essegi
16-03-2005, 09:58
dopo Treviso, Roma:
http://www.insic.it/newsletter.asp?id=73914&t=9&ns=78&cl=15535
Fonte redazione Antifurto
Data 22 febbraio 2005
Torna l’allarme bancomat clonati, ma questa volta non agli sportelli per il prelievo di contante: direttamente alle casse dei supermercati. Centinaia di casi sono stati registrati a Roma, dove la polizia postale, escluse complicità all’interno dei magazzini, sospetta che i “clonatori” abbiano simulati furti notturni nei market, installando invece nelle casse un chip che legge il numero di bancomat e il Pin.
Negli ultimi giorni le forze dell’ordine sono state letteralmente sepolte da centinaia di denunce di persone che si sono viste addebitare acquisti per migliaia di euro in Francia e in Spagna pur non essendo mai state all’estero. La polizia postale ha subito fatto scattare i controlli, e gli investigatori sono giunti alla conclusione che i bancomat erano stati clonati in alcuni supermercati della Capitale, dove tutte le vittime avevano usato la tessera per pagare la spesa.
Inizialmente si è pensato che la banda di “clonatori” avesse qualche complice all’interno dei negozi, ma questa pista è stata subito scartata. Al suo posto, ne è emersa una decisamente più inquietante. Tutti i supermarket dove i bancomat sono stati clonati (solo negozi di quartiere, nessuno appartenente alla grande distribuzione), infatti, hanno ricevuto una “visita” notturna qualche giorno prima che iniziassero i problemi. E secondo la polizia, il trucco sta proprio qui: la banda avrebbe simulato i furti per non destare sospetti, magari rubando anche qualche oggetto. Ma l’obiettivo era ben altro: quello di piazzare all’interno dei registratori di cassa un microchip in grado di leggere il numero di carta quando questa viene “strisciata” nel lettore per il pagamento della spesa, e di registrare insieme al numero anche il Pin, il codice segreto del cliente.
Una volta raccolti i dati necessari, i truffatori sarebbero quindi tornati nei supermercati, rimuovendo i chip contenenti i dati rubati: a questo punto è stato uno scherzo clonare i bancomat e utilizzarli per spese pazze all’estero.
(soprattutto negozianti, attenzione)
http://www.insic.it/newsletter.asp?id=73914&t=9&ns=78&cl=15535
Fonte redazione Antifurto
Data 22 febbraio 2005
Torna l’allarme bancomat clonati, ma questa volta non agli sportelli per il prelievo di contante: direttamente alle casse dei supermercati. Centinaia di casi sono stati registrati a Roma, dove la polizia postale, escluse complicità all’interno dei magazzini, sospetta che i “clonatori” abbiano simulati furti notturni nei market, installando invece nelle casse un chip che legge il numero di bancomat e il Pin.
Negli ultimi giorni le forze dell’ordine sono state letteralmente sepolte da centinaia di denunce di persone che si sono viste addebitare acquisti per migliaia di euro in Francia e in Spagna pur non essendo mai state all’estero. La polizia postale ha subito fatto scattare i controlli, e gli investigatori sono giunti alla conclusione che i bancomat erano stati clonati in alcuni supermercati della Capitale, dove tutte le vittime avevano usato la tessera per pagare la spesa.
Inizialmente si è pensato che la banda di “clonatori” avesse qualche complice all’interno dei negozi, ma questa pista è stata subito scartata. Al suo posto, ne è emersa una decisamente più inquietante. Tutti i supermarket dove i bancomat sono stati clonati (solo negozi di quartiere, nessuno appartenente alla grande distribuzione), infatti, hanno ricevuto una “visita” notturna qualche giorno prima che iniziassero i problemi. E secondo la polizia, il trucco sta proprio qui: la banda avrebbe simulato i furti per non destare sospetti, magari rubando anche qualche oggetto. Ma l’obiettivo era ben altro: quello di piazzare all’interno dei registratori di cassa un microchip in grado di leggere il numero di carta quando questa viene “strisciata” nel lettore per il pagamento della spesa, e di registrare insieme al numero anche il Pin, il codice segreto del cliente.
Una volta raccolti i dati necessari, i truffatori sarebbero quindi tornati nei supermercati, rimuovendo i chip contenenti i dati rubati: a questo punto è stato uno scherzo clonare i bancomat e utilizzarli per spese pazze all’estero.
(soprattutto negozianti, attenzione)