D_IL PRINCIPE
08-02-2005, 20:10
Coraggio capitano, torna a sorridere
RICORDATE quando Totti rideva? Dite che lo fa ancora? Non è vero, non ride più come prima. Mille telecamere in campo hanno tanti difetti, ma almeno ti mostrano in primo piano, a grandezza naturale, le espressioni più genuine dei giocatori in tempo reale.
Allora, riavvolgete il nastro della memoria e prendete atto: Francesco Totti non ride più come una volta. Lo ricordiamo benissimo, come le persone a cui vogliamo bene: allegro e scanzonato. L’occhio blu rideva da solo quasi sempre, ma si illuminava anche all’improvviso, solo per un saluto o una battuta colta al volo. E’ il lato di Totti che i suoi amici e i suoi tifosi conoscono bene. Dopo ogni gol segnato, rideva e festeggiava in modo imprevedibile. Sempre il sorriso sulle labbra, qualche volta irrefrenabile. Spesso un tono goliardico, uno scherzo, uno sberleffo quasi infantile. Poi, le magliette, i balletti , gli abbracci e le corse a squarciagola sotto la curva. Fino alla grande interpretazione del cameraman ed alle quattro dita col tono da oratorio, che ogni tifoso romanista e iuventino ricorderanno per sempre.
Che vi cito a fare queste immagini? Se leggete questa rubrica, le conoscete già a memoria. Dopo i famosi libri di barzellette, anche il resto d’Italia ha imparato ad amare Francesco Totti per il suo sorriso e il carattere solare.
Guardando quest’anno le immagini dal campo, sembra un altro Totti. Non ride quasi mai. Serio e pensieroso, spesso arrabbiato, è più cupo, sembra dominato da un malore interno. Perfino quando segna non sembra lui. Il gol del record valeva la commozione, ma dopo parecchi altri è sembrato teso, come impegnato in una sua sfida personale.
Qui non ci interessa analizzare le cause, vorremmo solo dire che, tra tanti misteri tecnici, l’aspetto più chiaro della Roma è l’umore di Totti. Se non tornerà a ridere, non rideremo più neanche noi. Coraggio capitano, sei fortissimo, hai successo, stai per sposarti, ti vogliamo bene. Torna a ridere come prima
RICORDATE quando Totti rideva? Dite che lo fa ancora? Non è vero, non ride più come prima. Mille telecamere in campo hanno tanti difetti, ma almeno ti mostrano in primo piano, a grandezza naturale, le espressioni più genuine dei giocatori in tempo reale.
Allora, riavvolgete il nastro della memoria e prendete atto: Francesco Totti non ride più come una volta. Lo ricordiamo benissimo, come le persone a cui vogliamo bene: allegro e scanzonato. L’occhio blu rideva da solo quasi sempre, ma si illuminava anche all’improvviso, solo per un saluto o una battuta colta al volo. E’ il lato di Totti che i suoi amici e i suoi tifosi conoscono bene. Dopo ogni gol segnato, rideva e festeggiava in modo imprevedibile. Sempre il sorriso sulle labbra, qualche volta irrefrenabile. Spesso un tono goliardico, uno scherzo, uno sberleffo quasi infantile. Poi, le magliette, i balletti , gli abbracci e le corse a squarciagola sotto la curva. Fino alla grande interpretazione del cameraman ed alle quattro dita col tono da oratorio, che ogni tifoso romanista e iuventino ricorderanno per sempre.
Che vi cito a fare queste immagini? Se leggete questa rubrica, le conoscete già a memoria. Dopo i famosi libri di barzellette, anche il resto d’Italia ha imparato ad amare Francesco Totti per il suo sorriso e il carattere solare.
Guardando quest’anno le immagini dal campo, sembra un altro Totti. Non ride quasi mai. Serio e pensieroso, spesso arrabbiato, è più cupo, sembra dominato da un malore interno. Perfino quando segna non sembra lui. Il gol del record valeva la commozione, ma dopo parecchi altri è sembrato teso, come impegnato in una sua sfida personale.
Qui non ci interessa analizzare le cause, vorremmo solo dire che, tra tanti misteri tecnici, l’aspetto più chiaro della Roma è l’umore di Totti. Se non tornerà a ridere, non rideremo più neanche noi. Coraggio capitano, sei fortissimo, hai successo, stai per sposarti, ti vogliamo bene. Torna a ridere come prima