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View Full Version : A Milano aperti i corsi per curare i gay


majin mixxi
07-03-2005, 19:49
Botta (da Libero)

di Andrea Morigi

Omosessuali contro gay, e viceversa. All'apparenza sembrano sinonimi, ma per Gianni Rossi Barilli, lo storico del movimento gay in Italia, è chiaro che gli omosessuali " normali" non assumono una posizione politica, non sbandierano la diversità, non partecipano a marce. E perciò sono accusati dai " militanti" di accettare l'emarginazione sociale, i rapporti frettolosi nei cessi delle stazioni o nei bui locali del " giro".

La clandestinità, in fin dei conti, a prima vista sembra il contrario dell'orgoglio. Invece dal Canton Ticino sono arrivati in Italia gli ex gay cristiani di Living Waters a spiegare che non è così. Anche se, nella loro Svizzera, i pastori di alcune Chiese riformate benedicono le unioni tra omosessuali. Anche se i gay propongono la terapia affermativa, cioè l'accettazione pura e semplice della propria condizione.

Del resto non è innata la tendenza omosessuale? « Non è provato scientificamente » , dice Claudio, che presta la sua opera al Consultorio Delta, « e perfino Robert Spitzer, lo studioso della Columbia University di New York, che nel 1973 aveva fatto togliere l'omosessualità dal manuale dell'Organizzazione mondiale della Sanità, si è ricreduto e non la ritiene più uno stato irreversibile. Inoltre rimangono, tra i disturbi mentali, quelli causati da pratiche sessuali che creano disagio» .

Dunque, è una malattia o no? « Il discorso è delicatissimo. Comunque si tratta di una condizione non normale: per questo c'è speranza. Se la considerassi normale non ci sarebbe. Non sarebbe etico dire a chi si rivolge a noi: " Rimani così come sei". Non gli si offrirebbe nessun appiglio » .

Le possibilità ci sono, per questi protestanti svizzeri, che hanno organizzato una serie di incontri anche a Milano. Il nome Delta deriva da " deltaplano" ( « È la terapia che sospinge verso l'alto » , spiega Claudio, « ma il vento è l'aiuto di Dio»).

Specializzati in terapia sociale cristiana, trattano difficoltà, spesso relative all'identità sessuale, ma anche a depressioni e a problemi relazionali, organizzano gruppi di autoaiuto e consulenze individuali, che presto si sono trasformati in un programma strutturato in corsi, gruppi di discussione e preghiere.

I corsi Living Waters, partiti nel 1990, si rifanno al metodo di Andrew Comiskey, un ex gay californiano fondatore del Desert Stream Ministries, di cui uscirà a marzo L'identità ferita, il primo volume in traduzione italiana, per San Paolo.

Finora, tutta l'attività di " salvataggio" ha funzionato tramite un fitto passaparola che faceva circolare l'indirizzo a cui rivolgersi ( Living Waters Ticino - Cp 2 - 6644 Orselina - CH) anche tra i più scettici. In effetti molti non credono che sia facile " uscirne".

Sulle percentuali di successo, Claudio non si sbilancia: « Vanno valutate molte cose. Non basta l'astensione dalle pratiche omosessuali. Ma i risultati sono altalenanti. Se da un lato è difficile ristabilire rapporti corretti, dall'altro si vede anche qual è il motivo e si impara a non erotizzare il bisogno » , cioè la ricerca della propria identità in un altro uomo, che conduce a una ricerca continua e insoddisfatta di partner.

Basta questo tentativo di inversione di tendenza a scatenare il putiferio. In Italia dove c'è un ambiente cattolico piuttosto egemone, orientato all'accettazione della cosiddetta " scelta" sessuale, lo scontro culturale si è acceso subito dopo una conferenza del teorico dello psicologo cattolico - anche lui californiano - Joseph Nicolosi, in un cinema parrocchiale di Milano.

« In Italia l'atmosfera è più bellicosa che in Svizzera » , osserva Claudio, « e i gay sono più politicizzati e offensivi verso qualsiasi proposta che vada contro l'affermazione gay. E anche gli " omosessuali cristiani" sono aggressivi. Anzi confusionari, perché interpretano i princìpi biblici a modo loro » . Per loro Nicolosi, di cui sono usciti due libri in italiano per i tipi di Sugarco, è un reazionario. Eppure lui e altri suoi sei colleghi hanno aiutato a uscire dall'omosessualità, soprattutto maschile, indesiderata, più di mille persone.

majin mixxi
07-03-2005, 19:50
e risposta (da Liberazione)


Una cura per i gay...

