PDA

View Full Version : Il testamento di Papa Giovanni Paolo II


Lucio Virzì
07-04-2005, 15:37
ROMA - Ecco il testo integrale del testamento di Giovanni Paolo II, scritto in diverse fasi dal 1979.

Il testamento del 6.3.1979 (e le aggiunte successive) Totus Tuus ego sum Nel Nome della Santissima Trinità. Amen.

PRIMA PARTE -"Vegliate, perchè non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà" (cf. Mt 24, 42) queste parole mi ricordano l'ultima chiamata, che avverrà nel momento in cui il Signore vorrà. Desidero seguirLo e desidero che tutto ciò che fa parte della mia vita terrena mi prepari a questo momento.
Non so quando esso verrà, ma come tutto, anche questo momento depongo nelle mani della Madre del mio Maestro: Totus Tuus.

Nelle stesse mani materne lascio tutto e Tutti coloro con i quali mi ha collegato la mia vita e la mia vocazione. In queste Mani lascio soprattutto la Chiesa,
e anche la mia Nazione e tutta l'umanità. Ringrazio tutti. A tutti chiedo perdono. Chiedo anche la preghiera, affinchè la Misericordia di Dio si mostri più grande della mia debolezza e indegnità.
Durante gli esercizi spirituali ho riletto il testamento del Santo Padre Paolo VI. Questa lettura mi ha spinto a scrivere il presente testamento.

Non lascio dietro di me alcuna proprietà di cui sia necessario disporre. Quanto alle cose di uso quotidiano che mi servivano, chiedo di distribuirle come apparirà opportuno. Gli appunti personali siano bruciati. Chiedo che su questo vigili don Stanislao, che ringrazio per la collaborazione e l'aiuto così prolungato negli anni e così comprensivo. Tutti gli altri ringraziamenti invece, li lascio nel cuore davanti a Dio stesso, perché è difficile esprimerli.

Per quanto riguarda il funerale, ripeto le stesse disposizioni, che ha dato il Santo Padre Paolo VI. (qui nota al margine: il sepolcro nella terra, non in un sarcofago, 13.3.92).

"apud Dominum misericordia et copiosa apud Eum redemptio" Giovanni Paolo pp. II

SECONDA PARTE - Roma, 6.III.1979 Dopo la morte chiedo Sante Messe e preghiere 5.III.1990

TERZA PARTE - Foglio senza data: Esprimo la più profonda fiducia che, malgrado tutta la mia debolezza, il Signore mi concederà ogni grazia necessaria per affrontare secondo la Sua volontà qualsiasi compito, prova e sofferenza che vorrà richiedere dal Suo servo, nel corso della vita. Ho anche fiducia che non permetterà mai che, mediante qualche mio atteggiamento: parole, opere o omissioni, possa tradire i miei obblighi in questa santa Sede Petrina.

QUARTA PARTE - 24.II - 1.III.1980 Anche durante questi esercizi spirituali ho riflettuto sulla verità del Sacerdozio di Cristo nella prospettiva di quel Transito che per ognuno di noi è il momento della propria morte. Del congedo da questo mondo - per nascere all'altro, al mondo futuro, segno eloquente (aggiunto sopra: decisivo) è per noi la Risurrezione di Cristo.
Ho letto dunque la registrazione del mio testamento dell'ultimo anno, fatta anch'essa durante gli esercizi spirituali - l'ho paragonata con il testamento del mio grande Predecessore e Padre Paolo VI, con quella sublime testimonianza sulla morte di un cristiano e di un papa - e ho rinnovato in me la coscienza delle questioni, alle quali si riferisce la registrazione del 6.III.1979 preparata da me (in modo piuttosto provvisorio).

Oggi desidero aggiungere ad essa solo questo, che ognuno deve tener presente la prospettiva della morte. E deve esser pronto a presentarsi davanti al Signore e al Giudice - e contemporaneamente Redentore e Padre. Allora anche io prendo in considerazione questo continuamente, affidando quel momento decisivo alla Madre di Cristo e della Chiesa - alla Madre della mia speranza.

I tempi, nei quali viviamo, sono indicibilmente difficili e inquieti. Difficile e tesa è diventata anche la via della Chiesa, prova caratteristica di questi tempi - tanto per i Fedeli, quanto per i Pastori. In alcuni Paesi (come p.e. in quello di cui ho letto durante gli esercizi spirituali), la Chiesa si trova in un periodo di persecuzione tale, da non essere inferiore a quelle dei primi secoli, anzi li supera per il grado della spietatezza e dell'odio. Sanguis martyrum - semen christianorum. E oltre questo - tante persone scompaiono innocentemente, anche in questo Paese in cui viviamo...

Desidero ancora una volta totalmente affidarmi alla grazia del Signore. Egli stesso deciderà quando e come devo finire la mia vita terrena e il ministero pastorale. Nella vita e nella morte Totus Tuus mediante l'Immacolata. Accettando già ora questa morte, spero che il Cristo mi dia la grazia per l'ultimo passaggio, cioè la [mia] Pasqua. Spero anche che la renda utile anche per questa più importante causa alla quale cerco di servire: la salvezza degli uomini, la salvaguardia della famiglia umana, e in essa di tutte le nazioni e dei popoli (tra essi mi rivolgo anche in modo particolare alla mia Patria terrena), utile per le persone che in modo particolare mi ha affidato, per la questione della Chiesa, per la gloria dello stesso Dio.

