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View Full Version : "America violenta e razzista"


Red_Star
30-03-2005, 17:29
Pechino risponde alle accuse del Dipartimento di Stato sui diritti umani
e diffonde un durissimo rapporto sulla situazione negli Stati Uniti
"America violenta e razzista"
In un dossier la vendetta cinese
Nel documento accuse su povertà, aids, criminalità e discriminazioni
Non è una raccolta di slogan, ma di dati attendibili attinti da fonti ufficiali
dal nostro corrispondente FEDERICO RAMPINI


Detenuti nel carcere Usa di Guantanamo

PECHINO - Stufa di essere bacchettata ogni anno dal rapporto del Dipartimento di Stato Usa sui diritti umani, la Cina ha deciso di restituire la cortesia. Il governo di Pechino pubblica una pagella sul rispetto dei diritti umani nell'unico paese assente dal rapporto americano: gli Stati Uniti. Il New York Times reagisce seccato. In un articolo intitolato "La Cina dà l'insufficienza all'America", sostiene che "invece del sobrio studio del Dipartimento di Stato, questo è un atto di accusa e dipinge una caricatura dell'America".

Ma chi va a leggersi il rapporto cinese in versione integrale (vai al sito) in realtà rimane sorpreso per il motivo opposto: la sua attendibilità. Lungi dall'essere infarcito di slogan di propaganda antiamericana, è costruito attingendo a fonti ufficiali, spesso lo stesso governo di Washington. Elenca una serie di dati incontestabili - dal boom della popolazione carceraria alle ingiustizie razziali, dalla violenza privata alla piaga della povertà minorile - che potrebbero fornire la sceneggiatura del prossimo film di Michael Moore.

Alla fine i cinesi fanno centro: l'immagine degli Stati Uniti come la patria delle libertà, e la loro pretesa di dare i voti al resto del mondo sui diritti umani, ne escono malconce.

Il rapporto, intitolato Human Rights Record of the United States 2004, è suddiviso in sei capitoli: diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza personale; libertà politiche; diritti economici, sociali e culturali; discriminazioni razziali; diritti della donna e del bambino; diritti umani dei cittadini stranieri.

Nel primo capitolo viene ricordato, per esempio, che ogni anno 31.000 americani sono uccisi (in media 80 al giorno) e 75.000 sono feriti da armi da fuoco. Sono per lo più vittime innocenti di una società armata fino ai denti, dove il 41,7% degli uomini e il 28,5% delle donne hanno un'arma da fuoco in casa.

Le statistiche del Dipartimento di giustizia americano dipingono anche una polizia dal grilletto facile, e non solo con fucili e pistole. L'ultimo trend che preoccupa la magistratura americana è l'uso indiscriminato dei Taser da parte dei poliziotti: pistole che lanciano una scarica elettrica, hanno fatto 80 morti dalla loro introduzione come armi d'ordinanza nel 1999. E' sempre il Dipartimento di giustizia Usa a confermare che l'America ha in proporzione la più alta proporzione carceraria del mondo: si è sestuplicata in vent'anni, da 320.000 a due milioni di prigionieri.

La frequenza di errori giudiziari è elevata. La costruzione di nuove carceri procede implacabile: la California negli ultimi vent'anni ha inaugurato una sola nuova università e 21 istituti di pena. Le prigioni sono il secondo datore di lavoro dopo la General Motors. Il capitolo sulle libertà democratiche si apre con un'analisi (sempre riportata da fonti americane) del ruolo corruttore del denaro nelle campagne elettorali: 4 miliardi di dollari quella del novembre 2004.

Una citazione va anche al problema - molto sentito dalla stampa americana - dei giornalisti perseguiti per non aver voluto rivelare le proprie fonti, o dei reporter stranieri respinti alla frontiera per le nuove normative post-11 settembre.

La discriminazione razziale? Il patrimonio medio di una famiglia bianca è 15 volte quello di una famiglia di neri. Le persone di colore e le minoranze etniche compongono il 70% della popolazione carceraria. Parità fra i sessi? Lo stipendio medio della donna americana è l'81% di quello maschile. Il numero di cittadini che vivono sotto la soglia della povertà ha raggiunto i 36 milioni, in aumento di 1,3 milioni in un anno. Venti milioni di bambini vivono in famiglie sotto il livello di sussistenza, e ogni anno 400.000 minori finiscono vittime dell'industria della prostituzione.

