View Full Version : Com'era l'università prima della riforma ?
sento parecchi docenti che ogni tanto ripetono e lamentano che l'uni era meglio prima, ora è diventata forse, molto meno "culturale ?"
lascio a voi del VO le delucidazioni
io ero uno dei VO
mi sono pentito di aver cambiato sai? a quest'ora potevo avere sicuramente tra le mani una laurea vecchio stampo risparmiando mesi di tempo
al di la del mio caso personale trovo che da quando c'è la laurea triennale la qualità della didattica è diminuita
Scoperchiatore
02-03-2005, 23:20
Originariamente inviato da misterx
sento parecchi docenti che ogni tanto ripetono e lamentano che l'uni era meglio prima, ora è diventata forse, molto meno "culturale ?"
lascio a voi del VO le delucidazioni
Insegnano cose più pratiche e meno teoriche, almeno da me. La quantità è diminuita, la qualità dipende da esame ad esame. Per quanto riguarda alcuni esami, sono migliorati, altri dovevano lasciarli stile VO a semestre.
Bilancino
03-03-2005, 02:34
Io ho fatto il perito elettronico e sfido a dire che a una ingegneria elettronica del nuovo si vedono aspetti pratici che si vedono in buon itis. Dire che si è fatta la riforma per fare più laboratorio è una bugia grande come l'universo!
Anche al vecchio si faceva laboratorio ed erano aperti ma se poi gli studenti passano a chicchierare nei prati è un altro discorso
Fondamenti di informatica aveva laboratorio (una volta alla sett) ed era disponibile
Misure elettriche aveva il laboratorio e si son fatti esperimenti (pallosi per me dell' itis elettronico)
Ho fatto l'esame di esperimentazione di fisica ottimo perchè ogni settimana c'erano 6 ore di laboratorio in cui si facevano esperimenti per imparare come si misura e poi si faceva una relazione.
Per quel che riguarda elettronica come laboratorio bastava esperimentazione di fisica (esame a scelta ma snobbato) e misure elettriche.
Se uno vuole fare pratica invece di andare al liceo si fa un buon itis........
Ciao
Bilancino
03-03-2005, 11:00
Originariamente inviato da LadyLag
Si studia di meno.
se hai tempo per postare è vero :asd:
Ciao
Originariamente inviato da Bilancino
se hai tempo per postare è vero :asd:
Ciao
Eehhhh :D
Oggi sono autorizzata a non andare a sgobbare.... e dei miei impegni, sei uno dei pochi ad averne almeno una vaga idea tutto sommato... quindi non puoi proprio parlare :O
Originariamente inviato da LadyLag
Si studia di meno.
si studia di meno o si studia in modo più mirato ?
Originariamente inviato da misterx
si studia di meno o si studia in modo più mirato ?
Si studia meno.
Si studia di - e si è - preparati secondo me..
Io ho fatto in tempo a finire con il VO.
Che ti posso dire , in media i corsi corposi avevano 10 ore per 13 settimane ed il 95% delle ore era teoria . I corsi intemedi erano 8 ore x 13 set e quelli minori di 6 ore per 13 set .
Per gli esami avevi a disposizione 3 sessioni con 2 appelli ciascuna ( febbraio, giugno-luglio, settembre ) pochi corsi prevedevano i compitini ( 3 esami scritti ) fatti durante il corso . il 60% dei corsi era sia scritto che orale ( e se sbagliavi uno o l'altro rifacevi tutto nella sessione dopo), il resto o solo scritto o orale. Di solito vigeva la regola che potevi farti valutare 1 sola volta a sessione , quindi o consegnavi a colpo sicuro al primo appello oppure ti ritiravi . Se era il secondo appello potevi fare ciò che volevi .
Come parte pratica di progetti di vari tipi nei vari corsi ce n'erano parecchi,
Chi voleva poteva impegnarsi .in vari progetti
Come esami passati la media sui 5-6 previsti all'anno era di 3 esami all'anno . Passarne 5 esami in emtrambi i primi anni era un'impresa ciclopica.
i bimestri che sono stati introdotti secondo me sono la cosa più assurda.
Lasciare tutto a semestri no? Per le lauree scientifiche fare corsi di laurea bimestre è una stupidaggine. Non si impara molto.
Goldrake_xyz
04-03-2005, 19:46
Originariamente inviato da misterx
Com'era l'università prima della riforma ?
..... .... ... ....
