I CAMBIAMENTI DELL’ UOMO E DELLA SOCIETA’
Socrate sosteneva che l’uomo per realizzarsi ed essere felice doveva comunicare e seguire le proprie vocazioni sfruttando virtù e difetti, questo significava conoscersi, accettarsi, migliorarsi.
Gli individui si adattano velocemente ai cambiamenti, ma la concezione della realtà degli eventi è distorta e ritardata, quando cade un governo oppure una dominazione, il passato riprende valore sembrando meglio del presente, ma per i politici è sempre un’ altro passo avanti nella stessa direzione, si cambiano le facce, si cambiano le bandiere, ma la linea è sempre la stessa. I mass-media pilotati dal sistema politico, trasmettono solo le verità parziali per deviare l’attenzione dei popoli su argomenti frivoli, lasciando campo libero alle speculazioni dei governanti, le guerre di ogni tipo, non si pianificano in pochi mesi, ma richiedono anni o addirittura decenni come nel caso dell’attuale guerra lampo in IRAQ da parte degli Stati Uniti D’America, già durante la presidenza Kennedy in pieni anni sessanta, gli americani progettavano l’invasione del Medioriente, mentre realizzavano la guerra del Vietnam ( ideale base strategica contro l’URSS e ottimo attracco navale in estremo oriente ), per fronteggiare l’ascendente potenza URSS e sorvegliare il Giappone con l’estremo oriente.
Il problema principale dell’uomo è che il suo giudizio è soggettivo ed è per questo motivo che tutte le civiltà tentano di imporre un modello standard di vita, proprio per controllarne la natura e i sviluppi nel tempo, in mancanza di regole o al contrario sommersi da troppe leggi, la reazione è la stessa, si ha la sensazione di essere oppressi e inutili, di conseguenza si alimenta la voglia di ribellione, anarchia e caos. Quando ormai si è persa tutta la dignità personale, l’istinto bestiale prende il sopravvento divorando tutto ciò incontra, l’uomo torna all’istinto animale e distrugge la morale della civiltà.
La pace e la giustizia sono solo ideali, gli uomini si lamenteranno sempre creando conflitti, vogliono un padrone che li domini per provocare lo spirito di sopravvivenza, sono la rabbia e l’odio che li fanno sentire vivi e se stanno bene vorranno l’eccesso per rovinarsi, il potere non prende prigionieri. Ogni cultura ha modi diversi di affrontare la realtà, i punti di vista e le reazioni cambiano in base alle aree geografiche e al loro bagaglio storico-tradizionale, tutte le culture popolari non guardano al domani ma cercano sempre di garantirsi il presente, sono convinti che l’uomo troverà sempre un modo per procurarsi ciò che gli serve. Gli americani vogliono l’eroe, gli europei vogliono il personaggio, gli asiatici vogliono la sceneggiatura, gli africani vogliono la magia, ogni cultura popolare porta avanti l’influenza più pesante che ha subito e servono almeno quattro generazioni per avere l’integrazione razziale completa, libera dai pregiudizi legati alle proprie origini, le guerre e le caste sociali non hanno mai permesso all’uomo di andare oltre la terza generazione. La società moderna è come un vecchio alcolizzato, convinto di possedere ancora il controllo di se stesso, ma continua a trascinarsi giorno dopo giorno, scordando di essere schiavo del vizio.
In ogni ciclo naturale, si vivono periodi buoni e periodi di crisi, ma in tutti i casi, sulla popolazione grava sempre il sacrificio maggiore, perché il mondo non è degli onesti, ne dei furbi ma dei ricchi, i problemi seri si vivono quando l’intero sistema sociale crolla, per una crisi irreversibile o per una guerra, in quegli anni terribili, la popolazione perde quasi tutti i servizi primari, innescando la peste dei scontri intestini, di conseguenza l’esercito e la polizia, restano le sole organizzazioni in grado di imporre una forma di potere con la minaccia delle armi, facendo propria la gestione dell’ordine, della giustizia, delle concessioni, come si sa sempre dalla parte dei ricchi.
La differenza tra dittatura e democrazia scorre su un filo sottile, la dittatura si espone orgogliosa con maggior schiettezza e determinazione, mentre la democrazia ( parola originata dall’ antico Greco Miceneo DEMO-CRATIA = CONTROLLO DEL POPOLO ) si impone a passi con stile gentilizio tramite il capitalismo, propagandando il buono del consumismo popolare, controllandone i prezzi e la distribuzione, favorendo quindi la diffusione di un determinato prodotto anziché un altro, speculando sul rispettivo prezzo di mercato, con tutto quello che ne consegue.
