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View Full Version : Mosca e San Pietroburgo


Boss87
09-03-2005, 13:42
Ragazzi.. E' il mio sogno visitare queste 2 città.. Qualcuno c'è stato? Costa molto? Mi consigliate qualche cosa da visitare considerando una 4-7 giorni di tempo..? Periodo giusto..?
:cry:

gargamella75
10-03-2005, 09:16
Io sono stato a San Pietroburgo lo scorso ottobre.
Il tempo è un po' un'incognita...ti consiglierei l'estate, quando magari riesci anche a vedere un po' di sole :D ...io in una settimana l'ho visto solo l'ultimo giorno, mentre andavo in aeroporto. Il cielo è sempre molto cupo, nuvoloso, fa freddo e piove quasi sempre (ad ottobre).
La città è davvero molto bella, ha un fascino molto intenso rimasto praticamente inalterato con gli anni, si respira ancora il profumo della russia zarista.
Sicuramente da vedere l'Hermitage, alcune chiese, e tantissimi palazzi. Ma in generale è tutta la città ad essere molto bella.
Il costo della vita è abbastanza basso: giusto per rendere l'idea, una cena a base di zuppa e salmone (alimenti tipici, davvero molto buoni ;) ) nel ristorante del mio hotel, per due persone, con coca e acqua da bere, l'abbiam pagata intorno ai 17-18 €.
Se vai in uno dei tanti cafè, 2 persone mangiano con una decina di euro in tutto. Il menu maxi da un McDonald costa l'equivalente di 2-2.5 €.
I cd costano un prezzo variabile tra 1 e 3 €, i DVD al massimo arrivano a 6€, i videogiochi all'incirca 3-4€.

Se ti serve qualche altra notizia, chiedi pure, no problem! :)
Su Mosca non so dirti nulla!

tatrat4d
10-03-2005, 09:33
Mi accodo alle domande di Boss87, aggiungendone una particolare: le stazioni della metro di Mosca sono così belle come vengono descritte? Nel caso, lasciano fotografare o le norme antiterrorismo sconsigliano un simile proposito?
;)

Bet
10-03-2005, 10:26
posso solo dire che sono due città che vale veramente la pena di visitare... purtroppo il mio viaggio risale a quindici anni fa (sulla piazza rossa sventolava ancora la bandiera della CCCP :D )... quindi non ho notizie fresche...

la metropolitana è bella... certo non tutte le stazioni sono curate... le migliori sono quelle centrali, cmq sono opera di architetti italiani, come San Pietroburgo del resto
allora costava pochissimi copechi la metropolitana, in pratica con un cifra che corrispondeva occhio e croce a 5 lire italiane giravi tutta Mosca :eek:

tatrat4d
10-03-2005, 11:12
Le stazioni di Majakovskaja e Komsomolskaja viste su internet mi fanno letteralmente sbavare :eek:

17mika
10-03-2005, 12:43
San Pietrourgo (sarà perchè l'ho vista col sole :D ) mi è piaciuta tantissimo.. ci sono passato in un crociera, quindi ho dovuto fare un giro in giornata :( , ma mi ha impressionato.

Il momento migliore per andare è d'estate (giugnio luglio), perchè il temop è meglio e le giornate sono luuuunghe.

I viali e i palazzi sono spettacolari.. l'hermitage è semplicemente la cosa più bella che abbia mai visto nella mia vita. il palazzo d'inverno (palazzo principale del museo, nonchè ex reggia) è straordinario, e il museo è immenso e pieno di cose incredibibili. mi è piaciuto più del Louvre.

Mi hanno detto che è splendido il Palazzo d'estate (fuori città, per ovvi motivi di tempo non lho visto), nel quale tra l'altro un paio di ani fa hanno finito il restauro/ricostruzione della sala d'ambra che deve essere fantastica. ai tempi (prima delle seconda guerra)veniva definita la più bella stanza del mondo.