Brutta ! :O
Battutine a parte :asd: , x ingegneria ci sono state
varie riforme ...:rolleyes:
In pratica ogni università, a partire dall' 1988 ha cambiato
regole più volte ! :mad:
Ad esempio sono state introdotte le propedeuticità,
poi è arrivata la riforma del piano di studi ...
poi è arrivata la laurea breve ....
poi ecc.ecc.
:sofico:
In effetti il problema era che quasi tutti i neo diplomati
si iscrivevano ad ingegneria, sperando di ottenere una
laurea che desse delle grandi soddisfazioni, sia personali,
che sul piano del lavoro.
Purtroppo però c'era troppa gente, e i professori, complice
anche il vecchio ordinamento cercavano di "eliminare"
la maggior parte degli studenti.
(esami impossibili, studio di teorie assurde, ecc. ecc.)
Oggi invece, con i nuovi paesi "emergenti", le università
devono produrre laureati, ad ogni costo !
:sofico:
Ricordate gente, l'unica ditta che avrà sempre clienti
ed abbondanza di soldi sarà l' Ospedale ! ;)...:rolleyes:...:mad:
Ciao.:)
Originariamente inviato da Goldrake_xyz Ricordate gente, l'unica ditta che avrà sempre clienti
ed abbondanza di soldi sarà l' Ospedale ! ;)...:rolleyes:...:mad:
Ciao.:) o le pompo funebri, qui i cinesi ancora non ci sono
:D
HenryTheFirst
05-03-2005, 16:28
O quelli del nuovo ordinamento sono tutti geni o c'è qualcosa che non va :p
Io sono vecchio ordinamento, fuori corsi per poca voglia :D, mi mancano tre esami. Alcuni li faccio insieme a quelli del nuovo ordinamento e ho notato che molti professori calcano molto meno la mano con i ragazzi del nuovo ordinamento. L'ultimo esempio a dicembre, con diritto fallimentare, ha interrogato prima i ragazzi del nuovo, e ho visto gente di un'ignoranza evidente (per chi conosce la materia: gente che non sapeva esprimere il concetto di "stato di insolvenza", una cosa basilare) prendere 18 con relativo calcio in culo, e gente del vecchio che ha dimostrato poco, ma cmq di più, essere rimandata alla sessione successiva. Non credo si tratti di un caso, da quello che ho capito le università ricevono finanziamenti in base al numero di laureati del nuovo ordinamento, ma su questo attendo conferme.
riguardo arch, parlando con ragazzi che tuttora fanno il v.o.(o hanno fatto) mi sembra di capire che i prof, avendo meno tempo e un ritmo più pressante da rispettare, puntano su corsi più mirati all'essenziale.
Questo si tramuta in una preparazione magari meno ampia per chi cmq studia, finisce per diventare una farsa per chi non ha voglia di fare un cazzo...
per esperienza diretta, guardando invece i programmi di scienze della comunicazione, quello che fanno ora è decisamente meno rispetto a quello che facevo io solo 6 anni fa...almeno per i primi due anni.
ChristinaAemiliana
05-03-2005, 18:43
I programmi dei corsi del mio dipartimento sono stati ridotti tutti, chi più chi meno, ma come minimo del 20-25%. Me ne sono resa conto molto bene perché in alcuni casi io stessa ho dovuto provvedere alla preparazione di dispense e fotocopie togliendo da quelle corrispondenti al vecchio programma un bel malloppo di roba. In altri casi leggendo i testi dei compiti scritti sia delle verifiche in itinere sia degli appelli veri e propri mi sono accorta che alcuni argomenti non venivano più trattati semplicemente perché non comparivano più in alcuna domanda.
Ad esempio il corso di Impianti Nucleari I ha "perso" tutta la parte "storica" relativa ai reattori che non si costruiscono più e praticamente l'unica filiera sviscerata e spiegata a fondo è quella occidentale, i LWR. L'analisi di sicurezza ha mantenuto la sua consueta importanza e così pure la radioprotezione, ma per non tagliare queste due si è dovuta eliminare del tutto l'esercitazione di calcolo strutturale che insieme a quella relativa alla radioprotezione (che come ho detto è un argomento che non è stato "scontato") costituiva la parte pratica del corso. Esistono cmq degli esami di calcolo strutturale per nucleari, ma avere un'infarinatura non guastava...lo stesso dicasi per la "storia" delle altre filiere, che cmq si trovano ancora in funzione in giro. Mi chiedo come faranno questi futuri ing a raccontare agli amici per filo e per segno l'incidente di Chernobyl se non sanno com'è fatto il reattore...:rolleyes: :p
Il corso di Macchine I può costituire un esempio che molti del VO potranno ricordare e apprezzare. Nel nostro dipartimento questo esame ha perso tutta la parte sui compressori volumetrici e, ahimè, tutta la parte sui motori, oltre a quella specifica sugli impianti nucleari.