La civiltà crea per bisogno, una o più società basate sui servizi primari che necessitano alla comunità, quindi si organizzano tutte le sezioni specifiche ( scuole, ospedali, banche, trasporti, agricoltura, industria, artigianato, edilizia, ecc ), che se combinate tra loro con efficienza, offrono sicurezza e lavoro per tutti con i relativi vantaggi, come il benessere e la stabilità economica, quindi naturali famiglie numerose come risorsa per il futuro. Solo sostenendo il sistema dei servizi primari, la società vive nella sostanza, proporzionalmente alla diffusione della sicurezza e della stabilità.
La civiltà è quindi la somma virtuale delle società nei vari cicli che la compongono.
L’abitudine inaridisce il cuore e la mente, la buona integrazione razziale è sempre stata un sogno affascinante, che ha trascinato uomini coraggiosi in ogni epoca nell’utopia universale, ma la realtà è ben più complessa, la compensazione umana è solo teorica, si possono ottenere ottimi risultati nel breve periodo, ma il tempo ne è contrario, gli individui nell’apparente civile massa globalizzata tenderanno a riunirsi tra simili in clan da quartiere o ghetti, innescando le rivalità e le differenze con la massa popolare locale, le moderne metropoli ne sono la conferma con la loro criminalità crescente che deriva proprio dalla disorganizzazione generalizzata che lascia troppi squilibri tra la popolazione, ci sono nature che è bene lasciare al loro posto, senza interferire dall’esterno, le razze devono comunicare e rispettarsi tra di loro, ma non fondersi, non ha mai funzionato, una si sentirà sempre più importante dell’altra.
IL SOGNO DI ALESSANDRO MAGNO
Alessandro Magno “Megas Alexander” il più grande condottiero della storia, misterioso e controverso non venne mai capito dai suoi sudditi che lo consideravano un pazzo avido senza freni, di fatto Alessandro fu soprattutto un grande esploratore con la fortuna di essere un Re, quindi indipendente da altri sovrani ha potuto realizzare in parte i propri sogni, altro suo vantaggio fu quello di trovare un Impero Persiano già organizzato con la politica/economica federalista perfetta per i suoi scopi, infatti egli durante le conquiste dei nuovi territori sostituiva i Satrapi poco fidati e restituiva il potere ai governatori locali lasciando scorrere la normale vita nelle province, il suo obbiettivo principale fu quello di stringere alleanze per garantirsi il passaggio sicuro in quelle terre fondando le varie città ALESSANDRIA nei punti strategici.
Alessandro non voleva fermarsi, rifiutava il mondo corrotto in cui crebbe, vivere in una reggia aumentava il rischio di complotti, mentre in movimento si limitavano i contatti pericolosi, non voleva diventare e morire come il padre Filippo, ma essere ricordato come Achille ed Ercole.
L’estremo oriente mise seriamente alla prova Alessandro Magno e quando si rese conto del peggioramento del proprio stato fisico decise di prendere moglie per generare un’erede che continuasse le sue idee, scelse una moglie di basso rango per evitare nobili macedoni corrotte, infatti Alessandro accusava la madre di essere la mandante dell’omicidio del padre. Istruito dal filosofo Aristotele (maestro di logica e razionalità), Alessandro fu ossessionato dalla mitologia greca, cercava con tutte le sue forze di evitare gli errori degli Eroi, Dei e Semidei, riparando al proprio passato.