Non desidero aggiungere niente a quello che ho scritto un anno fa - solo esprimere questa prontezza e contemporaneamente questa fiducia, alla quale i presenti esercizi spirituali di nuovo mi hanno disposto.

QUINTA PARTE - Totus Tuus ego sum 5.III.1982 Nel corso degli esercizi spirituali di quest'anno ho letto (più volte) il testo del testamento del 6.III.1979.
Malgrado che tuttora lo consideri come provvisorio (non definitivo), lo lascio nella forma nella quale esiste. Non cambio (per ora) niente, e neppure aggiungo, per quanto riguarda le disposizioni in esso contenute.

L'attentato alla mia vita il 13.V.1981 in qualche modo ha confermato l'esattezza delle parole scritte nel periodo degli esercizi spirituali del 1980 (24.II - 1.III) Tanto più profondamente sento che mi trovo totalmente nelle Mani di Dio - e resto continuamente a disposizione del mio Signore, affidandomi a Lui nella Sua Immacolata Madre (Totus Tuus) Giovanni Paolo pp. II.

SESTA PARTE - 5.III.82 In connessione con l'ultima frase del mio testamento del 6.III 1979 (: "Sul luogo /il luogo cioè del funerale/ decida il Collegio Cardinalizio e i Connazionali") - chiarisco che ho in mente: il metropolita di Cracovia o il Consiglio Generale dell'Episcopato della Polonia - al Collegio Cardinalizio chiedo intanto di soddisfare in quanto possibile le eventuali domande dei su elencati.

SETTIMA PARTE - 1.III.1985 (nel corso degli esercizi spirituali). Ancora - per quanto riguarda l'espressione "Collegio Cardinalizio e i Connazionali": il "Collegio Cardinalizio" non ha nessun obbligo di interpellare su questo argomento "i Connazionali"; può tuttavia farlo, se per qualche motivo lo riterrà giusto. JPII.

OTTAVA PARTE - Gli esercizi spirituali dell'anno.
[per il testamento] 1. Quando nel giorno 16 ottobre 1978 il conclave dei cardinali scelse Giovanni Paolo II, il Primate della Polonia Card. Stefan Wyszy½ski mi disse: "Il compito del nuovo papa sarà di introdurre la Chiesa nel Terzo Millennio".

Non so se ripeto esattamente la frase, ma almeno tale era il senso di ciò che allora sentii. Lo disse l'Uomo che è passato alla storia come Primate del Millennio. Un grande Primate. Sono stato testimone della sua missione, del Suo totale affidamento.

Delle Sue lotte: della Sua vittoria. "La vittoria, quando avverrà, sarà una vittoria mediante Maria" - queste parole del suo Predecessore, il card. August Hlond, soleva ripetere il Primate del Millennio.

In questo modo sono stato in qualche maniera preparato al compito che il giorno 16 ottobre 1978 si è presentato davanti a me. Nel momento in cui scrivo queste parole, l'Anno giubilare del 2000 è già una realtà in atto. La notte del 24 dicembre 1999 è stata aperta la simbolica Porta del Grande Giubileo nella Basilica di San Pietro, in seguito quella di San Giovanni in Laterano, poi di Santa Maria Maggiore - a capodanno, e il giorno 19 gennaio la Porta della Basilica di San Paolo "fuori le mura". Quest'ultimo avvenimento, per via del suo carattere ecumenico, è restato impresso nella memoria in modo particolare.
2. A misura che l'Anno Giubilare 2000 va avanti, di giorno in giorno si chiude dietro di noi il secolo ventesimo e si apre il secolo ventunesimo. Secondo i disegni della Provvidenza mi è stato dato di vivere nel difficile secolo che se ne sta andando nel passato, e ora nell'anno in cui l'età della mia vita giunge agli anni ottanta ("octogesima adveniens"), bisogna domandarsi se non sia il tempo di ripetere con il biblico Simeone "Nunc dimittis".

Nel giorno del 13 maggio 1981, il giorno dell'attentato al Papa durante l'udienza generale in Piazza San Pietro, la Divina Provvidenza mi ha salvato in modo miracoloso dalla morte. Colui che è unico Signore della vita e della morte Lui stesso mi ha prolungato questa vita, in un certo modo me l'ha donata di nuovo. Da questo momento essa ancora di più appartiene a Lui.
Spero che Egli mi aiuterà a riconoscere fino a quando devo continuare questo servizio, al quale mi ha chiamato nel giorno 16 ottobre 1978. Gli chiedo di volermi richiamare quando Egli stesso vorrà.

"Nella vita e nella morte apparteniamo al Signore... siamo del Signore" (cf. Rm 14, 8). Spero anche che fino a quando mi sarà donato di compiere il servizio Petrino nella Chiesa, la Misericordia di Dio voglia prestarmi le forze necessarie per questo servizio.
3. Come ogni anno durante gli esercizi spirituali ho letto il mio testamento del 6.III.1979.

Continuo a mantenere le disposizioni contenute in esso. Quello che allora, e anche durante i successivi esercizi spirituali è stato aggiunto costituisce un riflesso della difficile e tesa situazione generale, che ha marcato gli anni ottanta.

Dall'autunno dell'anno 1989 questa situazione è cambiata.

L'ultimo decennio del secolo passato è stato libero dalle precedenti tensioni; ciò non significa che non abbia portato con sè nuovi problemi e difficoltà. In modo particolare sia lode alla Provvidenza Divina per questo, che il periodo della così detta "guerra fredda" è finito senza il violento conflitto nucleare, di cui pesava sul mondo il pericolo nel periodo precedente.