Mi sono ripromesso che prima o poi devo tornare :)

flisi71
10-03-2005, 13:21
Scrivete, scrivete, che anche a me piacerebbe andare.
(finanze permettendo)
:(

Ciao

Federico

tatrat4d
12-03-2005, 14:43
Questa è un'altra delle ragioni per le quali vale la pena fare il viaggio (ci voglio andare :cry: ).
http://europanotizie.ilsole24ore.com/EuropaNotizie/Finanziamenti/20040419/LU20040419004DAA.jsp


Così rinasce la sala d'ambra
24/04 - 7:21
É come una risurrezione, quella della Sala d'Ambra nel palazzo di Caterina la Grande, presso San Pietroburgo. Lo sostiene Tatyana Zharkova, portavoce del progetto di restauro. Una storia lunga tre secoli ormai diventata leggenda. Inizia con il dono, nel 1716, del gioiello artistico dal re di Prussia, Federico Guglielmo I, allo zar russo Pietro il Grande e si completa con l'inaugurazione della sala l'anno scorso, in occasione del tricentenario della città di San Pietroburgo.
Le pareti del gabinetto misurano 52 metri quadri e sono coperte da sottilissime lamelle d'ambra colorate e inserite in mosaici, cornici, quadri incastonati e rifiniture che "brillano" alla luce del sole che inonda la sala dai grandi finestroni. Nel 1755 questa "follia" del "secolo dei lumi" fu istallata nel nuovo palazzo di Caterina la Grande da Bartolomeo Rastrelli, celebre architetto italiano alla corte russa del '700 artefice delle maggiori opere della "Venezia del Nord".
Il palazzo si trova a Pushkin, cittadina prossima a San Pietroburgo dove l'aristocrazia russa costruì le proprie sontuose dimore e dove studiò il famoso poeta Alexander Pushkin. Questo patrimonio artistico è sopravvissuto alla rivoluzione bolscevica e ai saccheggi della guerra civile, ma non ai tormenti della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1941, l'esercito tedesco accerchiò la città (allora chiamata Leningrado) e le truppe naziste saccheggiarono il palazzo. La sala fu rimossa pezzo per pezzo dai soldati come bottino di guerra. L'originale non è mai stato ritrovato e si crede sia stato forse distrutto in un bombardamento delle aviazioni alleate a Kaliningrad (la tedesca Konigsberg), regione ora sotto controllo russo i cui grandi giacimenti, ironicamente, furono la fonte dell'ambra usata per la costruzione dell'opera.
Dopo lunghe ma infruttuose ricerche per la camera d'ambra perduta, nacque l'idea di creare la sala ex-novo e nel 1981 iniziano i lavori. Il laboratorio di restauro assunse 20 collaboratori che si basarono su una diapositiva a colori rimasta della sala originale, pochi frammenti ancora in loco, foto in bianco e nero e i ricordi dei vecchi guardiani del museo. <Il progetto non é di restauro, nel senso tradizionale della parola - spiega Zharkova - ma di ricreazione ad altissimo livello>.
I lavori sono proseguti lentamente, anche per ragioni finanziarie. Dopo il crollo dell'Unione Sovietica i fondi si sono esauriti, finché non è intervenuto - suprema ironia della storia - uno sponsor tedesco, il colosso gassifero Ruhrgas, che ha importanti legami commerciali con la Russia, con un dono di 3,5 milioni di dollari. Il progetto è continuato, ma ci sono stati problemi tecnici, spiega Zharkova. I restauratori hanno infatti dovuto "imparare facendo", cercando cioè d'imitare le tecniche degli antichi lavoratori d'ambra del '700 ormai dimenticate. In altri casi, gli artigiani hanno applicato metodi moderni per imitare quelli antichi. Hanno inventano, ad esempio, un sistema per colorare l'ambra che dona una varietà di colori alla pietra. All'epoca si usavano conchiglie, insetti e uova, ma gli esperti russi hanno creato un sistema sintetico che fa durare più a lungo la colorazione. I collaboratori del museo non ne vogliono parlarne per paura d'imitazioni.
Il direttore del progetto è stato Boris Igdalov, restauratore ed esperto nella lavorazione delle pietre dure. Igdalov dirige ora un laboratorio-impresa di 60 restauratori, oltre al personale amministrativo. Il gruppo userà in futuro le tecniche imparate per fare altri restauri su pezzi d'ambra dalla collezione di Caterina la Grande e ha già cominciato un lavoro sul Padiglione della Camera d'Agata nel parco del palazzo. A Pushkin, oltre a un capolavoro, è rinata anche un'arte creduta perduta.
DARIO THUBURN