Onisem
21-02-2005, 13:27
http://www.repubblica.it/2005/b/sezioni/cronaca/verona/verona/verona.html
VERONA - Quattro persone, tra cui due agenti della polizia, sono morti in un conflitto a fuoco avvenuto questa notte, alle 2.30, a Verona, lungo la statale "bresciana" che collega la città a Brescia.
Secondo la ricostruzione fornita dagli inquirenti, i due agenti, in servizio di pattugliamento, si sono accorti di una Panda ferma su un piazzale di una concessionaria di autocaravan e, quasi contemporaneamente, hanno notato riverso all'esterno, il corpo di una donna; la statale "bresciana" in quel tratto è meta di prostitute. I due investigatori si sono portati a fianco dell'utilitaria, illuminandola con il faro della Volante, ma appena scesi dall'auto, sono stati raggiunti dai proeittili esplosi dall'assassino, un intero caricatore, 14 colpi esplosi con una Glock calibro 9 di fabbricazione austriaca. E' iniziato un terribile conflitto a fuoco, durante il quale i due agenti, seppur feriti, hanno risposto al fuoco del malvivente, uccidendolo.
Durante la sparatoria sono stati esplosi complessivamente circa 30 colpi di pistola
Sono morti i due poliziotti: Davide Turazza, 36 anni, sposato e padre di due figli, e Giuseppe Cimarrusti di 26 anni, anch'egli sposato. E' morto pure il malvivente, Andrea Arrigoni, 36 anni, titolare di un'agenzia di investigazioni private, la "Mercury" di Bergamo. La donna, una clandestina ucraina di 30 anni, è spirata quattro ore dopo nel reparto rianimazione dell'ospedale di Verona.
I familiari di Davide Turazza, uno dei due agenti uccisi, hanno acconsentito l'espianto degli organi del loro congiunto. Secondo quanto si è appreso, sarebbero già state espiantate le cornee.
Andrea Arrigoni, l'uomo che ha fatto fuoco per primo contro i poliziotti, non era un pregiudicato: aveva un regolare porto d'armi. La sua identità era stata annotata dalla polizia solo quando venne denunciato per lesioni: aveva aggredito l'ex fidanzata e il suo nuovo ragazzo procurandogli lievi lesioni.
Il fratello di uno degli agenti uccisi, Massimiliano Turazza, anch'egli poliziotto, venne assassinato nel 1994, quando sorprese alcuni rapinatori all'esterno di una banca in procinto di assaltarla. L'agente aveva appena completato il suo turno di servizio e stava rientrando a casa quando a Fumane, in provincia di Verona, si insospettì vedendo alcune persone muoversi all'esterno dell'istituto di credito dove, poco dopo la tragedia, vennero trovate varie armi che avrebbero dovuto servire per la rapina.
Dopo la sparatoria di stanotte, attestati di solidarietà stanno arrivando nella questura di Verona dalle più alte cariche dello Stato, dal governo, da amministratori, anche da semplici cittadini.
La questura di Verona è già stata colpita duramente nel recente passato: nel 1993 vennero uccisi due agenti che si erano recati presso un'abitazione per controllare un malvivente sottoposto agli arresti domiciliari.
(21 febbraio 2005)
VERONA - Quattro persone, tra cui due agenti della polizia, sono morti in un conflitto a fuoco avvenuto questa notte, alle 2.30, a Verona, lungo la statale "bresciana" che collega la città a Brescia.
Secondo la ricostruzione fornita dagli inquirenti, i due agenti, in servizio di pattugliamento, si sono accorti di una Panda ferma su un piazzale di una concessionaria di autocaravan e, quasi contemporaneamente, hanno notato riverso all'esterno, il corpo di una donna; la statale "bresciana" in quel tratto è meta di prostitute. I due investigatori si sono portati a fianco dell'utilitaria, illuminandola con il faro della Volante, ma appena scesi dall'auto, sono stati raggiunti dai proeittili esplosi dall'assassino, un intero caricatore, 14 colpi esplosi con una Glock calibro 9 di fabbricazione austriaca. E' iniziato un terribile conflitto a fuoco, durante il quale i due agenti, seppur feriti, hanno risposto al fuoco del malvivente, uccidendolo.
Durante la sparatoria sono stati esplosi complessivamente circa 30 colpi di pistola
Sono morti i due poliziotti: Davide Turazza, 36 anni, sposato e padre di due figli, e Giuseppe Cimarrusti di 26 anni, anch'egli sposato. E' morto pure il malvivente, Andrea Arrigoni, 36 anni, titolare di un'agenzia di investigazioni private, la "Mercury" di Bergamo. La donna, una clandestina ucraina di 30 anni, è spirata quattro ore dopo nel reparto rianimazione dell'ospedale di Verona.
I familiari di Davide Turazza, uno dei due agenti uccisi, hanno acconsentito l'espianto degli organi del loro congiunto. Secondo quanto si è appreso, sarebbero già state espiantate le cornee.
Andrea Arrigoni, l'uomo che ha fatto fuoco per primo contro i poliziotti, non era un pregiudicato: aveva un regolare porto d'armi. La sua identità era stata annotata dalla polizia solo quando venne denunciato per lesioni: aveva aggredito l'ex fidanzata e il suo nuovo ragazzo procurandogli lievi lesioni.
Il fratello di uno degli agenti uccisi, Massimiliano Turazza, anch'egli poliziotto, venne assassinato nel 1994, quando sorprese alcuni rapinatori all'esterno di una banca in procinto di assaltarla. L'agente aveva appena completato il suo turno di servizio e stava rientrando a casa quando a Fumane, in provincia di Verona, si insospettì vedendo alcune persone muoversi all'esterno dell'istituto di credito dove, poco dopo la tragedia, vennero trovate varie armi che avrebbero dovuto servire per la rapina.
Dopo la sparatoria di stanotte, attestati di solidarietà stanno arrivando nella questura di Verona dalle più alte cariche dello Stato, dal governo, da amministratori, anche da semplici cittadini.
La questura di Verona è già stata colpita duramente nel recente passato: nel 1993 vennero uccisi due agenti che si erano recati presso un'abitazione per controllare un malvivente sottoposto agli arresti domiciliari.
(21 febbraio 2005)