Originariamente inviato da misterx
sento parecchi docenti che ogni tanto ripetono e lamentano che l'uni era meglio prima, ora è diventata forse, molto meno "culturale ?"
lascio a voi del VO le delucidazioni
Io sono laureando in ingegneria informatica vecchio ordinamento. (politecnico di milano)
Sono felicissimo di aver fatto il vecchio ordinamento, sono della classe 1980, cioè l'ultima che ha fatto il v.o.
Riguardo il nuovo ordinamento posso dire che:
1) i corsi/esami sono più facili e il programma è meno ricco (specialmente quelli riguardanti le materie di base: analisi, fisica ecc. ecc.)
2) come conseguenza del punto 1 mi sembra che ora si laurea troppa gente nel nuovo ordinamento, e temo la figura dell'ingegnere verrà terribilmente svalutata a causa di ciò
3) i nuovi corsi sono molto più pratici e meno teorici
4) in conseguenza dei punti 1 e 3, posso dire che ora quelli che escono da ingegneria mi sembrano dei "praticoni" che sono usciti da un istituto tecnico industriale... insomma c'è poca differenza tra un diplomato con ottimi voti a un severo istituto tecnico industriale, rispetto un laureato nella rispettiva ingegneria.
4bis) allo stesso modo mi sembra tanto che i nuovi laureati in "ing. informatica" nel nuovo ordinamento siano quasi come persone che sono uscite da "informatica", cioè con la mancanza delle basi che caretterizzano il profilo culturale di un ingegnere.
5) e se questo vale per il Politecnico di Milano che ritengo una delle migliori università italiane (se non la migliore) non oso immaginare cosa avvenga in altre università...
Scoperchiatore
06-03-2005, 02:02
Ma solo io studio sulle stesse dispende dei miei "colleghi" del VO? :D
E solo da me quelli del vecchio ordinamento vengono aiutati in quanto non sanno nulla di programmazione object oriented?
Mah, caso strano Roma3. E' anche vero che sentendo lo stato delle università a Ballarò, mi rendo conto come la mia università non assomilgi per nulla a quelle descritte lì...
killerone
06-03-2005, 09:56
Recentemente si è aperto un dibattito sulle pagine del Corriere sull'incapacità degli atenei milanesi a creare delle sinergie con ilmondo lavorativo. Aldilà di questa evidente situazione, ho condiviso in pieno le parole di chi sostenesse che con questa riforma si è voluto raggiungere l'obiettivo dell'università di massa. L'università per tutti. L'istruzione diffusa è valida nel momento in cui rendi possibile a tutti i meritevoli di averla, non di renderla disponibile a tutti.
Questo ha fatto l'università secondo me, ha reso di massa un " prodotto " che andava salvaguardato, puntando sulla qualità dell'insegnamento più che sulla quantità delle matricole.
La riforma, parlo del mio ateneo, ha reso ridicoli il 75% dei corsi, ve lo assicuro.
Si è passati dai semestri ai trimestri, da corsi di 72 ore a 36 e da quest'anno da 36 a 30 ( per permettere agli studenti di studiare di piu...ma in 30 ore cosa spieghi? Finanza internazionale in 30 ore? statistica ? ). Risultato? Boom di matricole, confusione in aule mai capienti, corsi ridotti del 60%, qualità sotto le suole e via andare.
Io mi laureo fra un mese, contento di non esser passato alla riforma. La mia non vuole esser la solita diatriba vecchio-nuovo blah blah blah, ma ad esser obiettivi questo è il risultato.
L'idea di fondo, volendo, era buona. Ma per esser tale si doveva puntare sulla qualità, non sulla quantità. Si doveva implementare un percorso di studi che mirasse, ove possibile, ad esperienze di lavoro, pratiche, concrete, non a stages da 1 mese fasulli.
Originariamente inviato da dupa
Io sono laureando in ingegneria informatica vecchio ordinamento. (politecnico di milano)
Sono felicissimo di aver fatto il vecchio ordinamento, sono della classe 1980, cioè l'ultima che ha fatto il v.o.
Riguardo il nuovo ordinamento posso dire che:
1) i corsi/esami sono più facili e il programma è meno ricco (specialmente quelli riguardanti le materie di base: analisi, fisica ecc. ecc.)