Il rapporto include gli scandali più recenti che hanno avuto come vittime cittadini stranieri: i documentati casi di torture di prigionieri nelle carceri di Guantanamo e di Abu Ghraib, incluse le sevizie sessuali, in violazione della Convenzione di Ginevra. Un orrore su cui ancora sono aperte diverse indagini giudiziarie, e che ha macchiato l'immagine degli Stati Uniti nel mondo.

In quanto alle guerre "di liberazione", i cinesi ricordano che l'invasione dell'Iraq ha fatto 100.000 vittime civili, in larga parte donne e bambini. Nonostante queste performance, conclude il rapporto di Pechino, il governo americano ogni anno si erge a giudice del mondo intero, assegnando una pagella sui diritti umani a 190 paesi.

Naturalmente il rapporto cinese, pur costruito a regola d'arte, è pieno di ironie involontarie. Il lungo capitolo dedicato alle note disfunzioni dei seggi elettorali americani (dalla Florida in poi) ci ricorda che a Pechino il problema è stato risolto alla radice evitando che i cittadini possano eleggersi i propri governanti. La difesa dei diritti dei giornalisti americani viene da un paese che ha il record di giornalisti in carcere (incluso un cronista cinese del New York Times).

Brillano anche certe lacune nell'istruttoria anti-Usa. Non vengono menzionati i "bracci della morte" nelle carceri americane, forse perché in Cina si eseguono più condanne capitali che in tutto il resto del mondo: per mantenere i giovani sulla retta via, ci portano ad assistere anche le scolaresche. Manca un'analisi accurata del Patriot Act e del regresso nelle tutele degli imputati americani dopo l'11 settembre, ma in Cina la polizia ha poteri illimitati e il giro di vite americano deve essere passato inosservato.

A questo Human Rights Record of the United States si può rispondere ribaltando l'accusa dei cinesi: da che pulpito viene la predica. L'Alta Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani, dopo aver visitato la Cina nel settembre 2004, ha pubblicato nel febbraio 2005 un rapporto in cui descrive il ricorso sistematico ai lavori forzati, ai campi di rieducazione e agli ospedali psichiatrici per colpire "coloro che si oppongono al partito comunista". Ha denunciato l'uso indiscriminato e generico di concetti come "turbativa dell'ordine pubblico" o "danni alla sicurezza nazionale" per imprigionare cittadini per motivi politici. Ha messo sotto accusa un sistema che persegue penalmente persone colpevoli solo di voler "esercitare in modo pacifico i loro diritti sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani".

Ma la pubblicazione a Pechino di un rapporto annuo sulle libertà in America è interessante a prescindere dalle pessime credenziali degli autori. E' un gesto indicativo del nuovo rapporto di forze che sta segnando il mondo: ormai solo la Cina può permettersi il lusso di un simile sberleffo. E' una Cina consapevole della sua forza economica, sempre più nazionalista, sempre meno disposta a subire sermoni dall'America.

Una conferma del nazionalismo si è avuta in occasione della visita di Condoleezza Rice. I mass media cinesi avevano accuratamente censurato dai resoconti dei suoi discorsi i passaggi sui diritti umani, le libertà e la democrazia in Cina. Ma le notizie filtrano lo stesso. Risultato: all'indomani i siti Internet e i forum online dei giornali erano pieni di invettive dei lettori contro le "ingerenze" della Rice.

D'altra parte la contro-lezione cinese sui diritti umani tocca un nervo scoperto in America (come dimostra la reazione del New York Times) proprio perché viene da lei, dalla nuova rivale, dalla sfidante al titolo per l'egemonia mondiale.


link rapporto (http://english.people.com.cn/200503/03/eng20050303_175406.html)

Repubblica.it

cerbert
30-03-2005, 17:34
Con tutte le critiche che posso avere da fare agli USA, in questo caso mi viene proprio da dire che il governo cinese ha perso la classica occasione per stare zitto...

Il Report del Dipartimento di Stato USA è ancora gentile rispetto a quelli di Amnesty.
:mad:

andreamarra
30-03-2005, 17:38
Originariamente inviato da cerbert
Con tutte le critiche che posso avere da fare agli USA, in questo caso mi viene proprio da dire che il governo cinese ha perso la classica occasione per stare zitto...