Per fortuna di tanto in tanto c'è qualcuno che si occupa di noi, che non ci fa sentire soli. Ieri su Libero leggo che a Milano sono stati organizzati dei corsi per curare i gay... pardon, gli omosessuali che in questo caso è un termine più scientifico e adatto rispetto a "gay" che in inglese vuol dire "felice, gaio", e si sa che la felicità non ha bisogno di cure. A organizzare il corso terapeutico ci pensano i "Living Waters", associazione di ex gay cristiani nata nel 1990 negli Usa e che si è subito ramificata nel Canton Ticino: «L'omosessualità è una condizione non normale: per questo c'è speranza. (...) Non sarebbe etico dire a chi si rivolge a noi "Rimani così come sei". Non gli si offrirebbe nessun appiglio».

Bisogna subito dire che non è la prima volta che ci dedicano così tante attenzioni e premura: anche i nazisti ci consideravano malati e come terapia ci mandarono in ferie in quel meraviglioso luogo termale conosciuto più volgarmente come "campo di concentramento". In particolare un medico danese delle Ss, Karl Vernaet divise gli internati in tre categorie: "Incalliti" (che amano lavorare a maglia e ricamare), "Irrequieti" (che oscillano tra virilità e indifferenza omosessuale) e "Problematici" (recuperabili sotto l'aspetto psicologico). La prima categoria fu la fortunata cavia della cura che consisteva nell'incidere la cute dell'addome per inserirvi una dose massiccia di testosterone, peccato che l'80% degli operati moriva e il 20% non presentava sintomi di guarigione!

Più recente e tecnologicamente avanzata è stata la pratica dell'elettroshock: ai malati di omosessualità venivano date forti scariche elettriche abbinate a immagini di uomini nudi per indurli ad associare il desiderio al dolore. Anche in questo caso non si sono ottenuti gli effetti desiderati, tranne delle meravigliose cotonature ai capelli.

L'unica pratica di immissione di elettricità che tollero è la "elettrocoagulazione", una tecnica di depilazione definitiva che consiste nell'infilare l'ago per ogni pelo e darci delle scariche elettriche per poi estirparlo con la pinzetta... che certe volte il pelo è così traumatizzato che dice «basta, me ne vado via da solo». Dopo le sedute tornavo a casa così elettrizzata che il forno a microonde si accendeva al mio passaggio. Ma queste sono sofferenze volontarie, non imposte, e come diceva il grande Edoardo De Filippo: «Siamo nati per soffrire e ci riusciamo benissimo».

Prima che si dedicasse a una nuova professione, a un nuovo look e a un altro tipo di "Bisturi", anche la nostra ex Presidente della Camera, l'on. Irene Pivetti, propose la castrazione per curare le devianze sessuali e a me personalmente in una puntata di Porta a porta la somministrazione forzata di ormoni maschili per farmi ritornare ad essere "socialmente accettabile". La notizia del seminario terapeutico dei "Living Waters" non sarebbe dunque tanto novità se non fosse per il contesto storico in cui si inserisce: il 2005. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (per quanto ne dicano questi missionari dell'eterosessualità) da oltre 30 anni ha bandito l'omosessualità tra le malattie, numerose associazioni in tutto il mondo lavorano per una piena accettazione e per l'acquisizione dei diritti civili, la società tutta sta diventando sempre più aperta alla comprensione e all'ascolto. Certo, ci sono ancora genitori che quando il proprio figlio confessa di essere gay gli dicono: «Tesoro, ma stai vedendo uno psicologo?» E lui: «No, mamma, però mi sto vedendo con un tenente della Marina». Ci sono ancora genitori che dicono: «Ma come, sei gay? Ma non potevi diventare tossico come tutti gli altri tuoi cugini?». Il nome della terapia (che usa altri mezzi rispetto al passato forse perché li considera un tantinello meno illegali) è "Delta" da "deltaplano" poiché secondo gli organizzatori «è la terapia che conduce verso l'alto ma il vento è l'aiuto di Dio»: mi auguro solo che questa spinta non sia l'indurre al suicidio, far sentire malato e colpevole una persona solo perché gay. In questo sono riusciti a superare anche lo stesso Pontefice il quale aveva dichiarato che un gay che non pratica può aspirare alla santità, infatti ai Living Waters «non basta l'astensione dalle pratiche omosessuali (...) si impara a non erotizzare il bisogno». Il trionfalistico articolo su Libero annuncia già oltre 1000 casi "risolti": rimane solo da "risolvere" il caso psicologico di chi è ossessionato dal bisogno di ridurre la libertà e la felicità altrui.

redsith
07-03-2005, 19:58
Bisognerebbe curare gli invasati religiosi :rolleyes:

Scoperchiatore
07-03-2005, 20:13
Oddio, certa gente sta male :D

evelon
07-03-2005, 22:35
Ma in cosa consistono queste cure ?