4. Stando sulla soglia del terzo millennio "in medio Ecclesiae", desidero ancora una volta esprimere gratitudine allo Spirito Santo per il grande dono del Concilio Vaticano II, al quale insieme con l'intera Chiesa - e soprattutto con l'intero episcopato - mi sento debitore. Sono convinto che ancora a lungo sarà dato alle nuove generazioni di attingere alle ricchezze che questo Concilio del XX secolo ci ha elargito. Come vescovo che ha partecipato all'evento conciliare dal primo all'ultimo giorno, desidero affidare questo grande patrimonio a tutti coloro che sono e saranno in futuro chiamati a realizzarlo. Per parte mia ringrazio l'eterno Pastore che mi ha permesso di servire questa grandissima causa nel corso di tutti gli anni del mio pontificato.

"In medio Ecclesiae"... dai primi anni del servizio vescovile - appunto grazie al Concilio - mi è stato dato di sperimentare la fraterna comunione dell'Episcopato. Come sacerdote dell'Arcidiocesi di Cracovia avevo sperimentato che cosa fosse la fraterna comunione del presbiterio - il Concilio ha aperto una nuova dimensione di questa esperienza.

5. Quante persone dovrei qui elencare! Probabilmente il Signore Dio ha chiamato a Sè la maggioranza di esse - quanto a coloro che ancora si trovano da questa parte, le parole di questo testamento li ricordino, tutti e dappertutto, dovunque si trovino.

Nel corso di più di vent'anni da cui svolgo il servizio Petrino "in medio Ecclesiae" ho sperimentato la benevola e quanto mai feconda collaborazione di tanti Cardinali, Arcivescovi e Vescovi, tanti sacerdoti, tante persone consacrate - Fratelli e Sorelle - infine di tantissime persone laiche, nell'ambiente curiale, nel Vicariato della Diocesi di Roma, nonchè fuori di questi ambienti.

Come non abbracciare con grata memoria tutti gli Episcopati nel mondo, con i quali mi sono incontrato nel succedersi delle visite "ad limina Apostolorum"! Come non ricordare anche tanti Fratelli cristiani - non cattolici! E il rabbino di Roma e così numerosi rappresentanti delle religioni non cristiane! E quanti rappresentanti del mondo della cultura, della scienza, della politica, dei mezzi di comunicazione sociale! 6. A misura che si avvicina il limite della mia vita terrena ritorno con la memoria all'inizio, ai miei Genitori, al Fratello e alla Sorella (che non ho conosciuto, perchè morì prima della mia nascita), alla parrocchia di Wadowice, dove sono stato battezzato, a quella città del mio amore, ai coetanei, compagne e compagni della scuola elementare, del ginnasio, dell'università, fino ai tempi dell'occupazione, quando lavorai come operaio, e in seguito alla parrocchia di Niegowi", a quella cracoviana di S. Floriano, alla pastorale degli accademici, all'ambiente... a tutti gli ambienti... a Cracovia e a Roma... alle persone che in modo speciale mi sono state affidate dal Signore.

A tutti voglio dire uno sola cosa: "Dio vi ricompensi" "In manus Tuas, Domine, commendo spiritum meum" A.D.
17.III.2000.

(7 aprile 2005)

Apro un altro thread perchè vorrei che le sue parole fossero un nuovo punto di partenza. :)

LuVi

gpc
07-04-2005, 16:02
Com'è strano... è molto bello, ma non credevo fosse così...

lucio68
07-04-2005, 16:23
Originariamente inviato da gpc
Com'è strano... è molto bello, ma non credevo fosse così...
Sinceramente non sapevo che cosa aspettarmi, e trovo molto significativi alcuni passi, e di grande insegnamento, una volta di più.

Nevermind
07-04-2005, 16:50
Certo che definirlo testamento è alquanto riduttivo.

Saluti.

Lucio Virzì
07-04-2005, 17:04
Originariamente inviato da Nevermind
Certo che definirlo testamento è alquanto riduttivo.

Saluti.

E' una lettera aperta all'umanità.

LuVi

lucio68
07-04-2005, 17:05
Originariamente inviato da cercaleo
...Per quanto riguarda il funerale, ripeto le stesse disposizioni, che ha dato il Santo Padre Paolo VI. (qui nota al margine: il sepolcro nella terra, non in un sarcofago, 13.3.92).

"apud Dominum misericordia et copiosa apud Eum redemptio" Giovanni Paolo pp. II ....


...SESTA PARTE - 5.III.82 In connessione con l'ultima frase del mio testamento del 6.III 1979 (: "Sul luogo /il luogo cioè del funerale/ decida il Collegio Cardinalizio e i Connazionali") - chiarisco che ho in mente: il metropolita di Cracovia o il Consiglio Generale dell'Episcopato della Polonia - al Collegio Cardinalizio chiedo intanto di soddisfare in quanto possibile le eventuali domande dei su elencati...

Parrebbe invocare un parere diretto del clero polacco sulla sua sepoltura o sbaglio?
Subito dopo aggiunge: "SETTIMA PARTE - 1.III.1985 (nel corso degli esercizi spirituali). Ancora - per quanto riguarda l'espressione "Collegio Cardinalizio e i Connazionali": il "Collegio Cardinalizio" non ha nessun obbligo di interpellare su questo argomento "i Connazionali"; può tuttavia farlo, se per qualche motivo lo riterrà giusto. JPII. "

lucio68
07-04-2005, 17:07
Originariamente inviato da Lucio Virzì
E' una lettera aperta all'umanità.