Il Report del Dipartimento di Stato USA è ancora gentile rispetto a quelli di Amnesty.
:mad:

Amu_rg550
30-03-2005, 18:14
francamente credo che da questo punto di vista il paragone tra le 2 sia improponibile.
per quanti possano esser i difetti dell'america, stiamo pur sempre parlando di una democrazia vs un regime.

Gnappoide
30-03-2005, 19:14
Praticamente è come se il toro desse del cornuto al cervo :D

Ciauz!!!

FastFreddy
30-03-2005, 19:22
Il classico bue che dice cornuto all'asino direi..... :p

Gnappoide
30-03-2005, 19:27
C'è anche questa variante :O
E poi l'asino non è cornuto :mbe:

:D

Ciauz!!!

Blue Spirit
30-03-2005, 19:29
Originariamente inviato da cerbert
Con tutte le critiche che posso avere da fare agli USA, in questo caso mi viene proprio da dire che il governo cinese ha perso la classica occasione per stare zitto...




quoto...questi cinesi stanno diventando davvero troppo arroganti...

sempreio
30-03-2005, 20:19
Originariamente inviato da Blue Spirit
quoto...questi cinesi stanno diventando davvero troppo arroganti...


non avendo ancora prodotto nulla:rolleyes:

anonimizzato
30-03-2005, 20:42
Originariamente inviato da Gnappoide
Praticamente è come se il toro desse del cornuto al cervo :D

Ciauz!!!

LOL concordo in pieno :D

sonnet
30-03-2005, 22:02
Originariamente inviato da Gnappoide
Praticamente è come se il toro desse del cornuto al cervo :D

Ciauz!!!
:D
cmq questo e' il futuro che ci attende..e credo che gli stati uniti possano fare sempre meno contro la cina.L'unica p[otenza che oramai puo' fermare la cina e' la cina stessa..

riaw
31-03-2005, 07:23
REPUBBLICA che scrive di un rapporto CINESE che
PARLA MALE DEGLI USA e lo si introduce con "Non è una raccolta di slogan, ma di dati attendibili attinti da fonti ufficiali " ????????????????


ma stanno imparando da emilio fede a fare "giornalismo"????:D

cerbert
31-03-2005, 09:19
Originariamente inviato da riaw
REPUBBLICA che scrive di un rapporto CINESE che
PARLA MALE DEGLI USA e lo si introduce con "Non è una raccolta di slogan, ma di dati attendibili attinti da fonti ufficiali " ????????????????


ma stanno imparando da emilio fede a fare "giornalismo"????:D

riaw, se lo leggi tutto l'articolo, vedi che Repubblica si diverte a commentare gli autogol che si fa la Cina con questo report.
Inoltre il commento che citi non è di Repubblica ma del governo cinese. Riportandolo qua è stato dimenticato il virgolettato.


Naturalmente il rapporto cinese, pur costruito a regola d'arte, è pieno di ironie involontarie. Il lungo capitolo dedicato alle note disfunzioni dei seggi elettorali americani (dalla Florida in poi) ci ricorda che a Pechino il problema è stato risolto alla radice evitando che i cittadini possano eleggersi i propri governanti. La difesa dei diritti dei giornalisti americani viene da un paese che ha il record di giornalisti in carcere (incluso un cronista cinese del New York Times).

Brillano anche certe lacune nell'istruttoria anti-Usa. Non vengono menzionati i "bracci della morte" nelle carceri americane, forse perché in Cina si eseguono più condanne capitali che in tutto il resto del mondo: per mantenere i giovani sulla retta via, ci portano ad assistere anche le scolaresche. Manca un'analisi accurata del Patriot Act e del regresso nelle tutele degli imputati americani dopo l'11 settembre, ma in Cina la polizia ha poteri illimitati e il giro di vite americano deve essere passato inosservato.

A questo Human Rights Record of the United States si può rispondere ribaltando l'accusa dei cinesi: da che pulpito viene la predica. L'Alta Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani, dopo aver visitato la Cina nel settembre 2004, ha pubblicato nel febbraio 2005 un rapporto in cui descrive il ricorso sistematico ai lavori forzati, ai campi di rieducazione e agli ospedali psichiatrici per colpire "coloro che si oppongono al partito comunista". Ha denunciato l'uso indiscriminato e generico di concetti come "turbativa dell'ordine pubblico" o "danni alla sicurezza nazionale" per imprigionare cittadini per motivi politici. Ha messo sotto accusa un sistema che persegue penalmente persone colpevoli solo di voler "esercitare in modo pacifico i loro diritti sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani".