Alessandro Magno morì il 10-11 giugno del 323 ac, per avvelenamento da radice di elleboro, erba medicinale normalmente utilizzata all’epoca come purgante e antidepressivo se dosata in piccole porzioni, l’uso eccessivo porta a febbre alta, cuore rallentato e paralisi fino alla morte. Alessandro caratterialmente intelligente, razionale, violento e impulsivo, cresciuto con la mitologia greca (Achille, Ercole,….) viveva nel terrore delle cospirazioni, le pesanti critiche che gli giravano intorno, il troppo vino, il successo delle sue conquiste, i suoi generali che non accettavano di stare al pari degli asiatici, Alessandro fu vittima di se stesso perdendo il senno, si costituì divinità “Figlio di Zeus” e “Figlio del Dio Ammone” con punte di arroganza e spietatezza, si innamorò della cultura mediorientale persiana andando in contraddizione con i canoni macedoni, sempre più in contrasto con i suoi fedeli guardava ad ovest progettando l’invasione dell’Arabia e di Cartagine, della Sicilia per poi salire a Roma con il nord Europa, poi la Spagna e oltre le colonne d’Ercole, i suoi generali temevano le paludi, le folte foreste pluviali e i deserti mentre Alessandro subiva il fascino della sfida all’ignoto; sognava l’integrazione razziale e culturale sotto il suo unico Impero utilizzando il modello politico federalista persiano con cultura greca ed esercito macedone, ma gli eccessi e le varie ferite di battaglia lo indebolirono fisicamente, la morte del suo primo generale-amante EFESTIONE (il 10 novembre 324 a.c. avvelenato dalla regina ) lo distrussero moralmente, sentendosi solo in un nido di serpenti, divenne irascibile e irrazionale, cominciò quindi la massiccia cura antidepressiva all’elleboro otto mesi prima della morte, Alessandro ormai logorato e tossicodipendente ordinava ai medici dosi sempre più consistenti (pensando di guarire) fino ad ucciderlo lentamente nei suoi ultimi 12 giorni di vita, tra crollo fisico, paralisi e agonia. Se fosse sopravvissuto oggi vivremmo in un mondo completamente diverso.
INTRODUZIONE ALLA FILOSOFIA
VERITAS ET VITAE, verità e vita; le domande, le curiosità, le soluzioni, una catena lunga millenni, che lega l'uomo alla vita.
Sin dal primo istante di vita, l'uomo, la creatura al di sopra delle altre creature, domina, costruisce, distrugge, ama, odia, pensa; tante angolazioni dello stesso argomento, alcune positive, altre negative, contemporaneamente divise e unite in un lungo paradosso chiamato universo.
In questo mio piccolo tributo, ho cercato di capire il mondo, come affrontarlo, come trovare il mio ruolo nel gioco di società, di ogni giorno, utilizzare le riflessioni del passato, applicarle al presente e al futuro, cercando il senso razionale delle cose, vivere più sereno e cosciente dei miei limiti.
Questo testo è un omaggio ai grandi filosofi e pensatori di ogni epoca, una possibile chiave gotica, che ci faccia meditare sulla nostra realtà, un piccolo aiuto ad aprire la mente, verso nuovi orizzonti, tante qualità interiori ancora tutte da scoprire, per vivere con più VERITA'.
CIVILTA' UMANA
Il ciclo della civiltà umana è in continua evoluzione, le innovazioni e la scienza seguono sempre prima il campo militare, poi in un secondo tempo la struttura civile e religiosa.
Per quanto riguarda il vecchio continente EUROPEO e MEDIORIENTALE, dalle origini del lontano PERIODO NEOLITICO, l'uomo ha continuato ad evolversi, creando o imitando altre opere precedentemente realizzate, riutilizzando strutture già esistenti; si è passati così dai primi villaggi preistorici alla civiltà PALAZZIALE MESOPOTAMICA (Tempio = Stato) e MEDIORIENTALE (le più antiche città del 7000 a.c. si trovavano lungo la costa LIBANESE), poi toccò a quella CICLOPICA o MEGALITICA, EGIZIA, HITTITA, MINOICA, MICENEA, GEOMETRICA, ARCAICA, CLASSICA, ELLENISTICA, ROMANA, BIZANTINA, MEDIOEVALE, MODERNA, CONTEMPORANEA.
In ogni epoca vive il ricordo di quella precedente, è come una ricerca inconscia della propria origine o della propria identità, passo dopo passo, il piccolo villaggio cresce, si fortifica, nascono i palazzi e templi sulle acropoli, l'acropoli diviene una fortezza difensiva e un castello (fortezza residenziale) nel medioevo.
Riassumendo, quando gli EUROPEI MEDIOEVALI, imbarbariti dai secoli bui, raggiunsero la TERRASANTA, si scontrarono con realtà e culture a loro estranee, più evolute militarmente e civilmente, impararono a caro prezzo le nuove tecniche e le nuove teorie, che poi importate in EUROPA, permisero di riscoprire l'arte, la letteratura e la dialettica; il MEDIORIENTE fu un ottimo teatro di sperimentazioni e di scambi culturali e commerciali.
