutto l' Iraq. Il suo nome e' iscritto nel registro degli indagati della procura di Roma per strage con finalita' di terrorismo.
Di origine curda Haraz, ma il nome potrebbe uno dei tanti alias adottati dai terroristi iracheni, fu arrestato dagli americani nello scorso gennaio ed e' attualmente detenuto nel carcere di Abu Ghraib. Responsabile di una delle cellule della rete terroristica di Al Zarqawi, Haraz e' ritenuto l' ideatore di una trentina di attentati compiuti contro le forze della coalizione in tutto l' Iraq. Il suo nome e' iscritto nel registro degli indagati della procura di Roma per strage con finalita' di terrorismo.