2) come conseguenza del punto 1 mi sembra che ora si laurea troppa gente nel nuovo ordinamento, e temo la figura dell'ingegnere verrà terribilmente svalutata a causa di ciò
3) i nuovi corsi sono molto più pratici e meno teorici
4) in conseguenza dei punti 1 e 3, posso dire che ora quelli che escono da ingegneria mi sembrano dei "praticoni" che sono usciti da un istituto tecnico industriale... insomma c'è poca differenza tra un diplomato con ottimi voti a un severo istituto tecnico industriale, rispetto un laureato nella rispettiva ingegneria.
4bis) allo stesso modo mi sembra tanto che i nuovi laureati in "ing. informatica" nel nuovo ordinamento siano quasi come persone che sono uscite da "informatica", cioè con la mancanza delle basi che caretterizzano il profilo culturale di un ingegnere.
5) e se questo vale per il Politecnico di Milano che ritengo una delle migliori università italiane (se non la migliore) non oso immaginare cosa avvenga in altre università...
Quoto in pieno.
Troppi esami con sole prove in itinere.
Originariamente inviato da Scoperchiatore
Ma solo io studio sulle stesse dispende dei miei "colleghi" del VO? :D
E solo da me quelli del vecchio ordinamento vengono aiutati in quanto non sanno nulla di programmazione object oriented?
Mah, caso strano Roma3. E' anche vero che sentendo lo stato delle università a Ballarò, mi rendo conto come la mia università non assomilgi per nulla a quelle descritte lì...
Quindi tutti quelli del NO sanno programmare in linguaggio OO?
Belzebub
07-03-2005, 08:59
Io sono drastico e dico che la nuova riforma è semplicemente oscena.
In teoria l'intenzione era buona, tre anni di corso intenzionalmente "non selettivo" per andare a formare quelle figure professionali "esecutrici di compiti", e altri due anni di specializzazione "selettiva" per formare le figure professionali più avanzate.
In pratica i possessori di diploma di laurea servono a coprire la figura professionale che attualmente si definisce dell"ingegnere sottodimensionato" (ad esempio l'ingegnere che lavora solo in autocad o si occupa di contatti con la clientela). E fino a qui sono daccordo, questi poveri cristi che dopo 3 anni hanno un diploma di laurea (ma è chiaro e palese che ad esempio un diplomato allo scientifico con la laurea 3ennale in ingegneria meccanica sarà molto meno preparato di un buon perito meccanico), delle competenze in ingegneria praticamente nulle (non me ne vogliano ma è un dato di fatto), saranno cmq in grado di fare lavori tecnici di "basso profilo" (un settore importantissimo)
Il problema è che dopo 3 anni impiegati a studiare grossolanamente, non approfondire argomenti, imparare a memoria concetti che non si ha il tempo materiale di assimilare, passare prove in itinere copiando, eccetera, che tipo di figura professionale uscirà dopo i 2 anni di specializzazione? in teoria questi ultimi 2 anni dovrebbero essere "vecchio stile", molto duri e selettivi, per scoraggiare la massa ad andare avanti (quello che ne. V.O. veniva fatto al primo anno), ma in realtà l'andazzo del corso è sempre lo stesso.... alla fin fine il risultato è inevitabile: figure professionali avanzate di pessimo livello!
IroNLieR
07-03-2005, 09:43
Belzebub di che ti occupi?
Qualcuno ha sentito parlare di una sorta di eliminazione a livello ministeriale del 3+2 per i corsi di ingegneria?
Goldrake_xyz
08-03-2005, 19:59
Mah, io sapevo anche che in alcune università vengono
calcolati come esami anche i crediti formativi,
cioè uno studente partecipa ad un convegno di 2..3 giorni
e riceve automaticamente dei punti formativi.
Quindi se si raggiungono xyz punti non si deve fare l'esame.
:eek:...:wtf:...:confused:
Originariamente inviato da Goldrake_xyz
Mah, io sapevo anche che in alcune università vengono
calcolati come esami anche i crediti formativi,
cioè uno studente partecipa ad un convegno di 2..3 giorni
e riceve automaticamente dei punti formativi.
Quindi se si raggiungono xyz punti non si deve fare l'esame.
:eek:...:wtf:...:confused:
Adesso non esageriamo. E' ovvio che i crediti in eccesso ottenuti in convegni ecc, possono sostituirsi SOLO ai credti ottenuti da materie OPZIONALI. Non possono certo sostuirsi a quelle curriculari.
In secondo luogo bisogna vedere se il convegno in questione certifica i crediti e se l'università li riconosce.
L.
dovrebbero cavare il 3+2 per i corsi scientifici/ingeristici.
E anche quei cavolo di trimestri/bimestri.