Tranquillo che Emilio Fede resta inarrivabile.

flisi71
31-03-2005, 11:05
Originariamente inviato da riaw
REPUBBLICA che scrive di un rapporto CINESE che
PARLA MALE DEGLI USA e lo si introduce con "Non è una raccolta di slogan, ma di dati attendibili attinti da fonti ufficiali " ????????????????


ma stanno imparando da emilio fede a fare "giornalismo"????:D

Difficile andare oltre il titolo, eh?
:rolleyes:

DNA_RNA
31-03-2005, 11:09
Originariamente inviato da flisi71
Difficile andare oltre il titolo, eh?
:rolleyes:
Effettivamente...

Radical
31-03-2005, 11:27
[EDIT....]



Questo spero dia la possibilità alle persone di avere un'informazione più completa, e non sempre una monoinformazione come quella americana!

cerbert
31-03-2005, 11:37
Originariamente inviato da Radical
[edit]


Il tuo intervento è praticamente un concentrato di flames per cui, mentre agli altri utenti chiedo di ignorarlo, a te chiedo di editarlo in toto e di abbassare i toni.

Inoltre direi che tra Amnesty e Commissariato per i Diritti Umani ci sono già voci autorevoli che puntualizzano gli scheletri negli armadi degli USA, quindi non si tratta di "monoinformazione" ma di evidente poca voglia di andare a consultare rapporti pubblici anche da chi, poi, si erge a censore della moralità (e dell'intelligenza) di intere nazioni.
:rolleyes:

DNA_RNA
31-03-2005, 11:38
Originariamente inviato da Radical
edit

La contesa tra questi due giganti sicuramente farà maggiore luce su molte cose su cui si sorvolava prima...

Radical
31-03-2005, 12:22
Originariamente inviato da cerbert


Inoltre direi che tra Amnesty e Commissariato per i Diritti Umani ci sono già voci autorevoli che puntualizzano gli scheletri negli armadi degli USA, quindi non si tratta di "monoinformazione" ma di evidente poca voglia di andare a consultare rapporti pubblici anche da chi, poi, si erge a censore della moralità (e dell'intelligenza) di intere nazioni.
:rolleyes:




Certo, ma non hanno un peso politico ed economico come il colosso ad occhi a mandorla...

Gli USA se ne strasbattono di Amnesty e il Commissariato per i Diritti Umani, un pò meno della Cina

Radical
31-03-2005, 12:24
Originariamente inviato da cerbert
Il tuo intervento è praticamente un concentrato di flames per cui, mentre agli altri utenti chiedo di ignorarlo, a te chiedo di editarlo in toto e di abbassare i toni.



Ho editato...

Radical
31-03-2005, 12:27
Originariamente inviato da DNA_RNA
La contesa tra questi due giganti sicuramente farà maggiore luce su molte cose su cui si sorvolava prima...


Questo è il concetto, tenendo sempre presente quali sono le rispettive realtà, le omissioni e le bugie..

DNA_RNA
31-03-2005, 12:32
Originariamente inviato da Radical
Questo è il concetto, tenendo sempre presente quali sono le rispettive realtà, le omissioni e le bugie..
Certo, bisogna sempre tenere presente le differenze politiche tra i due paesi, ma finalmente c'è qulcuno che ha la forza per trascinare alla luce del sole ciò che prima si ricordava solo in una rassegna degli organi di tutela dei diritti umani.
Adesso c'è un paese abbastanza potente da poter dire ad alta voce le contraddizioni della democrazia americana...

ciao

Radical
31-03-2005, 12:34
Originariamente inviato da DNA_RNA
Certo, bisogna sempre tenere presente le differenze politiche tra i due paesi, ma finalmente c'è qulcuno che ha la forza per trascinare alla luce del sole ciò che prima si ricordava solo in una rassegna degli organi di tutela dei diritti umani.
Adesso c'è un paese abbastanza potente da poter dire ad alta voce le contraddizioni della democrazia americana...

ciao


Guarda, sono perfettamente d'accordo...:mano:

DNA_RNA
31-03-2005, 13:01
Originariamente inviato da Radical
Guarda, sono perfettamente d'accordo...:mano:
grazie:) :vicini:

cerbert
31-03-2005, 13:50
Originariamente inviato da Radical
Certo, ma non hanno un peso politico ed economico come il colosso ad occhi a mandorla...