Funzionano ? :D

gourmet
08-03-2005, 01:55
È la terapia che sospinge verso l'alto » , spiega Claudio, « ma il vento è l'aiuto di Dio»).

Una terapia divina quindi.. certo certo, ha un altissima attendibilità scientifica.. :muro:

Nevermind
08-03-2005, 08:56
Ma si lasciateli fare purelli tanto più che rendersi ridicoli non fanno :D

Questi babbei più che un movimento religioso al amssimo saranno un movimento di stomaco :D

Saluti.

ALBIZZIE
08-03-2005, 09:07
ma come li curano?
con i gas o con l'aria salubre di qualche isola sperduta nell'oceano?

Radical
08-03-2005, 11:51
E' proprio vero che la madre degli imbecilli è sempre incinta

jumpermax
08-03-2005, 13:38
mah trovo abbastanza fuori luogo questi commenti di scherno (oltre che forieri di lucchetto non passate il limite ;) ) Nessuno di noi qua è esperto di psicologia io non so se la condizione di omosessualità è reversibile o meno, ma credo che se esistesse una possibilità di cambiare molti gay ne sarebbero contenti, perché alla fine sono tantissime le cose a cui devono rinunciare, in primis quella di poter essere padri. Poi insomma non obbligano mica nessuno, non siamo ai tempi delle cure obbligatorie degli anni 50.

ALBIZZIE
08-03-2005, 14:22
Originariamente inviato da jumpermax
... ma credo che se esistesse una possibilità di cambiare molti gay ne sarebbero contenti, perché alla fine sono tantissime le cose a cui devono rinunciare, in primis quella di poter essere padri.

PENSO, che se molti sono nella condizioni di voler cambiare il loro orientamento sessuale, è proprio per il fatto di sentirsi considerati reversibili e non normali dalla società e dalle altre persone vicine e care.

dovranno pur rinunciare ad esser padri come dici tu, ma l'importante è scegliere la via che da più felicità. meglio non aver prole ma vivere la propria vita intensamente come la si desidera.

stessa scelta possono fare i single convinti, rinunceranno a molte cose della vita di coppia, ma sicuramente dal loro punto di vista avranno la possibilità di avere altri vantaggi dalla loro condizione.

jumpermax
08-03-2005, 14:42
Originariamente inviato da ALBIZZIE
PENSO, che se molti sono nella condizioni di voler cambiare il loro orientamento sessuale, è proprio per il fatto di sentirsi considerati reversibili e non normali dalla società e dalle altre persone vicine e care.

dovranno pur rinunciare ad esser padri come dici tu, ma l'importante è scegliere la via che da più felicità. meglio non aver prole ma vivere la propria vita intensamente come la si desidera.

stessa scelta possono fare i single convinti, rinunceranno a molte cose della vita di coppia, ma sicuramente dal loro punto di vista avranno la possibilità di avere altri vantaggi dalla loro condizione.
Scusa ma chi da la certezza a te che il loro desiderio sia vivere a quel modo? Trovi l'equilibrio con te stesso quando ti piace essere quello che sei, il che non vuol dire necessariamente accontentarsi di ciò che si è ma anche sforzarsi di cambiare...

ALBIZZIE
08-03-2005, 14:49
Originariamente inviato da jumpermax
Scusa ma chi da la certezza a te che il loro desiderio sia vivere a quel modo? Trovi l'equilibrio con te stesso quando ti piace essere quello che sei, il che non vuol dire necessariamente accontentarsi di ciò che si è ma anche sforzarsi di cambiare...
ho iniziato la mia risposta con un PENSO in maiuscolo proprio per ribadire il fatto che quello che ho scritto è un mio pensiero e non avendo esperienze dirette o indirette posso sbagliarmi.

ad ogni modo nella seconda parte, ho scritto di vivere la vita come la si desidera, nel modo che riesce a dare più felicità possibile.
quello che scrivi tu, ogni omosessuale l'ha dovuto fare almeno una volta nella propria vita, anche a caro prezzo:
sforzarsi di cambiare per non accontentarsi.

bluelake
12-03-2005, 12:47
Originariamente inviato da ALBIZZIE
ma l'importante è scegliere la via che da più felicità.
allora l'ideale sarebbe essere asessuali, visto che a quanto vedo sia essere gay che essere etero da più casini che gioie... :D

comunque boh, questa idea del guarire i gay va avanti da tanti anni... di sicuro quelli che "diventano" gay per paura del confronto con l'altro sesso guariscono (ma del resto non son mai stati nemmeno davvero gay), ma chi è gay davvero da cosa deve guarire? pur senza provare piacere, una donna sanno anche gli omosessuali come si fa a penetrarla, non è che sono handicappati ;)