Se non ci fossero state le CROCIATE, oggi, dove sarebbe l'EUROPA?
EVOLUZIONE UMANA
1. Le prime popolazioni primitive e neolitiche si stabilirono in caverne o in grotte o su alture rocciose.
2. Le difese naturali rappresentate dalle pareti rocciose, non bastano alla protezione del villaggio e così esse, vennero rivestite con delle mura, più difficili da scalare.
3. I villaggi fortificati, più sicuri, attirano sempre più attenzione e gente, la popolazione cresce e i CAPI TRIBU', per mantenere l'ordine devono riorganizzarsi, costruiscono quindi un palazzo centralizzato con il tempio come centro di potere, per controllare i corpi e le anime degli abitanti; la punizione degli Dei, è sempre stata un ottimo pretesto per civilizzare le tribù nomadi e barbare.
4. Queste CITTA'-ACROPOLI, si espandono e colonizzano altre terre. Gli eccessi della produzione artigiana, agricola e animale, viene venduta o scambiata con altre merci in altre città.
5. Le città entrano in concorrenza e scoppiano le guerre.
6. Alcune città vengono distrutte, abbandonate e riutilizzate come cave di pietra, mentre altre vengono ripopolate recuperando il vecchio sito.
7. La gran parte di queste acropoli possedeva un loro porto distante qualche chilometro, dalla città vera. Questo sistema permetteva all'acropoli di controllare dall'alto il golfo del porto, tenendo lontano gli ospiti poco graditi e in caso di battaglia, il porto fungeva da esca, lasciando il tempo all'acropoli di organizzare l'offensiva o la difesa.
ANIMA NELLA SOCIETA'
E' più pericoloso il fantasma del dubbio o la verità rivelata?
Nessun individuo, è in grado di reggere il peso della verità rivelata, perché ne rimarrebbe sconvolto e cadrebbe nella follia.
Abbiamo appreso la conoscenza per comprendere il mondo, le arti per dominare le nature, la spada per servire la giustizia, ma chi o cosa stabilisce ciò che è giusto o sbagliato? Il giusto dettato, è realmente vicino alla verità del mondo?
Dio è il tempo e l'amore, che dona e porta via il buono e il cattivo di questo mondo; il corpo nasce, vive e muore; l'anima torna al giudizio di DIO, le azioni restano e le voci tramandano le storie.
Le religioni di tutto il mondo, ci spingono al sacrificio e all'impegno morale, predicando che esista un mitico paradiso dopo la morte, considerando quindi la vita terrena come un tempo di passaggio o una prova spirituale da superare, per entrare nel mondo dei beati; e se ci sbagliassimo? Se il paradiso non fosse nell'aldilà ma bensì fosse questa stessa vita terrena?
Quando scopriremmo la verità, sarebbe oramai troppo tardi per recuperare il tempo perduto.
Il mistero dell'anima, è un'eredità che ci trasciniamo da almeno sei millenni. Per gli uomini primitivi, le stagioni e i cambi climatici, rappresentavano qualcosa di inspiegabile e di magico, qualcosa di soprannaturale e di conseguenza guardarono a quei fenomeni naturali con un certo timore e nell'intenzione di placare le forze della natura, cominciarono a dare dei nomi a questi fenomeni e a pregarli come divinità con dei sacrifici, considerandoli DEI in continua disputa e in continua rigenerazione, legandoli fortemente a figure mistiche dalle sembianze umane oppure avvicinandole ai splendidi animali araldici come il LEONE, il TORO, il CERVO, la SFINGE, l'AQUILA, ecc, ecc; tali simboli li ritroviamo in ogni civiltà con significati incredibilmente simili, e questo fa supporre che sia esistita una civiltà unica primordiale oppure che queste simbologie siano uno sguardo razionale al mondo della natura dettato dall'istinto umano; per esempio il leone vive nel proprio territorio, ovunque sia nel mondo, vicino alle proprie femmine e ai propri cuccioli, proprio come una famiglia, e se qualcuno si avvicina, costui rischia una brutta fine. L'uomo come il leone, vuole un territorio, una casa e una famiglia, ed è logico che gli uomini primitivi notarono nell'ecosistema molte similitudini con il mondo umano, e impararono la dura lezione della coesistenza, assimilando riti e trucchi della natura, per sopravvivere.