Gli USA se ne strasbattono di Amnesty e il Commissariato per i Diritti Umani, un pò meno della Cina

Scusate, io non ci vedo niente di positivo in questo.

E certamente non si tratta di una novità. Sono 50 anni che USA e paesi comunisti (prima URSS e Cina, ora solo Cina) tra le varie guerre che hanno in corso hanno anche quella propagandistica sui Diritti Umani.
Per chi se ne occupa seriamente, questo non è mai stato un bene in quanto non solo E' IRRITANTE vedere i Diritti Umani usati alla stregua di uno sgabello, ma anche devi pure sopportare di venire accusato di fare da "grancassa" all'una o all'altra superpotenza quando, invece, molto spesso i loro "documenti" non sono che dei volgari plagi di quanto hai faticosamente raccolto.

Come spesso ricorda il fondatore di Amnesty, uno dei suoi maggiori vanti è quello di essere stato definito contemporaneamente "Agitatore al soldo del KGB" e "Servo della CIA capitalista" praticamente ad ogni uscita dei rapporti A.I.

Continuino pure, il Dipartimento di Stato e la "Repubblica Popolare" :rolleyes: , a tirare fuori i loro faldoni, per chi segue DAVVERO i Diritti Umani, valgono meno della carta su cui sono scritti.

Radical
31-03-2005, 15:20
Originariamente inviato da cerbert
Scusate, io non ci vedo niente di positivo in questo.

E certamente non si tratta di una novità. Sono 50 anni che USA e paesi comunisti (prima URSS e Cina, ora solo Cina) tra le varie guerre che hanno in corso hanno anche quella propagandistica sui Diritti Umani.
Per chi se ne occupa seriamente, questo non è mai stato un bene in quanto non solo E' IRRITANTE vedere i Diritti Umani usati alla stregua di uno sgabello, ma anche devi pure sopportare di venire accusato di fare da "grancassa" all'una o all'altra superpotenza quando, invece, molto spesso i loro "documenti" non sono che dei volgari plagi di quanto hai faticosamente raccolto.

Come spesso ricorda il fondatore di Amnesty, uno dei suoi maggiori vanti è quello di essere stato definito contemporaneamente "Agitatore al soldo del KGB" e "Servo della CIA capitalista" praticamente ad ogni uscita dei rapporti A.I.

Continuino pure, il Dipartimento di Stato e la "Repubblica Popolare" :rolleyes: , a tirare fuori i loro faldoni, per chi segue DAVVERO i Diritti Umani, valgono meno della carta su cui sono scritti.


Hai ragione, ma che valore è stato dato ad Amnesty da quando l'URSS è caduta assieme agli stati satellite? NULLA! Prima aveva un valore, purtroppo proprio perchè i suoi rapporti venivan "usati e abusati" dalle nazioni, ma almeno era riconosciuta come autorità... In questi ultimi anni i "lavori" di Amnesty son quasi sempre passati 0 in consierazione...

Forse da oggi torneranno a valere e magari molti che nn si sognerebbero di andare a documentarsi un domani prossimo ci andranno, scoprendo molto di quello che si è taciuto x anni...

cerbert
31-03-2005, 15:43
Originariamente inviato da Radical
Hai ragione, ma che valore è stato dato ad Amnesty da quando l'URSS è caduta assieme agli stati satellite? NULLA! Prima aveva un valore, purtroppo proprio perchè i suoi rapporti venivan "usati e abusati" dalle nazioni, ma almeno era riconosciuta come autorità... In questi ultimi anni i "lavori" di Amnesty son quasi sempre passati 0 in consierazione...

Forse da oggi torneranno a valere e magari molti che nn si sognerebbero di andare a documentarsi un domani prossimo ci andranno, scoprendo molto di quello che si è taciuto x anni...

Come ho detto, essendo SEMPRE stata un'organizzazione neutrale, Amnesty ha patito la sua parte di ostracismo.
Tutto quello che ha conquistata in autorevolezza, e con lei Humans' Right Watch e altre più specialistiche come Reporter Sans Frontieres, lo ha conquistato con il lavoro dei suoi membri e non certo grazie a potenti dalla lingua biforcuta o politici "realisti" che "difendevano libertà e democrazia" (o, per converso, "il radioso futuro del popolo") sacrificando dalle loro comode poltrone qualcun'altro.