Wilde
13-03-2005, 14:25
Originariamente inviato da bluelake
allora l'ideale sarebbe essere asessuali, visto che a quanto vedo sia essere gay che essere etero da più casini che gioie... :D

comunque boh, questa idea del guarire i gay va avanti da tanti anni... di sicuro quelli che "diventano" gay per paura del confronto con l'altro sesso guariscono (ma del resto non son mai stati nemmeno davvero gay), ma chi è gay davvero da cosa deve guarire? pur senza provare piacere, una donna sanno anche gli omosessuali come si fa a penetrarla, non è che sono handicappati ;)

Come, come, come? Un gay non proverebbe piacere se penetrasse una donna? Se ha l'orgasmo prova piacere penso...

Certo se non l'interessa la donna in quanto tale...beh, allora non si pone il problema.

Ma se un gay prova...magari prova piacere...anche se preferisce la compagnia maschile.

Poi se è assolutamente refrattario alle "cure" femminile, allora è impotente con le donne.

Dankone
30-03-2005, 02:10
che brutti ricordi quando mi sforzavo nell'eccitarmi guardando riviste di donne nude o porno con amici
quando ho capito che era piu' una sofferenza che altro mi sono sentito liberato (tipo quando finisci la maturita' :))

avrei enormi difficolta' con una donna, forse con un po' di stimolazione ma bhà...
mi mancherebbe tutta la bellezza del corpo maschile :oink:

**millix**
30-03-2005, 09:18
Leggere certi articoli è di una tristezza infinita ...

Rientra talmente tutto nell'assurdo che forse c'è più da sorridere che da riflettere.

SweetHawk
30-03-2005, 12:59
Siamo in un paese democratico, ognuno faccia i corsi che vuole, chi ci va avra' i suoi motivi...

Nicky
30-03-2005, 13:15
Bhe è un'idea originale anche se dubito che avranno seguito e fortuna.
E' come se qualcuno tentasse di far guarire noi etero dalla nostra natura.

Come, come, come? Un gay non proverebbe piacere se penetrasse una donna? Se ha l'orgasmo prova piacere penso...

L'orgasmo da solo è un piacere a metà..a quel punto tanto vale masturbarsi no? :what:
Un gay che va con una donna è come un etero che va con una donna che gli ispira repellenza al solo sguardo: avrà anche il fisico appagato dal "secchiello" [profilax rulez :D] ma tante emozioni vengono meno.

korry78
30-03-2005, 13:22
Originariamente inviato da Nicky
Bhe è un'idea originale anche se dubito che avranno seguito e fortuna.
E' come se qualcuno tentasse di far guarire noi etero dalla nostra natura.



L'orgasmo da solo è un piacere a metà..a quel punto tanto vale masturbarsi no? :what:
Un gay che va con una donna è come un etero che va con una donna che gli ispira repellenza al solo sguardo: avrà anche il fisico appagato dal "secchiello" [profilax rulez :D] ma tante emozioni vengono meno.

Infatti!
Anche se un etero dovesse avere un rapporto omosessuale (attivo), teoricamente dovrebbe arrivare all'orgasmo...
Ma non credo sia tutto così semplice. Vero Wilde? ;)

Banus
30-03-2005, 13:24
Originariamente inviato da jumpermax
Nessuno di noi qua è esperto di psicologia io non so se la condizione di omosessualità è reversibile o meno, ma credo che se esistesse una possibilità di cambiare molti gay ne sarebbero contenti, perché alla fine sono tantissime le cose a cui devono rinunciare, in primis quella di poter essere padri. Poi insomma non obbligano mica nessuno, non siamo ai tempi delle cure obbligatorie degli anni 50.
Infatti nemmeno io sono un esperto di psicologia :D
Da quello che ho letto la posizione della psicologia è di intervenire solo se la condizione influenza il benessere psicologico della persona. Quindi se uno è felice di essere omosessuale uno psicologo non si sogna nemmeno di intervenire (se fa bene il suo lavoro).
Ci sono stati dei tentativi in direzione di una "cura" tempo fa (anni '60-'70 mi pare) ma sono stati abbastanza disastrosi. In genere per convincere a cambiare orientamento si usano sensi di colpa (guarda caso anche per tenere a bada i giovani etero :D).
La lettura degli articoli non mi fa ben sperare comunque... trattare l'omossessualità come la schizofrenia mi pare francamente eccessivo

**millix**
30-03-2005, 13:59
A me quello che lascia sconcertata è che ancora oggi si tratta l'omosessualità in questo modo ...
Ma mi domando e mi chiedo: possibile che susciti ancora questo genere di idee folli (mi riferisco al primo articolo)? possibile che ancora oggi la sessualità non possa essere vissuta in piena libertà e coscienza?:mad:

evelon
30-03-2005, 14:42
Originariamente inviato da **millix**
possibile che ancora oggi la sessualità non possa essere vissuta in piena libertà e coscienza?