Scoperchiatore
09-03-2005, 07:29
Originariamente inviato da sebyweb
Quindi tutti quelli del NO sanno programmare in linguaggio OO?
Non credo, il principale punto della riforma (che neanche io condivido in todo, sia chiaro, anzi.... ma credo che in un certo qual modo sia stata positiva) è l'autonomia accademica.
Ogni università organizza i corsi in modo indipendente. Io faccio parte di un'università che ha un gruppo di ricerca su Basi di dati, programmazione OO, Sistemi informativi su web e tematiche annesse, molto attivo, e quindi la mia università mi specializzerà su quello.
Per questo non riesco a capire come fate a generalizzare, ormai gli esami sono talmente diversi fra ateneo e ateneo che è possibile soltanto descrivere a grandi linee una preparazione "comune". E questo è uno svantaggio, ma anche un vantaggio, se ci pensi, sotto altri punti di vista.
Scoperchiatore
09-03-2005, 07:39
Originariamente inviato da Belzebub
In pratica i possessori di diploma di laurea servono a coprire la figura professionale che attualmente si definisce dell"ingegnere sottodimensionato" (ad esempio l'ingegnere che lavora solo in autocad o si occupa di contatti con la clientela). E fino a qui sono daccordo, questi poveri cristi che dopo 3 anni hanno un diploma di laurea (ma è chiaro e palese che ad esempio un diplomato allo scientifico con la laurea 3ennale in ingegneria meccanica sarà molto meno preparato di un buon perito meccanico), delle competenze in ingegneria praticamente nulle (non me ne vogliano ma è un dato di fatto), saranno cmq in grado di fare lavori tecnici di "basso profilo" (un settore importantissimo)
E difatti l'intenzione era questa
Il problema è che dopo 3 anni impiegati a studiare grossolanamente, non approfondire argomenti, imparare a memoria concetti che non si ha il tempo materiale di assimilare, passare prove in itinere copiando, eccetera, che tipo di figura professionale uscirà dopo i 2 anni di specializzazione? in teoria questi ultimi 2 anni dovrebbero essere "vecchio stile", molto duri e selettivi, per scoraggiare la massa ad andare avanti (quello che ne. V.O. veniva fatto al primo anno), ma in realtà l'andazzo del corso è sempre lo stesso.... alla fin fine il risultato è inevitabile: figure professionali avanzate di pessimo livello!
Ma perchè questa deve essere la situazione di tutta Italia? :D
Sul non approfondire sono d'accordo, non c'è tempo materiale, al massimo puoi approfondire le tematiche trattate al tirocinio.
Ma il resto dipende da università a università.
Io ho passato 1 prova copiando (un'orale-scritto di economia che non volevo assolutamente studiare :D) e ho avuto 1 prova "farsa" durante i 3 anni.
Questo su 30 esami. I vari corsi li ho comunque sempre studiati, e i concetti so bene che non serve impararli a memoria.
Gli ultimi 2 anni sono decisamente più difficili, e difatti molte persone si stanno scoraggiando e almeno rallenteranno i tempi, se non abbandoneranno.
Ripeto, ci sono delle cose negative che effettivamente danno fastidio, come la mancanza assoluta di selezione nei primi 3 anni (è passata gente che non ha ancora capito il concetto di trasformata fra domini :muro: ) e delle facilitazioni introdotte, come la diminuzione dei programmi (per quanto mi riguarda, molto meno cospicua di quel che dite voi, ma sicuramente presente), ma delle difficoltà sopraggiunte nessuno parla!
Fare 12 esami l'anno comporta uno stress elevato, una capacità organizzativa abbastanza buona, trovare un metodo di studio serio in pochissimo tempo (ammettendo che l'esame non sia una farsa)
Non avere quasi mai orali è un vantaggio per molti, uno svantaggio per altri, dato che allo scritto ti giochi tutto e subito, mentre all'orale hai una situazione diversa e se sei bravo ti riprendi dagli errori.
Originariamente inviato da LadyLag
Si studia di meno.
non è niente vero
semmai si studia più inutilmente
Originariamente inviato da gtr84
non è niente vero
semmai si studia più inutilmente
Per la mia esperienza non direi proprio "inutilmente" perchè gli argomenti per materia sono piu' mirati ma in minore quantità.
L.
Scoperchiatore
09-03-2005, 21:17
Originariamente inviato da LadyLag
Per la mia esperienza non direi proprio "inutilmente" perchè gli argomenti per materia sono piu' mirati ma in minore quantità.
L.
Anche per quanto mi riguarda credo che sia così.
Si deve studiare più velocemente meno cose.
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