Prima e dopo la caduta dell'URSS, nelle dittature gli osservatori sui diritti umani venivano incarcerati e nelle democrazie hanno avuto i loro telefoni controllati e si son dovuti difendere da "opinionisti" addomesticati, questo non è cambiato di una virgola.

Allora, la questione non è "scoprire quello che è stato taciuto" ma ANDARSELO A LEGGERE!
E certo non sarà la pressione della Cina a muovere in questa direzione.
Chi apprezza la democrazia (e quindi NON APPREZZA la Cina) dovrà prima o poi confrontarsi con il Dovere di Informazione oppure venire a patti con le sue contraddizioni e quelle degli "esportatori di democrazia". Tutto qua.

Banus
31-03-2005, 16:38
Originariamente inviato da cerbert
Scusate, io non ci vedo niente di positivo in questo.
E il discorso si potrebbe ripetere per molte altre organizzazioni internazionali. L'atteggiamento di indifferenza, o la volontà di piegare queste organizzazioni ai propri fini politici secondo me è un atteggiamento molto miope.

Sinceramente questa notizia della Cina mi ha fatto sorridere. Praticamente il governo cinese ha impacchettato le accuse del governo americano e le ha rispedite al mittente. Sembra quasi la scena di due bambini che si accusano a vicenda con un "ha iniziato prima lui".

von Clausewitz
01-04-2005, 16:52
guarda cerbert ho letto con un certo interesse le tue risposte
il tuo intento per una volta non mi sembra "malvagio" :D, se era da interpretare come io l'ho interpretato in senso riequilibrativo di talune affermazione peregrine di altri utenti
peccato che come al solito cadi nelo stesso errore che all'inizio volevi stigmatizzare
ma andiamo con ordine.......

Originariamente inviato da cerbert
Come ho detto, essendo SEMPRE stata un'organizzazione neutrale,

ho l'impressione che questo termine che usi frequentemente, neutralità, stia a indicare non tanto un equanimità di giudizio, nel senso scevro da partiganerie di parte, quanto piuttosto uno stucchevole cerchiobottismo, per cui se io do un colpo al cerchio e alla botte, a prescindere dalla natura del cerchio e della botte, allora per questo fato soltanto sarei neutrale
ma questa non è neutralità, ma cerchiobottismo appunto, dettato solo da un opportunismo ideologico, che non porta a nessuna verità o presa di posizione degna di nota che non sia una facile speculazione fine a se stessa
è un po' come la neutralità dell'ONU in Bosnia (ricordi?) o di un certo pacifismo in genere, che non facendo alcuna distinzione fra aggrediti e aggressori (per mantenere la loro "neutralità") ha contribuito fattivamente a riempire i cimiteri con le vittime aggredite


Amnesty ha patito la sua parte di ostracismo.
Tutto quello che ha conquistata in autorevolezza, e con lei Humans' Right Watch e altre più specialistiche come Reporter Sans Frontieres, lo ha conquistato con il lavoro dei suoi membri e non certo grazie a potenti dalla lingua biforcuta o politici "realisti" che "difendevano libertà e democrazia" (o, per converso, "il radioso futuro del popolo") sacrificando dalle loro comode poltrone qualcun'altro.

qui bisogna intendersi una volta per tutte
se devo fare una tara fra i potenti dalla lingua biforcuta e/o i politici realisti e il mondo variegato delle organizzazioni dei diritti umani, dell'onu, di un certo pacifismo, di certe forze politiche di sinistre a cui tu fai riferimento (come non ricordare che qualche anno fa alcune di loro si trovarono in prima fila invitati da un criminale di guerra come milosevic al congresso del suo partito?), di certi ambienti politici-culturali (tipo chessò social forum ecc.) che del relaismo politico ha fatto un uso sempre spregiudicato, sempre strumentale, sempre cinico, che li ha portati spesso a braccetto con i peggiori dittatori del pianeta, da milosevic a castro, fino a saddam, col motto usuale del si stava meglio quando si si stava peggio, allora la mia preferenza va certamente ai politici dalla lingua biforcuta e ai politici realisti, perchè in questo senso lo sono stati senz'altro assai meno degli altri soggetti citati e almeno non predicano ipocritamente bene per razzolare malissimo come quegli altri