LuVi
Sono d'accordo.
In certi momenti mi è sembrato quasi di assistere ad una scena vista in qualche film in cui un vecchio saggio, che sa che la sua ora sta per arrivare, parla con il cuore in mano ai propri figli e nipoti.

lucio68
07-04-2005, 17:29
Originariamente inviato da cercaleo
Si, l'avevo letto: però il desiderio di interpellare i connazionali è permeato, direi!
Giovanni Paolo II non ha mai fatto mistero di quanto fosse attaccato alla sua terra, e sapeva perfettamente quale significato avesse avuto la sua elezione a Pontefice per la Polonia e quanto sarebbe piaciuto ai suoi connazionali poter ospitare le sue spoglie mortali insieme ai grandi del passato.
Credo però che in fondo sia giusto che uno dei personaggi più importanti nella storia della Chiesa sia sepolto a Roma, che Wojtyla considerava casa sua.

StarBlazers
07-04-2005, 18:03
A tutti voglio dire uno sola cosa: "Dio vi ricompensi"

Difronte a simili parole bisogna solo inchinarsi, non dico esserne degni perche e' anche troppo.........
Una persona cosi ci manchera', in un periodo cosi difficile per l'umanita.........

:(

sOuL cALiBuR
07-04-2005, 21:38
Non so se esisterà mai più qualcuno in grado di svolgere con così tanto sacrificio e "passione" la missione di aprire le porte del mondo a Cristo...
Tutto quello che ha fatto,lo spirito con cui l'ha compiuto,tutto quello che ha sofferto,in un certo senso mi consolano...segni questi che mi danno la quasi consapevolezza che avrà un posto speciale vicino al Padre nostro.
Sono felice per lui,ma posso affermare,con terreno egoismo,che mi manca tanto lo stesso... :cry:

D4rkAng3l
07-04-2005, 22:27
francamente non ho apprezzato l'automortificazione e la visione come peccatore...diciamo che è una delle cose che non condivido affatto della religione cristiana

recoil
07-04-2005, 22:27
Originariamente inviato da lucio68
Credo però che in fondo sia giusto che uno dei personaggi più importanti nella storia della Chiesa sia sepolto a Roma, che Wojtyla considerava casa sua.

a mio parere tutti i papi dovrebbero essere sepolti a Roma, così come i parroci (non sempre ma spesso) vengono sepolti nella loro ultima parrocchia.
a maggior ragione dato che a Roma ci ha passato più di un quarto di secolo!
capisco l'attaccamento dei polacchi ma Giovanni Paolo II ormai appartiene all'umanità intera e il suo posto è in Vaticano

tornando in topic ho trovato molto bello il testamento. degno di un grande uomo di Chiesa quale è stato il Papa

sOuL cALiBuR
07-04-2005, 22:33
Originariamente inviato da D4rkAng3l
francamente non ho apprezzato l'automortificazione e la visione come peccatore...diciamo che è una delle cose che non condivido affatto della religione cristiana

Non è automortificazione,ma solo presa di coscienza di quanto siamo imperfetti dinanzi a Dio.

D4rkAng3l
07-04-2005, 22:38
Originariamente inviato da sOuL cALiBuR
Non è automortificazione,ma solo presa di coscienza di quanto siamo imperfetti dinanzi a Dio.

mmm senza entrare in flame diciamo che è un concetto che non mi piace proprio..cioè ho una visione della vita completamente opposta...

sOuL cALiBuR
07-04-2005, 23:25
Originariamente inviato da D4rkAng3l
mmm senza entrare in flame diciamo che è un concetto che non mi piace proprio..cioè ho una visione della vita completamente opposta...

Ma no,che flame.Non potrei mai biasimarti per questo.Semplicemente penso tu non sia cattolico,ma è del tutto lecito.
Saluti

D4rkAng3l
07-04-2005, 23:29
inatti, pur stimando il Papa come un grandissimo uomo, sono ateo

Bet
08-04-2005, 01:20
Originariamente inviato da sOuL cALiBuR
Non so se esisterà mai più qualcuno in grado di svolgere con così tanto sacrificio e "passione" la missione di aprire le porte del mondo a Cristo....

per fortuna già ce ne sono stati e sono sicuro altri ce ne saranno :)

sOuL cALiBuR
08-04-2005, 01:24
Originariamente inviato da Bet
per fortuna già ce ne sono stati e sono sicuro altri ce ne saranno :)

Lo spero davvero... :rolleyes:

gpc
08-04-2005, 01:26
Originariamente inviato da Bet
per fortuna già ce ne sono stati e sono sicuro altri ce ne saranno :)

Comunque il suo successore avrà un'eredità molto pesante da portare avanti, contando anche il paragone inevitabile che sarà fatto in ogni occasione...

Bet
08-04-2005, 01:41
Originariamente inviato da gpc
Comunque il suo successore avrà un'eredità molto pesante da portare avanti, contando anche il paragone inevitabile che sarà fatto in ogni occasione...

sì certo, è stata una persona di fede immensa :) e cmq il papato è una eredità di per se pesantissima
cmq forse ora colpisce parecchio, ma dopo Giovanni XXIII e anche dopo Paolo VI sembrava dura avere una persona "all'altezza"

lucio68
08-04-2005, 09:15
Per quanto riguarda la successione, lo stesso Giovanni Paolo ha indicato nel testamento quella che secondo lui dovrebbe essere la direzione: 4. Stando sulla soglia del terzo millennio "in medio Ecclesiae", desidero ancora una volta esprimere gratitudine allo Spirito Santo per il grande dono del Concilio Vaticano II, al quale insieme con l'intera Chiesa - e soprattutto con l'intero episcopato - mi sento debitore. Sono convinto che ancora a lungo sarà dato alle nuove generazioni di attingere alle ricchezze che questo Concilio del XX secolo ci ha elargito. Come vescovo che ha partecipato all'evento conciliare dal primo all'ultimo giorno, desidero affidare questo grande patrimonio a tutti coloro che sono e saranno in futuro chiamati a realizzarlo. Per parte mia ringrazio l'eterno Pastore che mi ha permesso di servire questa grandissima causa nel corso di tutti gli anni del mio pontificato.