Tutti i riti religiosi e soprattutto il mondo contadino e vinicolo, furono legati ai cambi di stagione e ai cambi di luna, più precisamente ai SOLSTIZI e agli EQUINOZI:
* SOLSTIZIO ESTIVO - il giorno più lungo dell'anno, cade il 22 o 23 giugno e adotta come simboli il LEONE, il gallo, il cane, la chimera (corpo e testa di leone + una seconda testa di capra sul dorso + un serpente per coda), il cinghiale, il lupo.
* SOLSTIZIO INVERNALE - il giorno più corto dell'anno, cade il 22 o 23 dicembre e adotta come simboli PEGASO (cavallo alato), la leonessa, la pantera, la capra, il cavallo, il grifone (testa di aquila + corpo di leone).
* EQUINOZIO di PRIMAVERA - cade il 21 marzo e adotta come simboli il TORO o il cervo.
* EQUINOZIO d'AUTUNNO - cade il 23 settembre e adotta come simboli la CERVA, l'aquila, il serpente, la sfinge.
LEGAMI TRA EBRAISMO – CRISTIANESIMO - ISLAMISMO
Le più antiche religioni del mondo sono politeiste, ossia uno o più gruppi di divinità ispirate alla natura o ad aggiornamenti dei vecchi culti del passato.
Il mondo umano si sviluppò intorno ad una serie di divinità comunemente diffuse:
* la SACRA TRIADE che rispecchiava la famiglia (padre astrale, madre terra, figli semidei)
* una divinità vergine e femminile per rappresentare la purezza della creazione
* una divinità femminile legata all'amore fisico per favorire gli incontri amorosi
* una divinità maschile semidio che collegasse Dio all'uomo
* il culto dei dodici DEI unificati in un solo tempio
Tutte queste divinità, passarono di generazione in generazione, mutandone i nomi con le nuove influenze culturali, ma sostanzialmente mantennero le comuni matrici arcaiche.
Questo aggiornamento delle denominazioni continuò anche nel cristianesimo e nell' islamismo, modificando le originali dottrine religiose verso modelli largamente collaudati.
Quando il culto del cristianesimo primitivo si diffuse in tutto l'Impero romano, assumendo notevoli dimensioni, la classe governante dell'Impero non poteva più sottovalutare il fenomeno del Dio unico, che era totalmente fuori dal loro controllo, e così dovettero provvedere alla mancanza accettando la nuova religione; ma la dottrina originale del cristianesimo contrastava con il proficuo sistema politeista greco-romano, e approvandola nella sua pienezza avrebbe provocato rivolte civili da parte dei cittadini romani, perché offesi dalla condanna di secoli di tradizioni romane soppresse per favorire i stranieri cristiani che vivevano nascosti nelle catacombe; questo avvenimento ricordava l'episodio del Faraone eretico AMENOPHIS 4° detto AKHENATON, che impose in tutte le terre d' Egitto l'adorazione di RA il Dio unico, in templi a cielo aperto, ordinando la chiusura di tutti gli altri templi provocando grossi scontri culturali nella società egizia, soprattutto con i sacerdoti locali conservatori degli antichi riti. Sia AKHENATON che il figlio TUTANKHAMON furono uccisi e seppelliti con tutti i loro averi e le loro famiglie furono tanto odiate da costringerle a fuggire; in Egitto nessuno voleva più avere nessun tipo di contatto con quelle famiglie maledette.
Quindi il cristianesimo per funzionare doveva adattarsi alle culture locali, evitando scontri politico/religiosi con il codice istituito; Il risultato fu che sin dai primi concili cristiani del 3° secolo d.c. si approvarono le fiorenti teorie delle sette Gnostiche e Farisaiche, proprio così, gli stessi Farisei che Gesù non tollerava affatto; nacque la nuova sacra triade-Trinità (padre Dio, figlio Gesù, madre Spirito Santo); convertirono i templi di Apollo e di Giove per la nuova divinità di Gesù Cristo; i templi di Atena e di Giunone per il nuovo culto femminile della vergine Maria ribattezzata Madonna (donna) nel medioevo; il culto dei dodici Dei greco-romani divenne il culto dei dodici Apostoli o allievi di Gesù, di cui solo quattro presero il maggiore merito ossia Matteo, Marco, Luca, Giovanni, con le loro testimonianze raccolte nel Vangelo (50-90 d.c.), che divenne il testo base del cristianesimo e del Cattolicesimo.