Ti vedremo presto a quei corsi ? :eek:

**millix**
30-03-2005, 14:43
Originariamente inviato da evelon
Ti vedremo presto a quei corsi ? :eek:

Scemo:D

Ma sei d'accordo con me?

korry78
30-03-2005, 14:56
Originariamente inviato da **millix**
A me quello che lascia sconcertata è che ancora oggi si tratta l'omosessualità in questo modo ...
Ma mi domando e mi chiedo: possibile che susciti ancora questo genere di idee folli (mi riferisco al primo articolo)? possibile che ancora oggi la sessualità non possa essere vissuta in piena libertà e coscienza?:mad:

Purtroppo hai ragione, è ancora così... :rolleyes:

evelon
30-03-2005, 15:03
Originariamente inviato da **millix**
Scemo:D

Ma sei d'accordo con me?

scemo io ? :mad:


Cmq dal punto di vista biologico l'omosessualità umana è una presenza percentualmente costante nelle società tanto che mi pare sia stato escluso il fattore sociale.

Escluso questo in ragione della percentuale costante (dall'ultramoderna società occidentale fino ai pigmei dell'amazzonia) penso sia (sempre dal punto di vista biologico evoluzionistico) una "deviazione" (o variazione, o inclinazione, o quello che ti pare) che deve avere una spiegazione...

Attualmente non credo che nessuno l'abbia ma trovo giusto ricercarla (anche solo per amor di scienza).

Se non si conosce la causa non c'è modo di trovere una soluzione ergo quei corsi sono qualcosa di folcloristico ma poco efficace quale che sia il loro metodo

**millix**
30-03-2005, 15:16
Originariamente inviato da evelon
scemo io ? :mad:


Cmq dal punto di vista biologico l'omosessualità umana è una presenza percentualmente costante nelle società tanto che mi pare sia stato escluso il fattore sociale.

Escluso questo in ragione della percentuale costante (dall'ultramoderna società occidentale fino ai pigmei dell'amazzonia) penso sia (sempre dal punto di vista biologico evoluzionistico) una "deviazione" (o variazione, o inclinazione, o quello che ti pare) che deve avere una spiegazione...

Attualmente non credo che nessuno l'abbia ma trovo giusto ricercarla (anche solo per amor di scienza).

Se non si conosce la causa non c'è modo di trovere una soluzione ergo quei corsi sono qualcosa di folcloristico ma poco efficace quale che sia il loro metodo


Certo, facciamo tutte le "ricerche" del caso per l'"amor di scienza" ma la mia domanda è e rimane "perchè"?

Ma perchè se una persona è felice, serena e appagata DEVE (per chi? cosa?) cambiare le proprie idee? a nome di chi? e cosa?

Allora chiunque, per qualsiasi motivo può permettersi di giudicare le scelte di ognuno di noi.

evelon
30-03-2005, 15:32
Originariamente inviato da **millix**
Certo, facciamo tutte le "ricerche" del caso per l'"amor di scienza" ma la mia domanda è e rimane "perchè"?

Ma perchè se una persona è felice, serena e appagata DEVE (per chi? cosa?) cambiare le proprie idee? a nome di chi? e cosa?

Allora chiunque, per qualsiasi motivo può permettersi di giudicare le scelte di ognuno di noi.


Io parlavo del trovare la ragione....questa è una ricerca dell'uomo sull'uomo che dovrebbe continuare ad essere svolta.

Chiaro che fin quando non ci sarà una risposta certa i corsi come quello di milano brancolano nel buio...

Io credo, ma questa è una mia opinione, che escluso il fattore sociale non sia corretto parlare di "idee" quindi il discorso che fai viene un pò a cadere.

Non c'è un'"idea omosessuale", non c'è un "convincimento omosessuale"...in altre parole: un omosessuale non ha un'idea di essere tale come io non ho un'idea di essere etero..

Paradossalmente se fosse un'idea (un pensiero, un convincimento, un coinvolgimento) avrebbero un senso i corsi come quello citato in quanto potrebbero influire sull'idea stessa.