"In medio Ecclesiae"... dai primi anni del servizio vescovile - appunto grazie al Concilio - mi è stato dato di sperimentare la fraterna comunione dell'Episcopato. Come sacerdote dell'Arcidiocesi di Cracovia avevo sperimentato che cosa fosse la fraterna comunione del presbiterio - il Concilio ha aperto una nuova dimensione di questa esperienza.

Bet
08-04-2005, 09:47
Impressionante quanti giornalisti abbiano interpretato quel passo del testamento come un pensiero alla dimissioni :D

gpc
08-04-2005, 09:48
Sto guardando Rai1... credevo ci fosse più gente a S. Pietro... Ma hanno limitato l'accesso?

Nevermind
08-04-2005, 09:56
Originariamente inviato da gpc
Sto guardando Rai1... credevo ci fosse più gente a S. Pietro... Ma hanno limitato l'accesso?

Boh forse hanno messo il biglietto a pagamento :D :D

Saluti.

gpc
08-04-2005, 09:58
Originariamente inviato da Nevermind
Boh forse hanno messo il biglietto a pagamento :D :D

Saluti.

...e qualcuno avrà comprato tutti i biglietti per poi rivenderli :D
No, a parte gli scherzi, prima non si vedeva ma dalle immagini successive si vede via della Conciliazione completamente piena, prima pareva solo la piazza...

BadMirror
08-04-2005, 14:36
.

off
08-04-2005, 18:23
tolgo la delicata questione

jumpermax
08-04-2005, 18:32
Originariamente inviato da off
home page http://www.sticazzi.it :D
E' così difficile rispettare le opinioni altrui? Il commento mi sembra inutilmente provocatorio, e credo che sia un thread assai poco adatto a questo genere di atteggiamenti. Evita altre azioni del genere ;)

darp
08-04-2005, 18:33
Originariamente inviato da off
home page http://www.sticazzi.it :D
:confused: :confused: :confused: :confused:

off
08-04-2005, 18:37
Il testamento del 6.3.1979 (e le aggiunte successive) Totus Tuus ego sum Nel Nome della Santissima Trinità. Amen.


Il testamento del 6.3.1979 (e le aggiunte successive) Totus Tuus ego sum Nel Nome della Santissima Trinità. Amen.

PRIMA PARTE -"Vegliate, perchè non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà" (cf. Mt 24, 42) queste parole mi ricordano l'ultima chiamata, che avverrà nel momento in cui il Signore vorrà. Desidero seguirLo e desidero che tutto ciò che fa parte della mia vita terrena mi prepari a questo momento.
Non so quando esso verrà, ma come tutto, anche questo momento depongo nelle mani della Madre del mio Maestro: Totus Tuus.
questo e' tipico della cattolicita' romana, come dice in apocalisse, a chi toglie togliero' l albero della vita e a chi aggiunge, aggiungero' dei mali scritti su questo libro. mi sembra evidente, che qui si ? tolto, e si e' aggiunto, in questo testamento, che non ha alcun valore per dio, perche' per dio, rimane l 'unico vero testamento, la sua parola, e l'interpretazione vera al senso vero, data solo da lui. Mi sembra almeno rispettoso, nei confronti di dio, di riportare almeno le Sue diciture per intero, cosi' si capisce meglio il senso di tutto, che riguarda anche tutti coloro che stillano e che fanno parte di questa onda. [______________________________________________________________________________Mt 24__________
24
1Mentre Gesù, uscito dal tempio, se ne andava, gli si avvicinarono i suoi discepoli per fargli osservare le costruzioni del tempio. 2Gesù disse loro: "Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata".

3Sedutosi poi sul monte degli Ulivi, i suoi discepoli gli si avvicinarono e, in disparte, gli dissero: "Dicci quando accadranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo".

4Gesù rispose: "Guardate che nessuno vi inganni; 5molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno. 6Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine. 7Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi; 8ma tutto questo è solo l'inizio dei dolori. 9Allora vi consegneranno ai supplizi e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome. 10Molti ne resteranno scandalizzati, ed essi si tradiranno e odieranno a vicenda. 11Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; 12per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà. 13Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato. 14Frattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine.

15Quando dunque vedrete l'abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo - chi legge comprenda -, 16allora quelli che sono in Giudea fuggano ai monti, 17chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa, 18e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. 19Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni. 20Pregate perché la vostra fuga non accada d'inverno o di sabato.

21Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall'inizio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà. 22E se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati. 23Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: È là, non ci credete. 24Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. 25Ecco, io ve l'ho predetto.

26Se dunque vi diranno: Ecco, è nel deserto, non ci andate; o: È in casa, non ci credete. 27Come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. 28Dovunque sarà il cadavere, ivi si raduneranno gli avvoltoi.

29Subito dopo la tribolazione di quei giorni,

il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce,
gli astri cadranno dal cielo
e le potenze dei cieli saranno sconvolte.

30Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell'uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria. 31Egli manderà i suoi angeli con una grande tromba e raduneranno tutti i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all'altro dei cieli.

32Dal fico poi imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina. 33Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che Egli è proprio alle porte. 34In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo accada. 35Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.

36Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre.

37Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. 38Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell'arca, 39e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo. 40Allora due uomini saranno nel campo: uno sarà preso e l'altro lasciato. 41Due donne macineranno alla mola: una sarà presa e l'altra lasciata.

42Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. 43Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. 44Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà.

45Qual è dunque il servo fidato e prudente che il padrone ha preposto ai suoi domestici con l'incarico di dar loro il cibo al tempo dovuto? 46Beato quel servo che il padrone al suo ritorno troverà ad agire così! 47In verità vi dico: gli affiderà l'amministrazione di tutti i suoi beni. 48Ma se questo servo malvagio dicesse in cuor suo: Il mio padrone tarda a venire, 49e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a bere e a mangiare con gli ubriaconi, 50arriverà il padrone quando il servo non se l'aspetta e nell'ora che non sa, 51lo punirà con rigore e gli infliggerà la sorte che gli ipocriti si meritano: e là sarà pianto e stridore di denti.

_______________________-non continuo.////// un infinita' di contraddizioni non scritturali e non vere, scaturiscono da queste parole, e naturalmente da tutta la dottrina e teologia cattolica.
chissa' perche' le persone seguono le dottrine degli uomini e non si affidano a dio, alla sua verita', e alla sua onnipotenza.

queste parole mi ricordano l'ultima chiamata, che avverrà nel momento in cui il Signore vorrà. Desidero seguirLo e desidero che tutto ciò che fa parte della mia vita terrena mi prepari a questo momento.
Non so quando esso verrà, ma come tutto, anche questo momento depongo nelle mani della Madre del mio Maestro: Totus Tuus.

Nelle stesse mani materne lascio tutto e Tutti coloro con i quali mi ha collegato la mia vita e la mia vocazione. In queste Mani lascio soprattutto la Chiesa,
e anche la mia Nazione e tutta l'umanità. Ringrazio tutti. A tutti chiedo perdono. Chiedo anche la preghiera, affinchè la Misericordia di Dio si mostri più grande della mia debolezza e indegnità.
Durante gli esercizi spirituali ho riletto il testamento del Santo Padre Paolo VI. Questa lettura mi ha spinto a scrivere il presente testamento.

Non lascio dietro di me alcuna proprietà di cui sia necessario disporre. Quanto alle cose di uso quotidiano che mi servivano, chiedo di distribuirle come apparirà opportuno. Gli appunti personali siano bruciati. Chiedo che su questo vigili don Stanislao, che ringrazio per la collaborazione e l'aiuto così prolungato negli anni e così comprensivo. Tutti gli altri ringraziamenti invece, li lascio nel cuore davanti a Dio stesso, perché è difficile esprimerli.

Per quanto riguarda il funerale, ripeto le stesse disposizioni, che ha dato il Santo Padre Paolo VI. (qui nota al margine: il sepolcro nella terra, non in un sarcofago, 13.3.92).

"apud Dominum misericordia et copiosa apud Eum redemptio" Giovanni Paolo pp. II

SECONDA PARTE - Roma, 6.III.1979 Dopo la morte chiedo Sante Messe e preghiere 5.III.1990

TERZA PARTE - Foglio senza data: Esprimo la più profonda fiducia che, malgrado tutta la mia debolezza, il Signore mi concederà ogni grazia necessaria per affrontare secondo la Sua volontà qualsiasi compito, prova e sofferenza che vorrà richiedere dal Suo servo, nel corso della vita. Ho anche fiducia che non permetterà mai che, mediante qualche mio atteggiamento: parole, opere o omissioni, possa tradire i miei obblighi in questa santa Sede Petrina.

QUARTA PARTE - 24.II - 1.III.1980 Anche durante questi esercizi spirituali ho riflettuto sulla verità del Sacerdozio di Cristo nella prospettiva di quel Transito che per ognuno di noi è il momento della propria morte. Del congedo da questo mondo - per nascere all'altro, al mondo futuro, segno eloquente (aggiunto sopra: decisivo) è per noi la Risurrezione di Cristo.
Ho letto dunque la registrazione del mio testamento dell'ultimo anno, fatta anch'essa durante gli esercizi spirituali - l'ho paragonata con il testamento del mio grande Predecessore e Padre Paolo VI, con quella sublime testimonianza sulla morte di un cristiano e di un papa - e ho rinnovato in me la coscienza delle questioni, alle quali si riferisce la registrazione del 6.III.1979 preparata da me (in modo piuttosto provvisorio).

Oggi desidero aggiungere ad essa solo questo, che ognuno deve tener presente la prospettiva della morte. E deve esser pronto a presentarsi davanti al Signore e al Giudice - e contemporaneamente Redentore e Padre. Allora anche io prendo in considerazione questo continuamente, affidando quel momento decisivo alla Madre di Cristo e della Chiesa - alla Madre della mia speranza.

I tempi, nei quali viviamo, sono indicibilmente difficili e inquieti. Difficile e tesa è diventata anche la via della Chiesa, prova caratteristica di questi tempi - tanto per i Fedeli, quanto per i Pastori. In alcuni Paesi (come p.e. in quello di cui ho letto durante gli esercizi spirituali), la Chiesa si trova in un periodo di persecuzione tale, da non essere inferiore a quelle dei primi secoli, anzi li supera per il grado della spietatezza e dell'odio. Sanguis martyrum - semen christianorum. E oltre questo - tante persone scompaiono innocentemente, anche in questo Paese in cui viviamo...