Successivamente con le crociate, vennero rivalutati alcuni culti legati agli Ordini Monaco-Guerrieri come i francesi Ospitalieri di S.Giovanni, i tedeschi Cavalieri Teutonici (culto della Vergine), i francesi Cavalieri Templari (culto della Vergine); ogni uno di questi coraggiosi Ordini diffuse le proprie dottrine in tutta Europa e in tutto il bacino Mediterraneo, contribuendo notevolmente a sviluppare i bellissimi racconti cavallereschi medioevali, sull'ideologia del Cavaliere, paladino della giustizia, che protetto dalla sua lucente armatura, dedica la propria spada e la propria vita, alla difesa dei deboli e degli oppressi, contro le forze del male. Questa ideologia è rimasta fortemente radicata sia in Europa che in Medioriente, nell'immaginario collettivo, emblema di un'affascinante medioevo mai tramontato,ancora vivo nella civiltà moderna.
L'intero sistema politeista romano tanto criticato dalla Chiesa cattolica, ricadde progressivamente nel cristianesimo con tutte le sue numerose divinità minori convertite in santi, martiri, patroni, ecc, ecc.
Si accettarono nuovamente le affascinanti teorie egizio-greco-platoniche dell'immortalità dell'anima, l'anima eterna divisa dal corpo mortale, la reincarnazione, il giudizio universale, la fine del mondo ogni 1000 anni, il paradiso e l'inferno, le offerte ai templi in cambio di servizi divini, idolatrie con immagini umane divinizzate, l'adorazione della croce come simbolo di Dio.
La bibbia parla chiaro, Dio, il Dio di Abramo o anche definito come il Dio dei semplici, non tollera nessuna forma di idolatria, perché rende una falsa e limitata verità dell'originale creatore del tutto, che è Dio, l'unico Dio per l'uomo, senza volto e senza una forma definita, perché egli è l'ideale del tutto e del supremo.
Un destino simile avvenne anche nell'islamismo, dove il profeta Maometto (570-632 d.c.) recuperò l'antico codice ebraico riproponendolo come la sacra legge di Allah; i problemi nacquero con la successione di Maometto; ALI IBN-ABI TALIB (chiamato anche FATAH (primo cavaliere) da FUTUWAT (cavalleria islamica)) , valoroso guerriero e genero del profeta (ne sposò la figlia Fatima), non seppe far valere alla morte di Maometto il suo diritto alla successione, derivandone una sanguinosa guerra fratricida che spezzò per sempre il mondo islamico; i SUNNITI continuarono a seguire l'ortodossia originaria mentre i fedeli di Ali "FATAH", sostenitori del suo diritto alla successione del profeta si chiamarono SCIITI, e da qui si ebbe la nascita dell'integralismo islamico.
Il corano (6°-9° secolo d.c.) raccoglie tre secoli di ricerca spirituale e sociale, utilizzato soprattutto per civilizzare le numerose tribù nomadi del deserto. Il corano passando di mano in mano subì notevoli modifiche rispetto il testo primordiale, adottando molte teorie sull'immortalità dell'anima, comuni al cristianesimo.
Il cristianesimo e l'islamismo derivano entrambe dalla stessa matrice ebraica, che rappresentava il puro pensiero razionale del rapporto col divino, dove l'anima significa uomo vivente in tutta la sua integrità e Dio è il supremo creatore del mondo e del tutto, che dona la vita a tutte le sue creature, riducendo il mistero della fede a due soli quesiti : CREDERE ? o NON CREDERE ?
L'uomo è debitore a Dio, e possiede grandi qualità da sfruttare con saggezza e con giudizio, lontano dall'abbaglio dell'idolatria e lontano dall'ignoranza, egli deve sempre rispettare le leggi di MOSE' e cercare la propria verità nel mondo, perché la verità rende liberi dai sistemi politico/religiosi corrotti.
L'ebraismo rappresenta il confronto fra l'uomo e Dio; il cristianesimo è stato concepito come la salvezza universale mentre l'islamismo è basato sulla religione-legge che guida l'uomo alla salvezza; ma salvezza da chi o cosa ? Che senso ha la vita terrena se si vive meglio nell'aldilà ? Perché reincarnarsi per soffrire nuovamente ? Le grandi religioni costituite hanno grossi problemi d'identità e sembrano più un compromesso civile che una soluzione chiara ai misteri della vita.