Prima e dopo la caduta dell'URSS, nelle dittature gli osservatori sui diritti umani venivano incarcerati e nelle democrazie hanno avuto i loro telefoni controllati e si son dovuti difendere da "opinionisti" addomesticati, questo non è cambiato di una virgola.

il carcere ingiusto messo ala stessa stregua di telefoni controllati e opinionisti addomesticati (cosa che poi sarebbe tutta da vedere)?
ma cosa mi dici mai? :rolleyes:


E certamente non si tratta di una novità. Sono 50 anni che USA e paesi comunisti (prima URSS e Cina, ora solo Cina) tra le varie guerre che hanno in corso hanno anche quella propagandistica sui Diritti Umani.

embè certo da questo punto di vista USA e paesi comunisti erano sullo stesso piano, non vi era alcuna differenza di sorta, vero?


Per chi se ne occupa seriamente, questo non è mai stato un bene in quanto non solo E' IRRITANTE vedere i Diritti Umani usati alla stregua di uno sgabello, ma anche devi pure sopportare di venire accusato di fare da "grancassa" all'una o all'altra superpotenza quando, invece, molto spesso i loro "documenti" non sono che dei volgari plagi di quanto hai faticosamente raccolto.

quel tuo "seriamente" mi ricorda una frase di un certo George Clemenceau e parafrasandolo ti rispondo che i diritti umani sono una questione troppo seria per lasciarla alle organizzazione dei diritti umani.......


Come spesso ricorda il fondatore di Amnesty, uno dei suoi maggiori vanti è quello di essere stato definito contemporaneamente "Agitatore al soldo del KGB" e "Servo della CIA capitalista" praticamente ad ogni uscita dei rapporti A.I.

a parte che ritengo assai verosimile che la cia o il kgb avessero cose più serie da fare che non eticchettare il fondatore di amnesty international, ma davvero costui avrebbe detto una cosa del genere?
e dove l'avrebbe detta, da convegno tenuto magari in uno dei famigerati paesi occidentali, dove è costantemente sopravvalutato e vezzeggiato (inopinatamente dico io, visto quello che dice) oppure in un radiso paese del sol dell'avvenire, da dove sicuramente il messaggio non sarebbe arrivato, perchè magari si sarebbe trovato al chiuso di qualche grigio palazzo?
oppure mi vuoi dire che amnesty internationale è stato fondato in qualche tana di topi della Lubjanka?
che ridicola e sciocca fregnaccia, veramente senza pari avrebbe detto il fondatore di amnesty international, per la sua reputazione mi auguro che quanto tu gli attribusci non risponda a verità :rolleyes:


Continuino pure, il Dipartimento di Stato e la "Repubblica Popolare" :rolleyes: , a tirare fuori i loro faldoni, per chi segue DAVVERO i Diritti Umani, valgono meno della carta su cui sono scritti.

continua pure a fare la tua propaganda antiusa e antioccidentale, d'altronde se tu scrivessi obbiettivamente di questa parte del mondo, anche se solo per mezza riga, questo sarebbe un fantaforum

cerbert
01-04-2005, 16:58
Originariamente inviato da cerbert
Chi apprezza la democrazia (e quindi NON APPREZZA la Cina) dovrà prima o poi confrontarsi con il Dovere di Informazione oppure venire a patti con le sue contraddizioni e quelle degli "esportatori di democrazia". Tutto qua.

Qui sopra, ad esempio, vedete un classico esponente del secondo caso.

Ciao fabio, fa uscire ogni tanto la verità dalla tua tasca che, poverina, starà soffocando.

von Clausewitz
03-04-2005, 14:35
Originariamente inviato da cerbert
Qui sopra, ad esempio, vedete un classico esponente del secondo caso.

Ciao fabio, fa uscire ogni tanto la verità dalla tua tasca che, poverina, starà soffocando.

non ho capito: che classico esponente di quale caso sarei? :confused:
io ti ho fatto solo delle obiezioni abbastanza precise a cui non hai dato risposta
cmq ciao cerbert, io almeno la mia verità ogni tanto cerco di farla uscire dalla mia tasca, tu invece rispetto a taluni argomenti cadi nel riflesso condizionato di una certa sinistra, che della verità non sembra preoccuparsi poi molto, continua a considerla un optional
questo a mio parere costituisce il suo principale limite, ed è un limite che si riscontra costantemente nella sua storia

BadMirror
03-04-2005, 15:31
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