Desidero ancora una volta totalmente affidarmi alla grazia del Signore. Egli stesso deciderà quando e come devo finire la mia vita terrena e il ministero pastorale. Nella vita e nella morte Totus Tuus mediante l'Immacolata. Accettando già ora questa morte, spero che il Cristo mi dia la grazia per l'ultimo passaggio, cioè la [mia] Pasqua. Spero anche che la renda utile anche per questa più importante causa alla quale cerco di servire: la salvezza degli uomini, la salvaguardia della famiglia umana, e in essa di tutte le nazioni e dei popoli (tra essi mi rivolgo anche in modo particolare alla mia Patria terrena), utile per le persone che in modo particolare mi ha affidato, per la questione della Chiesa, per la gloria dello stesso Dio.

Non desidero aggiungere niente a quello che ho scritto un anno fa - solo esprimere questa prontezza e contemporaneamente questa fiducia, alla quale i presenti esercizi spirituali di nuovo mi hanno disposto.

QUINTA PARTE - Totus Tuus ego sum 5.III.1982 Nel corso degli esercizi spirituali di quest'anno ho letto (più volte) il testo del testamento del 6.III.1979.
Malgrado che tuttora lo consideri come provvisorio (non definitivo), lo lascio nella forma nella quale esiste. Non cambio (per ora) niente, e neppure aggiungo, per quanto riguarda le disposizioni in esso contenute.

L'attentato alla mia vita il 13.V.1981 in qualche modo ha confermato l'esattezza delle parole scritte nel periodo degli esercizi spirituali del 1980 (24.II - 1.III) Tanto più profondamente sento che mi trovo totalmente nelle Mani di Dio - e resto continuamente a disposizione del mio Signore, affidandomi a Lui nella Sua Immacolata Madre (Totus Tuus) Giovanni Paolo pp. II.

SESTA PARTE - 5.III.82 In connessione con l'ultima frase del mio testamento del 6.III 1979 (: "Sul luogo /il luogo cioè del funerale/ decida il Collegio Cardinalizio e i Connazionali") - chiarisco che ho in mente: il metropolita di Cracovia o il Consiglio Generale dell'Episcopato della Polonia - al Collegio Cardinalizio chiedo intanto di soddisfare in quanto possibile le eventuali domande dei su elencati.

SETTIMA PARTE - 1.III.1985 (nel corso degli esercizi spirituali). Ancora - per quanto riguarda l'espressione "Collegio Cardinalizio e i Connazionali": il "Collegio Cardinalizio" non ha nessun obbligo di interpellare su questo argomento "i Connazionali"; può tuttavia farlo, se per qualche motivo lo riterrà giusto. JPII.

OTTAVA PARTE - Gli esercizi spirituali dell'anno.
[per il testamento] 1. Quando nel giorno 16 ottobre 1978 il conclave dei cardinali scelse Giovanni Paolo II, il Primate della Polonia Card. Stefan Wyszy½ski mi disse: "Il compito del nuovo papa sarà di introdurre la Chiesa nel Terzo Millennio".

Non so se ripeto esattamente la frase, ma almeno tale era il senso di ciò che allora sentii. Lo disse l'Uomo che è passato alla storia come Primate del Millennio. Un grande Primate. Sono stato testimone della sua missione, del Suo totale affidamento.

Delle Sue lotte: della Sua vittoria. "La vittoria, quando avverrà, sarà una vittoria mediante Maria" - queste parole del suo Predecessore, il card. August Hlond, soleva ripetere il Primate del Millennio.

In questo modo sono stato in qualche maniera preparato al compito che il giorno 16 ottobre 1978 si è presentato davanti a me. Nel momento in cui scrivo queste parole, l'Anno giubilare del 2000 è già una realtà in atto. La notte del 24 dicembre 1999 è stata aperta la simbolica Porta del Grande Giubileo nella Basilica di San Pietro, in seguito quella di San Giovanni in Laterano, poi di Santa Maria Maggiore - a capodanno, e il giorno 19 gennaio la Porta della Basilica di San Paolo "fuori le mura". Quest'ultimo avvenimento, per via del suo carattere ecumenico, è restato impresso nella memoria in modo particolare.
2. A misura che l'Anno Giubilare 2000 va avanti, di giorno in giorno si chiude dietro di noi il secolo ventesimo e si apre il secolo ventunesimo. Secondo i disegni della Provvidenza mi è stato dato di vivere nel difficile secolo che se ne sta andando nel passato, e ora nell'anno in cui l'età della mia vita giunge agli anni ottanta ("octogesima adveniens"), bisogna domandarsi se non sia il tempo di ripetere con il biblico Simeone "Nunc dimittis".

Nel giorno del 13 maggio 1981, il giorno dell'attentato al Papa durante l'udienza generale in Piazza San Pietro, la Divina Provvidenza mi ha salvato in modo miracoloso dalla morte. Colui che è unico Signore della vita e della morte Lui stesso mi ha prolungato questa vita, in un certo modo me l'ha donata di nuovo. Da questo momento essa ancora di più appartiene a Lui.
Spero che Egli mi aiuterà a riconoscere fino a quando devo continuare questo servizio, al quale mi ha chiamato nel giorno 16 ottobre 1978. Gli chiedo di volermi richiamare quando Egli stesso vorrà.