Anche gli ebrei si domandarono per secoli, se esistesse l'anima immortale e la vita dopo la morte; la loro soluzione fu la più razionale mai concepita, ovvero che l'anima come energia è la vita nel corpo, che nasce dal corpo stesso e muove lo stesso corpo, da qui la definizione di corpo animato come uomo vivente; quindi dopo la morte, l'anima muore con il corpo perché sono un tutt'uno (la morte è il nulla mentre la vita è il tutto); il paradiso e l'inferno sono solo le illusioni di una leggendaria vita dopo la morte, che non esiste per i vivi; il vero messaggio dell'ebraismo è quello di vivere liberi e sereni per tutta la vita terrena, in modo giusto e onesto, rispettando tutto il mondo che Dio ha donato all'uomo, perché i veri demoni sono l'ignoranza e la mancata dignità personale.
Sicuramente il Teismo e il Deismo, possono contribuire ad una visione più razionale e scientifica del ruolo della religione nella vita dell'uomo, che tutto sommato non si differenzia molto dagli antichi ragionamenti ebraici.
LODE A TE O DIO ETERNO
LODE A TE O DIO ETERNO
LODE A TE O DIO ETERNO
SAGGIO CREATORE DEL TUTTO
INDICAMI LA RETTA VIA DI VERITA'
IN QUESTO FOLLE MONDO SMARRITO NEL TEMPO
La caduta delle grandi religioni
(pag. 1/2)
Le grandi religioni istituite sono come dei grandi Partiti Religiosi, che influenzano l’intera società civile, importando la loro buona e la loro cattiva condotta in ogni casa, moltiplicandone gli effetti, spesso controproducenti.
Queste grandi Organizzazioni religiose trascinano le folle e riempiono le piazze di fedeli, fanno quindi forza e potere, e per questo motivo sono ben considerate nel loro mondo politico, perché sono degli ottimi mediatori con la popolazione, ma questa alleanza è basata su interessi economici, e quando il loro potere religioso andrà scemando, quando essi non saranno più in grado di controllare i fedeli, avverrà che i loro stessi amici politici accuseranno le grandi Organizzazioni religiose.
Il fenomeno dell’individualismo religioso che sta conquistando l’occidente, è da molto tempo diffuso in tutto l’oriente, in Europa viene visto come un’enorme crisi spirituale che rifiuta le vecchie dottrine propagandistiche, ma in realtà unisce i popoli di tutto il mondo, perché l’uomo è sempre l’uomo, con le stesse necessità indispensabili, ovunque viva.
Non esistono grandi differenze fisiche e morali tra i popoli della Terra, in tutto il mondo si soffre sempre per i stessi motivi (fame, denaro, lavoro, amore, guerra) e le cause sono da sempre le stesse, e i giovani d’oggi lo sanno, lo si vede molto con i movimenti NOGLOBAL, con i studenti e i giovani lavoratori che manifestano insieme ai loro padri con il Sindacato per difendere i loro diritti e il loro futuro, le nuove generazioni crescono più critiche e riflessive, oggi chiedono risposte chiare e semplici ai propri problemi, rifiutano i soliti minestroni a sorpresa, essi non trovano più le giuste risposte presso i loro tradizionali santuari e allora rivolgono le loro attenzioni verso le culture alternative, trovando spesso le soluzioni desiderate nelle varie forme filosofiche, obiettivamente più vicine ai bisogni reali della vita.
Ogni individuo è libero di vivere la propria vita ed è responsabile delle proprie azioni, deve sempre poter agire secondo le proprie scelte valutandone le conseguenze e assumendosi le relative responsabilità, sviluppando le proprie capacità personali per migliorare la vita sua e dei suoi cari, deve muoversi come uno spirito libero in cerca della verità nel pieno rispetto della vita e della natura.
In fondo, in fondo, alla fine di ogni ricerca personale, si giungerà sempre all’essenza della ragione, dove il pensiero è bipolare, avvicinandosi ai concetti della Bibbia, dove tutto è chiaramente diviso tra buono o cattivo, giusto o sbagliato, credere o non credere in un unico Dio creatore della vita, essere liberi o non liberi dall’estremo, è come tornare al melo che dette al mondo la conoscenza del bene e del male, conoscere entrambi gli estremi (bene e male) e viverne nel mezzo grazie alla verità, come Adamo ed Eva nei giardini dell’Eden prima del peccato originale.
La verità è sempre la soluzione più semplice e razionale; tutti i segreti dell’oltretomba, la veggenza, l’occultismo, il satanismo servono solo a colorare gli argomenti, per renderli più curiosi ed appetibili, sono dottrine corrotte che si nutrono della paura dell’ignoto, esse tutto sommato sono superflue alla ragione, il loro ruolo è quello di abbagliare i dispersi che hanno smarrito il vero senso della vita.
Se noi dovessimo dare una immagine o una forma alle nostre paure, disegneremmo sempre mostri o spiriti inquieti o ambienti spettrali come le tipiche copertine dei CD di musica rock & metal, ma in questo modo porteremmo fuori i nostri fantasmi, con la possibilità di vedere e di placare le nostre paure, ricercando le cause del dolore e quindi valutare le possibili soluzioni.
NATURA UMANA
Istintivamente l’uomo è dominatore mentre la donna è cacciatrice, entrambi come tutte le altre creature del pianeta sono spinti verso la sfida dalle loro diversità di cognizione di se, cercando sempre di sopravvivere ad ogni situazione, perché la selezione naturale impone il costante adattamento all’ambiente circostante, sfruttandone i difetti e i pregi, a seconda delle circostanze.
Nessuno è totalmente buono o totalmente cattivo, la nostra vita con le nostre scelte, sono il risultato del rapporto fra i due estremi, ogni individuo fa quello che può per realizzare ciò che vuole, scontrandosi continuamente con il proprio istinto ribelle che cerca un’ equilibrio egoista fine a se stesso, togliendo forza alla ragione, quindi qualità e pregi come la razionalità, la saggezza, la coerenza, la creatività, la genialità, l’amore, ecc, ecc, non sono semplicemente un’arte da coltivare, ma sono predisposizioni naturali uniche e speciali, simili ma diverse da individuo a individuo, esse sono i doni acquisiti sin dalla nascita, sono codici incisi nella propria genetica, che ci accompagnano per tutta la vita, tocca poi alla nostra volontà prendere coscienza delle potenzialità innate e sviluppare tali capacità per migliorare le condizioni ambientali e sociali.
Il motivo di tanta mediocrità comune nella società umana nasce da tre fonti:
1. L’individuo geneticamente, manca di qualità particolari propense al miglioramento del rapporto con il mondo, con se stesso e con gli altri.
2. L’individuo preferisce vivere nella superficialità più accomodante e si allontana dalle fatiche di conoscere chi è realmente.
3. L’individuo ha la mente offuscata da un’educazione oppressiva, che gli ha trasmesso confusione e insicurezza, alimentando i sensi di colpa, le paure e le superstizioni.
Le particolari azioni dei personaggi famosi della storia, hanno senza dubbio contribuito a creare figure mitiche o divine, eroi ed eroine fuori dalle comuni concezioni del loro tempo, che hanno preso il merito del lavoro e del sacrificio di molti altri personaggi rimasti nella loro ombra, dimenticati uno dopo l’altro, schiacciati dalle nuove ideologie e dalle nuove guerre.
Non c’è mai fine al peggio, il mondo ruota sempre intorno agli stessi problemi, continuando a sfruttare le risorse naturali ( non di certo eterne ) e perennemente in stato di guerra; come una stella, è nata la società umana, essa si è formata, è cresciuta, fiorita ed espansa, e sempre come una stella collasserà su se stessa, rinnovando il ciclo della natura, ricominciando da capo a coda. Se realmente sono esistite altre civiltà umane prima della nostra attuale concezione storica, significa che l’uomo non potrà mai salvarsi dall’autodistruzione, perché continuerà a percorrere gli stessi passi, gli stessi orrori, finche la natura gli permetterà di farlo.
Il passato, il presente e il futuro dell’uomo sono scritti nel proprio dna, e mentre il mondo continuerà a camminare zoppo, gli uomini sogneranno sempre il paradiso perduto, dove regna la pace, la ricchezza e l’amore; dove tutti i desideri si avverano realmente???
Sull’uomo pesa la peggiore maledizione mai concepita, l’impazienza, ed eternamente ne soffrirà.
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