"Nella vita e nella morte apparteniamo al Signore... siamo del Signore" (cf. Rm 14, 8). Spero anche che fino a quando mi sarà donato di compiere il servizio Petrino nella Chiesa, la Misericordia di Dio voglia prestarmi le forze necessarie per questo servizio.
3. Come ogni anno durante gli esercizi spirituali ho letto il mio testamento del 6.III.1979.

Continuo a mantenere le disposizioni contenute in esso. Quello che allora, e anche durante i successivi esercizi spirituali è stato aggiunto costituisce un riflesso della difficile e tesa situazione generale, che ha marcato gli anni ottanta.

Dall'autunno dell'anno 1989 questa situazione è cambiata.

L'ultimo decennio del secolo passato è stato libero dalle precedenti tensioni; ciò non significa che non abbia portato con sè nuovi problemi e difficoltà. In modo particolare sia lode alla Provvidenza Divina per questo, che il periodo della così detta "guerra fredda" è finito senza il violento conflitto nucleare, di cui pesava sul mondo il pericolo nel periodo precedente.

4. Stando sulla soglia del terzo millennio "in medio Ecclesiae", desidero ancora una volta esprimere gratitudine allo Spirito Santo per il grande dono del Concilio Vaticano II, al quale insieme con l'intera Chiesa - e soprattutto con l'intero episcopato - mi sento debitore. Sono convinto che ancora a lungo sarà dato alle nuove generazioni di attingere alle ricchezze che questo Concilio del XX secolo ci ha elargito. Come vescovo che ha partecipato all'evento conciliare dal primo all'ultimo giorno, desidero affidare questo grande patrimonio a tutti coloro che sono e saranno in futuro chiamati a realizzarlo. Per parte mia ringrazio l'eterno Pastore che mi ha permesso di servire questa grandissima causa nel corso di tutti gli anni del mio pontificato.

"In medio Ecclesiae"... dai primi anni del servizio vescovile - appunto grazie al Concilio - mi è stato dato di sperimentare la fraterna comunione dell'Episcopato. Come sacerdote dell'Arcidiocesi di Cracovia avevo sperimentato che cosa fosse la fraterna comunione del presbiterio - il Concilio ha aperto una nuova dimensione di questa esperienza.

5. Quante persone dovrei qui elencare! Probabilmente il Signore Dio ha chiamato a Sè la maggioranza di esse - quanto a coloro che ancora si trovano da questa parte, le parole di questo testamento li ricordino, tutti e dappertutto, dovunque si trovino.

Nel corso di più di vent'anni da cui svolgo il servizio Petrino "in medio Ecclesiae" ho sperimentato la benevola e quanto mai feconda collaborazione di tanti Cardinali, Arcivescovi e Vescovi, tanti sacerdoti, tante persone consacrate - Fratelli e Sorelle - infine di tantissime persone laiche, nell'ambiente curiale, nel Vicariato della Diocesi di Roma, nonchè fuori di questi ambienti.

Come non abbracciare con grata memoria tutti gli Episcopati nel mondo, con i quali mi sono incontrato nel succedersi delle visite "ad limina Apostolorum"! Come non ricordare anche tanti Fratelli cristiani - non cattolici! E il rabbino di Roma e così numerosi rappresentanti delle religioni non cristiane! E quanti rappresentanti del mondo della cultura, della scienza, della politica, dei mezzi di comunicazione sociale! 6. A misura che si avvicina il limite della mia vita terrena ritorno con la memoria all'inizio, ai miei Genitori, al Fratello e alla Sorella (che non ho conosciuto, perchè morì prima della mia nascita), alla parrocchia di Wadowice, dove sono stato battezzato, a quella città del mio amore, ai coetanei, compagne e compagni della scuola elementare, del ginnasio, dell'università, fino ai tempi dell'occupazione, quando lavorai come operaio, e in seguito alla parrocchia di Niegowi", a quella cracoviana di S. Floriano, alla pastorale degli accademici, all'ambiente... a tutti gli ambienti... a Cracovia e a Roma... alle persone che in modo speciale mi sono state affidate dal Signore.

A tutti voglio dire uno sola cosa: "Dio vi ricompensi" "In manus Tuas, Domine, commendo spiritum meum" A.D.
17.III.2000.

(7 aprile 2005)

Apro un altro thread perchè vorrei che le sue parole fossero un nuovo punto di partenza. :)

LuVi [/QUOTE]

off
08-04-2005, 18:44
Originariamente inviato da jumpermax
E' così difficile rispettare le opinioni altrui? Il commento mi sembra inutilmente provocatorio, e credo che sia un thread assai poco adatto a questo genere di atteggiamenti. Evita altre azioni del genere ;)

mi ha fatto ridere, tutto qui. oppinione? mai messa ;)

jumpermax
08-04-2005, 18:55
Originariamente inviato da off
mi ha fatto ridere, tutto qui. oppinione? mai messa ;)
Anche se fosse non era il caso di farlo presente.... ok?

off
08-04-2005, 19:05
Originariamente inviato da jumpermax
Anche se fosse non era il caso di farlo presente.... ok?

il presente lo ha messo lui di sua spontanea volonta'.
non e' in prive' o sotto password, craccata o altro.

gpc
08-04-2005, 19:42
:mbe:

Bet
08-04-2005, 19:50
Originariamente inviato da gpc
:mbe:

tutto regolare non ti preoccupare... gli utenti del forum di hardware hanno smascherato un altro complotto :D
sarai fortunato và ed essere hwupgradiano :D